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Bubba Ho -TepRegia: D. Coscarelli - Nazione: USA - Anno: 2002</SPAN>
![]() Diretto nel 2002 da Don Coscarelli (la serie “Phantasm”) questo “Bubba Ho-Tep” è uno strambo film che tenta di battere la strada, ormai abbastanza sfruttata, della horror-comedy. Il film, stranamente ancora inedito in Italia, è riuscito in breve tempo a guadagnarsi, quasi all’unanimità, l’appellativo di “cult” creando da subito una vera e propria cerchia di fan pronti a venerare ed esaltare questa bizzarra pellicola. Ma il film è ben lontano dall’essere quel “cult” come molti ci hanno fatto credere, anzi, risulta persino strano notare lo strepitoso successo e l’acclamazione che la pellicola ha ricevuto. Se ci si domanda a cosa è dovuto questo eccessivo consenso la risposta più sensata sta nell’intelligente connubio fatto tra il protagonista del film e la star utilizzata per interpretarlo. Il film, come è deducibile dal plot, ruota attorno ad uno dei personaggi più famosi (il più famoso forse?) dell’universo musicale, Elvis Presley, una vera e propria icona del Rock ‘n Roll e dunque un personaggio di indubbio interesse e fascino. Ad interpretarlo ci pensa Bruce Campbell, attore divenuto ormai leggenda grazie a sfavillanti interpretazioni passate (chi non lo ha visto nei panni di Ashley “Ash” Williams nel film “Evil Dead”?) e divenuto un'icona del cinema horror. Dato che la matematica non è un'opinione e dunque due più due sarà sempre uguale a quattro, è normale che unire l’icona dell’universo musicale con l’icona dell’universo cinematografico horror avrebbero senz’altro dato buoni frutti; e infatti così è stato! Gli unici pregi del film, infatti, sono riscontrabili sia nel plot di base (fa un certo effetto vedere Elvis Presley agire in un film horror) che nella magnifica interpretazione di Bruce “Ash” Campbell nei panni di Elvis “The King” Presley; seppur il buon Campbell è ormai ingiustamente condannato a ruoli marginali o film di poco conto, è ancora capace di offrire magnifiche interpretazione degne di rimanere impresse nell’immaginario di qualunque buon cinefilo. Bruce da prova di essersi divertito ad interpretare Elvis ed anche di aver lavorato molto sul suo personaggio poiché riesce ad imitarlo nel migliore dei modi, sia nelle movenze che nel parlato. Ma è doveroso sottolineare che Bruce non è il solo attore capace presente in questo filmetto poiché è affiancato da un grande e simpaticissimo Ossie Davis (qui nei panni di Kennedy), che purtroppo si è spento a febbraio del 2005. Peccato però che con i complimenti alla pellicola dobbiamo fermarci qui; per il resto questo “Bubba Ho-Tep” è davvero poca roba! Un primo aspetto da sottoporre a facile critica è proprio la regia del buon Coscarelli che non si dimostra all’altezza nel trattare il soggetto di base poiché sempre fortemente indeciso sulla strada da percorrere: horror o comedy? Nell’indecisione, Coscarelli decide di non percorrere nessuna delle due strade generando un prodotto anomalo e inqualificabile: troppo fiacco e poco divertente per essere una commedia ma al tempo stesso troppo stupido per essere un horror. Ma i problemi non si fermano certo alla regia. La più grossa lacuna è riscontrabile nella disastrosa sceneggiatura (a cui a preso parte Coscarelli stesso) che non riesce mai a fornire un minimo di ritmo alla pellicola; l’andamento sarà dunque a dir poco fiacco e a tratti soporifero. Inoltre, cosa del tutto sbagliata, è la presenza di un eccessivo uso del linguaggio scurrile, troppo invadente, che potrà solo far storcere il naso allo spettatore poiché estremamente inutile e fuori luogo. Anche nel finale, momento in cui lo spettatore spera in qualche cosa di più “movimentato” rispetto ai minuti trascorsi, la situazione non vuole ravvivarsi e il tutto risulta piuttosto prolisso ed esente di un buon climax. Volendo si potrebbe spendere qualche piccola parola in positivo per il look della mummia cowboy, ma anche questa risulta malamente sfruttata poiché sono poche le scene in cui la si potrà vedere agire. In conclusione “Bubba Ho-Tep” è un film enormemente sopravvalutato che regge tutta la sua fama solo ed esclusivamente sulla magnifica interpretazione di Bruce Campbell ma che, per il resto, non ha davvero nessun ulteriore spunto interessante e ammirevole da offrire. Autore: Giuliano Giacomelli Che ne pensate di questa trovata??? |
