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Intervista A Billy Smith
Billy Smith era il primo cugino di Elvis, il figlio del fratello più vecchio di Gladys Presley. Billy era 8 anni più giovane di Elvis ed è cresciuto insieme a lui a Tupelo. La famiglia di Billy andò insieme ai Presley quando questi si spostarono a Memphis.
Quando Elvis comprò Graceland, anche la famiglia di Billy si spostò e suo padre Travis lavorava per Elvis con Capoguardia. Quando Billy fu abbastanza grande, iniziò anche lui a far parte del team della Memphis Mafia. Una volta sposatosi, lui e sua moglie Jo, visserò dietro la casa principale di Graceland, eccetto che per alcuni anni quando Billy lavorò nelle ferrovie. Erano una vera famiglia ed è rimasto con Elvis fino agli ultimi giorni. Poiché apparteneva alla famiglia, ed era anche un componente della Memphis Mafia, Billy Smith era probabilmente il miglior amico che Elvis abbia mai avuto. Billy e Joe Smith attualmente vivono nel Mississipi e sono ancora insieme dopo tutti questi anni, veramente dei sopravissuti. Adesso hanno 6 nipoti. Come dice Billy “quando lavoravo per Elvis, Jo ed io abbiamo passato molto tempo separati e quando arrivò il momento che lui ci lasciò, abbiamo cercato di passarlo assieme. Perché abbiamo paura che, se è potuto succedere ad Elvis, può succedere anche a noi, e potrebbe essere domani. Qui nella prima parte, Billy parla della sua famiglia, della Memphis Mafia, degli anni di Holliwood, dell’incontro con i Beatles e molto molto ancora. La famiglia D. Qual è il primissimo ricordo di Elvis? Ricordi Elvis che cantava a te o alla famiglia prima di diventare famoso? Billy: Ricordo che cantava molto alla famiglia e ad altre persone. Ha sempre avuto un grande amore per la musica anche giovanissimo. Ricordo una volta di Elvis che mi ha tolto dall’immondizia. C’ ero andato dentro con la testa. Ero piccolo e cercavo di prendere delle banane che l’uomo della bancarella della frutta aveva buttato via. Elvis mi vide, passò e mi portò via. D. Come la maggior parte delle persone sa, il padre di Elvis, Vernon è stato in prigione per un assegno falso. E’ vero che anche tuo padre andò in penitenziario, ma che il nonno di Elvis ha fatto uscire Travis e lasciato in prigione Vernon? Sembra piuttosto strano. Billy: E’ vero che mio padre, Travis, è stato nel penitenziario con Vernon, ma Vernon è uscito di prigione alcuni mesi prima di mio padre, per buon comportamento. Il nonno di Elvis ha fatto uscire mio padre di prigione e ha lasciato Vernon là, quando successe la prima volta. Disse “Così imparerà la lezione”. D. Quando arrivasti a Memphis hai vissuto nella stessa casa dei Presley in Washington Street. Che cosa ricordi di quel periodo e cosa cambiò rispetto alla vita a Tupelo? Ti ricordi che effetto ebbe su ELvis? Billy: Per prima cosa, avevamo toccato il fondo! Era molto diverso e ricordo che ci volle un po’ prima che ognuno trovasse un lavoro, e uno dei cugini di mio padre ci rubò tutti i soldi che avevamo, e anche i calzini nuovi di mio padre. Era più sconvolto e triste per i calzini. Lo zio Vernon e papà cercavano lavoro e avevano letteralmente consumato le suole delle loro scarpe. Li ricordo tagliare il cartone da mettere nelle scarpe per coprire i buchi. Abbiamo dovuto mangiare rape verdi per un mese. Elvis giurò che non ne avrebbe mai più toccata una e non credo che l’abbia mai più fatto. D. Forse la prima residenza più nota di Elvis, prima che diventasse famoso fu l’appartamento di Lauderdale Courts. Si è parlato spesso del fatto che Elvis, in quel periodo, facesse