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Christy chiede:
E’ così rinfrescante avere il tuo punto di vista su certi argomenti, anziché sentire le solite vecchie storie dalla EPE, Priscilla (sulla quale condivido tutto quello che tu hai detto di lei) e Lisa. Visto che è così cattiva con quello che dice di alcuni membri, non mi stupirei se dietro l’opinione di Lisa sulla MM non ci fosse Priscilla e anche mia moglie la pensa così. La mia domanda scaturisce da un’intervista con Kathy Westmoreland, nella quale lei afferma che Elvis, (prima dell’agosto 1977) ha avuto 3 attacchi di cuore e un cancro alle ossa, oltre che altri disturbi. Lei dice anche che nessuno di questi problemi è stato reso pubblico perché Elvis non voleva pietismi quando era in tour. Non ho idea di quanto tu sappia circa la sua salute, ma non mi risulta che nessun altro della cerchia di Elvis abbia fatto affermazioni di questo tipo sulla salute di Elvis. Sei a conoscenza di quello che racconta Kathy? Apprezzo che tu ci dedichi il tuo tempo per dare una svolta alla mala informazione che persevera da parte di coloro che non hanno a cuore l’interesse di Elvis. Marthy risponde: La povera Kathy ha una forte immaginazione……. Per quanto riguarda il cancro alle ossa, credo abbia sentito questa stupidaggine da Larry Geller, Charlie Hodge o Dick Grob. E’ vera spazzatura ……….. Lei dice che l’ha saputo da Elvis e il suo medico? Come prima cosa, il suo medico si sarebbe trovato in seri problemi di etica professionale per aver rivelato informazioni mediche personali di un paziente. E’ illegale. Per quanto riguarda il fatto che sia stato Elvis a dirglielo, se l’ha fatto (cosa che dubito), probabilmente è stato per darle una motivazione del fatto che prendeva antidolorifici come il Dilaudin, che viene dato ai malati di cancro. Potrebbe essere stata una copertura che Elvis ha usato, per mascherare il perché prendesse quelle pillole. La verità a riguardo è che, dopo la morte di Elvis, Vernon Presley pensava che ci fosse una fuga di notizie da Graceland, da parte di Charlie (Hodge) e (Dick) Grob. Così chiese a Billy Smith di dire che Elvis aveva il cancro alle ossa, per vedere se l’informazione veniva divulgata. Fatto sta che, in breve tempo, l’informazione è tornata da Vernon tramite qualcun altro…….. Charlie fu fatto correre e anche Grob fu mandato via per questo motivo e anche qualcos’altro……… Vernon avrebbe dovuto usare qualcos’altro, anziché parlare di cancro! Per quanto riguarda gli attacchi di cuore, è un discorso insensato e non ho idea da dove le arrivi quest’informazione. Posso dirti che se fosse stato vero, ci sarebbero stati due o tre di noi che l’avrebbero saputo, ma noi non l’abbiamo mai sentita. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- James Freed chiede:: In merito al particolare rapporto tra Elvis e il Colonnello, ho letto qualcosa a proposito di interpretazioni cinematografiche che lui avrebbe rifiutato. Ad esempio ad Elvis era stato offerto il ruolo in A Star Is Born, ma, secondo quanto ho letto, Parker avrebbe detto che, nella locandina, Elvis Presley non doveva essere messo secondo a nessuno. Anche per film come “West Side Story”, “Thunder Road” (che Robert Mitchum aveva scritto per Elvis), “ The Rainmaker” “Midnigh Cowboy” ed altri, ho letto da qualche parte che Elvis Presley voleva anche una parte in “The Godfather”. Sai quale parte? La mia domanda è: se Elvis avesse fatto questi films, pensi che avrebbe continuato a recitare? Ho anche letto che gli era stato offerto del denaro per interpretare la biografia di “Rodolfo Valentino”, ma che lui ha rifiutato. Inoltre volevo sapere se, alla fine dei contratti con il cinema, Elvis e il Col. Parker hanno mai cercato di prendere strade separate. Secondo me se Elvis Presley avesse fatto più film, probabilmente avrebbe fatto meno tour e si sarebbe mantenuto più in salute. E’ solo la mia opinione, ma tu che ne pensi? Marthy risponde: Al Colonnello non piaceva che la gente andasse direttamente da Elvis, come fecero Barbra Streisand per “A Star Is Born” e Robert Mitchum per “Thunder Road” Quando qualcuno aveva queste iniziative, Parker parlava male del progetto perché voleva avere tutto sotto il suo controllo. Aveva paura che qualcuno parlasse dell’aspetto riguardante il business con Elvis in quanto Elvis avrebbe potuto scoprire cosa stava facendo il suo manager e l’avrebbe sostituito. Hanno avuto una grossa lite nel ’74 a Las Vegas, dove praticamente si erano lasciati, ma, per colpa di suo padre, Elvis si riprese Parker. Questo fu un grande errore! ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- James Freed chiede:: Secondo te, Elvis Presley avrebbe fatto un film tutto suo, imperniato sulla sua carriera? Ho letto in un libro che se avesse scritto un libro l’avrebbe chiamato “Through My Eyes”. Pensi che Elvis ne avrebbe diretto il film? Marthy risponde: Dubito che Elvis avrebbe fatto un film sulla sua vita, ma credo avrebbe diretto un altro genere di film. Ha sempre voluto essere un attore drammatico, ma il Colonnello Parker lo ha stroncato facendogli fare i film che ha fatto, in cui cantava canzonette e che praticamente erano dei documentari musicali. Per quanto riguarda l’aver voglia di scrivere un libro sulla sua vita, è una cosa che non gli ho mai sentito dire ----------------------------------------------------------------------------------------------------------J ames Freed chiede: Visto che sono stati fatti tanti film e scritti tanti libri su Elvis, pensi che lui ne sarebbe stato contento? Il mio film preferito è “Elvis The Movie” con Kurt Russel ed è stato anche il primo che ho visto su Elvis. Ho visto anche “Elvis and Me” ma credo che “Elvis The Movie” racconti qualcosa in più, per cui un fan può imparare altro sulla carriera di Elvis Presley Mi è anche piaciuto “This Is Elvis” che ora ho in dvd. Pensi che, nel film, avrebbero dovuto far vedere il piano superiore di Garceland? Quale di questi film pensi che sarebbe piaciuto ad Elvis? Marthy risponde:: Penso che gli sarebbero piaciuti dei pezzetti di ogni film fatto su di lui, ma nessuno