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Pago si risposa con Miriana sul set
Ecco il video di "Love, My Love" "E' pazzesco siamo su tutti i giornali rosa!". Ancora non riesce a spiegarsi il cantautore Pago (vincitore di Music Farm) tutto il clamore sollevato dopo il suo ricongiungimento con l'ex moglie Miriana Trevisan. Galeotto fu il set del video "Love, My Love", singolo che anticipa il nuovo album in uscita a settembre che conterrà anche un duetto con Franco Califano. Ma lui assicura: "Il video non è stata una mossa pubblicitaria". Cos'è successo dopo la tua vittoria a Music Farm nel 2006? Quel programma mi ha regalato tanta popolarità. Ho pubblicato pure il mio primo album "Pacifico Settembre" (il suo vero nome e cognome, ndr). Ho girato l'Italia in tour e poi mi sono fermato per lavorare a questo nuovo album. Cosa puoi anticiparci? Uscirà a settembre. Mi sono circondato di collaboratori giovani e c'è anche la partecipazione di Franco Califano. Siamo rimasti molto amici dopo l'esperienza a Music Farm. Abbiamo anche fatto le vacanze insieme. Gli ho proposto di cantare insieme un mio brano ed ha accettato al volo. Il video "Love, My Love" è stato girato in America. Come mai? E' stato girato a Las Vegas, da un'idea del regista. La canzone si prestava alle sonorità di quel Paese così ci siamo trasferiti tutti lì per qualche giorno. ![]() C'è anche la tua ex moglie Miriana vestita in abito da sposa...C'è stato un riavvicinamento? Siamo su tutti i giornali di gossip da due settimane! E' una cosa imbarazzante. Comunque è vero, io e Miriana abbiamo ripreso a frequentarci. Non vi siete più sentiti dopo la separazione nel 2005? Per due anni e mezzo no. Poi c'è stato un lento riavvicinamento... come dice Venditti 'Certi amori non finscono fanno dei giri immensi e poi ritornano'. Ecco questa è la nostra storia. Ma come mai hai scelto proprio Miriana per il ruolo della sposa all'altare con Elvis Presley celebrante? Serviva un'attrice e anche bella. Ho fatto al regista il nome di Miriana: è sensuale e fa l'attrice. Così è entrata nel cast. Nulla di preparato comunque, è stato tutto molto spontaneo. In quanto ad Elvis lo trovo straordinario è uno dei miei miti e quell'attore sembrava proprio lui. Felicemente ri-fidanzato con Miriana, smentisci allora il flirt con Laura Bono ai tempi di Music Farm? Assolutamente sì. Ci conoscevamo molto bene sin da prima della nostra partecipazione al reality. Poi qualcuno ha frainteso e ci ha 'ricamato' su una love story. Oggi ci frequentiamo ancora e conosco anche il suo fidanzato. Insomma siamo entrambi felici così. Da Tg com Andrea Conti |
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Raccolta postuma di Elvis: è un Dj italiano l'autore di un remix
E' il Dj nostro connazionale Spankox (al secolo Agostino Carollo) l'artefice di un remix che troverà spazio in "Re ![]() Da Rockol.com |
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Memorabilia -autori dell’800-‘900 e contemporanei
Pubblicato il 10/06/2008 | da Bianca Zani Nella sua sede di Palazzo Ridolfi (Via Maggio, 15), la Casa d’Aste Galleria Pananti organizza per giovedì 19 giugno tre sessioni d’asta. Per la prima volta è in programma un’asta di Memorabilia in cui saranno presentati al pubblico foto, disegni originali, locandine e fotografie con dedica di personaggi del jet set internazionale. La seconda e terza sessione d’asta saranno invece incentrate sulle opere di pittura, scultura e grafica di autori dell’800-‘900 e contemporanei. L’esposizione si terrà da giovedì 12 a mercoledì 18 giugno 2008 dalle ore 10 alle ore 19. L’asta di Memorabilia è costituita da collezioni di fotografie con dedica e