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  #1  
Vecchio 24-03-2006, 08:08
hurt hurt Non in Linea
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Ieri sera ho letto il libro "un ribelle senza causa".

Non ho capito dove vuole arrivare l'autore:
- se dare un'immagine di Elvis, corrotto, depravato e solo
drogato (questo è ripetuto in più punti, direi, volutamente)
- farci passare tutti per scemi che seguiamo un sogno americano
- presentarci un pesonaggio che non era quello che noi vogliamo
che sia.

Forse non ho capito niente del suo contenuto, ma vorrei sentire l'opinione di chi l'ha letto, anche se ammetto non mi è piaciuto perché io stravedo per Elvis e non amo mai chi fa un quadro completamente negativo delle persone (a prescindere da Elvis)
Grazie a chi mi risponde e mi da la possibilità di confrontarmi.
Ciao a tutti
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  #2  
Vecchio 24-03-2006, 09:56
Reggae79 Reggae79 Non in Linea
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Anche io l'ho letto...alla fine si tratta di un confusionario sguardo ai documenti FBI riguardanti Elvis, documenti che naturalmente non rivelano niente di incredibile, dunque l'autore ci porta a seguirlo fino in fondo facendoci credere che stia per arrivare la bomba...ma l'unica bomba è proprio il commento del lettore dopo aver realizzato di aver letto un sacco di pagine che....non dicono proprio nulla.
Mah.....si vuole cercare lo scandalo? missione fallita.
Si vuole cercare lo scoop? missione altrettanto fallita.
Un consiglio: non acquistatelo.

A proposito di libri spazzatura: un'altro libro ASSOLUTAMRNTE DA EVITARE è "Elvis in bianco e nero": un copia/incolla di cazzate scritte da incompetenti e ignoranti in materia Elvis che, pur di far soldi, non esitano a scrivere sul re in stile novella 2000.

ciao.
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  #3  
Vecchio 24-03-2006, 10:53
hurt hurt Non in Linea
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Reggae79
Anche io l'ho letto...alla fine si tratta di un confusionario sguardo ai documenti FBI riguardanti Elvis, documenti che naturalmente non rivelano niente di incredibile, dunque l'autore ci porta a seguirlo fino in fondo facendoci credere che stia per arrivare la bomba...ma l'unica bomba è proprio il commento del lettore dopo aver realizzato di aver letto un sacco di pagine che....non dicono proprio nulla.
Mah.....si vuole cercare lo scandalo? missione fallita.
Si vuole cercare lo scoop? missione altrettanto fallita.
Un consiglio: non acquistatelo.

A proposito di libri spazzatura: un'altro libro ASSOLUTAMRNTE DA EVITARE è "Elvis in bianco e nero": un copia/incolla di cazzate scritte da incompetenti e ignoranti in materia Elvis che, pur di far soldi, non esitano a scrivere sul re in stile novella 2000.

ciao.
Grazie Reggae79, mi conforti. Per un momento ho pensato di essere io così ignorante da non capire niente.
Vorrei aggiungere una cosa: i problemi psicologici che ha avuto Lisa Marie durante la sua crescita, penso siano stati più determinati dallo sciaccallagio intorno ad Elvis, più che dalla mancanza del padre. Infatti il ricordo di un padre (peraltro adorato) che viene infangato (a ragione o a torto) per fare soldi o per mandare messaggi che non hanno né capo né coda, senza scrupoli, sono estremamente deleteri soprattutto in fase adolescenziale.

Mi basta aver letto il libro di Guralnick!
Tutti vivono tuttora alle spalle del mito, in un'industria miliardaria e tutti hanno aderito a quelli che sono stati definiti i suoi eccessi, anche se oggi vogliono apparire santi e amici.
Povero Elvis...... quanta tenerezza da una mamma come me!!!!!
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  #4  
Vecchio 27-03-2006, 19:21
L'avatar di  askme
askme askme Non in Linea
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Non ho letto il libro in questione,sicuramente dalla recensione fatta da voi, mi invoglia ad evitare una simile porcheria.
E' chiaro che tutto quello che ruota attorno al mito Elvis faccia girare un mucchio di soldi.
Domanda:
Quanti amici aveva Elvis?
Quanti di loro si sono astenuti dal sputtanarlo per soldi?
Quanti di loro lo hanno veramente aiutato?
Quanti di loro dopo, che hanno visto un'altro buisness(I Fans) sono andati a raduni ovviamente pagati, non parlo di Charli Hodge, guardatelo negli occhi,lui era suo amico.
Dopo ci sono gli autori per così dire creativi ossia quelli che raccontano molte balle, pur di fare soldi.
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  #5  
Vecchio 21-04-2006, 08:01
hurt hurt Non in Linea
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Ciao a tutti.
Ogni giorno ricevo notizie da Google che riguardano o fanno dei riferimenti su Elvis.
Poiché avevo aperto io questo topi Elvis-FBI circa il libro un ribelle senza causa, riporto integralmente l'articolo apparso oggi su http://www.step1magazine.it. Se vi fa piacere leggetelo. Come già scritto non avevo interpretato il libro in tal senso, ma potrebbe essere che lo scopo fosse quello descritto nell'articolo:

