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Re: Articoli
Sono d'accordo con te, infatti rispondevo a ask che diceva "IN UN PAESE NORMALE"...traducendo,io, "normale " l'idea di un paese forse un po' utopico...dove l'informazione sta nel dare voce ai fatti, cosi come realmente accadono.....
propabilmente non ho saputo spiegarmi bene ....ma tu l'hai fatto meglio di me!!! Quote:
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#302
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Re: Articoli
Secondo me, il giornalista dovrebbe solamente rispondere al suo lettore.
E' colui che gli permette di lavorare,in un paese normale. In Italia i "giornalisti"non rispondono al lettore,ma solo al loro editore. Se voi vedeste com'è considerata l'Italia, in fatto di libertà di stampa nel mondo vi verrebbero i capelli bianchi. |
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Re: Articoli
Ma l' hanno preso da paperissima l' articolo ??
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Re: Notizie da Internet
A Orsogna "Matthew Lee", funambolo del piano 30 Apr 2007 ore 10:44 Ingresso libero, chi vuole potrà fare un'offerta per la costruzione di un centro di educazione per 80 bambini in Uganda. Da Jerry Lee Lewis a Bono Vox, uno spettacolo travolgente grazie alla calda voce del rocker che "pesta" la tastiera Una serata di travolgente rock and roll, da godere gratuitamente in compagnia di Matthew Lee, giovane funambolo del pianoforte il cui ultimo album, «Shake», è stato prodotto dai Nomadi. L'appuntamento è per domani – domenica 29 aprile – dalle ore 21.15 nel Teatro De Nardis di Orsogna (Chieti). L'accesso è libero, ma chi vuole potrà fare un'offerta per il progetto «Children's Care Centre», promosso dalla sede di Ortona dell'associazione «Abbracci senza frontiere» onlus ( www.abbraccisenzafrontiere.com ), che prevede la costruzione e la gestione di un centro di cura e di educazione per 80 bambini e relative famiglie a Kampala, in Uganda. Accanto alla finalità benefica della serata, gli spettatori potranno lasciarsi coinvolgere da uno spettacolo accattivante, che sorprenderà giovani e adulti. Matthew Lee (al secolo Matteo Orizi, di origine pesarese) si è affermato calcando i palchi di prestigiosi teatri italiani insieme a Jannacci e De Gregori. Dopo la partecipazione a programmi Rai come «Domenica in» e «Ci vediamo in tv», si è esibito dal vivo allo «Speciale per me» di Renzo Arbore ed è stato tra i protagonisti del Capodanno 2005 di Roma, dove ha suonato e cantato trascinando nel ritmo 150 mila persone entusiaste. Nell'album «Shake» e nel tour che lo sta portando in tutta Italia, Matthew sfodera la sua proverbiale tecnica nel «pestare» la tastiera, alla Jerry Lee Lewis, come solo un vero pianista di rock and roll sa fare, e una grande abilità nel modulare la voce. Dura e pura quando serve, come in «Great balls of fire» di lewisiana memoria; calda ed espressiva in una stupenda ballata come «Losin' time». Matthew Lee suonerà americano dalla prima all'ultima nota, tra riferimenti al miglior country-rock, riuscite cover come «It's now or never» (versione inglese di 'O sole mio); «The revolution Kind», ripresa del brano di Bono, e la mitica «Burning Love» di Elvis Presley. |
#305
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Re: Notizie da Internet
Qualcuno che si ricorda che Elvis è esistito . Bene.
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Re: Articoli
Questo articolo ha ormai 9 anni, ma va bene lo stesso.