autografi di attori del cinema americano degli anni ’50; tra esse spicca, per prestigio ed importanza, la collezione di Mr David Morgan considerata, nel suo genere, una delle raccolte più importanti al mondo. vid Morgan era un importante uomo d’affari, ossessionato dalla sua professione, al quale fu suggerito di trovarsi un hobby che lo distogliesse dalla sua dedizione al lavoro e dal suo perfezionismo. Sorprendentemente egli scelse di collezionare autografi, concentrandosi soprattutto su quelli delle star del cinema di quel periodo. Il suo criterio era che tutti gli autografi dovevano essere ottenuti personalmente ed egli ne fece un vero e proprio lavoro, che svolse con lo stesso perfezionismo che usava nella sua vera professione. Sfortunatamente anche il suo hobby contribuì alla sua prematura scomparsa: per Mr. Morgan era normale aspettare anche 12 ore di seguito davanti ad un albergo per ottenere un autografo. Questa sua totale dedizione contribuì a far sì che la sua collezione di autografi diventasse una delle migliori e più originali del mondo. La raccolta comprende foto autografate e dedicate da star hollywoodiane come Jane Russell, Ursula Andress, Zsa Zsa Gabor, Ginger Rogers, Shelly Winters; autografi di Audrey Hepburn, Grace Kelly, William Holden, Stan Laurel e Oliver Hardy. Ed ancora autografi di famosi boxer come Jack Dempsey e Sugar Ray Robinson. Provengono invece da altre collezioni: un contratto di lavoro del ‘61 di Judy Garland, foto autografate di attori come Marcello Mastroianni, Marlene Dietrich, Bette Davis, Federico Fellini (durante le riprese del film Satirycon) e Robert Mitchum, Gregory Peck, Joan Crawford, Claudette Colbert. Proprio della Colbert, vincitrice dell’Oscar con il film di Frank Capra “Accadde una Notte” del 1934, andranno all’asta alcuni abiti, corredati di foto delle occasioni in cui l’attrice li indossava. Ed ancora saranno messi all’incanto manifesti originali di film del mitico Elvis Presley e una serie di manifesti di commedie sexy anni ’70 come ”Il Decamerone Proibito”. Vengono infine presentati una serie di dipinti e disegni di alcuni vip dello sport e della televisione degli anni’80, realizzati per una precedente asta organizzata dal Telefono Azzurro nel 1991 (che però non ebbe mai luogo). Divertente il ritratto fatto da Raimondo Vianello alla moglie, estrosi “i ghirigori al telefono” della Mondaini, colorato il disegno di Gerry Scotti, “sportivi” i disegni di Roberto Mancini, Giancarlo Antonioni, Roberto Baggio, Roberto Pruzzo, Gianluca Vialli. Ed ancora dipinti di Jerry Calà, Simona Marchini, Iva Zanicchi, Carmen Russo e tanti altri. Il 25% del ricavato di questa asta sarà devoluta in beneficenza dai proprietari delle opere, al reparto di Cardiochirurgia Infantile dell’Ospedale Pediatrico di Massa. Le sessioni dedicate agli autori dell’800-‘900 e contemporanei propongono opere di pregio e qualità: ventitré sono le opere, tra acquerelli e tempere, di Fabio Borbottoni, pittore ottocentesco fiorentino nato nel 1820, ragioniere delle Ferrovie nel periodo che seguì l’unità d’Italia ed amante della pittura, ma soprattutto del vedutismo. La raccolta propone, infatti, bellissime vedute, talvolta anche un po’ idealizzate di una “Firenze come era”: il “Mercato Vecchio” (lotto 501- stima 900-1.200), “Porta Romana” (lotto 502- stima 900-1.200), “Ponte alla Carraria” (lotto 503- stima 900-1.200), “Ponte Vecchio” (lotto 522- stima 1.400-1.800), “ Piazza Santa Maria Novella” (lotto 520- stima 1.400-1.800). Un’altra particolare raccolta è quella di schizzi, disegni e appunti di Mino Maccari; opere ironiche e pungenti che contraddistinguono questo indiscusso maestro del‘900 