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  #21  
Vecchio 30-01-2009, 18:54
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In verità, in occasione del Comeback, Elvis non litiga con Parker (anche perchè non conveniva a nessuno litigare con il Colonnello), ma gli dice chiaramente che vuole smettere con il cinema e tornare sul palco.

Per quanto riguarda aneddoti o altri fatti, sotto a sezione MATERIALE DEI FANS-INTERVISTE E DOCUMENTI, c'è una bella intervista a Steve Binder, che è colui che ha il "merito" di aver rivalorizzato Elvis, dopo tanto cinema frustrante.

Durante la preparazione di quello che oggi chiamiamo Comeback, sono successe tante cose che potrai scoprire priprio nell'intervista che ti ho detto
grazie hurt la tua risposta in parte esaurisce la mia domanda ma io mi riferisco alla canzone in particolare cmq grazie dell'info. sarà utile per togliermi qualche bel dubbio
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  #22  
Vecchio 30-01-2009, 19:20
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io mi riferisco alla canzone in particolare cmq grazie dell'info. sarà utile per togliermi qualche bel dubbio
Ecco come Steve Binder racconta la storia di If I Can Dream


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D. Come siete arrivati a “If I Can Dream”?

SB. Mano a mano che lo show proseguiva, il Colonnello, naturalmente, vedeva i suoi problemi che aumentavano. Devo dire in tutta onestà che, secondo me, in qualsiasi momento Parker avrebbe potuto togliermi la spina e sbarazzarsi di me. Bastava un attimo per farmi licenziare. Credo fermamente che, tanto odiava il fatto che io mi fossi intromesso tra lui ed Elvis, tanto rispettava il fatto che questo special sarebbe stato qualcosa di diverso.
Tutto quello che faceva erano questi confronti personali, da cui derivava che se gli piacevo il mio nome era B I N D E L, mentre quando mi chiamava BINDER significava che qualcosa non gli andava bene. Poi quando aveva dei problemi su cui discutere, convocava in riunione con Elvis e me.
Certamente ormai aveva capito che non sarebbe stato quello show natalizio tradizionale con canzoni tipo “I Believe”. Lui l’ avrebbe voluto, ma aveva perso la sua battaglia, pur se era riuscito a spuntare di mettere una canzone natalizia, almeno alla fine. Così un giorno ci chiamò in quel piccolo atrio dei servizi igienici che lui aveva fatto diventare il suo ufficio. Aveva due agenti della William Morris, che vestiti con un’uniforme stavano piantonati fuori da questo “bagno” che lui insisteva nel definirlo suo ufficio.
Una volta entrati disse “Binder, ho saputo che non hai intenzione di mettere nessuna canzone natalizia, nemmeno alla fine”.
Ed io “Giusto”
E lui “Bene! Elvis vuole che nello show ci sia una canzone natalizia. Vero Elvis?”
Elvis teneva la testa bassa e disse “Si, signore”
Allora io dissi “Bene. Se Elvis vuole inserire una canzone natalizia, nello show allora la metteremo”.
Non avevo nessuna intenzione di imprecare e quindi siamo usciti dall’ufficio di Parker, pensando che ormai la cosa era definitiva, ma Elvis, dandomi un pizzicotto, disse: “Ignora quello che ha detto, non dobbiamo preoccuparci di quello che vuole lui”.
E’ stato il momento in cui ho capito quale fosse la filosofia di Elvis.
Una sera, mentre stavamo provando, c’era un televisore acceso nell’altra stanza e tutto ad un tratto ci fu un gran silenzio. E io ho detto “Credo che sia stato assassinato Bob Kennedy”.
Tutti ci siamo precipitati nella stanza dove c’era la tv e ne abbiamo avuto la conferma. Praticamente abbiamo passato tutta la notte a parlare dell’assassinio di Bob e John Kennedy.
A me piaceva molto Elvis. Ritengo che sia stato una delle persone più carine, gentili e nello stesso tempo divertenti, che io abbia mai conosciuto.
Può non aver ricevuto un’educazione da college, ma sicuramente era perspicace e preparato. In quei momenti di pura onestà, Elvis stava dicendo cose che pensavo sarebbe stato bello poter inserire nello special.
Così decisi di andare da Earl Brown, (nostro compositore di canzoni e arrangiatore dei cori) e da Billy Goldenberg e proposi loro di fare un trucco. Avevo letto un articolo che diceva che nella seconda guerra mondiale, tutti gli artisti tedeschi camuffavano il loro lavori, in modo tale, che essendo troppo astratto, i nazisti non avrebbero potuto capire il loro messaggio nascosto.
Così parlando con Earl e Billy, dissi “Se facessimo un discorso non riusciremmo a oltrepassare il Colonnello, ma se lo mettiamo sotto forma di canzone, non verrà mai a sapere cosa abbiamo fatto”.
Chiesi loro di andare a casa e scrivere una canzone che avesse lo spirito di ciò che avevo sentito dire da Elvis in persona, e cioè che siamo stati creati tutti uguali, che tutti meritiamo di camminare mano nella mano come fratelli e così via.
Una mattina, molto presto, ho ricevuto la telefonata di Earl Brown che mi diceva: “Credo che ci siamo. Penso tu abbia la canzone che volevi”. Ci siamo trovati tutti nello studio, per ascoltarla. Billy Goldenberg era al pianoforte ed Earl cantava la canzone scritta da loro “If I Can Dream”. Allora io dissi “OK. Aspettiamo che Elvis arrivi e gliela facciamo ascoltare”. Il Colonnello Parker stava già passando sul mio corpo e diceva “Non avrete mica intenzione di usare questa come ultima canzone dello show?”. Non risposi e aspettai l’arrivo di Elvis, per portarlo subito nella stanza del piano. Nel contempo, il Colonnello era nell’altra stanza con Tom Diskin e altri della RCA. Li sentivo brontolare, disapprovando quello che stavamo facendo.
Abbiamo suonato “If I Can Dream” per Elvis ed lui l’ha ascoltata attentamente. Poi disse “Suonala di nuovo”. Poi aggiunse “Devo abituarmi!” Quando Elvis doveva prendere una decisione su una canzone, non voleva decidere in fretta. Voleva assorbirla e ascoltarla ripetutamente. Billy e Earl l’hanno fatta almeno tre o quattro volte. Alla fine, Elvis mi ha guardato e ha detto “Ok la facciamo” e io “Ok la faremo” e immediatamente sono state avviate tutte le pratiche per i diritti d’autore e per la RCA. A quel punto tutti si sono resi conto che la canzone avrebbe fatto parte dello special, che piacesse o no.
Ma la cosa ancora più grande è che quando Billy Goldenberg ha saputo che Elvis l’avrebbe cantata, è andato al piano. Ha preso una matita e una gomma e ha cancellato il suo nome dal foglio dove era scritta la canzone, perché, in realtà era stato solo Earl Brown a scriverla. Questo gesto, probabilmente, a Goldenberg è costato milioni di dollari in diritti d’autore, ma nella squadra la prima cosa era l’integrità e io sono ancora molto legato a queste persone.
Questo invece è preso dal diario che c'è sul forum

