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Vecchio 04-12-2006, 16:37
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Predefinito Re: elvis e le droghe

Ciao Lisa
certamente la regola era questa,ma i concerti li faceva Elvis non il
colonel, lui pensava a sperperare tutti soldi,e quindi era un circolo vizioso.
Ma spiegami come mai Elvis non ha aperto gli occhi per tempo, prima di farsi "ammazzare " di lavoro?
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  #42  
Vecchio 25-05-2008, 15:34
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Predefinito Re: elvis e le droghe

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Rileggendo l'articolo che dà il via a questo topic, mi è venuto il desiderio di segnalarvi alcune definizioni che, tempo fa, ho trovato su internet come definizione di Anfetamine e Barbiturici, che negli anni 60/70, molto spesso prescritti anche a persone comuni, per ovviare a determinate sintomatologie, senza conoscerne le reali conseguenze, scoperte poi in anni successivi.

ANFETAMINE

Le anfetamine sono sostanze stimolanti utilizzate in guerra per aumentare la capacità di concentrazione e la rapidità di riflesso dei soldati. Sotto il nome di Simpamina venivano utilizzate dagli studenti negli anni '60 per aumentare la capacità di studio e la fatica, sono state usate e sono contenute tuttora in alcuni farmaci contro l'obesità perché riducono la sensazione di fame. Vengono spacciate sotto forma di pasticche, raramente in polvere.
Cosa si ricerca
L'assunzione di anfetamine avviene soprattutto per via orale, ma quando vengono vendute in polvere si possono sniffare o iniettare (in questo caso il rischio di overdose è maggiore). Oggi, sempre più spesso, le anfetamine vengono usate come sostanze da taglio: unite a MDMA (exstasi) o lsd, preparate in pasticche e spacciate sotto il nome di exstasy o acidi. L'uso delle anfetamine dà la percezione di poter abolire i propri limiti fisici di fame e sonno, i segnali di stanchezza; la sostanza aumenta la facilità di parola, la sensazione di potenza, la resistenza fisica
Danni
  • Finiti gli effetti della sostanza vengono amplificate le sensazioni che la sostanza nascondeva: aumenta la stanchezza, l'irritazione e la depressione. Questo porta l'assuntore a ricercare una maggiore quantità di sostanza per stare bene.
  • L'uso prolungato di anfetamine provoca diminuzione di peso, ed è spesso causa di psicosi, l'assuntore si sente perseguitato o seguito. Questi effetti possono comparire anche dopo una sola assunzione.
  • Vi è la possibilità di effetti tossici anche letali (soprattutto se associata all'MDMA) quali aritmie cardiache, ipertermia (aumento delle temperatura), disidratazione e collasso cardiovascolare.
Attenzione: Spesso tra gli habitué della notte da sballo, si usano indiscriminatamente acidi, exstasy e anfetamine che vengono indistintamente "sperimentate" o assunte regolarmente senza tener conto dei diversi effetti collaterali e rischi di assunzione.


Barbiturici (ho preso solo i punti salienti)