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Elvis Presley: la vita
Elvis Presley nasce l'8 gennaio del 1935 a East Tupelo, piccola cittadina del Tennessee poco distante da Memphis. Sono i genitori, membri del coro gospel della chiesa locale, a regalargli la prima chitarra. Elvis ha solo dieci anni ma comincia a farsi le ossa con i primi accordi di brani country e blues, nei quali sono già contenuti i semi di quello che, dieci anni più tardi, diventerà il rock'n'roll. Trasferitosi a Memphis insieme a tutta la sua famiglia, termina gli studi e inizia a lavorare come camionista. A diciott'anni conosce Sam Phillips, il titolare della Sun Records e dei Sun Studios, la più importante sala d'incisione di Memphis. Inizialmente è costretto a pagare di tasca sua per registrare i primi brani ma poi Phillips, alla ricerca di «un bianco che canti come un nero», lo richiama per concedergli la sua grande occasione. Nel 1954, affiancato dal chitarrista Scotty Moore e dal bassista Bill Black, il futuro re del rock'n'roll incide brani come That's Alright Mama, Mystery Train, Good Rockin' Tonight e Just Because. «È tutto da vedere - ha scritto il nostro Riccardo Bertoncelli - se sia stato Elvis Presley a inventare il rock'n'roll; un po' come Colombo con l'America, i vichinghi erano arrivati prima ma non avevano fatto la promozione giusta. Ma se si accettano le date convenzionali (1954 come il 1492), allora queste incisioni sono le prime in assoluto e queste sedute Sun il glorioso momento dello sbarco del Mondo Nuovo». I suoi dischi iniziano a fare capolino dagli scaffali di diversi negozi del Sud degli Stati Uniti e Elvis, concerto dopo concerto, si costruisce una solida popolarità locale. Il 16 aprile del 1955 avviene il fondamentale incontro con il Colonello Parker, colui che più di ogni altro contribuirà alla leggenda di The Pelvis ma anche al suo sfruttamento commerciale. Passato dalla Sun alla Rca per quarantamila dollari, grazie alla decisiva mediazione di Parker, ormai manager a tempo pieno del golden boy, Presley pubblica il suo primo album vero e proprio. È il 1956, uno degli anni d'oro per il cantante, che per ben undici volte entra nelle classifiche di Billboard con brani tuttora popolarissimi come Blue Suede Shoes e Love Me Tender. Il 1956 è anche l'anno del debutto cinematografico grazie a Fratelli Rivali, pellicola senza troppe pretese diretta da Robert D. Webb e costruita su misura per far conoscere al pubblico le doti canore di Presley. Il 24 marzo 1958, Elvis inizia il servizio militare: l'Arkansas, il Texas e poi la Germania sono le tappe di un percorso che per due anni gli impedirà di registrare nuove canzoni. La macchina messa in moto dal Colonnello Parker è però inarrestabile e i dischi continuano a vendere come se nulla fosse cambiato. Elvis Is Back, uscito nel 1960, segna il ritorno in pista di un re che non ha mai abdicato. Parker, attento più ai guadagni che alla qualità dei prodotti, spinge Elvis a partecipare a innumerevoli film, nessuno dei quali entrato nella storia del cinema. Dal 1961 al 1968, Elvis smette di esibirsi dal vivo e quasi tutti i suoi album sono colonne sonore di film da lui interpretati. Ritornerà a frequentare assiduamente il pubblico solo a partire dalla metà del 1969, tenendo più di mille concerti in sette anni. È l'inizio della fine: Elvis mangia in continuazione e ingrassa a vista d'occhio. La droga, i medicinali e il divorzio dalla moglie Priscilla, avvenuto nel 1973, fanno il resto: i ricoveri in ospedale sono sempre più frequenti ma lo spettacolo deve continuare e il cantante passa on the road anche la prima parte del 1977. Tornato nella sua casa di Graceland, a Memphis, muore il 16 agosto del 1977, ufficialmente per un attacco cardiaco, in realtà stroncato dagli eccessi di una vita consacrata al rock'n'roll, la musica di cui resterà per sempre il re. Da Del Rock.it 4.12.2007 |
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Da DelRock.it
