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#1
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Il Signor Sam Phillips
Sarebbe troppo facile rispondere per noi elvisiani alle domande da me poste nell’ultimo scritto della presente narrazione. Non sarei seguito a sufficienza se parlassi di Elvis Presley come depositario della verità, dal momento che ogni suo fan conosce a menadito la sua storia. Oltretutto, mi vedrei costretto a misurarmi in ogni momento con la mia compagine dando vita a polemiche senza fine. Fatta eccezione, ovviamente, del momento in cui mi imbattei per la prima volta nel personaggio alieno Mentre a Memphis Sam Phillips era alla ricerca del "nuovo", diamo un'occhiata cosa succedeva tra i vicoli di Napoli ove i suoi protagonisti erano alla ricerca ancora del "vecchio", cioè di come risolvere il più antico dei problemi: la fame.Samuel Cornelius Phillips, dicevo, originario di Florence in Alabama, si trasferì nel 1945 a Memphis all’età di 22 anni assieme alla moglie ed al figlio appena nato, con quattro anni di esperienza radiofonica alle spalle e con l’obiettivo di divenire avvocato i cui studi dovette interrompere all’ultimo anno con la morte del padre. Sam si riteneva abilissimo nel far tirare il meglio di sé degli artisti; aveva un senso innato per la comunicazione. E credeva quindi nella radio. Il suo primo lavoro a Memphis fu quello di annunciatore, supervisore e tecnico di trasmissione presso la stazione radio locale della WREC nell’estate 1945, in tandem con Marion Keisker Gondar. Ultima Modifica di Gondar : 23-01-2008 19:33 |
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#2
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Samuel Cornelius Phillips, detto Sam, originario di Florence in Alabama, si trasferì nel 1945 a Memphis all’età di 22 anni assieme alla moglie ed al figlio appena nato, con quattro anni di esperienza radiofonica alle spalle e con l’obiettivo di divenire avvocato , i cui studi dovette però interrompere all’ultimo anno per la morte del padre e inseguì quella strada. Egli credeva nelle potenzialità della radio. Il suo primo lavoro a Memphis fu infatti quello di annunciatore, supervisore e tecnico di trasmissione presso la stazione radio locale della WREC nell’estate 1945, in tandem con Marion Keisker . Sì, perché convenne che le big band avevano un modo di fare musica “tristemente prevedibile” una dannata strada che non era ancora stata tracciata”. Inoltre faceva affidamento nell’ “American Dream”, cioè credeva nella possibilità che quel sogno si realizzasse per il più derelitto Pertanto, Sam era convinto che un giorno avrebbe finito per dare retta al suo istinto : delle persone. (continua)Gondar. |
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#3
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Le canzoni
Mettiamo un attimo da parte Sam Phillips per ricollocarci sulla vita di me fanciullo tanto intelligente. Mbah! Ricordo una volta che sciorinavo la mia sapienza nel descrivere il movimento dei pianeti che giravano ellitticamente attorno al sole (lo avevo appena appreso durante una lezione di geografia) che mi guardavano tutti Era Giacomo Rondinella che ha interpretato "Malafemmena" di Totò. (continua) Gondar. Ultima Modifica di Gondar : 23-01-2008 19:22 |
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#4
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Quote:
..GRAZIE![]()
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#5
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Quote:
Grazie di cuore a te, Henry. Grato per la tua iniezione di fiducia. Gondar.
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#6
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Gondar, in merito alle canzoni del tempo, hai fatto bene a mettere l'aggettivo BELLE tra virgolette!!!
E' giusto che i nostri teorici "figlioli" si rendano conto del repertorio musicale che la nostra radio trasmetteva, a quei tempi. E' chiaro che Elvis ci ha fatto rinascere ![]() ![]() Perciò ecco alcuni esempi (che mi stanno molto a cuore)...... non fateveli scappare, è un'occasione di grande divertimento ![]() Papaveri e Papere - Nilla Pizzi (qui abbellita da Mina) Spazzacamino - Nilla Pizzi e Luciano Tajoli Amare un'altra - Gino Latilla Timida serenata - Claudio Villa (L'idolo musicale italiano) |
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#7
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[quote=hurt;58678]Gondar, in merito alle canzoni del tempo, hai fatto bene a mettere l'aggettivo BELLE tra virgolette!!!
E' giusto che i nostri teorici "figlioli" si rendano conto del repertorio musicale che la nostra radio trasmetteva, a quei tempi. E' chiaro che Elvis ci ha fatto rinascere ![]() ![]() Esatto, mia cara Hurt. E poi bisogna considerare che io sto ancora raccontando ciò che avveniva negli anni '54-'55 mentre queste canzoni sono a ridosso degli anni '60. Praticamente sono del periodo successivo. Infatti, mi è assai difficile trovare qualche riferimento in video o discografico che risalga agli anni cinquanta, fatto salvo per le numerose performances americane. Hai fatto, comunque, cosa buona a inserirti con queste testimonianze (e ti prego di continuare a farlo), proprio per sottolineare la rivoluzione portata da Elvis, non con le armi, s'intende, ma con la sua indomita inimitabile irruenza . Ed il bello verrà proprio quando incrocierò il suo personaggio. Ti giuro che ogni cellula del mio organismo griderà la grande verità. Oh, Hurt, quanto siamo fortunati noi elvisiani. Davvero. Non volendo, non sapendo, non immaginando, non intuendo, non credendo, non pensando, ma semplicemente ignorando , noi contemporanei di Elvis possiamo ritenerci gli autentici testimoni della coesistenza e consistenza elvisiana. Pertanto, non molliamo e diamoci da fare mettendo a nudo le nostre emozioni. Anche noi siamo parte integrante, vivaddio cocciuta, della sua storia. Mbah.......sarà poi veramente così? Io dico di sì. Gondar.
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