A proposito di cosa si è detto di Elvis in questi giorni riporto l'articolo apparso mercoledì su "L'Avvenire", io non ho molto gradito i toni sarcastici con cui viene presentato il mito di Elvis.
Cosa ne pensate?
A 30 ANNI DALLA MORTE
In questa villa in cui ogni anno passano centinaia di migliaia di fan il corpo del cantante fu trovato senza vita la mattina del 16 agosto 1977. La stanza del decesso è ancora vietata al grande pubblico
Elvis Presley
Col popolo di Graceland a casa del «re del rock»
Da Memphis Massimo Gatto
Per meno di trenta dollari te la puoi portare a casa Graceland, la villona georgiana di Elvis Presley divenuta da trent'anni il sacrario del suo mito. Grande quando un long-playing, il libro tridimensionale introdotto personalmente da Priscilla Presley passa di mano in mano sopra il banco del merchandising davanti a cui i turisti concludono il viaggio nell'epopea di All shook up e Jailhouse rock. La replica "pop-up" di quel sacrario da hit-parade acquattato al 4734 dell'Elvis Presley Boulevard davanti a cui la navetta ti ha scaricato mezz'ora prima. Il tour in otto lingue si divincola tra la sala da biliardo e la stanza da letto di mamma Glady con le immagini di barboncino riprodotte alle pareti, tra la cucina e l'eccentrica Jungle Room con le sue poltrone ricoperte di pelo sintetico. Assolutamente proibito mettere il naso al piano superiore della villa, quello in cui si trova la camera da letto del cantante e il bagno dove fu trovato senza vita la mattina del 16 agosto 1977 dall'ultima fidanzata Ginger Alden. E poi c'è il «giardino della rimembranza», affollato di messicani e coreani in fila per farsi immortalare davanti alla tomba ai piedi di una irreale fontana zampillante. E davanti al pigia pigia di quel luogo di raccoglimento, davanti alle pareti ricoperte di dischi d'oro e di platino dell'abbacinante "Hall of gold", davanti a quelle candide mise tempestate di borchie e pietre colorate in bella mostra sui manichini, ti viene da ridere come Romy Schneider quando nei panni di Sissi entra nella spropositata galleria degli specchi voluta da Ludwig nel castello di Herrenchimsee ad imitazione della grandeur di Versailles. Un regno dell'apparenza, del trompe l'oeil, costruito dagli eredi del Re ad uso e consumo dei quasi settecentomila vistitatori che ogni anno (ma complice il trentennale nel 2007 se ne attendono un milione) sfilano mestamente per i luoghi del culto; da Graceland all'Heartbreak Hotel, dalla leggendaria Cadillac Rosa del '55 al copriwater in oro del jet "Lisa Marie" posteggiato vicino alla stazione di partenza delle navette. Priscilla Beaulieu spese 500 mila dollari, quasi 370 mila euro, per trasformare la villa dell'ex marito in un lunapark della nostalgia ma, per l'attitudine che hanno le pietre tombali a trasformarsi in pietre filosofali, al trentottesimo giorno di attività la casa-museo aveva già recuperato l'intero investimento, divenendo un'industria che oggi alimenta un giro d'affari vicino ai 200 milioni di dollari l'anno. Diritti discografici esclusi, naturalmente. Anche se nel frattempo Mrs Beaulieau e la figlia Lisa Marie hanno passato la mano ed oggi le attività legate al nome di Elvis fanno capo alla Ckx Incorporated di Rober Fx Sillerman, uno dei quattrocento uomini più ricchi d'America. Ed è proprio la Ckx ad aver firmato con la società immobiliare MGM Mirage di Las Vegas e il Cirque du Soleil un accordo per creare nel 2009 attorno alla figura di "The King" uno spettacolo stanziale da alloggiare nel nuovissimo CityCenter Hotel & Casino e uno itinerante da portare per quindici anni nelle più grandi arene del mondo. Tutto nel segno di canzoni che hanno cambiato un'epoca. Al di là del personaggio, dell'icona potentissima, infatti, esiste un repertorio che il calendario vorrebbe confinato nell'olimpo degli archetipi e che l'industria si ostina a mantenere in hit parade con l'ausilio qualche rielaborazione cosmetica (leggi la A little less conversation rimissata cinque anni fa da Junkie XL per uno spot pubblicitario televisivo che ha consegnato al cantante il suo 38° primo posto in hit-parade), ma soprattutto di una nuova, inattesa, coscienza: pezzi così non se ne scrivono più. Lo sa bene la Rca (oggi SonyBmg) che continua a sfruttare senza requie il catalogo di Hound dog e Love me tender pubblicando per il trentennale ben tre doppi cd. Il primo, Elvis at the movies, è uscito il 29 giugno e raccoglie 40 canzoni dei suoi films.The King traccia invece un ritratto a trecentosessanta gradi del cantante c on l'ausilio di cinquanta successi, e Viva Las Vegas, nei negozi il 31 agosto, affianca un cd col meglio delle esibizioni vegasiane di Presley al live di un suo intero concerto registrato nell'agosto del '69 all'International Hotel di Las Vegas. Ed è proprio ad un altro dei concerti tenuti sul palcoscenico dell'International Hotel che risalgono le immagini di Elvis che stasera al FedEx Forum di Memphis alcuni suoi ex musicisti accompagneranno per dare l'illusione di un'ennesima reviviscenza. Una pratica con cui gli eredi del Re hanno preso confidenza se è vero che è appena arrivato nei negozi Elvis Lives, il dvd con le immagini di un analogo concerto virtuale tenuto a Memphis nel 2002 in occasione delle celebrazioni del venticinquennale.
17-08-2007, 17:05
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