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Vecchio 24-10-2006, 20:46
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Predefinito Intervista A Glen D.hardin

Ecco un'altra intervista........... continuo????

Anche qui, si può notare quanto Elvis fosse amato, apprezzato e stimato dai suoi musicisti !!!

Intervista a Glen D. Hardin 19 Giugno 2002

“Penso che Elvis sia stato il peggior pianista, che io abbia mai ascoltato”


Negli anni 70, Glen D. Hardin suonò con Elvis per 6 anni, solleticando i tasti e creando l’arrangiamento di cose quali “The Wonder Of You”,”Let It Be Me” e “I Just Can’t Help Believing”. Prima era un arrangiatore e scrittore di canzoni, e ha lavorato con artisti come Merle Haggard, George Jones, The Everly Brother e Ricky Nelson. Dopo aver lasciato Elvis nel 1976, ha fatto tours con Emmylou Harris, John Denver, The Crickets e dal 1997, ha sempre partecipato agli Elvis The Concert.
In questa intervista parliamo degli anni passati con il Re.

D. Hai iniziato a lavorare con Elvis in febbraio 1970, Quale è stata la tua prima impressione?

GDH: La prima volta, l’ho incontrato per suonare alle prove, mi piaceva moltissimo stare in sua compagnia. Era una persona molto divertente, molto socievole. Non era pesante lavorare, praticamente suonavamo e ridevamo, facevamo scherzi…. Appariva una persona normale. La sua compagnia, mi divertiva veramente tanto.

D. Musicalmente parlando, ha avuto parecchie idee?

GHD: Al tempo, non l’avevo notato molto, perché ci si limitava a rifare i suoi vecchi pezzi, ma più in là, devo dire, che ha contribuito veramente tanto. La maggior parte delle volte, sapeva perfettamente quello che voleva e aveva le idee molto chiare. Era particolarmente bravo con i coristi. Ha lasciato a me, molto di quello che riguardava l’arrangiamento, e io lo facevo come lo voleva. Era facilissimo lavorare con lui.

D. E’ stato detto che aveva difficoltà ad accettare le critiche…

GHD: Non ricordo che sia mai stato criticato direttamente (ride). Ma non so, non credo che fosse così. Ritengo, invece, che fosse, notevolmente, disponibile a ricevere direttive. Infatti, quando ha fatto tutti quei films, era noto per essere stato molto collaborativo. Amava svolgere il suo lavoro, al meglio.

D. Quante canzoni avete provato nel febbraio del 1970 (approx) ?

GHD : Oddio, da quello che ricordo, sono state veramente tante. Elvis amava farle tutte assieme. Con Elvis, era qualcosa che andava oltre lo stare insieme e lavorare, lui stava con tutti e si divertiva. Ma nel contempo, anche lavoravamo molto. Da quello che ricordo, di canzoni, ne abbiamo eseguite, un’infinità!! Qualcuna, l’abbiamo provate una volta sola, solo nell’eventualità che gli venisse voglia di farla sul palco. Quindi le canzoni erano tantissime, C’è da dire, però, che la maggior pare di noi è cresciuta con la sua musica, e quindi le conoscevamo. Non avevamo bisogno di imparare troppe cose.

D. Elvis, in privato, suonava spesso il piano. Avete mai suonato assieme?

GHD: Insieme no. So che suonava un po’…. Lo ritenevo il peggior pianista che io abbia mai sentito ! (risata)

D. Come hai iniziato a fare gli arrangiamenti per lui?

GHD: L’ho fatto dall’inizio. Un giorno arrivò ed iniziò a cantare “Let It Be Me” la canzone degli Everly Brothers. L’orchestra si prese una pausa, Elvis iniziò a cantare e noi gli andammo dietro. Non sapeva le parole, non riusciva a ricordarle. E io nemmeno. Quindi, quando tornò l’orchestra, disse: “Ci lavoreremo su domani o un’altra volta, quando avrò le parole”. Così, alla fine delle prove di quel giorno, salii in camera, chiamai Los Angeles e mi inviarono il testo. Mi sedetti al piano e feci l’arrangiamento. Misi tutto assieme e il giorno dopo avevo tutto pronto. Incaricai alcune persone di copiare la musica e cose del genere. Quando Elvis doveva tornare per le prove, venne uno dei suoi a dirmi che sarebbe arrivato dallo spogliatoio. Appena aprì la porta, feci un cenno all’orchestra, che partì con il mio arrangiamento per frgli capire come sarebbe stata. Gli diedi un foglio con il testo: quanto amava quella canzone, anche perché è una così bella canzone ! Una di quelle canzoni che non si possono mai dimenticare. Ecco, come è iniziato tutto.

