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Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
Un ripasso della storia del Dr. George Nichopoulos Nato a Pittsburg, PA, Nichopoulos si trasferi da bambino ad Anniston, AL, dove suo padre, un immigrante greco, aprì un ristorante che si chiamava “Gus’Sanitary Cafe”. Il Dr. Nichopoulos si laureò in medicina alla Vanderbild University Medical School nel 1959, dopo aver studiato al Birmingham-Southern College in Alabama, e alla University of Alabama in Tuscaloosa. Iniziò a seguire Elvis nel 1967 e diventò suo medico personale a tempo pieno nel 1970, rimanendovi sino alla sua morte nel 1977. Nel 1985 iniziò una carriera da libero professionista, fondando una società chiamata We Care, Inc. Nel 1995, dopo che per un periodo gli venne sospesa la licenza, per un breve periodo il Dr. Nick ha lavorato come road manager di Jerry Lee Lewis. In seguito ottiene un lavoro come medico consulente per contestazioni assicurative da parte degli impiegati della FedExpress. Le Battaglie legali del Dr. Nick Nel 1980 viene accusato di 14 imputazioni per sovra-prescrizione di farmaci a Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e altri 12 pazienti. Il pubblico ministero, viste le opinioni mediche contrastanti, esclude le imputazioni per omicidio per la morte di Elvis Presley. Solo nel 1977, Nichopoulos, prescrisse ad Elvis oltre 10.000 dosi tra anfetamine, barbiturici, narcotici, tranquillanti, sonniferi, lassativi e ormoni. Il Dr. Nichopoulos contestò dicendo che invano tentò di ridurre la dipendenza da farmaci della star, al punto di produrre per Elvis 1.000 placebo. Il giudice concluse che il Dr. Nichopoulos cercò di fare l’interesse dei suoi pazienti, al meglio e venne assolto da tutte le accuse. Nel 1980, invece, il Board of Medical Examiners lo ritenne colpevole di prescrizioni mediche in eccesso, ma decise che non era immorale. Gli imposero tre mesi di sospensione della licenza e tre anni di prova. Nel 1996, a Nichopoulos venne sospesa la licenza in modo permanente sempre dal Board of Medical Examiners, dopo aver rilevato che, per anni, aveva eseguito delle altre prescrizioni in eccesso anche a numerosi altri pazienti. Il Dr. Nichopoulos contestò che quelle sue prescrizioni erano riservate a pazienti che soffrivano di dolori cronici inoperabili, ma questa sua difesa fu senza successo. Durante i suoi numerosi appelli, il Dr. Nick ammise la sua responsabilità di sovra prescrizioni dichiarando “Mi preoccupavo troppo! “ Nichopoulos venne difeso da James Neal uno degli avvocati più costosi, che pare gli sia costato ben $250.000. In tal senso, durante i processi, il Dr. Nick venne supportato da molti amici che fecero raccolte di denaro per aiutarlo a pagare le sue spese legali. Ricetta che il Dr. Nick scrisse per Elvis il 15 agosto 1977, vigilia della sua morte Alcuni farmaci Naldecol Demerol Qualueed Dexedrina Dilaudin Percodan Placidyl Valium 5 La mostra "Memories Of Elvis" Durante il suo lungo rapporto con Elvis, il Dr. Nick ricevette molti regali dal suo cliente preferito. Nel 2000, rendendosi conto dell’enorme valore degli oggetti facenti riferimento ad Elvis, il Dr. Nick entrò in società al 50-50 con Bobby Freeman, un intrattenitore del Nevada, il cui vero nome è Robert G Gallagher. Gallagher è un cantante rockabilly che suona vari strumenti, tra cui il pianoforte che suona con I piedi e altre parti del corpo. Gallagher accordò con il Dr. Nick di organizzare una mostra della collezione di Elvis, in un casinò e precisamente all’ Hollywood Casino di Tunica, [MS], a 15 miglia da Graceland. Visto il successo della mostra, Gallagher ebbe l’idea di renderla itinerante. Tra oltre i 100 articoli esposti c’erano gli oggetti appartenenti al Dr. Nick e più