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Vecchio 13-06-2008, 11:08
hurt hurt Non in Linea
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Ge747 James Brown vs Elvis Presley

Inizio questo topic riportando una dichiarazione di James Brown parlando di Elvis Presley, dopo la sua morte

Elvis era un grande lavoratore, devoto e Dio lo amava. L’ultima volta che l’ho visto è stato a Graceland. Abbiamo cantato Old Blind Barnabus insieme, una canzone gospel. Gli volevo bene e spero di incontrarlo in Paradiso.
Non ci sarà mai più un altro fratello con la stessa anima”.

Ricordo che queste considerazioni mi avevano molto colpito!!!

Ora sto leggendo la sua biografia, dove naturalmente parla spesso di Elvis Presley.
Forse la mia chiave di lettura non è molto obiettiva, ma sto notando una certa presunzione da parte di James Brown e quasi mi traspare un’invidia nei confronti di Elvis.

Vorrei sentire la vostra opinione su quanto ho detto, riportando stralci della biografia dove JB parla di Elvis

==================================

“Secondo me se Little Willie John fosse stato bianco avrebbe avuto la stessa influenza di Elvis Presley.
Non fraintendetemi: volevo bene ad Elvis. Era mio amico, anche se so che aveva copiato me il 75% delle sue cose: dal sound gospel di Heartbreak Hotel ai movimenti pelvici, alle tute vistose, fino al mantello, cosa che, lo ammetto, mi faceva davvero piacere”


“Non fosse stato per la musica, per niente al mondo adesso potrei stare qui a scrivere certe cose e per niente al mondo, voi ne avreste potuto leggere neanche una parola.
Elvis, Billy Haley, Little Richard, Fats Domino, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry – tutti pionieri della prima generazione portatoro alla gente qualcosa di nuovissimo, qualcosa che ancora non si era mai respirato”