D. La tua prima session con lui è stata nel Marzo 1972. C’era una grande differenza tra il suonare live e registrare in studio?

GHD: Sono propenso a credere che l’abbiamo fatto prima, ma non ne sono sicuro. Era nel ’72? Sì Marzo 1972 alla RCA a Hollywood. Pensavo fosse prima del ’72.

D. Sì, ma quello era un live

GHD: Ok. Sì, è diverso suonare dal vivo e suonare per incidere. Devi stare molto più attento quando registri in studio, mentre con le performances live, puoi fare certe cose…. Tipo essere un po’ più libero. Non deve essere perfetto come in studio.

D. Nel Giugno 1972 lo spettacolo di Elvis si esibì a New York City – Deve essere stato qualcosa di speciale.

GHD: Parli del Madison Square Garden? Sì, è stato speciale. Ha cantato in modo superlativo. Ti dirò, era sempre grande, quando cantava, ma a me è sembrato di sentirlo cantare, meglio del solito. Mi innervosii quando uscì il disco, perché non mi sembrò buono. Sembrava un po’ velocizzato. Penso che, più tardi, lo abbiano rimasterizzato meglio, da quello che ho sentito.

D. E’ vero!

GHD Ti assicuro che ne fui veramente infastidito nel’72. Penso di averlo messo una volta sola, sul mio giradischi

D. Tuttora penso che sia migliore dell’album dell’Aloha. Il mix di quel sound è molto basso.

GHD : Ho sempre pensato che, tutti i mix di Elvis sono terribili. Ho saputo che hanno remixato anche quello. Infatti, l’ho ascoltato e ritengo il remix dell’Aloha stupendo, ma quella volta mi arrabbiavo sempre per il sound che mettevano nei suoi albums.

D. Elvis faceva dei commenti su questo?

GHD: Non l’ho mai sentito commentare molto, su queste cose.

D. Mi sembra strano che il vostro sound sia migliore oggi, rispetto a quello di quell’epoca, come ad esempio nelle prove di Emmylou.

GHD: E’ vero, francamente non so chi ne fosse responsabile, ma credo fosse il Colonnello. Avrebbero potuto essere molto più buone.

D. Hai qualche ricordo speciale dell’Aloha?

GHD: Moltissimi. Mi sono veramente divertito tanto. E’ stato un bellissimo momento.

D. Avete fatto tante prove per questo spettacolo?

GHD: Siamo andati alle Hawaii e provato solo un po’

D. Nel Febbraio del 1973, ci fu un incidente, dove alcune persone salirono sul palco e iniziò una lite….

GHD: Veramente non so, sembrava fosse finita prima. Credo che un paio di ragazzi cercarono di salire sul palco. Red e Sonny West li afferrarono, ma i tipi, che volevano salire sul palco, avevano alcuni amici che cercarono la lite. Ma c’era talmente tanta sicurezza intorno, che si è tutto fermato subito.

D. Hai fatto amicizia con Elvis?

GHD: Parecchia. Era molto facile sedersi con lui e chiacchierare. Io e lui parlavamo di tutto. Era un ottimo ascoltatore. Amava raccontare storie, e amava ascoltarle, inoltre amava stare con gli altri e passare dei bei momenti, insieme. Si sentiva veramente bene, a suo agio, una volta che si chiudeva le porte alle spalle e nessuno entrava più. Sai, entrambi, eravamo ragazzi del Sud e quindi potevamo essere, completamente, noi stessi. Ridere e passare dei gran bei momenti.

D. Ti raccontò dei suo primissimi giorni?

GHD: Parlammo molto dei primi anni della sua carriera.

D. Nel 1955 si esibì parecchie volte a Lubbock TX. Lo avevi visto?

GHD: Sì, se ricordo bene, era…. Tutto d’un tratto, trasmettevano solo lui alla radio. La prima volta che venne a Lubbock, fu per un concessionario. Suonavano sul carro di un contadino. Credo abbia preso $ 75 per quell’esibizione. Due o tre mesi dopo, ritornò e credo che, per un’esibizione, percepisse $ 600. Quello era un bel lavoro. Poi quando tornò, un po’ di tempo dopo, ne prendeva $ 6.000. Quindi puoi capire come, tutto gli sia arrivato con la velocità di un razzo.