ha veramente catturato la vera essenza di Elvis e della sua vita. Posso dirti che, come nel suo libro, Elvis and Me, lo scopo di Priscilla era scrivere un libro su di lei e non su Elvis. E come tutto quello che ha fatto da quando Elvis è morto ed è concentrato su di lei --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Arun Jassi chiede: Ci sono alcune persone di colore che ritengono che “American Trilogy” di Elvis sia offensivo quando canta “Dixie” e la storia legata a questa canzone. Quando Elvis decise di fare “American Trilogy” tenne conto della sensibilità dei neri e che significato aveva per lui? Marthy risponde: Non ricordo che sia stato detta questa cosa. Il fatto è che per come è stata composta “American Trilogy” da Meckey Newberry, rappresenta tutta l’America ed è per questo che Elvis la cantava. “Dixie” rappresenta tutto il sud, senza per questo sottintendere l’oppressione dei neri. Ci sono molte persone di colore, soprattutto tra i giovani artisti di oggi, che ritengono che Elvis fosse razzista solo perché arrivava dal sud. E’ ridicolo!. Niente di più lontano dalla verità! Pensarla in questo modo significa che, invece di avvicinare la gente, il razzismo e le divisioni non finiranno mai. D’altro canto c’è molta gente di colore a cui Elvis è sempre piaciuto. |
#2
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Arun Jassi chiede:
Ho visto molte foto in cui Elvis è con celebrità e amici di colore, ma non ne ho vista nessuna con James Brown. Da tutti i commenti positivi che ho letto essere stati fatti da James su Elvis e i segnali di rispetto verso Elvis che ha sempre espresso nei suoi concerti (ho visto 7 suoi concerti) dimostrano che James amasse e rispettasse Elvis veramente. James ha anche messo a tacere le voci che ad Elvis non piacevano i neri e quel famoso episodio del “lustrascarpe”. Persino nella sua biografia James parla di Elvis e di quanto gli abbia fatto male la sua morte. La mia domanda è: Ci sono foto di Elvis e James fotografati insieme? Se non ce n’è è una GRANDE VERGOGNA, perchè erano entrambi due grandi leggende viventi. Poi ho letto in un’Enciclopedia su Elvis, che avrebbe voluto registrare con la band di James Brown, ma che il Colonnello Parker pose il veto. E’ verò? Marthy risponde: James ed Elvis si conoscevano, ma non erano poi amici così grandi, come invece Elvis lo era con altri artisti di colore, quali BB King, Bobby Blue Bland e Jackie Wilson con i quali aveva un vero rapporto di amicizia. James ha sempre esagerato sulla sua amicizia con Elvis e nel mio libro, scritto con Lamar Fike e Billy Smith racconto nello specifico un incidente in cui James parla di Elvis in modo spiacevole con me e io lo riprendo, finendo poi la discussione chiamandomi razzista. Chiunque mi conosca sa, nella mia vita non sono mai stato razzista. Quando qualcuno gli diceva che stava sbagliando, James usava sempre la carta del razzismo. Conosco alcune persone che hanno lavorato con lui e che dicono che era terribile lavorare per James. Invece Jackie Wilson era l’esatto opposto ed io e lui siamo diventati buoni amici. Non ho mai sentito che Elvis abbia espresso il desiderio di registrare con la band di James ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Carol e Brenda chiedono: Chi insegnò a suonare il pianoforte ad Elvis? Se ne parla in molti libri, ma si parla solo delle persone che, da bambino, gli hanno insegnato a fare gli accordi di chitarra e abbiamo letto che Elvis non sapeva leggere la musica, per cui supponiamo che sia stato prevalentemente un autodidatta. Sai dirci qualcosa? Grazie per trovare il tempo di rispondere a tutte le domande Marthy risponde: : Dite bene. Prima di tutto Elvis ha imparato da solo a suonare il piano. Conosceva gli accordi di base e più suonava, più imparava. Confrontato con un vero pianista era così così, ma suonava il piano abbastanza bene. In realtà funziona come la chitarra. Molte persone si prendono il merito di avergli insegnato a suonare la chitarra. In realtà chi glielo ha insegnato è stato un suo zio, da parte di sua madre. Il suo predicatore di Tupelo si prende il merito, così come Vester Presley ma non sono certo siano stati loro ad insegnarglielo. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Robert Man chiede: Grazie per trovare il tempo per rispondere alle nostre domande! Oggi è molto raro trovare qualcuno che presta attenzione a quello che pensano i fans!! Io vorrei conoscere la tua opinione sui remix. Elvis è il miglior cantante che ci sia stato e quello che ha saputo ottenere il miglior sound. So che molte persone sono contro i remix, ma Elvis è morto e non registra più niente, oltre al fatto che ci sono state molte volte in cui Elvis si è arrabbiato molto per il sound messo nei suoi dischi. Elvis guardava molto al futuro, ma i suoi fans lo relegano nel passato. Durante il Comeback 68 Special gli venne chiesto della musica e lui rispose che era stata perfezionata “il suono è stato migliorato, la tecnologia è stata migliorata” ……….. Tenendo conto del grande successo che nel 2002, è stato il remix di “A Little Less Conversation”, pensi che si riuscirebbe a catturare ancora il successo con un intero album di remix? L’album Elvis 30#1 hits ha venduto oltre 16 milioni di copie e molto ha inciso la presenza di “A Little Less Conversation”. Secondo te Elvis sarebbe contento che la sua musica viene remixata e perfezionata oppure vorrebbe lasciarla così com’è? Marthy risponde: Io non sono un fan dei remix, anche se alcune canzoni e registrazioni che lui ha fatto non erano all’altezza del suo talento, soprattutto le canzoni dei film. Non credo che si faccia bene ad incasinare la sua musica. Era Elvis che dava la sua approvazione alla registrazione finale per farla uscire e dovrebbe rimanere così com’è. Non sono nemmeno d’accordo che si mettano sul mercato delle alternate takes, perché se fossero state buone sarebbero state pubblicate come disco. So che ad Elvis questo non piacerebbe. Non avrebbe nemmeno approvato che la RCA facesse quello che sta facendo, pur di spillare ogni penny dai fans. Questa è una cosa