30-06-1968
La giornata inizia con la correzione della scena sulla strada sulle note di “Guitar Man”.
Subito dopo, vestito del completo bianco, disegnato appositamente da Bill Bellew in stile Edoardiano, come a presentare la star quale gentleman del Sud di inoppugnabile purezza, Elvis canta “If I Can Dream”, mettendo il cuore e l’anima in ognuna delle quattro tracce vocali live (di cui solo tre sono complete)
Nonostante tutte le tracce siano elettrizzanti, appassionate ed eseguite con il cuore, per il filmato da mandare in onda, verrà usata l’ultima take.
La parte vocale fatta in studio verrà, invece, usata per il singolo.
Elvis passa il resto della giornata ripassando varie sequenze, dove in alcune canta live su tracce strumentali esistenti e in altre si remixano le registrazioni vocali fatte precedentemente

Ultima Modifica di hurt : 30-01-2009 19:26
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  #23  
Vecchio 30-01-2009, 23:31
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Predefinito Re: I did it my way

grazie mille hurt non sai quanto mi è piaciuto leggere questa parte dell'intervista...sono particolarmente legato a questo brano e aver chiarito le sue origini me lo fa piacere ancora di più



scusate se ho approfittato.....
(rischiodi passare per il bambino che fa mille domande e poi dice sempre perche??perche???perche????)
rimedio dicendovi come è nata l'idea al Re di cominciare i suoi concerti "A MODO SUO" CON ALSO SPRACH ZARATHUSTRA

Probabilmente qualche volta vi sarà venuta voglia di sapere qualcosa in più circa la celebre musica che introduce ogni show di Elvis...