D. Ci sono foto di Elvis a Lubbock, in cui è pressato dalla folla, e in quella foto c’è anche Buddy Holly.

GHD: Una volta, che ero presente ad uno spettacolo di Elvis, Buddy faceva parte dello spettacolo

D. Hai conosciuto Buddy?

GHD: L’ho incontrato, ma non l’ho conosciuto bene. Ho iniziato a suonare con i Crickets dopo la sua morte.

D. Prima parlavamo della vita privata di Elvis, nei primi anni. Hai notato dei cambiamenti dopo il divorzio?

GHC: Sì, credo che soffrisse veramente tanto. Non riusciva ad accettare il rifiuto. Penso che, amasse molto Priscilla e voleva che non fosse mai successo.

D. Secondo te, ha avuto degli effetti sulle sue performaces?

GHD: Non lo credo, assolutamente. Divenne molto attento a quali canzoni cantare, perché non voleva che la gente pensasse che cantava a Priscilla, anche se tuttavia….

D. C’è un discorso, nel concerto del Settembre 1974, dove esordì dicendo che “You Gave Me A Mountain” non era riferita alla sua vita. Sembrava che volesse convincere se stesso.

GHD: Esatto, era proprio così.

D. Prendo un’altra parte del monologo di quel concerto: la parte riferita alle droghe.

GHD: (pausa)…. Quando fece quel monologo era sotto l’effetto delle pillole. Era sotto l’effetto di medicine prescritte dai medici. Si sbagliava terribilmente su alcune cose. Pensava, che fossero dannose le droghe di strada, ma se ti venivano prescritte da un medico, allora andava bene. Noi sappiamo che non è così che funziona. Era molto alterato quando fece quel monologo. E’ triste. Non ci ho voluto pensare per molti anni, ma è vero, e la cosa mi mette, ancora, molta tristezza.

D. In quel periodo, sembra ci fossero dei dissapori nella band. Dava l’impressione che molti non fossero molto felici con il gruppo vocale maschile “Voice” mentre, invece, Elvis portò il bassista Dke Bardwell on stage ….

GHD. Io, Ronnie, Jerry, James e tutti noi, ci siamo sempre trovati bene e non penso che avremmo permesso che niente si intromettesse tra noi , né quella volta, né oggi. Perciò. non abbiamo permesso che questo intaccasse il nostro affiatamento. Può essere che ci siano stati degli effetti su alcune persone…. I ragazzi dei Voice, erano là e non ne conosco il motivo. Non li ritenevo eccezzionali, penso che fossero migliori individualmente. Credo che il loro pianista Pete Hallin, lo svedese, avesse molto talento, ma quando li vidi, tutti assieme, non mi apparvero così interessanti. Quindi, non so perché erano là, e comunque non sono rimasti a lungo, visto che, non mi sembra che il pubblico prestasse loro molta attenzione.

D. Sempre nella registrazione del settembre 1974, Elvis fece eseguire a loro 3 o 4 canzoni, e mi annoiano a morte.

GHD: E’ vero.
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  #2  
Vecchio 24-10-2006, 20:46
hurt hurt Non in Linea
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Predefinito Re: Intervista A Glen D.hardin

D. Secondo il nuovo libro di Peter Guralnick Careless Love (amore senza freni), Elvis iniziò a fare commenti pesanti su di te, on stage, dopo che Duke Bardwell, lasciò la band, in modo particolare nel dicembre del 1975

GHD: Non ricordo una cosa simile….. Non ritengo che li facesse a me. Questo non è corretto. Se fosse stato maleducato con me, lo avrei lasciato. Me ne sono andato per un breve periodo, perché ero stanco di tutto. Lo avevo fatto per 6 anni e volevo andare a lavorare con Emmylou Harris.

D. Si dice che la maggior parte dei membri della TCB Band, volessero lasciare Elvis all’inizio del 1976, perché non riuscivano a sopportare di vederne la disfatta.