“Il mio unico problema era che Little Richard, per quanto mi riguardava, faceva rock ‘n roll puro. Era un picchiatasti, pareva incatenato al pianoforte, mentre io non ero incatenato a niente.
Avevo messo a punto uno show per un pubblico prevalentemente di bianchi, ok, nessun problema. Io però ero più grezzo e diretto e piaceva restare nell’ambito di quello che conoscevo: il soul.
Non avevo interesse – e non l’avrei mai avuto, del resto – a fare rock ‘n roll. Il rock ‘n roll mi piace, non fraintendetemi, ma non avevo intenzione di convertire nessun musicista soul al rock ‘n roll, me incluso, né mi interessava convertire i patiti del rock ‘n roll alla musica soul. Little Richard incluso. Loro facevano il loro e io il mio.
Elvis era una faccenda completamente diversa. Oltre a tutta la muisca che ha tirato fuori, ha trasformato la ribellione in una moda giovanile.
Io, per come mi vestivo – gli abiti, il mantello – ero un’altra cosa, ero più personale.
Elvis portava i pantaloni aderenti, all’epoca anch’io li portavo aderenti. Quando lo vidi per la prima volta sul palco vestito così, mi sono detto: ehi, MA QUELLO LASSU’ SONO IO!!! E andava alla grande!!!
Elvis rese accettabile non solo mostrare un po’ il proprio corpo, ma addirittura sfoggiarlo e, una volta presa quella strada, nessuno, né i giornali, né l’industria musicale o Ed Sullivan, potè fermarlo, sebbene ci abbiano provato tutti. Potrò essere stato io il primo, ma lui era bianco e ciò lo rese intoccabile. E, cosa forse ancora più importante: credete poi che sia stato un salto così enorme da quando Elvis liberò la musica per un’intera generazione di ragazzini bianchi e inquadrati, a quando, qualche anno dopo, quegli stessi ragazzini, ormai cresciuti, trovarono il coraggio di marciare per i diritti civili lungo le strade del Sud degli Stati Uniti?
Elvis lo conoscevo di persona, praticamente dall’inizio delle nostre rispettive carriere. Era molto diverso da quello che in generale si pensava di lui. Lontano dal palco era un tipo tranquillo, molto educato, mai arrogante o prepotente. Sotto questo profilo, era una delle persone più piacevoli da frequentare. Ogni volta che ci vedevamo e quando ci incontravamo nei locali. Ci chiedevamo sempre come andava e, prima o poi il discorso finiva sul suo argomento preferito di conversazione: la musica gospel.
Sapeva che io venivo dal gospel e mi faceva un miliardo di domande: da dove nasceva, comè che lo cantavo, che emozioni mi dava, che rapporto c’era tra questa musica e la mia vita, come lo arrangiavo, tutto quanto. Non gli bastava mai e a me piaceva parlargliene.
Certo prese molto dal mio stile e dai miei insegnamenti, mise tutto nella sua musica e la cosa non mi ha mai dato fastidio.
L’idea che io avevo era diffondere il gospel in tutta la sua gloria e se il rock ‘n roll era in grado di farlo, in particolare per le orecchie dei bianchi, be’ per me andava benissimo.
Mi ricordo di un mio concerto sul Sunset Boulevard, in un locale che non esiste più, lungo quella via così malfamata. E’ cambiato molto da allora, ma quando andava forte la fila di locali del Sunset Strip era il centro dell’universo rock ‘n roll.
Il locale in questione si chiamava The Trip ed era non lontano da dove oggi si trova la House of Blues. Insomma, ero arrivato da appena qualche minuto e chi ti becco: Elvis.
In cartellone c’erano Gerry and The Peacemakers, Tommy Sands (che aveva sposato Nancy Sinatra diventando così per un breve periodo, il genero di Frank Sinatra). I Temptations e Billy J. Kramer Una di quelle serate in cui ciascuno suonava un paio di pezzi al Massimo per poi fare posto agli altri.
Io ero seduto dietro le quinte e mi vidi venire incontro Elvis. Dovete capire che lui non era il tipo di andare a zonzo da un locale all’altro, da starsene in giro con la gente. Per lui era una cosa strana farsi vedere in pubblico a quel modo, ma a quanto pare, pare abbia sentito dire che quella sera anch’io avrei suonato e voleva parlarmi prima che salissi sul palco. Bussò alla porta del camerino, quando aprii la porta me lo vidi davanti, ci abbracciammo e lo invitai ad entrare “Elvis” gli dissi “posso fare qualcosa per te?”
“Ecco” rispose “mi piacerebbe cantare un po’ di gospel con te se non ti dispiace”
Certo che non mi dispiaceva, così per una ventina di minuti provammo un paio di pezzi. Capii che si era esercitato per conto suo e credo volesse mettersi alla prova. Alla fine mi ringraziò, ci riabbracciammo, dopodiché si dileguò oltre la porta: nessuno lo vide quella sera, non credo sia rimasto a sentire il concerto.
Elvi era fatto così: quando si trattava della sua immagine e della sua musica, sapeva essere, rispettivamente, elusivo e profondo.
Elvis Presley desiderava prendere tutto ciò che James Brown possedeva perché, al di là del gospel, voleva in qualche modo imparare il soul. C’era un tipo che lavorava per me, Bob Patton, ed Elvis gli telefonava spesso per rimediare i miei nastri in modo da ascoltarli ripetutamente finchè non riteneva di aver imparato bene i trucchi del mio soul. Dopodichè si affittava un posto, un teatro in cui portare gli amici per suonare musica soul stile James Brown.
Non molto tempo dopo, Elvis mi chiese se poteva farsi accompagnare in tour dalla mia band. Questo però era troppo! Era la mia band ed era solo mia!
Ma gli volevo bene comunque


“Nei tardi anni ’60 possedevo un jet privato Hawker-Sidley con cui mi spostavo per i concerti. Avevo fatto un accordo con la Polydor, l’etichetta per avevo appena firmato, secondo la quale me l’avrebbero pagato loro. Dopo lo scandalo tangenti, invece, ebbero paura che potesse essere interpretato come qualcosa di illegale e non vollero più pagare le spese.
Risultato: persi l’aereo. Il giorno in cui se lo vennero a riprendere dissi a me stesso: Beh, fratello, sai che c’è? E’ una buona cosa. Sei salito troppo in alto! Ti sei allontanato troppo dalla realtà della tua musica e della tua gente. Magari, mi dissi, avevo bisogno che accadesse una cosa del genere per ricordarmi chi sono e qual è il mio vero messaggio ancora oggi.
Ma allo stesso tempo una parte di me diceva: Perché non potevo avere un aereo mio? Perché non potevo fare ed avere tutte le cose che sono permesse ad un bianco di successo? A Elvis gli hanno mai fatto storie perché se ne andava in giro con il suo aereo privato?