italiano. Ecco allora “Il troppo stroppia” (lotto 603) pennarello su carta, oppure “Groviglio” (lotto 612 - stima 1.000-1.200) una tecnica mista su carta del 1970 o ancora il divertente “ In dubiis abstine” (lotto 615 - stima 600-800) un disegno acquerellato del 1967. Tra la nutrita schiera di pittori labronici presenti in queste tornate d’asta spicca uno stupendo olio su tela raffigurante “Piazza della Signoria” di Plinio Nomellini, uno dei massimi esponenti della pittura macchiaiola e soprattutto divisionista della quale riuscì a dare una personale interpretazione sostituendo al puntinismo una pennellata vivace e filamentosa (lotto 594 - stima 8.000-10.000). Di particolare pregio sono anche le due opere di Ulvi Liegi, discepolo e allievo di Signorini e Fattori: “Al parco” (lotto 595 - stima 7.000-9.000), olio su compensato del 1936, e la “Casetta del giardiniere” (lotto 596 - stima 8.000-10.000), anch’esso olio su compensato ma del 1937. Da segnalare lo splendido disegno a carboncino e pastelli su cartone di grandi dimensioni (cm 99,8x68,5) del maestro dell’Espressionismo italiano Lorenzo Viani: “Mendicante sulla spiaggia” (lotto 681- stima 20.000-30.000) è una di quelle opere che lascia trasparire il carattere introspettivo dell’artista. Dei fratelli Bueno sono presenti due dipinti dai soggetti storici per la loro produzione pittorica, entrambi del 1942: di Xavier Bueno “Il violino” (lotto 683 - stima 12.000-14.000), un olio su tela cm 51,5 x70, mentre di Antonio Bueno “Giornata di Pioggia” (lotto 684 – stima 6.000-7.000), anch’esso un olio su tela. E’ del 1959 l’opera “Senza Titolo” (lotto 715 - stima 14.000-18.000), un olio sabbiato su cartone di Antonio Corpora uno dei membri del “Gruppo degli Otto”, movimento di artisti definiti “astratto-concreti”. Sempre della stessa corrente è Giulio Turcato di cui è presente in asta un olio e collage su tela di importanti dimensioni, “La Pelle” del 1964-65 (lotto 716 – stima 13.000-15.000). Sarà presentata inoltre una raccolta di opere appartenute al critico d’arte, poeta scrittore e drammaturgo Michelangelo Masciotta, tra le quali spicca il dipinto “Composizione con figure” (lotto 718 – 5.000-7.000) del 1945 che l’autore Emilio Vedova aveva personalmente regalato al critico. Ma la lista di artisti come di consueto è molto più ampia e raggruppa autori importanti del panorama artistico italiano, ma, come sempre, con un’attenzione particolare alla pittura toscana: Lomi, Tommasi, Natali, Viani, Pregno, Borgianni, Scatizzi, Domenici, Filippelli, Romiti, Rontini, Bartolini, Costetti, Tirinnanzi, Lodola, Pascali, Angeli, Festa, Dessì, Salvo, Dorazio. |
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JOHNNY HALLYDAY – Live At Montreux
![]() Label: EAGLE ROCK / EDEL Anno: 2008 Johnny Hallyday è un cantante francese considerato uno dei massimi esponenti della musica rock in Francia. Con oltre 50 anni di carriera prestigiosa alle spalle e senza mai tradire lo stile appreso dalle legende del rock'n'roll come Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Chuck Berry, è diventato anche un'icona del rock mondiale, regalando concerti indimenticabili come il quello alla Torre Eiffel o con i Rolling Stone. Live At Montreux è un dvd contenente la performance dal vivo di Johnny Hallyday in uno stupendo intimo concerto registrato nel 1988 a Montreux. Diciotto canzoni, considerando la traccia bonus, che ripercorrono la carriera musicale dell'artista. Un ottima uscita; una bellissima testimonianza musicale visiva di uno dei migliori artisti della storia del rock'n'roll. |
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MUSICA/ Buon compleanno, caro vecchio 33 giri!
