Avevo intorno ai quattro anni quando sentii "Blue Suede Shoes" per la prima volta. Non la dimenticai mai, quei giri di chitarra erano troppo energetici per mostrarmi sorda al loro suono. E quel tono da adorabile sbruffone riesce sempre a rubarmi un sorriso, di qualunque umore io sia. È ancora la mia preferita tra le sue hit, quella canzone per me è Elvis.
Alla sua voce reagii con profondo stupore, rispetto e riverenza, che ancora oggi provo. Penso che non troverò mai un altro "Ho-ho-honey" degno del suo.
Fu splendido scoprire che il vero talento e la musica non hanno colore, cioè che anche un uomo bianco può sedurti con la nobiltà di un gospel o il tormento di un blues. Unica eccezione in materia vocale concessa dal mio cuore - insieme forse soltanto a Ray Charles - alla colonna sonora della mia vita (tendenzialmente prediligo i timbri da eterni adolescenti).
Ma oramai mi sento di non dar torto a quanti affermano che nulla si crea, nulla si distrugge, ma si trasforma. E che mai nessuno fa nulla da solo, anche il talento più grande ha bisogno che un altro gli apra la strada. Forse senza Elvis non avrei avuto il "padre musicale" che ho scelto quasi vent'anni fa. Così credo di aver eletto Elvis (inconsciamente e tacitamente, ero piccolissima, parlavo appena), "nonno musicale". A parte l'ammirazione e il rispetto, mi ha sempre ispirato una genuina, profonda, tenera e sincera simpatia. E più cresco e più cerco la sua classe. Malinconicamente, dolendomi per i suoi travagli e per avercelo portato via troppo in fretta. Non dimentico mai di ringraziarlo per aver lasciato al mondo un'eredità senza prezzo, grazie ad un talento incredibilmente generoso ed instancabile.
Niente paura nonno, è ancora impossibile contare a quanti cuori fai ancora fare "fleep-fleep"...

Ciao a tutti, sono pug e ho 26 anni.
Trovo che l'idea di questo forum sia davvero ammirevole. Auspico di imparare moltissimo da ogniuno di Voi.