GHD: (scuote la testa) E’ vero io lo lasciai. Avevo, comunque, già lavorato con Emmylou nel 1975. Lei fissò tutte le date dei suoi concerti, tenendo conto delle date di Elvis, così poteva avere anche me. Perciò, quell’anno, ho lavorato parecchio. Ho fatto tutti i suoi spettacoli e quelli di Elvis. Dovevo lasciar perdere uno dei due, e non volevo rinunciare a Hemmylou, ma la situazione in cui, Elvis si stava mettendo era qualcosa di molto triste.

D. L’ultima session di registrazione che hai fatto con lui, fu a Graceland nel 1976.

GHD: Prima che Elvis si decidesse ad iniziare, stavamo là, un sacco di tempo. Glielo avevo detto: devo partire per l’Inghilterra venerdì o sabato, finito o no. Ma Elvis non iniziò a registrare, prima del giovedì. Quindi io lasciai tutto e arrivò David Briggs, o qualcun altro.

D. Girano voci, di alcune canzoni registrate in quella session, tipo “Feelings” e “America The Beutiful”

GHD: Non ricordo Feelings” e non ricordo nemmeno “America The Beutiful”. Vedrò di riascoltare e capire.

D. Ci sono alcuni secondi di quella canzone in un nastro della session, ma il resto è stato cancellato.

GHD: Qualcuno mi ha chiesto se avesse detto qualcosa di terribile sull’America. Non credo che l’avrebbe mai fatto. E se l’ha fatto, sono felice che Felton l’abbia cancellato, perchè non credo assolutamente che, Elvis intendesse dire qualcosa di male. Era molto patriottico.

D. Ti ricordi la versione “colorita” di Hurt?

GHD: Sì

D. E’ l’espressione della sua condizione mentale del momento?

GHD: Penso che lo sia e non lo sia. Un sacco di gente pensa che sia enormemente divertente, ma per me è una cosa molto triste. Penso si trovasse, sotto effetto delle pillole.

D. Quella fu l’ultima volta che vedesti Elvis, infatti morì circa un anno dopo. Ti ha sorpreso?

GHD: Non proprio.

D. Come hai saputo la notizia?

GHD: E’ successo che ero a Memphis, e stavo lavorando con Emmylou. Aprivamo lo show per Willie Nelson. Arrivai nel primo pomeriggio, andai a mangiare qualcosa e fu il batterista di Emmylou, John Ware, a dirmelo. Non volli chiamare nessuno, comunque non c’era niente che potessi fare. Mi dispiacque molto, naturalmente, ma non andai né al funerale, né altro.

D. Sono state dette cose cattive, ma….

GHD: Io ricordo solo le cose belle. Ci sono stati tanti momenti belli. Penso di aver detto molto di più, oggi qui a te, che a chiunque altro, soprattutto per quanto riguarda un nastro di registrazione. Veramente non mi piace parlarne, e non lo farò di nuovo. Sai, non c’è niente che posso aggiungere a quello che già è stato detto sulle droghe e cose simili. Conosco molte cose di Elvis, che non dirò mai a nessuno. Non è affare di nessuno. Cose che non vorrei mai dicessero di me. Non mi preoccupo di parlare di lui con te e con quei fans che vogliono capire, perché lui li fa sentire così, come mi sento io. Lo amano con tutto il cuore e meritano di conoscere la verità.

D. Credo che ancora oggi, molti fans si meraviglino di quanto sia successo ad Elvis, negli ultimi anni.

GHD: Penso che buona parte dei problemi di Elvis siano stati gli errori del Colonnello Tom Parker. Elvis avrebbe dovuto girare il mondo, passare dei bei momenti, cantando e suonando per i suoi fans in tutto il mondo. La cosa triste è che, oggi, io e gli altri ragazzi stiamo suonando in tutto il mondo per tutti i tipi di persone. E’ meraviglioso, sai, girare il mondo, avere dei gran bei momenti, mangiare cose diverse, vedere gli altri modi di vivere, gioire della vostra ospitalità nel vostro bel paese e tutto questo. E’ una dannata vergogna, che Elvis non abbia potuto farlo. Era questo, ciò che Elvis voleva. Voleva questo, e sono sicuro di quello che dico. Per lui, sarebbe stato esaltante.