“Nel 1971 girai in tour l’Africa e l’Europa……………… e prima ancora del mio ritrono mi venne offerta la possibilità di suonare in quello che allora era il più prestigioso locale di New York e dunque del paese intero: il leggendario Copacabana di Jules Podell, proprio nel cuore del centro di Manhattan.

Traducete pure il centro bianco di Manhattan, visto che Harem non comincia che svariati chilometri più a nord, sul lato più estremo di Central Park ed era l’ che suonavano gli artisti neri quando dicevano ad esibirsi a New York.
Perciò provai lo stile Copa, per la prima delle mie due settimane in programma al celebre club.
Quasi fin dal primo istante in cui salii sul palco, mi resi conto che c’era qualcosa di storto. Non piacevo al pubblico e il pubblico di sicuro non piaceva a me. Prendevo $ 25.000 a settimana, già promessi e garantiti, per due settimane, cifre pazzesche per l’epoca.
Pochissimi artisti neri, sia po che rock, prendevano cifre simili in locali cos’ piccoli: non li prendeva Little Richard, non li prendeva Chuck Berry, non li prendeva quasi nessun bianco eccettuato Elvis Presley e lui praticamente non suonava più da nessuna parte! “


==================================

Non è mia intenzione mettere in discussione la bravura di James Brown, ma mi piacerebbe molto sentire cosa pensate tutti di questi racconti di J.B. e in modo particolare, leggerei con piacere i commenti degli esperti musicali di questo forum.
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  #2  
Vecchio 13-06-2008, 12:23
stany stany Non in Linea
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

E’ solo un invidioso di m…a, non sa cosa dire, forse sentendosi inferiore, non accetta che Elvis sia migliore di lui!
Quando leggo queste cose, chiunque esse le scriva, li prenderei a pugni sulla testa!!!
E’ come se parlassero male del mio fratello più bravo!!!

“ELVIS E’ IL NUMERO UNO” ed è inarrivabile, e questo non tutti gli altri artisti lo riescono ad accettare!!! Specialmente quelli nati con lui, e che non hanno avuto lo stesso suo successo! “

ELVIS E’ STORIA!!!!”

Stany!

P.S. non ascolterò mai più James Brown!!!
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  #3  
Vecchio 13-06-2008, 12:25
perlanera perlanera Non in Linea
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

Mi è sempre piaciuto JB, mi piace la sua musica e il suo stile, nonchè la sua voce. Se non ricordo male, è stato anche l'unico artista che è andato al funerale di Elvis.
Non posseggo la sua biografia...quindi mi baso sullo stralcio ke hai postato tu Hurt.
Mah..io nn la chiamerei invidia nei confronti di Elvis, piuttosto "rabbia" nei confronti del "sistema".
Sappiamo ke in quegli anni in America, c'era molto razzismo.
E' inutile negare che Elvis (essendo bianco), è stato molto avvantaggiato.
Basta pensare a Chuck Barry ...Jerry Lee..e tutti gli altri, che proprio essendo di colore, nn hanno avuto il successo che meritavano.
Per carità, con questo nn voglio dire che Elvis è.. o è stato un fenomeno in quanto bianco..nn è mai stato il mio pensiero, ma dobbiamo dire che questo ha molto influenzato la sua carriera specie negli anni 50.
Purtroppo in quegli anni il colore della pelle era come un biglietto da visita, che ti apriva o ti chiudeva molte porte.
Io mi metto nei panni di JB. Anch'io mi sarei posta la domanda: "perchè a Elvis Presley è permesso avere un aereo privato e a me no?"
Anch'io, però, trovo un pò di presunzione in JB, quando dice ke Elvis ha copiato da lui lo stile, i movimenti..
Queste cose, secondo il mio modesto parere, se nn le hai già di tuo, nn li puoi imparare..nn saresti "naturale". Elvis quando cantava, nn lo faceva solo con la voce, ma con tutto il corpo..e questo nn te lo insegna nessuno se già nn l'hai nel sangue.
Mi ricordo di aver letto, quando una delle prime volte che Elvis è salito sul palco..muovendosi come solo lui sapeva fare, mandando in visibilio i fans, alla fine chiese (nn ricordo a ki..sorry) ..."ma cosa ho fatto?" gli fù risposto: "nn lo sò figliolo..ma qualsiasi cosa era.. rifallo"...
Ecco..Elvis il movimento pelvico..il modo di cantare..il fatto ke rendeva una canzone unica con la sua voce..nn lo doveva imparare da nessuno..perchè Elvis in se stesso era musica...magari ha molto "studiato" il sound gospel..ma quale artista nn ha un suo mito..Elvis amava quel genere..e nn nascondeva che adorava la musica dei neri..Lui stesso disse: " trovi più musica nel dito mignolo di un "negro", che in tutto il corpo di un bianco"...
Nn conosco l'intera biografia di JB, ma mi dispiace che invece nn dice che Elvis in confronto ad un'America razzista e bigotta, andava oltre queste "limitazioni mentali"..andava oltre il colore della pelle.
Elvis era avanti anche in questo..
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  #4  
Vecchio 13-06-2008, 14:04
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