per la quale Elvis si sarebbe arrabbiato moltissimo ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Mark Ritchie chiede: Io ho solo una cosa da chiederti in merito alla tua risposta su Lamar. Nel 1976, qui in UK giravano solo foto del 1973. Non so se è da attribuire al Colonnello, ma se sì devo dire che ha fatto bene a nascondere il vero Elvis in UK Fino a che la stampa non ha parlato del libro dei West, non si sapeva niente del peso di Elvis e delle sue malattie. Per me, quando vidi 1 o 2 foto (fine ’76, primi ’77) fu uno shock vederlo sovrappeso, anche se comunque non era ancoracosì male. Negli albums che circolavano, come “From Elvis Presley Boulevard” c’erano 75 foto, “Welcome to my World” riportava un disegno e nel suo ultimo album “Moody Blue” era bello da vedere. Per quanto riguarda James Burton e Ronnie Tutt sono d’accordo con te che oggi fanno un buon lavoro, e che sono famosi. Ma secondo te lo sarebbero altrettanto se non avessero lavorato con Elvis? Io non credo (almeno non in UK) Marthy risponde: Il Colonnello faceva i soldi per sè vendendo le foto delle copertine degli album alla RCA e, per quanto ne so, non divideva quei soldi con Elvis. E’ logico che dava loro solo foto in cui Elvis era bello, cosa che è stata fino agli ultimi 6/7 mesi della sua vita. Il peso di Elvis era fluttuante, ma per la maggior parte del tempo era in forma. Le pillole e la sua malattia, che secondo me era causata dalle pillole, non hanno iniziato ad avere dei riflessi estetici se non negli ultimi mesi di vita. L’ultima volta che ho visto Elvis è stato in Luglio 1976, perché in quel periodo iniziava ad allontanare i ragazzi della MM originali. In giugno 1977, parlando con Joe a Los Angeles, disse che Elvis era tutt’altro che in forma e Billy mi disse la stessa cosa. L’ultima volta che parlai con Elvis (dopo essermi trasferito con la mia famiglia in California per potermi allontanare da tutto), fu al telefono, nel luglio del 1977, un mese prima che morisse. Sembrava sottotono, anche se mi disse che stava bene. Nessun altro, tranne i ragazzi, i suoi medici, il Colonnello e suo padre sapeva che Elvis non stava bene ed era incasinato. Qualcuno di noi parlòcon lui in merito ai suoi problemi, ma fu invano. Io gli avevo persino scritto una lettera raccontandogli che io avevo smesso di prendere pillole e che, per la prima volta nella mia vita, mi sentivo molto bene e che anche lui doveva provare a farlo. Ho saputo che dopo aver letto la mia lettera si è imbestialito e ha detto che non aveva bisogno di sentirsi dire come doveva vivere la sua vita e che dovevamo tutti smetterla. Non importa quanto gli vuoi bene, non puoi cambiare nessuno fino a che lui non è pronto a cambiare. Per il Colonnello, era normale nascondere tutto ai fans e al mondo esterno. Tuttavia nel caso specifico, il Colonnello l’ha fatto perché non voleva perdere soldi, e questo sarebbe successo se Elvis si fosse preso una pausa. Per quanto riguarda Ronnie Tutt e James Burton erano già famosi perché avevano suonato con Ricky Nelson, molto prima di diventare membri della TCB Band. Ronnie era stato il batterista in una serie di dischi di successo a Memphis, inclusi due che ho prodotto io con Rita Coolidge, dopo che io l’ho scoperta. Quando i musicisti suonano in un disco che poi diventa un successo, automaticamente diventano famosi. Così come in UK ci sono artisti di successo e musicisti che non sono famosi in U.S., lo stesso vale con artisti e musicisti americani che in UK sono degli sconosciuti. -------------------------------------------------------------------------------------- PEP chiede: Ho un’altra domanda per te. Sai se Billy Smith era alla conferenza stampa del Madison Square Garden di New York con Elvis? Vorrei commentare con te una cosa che Billy Smith dice nel libro che avete fatto assieme a Lamar Fike “Revelations from the Memphis Mafia”, dove a pag. 537 del libro, in merito alla suddetta conferenza stampa, tenutasi il 9 giugno 1972, Billy Smith dice “Era piuttosto su di giri, ma non era fatto” Sei d’accordo con quello che dice Billy Smith? Durante quella conferenza stampa, secondo te Elvis era sotto l’influenza di droghe oppure è possibile che fosse semplicemente di buon umore? Visto che siamo sull’argomento, secondo te Elvis era sotto l’influenza delle droghe anche quando è andato dal Presidente Nixon? Comunque puoi chiederlo a Sonny West. Cosa pensi del fatto che abbia detto a Nixon che i Beatles erano i promotori delle droghe in America? E’ possibile che l’abbia detto perché era geloso di loro? Oppure l’ha detto perché era quello che Nixon voleva sentirsi dire? Sinceramente, Elvis odiava i Beatles oppure gli piacevano? Ancora una curiosità: secondo te, se oggi Elvis fosse ancora vivo e sapesse che il mondo è a conoscenza di quello che ha detto dei Beatles a Nixon, gli sarebbe dispiaciuto di averlo detto? Marthy risponde: Nè io nè Billy eravamo con Elvis al Madison Square Garden. Io ero tornato a Memphis per assolvere ai miei impegni in qualità di uno dei responsabili della Memphis Music Industry e non potevo assentarmi. Billy, invece, quella volta lavorava in ferrovia. Non tornò a lavorare con Elvis fino al 1974, quando fu Elvis stesso a chiedergli di tornare a Graceland insieme alla sua famiglia. Billy ha fatto questa affermazione dopo aver visto il video clip della conferenza nelle news. Quelli di noi che erano vicino ad Elvis sono arrivati alla stessa conclusione. Sembra che non sia ancora uscito dagli effetti dei sonniferi che aveva preso la sera prima. Prendeva quelle pillole ogni sera. Devi capire che dopo essere stati con lui tanti anni e averlo visto nei vari stadi quando era fatto e quando non lo era, noi sapevamo se era a posto oppure no. Voi in qualità di fans non avete lo stesso colpo d’occhio. Noi l’abbiamo tenuto segreto per molti anni. Pep, dalla metà degli anni ’60 fino a quando è morto, non c’è stato giorno che non abbia preso pillole. Alcuni giorni ne prendeva poche, altri ne prendeva di più, arrivando al punto di esserne diventato dipendente. Sono sicuro che ne aveva presa qualcuna anche quando