"Tre pericolosi sovversivi di Paolo Zaccagnini

Una recensione di uno tra i più noti critici musicali italiani tratta da 'DIARIO' in merito ai dossier del Fbi su John Lennon, Elvis Presley e Jim Morrison

Cosa hanno in comune, secondo voi, Elvis Presley, Jonh Lennon e Jim Morrison ? Sono tutti e tre famosi, tra i più famosi, musicisti rock e sono defunti da tempo. E poi? Tutti e tre suscitarono la, definiamola così, morbosa curiosità del Federal Bureau of Investigation che su di loro indagò in lungo e in largo.
Il risultato sono diversi dossier che Selene Edizioni propone nella collana Distorsioni. Un ribelle senza causa di Eddie Spinazzi su Presley, Dimmi la verità. Il Watergate del rock’n’roll di Jon Wienner su Lennon e I giorni del caos di John Delmonico su Morrison . Opera meritoria visto che in questo modo si disgelano tanti segreti mormorati negli anni dagli appassionati di rock. Sin dagli esordi a cavallo tra gli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, si intuì che rock’n’roll non voleva solo dire canzonette più o meno ritmate e balli sgangherati. Mamme e babbi d’ogni latitudine si opposero da subito a questa nuova forma musicale che di lì a poco avrebbe rivoluzionato prima la gioventù americana poi quella mondiale.
Va detto subito che i tre libri elaborati sul materiale dei dossier da Delmonico, Spinazzi e Wiener, tutti e tre provenienti dal mondo della musica, vanno letti come atti d’amore di fan decisamente battaglieri i quali, venuti in possesso di documenti importanti e in passato secretati, qui li propongono volendo dimostrare che Elvis, John e Jim non furono mai quello che l’Fbi voleva fossero, pericolosi per la sicurezza degli Stati Uniti d’America. Anzi, a giudicare oggi, pericolosi lo furono, purtroppo solo per se stessi.
Tre musicisti, tre uomini, tre esperienze diversissime le loro- un figlio del Sud statunitense il primo, l’espressione, dolorosa per le vicende familiari, della Liverpool operaia il secondo e il risultato di una rigidissima educazione, il padre era un militare di carriera, il terzo- che i tre volumi ci propongono nel loro scontro con il mefistofelico, mitico J.Edgar Hoover che voleva, in loro, colpire una gioventù, una società che, dannazione, cambiava ascoltando le loro canzonette. Presley, però, non ebbe mai connotazioni rivoluzionarie- fece il soldatino nella vinta Germania poi si trasferì per sempre, bacino e ciuffo, in quel di Las Vegas agli ordini del suo manager, il 'colonnello' Tom Parker, olandese, exs domatore di leoni dal passato loschissimo, attorniato da una corte terribile – arrivando, come ben mostra la copertinac del libro di Spinazzi che lo vede stringere la mano al presidente USA Richard Nixon vero eroe del Watergate, a essere financo bolso agentucolo hooveriano.
Lennon e Morrison no, le ribellioni giovanili non le rinnegarono mai. Solo che il bel Jim scelse di autodistruggersi forse per cercare di aprire quelle blakeiane 'porte della percezione' che aveva voluto come nome del suo gruppo mentre John i guai, i problemi con le autorità statunitensi li ebbe sul serio, rischiò addirittura d’esser cacciato dalla sua patria d’adozione.
E poteva non averli lui, l’idolatro ex Beatle Lennon che già all’apice del successo del quartetto di Liverpool aveva fatto infuriare gli Stati del profondo Sud affermando che loro quattro erano più popolari di Gesù Cristo, cantando in America, 'la terra della speranza e della libertà' come pomposamente ama autodefinirsi, di donne che erano, e sono, 'i negri del mondo', di 'eroi della classe operaia' immaginando, sognando, e grazie ancora, un mondo diverso?


(19 aprile 2006)
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