Non mi sono mai interessata di leggere ed informarmi su James Brown e quindi non so se queste affermazioni le abbia davvero fatte, oppure se siano frutto di leggende metropolitane, oppure, nel caso le abbia fatte, siano state riportate in modo errato da chi l'ha intervistato in quel momento solamente per fare gossip....

Dico solo che, nel caso fossero davvero farina del suo sacco, sembra che in lui ci sia qualcosa che gli rode nei confronti di Elvis.
Sembra voglia mettere i "classici puntini sulla I" su qualcosa che gli sta sullo stomaco, magari ingigantendo le cose per avere cmq il suo posto al sole..Come se si fosse illuso di poter essere il numero 1 e poi è arrivato Elvis a togliergli trono e scettro.

Essendo morto pure lui, purtroppo non avremo mai nè smentita nè conferma a queste cose.

L'esperienza poi ci insegna che biografie sui personaggi famosi ce ne sono a palate, ma tante sono piene di fandonie, di leggende metropolitane, di falsità, di discorsi travisati tanto per creare clamore....
Bisognerebbe accertarsi che quella biografia è una di quelle attendibili.

Non è che per caso è stata scritta da Goldman, e ha usato JB per parlare ancora male di Elvis, anche se indirettamente??

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  #5  
Vecchio 13-06-2008, 14:24
Maile Maile Non in Linea
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

Ho sempre ascoltato con piacere la musica di James Brown. Non sono mai stata una sua fan, ma come personaggio mi e' sempre piaciuto. Purtroppo non posso dare un parere completo perche' non ho letto il libro (tra l'altro Hurt, se puoi dirmi il titolo te ne sarei grata perche' sarei interessata a leggerlo), per cui mi baso su cio' che hai postato tu. A mio avviso non trovo assolutamente invidia nei confronti di Elvis, o meglio, non quell' invidia negativa. Trovo invece che James Brown abbia voluto in un certo qual modo, come anche a detto Perla, mettere in luce gli aspetti negativi di chi faceva un certo tipo di musica in un periodo cosi' difficile come quello in cui sono vissuti lui ed Elvis. Tuttavia, James Brown da quando ha firmato un contratto intorno ai primi anni '50, se non ricordo male, con la King records, all'epoca una famosa casa discografica, la sua carriera ha iniziato a prendere un' impennata notevole, e da li in poi e' stato un successo dietro l'altro. Che non abbia avuto lo stesso successo stratosferico di Elvis, pur essendo un grande artista, credo che comunque dipenda da almeno due cose:
la prima, come gia' ho detto, riguarda proprio il periodo nel quale entrambi facevano musica, un periodo davvero molto diffcile, specialmente per chi aveva la pelle nera. Il successo, o meglio, la celebrita' assoluta, difficilmente la raggiungevano gli artisti di colore.
La seconda e' che comunque James Brown, pur essendo un artista completo, cantante, attore, ballerino, e pur avendo spaziato dal gospel al rithm n' blues, non ha "inventato" niente di nuovo a differenza di Elvis.
Elvis ha interpretato a modo suo la musica, gli ha dato una "scossa", una caratterizzazione tutta sua. E' proprio come quando ha reinterpretato il pezzo di Crudup " That's All Rigt Mama "....l'ha fatto suo. Esclusivamente suo. E tutto cio' non era programmato, a lui e' venuto cosi' naturale, spontaneo...
Certo, forse un pizzico di "invidia", anche se non la chiamerei del tutto cosi' ma direi piu' che altro come ha detto hurt, di presunzione, James Brown un po' l'ha dimostrata in alcune affermazioni, dove ad esempio dice che Elvis ha preso da lui le movenze e lo stile...
Per concludere, credo che Elvis avesse una profonda ammirazione per James Brown e per il tipo di musica che faceva e forse, volera carpire qualcosa da lui, ma non credo per copiarlo ma, ancora una volta, per farlo diventare suo e reinterpretarlo nello stile "Elvis Presley".
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  #6  
Vecchio 13-06-2008, 15:13
hurt hurt Non in Linea
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