incontrò Nixon, ma quel giorno fu in grado di gestirle. Per quanto riguarda i suoi commenti sui Beatles, in qualsiasi momento Elvis avrebbe detto qualsiasi cosa pur di ottenere quello che voleva. Io so che non odiava I Beatles e disse quelle cose a Nixon a seguito delle affermazioni di John Lennon sulla marijuana, a cui seguì l’approvazione di tutti. Sapeva che Nixon era a conoscenza di tutto e lo fece solo per ottenere il distintivo della DEA. Elvis amava i Beatles e la loro musica ed infatti registrò anche alcune loro canzoni. Penso che gli sarebbe dispiaciuto l’averlo reso pubblico, ma non sono sicuro se l’abbia detto lui pubblicamente, anche se avrebbe potuto farlo ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ronnie chiede: Pensi che Elvis l’ artista che ha venduto di più al mondo di tutti I tempi? La mia domanda include chiunque. Marthy risponde: Sì, penso che sia l’artista che ha venduto di più. Non so se c’è un calcolo ufficiale, ma da quello che ho sentito nell’ambiente della musica, ad oggi, Elvis ha venduto oltre 1 miliardo e mezzo di dischi in tutto il mondo. E’ stato detto che i Beatles sono al secondo posto con 1 miliardo di dischi. A parte il record nelle vendite, ho sempre ritenuto che Elvis sia l’intrattenitore più famoso nella storia. Il suo nome è conosciuto in ogni paese del pianeta, anche nelle giungle dell’Africa. Un mio amico è andato a fare dei safari in Africa e durante uno di questi, è andato in un villaggio sperduto nella giungla, dove la gente viveva in capanne di paglia. Fu invitato ad entrare in una capanna e sulla parete c’era un poster di Elvis in concerto. Rimase sbalordito, tanto quanto me quando me l’ha raccontato. |
#3
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Arun Jassi chiede:
Vorrei sapere se durante gli anni dei concerti di Elvis dal 1969 al 1977, le Sweet Inspirations e la loro band si esibivano come supporto in TUTTI gli show di Elvis e quanto tempo stavano sul palco, approssimativamente. Ho letto di recente un’intervista con Jerome 'Stump' Monroe, il batterista dei Sweets e ho scoperto che, negli anni 1971, 1975 e 1977, suonò con Elvis la batteria in 3 show, quando Ronnie Tutt non poteva farlo. L’ho trovato interessante perché mi sono trovato in mezzo a gente di colore che erroneamente affermava che, in tutta la carriera, non hanno mai visto un musicista nero nella band di Elvis. Inoltre, nella sua intervista, Jerome afferma che, se è vero che non gli piacevano i neri, non vede come Elvis avrebbe dovuto avere gente di colore nei suoi show. Il fatto che gli show di Elvis siano stati, per 8 anni, supportati da un gruppo tutto di colore, è un FATTO che non tutti sanno, soprattutto tra i neri che hanno questa errata opinione su Elvis. Questo dovrebbe essere portato alla luce del sole, in modo tale che Elvis possa essere visto sotto la sua luce reale. Hai commenti a riguardo, Marthy ? Marthy risponde: No, il gruppo di supporto non erano sempre gli Sweet, per un certo numero di anni c’era un comico. Prima ci fu Sammy Shore e poi Jackie Kahane. Per quanto riguarda Elvis e i musicisti di colore, Elvis aveva grande rispetto sia per i musicisti che per gli intrattenitori neri. Il fatto è che siccome Elvis non frequentava altri artisti e musicisti, in realtà non conosceva molti musicisti neri. Per quanto riguarda la grande orchestra che lo accompagnava a Vegas o in altri posti, erano tutti musicisti scelti da Joe Guercio, che era il direttore d’orchestra. Dal momento che i giovani artisti di colore di oggi non sanno niente e vengono influenzati da uno o due di quei vecchi artisti neri che non lo conoscevano e a cui Elvis non piaceva, e pensano che lui abbia rubato la musica dei neri. Questa è una cosa ben lontana dalla verità. I neri del passato hanno influenzato Elvis? Assolutamente sì! Così come hanno fatto gli artisti country. E questo è successo perché li ascoltava da bambino, negli anni ’40. Il suo stile musicale è stata una combinazione di entrambi i generi. Quelli che fanno commenti del genere, non erano nemmeno nati quando Elvis iniziò e non erano nati ancora prima che Elvis morisse. Non conoscono niente di quella che è la verità sulla storia della musica ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Tom Morrison: Ho letto una recensione sul DVD 'Elvis: Return To Tupelo'. Mi riferisco a questo commento: “Ci sono un paio di nobili commenti che fanno rabbrividire, in merito ad Elvis e il fratello gemello, la cui morte lo avrebbe segnato per il resto della vita” e “Lui doveva vivere per entrambi”……….. Naturalmente è triste, ma era davvero così? E’ vero che la morte del suo gemello ha avuto una grossa influenza sulla sua vita oppure l’autore è corretto quando dice che Elvis la superò e la teoria che Elvis pianse Jesse Garon tutta la vita è una cosa creata dai media? Qual è la verità Marthy? Marthy risponde: Nessuno conosce i pensieri intimi di Elvis, a meno che non li abbia rivelati a qualcuno, come faceva con noi su vari argomenti personali. In merito a quest’affermazione, permettimi di dire che, a quel che ne so, se è vero a noi non ha mai detto niente del genere, ANZI quando qualcuno gli chiedeva di suo fratello (succedeva raramente) la sua risposta era sempre “A dire il vero non posso dirti niente di lui, perché è nato morto e io non l’ho mai conosciuto” . Tutte queste stronzate sono iniziate con il film fatto da Dick Clark e interpretato da Kurt Russel. Hanno presentato Elvis triste e solo che parla con suo fratello. Non so se questa è stata una balla messa in giro da Charlie Hodge e Larry Geller, ma sono un mucchio di stronzate. Sono sicuro che Elvis ne avrebbe parlato con Billy o con me, perché io ed Elvis abbiamo avuto diverse conversazioni su argomenti personali della nostra vita e so che sicuramente ne avrebbe parlato con Billy, che probabilmente era la persona più vicina a lui, dopo sua madre e suo padre. So che pensava molto a sua madre, ma comunque non ne era ossessionato. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Mark Ritchie chiede: Sto leggendo il libro che hai scritto insieme a Lamar e Billy, In un capitolo Lamar attribuisce il declino e quindi la morte di Elvis ai fans, perchè hanno continuato ad amarlo, non realizzando che aumentava di peso. Inoltre, personalmente, io penso che venga data troppa importanza alla TCB band e gli altri associati ad Elvis, perchè, se Elvis fosse ancora vivo, non sarebbero così famosi nel mondo. Che ne pensi? Marthy risponde: Quello che in realtà Lamar dice è che è una vergogna che alcuni fans non si siano allontanati da Elvis dopo averlo visto aumentare di peso, cosa che era principalmente causata dall’assunzione di pillole e poi dall’abbuffarsi. Anche perché qualche volta ha avuto dei comportamenti particolari sul palco, determinati dal fatto che era sotto l’effetto delle pillole. Noi che gli eravamo vicini, sapevamo che qualora i fans l’avessero fatto, si sarebbe dato una raddrizzata, visto che voleva essere la superstar che era e sapeva anche che se i fans l’avessero abbandonato non sarebbe stato così popolare. Non è che Lamar rimprovera tutti voi fans, ma fa un’affermazione in base al fatto che conoscevamo tutto di Elvis. Anche quando qualcuno di noi gli parlò del suo problema, non ha dato risultati, così come non li ha dati quando a parlargli fu suo padre. Per quanto riguarda la TCB Band, alcuni avrebbero avuto successo comunque. Ronnie Tutt è un ottimo batterista e ha lavorato anche con Neil Diamon, mentre James Burton si è fatto un nome con Ricky Nelson. Mentre per gli altri, prima che venisse formata la TCB Band, non li avevo mai sentiti nominare nel mondo musicale, Gli associati: non sono sicuro a chi ti riferisci, ma se intendi la Memphis Mafia, hai ragione per la maggior parte di loro. Tuttavia alcuni di noi si sono fatti la loro strada senza Elvis. Lamar era apprezzato nell’ambiente della musica di Nashville, Red West è un buon attore e autore di canzoni e io mi sono affermato nella Memphis Music e nella National Recording Industry ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Mark Ritchie chiede: Prima di tutto voglio ringraziarti per le risposte a tutte queste domande dei fans. Se non fosse per te ci sarebbero in giro ancora un sacco di falsità . Secondo te perché era così difficile portare Elvis in uno studio di registrazione, dopo i primi anni ’70? P.S. Per caso la Memphis Mafia vende ancora le sue magliette? Marthy risponde: Elvis era stufo di registrare, principalmente perché gli portavano quelle canzoni scadenti che volevano Parker e la Hill & Range e non aveva voglia di discutere con loro. Invece avrebbe dovuto. Nel ’72, quando mi chiese di trovargli uno studio a Memphis e io gli proposi la Stax, mi disse che la session non aveva alcun significato per lui, ma che lo faceva solo per placare gli animi di Parker e la RCA, Parker e la Hill & Range, ma in modo particolare Parker, sono da rimproverare per molti dei problemi di Elvis che l’hanno portato alla noia e alla depressione, ma di fatto, è lui che deve essere rimproverato per non aver pestato i piedi e fatto quello che voleva fare, inclusi i tour fuori dagli USA Mi dispiace ma non ci sono gadgets della Memphis Mafia ancora, a meno che qualcuno di noi non decida di vendere i nostri vestiti. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- PEP chiede: Durante la session del ’69, Elvis facendo il buffone, disse qualcosa come “Caro Georgie ascoltami, piccolo C@@ksucker, se continui a mandarmi quelle lettere, finisce che ti taglio via il tuo Samurai Peter” o qualcosa di simile. La mia domanda è: chi è il Caro Georgie? E’ stato detto che questo è un monologo di Red Foxx, riportato da Elvis o anche che parlava di George Klein e anche che quello era il soprannome di Al Pachucki Sai a cosa si riferiva? Tu c’eri a quella session quando lo disse? Marthy risponde: : Elvis lo disse anche sul palco a Las Vegas………… Si riferiva ad un ragazzo svitato giapponese, che si chiamava George e che continuava a mandargli lettere minatorie. Se ricordo bene non erano minacce fisiche, ma qualcos’altro. Capitava che Elvis avesse qualcosa in mente che non aveva niente a che fare con la canzone che stava eseguendo in quel momento e la spifferava in una forma umoristica. All’esterno, nessuno capiva di cosa stava parlando,,,,,,,,,,,, ma riusciva a far ridere tutti. |
#4
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Matt Ashton chiede:
Sono sicuro che ti sia stato chiesto in numerose occasioni, ma io vorrei sapere se nessuno di voi si è mai sentito responsabile per il modo in cui si è conclusa la vita di Elvis. Ho sentito il commento che non si può aiutare un uomo che non vuole essere aiutato. Sicuramente Elvis si è accorto degli effetti che le pillole avevano su di lui. Altra domanda: qual’ è la tua registrazione preferita di Elvis e perché? Marthy risponde: No, non mi sento nessuna responsabilità. Elvis era un uomo adulto. Nessun altro è responsabile del fatto che io prendevo le pillole. Anche se Elvis è stato quello che mi ha fatto iniziare, è stata una mia scelta prenderle, così come era una sua scelta prendere le sue. E’ sempre facile rimproverare qualcun altro dei tuoi problemi, ma ognuno di noi è responsabile delle sue azioni. Ad alcuni fans piace rimproverare la MM per il decesso di Elvis, ma se invece la si guarda in modo obiettivo, questa opinione li rende stupidi perché parlano di un rapporto di cui loro non sanno assolutamente niente, Questi fans fanno di Elvis quasi un angelo e una specie di Dio, quando invece era solo un essere umano come tutti noi, con i difetti e le fragilità umane. Dubito che a loro piacerebbe se dicessi che la colpa delle sue condizioni è dei fans che non si sono preoccupati delle condizioni in cui si trovava e di come appariva. Loro hanno continuato ad incoraggiarlo a non cercare di stare meglio, venendo comunque a vederlo ai concerti. Dire questo è tanto ridicolo quanto rimproverare la MM per come è finito. Nessuno ha amato Elvis come hanno fatto alcuni dei ragazzi “originali”! Perché avremmo dovuto provare piacere a vedere che colui che amiamo si butta via così? Tanto tempo fa, per esperienza personale, ho imparato che tu puoi dire a qualcuno che