esattamente: - la valigetta nera contenente tutti i farmaci che il Dr. Nick dava ad Elvis, tra cui 13 bottiglie di Dilaudin, un antidolorifico narcotizzante, che il Dr. Nick portava sempre con sé - Un orsetto di peluche che Elvis teneva nella sua suite all’Hilton di Las Vegas - Lo stetoscopio laringeo che il Dr. Nick usava per esaminare la gola e le tonsille di Elvis - Una scrivania in legno, fabbricata a mano dallo zio di Elvis, Vester Presley e che presumibilmente Elvis usava a Graceland - Una collana in pietra originale di Puka e turchese che Elvis regalò al Dr. Nick - Una pistola 38 Smith and Wesson con canna schiacciata, che una volta era appartenuta ad Elvis - Il libro “The Prophet” con annotazioni di Elvis, a margine - Una ciotola, sottratta al Memphian Theater piena di frutta fresca tagliata a pezzetti, affinché Elvis potesse mangiare mentre, la sera, guardava i film - Una fiala vuota di una farmaco prescritto e datata 15 agosto 1977 - Una collana in oro 14 carati, con pendente TCB sempre in oro giallo 14 carati e diamanti, che Elvis regalò al Dr. Nick - Un bicchiere nasale a doccia che il Dr. Nick usava per irrigare il naso di Elvis. Jack Soden, al tempo responsabile della EPE definì la mostra un’iniziativa “pacchiana, di pessimo gusto e infelice” Il 21 gennaio 2000, il giornalista Michael Lollar, incontrò il Dr. Nick alla mostra e ne scrisse un articolo che ho cercato di riassumere per i punti che ritengo possa essere degni di nota. Secondo quanto scrive Michael Lollar in un suo articolo, il Dr. Nick non ha rimorsi in merito alla sua valigetta, che ha definito essere “Un oggetto della storia del rock ‘n roll, che non ha prezzo”. In occasione della mostra, pur se appariva calmo, il Dr. Nick si dimostrava molto riluttante a concedere interviste. Il Dr. Nick afferma che “La confusione è nata dal fatto che, quella volta, non sono state fatte delle vere indagini. Le ricette dei farmaci erano tutte scritte a suo nome, ma i farmaci non erano solo per Elvis, ma anche per tutta l’orchestra” “Evis riusciva ad ottenere prescrizioni anche da altri dottori e dentisti. Con lui c’era sempre qualcuno che gli dava droghe. I drogati vogliono sempre condividere la roba” “Elvis incontrò un dottore che gli ha fatto un trattamento di agopuntura. I suoi pazienti lo consideravano uno che faceva miracoli, ma su Elvis, questo medico ha usato aghi in cui ha messo il Demerol” Il Dr. Nick elenca le seguenti malattie - Diabete secondario (definizione del Dr. Nick) e veniva trattato con farmaci assunti per via orale. - Artrite al collo e alla schiena derivante da tanti spettacoli e dalla pratica del karate. - Glaucoma. - Ipertensione o alta pressione sanguigna. - Colon allargato che contribuiva al suo aspetto gonfio. - Mal di gola cronico per una sovraesposizione della voce, - Sinusite cronica, che non veniva trattata con farmaci, ma solo con un quarto di acqua, un cucchiaio da tè di sale e uno di bicarbonato di sodio e inalato tramite un dispositivo in vetro” Per quanto riguarda le voci circa il cancro alle ossa, sempre nello stesso articolo, il Dr. Nick dice “Non ne sono sicuro. Secondo i medici del Baptist Memorial Hospital, le cellule anomale trovate nel corpo di Elvis, che possono far presagire un cancro, potrebbero essere state provocate da qualcos’altro” |
#2
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
