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Vecchio 12-09-2006, 10:39
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Elvis Golden Fans
 
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Predefinito Re: Recensione If I can Dream by Larry Geller

16 GIUGNO 1977
Elvis è nel suo bagno. Quando arrivo mi dice : “Lo so, lo so che faccio schifo. E il libro di Red e Sonny mi sta mandando ai matti - vaffanculo! Ginger poi, è stata insieme una benedizione e una maledizione – vaffanculo anche lei! Mi fa male la gola, mi fa male dappertutto , le telecamere , la tv, papà che sta male, sono preoccupato per Lisa…
Sto facendo degli incubi pazzeschi. Quando riesco a dormire un po’.
Rimani qui con me? Dobbiamo meditare ogni giorno . Ho bisogno di tutto l’aiuto di Dio che posso ricevere. Rimani a portata di mano. L’onnipotente ormai è l’unica soluzione.
Le cose non sono come appaiono; i fans ,i fans, non sanno il mio dolore. E ci sono anche delle persone intorno a me , che mi vedono tutti i giorni , e che non sanno niente di me. La vita è un paradosso.”
Il giorno dopo si registra lo special CBS. Elvis ,nonostante sia molto malato, come al solito dà il meglio di sé. Larry, da dove è seduto, lo vede alzare gli occhi al cielo, fare pause nei momenti più strani. La voce di Elvis, incredibilmente, non lo abbandona mai, e particolarmente toccante è il momento in cui canta Unchained Melody , specialmente il verso “I’ll be coming home…Wait for me (sto tornando a casa..aspettami) . Larry si trova a pensare che sta cantando a Dio, e alla morte.
In luglio, di nuovo Elvis , turbato dal libro di Red e Sonny, dice a Larry: “Cosa penserà Lisa di suo padre quando crescerà?” Larry risponde: “Che vuoi dire con cosa penserà Lisa quando crescerà? Tu gli dirai la verità , gli spiegherai che hanno mentito e che hanno esagerato nel raccontare le cose. Lei capirà. Ti crederà.”
Elvis rimane in silenzio per un attimo e poi, con le lacrime agli occhi risponde:” E se io non fossi qui per poterglielo dire, Larry?”

14 AGOSTO 1977
Dopo aver parlato al telefono con Elvis , Larry da Los Angeles va a Memphis, portando con sé alcuni libri che Elvis gli ha chiesto .
Arrivai a Memphis domenica notte. Alloggiai in un hotel vicino Graceland . Chiamai Graceland e mi passarono Elvis.
Era molto tardi , e dopo pochi giorni sarebbe ripartito un tour così,dopo essersi salutati, decidono di incontrarsi il giorno dopo.
Il 15 agosto Larry si reca a Graceland ma Elvis è dal suo dentista con Ginger. Quindi lo aspetta insieme a Charlie. Verso mezzanotte e mezza Elvis torna .”Non lo vedevo da sei settimane , e quando lo vidi rimasi scioccato. Entrò in casa, si tolse gli occhiali e scosse la testa. Non disse nulla , ma lo sguardo che mi diede valeva più di mille parole. Vidi paura, e dolore. Si rimise gli occhiali da sole e ,con Ginger al fianco, salì lentamente le scale che portavano alla sua camera da letto.
L’avevo visto in pessima forma altre volte, ma come questa volta mai. Non riuscivo neanche ad ascoltare gli altri. Rimasi seduto sul divano cercando di assorbire quello che stava succedendo. Dopo circa 45 minuti il telefono interno squillò ,e mi ripresi dallo shock solo quando qualcuno mi mise in mano una cornetta: Elvis aveva chiesto di me.
“Lawrence, hai portato quel libro sulla sacra sindone di Gesù?”
Parlarono un altro po’ , poi Elvis disse che era stanco e che si sarebbero visti il giorno dopo.
Il giorno dopo era il 16 agosto 1977.
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