ami, di prendersi cura di se stesso, fino a diventare blu in faccia, ma fino a che non è pronto lui a smettere, non funziona. Questa è la realtà di qualsiasi tipo di dipendenza. C’è chi ha il cibo, chi l’alcool, chi le droghe o qualsiasi altra cosa. Le mie canzoni preferite? Ci sono numerose tracce che mi piacciono, ma per dirne qualcuna dico “Surrender” “I’ll Remember You” “In The Ghetto” e molte degli anni ‘50/inizi anni ’60. Mi piacciono anche tante della session del ’69 agli American Studios di Memphis. --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Andrew Crowther chiede: Che cosa pensi delle ultime due session di registrazione a Graceland (febbraio e ottobre 1976)? Alcuni fans pensano che queste session non avrebbero dovuto aver luogo perché Elvis era stato obbligato dalla RCA e che una parte del materiale era sotto lo standard, con un Elvis che non era concentrato nella registrazione, Altri fans, invece, pensano che queste session sono parte integrante della storia di Elvis Presley. Vorrei anche sapere se Elvis e Muhammed Alì erano veramente buoni amici e solo due fantastici ragazzi pieni di talento che avevano enorme rispetto l’uno per l’altro? Inoltre vorrei sapere, se Elvis fosse sopravissuto al 16 agosto 1977, pensi che il libro “Elvis What Happened” gli avrebbe dato veramente quella spinta di cui aveva bisogno? Marthy risponde: Elvis fece quelle session a Graceland, in un momento in cui non voleva registrare ma nello stesso tempo voleva mettere a tacere il Colonnello Parker e la RCA. Io vorrei che non le avesse mai fatte e avesse, invece usato il suo tempo per fare dei controlli e una riabilitazione in ospedale, al fine di rimettersi completamente in salute, così oggi sarebbe ancora vivo. Secondo me, il risultato di quelle session è terribile , perchè non gli interessavano e per la scelta delle canzoni diede ascolto a Parker e qualcun altro che non erano in grado di riconoscere un successo, nemmeno se glielo sbattevano in faccia. Elvis e Alì si piacevano come amici, ma si sono incontrati solo un paio di volte. Sì, sapeva cosa c’era scritto in quel libro e disse che pensava di aiutarsi e pensare a se tesso, ma con Elvis non potevi mai saperlo, Sfortunatamente lui non c’è più, se non nella sua musica. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- James Freed chiede: SeiI fans avessero detto ad Elvis che erano preoccupati per la sua salute, pensi che avrebbe cambiato il suo stile di vita? Ho letto che Elvis voleva fare sempre una buona impressione sulla gente, ma se questa sui fans non ci fosse stata, credi che si sarebbe preoccupato oppure gli piaceva il suo modo di vivere? Elvis era il tipo di persona che aveva continuamente bisogno di nuove chances? Marthy risponde: : James, se i fans con delle lettere o magari, dopo un concerto nel momento in cui erano appartati con lui per un autografo, glielo avessero fatto sapere, ci sarebbero state buone possibilità che si sarebbe rimesso in forma e avrebbe abbandonato le pillole……… Il fatto è che, le pillole sono state un grossa parte all’origine dei suoi problemi. Negli ultimi anni non voleva perdere la sua fama e probabilmente avrebbe ascoltato i messaggi dei fans per recuperare la sua salute. Questa è l’opinione di alcuni di noi che erano con lui sin dall’inizio. Sì, Elvis cercava sempre delle nuove opportunità, ma Parker gli faceva fare sempre le stesse cose, nelle stesse città sempre di più, al punto che gli è venuto a noia e si è stufato del tutto. A metà degli anni ’70, Elvis avrebbe dovuto fare dei tour fuori dagli U.S. e la maggior parte di noi pensa, che oggi sarebbe ancora vivo. Si sarebbe rimesso in forma per potersi esibire davanti a tutti i fans nel mondo, ma sappiamo che Parker era un immigrato illegale e questo lo ha spinto a non portarlo in Inghilterra, Europa, Giappone e Australia. Dopo la morte di Elvis, Parker disse che era Elvis a non volevo fare, ma è una menzogna. Di questo Elvis parlava molto con noi. L’ultima occasione che ha avuto è stato l’Aloha from Hawaii e per farlo era tornato in piena forma ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Julia chiede: Avevo già fatto una domanda e adesso vorrei fare un commento. Marthy, ci sono molte persone che pensano che tu o qualsiasi altro della MM vi volete bene. Non è colpa di nessuno per gli errori di Elvis e di come ha condotto la sua vita e nessuno poteva fermare un treno che ormai era partito e che era pronto a schiantarsi. La triste verità è che era arrivato il momento per Elvis di rimanere a casa. Non ha importanza come sia morto, importa che era arrivato il suo momento. Per me non importa quello che ha fatto in vita e come sia morto, tranne il fatto che era una persona non aveva niente e ha portato a compimento tutto. Sono solo un po’ invidiosa del fatto che tu e altri pochi eletti abbiate avuto la fortuna di conoscere Elvis. Marthy risponde: Ciao Julia, grazie per il tuo bel commento La gente che fa commenti dispregiativi nei nostri confronti, in realtà, non mi preoccupano, perché si rendono stupidi facendo delle affermazioni sul nostro rapporto con Elvis, quando loro invece non ci hanno mai incontrato o passato del tempo con noi. Queste persone dimostrano solo una mancanza di intelligenza e di buon senso. E’ come se noi facessimo dei commenti sui loro rapporti con le loro famiglie o amici, quando di fatto non li consociamo e non li abbiamo nemmeno mai incontrati. La maggior parte di noi sanno che la prevalenza dei fans sono persone intelligenti che sono capaci di essere realistici e capire che Elvis era un essere umano, proprio come tutti noi e non un Dio o Superman. Noi li apprezziamo, così come apprezziamo te per tenere viva la memoria di Elvis. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Moggy chiede: Mia figlia Danielle di 11 anni vuole sapere se Elvis aveva un jumpsuit e un concerto preferiti Marthy risponde: Elvis cambiava idea su quale jumpsuit gli piaceva, in ogni momento, però gli piaceva molto l’Eagle suit che indossò nello show dell’Aloha from Hawaii. Per quanto riguarda i concerti, gli piacevano tutti, ma dipendeva principalmente dall’umore in cui si trovava la sera del concerto PS: Danielle, è bello vedere qualcuno giovane come te che ama Elvis. Continua ad ascoltare la sua musica finchè vivi, perché ti farà sentire meglio. |