Il libro del Dr. Nick e suo figlio Dean "La vera storia di Elvis Presley e il Dr. Nick" Dal sito di George Nichopoulos http://www.elvisdoctor.com/html/book.htm Il Dr. George Nichopoulos, meglio conosciuto come il Dr. Nick, per 10 anni è stato una delle persone a cui Elvis ha dato più credito, considerandolo suo consigliere di fiducia oltre che suo medico personale. Lui e suo figlio Dean, che iniziò come insegnante di squash, per poi diventare valletto di fiducia di Elvis, stavano con lui per aiutarlo a rende più equilibrato quello stile di vita pazzo che gli veniva imposto e di cui ora è necessario che i suoi fans capiscano completamente. Nell’ultimo periodo, il Dr. Nick e suo figlio erano lì e notavano un Elvis orgoglioso e privato che cercava disperatamente di combattere con le pressioni della sua carriera con i suoi problemi personali e con una salute che se ne stava andando. Ora il Dr Nick e Dean stanno collaborando con Joe Russo, uno storico di Elvis, su un libro che sia meritevole di quello che ha lasciato Elvis. E’ una storia piena di onestà e comprensione che solo loro possono raccontare. Mettete da parte tutto ciò che è stato detto su Elvis negli ultimi anni e tenetevi pronti a capire, per la prima volta, i meccanismi dell’uomo che è stato ed è ancora il re del rock ‘n roll. Avete ancora delle domande senza risposta circa la salute di Elvis, lo stile di vita o la sua dipendenza dai farmaci? Oppure avete ancora in sospeso domande sugli sforzi che il Dr. Nick ha dovuto affrontare per gestire la sua malattia e i dolori, mentre Elvis si sforzava di stare in cima al gioco? Siete rimasti stupiti di ciò che viene rivelato oggi dagli esperti di medicina e dalla tecnologia sulle condizioni mediche di Elvis e le cause della sua morte? Il dr. George Nichopoulos - era medico personale di Elvis Presley, ma fu anche il suo confessore, confidente e il suo sostegno. Era disponibile per ogni chiamata che servisse a lenire le preoccupazioni di Presley, le sue fobie e i disturbi. Presley vedeva nel Dr. Nick una figura paterna e con pochi altri condivideva i suoi pensieri più nascosti e i dettagli personali. Il dr. Nick era con lui sempre: in tour, a casa e “oltre le porte chiuse”. Dean Nichopoulos – è stato il valletto personale di Elvis per molti degli ultimi anni. Elvis lo definiva come “il figlio maschio che non ho mai avuto”. Dean viveva praticamente a Graceland e il suo compito era servire ed assistere Presley nella sua routine quotidiana e durante i concerti. Dean si occupava di tutte quelle che erano le necessità di Presley ed era sempre presente per le corse in moto, le partite di racquetball o qualsiasi altra cosa Elvis volesse fare per divertirsi. Joe Russo: Storico di Elvis e autore di quattro libri tra cui “Elvis Straight Up” con Joe Esposito. Per oltre 17 anni ha fatto anche l’intrattenitore. A seguito di questa sua dualità viene definito “lo scrittore del rock ‘n roll” Ultima Modifica di hurt : 23-11-2008 19:34 |
#3
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
INTERVISTA AL DR. GEORGE NICHOPOULOS (Dr. Nick) Questa è un’intervista fatta al Dr. Nick da D. Hearn di Essential Elvis Premessa di D. Hearn: Non ho una grande passione per il Dr. Nick, ma so che alcune persone lo trovano interessante ed ecco perchè ho deciso di fare questa intervista D.: Okay, partiamo dall’inizio. Quando hai incontrato Elvis per la prima volta? Dr. Nick: Nel 1957, nel mio ufficio lavorava Barbara Little, la fidanzata di George Klein. Una domenica ero di turno, quando ho ricevuto una telefonata tramite la quale mi si chiedeva di andare a visitare Elvis, perché stava soffrendo forti dolori a causa della sella, dopo una lunga cavalcata al Circe G. Ranch. D.: Così sei andato a Graceland? Dr. Nick: No, andai direttamente al ranch, per ben 3 volte! La prima volta era per dargli un’occhiata e lui mi chiese se mi sarebbe dispiaciuto fermarmi a Graceland per dare un’occhiata anche a sua nonna. Gli risposi che altri pazienti mi stavano spettando ma Elvis insistette, dicendo che ci voleva solo un minuto. Quando arrivai a Graceland, scoprii che Elvis aveva chiamato a casa per vedere se io potevo tornare da lui, perché si era