Elvis era una persona professionalmente seria, che rispettava i suoi impegni. Dopo aver firmato i contratti con la MGM e/o la Paramount (così come successo poi per Las Vegas), non si tirava mai indietro dagli impegni persi. Al momento della firma dei contratti cinematografici, dopo trattative economiche allucinanti da parte di Parker, non c'era ancora una "scaletta" dei film che avrebbero girato, ma le sceneggiature venivano ideate e scritte volta per volta!!!
Quindi è chiaro che Elvis si trovava di fronte al fatto compiuto, con sceneggiatura, cast e canzoni già decise da altri!!!
Non per niente i film che è stato costretto a fare sono stati la
prima causa ed inizio della sua grande frustrazione sia dal punto di vista professionale (dove l'ha salvato il Comeback del 1968 ) che dal punto di vista umano.
Per quanto riguarda il doversi liberare del Colonnello, se
da un lato Elvis era fedele alla parola data e sentiva di avere un debito di riconoscenza verso il suo manager, che l'aveva fatto diventare così grande, dall'altro più volte ha tentato di liberarsi di lui. A quel punto Parker presentava un conto talmente salato di
supposti debiti finanziari che Elvis avrebbe avuto verso di lui (es. provvigioni, spese, consulenze) che davanti ai numeri di Parker (tutti inventati) Elvis (ma principlamente suo padre Vernon che faceva il contabile per conto del figlio), si spaventa a tal punto da far finta di niente e continuare!!
Purtroppo uno dei grandi errori di Elvis è stato di riporre una totale fiducia sull'amministrazione di VErnon, senza rendersi conto che, più che gli amici, nello staff avrebbe avuto bisogno di avere anche avvocati e veri contabili competenti in materia.
Tieni conto che in quegli anni, ovunque ma soprattuto nella cultura della gente povera e comune, la parola data e la stretta di mano valevano molto più di un contratto scritto!!!!