pratica con Johnny Burnett e suo fratello. Billy: Non ricordo niente di lui che praticasse con Johnny Burnett o suo fratello. Per quanto ne so, non è successo. E ogniqualvolta era possibile andavamo a vederlo, soprattutto negli spettacoli locali. Elvis era sempre il mio eroe. Siamo sempre stati molto uniti, anche se avevamo 8 anni di differenza. Lui mi cercava sempre, e io volevo sempre stare con lui. D. Cosa ricordi dell’inizio della fama di Elvis quando ha inciso il suo primo disco con Scotty Moore e Bill Black? Se ne parlava in famiglia oppure è stata una sorpresa per te sentire improvvisamente tuo cugino alla radio? Billy: Aveva inciso in uno studio. Ne parlò con sua madre e suo padre, e noi sapevamo che ne stava facendo uno, ma quando è uscito, a tutti noi sono venuti i brividi. Ricordo la mia famiglia andare a casa sua ed ascoltarlo, per la prima volta, alla radio. D. Che cosa puoi dirci di tua zia Gladys? Guardandola dal di fuori, appare sempre triste, con quello sguardo particolare nelle foto, dopo che Elvis è diventato famoso. Billy: La zia Gladys era una persona molto buona. La ricordo socievole e simpatica, una persona adorabile…. Rideva sempre. In quelle foto dell’ultimo periodo, la si vede triste perché era malata, così come era triste perché Elvis stava andando sotto le armi. Era generosa come Elvis, ma aveva anche un forte temperamento. Elvis e Vernon sapevano come starne lontano. Si preoccupava facilmente, e non era in buona salute. Era molto legata alla sua famiglia, ma nel suo cuore, c’ era Elvis. Lo adorava. D. Elvis era un uomo bellissimo. Probabilmente alcune delle sue caratteristiche erano dovute alla sua discendenza degli Indiani Cherokee che sono anche parte della tua famiglia. Lo sapeva, quando eravate giovani e c’era qualche storia di Morning Dove White della Vostra bis-bis-bis-bisnonna? Billy: Sì Elvis era un bellissimo uomo. Anche nostro nonno era un bell’uomo. Mio padre (Travis), la zia Gladys, la zia Clettes, lo zio Johnny e la zia Lillian avevano tutti questi aspetti degli Cherokee….. Pelle scura, occhi scuri, e zigomi alti. Zia Livelle e zio Tracy assomigliavano a loro padre….. occhi azzurri e pelle chiara. Avevamo sentito storie su Morning Dove, ma non tante su di lei. Ci fu detto che era una bellissima donna. D. Anche Elvis ovviamente aveva un temperamento forte. E’ vero che tua zia Gladys aveva lo stesso temperamento? Hai mai visto la sua parte cattiva? Billy: Sì. Elvis e zia Gladys avevano un carattere forte, e ho visto la parte cattiva in tutti due. Davano di matto, rovesciando tutto. Quando qualcosa lo disturbava, per Elvis era dura, quando cercava di nascondere questo suo aspetto. D. E cosa ci dici di Vernon? Era veramente così indolente come è stato spesso raffigurato – e puoi farci dei commenti su quanto dici (nel libro “Elvis e la Memphis Mafia”) e cioè che “Vernon voleva sempre qualsiasi cosa in più, tranne che prendersi le responsabilità” Billy: Non ha mai avuto voglia di lavorare. Ed era sempre tardi per lavorare. Ha lavorato solo in due posti prima della fama di Elvis, al contrario di zia Gladys che ha lavorato in moltissimi posti prima che Elvis diventasse famoso. Ultima Modifica di hurt : 24-01-2009 09:45 |
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Re: Intervista A Billy Smith
D. Mi sembra che il ruolo di Vernon, quale Direttore finanziario di Elvis, sia stato un terribile errore. Elvis avrebbe potuto prendersi un consulente finanziario esperto che sapevauto come investire e lui non avrebbe dovuto lavorare così duramente negli ultimi anni.