dimenticato di chiedermi alcune cose. D.:C’era qualche miglio di distanza tra Graceland e il Circle G Ranch, vero? Dr Nick: Sì, erano almeno 8-10 miglia ed era un po’ lunga da fare. Comunque chiesi ad una cuoca se poteva passarmelo al telefono in modo da parlare con lui, ma lei mi rispose che Elvis voleva che andassi là di persona. Così tornai al ranch. D.: Certo che doveva essere importante per farti tornare là! Dr. Nick: No. Non ricordo cosa mi chiese, qualcosa che non c’entrava per nulla. Voleva solo controllare qualcosa, anche se poi mi chiese di tornare anche a Graceland. Quindi tornai a Graceland e là mi dissero che Elvis aveva chiamato di nuovo, per dirmi di tornare al ranch, perché c’erano altre domande che voleva farmi. Così tornai per la 3° volta. D.: Cosa voleva? Dr. Nick: Niente. D.: Allora quale pensi fosse il motivo di farti andare avanti e indietro 3 volte? Dr. Nick: Semplicemente gli piaceva avere intorno nuove persone, qualcuno di diverso con cui parlare. Si stava stufando delle solite persone, sempre degli stessi ragazzi e delle cui conversazioni di era stufato. Lui amava parlare di un sacco di cose. Quando andava in tour, si portava dietro tre casse piene di libri, solo libri. Alle volte nemmeno li toccava, ma se aveva voglia di leggere, doveva averli a portata di mano. Amava molto leggere. D.: Cosa successe dopo le tue corse su e giù al ranch? Dr. Nick: Lo vidi il giorno dopo. D.: Fu di nuovo lui a chiamarti? Dr. Nick: Sì (ride). D.: Quando diventasti il suo medico personale? Dr. Nick: Mi volle con sè non appena riprese a fare i tours. Gli dissi che non potevo farlo perché se l’avessi fatto, sapevo che sarei andato incontro a gravi conseguenze per la mia professione di medico, in quanto non avrei più potuto esercitare, frequentare corsi di aggiornamento e cose simili. D.: Ma poi alla fine accettasti. Dr. Nick: Sì anche se qualche volta si arrabbiò con me e cercò di licenziarmi. Ricordo che gli risposi che non poteva licenziarmi perché non ero un suo dipendente. D.: Quindi tu non eri nel libro paga? Dr. Nick: Mai stato nel suo libro paga. Per seguirlo nei tour avevamo inventato un escamotage per evitare le gelosie dei miei colleghi dello studio, a cui facevo credere che ero in vacanza. In realtà facevamo un calcolo ipotetico di quello che avrei percepito qualora fossi rimasto in sede in 2 o 3 settimane o un mese. Questo calcolo determinava il compenso che Elvis mi dava, compenso che io poi dividevo con gli altri medici. D.: Quindi il tuo capo era abbastanza contento di lasciarti andare in tour. Dr. Nick: Esatto. D.: Ti occupavi solo di Elvis? Dr. Nick: No, anzi mi occupavo di 50/100 persone. D.: Quali erano i problemi più ricorrenti? Dr. Nick: Dipendeva dallo stato in cui ci trovavamo e dalla stagione. Poteva essere influenza, diarrea, vomito per arrivare fino a disturbi venerei. In tour c’era un ragazzo, Felton Jarvis, che aveva avuto un trapianto di rene. Prima di questo trapianto ero io ad accompagnavo a fare la dialisi. C’erano molte cose che dovevo fare per Felton. D.: Era difficile gestire tutte quelle persone? Dr. Nick: La cosa peggiore era il fatto che erano tutti dei nottambuli. Dormivano durante il giorno e vivevano e si ammalavano di notte. D.: Immagino che al ritorno dai tour, dovevi reinserirti in quello che era un orario normale di lavoro. Dr. Nick: Infatti era indispensabile. Quando eravamo a casa, vedevo Elvis almeno 5/6 volte alla settimana. Ogni sera, quando tornavo a casa, dovevo fermarmi a casa sua, che fosse per visitarlo o magari solo per fare una chiacchierata. Amava parlare. |
#4
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
D.: Vorrei sapere da te qualcosa circa i tentativi fatti dai medici di Las Vegas per aiutare Elvis a perdere peso. Com’è andata?