Da Repubblica.it Da Graceland al viaggio negli anni Cinquanta, tra curiosità, oroscopi e filatelia Elvis Presley, un mito in Rete di PAOLO GALLORI Una passeggiata in rete può essere sicuramente utile per comprendere le dimensioni e l'attualità di un mito come quello di Elvis Presley. L'impressionante numero di siti dedicati al principale artefice della rivoluzione che cambiò la musica ma soprattutto il costume della gioventù americana degli anni 50 è probabilmente la migliore prova di un sentimento fortemente radicato, incurante del trascorrere del tempo e che accomuna i fan americani a tantissimi appassionati sparsi per il mondo. Un culto della personalità che rasenta i connotati della religione e che ha trovato in Internet una via di diffusione quasi naturale. Il sito ufficiale, graficamente molto elegante, è corredato della biografia di Elvis, passa in rassegna la discografia più significativa e i film che videro per protagonista la star, oltre a presentare un catalogo di gadget acquistabili via e-mail. Ma ciò che lo distingue dalle pagine Web di altri artisti è la sezione dedicata a Graceland, la casa-museo di Presley a Memphis visitata ogni anno da 700.000 persone. Con le informazioni relative a ristoranti, alberghi, agenzie che organizzano i tour, servizi per disabili e calendario degli eventi, è possibile programmare nei minimi dettagli la propria visita a questo autentico "santuario". La misura di quanto sia parte della memoria collettiva colui che fu The Pelvis, il bacino, il cui ancheggiare scardinò le resistenze del perbenismo guidando i giovani americani verso la definizione di uno stile di vita finalmente personale, ribelle e trasgressivo, è data dalle centinaia di siti gestiti dai fedelissimi, dove è realmente possibile trovare di tutto. Come Elvis Presley, un sito aggiornato col contributo dei fan di tutto il mondo la cui ricchezza, accanto a una discografia veramente completa, sono i testi di oltre 700 canzoni. Vi sono inoltre catalogate le apparizioni tv di Elvis, i suoi film, descrizioni dei concerti del periodo '68/'77 e un interessante elenco di registrazioni non ufficiali. All'indirizzo FiftiesWeb è possibile intraprendere un bellissimo viaggio nei 50 di Presley, sicuramente il periodo più importante della sua vicenda artistica. Col supporto di suggestive foto d'epoca ritornano così alla memoria i primi passi con la Sun Records, il pragmatismo del "Colonnello" Parker, il passaggio alla Rca, il servizio militare. Si può addirittura ascoltare la testimonianza di Ed Sullivan, che nel suo famosissimo show impose al giovane idolo dei teenager di essere ripreso solo dalla cintola in su. Immancabile la lista delle canzoni pubblicate da Presley in quegli anni, con la possibilità di ascoltare dei file audio di Heartbreak Hotel, Don't Be Cruel, Hound Dog e Love Me Tender. Impressionante la mole di dati presenti nel sito curato dal giapponese Haruo Hirose. Oltre al catalogo dei cd di Presley pubblicati nel Sol Levante dalla Bmg-Rca Victor, vi è la discografia americana '56/'98, compresi gli E.P., le classifiche di Billboard, la lista dei dischi d'oro e di platino, le canzoni dalla A alla Z, alcune delle quali ascoltabili in Real Audio, i video pubblicati in Giappone, i concerti degli anni 70 con la "scaletta", le foto e i filmati. Per chi crede nell'oroscopo segnaliamo Elvis Presley's Astrological and Psychological Magazine, una curiosa pubblicazione che analizza il profilo astrale del re del r'n'r cercando di dimostrare come il suo destino fosse scritto nelle stelle già al momento della nascita. Naturalmente, non poteva mancare l'angolo dei filatelici: a pensarci è stata l'inglese Josephine Woodward di Canterbury che mostra alcuni pezzi della sua straordinaria raccolta di francobolli dedicati a Presley, il primo dei quali fu stampato a Grenada nel 1978 in occasione del primo anniversario della morte. Ma tutta la collezione è una celebrazione, francobolli emessi in 37 paesi di ogni continente a ricordare canzoni, pellicole ed eventi. Tra le curiosità si segnala un documento che agli Archivi Nazionali degli Stati Uniti è più richiesto del testo della Costituzione e del Bill of Rights: la foto della stretta di mano tra Elvis e il Presidente Nixon in occasione dell'incontro avvenuto alla Casa Bianca il 21 dicembre 1970. Tutto era partito da una lettera scritta dalla star al presidente in cui Elvis, diventato ormai una triste icona dei conservatori, chiedeva di essere nominato agente federale del Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs. E, per chiudere questa evidentemente ridotta ma significativa rassegna, volete conoscere le ultime volontà di Presley, morto per abuso di psicofarmaci il 16 agosto 1977? Il testamento è a vostra disposizione. (16 marzo 199 |