Billy: Se c’era una cosa sulla quale zio Vernon era valido erano i numeri, specialmente se c’era davanti il simbolo del dollaro! Ed Elvis aveva fiducia in lui. Non ha mai deviato. Guardava solo all’interesse di Elvis e al suo. D. Quando Elvis comprò Graceland, ti sei spostato anche tu con la tua famiglia? BIlly: Mio padre Travis fu la prima guardia al cancello che ha avuto Elvis. Quando ci spostammo a Graceland, Vernon chiese a mio padre di essere la guardia principale, proprio perché era stato a casa di Elvis, a Audubon Drvie. Noi vivevamo in una grande casa bianca che c’era nella proprietà. E’ la stessa casa bianca che Elvis ed io abbiamo buttato giù con il bulldozer per aggiungere stanze e metterci i cavalli. D. Pochi fan concono la storia di tuo zio, Tracy Smith. La vuoi condividere con noi? Billy: Quando era bambino lo zio Tracy ebbe al febbre che lo rese un po’ ritardato. Aveva l’intelligenza dei 12 anni, ma era un bravo ragazzo, con una forza incredibile. Qualche volta Tracy stava giù al cancello con papà e pretendeva di essere una guardia. Visse con noi in quella casa dietro Graceland. La zia Gladys lo ha accudito fino a che non è morta e dopo la sua morte, lui visse con noi e con alcune delle sue sorelle. Amava Elvis ed Elvis provvedeva a lui. D. Puoi dirci qualcosa circa l’altro tuo cugino Junior Smith? Com’era il suo rapporto con Elvis? Billy: Junior Smith era il fratello più grande di Gene e il suo vero nome era Carrol. Lo vedi in molte foto di Alfred Wertheimer del viaggio di Elvis a New York. Lui era cupo e disturbato per quello che gli era appena successo facendo il soldato in Corea. Lo ricordo come un ragazzo dolce e simpatico e che stava molto con Elvis fino a che Elvis non è andato militare. Junior assomigliava all’attore Jack Elam. Aveva la sua stessa espressione e aveva persino l’occhio cattivo come Elam. Elam sembrava sempre che stesse per farti qualcosa di terribile. Così faceva Junior. Quando morì era a casa mia nel mio letto. Era il 1960. D. Cosa ci dici di tuo fratello Bobby, anche lui morì molto giovane? Billy: Si, il mio fratello più giovane morì nel 1968. A quel tempo, viveva al ranch G, mentre noi eravamo a Los Angeles. Bobby ed io eravamo sempre entro un miglio o due da Elvis… Siamo cresciuti assieme e ci siamo spostati a Graceland come giovani teenagers. Ricordo una volta che Elvis ci portò a fare shopping e ci comprò un intero guardaroba in poco tempo e poi ci portò a Graceland. Riesci ad immaginare come ci sentivamo in un posto come quello? D. Cosa ci dici di Gene Smith, sembrava andare e venire nel gruppo? E’ ancora vivo? Billy: Gene era primo cugino di Elvis. Era il fratello di Junior. Elvis e Gene avevano la stessa età ed erano molto uniti, specialmente i primi anni. Elvis e Gene anche lavoravano assieme alla Precision Tool. Gene ha lavorato per Elvis per alcuni anni ed è stato uno dei componenti della Memphis Mafia originale, insieme a Red West e Junior. Gene è morto qualche anno fa. D. Il cugino Billy Mann. Nella Memphis Mafia si dice che fu lui a fare la foto di Elvis nella bara. Questa sembra qualcosa di più che una coincidenza, visto che nel 1957 fu coinvolto in un affare losco di cambiali per 1000 dollari. Puoi confermarlo? Billy: Sì, è stato Billy Mann a fare la foto della bara. Nella seconda parte della nostra intervista Bill parla delle donne di Elvis, degli ultimi anni, del suo rapporto con la EPE, “Elvis by the Presley” e di più. Le donne di Elvis D. Tu hai quasi a stessa età di Priscilla, perciò com’era il tuo rapporto con lei, soprattutto appena arrivò a Graceland? Billy: Quando Priscilla arrivò a Graceland la prima volta, era piuttosto timida. Penso che tra noi sia sempre andato bene. D. Come si rapportava tua moglie con Priscilla, sono diventate amiche? Quando è stata l’ultima volta che Jo ha visto Priscilla? Billy: Jo e Priscilla, sin dai primi giorni, sono diventate amiche. Avevano l’abitudine di andare in giro assieme quando noi eravamo fuori città, e quando venivano a Los Angeles. Jo ed io stavamo