#5
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Elvis Fan [senza nome] chiede:
Quando il Colonnello faceva da manager a Eddy Arnold girò l’Europa, il Canada e il Messico. Leggendo sul loro rapporto, di base il Colonnello diresse Eddy allo stesso modo che poi diresse Elvis, incluso il fatto che diceva ad Eddy quale materiale registrare e facendo trattative parallele con la RCA, ma sembra che non abbiano avuto degli scontri in merito ai tour fuori dagli U.S., visto che il Colonnello accettò la richiesta di farlo esibire fuori dagli U.S. Il Colonnello non andò in Europa con Eddy, ma mandò il suo assistente. Eddy suonò spesso in Canada e alle volte il Colonnello andò con lui e altre no, Inoltre il Colonnello lo accompagnò anche nel suo tour in Messico. So che non era necessario il passaporto per Canada e Messico, però quando il Colonnello diresse Elvis non gli fece mai fare tour in Messico o in Europa, pur se gliene fece fare uno in Canada nel 1957. Alanna Nash parlò con il Colonnello parecchie volte e quando stava facendo le ricerche per il suo libro, Parker le confermò di essere amico con Lyndon Johnson e molti altri politici. Sonny West racconta che i problemi delle droghe diventavano sempre più seri, ma ho anche sentito da Linda Thompson che durante la loro relazione, se non ci fosse stata lei con lui, Elvis sarebbe morto prima. Sonny parlò della cosa con il Colonnello che confidenzialmente avrebbe detto a Johnson di essere un clandestino e chiedendogli la possibilità di ottenere un passaporto, per accompagnare Elvis. Tuttavia considerando che Elvis si sarebbe portato dietro una grande quantità di pillole e supponendo la reazione dei media realizzando che Elvis aveva problemi con le droghe, il Colonnello decise di rifiutare i tour. Johnny Cash fu arrestato attraversando il confine del Messico perché aveva con sé farmaci prescritti, visto che se si possono trasportare in U.S., non significa che questo sia legale in altri paesi. P.S. Oltre a Lyndon Johnson ho saputo che Colonnello era buon amico dell’ambasciatore Walter Annenberg, che a sua volta era amico stretto dei Presidenti sia Nixon che Ford. Pertanto credo tu sia in errore sul Colonnello e questo argomento e che non dovrebbe essere rimproverato ancora per la non realizzazione del tour nel mondo Marthy risponde: : All’ Elvis Fan La mia risposta è no! Non so da dove Sonny abbia preso l’informazione che il Colonnello avrebbe confessato a Johnson di essere clandestino, perché quella volta né io, né Sonny, né Elvis, né nessuno era a conoscenza che Parker fosse un clandestino. Come ho già detto Parker aveva degli amici nell’amministrazione di Johnson. Può essere che conoscesse l’ambasciatore, visto che entrambi vivevano a Los Angeles, ma come ho detto il Colonnello non ha fatto niente per cogliere al volo l’opportunità e non ha mai detto a nessuno che era clandestino, nemmeno ai politici che hai citato, proprio perché la cosa non gli interessata e soprattutto non voleva perdere la faccia con queste persone. Eddy era una persona diversa da Elvis, perchè se Parker non avesse accettato di fare una cosa piuttosto che un’altra, Eddy lo avrebbe affrontato. Invece Elvis no. Detto questo, se ciò ti rende felice, ti dico che potrei sbagliarmi. Non è importante prolungare questo argomento fino alla morte. Hai vinto!!! Questo mi ricorda qualcosa che successe agli inizi degli anni ’60 a L.A. Conoscevamo un ragazzo che si chiamava Charlie Thompson, che era un “attaccabrighe di strada”. Arrivò alla casa e iniziò ad insistere con Elvis che gli “attaccabrighe di strada” erano migliori di coloro che facevano karate. Così Elvis decise di fargli una dimostrazione di karate. Così disse a Charlie di lanciargli un pugno e quando Charlie i buttò, Elvis lo bloccò e colpì Charlie mandandolo sul marmo del tavolino. Charlie, non soddisfatto, si rialzò e disse: “Cosa succede se do un colpo circolare?” Elvis disse di farlo, poi bloccò la battuta e buttò Charlie nuovamente sul tavolo. Charlie era deciso a dimostrare la sua forza e si alzò, dicendo “Cosa dici se faccio un montante?” Lo fece, Elvis lo bloccò prima spingendolo a terra e poi ributtandolo sul tavolo di nuovo. Dopo averlo fatto ancora una volta, Charlie si rialzò e voleva riprovare qualcos’altro. Elvis lo guardò e disse “Cosa dici se…… IL MIO C***O!”, sedendosi sul divano- Se Elvis l’avesse lasciato, Charlie avrebbe continuato per tutta la notte a lanciare pugni, solo per dimostrare le sue capacità, ma avrebbe continuato ad essere sbattuto sopra il tavolo. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Elizabeth chiede: L’unica volta che ricordo Elvis abbia eseguito “If I Can Dream” è stato al Comeback Special. Perché non l’ha mai eseguita nei concerti? Marthy risponde: Nonostante quello che pensano alcuni fans che amino questa canzone, in verità non è una grande canzone. Ci sono delle canzoni che Elvis non amava fare nei concerti e questa è una di quelle. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Duke chiede: Stai facendo un grande ed onesto lavoro con le tue risposte. Sono un fan di Elvis din da bambino e l’ho visto a Las Vegas 3 volte. Qualche anno fa, ho fatto una chiacchierata con Pat Boone. Credo che lui ed Elvis fossero buoni amici e ad Elvis piacesse come cantava Pat. Pat Boone mi ha raccontato che l’ultima volta che incontrò Elvis, cercò di convincerlo ad uscire dai suoi problemi di salute e che Elvis gli promise che l’avrebbe fatto. Pat mi ha anche detto che gli dispiace che non abbia seguito il suo consiglio visto che Elvis è morto subito dopo. Sei al corrente di questo e che cosa pensava veramente Elvis di Pat Boone, che era il suo principale rivale? Ho anche letto che Elvis amava gli attori Clint Eastwood, Steve McQueen e Charles Bronson e che voleva recitare in film come “Dirty Harry”. E’ vero? Nello stesso articolo si suppone che Elvis abbia detto