Fino al 1918, in Inghilterra, l'acquisto e anche la vendita di barbiturici non erano sottoposti ad alcuna prescrizione né vigilanza.
Nel 1964, negli Stati Uniti un milione di americani prendeva pillole per dormire e circa cinque milioni usavano tranquillanti e sedativi. Sia pure a fatica, il concetto della pericolosità si affermò. Nel 1960, la Commissione per gli stupefacenti dell'ONU raccomandò che i barbiturici fossero assoggettati all'obbligo della prescrizione medica. Nel 1971, a seguito della Convenzione di Vienna, furono introdotti nell'elenco dei prodotti ad azione stupefacente. In Italia già la legge 685/1975 regolamentava la fase di produzione/fabbricazione e vietava la libera vendita dei barbiturici.
La Commissione per gli Stupefacenti dell'ONU nel 1960 indicò l'opportunità che i barbiturici fossero assoggettati a prescrizione medica, anche in considerazione del fatto che già in quegli anni milioni di americani ne facevano inopinato uso. Nel 1971 la Convenzione di Vienna segna l'introduzione dei barbiturici fra le sostanze stupefacenti. Tale atto venne recepito anche in Italia e già con la legge 685/75, nel nostro paese la disponibilità di barbiturici è stata regolamentata attentamente.
Generalmente i barbiturici vengono assunti per via orale attraverso pastiglie, capsule o confezioni in gel. Talvolta vengono iniettati, soprattutto da parte di persone già aduse a tale via di autosomministrazione relativamente ad altre sostanze.
I barbiturici, in quanto depressivi del Sistema Nervoso Centrale, rallentano il ritmo cardiaco e riducono l'ampiezza della respirazione; provocano altresì il calo della pressione arteriosa. Psicologicamente i barbiturici, che appartengono alla categoria delle sostanze sedativo-ipnotiche, inducono indifferenza agli stimoli esterni e determinano il sonno. Quest' ultimo, quando è indotto da barbiturici, è caratterizzato dalla contrazione o soppressione delle fase REM, durante le quali normalmente si verifica l'attività onirica; ne consegue un sonno meno ristoratore, con risvegli a volte sgradevolmente segnati da emicrania e malesseri (similmente a quanto avviene per il sonno post-sbornia). Il reiterarsi di episodi simili può condurre a seri disturbi psichici.Gli effetti dei barbiturici hanno durata diversa a seconda delle specifiche molecole (ne sono state prodotte molte): si distinguono sostanze a durata breve (meno di 3 ore), media (dalle 3 alle 6 ore) e lunga (dalle 6 a oltre 12 ore). L'assunzione di barbiturici può causare convulsioni, delirio e allucinazioni; comporta inoltre reazioni individuali piuttosto variabili tra le quali: repentini sbalzi di umore, depressione, spossatezza. I barbiturici, inoltre, determinando vasodilatazione, sono responsabili di perdita del calore corporeo.L'uso ripetuto e protratto di queste sostanze espone al fenomeno della tolleranza e all'instaurarsi di una fortissima dipendenza. In tali condizioni il livello di intossicazione cronica si manifesta con tremori, stati confusionali, amnesie, perdita di coordinazione della muscolatura volontaria (atassia), deficit della capacità di concentrazione e di giudizio. Non sono rare affezioni polmonari, quali bronchiti e polmoniti; possono altresì determinarsi effetti tossici sui tessuti nervosi.La sindrome di astinenza da barbiturici è molto più intensa e pericolosa di quella conseguente all'uso di oppiacei.

La mia domanda è: visto che questo tipo di farmaci sono stati prescritti ad Elvis, in dosi massicce (che lui ha moltiplicato), già al tempo del servizio militare (durante la guerra in Vietnam, i soldati sono stati imbottiti soprattutto di anfetamine) è possibile che i medici non ne conoscessero, assolutamente, gli effetti collaterali?
Veramente impreparati o altri interssi in gioco?

Vi riporto alla luce questo documento postato da hurt un pò di tempo fa perchè come sempre le sue ricerche sono molto interessanti e di questo la voglio ringraziare e credo di parlare a nome di tutti !
Per quanto riguarda la domanda che hurt pone alla fine di questo post io dico la mia e cioè che non credo assolutamente nell'ingenuità o all'incompetenza dei medici riguardo a queste sostanze , anche perchè sopratutto parlando delle prescrizioni fatte ad Elvis quando già era famoso , si presume che come medici non avesse gli ultimi arrivati , quindi difficile pensare che fosse nelle mani di incompetenti , ma credo molto di più che ci fossero altri interessi da parte di TUTTI per cui lui dovesse sempre essere in piena forma e attivo per guadagnare il più possibile e per riuscire ad essere sempre in baldoria per far divertire "I PARASSITI" che lo circondavano !!! e questo lo conferma anche Priscilla in una delle sue interviste, questa è la mia opinione ,mi rendo conto che questa è una discussione aperta molto tempo fa e quindi vista e rivista dai veterani di questo forum , ma mi sono permessa di riportarla alla luce per tutti i nuovi utenti come me che sono quì da pochi mese e anche gli altri entrati dopo di me per vedere cosa ne pensano , spero di aver fatto cosa gradita e se no me ne scuso anticipatamente !
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