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Vecchio 11-03-2010, 14:34
hurt hurt Non in Linea
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Chi ascoltasse tale programma di Lucarelli, sappia che dalla sua bocca usciranno una marea di CAVOLATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ha già dimostrato che della vita di Elvis non conosce niente di niente!!!

************************
Deejay Tv Lucarelli lancia «Almost true»

Si chiama «Almost true - l’altra storia del rock» ed è un mokumentary firmato da Carlo Lucarelli. Andrà in onda per almeno sette puntate ogni domenica su Deejay Tv. Lucarelli, si sa, è un esperto di gialli e di trame ricche di retroscena. Stavolta si è scatenato sulle vicende musicali che sono entrate nella leggenda come quelle legate a Elvis Presley, a Jim Morrison dei Doors oppure a Bob Dylan, Led Zeppelin e David Bowie. «Non ci occuperemo di personaggi italiani» ha spiegato ieri Lucarelli di fianco a Linus nella sede di Radio Deejay a Milano. Quando hanno mostrato un breve estratto della prima puntata, l’atmosfera è sembrata subito evidente. Un tono serioso - non serio: serioso - per affrontare una leggenda metropolitana che avvolge la vita di Elvis Presley, accusato da qualcuno di aver addirittura sparato a John Fitzgerald Kennedy. In ogni caso, la struttura è quella del documentario, ricco di documenti interessanti, curiosità e piccoli retroscena dimenticati o sottovalutati nel tempo. In pieno stile Lucarelli, «Almost True» sarà un gioiello per chiunque sia appassionato di musica.
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  #2  
Vecchio 15-03-2010, 11:53
johnny99 johnny99 Non in Linea
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PRESLEY, INCUBO

LA TESTIMONIANZA. Esce oggi il libro/cd che documenta il servizio di leva che il re del rock'n'roll passò in Germania
L'effetto fu deleterio sull'uomo e sul musicista: iniziò ad assumere anfetamine e rimase lontano dal mondo dello spettacolo IN GRIGIOVERDE
Elvis Presley, soldato della 3ª Divisione Tank a Friedberg al volante di una jeep


«Sarà tutto finito. Se e quando tornerò dal servizio militare, di me non si ricorderà più nessuno». Con questi timori Elvis Presley salpava da New York per la Germania nel settembre del 1958 sulla nave militare General G. M. Randall per compiere la seconda parte del servizio militare dopo il periodo di esercitazione a Fort Hood.
Quel periodo della vita del «Pelvis» è ancora avvolto nelle incertezze delle cronache dell'epoca, tra esaltazione dell'impegno per la patria e stupore per le pressioni dei fan, qualcosa di inedito per l'Europa (la Beatlesmania dovevano infatti ancora arrivare).
A far luce sui due anni di leva del componente più famoso dell'United States Army arriva oggi il libro/cd «Off duty with private Elvis» (in libera uscita con il soldato Elvis), un centinaio di pagine e un compact disc, divisi tra foto inedite, registrazioni ufficiale e casalinghe, note approfondite e copie di documenti. A pubblicarlo è l'etichetta Memphis Recording Service che, a prezzo contenuto, sta offrendo ai maniaci del re del Rock tutta una serie di documenti fino ad ora a disposizione di collezionisti e musei; come il concerto di Tupelo del '56, il ritorno a casa dell'ex ragazzo povero.
Si dice che John Lennon, alla notizia della scomparsa di Presley nel 1975, abbia affermato: «Elvis è morto quando è partito per il militare, nel '58», a sottolineare, con un sarcasmo molto «lennonesco», come quei due anni tra carri armati, jeep ed esercitazioni avessero segnato per sempre la vita del King.
In «Off duty…», oltre ai singoli pubblicati sul mercato come «A big hunk of love», «I need your love tonight», «A fool such as I» e «I got stung», registrati a Nashville nell'estate prima di salpare per la Germania, si possono ascoltare le prime parole che Presley dice a Friedberg, appena sbarcato. «Sono stupito dalla reazione dei fan tedeschi; non mi aspettavo qualcosa di così imponente. Mi è dispiaciuto non avere il tempo per poter restare con loro di più. Ma un giorno, forse, quando questo mio "tour con l'esercito" sarà finito, tornerò da intrattenitore e allora avrò la possibilità di stare con loro e sentirmi a casa». Poi, dopo aver risposto in maniera educata al ringraziamento dei presenti, li saluta con un «Arrivederci!», scusandosi: «Ah, già, questo è italiano…».
Ma la naja fu deleteria per Elvis non solo perché lo tenne lontano dal mondo dello spettacolo, proprio nell'anno che l'aveva visto inanellare l'11° singolo da primo posto in classifica, ma perché l'estate del '58 coincise con la morte dell'amatissima madre Gladys. Quando l'avvisano che è in ospedale, parte subito per Memphis ma le può stare accanto solo negli ultimi due giorni di vita. Devastato per la scomparsa della donna che più aveva creduto in lui e che l'aveva sempre difeso e amato senza riserve, Elvis arriva sconsolato alla Terza Divisione di Friedberg, dove, nel gelido inverno tedesco, incontra per la prima volta l'anfetamina. I suoi commilitoni parlano di come la droga venisse assunta per sopportare la fatica («Voglio essere trattato - disse lui - come tutti gli altri soldati, senza privilegi»), per stare svegli durante le ore di guardia e, nel caso di una star come Presley, anche per saltare i pasti, perdere peso e mantenere la linea. Seppure i suoi produttori Steve Sholes e Freddy Bienstock avessero pianificato le uscite discografiche in modo da non far sentire ai fan la mancanza di Elvis, nessuno poteva immaginare che proprio a militare Presley entrasse in contatto con le anfetamine, un vizio da cui non si liberò più. Ma a Friedberg Elvis conobbe anche la 14enne Priscilla Beaulieu che neppure 8 anni dopo diventerà sua moglie. Ma questa, come quella del ritorno nel 1960, è un'altra storia.