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Ho sempre ascoltato con piacere la musica di James Brown. Non sono mai stata una sua fan, ma come personaggio mi e' sempre piaciuto. Purtroppo non posso dare un parere completo perche' non ho letto il libro (tra l'altro Hurt, se puoi dirmi il titolo te ne sarei grata perche' sarei interessata a leggerlo)
Il libro si chiama I FEEL GOOD - L'AUTOBIOGRAFIA - autore James Brown - anno 2005 - Ed. Minimum fax.

L'ho scelta proprio perchè è un'autobiografia....... infatti è tutta in prima persona

Non c'è dubbio che, a ragione, manifesta una grande rabbia verso il sistema e altrettanto a ragione, è estremamente orgoglioso per essere emerso grazie alle sue capacità, pur se di colore, ma se ho usato il termine "invidia" è perchè, secondo me, ritiene che Elvis è stato più fortunato e non altrettanto o più bravo di lui (poi è comunque un fatto di gusti)

Sbaglierò, ma nei suoi racconti qualche conto non mi torna, così come non mi torna il discorso dell'aereo (visto che negli anni '60 Elvis non aveva il suo aereo privato) e del fatto che, come dice lui, nel 1971 Elvis "non suonava più da nessuna parte".
Ecco perchè intendo che nella sua testa James Brown, mettendo se stesso al di sopra di tutto, sta facendo un po' di confusione

Per quanto mi riguarda preferisco ascoltarlo, ma non mi piace la sua teatralità che trovo eccessiva, ma che invece mandava in visibilio le folle!

Per chi non conoscesse James Brown, eccolo qui, mentre canta il suo primo successo del 1956 "Please Please Please"!



Pur apprezzano varie canzoni di JB, ammetto che preferisco il soul di Otis Redding

Direi che chi l'ha copiato è stato Michael Jackson, non Elvis
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  #7  
Vecchio 13-06-2008, 15:37
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

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Per quanto mi riguarda preferisco ascoltarlo, ma non mi piace la sua teatralità che trovo eccessiva, ma che invece mandava in visibilio le folle!
Ah..beh,,Hurt..su questo sono d'accordo con te.
Elvis sul palco nn è mai stato così "eccessivo"...lui aveva molta più classe

Però..scusate, ma mi sembra di aver letto, che Elvis e James, erano molto amici..
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  #8  
Vecchio 13-06-2008, 15:47
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Però..scusate, ma mi sembra di aver letto, che Elvis e James, erano molto amici..
Tutti dicono che erano molto amici, ma leggendo l'autobiografia mi sorge qualche dubbio. Sono più propensa a pensare che Elvis stimasse e ammirasse molto JB, ma non viceversa........ se poi questa è l'amicizia, allora alzo le mani

Secondo me la differenza sta nel fatto che Elvis non ha potuto e non potrà mai fare un'autobiografia, mentre gli altri sì e la raccontano a modo loro o, quantomeno con il loro punto di vista.

Per non parlare poi di altri aspetti della vita privata di James Brown, che tutti gli hanno perdonato (lui per primo)!!!
Elvis invece è rimasto colpevole dei suoi errori e si continua a condannarlo
Ma questo è un altro discorso.............
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  #9  
Vecchio 13-06-2008, 15:59
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

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Tutti dicono che erano molto amici, ma leggendo l'autobiografia mi sorge qualche dubbio. Sono più propensa a pensare che Elvis stimasse e ammirasse molto JB, ma non viceversa........ se poi questa è l'amicizia, allora alzo le mani

Secondo me la differenza sta nel fatto che Elvis non ha potuto e non potrà mai fare un'autobiografia, mentre gli altri sì e la raccontano a modo loro o, quantomeno con il loro punto di vista.