#307
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Re: Articoli
Sempre del 1998, da Repubblica.it
The Pelvis "rivive" grazie alla tecnologia fino al 22 marzo otto date negli States Il ritorno di Elvis in concerto virtuale di ANDREA SILENZI Elvis Presley è in tournée. Dopo aver "cantato" nello scorso agosto a Memphis in occasione del ventennale della sua morte, Elvis è ora impegnato in un tour che porterà il suo spettacolo in otto città americane. Quello che sembrava un paradossale scherzo è diventato improvvisamente realtà: una realtà virtuale, fatta di schermi giganti e di resurrezioni fittizie, che comunque appassiona e esalta migliaia e migliaia di fan che non conoscono la parola rassegnazione. L'idea del concerto virtuale è nata nella scorsa primavera, quando gli eredi di Presley erano impegnati nei preparativi del ventennale della morte del "re". Grazie a una sofisticata tecnologia, Elvis è stato fatto rivivere attraverso le immagini dei suoi vecchi concerti (gli spezzoni sono tratti da "Elvis: That's the way it is", "Aloha from Hawaii" e "Elvis on tour"): mentre sul palco i suoi musicisti più fedeli risuonano con minuziosa precisione i grandi successi come Heartbreak Hotel, Don't be cruel, Jailhouse rock e Love me tender, gli schermi irradiano con perfetto sincronismo i video di quelle stesse canzoni. I filmati, peraltro, sono montati in modo tale da permettere a Presley cambi d'abito altrimenti inspiegabili: l'impressione finale è quella di un concerto assolutamente vero, con tanto di pause e di cambi di scena, con il protagonista che scherza con i suoi musicisti e con la platea. Niente è stato lasciato al caso, al punto che lo show dello scorso agosto ha scatenato una e vera propria ondata di entusiasmo. Il fenomeno, come era prevedibile, riguarda in massima parte i fan più giovani, quelli cioè che non hanno mai potuto ascoltare dal vivo il loro idolo e che proprio per questo hanno sviluppato un fanatismo esasperato. Tra le 10.000 persone che hanno assistito al "concerto" di Graceland ce n'erano alcuni provenienti addirittura dalla Macedonia. Secondo Jay Gordon, un dj di Boston che conduce uno dei più seguiti radio-show interamente dedicati a Presley, questo concerto non è soltanto un viaggio nella memoria: "Siamo di fronte a un grande spettacolo, e non solo da un punto di vista tecnologico. In questo tour sono impegnati alcuni tra i migliori musicisti in circolazione". Todd Morgan, responsabile dell'Elvis Presley Enterprises, sostiene che questa iniziativa non è che il primo passo verso una nuova frontiera dell'intrattenimento. Più caustico il commento del professor Gilbert B. Rodman, docente dell'Università della Florida e autore del libro "Elvis after Elvis: The posthumous career of a living legend", che afferma che questo tipo di iniziativa avrà principalmente lo scopo di rilanciare il turismo a Graceland e il merchandising legato alla figura di The Pelvis. In qualche modo, ognuno di loro dice la verità. Certo è che di fronte a un simile scenario e'difficile restare indifferenti. Se qualcuno cercava una strada per l'immortalità, potrebbe averla trovata. Sempre che questo sia vivere. Un primo bilancio, almeno a livello di risposta del pubblico, si potrà fare al termine degli otto concerti previsti: il tour è partito il 10 da Louisville e proseguirà fino al 22 marzo toccando Evansville, Auburn Hills, Cleveland, Grand Rapids, Pittsburgh, New York (Radio City Music Hall, dal 19 al 21) e Filadelfia. (16 marzo 199 |
#308
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Re: Articoli
Il concerto virtuale è meraviglioso e fa venire i brividi, grazie x l'articolo hurt che ne parla!!!
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#309
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Re: Articoli
Cioè, ma spiegatemi Il concerto virtuale, sarebbe quello in cui si esibisce la TCB Band dal vivo con, presumo, alle spalle uno schermo gigante dove appare Elvis che canta?
Marzia1969 DANKE GRANDE SCHUMI! |
#310
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Re: Articoli
Yesssssssssssssss, con gli Imperials e gli Sweet ispiration, bellissimooooooooo!!!
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