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Vecchio 10-07-2010, 16:25
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Quest'intervita è apparsa oggi sul sito www.ilgiornale.it

«La morte di Elvis è colpa dei gelati»

di Antonio Lodetti

James Burton, chi era costui? Semplicemente il chitarrista più ambito nella storia del rock. Esagerazioni? Eppure lui ha detto «no grazie» a Dylan che lo voleva con sé in tour; ha detto «sono impegnato con Sinatra» a Elvis Presley che lo voleva per il suo grande ritorno in tv nel ’68. Ha suonato con tutti, dai Jackson Five a Ray Charles, da Ricky Nelson a Eric Clapton ma soprattutto, dal ’69, è diventato il chitarrista ufficiale di Elvis dai faraonici concerti di Las Vegas alla morte del re. Da solista ha inciso pochi dischi - non ama apparire - ma ora ne sta preparando uno e soprattutto non smette di fare concerti; la settimana scorsa è stato la stella del </B>Crossroads Festival di Eric Clapton </B></B></B>e il 31 luglio aprirà a Senigallia il </B>Summer Jamboree Festival, la nove giorni dedicate al r’n’r e al rockabilly famosa in tutto il mondo (fra l’altro c’è l’unico show italiano di Chuck Berry).
Lei è il maestro della chitarra che disse no a Elvis.
«Elvis mi telefonò personalmente, mi voleva al suo fianco in tv per il suo ritorno in grande stile. Ci avrebbe visti tutta l’America, ma io ero in studio con Sinatra e gli ho detto: mi dispiace, sarò libero l’anno prossimo».
E lui?
«Ha chiamato l’anno dopo e sono diventato il suo chitarrista per sempre. La prima sera, mentre eseguiva </B>Jailhouse Rock, mi si avvicinò e mi gridò “Play It James” invocando il mio assolo. Da allora quella gag è diventata il nostro marchio di fabbrica ed è entrata nei libri di storia».
Ma Elvis era già in calo nel periodo di Las Vegas.
«Elvis non ha inventato il rock ma ne ha cambiato i canoni e le assicuro che a Las Vegas era sempre il miglior entertainer sulla piazza: la voce era fantastica e il suo sex appeal incredibile. Le signore impazzivano gettando mutandine e chiavi delle camere d’albergo sul palco».
Era già grasso e affaticato: cos’ha rovinato Elvis?
«Non la droga, siamo stati assieme per anni e non ne ha mai presa. Nixon lo nominò agente onorario dell’antidroga perché era pulito. Sa cosa l’ha fregato? Il gelato. Ne mangiava quantità industriali. E quando è ingrassato troppo ha preso pillole per dimagrire velocemente e il fisico non ha retto».
Come Michael Jackson.
«Ho suonato nei dischi dei Jackson 5 quando Michael era bambino. Ho trovato grosse affinità tra lui ed Elvis: due angeli trasformati in diavoli dal business».
I veri fan del rock ad un certo punto hanno mollato Elvis.
«Lui ha mollato loro. Il rock è morto perché dopo Elvis non aveva più nulla da dire, e il suo nuovo obiettivo fu quello di diventare una star della canzone d’autore, come Sinatra».
Uno agli antipodi di Elvis.
«Anche Frank era un ribelle, anche se odiava i capelloni. Con Glenn Miller è stato il primo a provocare l’isteria collettiva dei fan ed era un gran playboy».
Qualcuno dice che Elvis non sia morto.
«È ancora dura da accettare anche per me. Faccio spesso un sogno: Elvis coi lunghi capelli argentati che mi dice: “Ho preso una pausa ma ora torno perché mi manca troppo il rock, aspettami James”. So che è un sogno, ma è così reale...»
Lei è un po’ troppo indulgente con Elvis.
«Sono sincero. Alla gente piace vedere il marcio ovunque, ma Elvis era un bravo ragazzo. Così come John Denver e Gram Parsons, due superstar country che hanno superato droga e alcool per morire l’uno investito da un’auto, l’altro precipitando con il suo aereo. Chi scrive brani come i loro è troppo sensibile e soccombe. C’è chi resiste fino all’ultimo come Johnny Cash che il sabato sera diventava una furia, ne faceva di tutti i colori poi la domenica andava in chiesa per redimersi e scriveva quelle splendide canzoni così umane e così violente».
Lei come divenne famoso?
«A 15 anni suonavo con Ricky Nelson, un grande del primo rock. Poi suonai il giro di chitarra di </B>Suzie </B></B>Q</B> </B>(</B>entrata nella R’n’r Hall of Fame come una delle 500 canzoni che hanno fatto il rock, ndr</B>) e da lì tutti mi hanno voluto. In molte città accanto alla statua di Elvis c’è la mia, questo mi ripaga di tutto».
Insomma lei è un virtuoso della chitarra, uno che non trasgredisce e un filantropo: non è il curriculum di un pioniere del rock.
«Ma il mondo del rock non era mica l’inferno, o forse lo era per i benpensanti ma in realtà era il paradiso dei ragazzini».