Redazione21/06/2008</SPAN> Autore(i): Redazione. Pubblicato il 21/06/2008 ![]() Sessant’anni fa, il 21 giugno del 1948, la Columbia records presentava il “Long playing microgroove record” (o “disco a microsolco di lunga durata”) in una conferenza stampa affollata e colma di scettici all’hotel Waldolf Astoria di New York. L’allora presidente della casa discografica, Ted Wallerstein, tenne un discorso di presentazione di 24 minuti esatti, mentre un 33 giri faceva risuonare Lo schiaccianoci di Caikovskij. Esso poteva infatti contenere circa mezz’ora di musica per entrambe le facciate e permetteva di ascoltare brani più lunghi, poichè i solchi, rimpiccioliti rispetto al 78, consentivano al disco di compiere un numero inferiore di giri al minuto. La puntina, scorrendo lungo il solco inciso, prelevava l’informazione sonora e la trasmetteva con grande fedeltà. Tuttora la riproduzione di un vinile in impianti di altissimo livello viene infatti considerata dagli esperti migliore rispetto a quella di un compact, anche se i costi di realizzazione sono ovviamente più alti. La delicatezza del materiale (inizialmente gommalacca sostituita poi dal PVC), la dimensione, la sensibilità ai graffi e agli attacchi di polveri e muffe microscopiche (che regalavano inimitabili fruscii) aprirono però la strada al compact disc, che fece la sua comparsa negli anni Ottanta. Il suo grande successo era prevedibile: leggero, maneggevole, con incisioni digitali che permettevano di passare da un brano all’altro senza dover “centrare” il solco esatto (e i pregi che tutti noi conosciamo), tolsero al “disco” un po’ di magia, a favore di innegabili comodità. Oggi, nell’era dell’Ipod (con cui possiamo tuffarci in intere enciclopedie musicali, dal comodo palmo della propria mano), dell’mp3 scaricabile da internet e del masterizzatore casalingo diffuso, il vinile sembra proprio un personaggio di un’altra epoca, un lontano antenato, ricordato con nostalgia da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La fragilità e la cura che richiedeva lo rendevano un bene da trattare con devozione e rispetto. Gli appassionati e i collezionisti non mancano e spopolano su internet alla caccia di incisioni rare, edizioni speciali, picture disc o album che ricordino periodi particolari della vita sono (è ad esempio richiestissimo “Il Tempo delle Mele”, il cui prezzo non è basso, pur non essendo raro). Inizialmente legato solamente al mondo della musica classica, ebbe tra i suoi primi protagonisti artisti del calibro di Frank Sinatra, Elvis Presley e i Beatles, che con Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club (tutt’ora in cima alla lista dei “migliori album di tutti i tempi”) diedero inizio ai “concept album”, che prevedevano cioè una narrazione coerente dei brani, differenziandosi così dalle semplici raccolte di successi. Il sito della Columbia records non sembra oggi intenzionato a celebrare questo compleanno, la sua home page offre invece la possibilità di acquistare i singoli brani dei propri artisti in formato mp3. Questo è il futuro prossimo: anche il tempo del compact disc sta per scadere. |
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STAR, CHI RIPORTERESTI IN VITA? ELVIS, DIANA, MARILYN
![]() LONDRA - Elvis Presley, Lady Diana e Marilyn Monroe sono i tre personaggi del passato che i britannici riporterebbero in vita. Lo rivela oggi un sondaggio effettuato dalla Warner Home Video su un campione di 2.000 persone. In questa particolare classifica, composta da dieci celebrità, si trovano anche il premier britannico della seconda guerra mondiale, Winston Churchill, e Bobby Moore, capitano della nazionale di calcio inglese campione del mondo nel 1966. Agli interpellati è stato chiesto di scegliere quale personaggio celebre del passato vorrebbero far resuscitare. Il 23% ha optato per il re del rock'n roll Elvis Presley, al secondo posto si è piazzata la principessa Diana con il 20%, mentre l'attrice Marilyn Monroe è giunta terza con il 17% delle preferenze. Al quarto posto con l'11% è stato scelto Enrico VIII, re d'Inghilterra per quasi tutta la prima metà del 1500, che ha preceduto capitan Bobby Moore, con l'11%, celebre per aver alzato la coppa del mondo a Wembley nel 1966 con la nazionale inglese. Il sondaggio chiedeva anche di esprimere un'opinione su quale potrebbe essere l'attività svolta da questi personaggi se fossero vivi al giorno d'oggi. Sei persone su dieci pensano che Elvis farebbe parte della giuria di "American Idol", programma televisivo statunitense, simile al nostro "Amici". Secondo i dichiaranti, se William Shakespeare fosse ancora in vita scriverebbe i testi per Amy Winehouse. Ansa - 2008-06-22 17:06 |