Giulio Brusati
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  #3  
Vecchio 15-03-2010, 17:10
carmen carmen Non in Linea
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PRESLEY, INCUBO

LA TESTIMONIANZA. Esce oggi il libro/cd che documenta il servizio di leva che il re del rock'n'roll passò in Germania
L'effetto fu deleterio sull'uomo e sul musicista: iniziò ad assumere anfetamine e rimase lontano dal mondo dello spettacolo IN GRIGIOVERDE
Elvis Presley, soldato della 3ª Divisione Tank a Friedberg al volante di una jeep


«Sarà tutto finito. Se e quando tornerò dal servizio militare, di me non si ricorderà più nessuno». Con questi timori Elvis Presley salpava da New York per la Germania nel settembre del 1958 sulla nave militare General G. M. Randall per compiere la seconda parte del servizio militare dopo il periodo di esercitazione a Fort Hood.
Quel periodo della vita del «Pelvis» è ancora avvolto nelle incertezze delle cronache dell'epoca, tra esaltazione dell'impegno per la patria e stupore per le pressioni dei fan, qualcosa di inedito per l'Europa (la Beatlesmania dovevano infatti ancora arrivare).
A far luce sui due anni di leva del componente più famoso dell'United States Army arriva oggi il libro/cd «Off duty with private Elvis» (in libera uscita con il soldato Elvis), un centinaio di pagine e un compact disc, divisi tra foto inedite, registrazioni ufficiale e casalinghe, note approfondite e copie di documenti. A pubblicarlo è l'etichetta Memphis Recording Service che, a prezzo contenuto, sta offrendo ai maniaci del re del Rock tutta una serie di documenti fino ad ora a disposizione di collezionisti e musei; come il concerto di Tupelo del '56, il ritorno a casa dell'ex ragazzo povero.
Si dice che John Lennon, alla notizia della scomparsa di Presley nel 1975, abbia affermato: «Elvis è morto quando è partito per il militare, nel '58», a sottolineare, con un sarcasmo molto «lennonesco», come quei due anni tra carri armati, jeep ed esercitazioni avessero segnato per sempre la vita del King.
In «Off duty…», oltre ai singoli pubblicati sul mercato come «A big hunk of love», «I need your love tonight», «A fool such as I» e «I got stung», registrati a Nashville nell'estate prima di salpare per la Germania, si possono ascoltare le prime parole che Presley dice a Friedberg, appena sbarcato. «Sono stupito dalla reazione dei fan tedeschi; non mi aspettavo qualcosa di così imponente. Mi è dispiaciuto non avere il tempo per poter restare con loro di più. Ma un giorno, forse, quando questo mio "tour con l'esercito" sarà finito, tornerò da intrattenitore e allora avrò la possibilità di stare con loro e sentirmi a casa». Poi, dopo aver risposto in maniera educata al ringraziamento dei presenti, li saluta con un «Arrivederci!», scusandosi: «Ah, già, questo è italiano…».
Ma la naja fu deleteria per Elvis non solo perché lo tenne lontano dal mondo dello spettacolo, proprio nell'anno che l'aveva visto inanellare l'11° singolo da primo posto in classifica, ma perché l'estate del '58 coincise con la morte dell'amatissima madre Gladys. Quando l'avvisano che è in ospedale, parte subito per Memphis ma le può stare accanto solo negli ultimi due giorni di vita. Devastato per la scomparsa della donna che più aveva creduto in lui e che l'aveva sempre difeso e amato senza riserve, Elvis arriva sconsolato alla Terza Divisione di Friedberg, dove, nel gelido inverno tedesco, incontra per la prima volta l'anfetamina. I suoi commilitoni parlano di come la droga venisse assunta per sopportare la fatica («Voglio essere trattato - disse lui - come tutti gli altri soldati, senza privilegi»), per stare svegli durante le ore di guardia e, nel caso di una star come Presley, anche per saltare i pasti, perdere peso e mantenere la linea. Seppure i suoi produttori Steve Sholes e Freddy Bienstock avessero pianificato le uscite discografiche in modo da non far sentire ai fan la mancanza di Elvis, nessuno poteva immaginare che proprio a militare Presley entrasse in contatto con le anfetamine, un vizio da cui non si liberò più. Ma a Friedberg Elvis conobbe anche la 14enne Priscilla Beaulieu che neppure 8 anni dopo diventerà sua moglie. Ma questa, come quella del ritorno nel 1960, è un'altra storia.