D. Gli si sarebbe presentata un’altra opportunità

GHD: Certamente, non c’è dubbio. Se l’avesse avuta, credo che avrebbe fatto degli spettacoli grandiosi, che solo lui sapeva fare. Quando veniamo, tutti insieme in Europa per lo spettacolo con lo schermo gigante, subito ci sentiamo tristi, pensando che stiamo facendo tutto questo molti anni dopo, e lui non potrà farlo mai. E questa è una vergogna.

D. Tornando al Colonnello, ho l’impressione che tu non sia troppo tenero, nei suoi confronti.

GHD: L’ho conosciuto bene. Non avevo a che fare con lui, assolutamente. Nessuno della band. Noi trattavamo com Elvis. Credo fosse Elvis a volere questa procedura, non voleva che il Colonnello interferisse nella parte musicale. Il Colonnello era molto attaccato ai soldi, naturalmente. Quando scoprì quanto ci pagava, sembrava IMPAZZITO. Ma a me non piaceva, per niente. Mi ha rivolto la parola 2 volte in 6 anni!!!

D. Com’era, invece, il tuo rapporto con Elvis?

GHD: Penso che Elvis avrebbe dovuto mandarlo via anni prima. Lo voleva fare. Stranamente, aveva alcune paure che… Quando iniziò, era in onda alla radio e la gente impazziva per lui, ma non guadagnava. Credo pensasse che non sarebbero rimasti insieme, così tanto tempo e il Colonnello ha fatto talmente tante trattative per lui, che se avesse sciolto il loro rapporto, è possibile che, tutto sarebbe finito, immediatamente.

D: Praticamente, ritieni che fosse un portafortuna, un qualcosa che ti porta fortuna se ce l’hai e sfortuna se la butti via?

GHD: Se lo buttavi via, sì, ti avrebbe portato sfortuna.
Nell’ultimo periodo non sopportava più il Colonnello e parlava malissimo di lui.

D. Però non si è mai ribellato.

GHD. Per una ragione o l’altra, non l’ha mai fatto. Forse, aveva a che fare con le pillole, non so.

D. Ora suoni, di nuovo, con “Elvis” negli Elvis The Concert.

GHD: Sì, è bellissimo farlo. E’ un grande spettacolo, anche se dura due ore, sembra di stare sul palco per pochi minuti. Il tempo passa molto velocemente. E i fans, assolutamente, lo amano moltissimo. Noi tutti abbiamo notato che, ci sono un sacco di ventenni tra il pubblico ed anche più giovani. Eravamo in Finlandia e c’era una ragazza molto carina, Probabilmente aveva 11 o 12 anni. Si trovava giusto di fronte al palco e guardava tutto come fosse al circo. Amava tutto e sapeva tutte le parole. Può darsi che i suoi genitori fossero fans di Elvis , ma era stupendo vederla. C’era un’intera nuova generazione.

D. Grazie dell’intervista

GHD: Mi ha fatto molto piacere.
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  #3  
Vecchio 25-10-2006, 12:20
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Predefinito Re: Intervista A Glen D.hardin

Grande Glen e grande Hurt!!!!
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  #4  
Vecchio 25-10-2006, 12:30
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Predefinito Re: Intervista A Glen D.hardin

a dir grande e dir poco, lui come tutti i musicisti che hanno lavorato per Elvis sono a dir poco straordinari.
Grazie Glen e grazie Hurt del tuo impegno..........
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  #5  
Vecchio 25-10-2006, 12:35
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Predefinito Re: Intervista A Glen D.hardin

Grazie infinite Hurt di questa traduzione!
E' davvero un'intervista molto bella e dalla quale traspare ancora l'entusiasmo di Glen Hardin per la musica di Elvis!!

LISA
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Vecchio 22-11-2009, 13:33
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Predefinito Re: Intervista A Glen D.hardin

Grazie, geazie, grazie, hurt!!! Sei un mito!!!!!
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  #7  
Vecchio 22-11-2009, 21:51
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Predefinito Re: Intervista A Glen D.hardin

Bellissima intervista!!! Mercie Hurt!!!
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  #8  
Vecchio 24-11-2009, 16:56
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Predefinito Re: Intervista A Glen D.hardin

grazie hurt ancora una volta ci fai avere delle sensazioni uniche postando queste interviste di gente che sono state con Elvis e che meglio di loro non c'è nessuno che può farcelo conoscere in aspetti che nessuno di noi conosce
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