Dr. Nick: Avevano immaginato che un modo per fargli perdere peso fosse farlo dormire 3 settimane consecutive, svegliandolo solo per assumere dei liquidi. Alla fine del ciclo Elvis era aumentato di altre 10 libbre! D.: Un buon riposo non è sufficente come dieta! Quale ritieni fosse, secondo te, il problema di salute più serio che aveva Elvis? Molti fans direbbero che il suo problema più serio fosse l’assunzione di farmaci. Dr. Nick: Alcuni fans sono veramente ignoranti su come sono andate le cose realmente. Elvis aveva una disfunzione al colon, in quanto era nato senza una delle terminazioni nervose che arrivano al colon e al piccolo intestino. Sono terminazioni che determinano il corretto movimento dell’intestino stesso. Un problema ancora più grande era che, mancandogli questo nervo che crea la spinta, il suo intestino non riusciva a fare un percorso corretto. Di conseguenza il colon di Elvis diventava sempre più grande e quindi, al momento dell’autopsia, era enorme. Ecco qual’era la causa di quel suo stomaco enorme. Elvis aveva chiesto di fare un intervento per togliere una parte del suo colon e volle anche sapere come mai non si potesse fare. Ne parlammo con due o tre medici, ma poiché si trattava di Elvis Presley, non vollero intervenire. Negli anni ’70 non era un intervento di routine e questi medici avevano il terrore di fare quel genere di intervento chirurgico. Oggi non sarebbe un problema e non ci penserebbero due volte. Il problema era serio perché nel momento in cui si arriva al punto ad avere un accumulo di materiale nella pancia, questo può infettarsi. Si può sopravvivere oppure si può morire nel momento stesso in cui i batteri arrivano al sangue e provocano la setticemia. Questa è la verità su quella che era una delle sue malattie. D.: Da cosa era causata la sua voce impastata quando cantava? Dr. Nick: E’ successo quella volta in cui andai a Vegas o Palm Spring ed Elvis mi aveva fatto arrabbiare molto. Mi insultò e così me ne andai. Elvis uscì e trovò roba pesante. Però non era una cosa che faceva spesso. D.: Suppongo che questa roba non arrivasse da quello che si può definire un medico, vero? Dr. Nick: Non so da dove gli fosse arrivata. Elvis mi insultò con ogni titolo possibile e, così nel tour successivo, fu seguito da un altro medico. Il nuovo medico cambiò ogni farmaco della mia terapia per sostituirla con tranquillanti molto forti. Il problema era che tra i loro effetti collaterali c’era il drastico abbassamento della pressione sanguigna, con tempi d’effetto anche molto molto lunghi. L’effetto poteva durare poche ore fino ad arrivare anche a 24 ore. Elvis non riusciva a svegliarsi, quindi usciva che era ancora rintontito e mezzo addormentato, tanto da non riuscire a fare i suoi spettacoli e a muoversi. D.: Vernon e il Colonnello sono mai intervenuti? Dr. Nick: Io e il Colonnello non eravamo così uniti, ma mi chiamò e mi chiese se potevo unirmi al tour, perché erano tutti sconvolti dal suo comportamento. Gli risposi che non sarei andato a meno che Elvis non mi avesse chiamato e si fosse rimangiato tutto quello che mi aveva detto. Solo così forse avrei potuto tornare sui miei passi. Quella sera, Elvis fece un altro brutto show e così il Colonnello mi chiamò nuovamente dicendomi che gli shows erano terribili e io dovevo tornare. Elvis rovinava ogni cosa, non riusciva a ricordarsi quello che faceva sul palco. Il Colonnello disse che avevano assoluto bisogno che io tornassi, altrimenti non riuscivano ad immaginare cosa sarebbe successo. Così, alla fine, Elvis mi chiamò, mi disse che gli dispiaceva di quanto era successo e mi chiese di tornare. Così feci. A quel punto mi resi conto che non assumendo quel particolare farmaco, i suoi show non avrebbero avuto problemi. Che io sappia, questa fu l’unica occasione, in cui Elvis ebbe problemi durante le sue perfomances. Io ero determinato ad abbandonare tutto anche perché la mia famiglia ce l’aveva con me perché non ero mai a casa. I miei pazienti abituali erano arrabbiati con me perché dicevano che mi occupavo solo di Elvis e mi preoccupavo solo per lui, mentre invece trascuravo loro. D.: Però scegliesti di tornare in tour con Elvis, per rimediare al danno fatto dall’altro medico? Dr. Nick: Sai, quando Elvis era in ospedale stava bene. Riceveva tutta l’attenzione