Mi hanno colpito 2 commenti di James Burton:

Questo
Alla domanda: Lei è il maestro della chitarra che disse no a Elvis.
La risposta di JB è questa «Elvis mi telefonò personalmente, mi voleva al suo fianco in tv per il suo ritorno in grande stile. Ci avrebbe visti tutta l’America, ma io ero in studio con Sinatra e gli ho detto: mi dispiace, sarò libero l’anno prossimo».
E lui?

Probabilmente ho la memoria corta, ma non mi risulta che Elvis abbia chiamato James per il Comeback

La mia seconda perplessità è qui:
Alla domanda: Era già grasso e affaticato: cos’ha rovinato Elvis?
James Burton avrebbe rispsoto questo «Non la droga, siamo stati assieme per anni e non ne ha mai presa. Nixon lo nominò agente onorario dell’antidroga perché era pulito. Sa cosa l’ha fregato? Il gelato. Ne mangiava quantità industriali. E quando è ingrassato troppo ha preso pillole per dimagrire velocemente e il fisico non ha retto».
Come Michael Jackson."


Anche se ho parlato con lui, non posso certo dire di conoscere James Burton, ma mi stupisce molto che abbia fatto affermazioni di questo tipo. Al contrario mi risulta che tutta la TCB si rifiuta categoricamente di rispondere a domande di questo tipo


Mi vien da pensare che il giornalista abbia letteralemnte inventato questa parte, ma mi piacerebbe sapere se c'è qualcuno che può illuminarmi su questi 2 punti.
Grazie


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  #2  
Vecchio 10-07-2010, 16:32
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Ma di quando è questa intervista? Non penso che James sia stato intervistato in questi giorni e possa aver detto una cosa del genere... Tra l'altro mi sembra strano possa averla detta anche in passato...

Mi daresti il link diretto all'articolo per favore?

Ti farò sapere il prima possibile

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  #3  
Vecchio 10-07-2010, 16:34
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  #4  
Vecchio 10-07-2010, 16:39
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Ma di quando è questa intervista? Non penso che James sia stato intervistato in questi giorni e possa aver detto una cosa del genere... Tra l'altro mi sembra strano possa averla detta anche in passato...

Mi daresti il link diretto all'articolo per favore?

Ti farò sapere il prima possibile

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Non so di quando sia l'intervista, a me è arrivata oggi e, visto che da parecchi giorni sui siti d'informazione on line, si sta facendo molta pubblicità alla partecipazione di James Burton sl Summer Jamboree, ho supposto che l'intervista fosse di questi giorni.

Allora siamo in 2 a non credere a quello che viene riferito in quest'intervista.....a meno che, per quanto riguarda la storia dei gelati JB non stesse scherzando e al giornalista non è sembrato vero di riportarlo.

Ecco il link http://www.ilgiornale.it/spettacoli/...e=1-comments=1
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  #5  
Vecchio 10-07-2010, 16:53
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Questo articolo del 2007, sempre da www.ilgiornale.it. , smentirebbe l'ipotetica nuova vena gossipara di James Burton


ELVIS PRESLEY L’Auditorium celebra il re del rock’n’roll


Per commemorare i trent’anni dalla morte si esibisce domani la band che suonò con la star