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![]() ![]() ![]() ![]() Bruce Springsteen trionfa a San Siro e conquista Milano Il pubblico di San Siro ha decretato l'ennesimo trionfo italiano per Bruce Springsteen e la sua E-Street Band. Milano, come già avvenuto nello scorso novembre, ha ospitato l'unica data italiana del tour del musicista del New Jersey, che proprio alla Scala del calcio aveva tenuto il primo concerto della sua carriera nel nostro Paese. Molti, fra gli spettatori di ieri sera, erano presenti anche in quell'ormai lontana estate del 1985, e ancora di più erano coloro che applaudirono Springsteen a San Siro anche nel 2003. Biglietti esauriti da tempo, con i bagarini che, probabilmente, hanno fatto male i loro conti, dal momento che un paio d'ore prima dell'inizio del concerto svendevano i biglietti per il prato a soli 30 euro, 15 in meno del prezzo ufficiale. Quello di Milano era il primo concerto in Italia dopo la scomparsa di Danny Federici, veterano della E-Street Band portato via da un melanoma nella scorsa primavera. Ma di malinconia non se n'è vista per niente. Tutt'altro: fin dall'apertura, affidata a Summertime Blues di Eddie Cochran, padre del rock'n'roll scomparso nel 1960 a soli 22 anni, si è capito che sarebbe stata una serata all'insegna del divertimento. Se è vero, come spesso è stato scritto, che Bruce Springsteen rappresenta la migliore sintesi possibile tra la profondità e la capacità di raccontare di Bob Dylan e la fisicità e la presenza scenica di Elvis Presley, è indubbio che lo Springsteen visto ieri sera è stato molto Elvis e molto poco Dylan. Nonostante i sessant'anni ormai alle porte, i Boss è un ragazzino pieno di energia e, sorpresa, molto più gigione del solito. Gioca con le telecamere, passa benevolo una spugna bagnata sulle teste del pubblico, bacia le ragazze nelle prime file e si sdraia per terra in pose da sex-symbol per lui non così abituali. Il tutto per tre ore filate, senza una pausa: quando un brano sta finendo lui è già lì che grida "One, two, three, four" per ripartire con il successivo. A un certo punto si produce addirittura in una scivolata sulle ginocchia che neanche nel 1985. E poi, come è ormai consuetudine nel tour in corso, raccoglie i cartelli fatti dai fan per chiedergli di suonare la loro canzone preferita. Non è uno Springsteen "a gentile richiesta" ma poco ci manca. Stasera tocca, fra le altre, a Hungry Heart, che parte con la sola chitarra acustica e il pubblico che canta in coro per poi esplodere nella versione "a tutta band" che i fan ben conoscono. Ma è tutta la scaletta a essere un'autentica meraviglia. Il ristorante Springsteen, si sa, non offre un menu fisso e ogni serata è diversa dalle altre. Questa però è una sfilata di classici da lasciare a bocca aperta: Spirit In The Night, The Promised Land, Candy's Room, Racing In The Street, Darkness On The Edge Of Town e Because The Night, scritta assieme a Patti Smith. E poi I'm On Fire e Bobby Jean e i bis con il Detroit Medley, richiesto tramite uno striscione appeso al secondo anello dello stadio, Born To Run e Rosalita. In chiusura, l'immancabile American Land, con il testo a scorrere dietro alla band e, a dimostrazione del fatto che la serata è speciale, una travolgente Twist And Shout. Ma un repertorio di questa caratura non spiegherebbe, da solo, la ragione per cui chiunque assista a un concerto di Springsteen, scettici compresi, ne rimane inevitabilmente conquistato. Le ragioni di questo "potere" sono in realtà semplici: Springsteen suona e canta come se il concerto in corso fosse l'ultimo della sua vita, come se, risparmiandosi, perdesse per sempre l'occasione di stare vicino al suo pubblico. Un giorno ha detto che lui canta anche per il ragazzo dell'ultima fila, ed è proprio così: bastava osservare il pubblico del terzo anello, lontano dal palco ma più coinvolto che mai. Sotto il palco, invece, si è visto di tutto, compresi due bimbi in età prescolare con i loro bravi tappi nelle orecchie, portati al concerto da genitori che, evidentemente, ritengono sia meglio insegnare fin da piccoli le buone abitudini ai loro figli. Come sempre, la E-Street Band è in grandissimo spolvero. Giusto, ancora una volta, citarne i componenti uno per uno (come fa lo stesso Springsteen, del resto) perché il concerto è uno straordinario gioco di squadra: Little Steven e Nils Lofgren (chitarre), Clarence Clemons (sax), Roy Bittan (tastiere), Garry Tallent (basso), Max Weinberg (batteria) e l'ultimo acquisto Soozie Tyrrel (violino), oltre a Charles Giordano, già nella Seeger Sessions Band e oggi sostituto in pianta stabile di Federici. Patti Scialfa, la moglie del capobanda, è rimasta di nuovo a casa con i figli adolescenti. Alzi la mano chi si è accorto della sua assenza. Nei giorni scorsi è stato scritto che questo potrebbe essere l'ultimo tour di Springsteen con i suoi vecchi amici. Era stato scritto anche nel 2003 e invece eccoli di nuovo qui. Quella vista a Milano è sembrata tutto fuorché una band al passo d'addio. Se così fosse, il pubblico di San Siro potrà comunque dire di aver assistito al funerale più entusiasmante della storia della musica. di Maurizio Zoja (02:21 - 26 giu 2008 ) |
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