che voleva. L’unica cosa che non prendeva erano le droghe, perché ogni cosa doveva passare attraverso le infermiere dell’ospedale. Decisi che questo doveva continuare anche quando fosse tornato a casa, così dissi ad Elvis che non gli avrei più dato medicine tramite terze persone e che gliele avrei date io personalmente. Perciò mandai un’infermiera in pianta stabile a Graceland dicendo ad Elvis che lei sarebbe rimasta lì per seguire sua nonna. Qualora Elvis avesse avuto bisogno di qualcosa durante la notte, lei sapeva cosa fare. Non gli ho mai rilasciato qualcosa direttamente. D.: Ti passò mai per le mani qualcosa di quello che veniva dato ad Elvis, da quei bravi dottori di sua fiducia di Las Vegas o Los Angeles? Dr. Nick: Ci fu una sola cosa buona che imparai una volta, andando a casa di Elvis. Ero salito in bagno per prendere qualcosa che lui aveva lasciato vicino al lavandino. Trovai 3 bottiglie, con migliaia di pillole all’interno di ognuna. C’erano stimolanti, anfetamine, valium e codeina. Quando buttai via quelle pillole, Elvis diede di matto. Così le disposi sul cassettone. Prova ad immagina quanto sia difficile gestire un uomo adulto, come se fosse un bambino. Dovevi essere lì per dargli la medicina quando ne aveva bisogno. Era un adulto e avrebbe dovuto essere in grado di leggere le etichette da solo. Ci volle parecchio tempo perché la capisse. D.: Intendi dire che parte del problema di Elvis era che aveva una personalità predisposta alla dipendenza? Dr Nick: Oh sì certo! Ci fu una volta, quando Elvis tornò dalla California che era quasi morto. Appena “scaricato” dal suo aereo, lo portammo dritto in ospedale. Quella volta un altro medico, in California, gli sparò dosi e dosi di Demerol, un antidolorifico. Il corpo di Elvis era entrato in stato di shock e fui costretto a disintossicarlo in ospedale. D.: Se c’erano questi segni di poli farmacologia, perché non fu ricoverato più spesso? Dr. Nick: Lo ricoverai all’ospedale parecchie volte e il termine poli farmacologia non significa niente. Qualsiasi paziente che ha il cancro che cammina per strada o qualsiasi altra persona che ha disturbi importanti, prendono 6, 8 o 10 tipi diversi di farmaci. D.: Ma i dosaggi di Elvis diventarono così alti perché era assuefatto agli effetti? Dr. Nick: No, non credo che nessun farmaco gli creasse questo problema. Ti faccio un esempio. Il suo consumo era più elevato quando faceva concerti on the road perché per lui, erano molto più importanti che gli altri shows. Aveva sempre paura che qualora non avesse dormito abbastanza, non avrebbe fatto un buon concerto. Quando veniva a casa dai tours passava una settimana, 10 giorni e anche due settimane senza che prendesse niente. Se Elvis ne fosse stato dipendente, non avrebbe potuto stare senza prenderle. Perciò ritengo che non fosse assuefatto a nessun farmaco. D.: Quindi stai dicendo che Elvis aveva il controllo delle sue assunzioni? Dr. Nick: No, non ne aveva il controllo, noi lo avevamo. Quando tu sei dipendente da qualcosa, non hai bisogno di dirlo, vuoi quella droga e basta. Non è una cosa sulla quale hai un controllo mentale. E un po’ contorto ma, è vero che Elvis aveva una personalità predisposta alla dipendenza e avrebbe voluto che, in qualsiasi momento, ci fosse qualcuno che gli dava qualche medicina. D.: Secondo te, Elvis è mai arrivato al punto di capire che stava creando dei danni alla sua salute. Dr. Nick: Sì, se ne era reso conto, ma quando hai bisogno di qualcosa non riesci ad essere razionale. Cercai di portarlo in una clinica, ma a quel tempo non ce n’erano molte in giro. Riuscii a trovarne una solo in Arkansas. D.: Abbiamo sentito che c’era tutta una serie di farmaci che prendeva prima e dopo ogni show. Dr. Nick: Sì questo è vero. Elvis aveva molti problemi di artrite e soffriva molto anche di problemi al disco della schiena e del collo. Avevamo anche capito che se faceva un certo numero sul palco, poi aveva un male tremendo. Lui girava il collo in continuazione e faceva un sacco di piroette, oltre a fare diverse mosse di karate che mettevano la sua schiena sotto sforzo. Naturalmente tutto questo doveva essere trattato esattamente come qualsiasi altro infortunio sportivo. D.: Quindi stai dicendo onestamente che tutto ciò che tu stesso hai prescritto ad Elvis era