Così parlò Zarathustra è un poema sinfonico del 1896 del compositore tedesco Richard Strauss (1864 - 1949). All'epoca della composizione Strauss (nessuna parentela con gli Strauss austriaci autori dei famosi valzer) aveva trentadue anni, ed era un un affermato direttore d'orchestra e compositore.
Nei poemi sinfonici "la sua straordinaria facilità inventiva e il suo virtuosismo orchestrale si coniugano con un classico senso della forma e con l'evidente amore per il linguaggio della grande tradizione musicale romantica" (Bruno Gandolfi).
La composizione divenne molto famosa in tempi recenti quando il regista Stanley Kubrick la inserì nella colonna sonora del suo grandioso film "2001: Odissea nello spazio" del 1968.
Quanto a Elvis, Also Sprach Zarathrustra iniziò ad essere inserita nei suoi show dal 1971, suonata dall'orchestra di Joe Guercio. Ecco la storia raccontata da Peter Guralnick sul libro Careless Love:
"La moglie di Guercio, Corky, aveva detto al direttore, tra il serio e il faceto, che il brano la faceva pensare a Elvis, e con sua grande sorpresa suo marito le aveva risposto che anche a lui faceva pensare alla stessa cosa; quando si scoprì che anche Elvis aveva avuto la stessa idea, durante l'ingaggio invernale (quello a Las Vegas dal 26 gennaio al 23 febbraio 1971) avevano cominciato a folleggiare un po' con quella composizione, utilizzandola talvolta come introduzione per accompagnare l'ingresso sul palco di Elvis e talvolta come intermezzo musicale nel bel mezzo degli show, per vedere che effetto suscitava nel pubblico. Adesso (cioè nel successivo ingaggio dal 20 luglio al 2 agosto 1971 a Lake Tahoe) , dietro istigazione dello stesso Elvis, Guercio sviluppò l'idea su scala veramente grandiosa. Quando il timpanista suonava le ultime otto note, la cosa montava fino a raggiungere livelli veramente folli, al punto che quando il batterista Ronnie Tutt attaccava si era ormai all'orgasmo musicale. Elvis non voleva essere semplicemente un uomo che faceva il proprio ingresso sul palco, voleva essere un Dio (Joe Guercio). E con il tema di 2001, lo era".




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  #24  
Vecchio 01-02-2009, 12:20
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a modo suo

Ad Elvis durante alcune esibizioni fu impedito di ballare "a modo suo" perchè?
urtava la sensibilità di qualcuno?? capisco che negli anni 50 anche un lieve movimento di bacino era possibile considerarlo una molestia ma diamine era su un palco doveva pur fare qualcosa o no??? sarà che io figlio di una tv che ha veline letterine e quantaltro sono abituato ma mi sembra un'esagerazione anche per quei tempi

e poi a chi è venuta l'ida di vestire Elvis quella volta con la gold lame suite??che costo 10'000$ (almeno da quello che so io)
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  #25  
Vecchio 01-02-2009, 12:49
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a modo suo

Ad Elvis durante alcune esibizioni fu impedito di ballare "a modo suo" perchè?
urtava la sensibilità di qualcuno?? capisco che negli anni 50 anche un lieve movimento di bacino era possibile considerarlo una molestia ma diamine era su un palco doveva pur fare qualcosa o no??? sarà che io figlio di una tv che ha veline letterine e quantaltro sono abituato ma mi sembra un'esagerazione anche per quei tempi
So che può sembrare assurdo, ma negli anni '50 la censura era alle stelle. Alla televisione italiana erano censurate persino parole normali, qulora potessere avere un doppio senso.
Negli anni '60 le Kessler fecero scandalo per le loro gambe esposte e Jula de Palma venne censurata per la canzone TUA, così come venne molto criticata la canzone L'edera di Tonina Torrielli. Questo solo per farti alcuni esempi italiani.
Quindi è comprensibile, anche se non accettabile, che il "dimenamento" di Elvis sul palco suscitassero ire e urla di scandalo. Per fortuna sia lui che tutti i suoi giovani fans hanno guardato avanti, ignorando le critiche perbeniste e le insurrezioni dei sindaci e/o della radio che avevano bandito la diffusione di qualsiasi canzone di Elvis!