a casa di Elvis con Priscilla. Andavano a fare shopping assieme ed erano amiche. A Graceland hanno fatto molte cose assieme con Patsy Lacker, la moglie di Marty. Marty e Patsy, al tempo, vivevano a Graceland. Loro tre sono ancora amiche. Sono rimaste amiche, fino ad oggi. Tuttavia, l’ultima volta che Jo ha visto Priscilla è stata dopo la riapertura di Graceland. D. Qualcuno avrebbe sentito parlare di un flirt di Priscilla con il cantante Mylon Lefevre, alla metà degli anni 60. Puoi dirci qualcosa in merito, ci fu qualcosa di più di un flirt? Billy: Per quanto ne so, lei lo ha solo incontrato. In realtà non ne so abbastanza per fare dei commenti su questa cosa, visto che, al tempo, eravamo a Los Angeles. D. Che cosa pensavi di Ann-Margret, li avresti visti assieme? Per quanto tempo è durata la loro relazione/amicizia? Era la compagna giusta per Elvis? Credi che Elvis volesse veramente lasciare Priscilla per lei? Billy: Ann- Margret era meravigliosa! Non riusciresti mai ad incontrare una persona così. Era così dolce e bella ed Elvis la adorava. Le aveva dato un nomignolo. La maggior parte delle persone pensava fosse Rusty, ma non era quello. La chiamava con un nome speciale. Tutti noi amavamo Ann. Credo che gli fosse passato per la mente di stare con Ann. D. Come è andata tra te e Jo, con Linda Thompson. Era giusta per Elvis? Billy: Volevamo bene a Linda Thompson. Jo e Linda erano amiche, insieme a Patsy Lacker. Tutte e tre erano grandi, ma Linda lo era al di sopra di tutte. Fu grande per Elvis! Quando era là, si prese cura di lui,. D. Hai mai sentito Linda Thompson dopo e attualmente vi vedete? Billy: Non ho mai visto Linda o parlato con lei. Vive a Los Ageles e io vivo nel Mississippi, ma Linda fu grande con Elvis, credo che Linda piacesse a tutti. D: Che cosa pensi di Ginger Alden? Si sarebbero sposati? Billy: Ginger l’ha sempre pensato. Ma Elvis aveva un suo modo di evitare le cose. Diceva sempre “quando sarà il momento giusto” E rideva…. Il momento non era mai giusto. Non penso che si sarebbero sposati. Ultima Modifica di hurt : 24-01-2009 09:47 |
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Re: Intervista A Billy Smith
I tours
D. Il Dr Nick è la persona più famosa per essere stata accusata dei problemi di Elvis con i farmaci, ma era pieno anche di altri medici. Qual è la tua opinione sul Dr. Nick, buona o cattiva? Billy: Il Dr. Nick ha cercato di aiutare Elvis. Elvis era una persona fortemente testarda, e, nella maggior parte dei casi, faceva esattamente quello che voleva fare. Secondo me il Dr. Nick era un buon medico. D. Quando eri in tour con Elvis qual’era il tuo ruolo? Billy: Principalmente fare compagnia ad Elvis e stare con lui. Negli ultimi anni, stavamo molto tempo solo io e lui. Ero della famiglia e la persona a lui più vicina. C’erano notti che passavamo ore e ore a parlare nella sua stanza. Solo io e Jo, con Elvis e Linda. D. Elvis ti ha mai parlato della sua idea di fare tours oltreoceano? E’ stata un’occasione persa? Billy: Certo, Elvis voleva andare oltreoceano e molto anche. Ma il Colonnello mise la cosa da parte. D. Quindi, nel corso degli anni, il tuo rapporto con il Colonnello è cambiato ? Billy: Qualcosa sì. Nei primi anni lo ammiravo. Aveva uno sguardo molto marcato e occhi azzurri incisivi. Lo sai teneva tutto sotto controllo. Quando sono diventato più adulto, mi sono accorto che le cose stavano cambiando tra Elvis ed il Colonnello. Iniziò a far pressione sui ragazzi, me incluso, per avere informazioni su Elvis. Io sono sempre piaciuto al Colonnello e anche la mia famiglia, ma la mia lealtà era sempre e solo per Elvis. Naturalmente conoscevo il Colonnello sin da quando ero un bambino. D. Pensi che abbia fatto lavorare troppo Elvis? Billy: Elvis voleva lavorare e se non aveva voglia avrebbe trovato qualche scusa per non farlo. D. Di quali concerti hai un bel ricordo? Billy: DiTutti! Gli Ultimi anni D. Andavi a trovare Elvis quando non lavoravi e seguivi tuo padre ammalato? Elvis poteva definirti della famiglia? Billy: Sono sempre andato a trovare Elvis quando era a Memphis, nel periodo in cui mio padre era ammalato. Sono anche andato a vederlo a Las Vegas e come sempre parlavamo di tutto. Parlavamo come una famiglia e della famiglia. Suppongo, per il fatto che eravamo molto legati… Abbiamo sempre avuto in comune la famiglia. Per me, Jo ed i miei figli, Elvis era un modo di vivere. Al tempo era difficile, ma abbiamo avuto un sacco di opportunità che non abbiamo voluto prendere. Perché non erano adatte ad Elvis. Lo amavamo sentendoci parte del suo mondo. Ci sentiamo benedetti di essere stati con lui. E lui rimarrà per sempre nei nostri cuori. D. Visto che eravate una famiglia, avete mai fatto in modo di parlargli della sua dipendenza dalle droghe? Cosa diceva? Billy: Elvis non voleva parlare della sua dipendenza perché secondo Elvis, lui non aveva un problema e ti avrebbe fatto capire di farti gli affari tuoi. Avrebbe detto a tutti “So cosa è meglio per me” D. Sai come mai Vernon non riuscì a fare smettere Elvis? Non credi che sarebbe stata l’unica persona che Elvis avrebbe ascoltato? Billy: Io non so perché lo zio Vernon non ha cercato di fargli vedere la cosa, in un modo più duro e detrminato. Tutti abbiamo fatto del nostro meglio, ma quella volta Elvis non voleva cambiare niente. Era solo lui che poteva aiutare se stesso e non l’ha fatto. D. Nel 1975, in ospedale Elvis si fece un lifting agli occhi. Pensi che questo abbia cambiato il suo sguardo ed è vero che tu hai cercato di dirgli che non era necessario? Billy: Sì, Elvis se l’è fatto e Linda, Jo ed io eravamo all’ospedale con lui. E’ vero ho cercato di dirgli di non farlo. Non ne aveva bisogno, aveva un bellissimo sguardo. Perché non aumentare la perfezione? Anche i medici glielo avevano detto. Ma, lui volle farlo, e lo fece. Non credo che abbia cambiato molto il suo sguardo. D. Elvis ovviamente aveva grande fiducia in te. Puoi raccontarci la storia di quando si è messo a letto con te e Jo per condividere i suoi pensieri? Billy: A Graceland è venuto molte volte a letto con noi, quando passavamo la notte là, nella camera di Lisa Marie, o in hotel, quando eravamo in tour oppure nella roulotte di Graceland. Ritengo che avesse grande fiducia in me, come io in lui. Stavamo là tutti tre a parlare per ore di qualsiasi cosa del mondo! Qualche volta aveva incubi e veniva a cercarmi per parlare, e poi cadeva addormentato, con noi, nel nostro letto. E’ successo un sacco di volte, e noi non pensavamo niente di tutto questo. Mi sentivo bene quando diceva che aveva bisogno di me e che io stessi lì. D. Quando si ascoltano i nastri delle sessioni della Jungle Room, Elvis qualche volta sembra felice e qualche volta giù di morale. Che cosa ricordi delle sessioni della Jungle Room? Billy: Pensavo che le sessioni della Jungle Room fossero buone. Per una qualche ragione Elvis decise di suonare il basso in Blue Eyes Crying in the Rain e ricordo Elvis che rideva quando DJ Sumner fece quella bassissima nota su “Way Down”. Elvis si divertiva in quelle sessioni. D. Come fu l’ultima vacanza alle Hawaii? Billy: Era Marzo del 1977. Abbiamo passato un periodo splendido. Elvis sembrava divertirsi un sacco. Gli andò della sabbia negli occhi e gli venne un’infezione, così tornammo a casa prima del previsto. D. Qual è la tua opinione sul libro di Red e Sonny “Elvis: What’s Happened”? Elvis te ne ha parlato e cerco di bloccarne la pubblicazione? Billy: Ho letto il libro di Red e Sonny e dissi ad Elvis cosa c’era scritto. Ne era infastidito. Abbiamo parlato assieme del libro e non voleva che venisse pubblicato. (Nota – per maggiori dettagli sulla reazione di Elvis al libro di Red e Sonny dovete leggere tutte i dettagli nel libro di Bill, Lamar Fike e Marty Lacker “Elvis e la Memphis Mafia) D. Nell’ultima notte hai giocato a racquetball con lui e poi lui si sedette e suonò il piano. Era ‘Blues Eyes Crying in the Rain’ l’ultima canzone che canto al pianoforte. Era di buon umore? Billy: Sembrava pigro e non nella forma migliore. Ha cercato di fare