necessario e non c’era niente di extra? Dr. Nick: Sì, l’unica cosa che non era necessaria era il placebo. D.: E cos’era? Dr. Nick: Il modo più semplice per fare un placebo è aprire una capsula, togliere la medicina e al posto del farmaco inserire zucchero, o sale. Era questo che facevamo. Tutto il resto veniva dato per delle giuste motivazioni. D.: Puoi raccontarmi qualcosa circa la storia del racquetball? Dr. Nick: Avevamo coinvolto Elvis nel racquetball perchè volevamo creare una catena in tutti di Stati Uniti. Elvis non aveva messo soldi nell’affare ma aveva dato il suo accordo affinché venisse usato il suo nome. Sin dall’inizio suo padre non era contento di tutta questa cosa, perché non ci capiva niente. Fu il primo affare nel quale entrò Elvis, senza che suo padre vi avesse a che fare. Vernon non era, nemmeno lontanamente, un uomo d’affari. Così uno dei responsabili del progetto a Palm Springs, scoprì che un altro degli altri ragazzi che facevano parte del business, aveva ricevuto dei soldi e una macchina. Io e gli altri non ne sapevamo niente. Lui ne parlò direttamente con Elvis, senza mettere al corrente anche noi e, di conseguenza, Elvis pensò che stavamo tramando qualcosa alle sue spalle. Suo padre venne a sapere tutto e gli suggerì di togliersi dall’affare. D. Questo significa che Elvis, per il progetto del racquetball, non ti imprestò mai soldi? Dr. Nick: Solo verso la fine, Elvis mise circa $100,000. Gli erano arrivate un sacco di fatture da pagare ed erano intestate a lui. Erano fatture che non ci sarebbero state se lui fosse rimasto nell’affare. D.: Puoi risollevarci un po’ il morale, raccontandoci quali sono i ricordi più significativi che hai di Elvis? Dr. Nick: Direi che è quella volta che mi sparò (ride). Suo padre era appena stato dimesso dall’ospedale, dopo aver avuto un attacco di cuore. Elvis era andato dal dentista e gli aveva chiesto degli antidolorifici. Praticamente ne aveva comprato un paio di sacchi… tipo drogheria. Io gli dissi che non glieli avrei lasciati e, da lì, lui iniziò a sparare. Mi meravigliai che a suo padre non fosse venuto un altro attacco di cuore. Una pallottola colpì qualcosa nella stanza e rimbalzò su di me, ferendomi al petto. D.: Questa cosa sembra terrificante. Penso, che per un attimo, tu fossi preoccupato. Dr. Nick: Io non ero preoccupato quanto Elvis (ride) D.: So che tutti voi andavate molto d’accordo. Ci sono altre storie che puoi raccontarci? Tipo qualcuna successa on the road Dr. Nick: Una volta, spavemmo da morire uno dei ragazzi. Gli avevamo messo della tintura rossa in una caramella che poi mangiò. Quando andò a fare la pipì, pensò che fosse sangue. Venne da me e mi disse che non avrebbe tirato l’acqua fino a che io non avessi visto quello che gli era successo. Gli risposi che sarei andato da lui solo dopo aver terminato la mia telefonata, anche se invece non stavo proprio parlando al telefono con nessuno. Lui andava avanti e indietro aspettando che io finissi. Nel frattempo gli avevamo inculcato la tesi che Felton Jarvis aveva capito di essersi ammalato al rene, fino a perderlo, perché aveva urinato sangue. D.: Decisamente non c’era crudeltà tra voi!! (ride) Credo tu abbia da raccontarci anche qualcosa di divertente, successa al concerto di Capodanno del 1975 a Pontiac? Dr. Nick: Quella sera Elvis era nervosissimo. Faceva tremendamente freddo e lui aveva il terrore che la sua gola non avrebbe resistito. Visto il tempo e tutto quello che stava succedendo, Elvis insisteva affinché da Las Vegas arrivasse in aereo il suo otorinolaringoiatra. Gli dissi che avevo un amico otorino e che gli avrebbe dato un’occhiata. Chiamammo il mio amico per fargli controllare la gola, ma senza dare spiegazioni ad Elvis, che, a quel punto, avrebbe voluto uccidermi. D.: Si trattava di un vero medico, vero ? Ridono entrambi D.: Bene, so che il tuo tempo è prezioso. Grazie di avermi incontrato e permesso di parlare a cuore aperto. Dr. Nick: Nessun problema, è stato un piacere! |
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
Non ho una grande stima e fiducia nel Dr. Nick, ma in questa intervista lo apprezzo perchè cmq non spara su Elvis a prescindere, anzi, dà spiegazioni mediche e motiva alcune cose che, da sempre, sono state catalogate nel peggiore dei modi..che ben conosciamo!