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e poi a chi è venuta l'ida di vestire Elvis quella volta con la gold lame suite??che costo 10'000$ (almeno da quello che so io)
L'idea fu di Parker che glielo regalò. Elvis indossò il completo una sola volta, poi un'altra volta indossò solo la giacca, abbinandola con pantaloni neri............Elvis ODIAVA quel vestito!!!
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  #26  
Vecchio 01-02-2009, 13:42
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grazie hurt è vero che quando Elvis si lancio sulle ginocchia sul palco in una derapata moooltoooo rock a parker son saltate le coronarie??ihihihihih
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  #27  
Vecchio 01-02-2009, 23:33
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Dato che lo si poteva vedere solo dalla cintura in su (from the waist up), ecco il risultato nell'esecuzione di "Don't Be Cruel"...fatta a modo suo...



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  #28  
Vecchio 17-02-2009, 20:17
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a modo suo ancora oggi si parla di lui ancora si cerca di fargli fare soldi vendendo anche il cottonfiok del 77 usato da elvis(sto ipotizzando non credo esista ma se esistesse se lo venderebbero)....ma elvis ancora ci sorprende....solo qui a roma ci sono due o tre cover band che si esibiscono tutte le settimane....e la gente ci va balla si diverte e si appassiona....con la sua eredità ancora si balla si canta e forse qualcuno si innamora o rimorchia....il che aiuta...ihih
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  #29  
Vecchio 14-03-2009, 10:35
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Per me lui a modo suo a semplicemente rivoluzionato il mondo, e non solo quello musicale! *-*
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  #30  
Vecchio 14-03-2009, 16:39
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MY WAY

My Way è una delle canzoni più famose di tutti i tempi; scritta in francese

da Claude François col titolo "Comme d'abitude", fu sucessivamente tradotta

in inglese da Paul Anka. Incisa dal cantante Frank Sinatra nel dicembre

del 1968, divenne una delle canzoni più rappresentative del suo repertorio.

Inseguito questa canzone è stata ripresa da vari cantanti tra cui

Elvis Presley,Mireille Mathieu, Sid Vicious, Nina Hagen, fino alla

versione di gusto retrò di Michael Bublé.



SCUSATE SE PREFERISCO ELVIS O SINATRA A TUTTI GLI ALTRI MA NON DI QUESTO VOLEVO PARLARVI
My way non è solo una canzone è uno sfogo ,è un racconto e un modo di vivere forse
ultimamente abbiamo parlato molto di cose che riguardano indirettamente o meno Elvis
percuì vorrei dedicare questa discussione alle cose che Elvis ha fatto a modo suo
cioè tutte quelle cose che ce lo fanno ricordare aneddoti storie, ricordi, video, record assoluti
interpretazioni particolari delle canzoni che ha fatto nell'arco della sua irraggiungibile carriera
(e magari confrontare chi ha provato a cantare elvis)
non sò se sono riuscito ad spiegare bene ciò che vorrei fosse l'argomento (in realtà vastissimo)
ma forse è il bisogno di conoscere il Re attraverso gli occhi e le orecchie di chi ne sa sicuramente più di me
ho conosciuto Elvis a 18 anni e a oggi quasi a 21 posso ritenermi fotunato proprio grazie al G.E. ne sò molto
ma c'è qualcosa che non sono riuscito a conoscere
non parlo delle versioni studio del Re o i concerti ormai vi assicuro sentiti e risentiti al punto di cantare a memoria
ma non sono riuscito a conoscere Elvis quel ragazzo di Tupelo che per far un regalo alla madre registra un disco
(l'ha fatto a modo suo appunto)
nessuno ci ha spiegato quale era il modello di perfezione musicale che portava Elvis a stare tutto il giorno in sala prove su una canzone(a modo suo appunto)
Le jumpsuit(e gia basterebbe per parlare di "a modo suo") da quale idea nascono???perche???sopratutto di chi??? a Elvis piacevano o se le è fatte piacere???
Prima di diventare come Marzullo mi fermo qui sperando di aver spiegato di cosa vorrei discutere raccontare e ascoltare



sicuramente questo topic è molto interessante,be c'è poco da dire Elvis è diventato il re appunto perchè è riuscito a fare musica con quella personalità che fino ad allora non era riuscito nessuno a fare,infatti si dice che Elvis è stato colui che ha rivoluzionato il mondo della musica leggera
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