« Elvis Presley (a.mo.) The King Of Rock'n'Roll -- The Complete 50's Masters Casa discografica: RCA Anno: 1992 Giudizio: ![]() Raccolta: Si 5CD Quanto di più completo vi sia al momento con la produzione di studio fra il 1953 e il 1958, quando il cantante inizia il servizio militare. Originario di Tupelo, Mississippi, Elvis Aaron Presley (1935-1977) nel 1948 è a Memphis, Tennessee, dove continua a coltivare i propri interessi musicali. Oltre al gospel e al country si avvicina ai cantanti "popular", in particolare Dean Martin, e alla musica nera, della quale Memphis è un grande centro di aggregazione. My Happiness e That's When Your Heartaches Begin sono le prime incisioni, effettuate nell'estate del 1953 presso il servizio a pagamento della Sun Records, l'unico studio di registrazione della città. Le due interpretazioni mostrano in embrione le qualità del cantante, soprattutto nel genere lento e romantico, dove già brillano i bellissimi toni bassi. Dopo altre due incisioni nel gennaio 1954 e su incoraggiamento di Sam Phillips, boss della Sun, a luglio è in studio col chitarrista Scotty Moore e il bassista Bill Black. Dopo i lenti I Love You Because e Harbor Lights, il miglior risultato è una versione di That's All Right (Mama) di Arthur "Big Boy" Crudup, un misto di blues che non è blues e di country che non è country: la personale miscela di musica nera e musica bianca elaborata da Elvis, supportata dall'innovativa chitarra di Scotty Moore, è l'inizio di un nuovo genere musicale poi definito rock-a-billy. Fino alla fine del 1955 il cantante registra circa una ventina di canzoni, tutte qui presenti, solo dieci delle quali pubblicate all'epoca. Dieci brani considerati l'inizio di una rivoluzione musicale e ritenute dai 'puristi' la sua miglior produzione. Nel novembre 1955 passa alla major RCA Victor, che acquisisce anche tutte le matrici Sun, e dal gennaio 1956 inizia a registrare a Nashville. Heartbreak Hotel, I Want You I Need You I Love You, Hound Dog, Don't Be Cruel, Blue Suede Shoes, I Got A Woman sono i grandi successi che lo incoronano 'Re del rock and roll'. I dischi, i tour e le numerose presenze televisive ne fanno una controversa figura sia per come canta che per come si scatena sulla scena, con suggestivi movimenti del bacino che gli valgono il soprannome "Elvis the Pelvis". Adorato dai teen-agers e avversato dagli adulti "benpensanti", chiude in bellezza il 1956 con Love Me Tender, tema dell'omonimo primo film. Loving You, Teddy Bear, Jailhouse Rock, Treat Me Nice, King Creole, Hard Headed Woman, Trouble sono le uscite più rilevanti fra il 1957 e il 1958, tratte dai successivi tre film Amami teneramente, Il delinquente del rock'n'roll e La via del male. Fra il marzo 1958 e il marzo 1960 il cantante è assente dalle scene per assolvere i suoi obblighi di leva ma la RCA continua a pubblicare materiale registrato in precedenza, One Night, I Got Stung, A Fool Such As I, I Need Your Love Tonight, A Big Hunk Of Love, che tiene vivo il suo ricordo. Nel box è compreso anche il Christmas Album del novembre 1957, un disco allora inconsueto che mostra il desiderio di non essere considerato solo un effimero "re del rock" e la volontà di trovare un posto fra i "classici" cantanti americani. From Nashville To Memphis -- The Essential 60's Masters Casa discografica: RCA Anno: 1993 Giudizio: ![]() Raccolta: Si 5CD Come il precedente, anche questo box è costruito nel formato di quattro CD con incisioni di studio ordinate cronologicamente, escluse quelle effettuate per i film e quelle di musica gospel, più un quinto CD con materiale raro e inedito. Stuck On You/Fame And Fortune (n.1 USA), Elvis Is Back, una delle sue migliori realizzazioni, e la partecipazione allo show TV di Frank Sinatra, sono le attività della primavera del 1960. L'incontro/confronto con "The Voice" sembra segnare la definitiva accettazione di Elvis come cantante "serio". Quella con Sinatra è anche l'ultima apparizione in TV fino al dicembre 1968 quando lo "NBC TV Special", registrato dal vivo nel giugno precedente e qui non incluso, segna l'abbandono della carriera hollywoodiana e l'avvio della grande stagione dei concerti. Nel bene e nel male gli anni '60 sono caratterizzati da 27 film ma fra le registrazioni non connesse ad essi affiorano successi come It's Now Or Never e Are You Lonesome Tonight (1960), Surrender e I Feel So Bad (1961), Good Luck Charm e She's Not You (1962), (You're The) Devil In