alcune cose e sentirsi attivo, ma non lo era realmente. Qualche volta Elvis era intrattabile, e questa volta era preoccupato per l’ imminente tour. L’ultima sera, Elvis, Ginger, Jo ed io siamo andati al racket ball e abbiamo fatto una o due partite. Era di ottimo umore, ma non è che giocasse veramente. Soprattutto cercava di battermi! Ci siamo seduti al piano, ed è vero ha cantato “Blue Eyes Crying in the Rain”. Scherzava e rideva. Siamo tornati a casa. Siamo saliti al piano di sopra con lui e lo abbiamo aiutato a mettersi a letto. Mi abbracciò e mi disse: “Ti voglio bene…. Buonanotte. Questo sarà un grande tour” Ultima Modifica di hurt : 24-01-2009 09:49 |
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Re: Intervista A Billy Smith
La vita dopo Elvis
D. Larry Geller parla di un testamento diverso – probabilmente qualcosa di scritto a mano. Nessuno capisce perché Elvis non ha voluto lasciarti qualcosa per continuare la tua vita, dopo che gli hai dedicato tutto quel tempo. Che cosa ne pensi? Billy: E’ vero, ho visto un testamento diverso. Elvis aveva steso le sue volontà prima di andare alle Hawaii nel Marzo del 1977. Lo diede a me, per conservarlo e mi disse di leggerlo. L’ho conservato … e dopo la sua morte, mi chiamò mia cugina Patsy chiedendomi se sapevo dove fosse. Lo zio Vernon lo stava cercando. Glielo dissi! Elvis aveva sempre detto a me e Jo che si sarebbe preso cura di noi, finchè fosse vissuto e fu così. E se non gli è successo niente, è perché anche noi ci siamo presi cura di lui. D. Dopo la morte di Elvis, per un periodo, tu hai lavorato a Graceland come Supervisore delle guide turistiche. Che cosa è successo in seguito e quali sono i tuoi sentimenti nei confronti di Graceland? Billy: E’ vero, io ho aiutato a preparare la stanza dei trofei, e per un periodo sono stato il Supervisore delle guide turistiche di Graceland. Non condividevo il modo in cui le persone incaricate pianificavano le cose, e io non potevo far parte di qualcosa che non mi faceva stare bene. Sono stato licenziato…. Ho cercato di chiamare Priscilla, ma lei non mi ha mai richiamato. Ho cercato Lisa, una volta, ma a quel tempo Lisa non faceva parte dello staff. Non stavo bene in tutta quella storia. Ma, loro hanno fatto quella che pensavano fosse la cosa migliore. Graceland era stata la mia casa per molti anni, e io l’amavo quando c’era Elvis. Era una casa con grandi sensazioni di apparteneza ed amore. Dopo la morte di Elvis, non lo è più stata, e il feeling non era più lo stesso. D. Qual è la tua opinione su come Priscilla ha gestito la proprietà dopo la morte di Elvis? Billy: Penso che Priscilla abbia fatto un buon lavoro. Ha fatto un sacco di soldi! D. Parliamo della vendita della EPE della sezione operativa/marketing a Robert Sillerman. Secondo te questa è una buona cosa, oppure no? Billy: Non so niente degli affari di Graceland e sinceramente non mi interessa. Abbiamo vissuto Graceland durante i momenti belli e i ricordi che ho saranno con me per sempre. Ne ho talmente tanti. Tutta la famiglia, i fans, i ragazzi – Non commercializzerei tutto questo per niente al mondo. Ricordo quando sono andato là per la prima volta. Credevo di essere arrivato in Paradiso. La zia Gladys, i miei genitori, mio fratello, mio cugino Elvis e i tanti amici…. Abbiamo avuto dei così bei momenti. Natale era incredibile. Elvis amava Graceland, e credo che chiunque vi abbia passato del tempo, la ami. D. Molti fans si sono meravigliati perché non sei stato coinvolto nel progetto “Elvis: By the Presleys’. Credo che si sarebbe dovuto chiamare “Elvis, By the Beaulieu”. Ti è mai stato fatto cenno di quel progetto e tu che cosa ne pensi di questo filmato? Billy: Bene, siccome io e Marty Lacker ne abbiamo parlato, penso che ognuno voglia sentirsi il più importante, ma si può raccontare una storia vera di Elvis e Graceland anche, senza includere tutti coloro che ne hanno fatto parte. Che ti piacciano o no! Quello che è fatto è fatto, e il risultato è che molti di noi sono stati lasciati fuori. Succede