Per non parlare poi di altri aspetti della vita privata di James Brown, che tutti gli hanno perdonato (lui per primo)!!!
Elvis invece è rimasto colpevole dei suoi errori e si continua a condannarlo
Ma questo è un altro discorso.............
Sì, Elvis credeva molto nell'amicizia leale.
Infatti Elvis non potrà mai scrivere un'autobiografia, e nn è giusto ke molti se ne approfittino.
Sul fatto che solo Elvis debba "pagare" per i suoi errori anche da morto, mentre agli altri tutto è stato "abbonato"... io mi chiedo ...ma perchè!!!
Ma come dici tu, questo è un'altro discorso...
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  #10  
Vecchio 13-06-2008, 16:31
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Predefinito Re: James Brown vs Elvis Presley

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Ho sempre ascoltato con piacere la musica di James Brown. Non sono mai stata una sua fan, ma come personaggio mi e' sempre piaciuto. Purtroppo non posso dare un parere completo perche' non ho letto il libro (tra l'altro Hurt, se puoi dirmi il titolo te ne sarei grata perche' sarei interessata a leggerlo), per cui mi baso su cio' che hai postato tu. A mio avviso non trovo assolutamente invidia nei confronti di Elvis, o meglio, non quell' invidia negativa. Trovo invece che James Brown abbia voluto in un certo qual modo, come anche a detto Perla, mettere in luce gli aspetti negativi di chi faceva un certo tipo di musica in un periodo cosi' difficile come quello in cui sono vissuti lui ed Elvis. Tuttavia, James Brown da quando ha firmato un contratto intorno ai primi anni '50, se non ricordo male, con la King records, all'epoca una famosa casa discografica, la sua carriera ha iniziato a prendere un' impennata notevole, e da li in poi e' stato un successo dietro l'altro. Che non abbia avuto lo stesso successo stratosferico di Elvis, pur essendo un grande artista, credo che comunque dipenda da almeno due cose:
la prima, come gia' ho detto, riguarda proprio il periodo nel quale entrambi facevano musica, un periodo davvero molto diffcile, specialmente per chi aveva la pelle nera. Il successo, o meglio, la celebrita' assoluta, difficilmente la raggiungevano gli artisti di colore.
La seconda e' che comunque James Brown, pur essendo un artista completo, cantante, attore, ballerino, e pur avendo spaziato dal gospel al rithm n' blues, non ha "inventato" niente di nuovo a differenza di Elvis.
Elvis ha interpretato a modo suo la musica, gli ha dato una "scossa", una caratterizzazione tutta sua. E' proprio come quando ha reinterpretato il pezzo di Crudup " That's All Rigt Mama "....l'ha fatto suo. Esclusivamente suo. E tutto cio' non era programmato, a lui e' venuto cosi' naturale, spontaneo...
Certo, forse un pizzico di "invidia", anche se non la chiamerei del tutto cosi' ma direi piu' che altro come ha detto hurt, di presunzione, James Brown un po' l'ha dimostrata in alcune affermazioni, dove ad esempio dice che Elvis ha preso da lui le movenze e lo stile...
Per concludere, credo che Elvis avesse una profonda ammirazione per James Brown e per il tipo di musica che faceva e forse, volera carpire qualcosa da lui, ma non credo per copiarlo ma, ancora una volta, per farlo diventare suo e reinterpretarlo nello stile "Elvis Presley".
Io quoto Maile, e rispondo a chi ha chiesto se erano amici..Elvis e James Brown erano molto amici, su questo ha ragione JB.
E come ha gia detto qualcuno è stato uno dei pochi artisti presenti ai funerali e uno dei primi ad inviare un telegramma di condoglianze il 16 agosto 1977; e ci sono alcune fonti che dicono di vari incontri a Graceland e nei locali di Los Angeles tra loro e alle feste che organizzava Elvis a casa sua.

Poi ovviamente nessuno lo saprà mai con sicurezza, mi attengo a quello che ho letto negli anni.
Cmq musicalmente è da ammirare anche JB.
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