Elvis Presley non si dimentica. Anche chi ormai lo considera un mito del giurassico, anche i rocker duri e puri che l’hanno considerato finito dopo Mystery Train, anche quelli che odiano la sua versione di ’O sole mio (It’s Now Or Never) mantengono un posticino nel loro cuore per il re del rock’n’roll. Ognuno lo vive e lo interpreta alla sua maniera: certo è che fu un grande uomo di spettacolo e un grande cantante che - all’interno di un mondo in evoluzione - cambiò le regole del costume e il modo di fare musica. Il 16 agosto (come ogni anno) Memphis ha festeggiato il trentesimo anniversario della sua scomparsa; Milano lo farà domani, a partire dalle 20, con un concerto all’Auditorium.
Sul palco non ci saranno dei pivelli o una qualunque cover band ma i Tbc, ovvero gli uomini che lo accompagnarono nell’ultimo periodo di concerti - compresi gli ultimi grandi show di Las Vegas - fino alla decadenza e alla fine. In prima fila c’è James Burton (che gli appassionati di r’n’r ben conoscono) con Scotty Moore, e Duane Eddy uno dei maghi della chitarra vintage; poi l’eclettico pianismo di Glen D. Hardin, la batteria di Ronnie Tutt, il basso di Jerry Scheff. Al canto il coraggiosissimo Terry Mike Jeffrey, che da una vita si dedica anima e corpo a Elvis. Dulcis in fundo Joe Guercio, direttore musicale e bacchetta principe delle orchestre che hanno accompagnato il re. Guercio avrebbe dovuto guidare un’orchestra di 15 elementi che - per problemi organizzativi dell’ultima ora - non sarà sul palco. Quindi ci aspetta un concerto a tutto rock and roll con poche concessioni alla melodia.
Burton, figlio della Louisiana, compirà 70 anni l’anno prossimo ed è un punto di riferimento per generazioni di chitarristi che hanno adottato la Fender Telecaster, con il suo stile a cavallo tra rockabilly, rock e blues, ritmato e tiratissimo. Ha suonato con tutti, da Dale Hawkins (quello di Susie Q) a Ricky Nelson, da Johnny Cash a John Denver passando per la regina country Emmylou Harris e l’altrettanto leggendario ex Byrds Gram Parsons. Per anni eletto «miglior chitarra solista del mondo», nel 1968 avrebbe dovuto debuttare con Elvis, nel tour «Comeback Special», ma all’epoca era impegnato con Frank Sinatra e il debutto avvenne l’anno successivo a Las Vegas. Da allora rimasero insieme fino agli ultimi concerti di Elvis. «Lasciai Elvis quando era molto conciato e ricevetti la notizia della sua morte mentre salivo sul palco con Emmylou Harris. Fui frastornato; conoscevo bene Elvis, ma non racconterò mai le sue cose private per rispetto a lui e ai fan», ha detto Burton. Hardin è un inossidabile pianista, anche lui session man di lusso per la crema del rock - dagli Everly Brothers a John Stewart - e ha iniziato con Elvis nel 1972. Grandissimi show, tra cui uno speciale al Madison Square Garden di New York». Ronni Tutt è un metronomo alla batteria che è stato anche al servizio di Elvis Costello e Jerry Garcia. Jeffrey, che ha interpretato il musical di Broadway Elvis. An American Musical, avrà il compito (da brivido) di far rivivere il mito. La Tbc band, al di là delle carriere soliste, si riunisce spesso, anche per show televisivi importanti in compagnia di star come Bruce Springsteen ed Elvis Costello. All’Auditorium </B>presenteranno classici come All Shook Up e </B>Heartbreak Hotel, il vecchio blues See See Rider ma anche cover che Elvis amava eseguire come proud Mary e My Way.
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  #6  
Vecchio 10-07-2010, 16:57
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Forse ha dato quella risposta per non stare lì a dare tante spiegazioni....Ha fatto un riassunto e ha praticamente detto che il fisico di Elvis ad un certo punto è crollato!
Ci ha tenuto, però, a precisare che la droga non c'entra nulla!!!
Anzi, mi viene quasi da pensare che, se veramente ha fatto quell'affermazione, l'ha fatta apposta, proprio per arrivare a dire che la droga non c'entra e che è stato un crollo del fisico.

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  #7  
Vecchio 10-07-2010, 17:05
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Io invece sono più propensa a credere che l'abbia detto come battuta, in buona fede e senza rendersi conto che quelle 3 parole potevano essere strumentalizzate, come al solito

A parte questo, Lisa ti risulta che JB fosse stato interpellato da Elvis per partecipare al Comeback? Io non ricordo questo particolare
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  #8  
Vecchio 12-07-2010, 10:36
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E' un particolare che può sfuggire tra i tanti inerenti il "68 Comeback", cmq sì..è vero...

Questo pezzettino è tratto dalla biografia di James Burton sul suo sito ufficiale:

"In 1968, James got the call from Elvis Presley to be on his Comeback television special, but at the time, he was working with Frank Sinatra and therefore was unavailable".

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  #9  
Vecchio 12-07-2010, 12:24
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Anche io l'avevo letto sul sito di JB, ma continuo a non ricordare di averlo mai letto altrove.
Vabbè non credo che JB racconti balle, non ne ha proprio bisogno!!!
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  #10  
Vecchio 12-07-2010, 12:24
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anche un'altra cosa mi sembra strana, ma i ragazzi della band non stavano andando in aereo a Pontiac dove il 17 Elvis aveva il concerto, quando hanno saputo che Elvis era morto??
o sbaglio??
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