Giulio Brusati

sono curiosa di sapere chi gli ha insegnato a salutare in italiano.....
inoltre con il tipico accento americano ..........semplicemente adorabile!!!!
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  #4  
Vecchio 04-06-2010, 09:27
hurt hurt Non in Linea
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Per chi abita a Milano e dintorni............... fateci una foto!!!



Sul muro di arte e design pubblico Absolut Wallpaper alle Colonne di San Lorenzo, nel cuore della movida milanese, arriva un Elvis Presley sdoppiato. A realizzare l'immagine che dominerà la zona fino al prossimo ottobre è stato Ron English. L'opera dell'artista, celebre per aver trasformato il presidente statunitense Barack Obama in Abramo Lincoln, dopo le sale del Whithey Museum di New York e il Muro di Berlino approda nel capoluogo lombardo. Mentre a Roma ha scelto di realizzare in diretta una sorta di radiografia a uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso con X-Ray Guernica, a Milano regala una reinterpretazione del lavoro di Andy Warhol: un Elvis Presley sdoppiato che guarda la città con i suoi tre occhi


Tania facci sapere!!!
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  #5  
Vecchio 04-06-2010, 10:37
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Per chi abita a Milano e dintorni............... fateci una foto!!!



Sul muro di arte e design pubblico Absolut Wallpaper alle Colonne di San Lorenzo, nel cuore della movida milanese, arriva un Elvis Presley sdoppiato. A realizzare l'immagine che dominerà la zona fino al prossimo ottobre è stato Ron English. L'opera dell'artista, celebre per aver trasformato il presidente statunitense Barack Obama in Abramo Lincoln, dopo le sale del Whithey Museum di New York e il Muro di Berlino approda nel capoluogo lombardo. Mentre a Roma ha scelto di realizzare in diretta una sorta di radiografia a uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso con X-Ray Guernica, a Milano regala una reinterpretazione del lavoro di Andy Warhol: un Elvis Presley sdoppiato che guarda la città con i suoi tre occhi


Tania facci sapere!!!
se ci riesco passo sabato o domenica!!!
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  #6  
Vecchio 04-06-2010, 10:51
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Predefinito Re: Articoli

Ah Tania, eccoti! Pensavo fossi piazzata sotto all'immagine gigante di Elvis, fermando tutto il traffico di Milano...

LISA
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  #7  
Vecchio 04-06-2010, 15:35
nattydread nattydread Non in Linea
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Che spettacolo!!!
Come detto in altro topic, ho delle lenzuola col dipinto di A. Warhol, regalo di mia moglie...

A Roma ce tocca Picasso... Ahò...
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