la stessa cosa, quando uno dei ragazzi racconta qualcosa. Credo che debbano essere ritratti tutti quelli che si sono trovati là ed abbiano fatto parte del mondo di Elvis, in modo da dare una spiegazione accurata – o per dire delle cose che magari sono state dimenticate. Ne abbiamo parlato, c’era parecchia gelosia ma non capisco il perché visto che ognuno di noi aveva un suo ruolo speciale. Ma forse, ognuno dice come avrebbe voluto essere e probabilmente non lo è stato. D. E’ vero che ci sono delle proposte di cui non hai mai parlato con Lisa Marie, nel corso degli anni? Se è così, ne sarai rimasto male – che cosa ha provocato questa situazione? Da un occhio esterno sembra una pazzia, visto che hai passato un sacco di tempo con suo padre. Billy: No, non parlo con Lisa da molti anni. Sinceramente non so perché. Io sono stato licenziato da Graceland, ed ho perso i contatti con Lisa e Priscilla. Sembra una pazzia visto che ho passato la maggior parte della mia vita con Elvis prima che morisse. D. Quando vi trovate con i ragazzi e parlate dei vecchi tempi, come per “All the Kings Men “ (Tutti gli uomini del Re) oppure per il più recente “The Elvis Mob” (la Banda di Elvis) della BBC, che effetto fa ritrovarsi seduti in un bar di Beale Street? Sembra come 28 anni fa, è come essere in “famiglia”? Billy: Quando ci troviamo noi ragazzi, tutti assieme, è una cosa grande. Uno di noi parte a dire qualcosa e gli altri già sanno cosa sta per dire. Tutti i ragazzi erano come una famiglia. Abbiamo passato più tempo tra noi, che con le nostre famiglie. Conoscevo la maggior parte di loro, da quando ero bambino e sono ancora legato alla maggior parte di loro. Lamar, Sonny e Red … li ho frequentati per la maggior parte della mia vita. Rivedo gli altri in qualche occasione. Mi mancano quelli che non sono più con noi, e mi mancano i momenti passati assieme. La maggior parte di noi ha moglie e figli, e siamo come una grande famiglia. Abbiamo viaggiato, lavorato e vissuto insieme per molti anni. Per la maggior parte, oggi, siamo ancora amici, ed è una conseguenza del nostro amore e rispetto per Elvis. Finale D. Avresti fatto niente di diverso? Hai qualche rimpianto? Billy: Penso che avrei fatto delle cose in modo diverso. Ma, quello che conta è che ho fatto quello che dovev0 fare al tempo. Ho qualche rimpianto, ma per niente al molto avrei voluto perdermi l’opportunità di farne parte. D. Qual’è il più bel ricordo di Elvis, quello che ti fa sempre un sorriso? Billy: Non potrei mai dire di averne uno che sia il preferito. Ne ho così tanti. Li terrò per sempre. Amo quei periodi a casa, quando eravamo tutti assieme e ci divertivamo e facevamo tutte quelle cose pazze che abbiamo fatto. Tutto quello che abbiamo fatto è sempre vivo! D. Sogni Elvis? Parla ancra con te? Billy: Qualche volta lo sogno e lui parla con me tutto il tempo e in varie forme. Non c’è giorno che io non pensi a lui o a qualcosa che ha detto. E questo mi porta un sorriso o una lacrima. E dovunque sia, gli sono grato! D. Grazie mille per averci dedicato il tuo tempo prezioso, per rispondere a queste domande. Sai, i fans lo apprezzeranno molto. Sei un sopravissuto ed un vero gentleman. Billy: Grazie a te! Billy Smith, Marty Lacker & Lamar Fike, recentemente, sono stati coinvolti nella ristampa dell’eccellentel libro “Elvis e la Memphis Mafia”. Con le sue 800 pagine il libro è stato giustamente giudicato uno dei migliori libri pubblicati su Elvis. Ultima Modifica di hurt : 24-01-2009 10:02 |
#5
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Re: Intervista A Billy Smith
Un altro BINGO della nostra Hurt!!!
Grazie per questa traduzione Hurt!!! SEI UN MITO!!!! LISA
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Grazie Elvis Official Fan Club
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Re: Intervista A Billy Smith
Hurt sei fantastica!
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Re: Intervista A Billy Smith
grande Hurt.........mille grazie
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