Mi ha dato un po' "fastidio" il fatto di sentirgli dire che i fans sono ignoranti su certi argomenti che riguardano Elvis.... Non ho capito bene se quel definirci "ignoranti" è dispregiativo o solamente con significato del "non sapere". In ogni caso, la risposta più spontanea a questa affermazione, per quanto mi riguarda è: "Ma se lei, Dr. Nick, avesse parlato prima, forse tanta ignoranza non ci sarebbe!" Cmq, a parte questa piccola cosa , direi che questa intervista è un altro piccolo passo per restituire ad Elvis un po' di dignità e di verità!! LISA
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
Quote:
Come giustamente dici tu, poteva anche parlare prima!! Quello che invece ha colpito me è la storia delle "cellule anomale" rilevate nell'autopsia in quanto, a mio avviso, fa cadere la versione che Marthy Lacker insiste a dare, sull'ipotesi del cancro alle ossa, visto che dice che è una voce che ha messo in giro Vernon per trovare la talpa del gruppo!! Dirò di più: Mi rendo conto che in ogni nuova intervista, gli stessi personaggi dicono qualcosa in più! Allora mi chiedo: dove sta la verità? |
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
Hurt, secondo me la verità sta nel mezzo, ossia forse sotto a tutte le esagerazioni più assurde.
Alla fine Elvis era un essere umano, non un marziano, e certi racconti di dimensioni spropositate, penso siano quelli che vanno ridimensionati; altrimenti tutti direbbero le stesse cose, ma visto che, invece, ci sono anche persone - come il dr. Nick in questo caso - che raccontano cose credibilissime e umane, senza condirle con chissà quali "acrobazie circensi", penso si debba tenere più conto di queste cose che delle altre. Tra l'altro queste sono motivate, e quindi hanno una loro logica, mentre altre vengono raccontate il più delle volte senza dare motivazioni, etc... ma solamente come fatti fini a loro stessi....tanto che, come è capitato, viene da pensare che Elvis fosse matto!! LISA
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#8
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
intanto grazie Hurt per questo magnifico lavoro!!!!
poi, abbiate pazienza ma devo leggere con calma tutto il documento e poi vi racconterò le mie impressioni.... se possono interessare... |
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
Ho fatto una grande mancanza e cioè ringraziare Tania, per la consulenza medico terminologica che mi ha dato, in merito ai problemi al colon.
Grazie Tania |
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Re: Il Dr. Nick ci spiega.....tante cose
Ottimo lavoro di squadra, allora!
Mi rimane sempre il sospetto che il Dr. Nick qualche errore l'abbia fatto, altrimenti non sarebbe stato accusato e dichiarato colpevole di prescrizioni esagerate di farmaci. In questa intervista, se ho capito bene, giustifica il tutto dicendo che i farmaci erano a nome di Elvis, ma poi venivano usati anche per tutti coloro che erano on tour, orchestra compresa...ma la condanna però rimane sempre e sicuramente ha i suoi motivi... LISA
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Anche queste cose mettono Elvis al di sopra di tutto | hurt | Priscilla e Lisa Marie | 17 | 22-12-2008 17:29 |
si pensa solo alle cose cattive | polomb | Tutto Elvis | 10 | 21-05-2007 18:16 |
Sono tornato, dalle vacanze con alcune cose da chiedervi | polomb | Tutto Elvis | 9 | 11-01-2007 18:38 |