Disguise (1963), Crying In The Chapel (1965, ma registrata nel 1960), Big Boss Man (1967) e U.S.Male (196 ![]() Walk A Mile In My Shoes -- The Essential 70's Masters Casa discografica: RCA Anno: 1995 Giudizio: ![]() Raccolta: Si 5CD in parte live Gli anni '70 sono caratterizzati dalle esibizioni live con stagioni fisse a Las Vegas e tour attraverso tutti gli Stati Uniti, per oltre un migliaio di shows in sei anni e mezzo, ma la produzione discografica è comunque imponente, con circa una ventina di nuovi LP e moltissimi album antologici. La qualità però cala e i successi di classifica si diradano: The Wonder Of You (1970), Burning Love (1972), Steamroller Blues (1973), Promised Land (1974), My Boy (1975), Moody Blue (1977) e Way Down del giugno 1977, ultimo singolo pubblicato col cantante ancora vivo. Il box raccoglie quasi tutti i 45 giri del periodo, più titoli come I've Lost You, I Just Can't Help Believin', An American Trilogy, Always On My Mind, Raised On Rock, Hurt e altro materiale di studio apparso su album, inclusi svariati inediti. Il quinto CD propone una buona scelta di interpretazioni live che riassumono un tipico show del cantante, il cui ultimo concerto è datato 26 giugno, alla Market Arena di Indianapolis, cinquanta giorni prima della immatura scomparsa. Platinum -- A Life In Music Casa discografica: RCA Anno: 1997 Giudizio: ![]() Raccolta: Si 4CD Cento brani dei quali settantasette versioni alternative e/o rare e registrazioni private, e la prima pubblicazione di I'll Never Stand In Your Way, uno dei due brani registrati privatamente alla Sun Records nel gennaio 1954. Ultima Modifica di hurt : 04-12-2007 07:56 |
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Natale a Graceland: Elvis Presley come Babbo Natale
Si prevede un maggior numero di turisti italiani negli USA, nel prossimo dicembre, grazie all’euro forte sul dollaro debole. E adesso si aggiunge una possibile nuova attrazione, almeno per chi ama il rock’n’roll: per la prima volta Graceland, la “storica” dimora di Elvis Presley, diventa tutta in stile natalizio. La cerimonia inaugurale si è appena svolta: un Babbo Natale in versione Elvis è giunto a Graceland su una limousine al posto della slitta, con le renne sostituite da auto della polizia. In realtà non è esattamente la prima volta che la villa di Memphis viene adornata in questo modo, ma è la prima volta che vengono esposte anche le decorazioni originali della famiglia. Orari e prezzi: http://winter.elvis.com/press/. |
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Diritti scaduti su Elvis Presley, Sony BMG blocca un disco in Inghilterra
Era prevedibile: con lo scadere dei termini di protezione dei copyright (50 anni in Inghilterra e nel resto d’Europa) comincia a scatenarsi una guerra intorno alle prime registrazioni del re del rock and roll. L’etichetta americana Memphis Recording, che l’estate scorsa aveva pubblicato e piazzato nella Top 20 inglese una ristampa del singolo “My baby left me” approfittando del fatto che nel frattempo la registrazione era diventata di pubblico dominio (vedi News), ha preparato un intero album di prime incisioni presleyane intitolato “New York: RCA Studio 1: The Complete Sessions”. Ma stavolta Sony BMG, custode del catalogo ufficiale di Elvis, ha reagito, intimando al distributore inglese Cargo di non metterlo in circolazione nel Regno Unito pena l’avvio di una vertenza legale. Tra le outtakes incluse nella confezione, sostiene la major, ci sono brani registrati successivamente e per cui non sono ancora scaduti i 50 anni di tutela del diritto d’autore previsti dalla legge inglese. Per evitare guai, Cargo ha obbedito e altrettanto hanno fatto i rivenditori. Ma il direttore di Memphis Recording, Joseph Pirzada, ribatte che Sony BMG si sbaglia (le incisioni incriminate risalirebbero in realtà a prima del 1° giugno 1957) e prepara le contromosse: per febbraio sarà pronta una nuova edizione del disco di cui Sony BMG non potrà impedire la distribuzione in Europa. “Ci hanno messo i bastoni tra le ruote proprio prima di Natale”, ha dichiarato a Billboard. “Ma l’unico risultato che hanno ottenuto è di avere fatto slittare i nostri programmi di qualche settimana”. Da rockol.it |
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