che ammirava il fisico di Bronson, nonostante credo che Bronson fosse parecchi pollici più basso di Elvis, ma più muscoloso. So che hanno lavorato insieme in Kid Galahad. Che ne pensi? Marthy risponde: Pat era un amico, ma si sono incontrati poche volte. Personalmente io non li ho mai visti assieme. Io ho incontrato Pat a L.A., nell’ufficio dell’avvocato di Elvis, Ed Hookstratten, perché era anche il legale di Pat. Non so se ha parlato con Elvis, in merito ai suoi problemi di salute, ma posso dirti che, probabilmente, ad Elvis la cosa non è piaciuta. Sono sicuro che abbia voluto essere educato con lui, ma è probabile che quando l’ha lasciato, Elvis abbia detto ai ragazzi qualcosa del tipo “Pat dovrebbe pensare agli affari suoi”. Questo era il suo modo di fare anche quando gli diceva qualcosa qualcuno di noi. Come ogni persona dipendente da qualcosa, Elvis pensava di avere tutto sotto controllo, ma nel profondo sapeva che non era così. Clint e Steve erano due attori che gli piacevano molto. Per quanto riguarda Charlie non è mai diventato molto amico con lui, nemmeno durante Kid Galahad, perché era un tipo solitario. Effettivamente era un attore tremendo ed aveva un fisico muscoloso, ma non ricordo che Elvis abbia fatto dei commenti,come quelli che dici, sul fatto che volesse essere come lui, nemmeno quando girarono il film insieme. Elvis voleva fare tanti film diversi dai suoi film canterini, ma, in tal senso, non è mai riuscito ad affrontare Parker. Così ha continuato a fare quei terribili documentari musicali |
#6
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Mari chiede:
Ho letto un sacco su Elvis e ho alcune domande che credo io debba fare ad uno degli amici di Elvis, come sei stato tu. Spero tu capisca che non ti sto dicendo questo solo perché voglio che tu mi risponda, ma credo sinceramente che tu sia uno dei pochi che sembra vedere tutto il quadro. Rispetto tutti gli amici di Elvis, anche se non concordo con tutto quello che dicono. D’altra parte sono esseri umani. Apprezzo anche che tu sia così sincero e diretto, molto simile ad Elvis. Le mie domande sono le seguenti e mi scuso se sono tante, ma di fatto è solo una grande domanda che cerco di dividere in piccoli punti su cui discutere. 1) Ho letto che Elvis non prese pillole durante il periodo del Come back ’68 e del concerto dell’Aloha e mi sono sempre meravigliata che, se aveva questo grande problema di dipendenza con le pillole, come ha potuto, per queste due occasioni, fermarsi e non avere crisi di astinenza? 2) Sono estremamente sorpresa di vedere quanti amici di Elvis abbiano scritto libri, senza mai menzionare le difficoltà dovute all’aspetto “politico” di essere Elvis. Capisco che molti di loro vogliono mantenere intatta l’immagine di Elvis (che secondo il mio punto di vista era perfetta……… cioè non umana, facendo tutto quello che Parker pensava di dover fare per il business e ancora peggio, che la realtà di Elvis era talmente perfetta da non aver “motivi” per sfuggirla usando pillole). Pensi che sia stata proprio quest’immagine a portarlo dentro la trappola sempre di più? Nessuno di coloro che circondavano Elvis ha pensato che prendeva tutte quelle pillole a causa di tutte le strategie e frustrazioni della sua carriera oppure questo si è capito solo dopo la sua morte? Tu sei uno dei pochi che dice che furono queste situazioni che lo hanno portato verso le pillole. Lo hai capito subito o solo dopo la sua morte? Forse nemmeno Elvis l’aveva realizzato? 3) Credi che dopo aver fatto l’Aloha, Elvis abbia capito che non sarebbe mai andato in Europa e per questo si è ributtato nelle pillole? Per cercare di non pensarci? Molti parlano della noia. Forse, alla fine, Elvis era semplicemente stanco di combattere contro tante cose solo per essere in grado di fare quello che ha sempre fatto al meglio? Questa sarebbe stata una cosa ben diversa dalla noia. 4) Tornando all’immagine, non pensi che Elvis non abbia cercato cure per uscire dalle droghe perché semplicemente non riusciva a smettere di essere Elvis oppure quello che l’ ”organizzazione” pensava che lui fosse? Apparentemente sembra che non ci fossero possibilità di recupero per Elvis, vedendo quello che Parker gli ha fatto negli anni? Se sei grasso i fans smettono di amarti, se sei malato i fans smettono di amarti – tu sai che lui si è sentito fare continuamente queste minacce. Come avrebbe potuto smettere di prendere farmaci? Solo se smetteva di essere Elvis Presley? Oppure licenziando il Colonnello Parker? In quale trappola si è trovato! Ha cercato di licenziare Parker e mi meraviglia come alcuni l’abbiano presa più alla leggera di lui, come se fosse stato un errore. 5) Nel tuo libro dici che Parker “si è preso cura di Elvis in modo genuino (Marthy, pag. 129) e che “avrebbe cambiato il suo modo di pensare e incoraggiato Elvis a cambiare, qualora avesse espresso unì obiezione reale sul tipo di vita che stava vivendo, così come su ciò che riguardava il suo lavoro (Marthy pag. 129). Allo stesso tempo, tu sei uno dei pochi che racconta la verità sulle minacce di Parker dicendo “Lui conosceva il punto vulnerabile di Elvis. Avrebbe espresso ad Elvis ogni cosa, sotto forma di perdita della sua carriera” (Marthy in Memphis Mafia pag. 294). Hai cambiato modo di pensare da quando hai scritto il libro a quando hai collaborato con il libro della Memphis Mafia? Ho difficoltà a far combaciare questi punti, perché sembrano uno l’opposto dell’altro. Pensi che Parker si preoccupasse per Elvis, veramente? Ho difficoltà a crederlo dopo aver letto il libro di Alanna Nash e quello di Vellenga su Parker. Non è vero che Parker si preoccupava dei soldi che Elvis portava, non importa quante pillole dovesse prendere per far sì che ciò avvenisse? Chi si è veramente preso cura di Elvis? 6) Pensi che Red West e Sonny West avrebbero potuto risolvere in altro modo il fatto di essere stati licenziati, anziché scrivere un libro? (Elvis What Happened?). Probabilmente loro non sapevano che questo libro era la cosa peggiore che potevano fare ad un drogato, portando alla luce i “problemi” facendoli vedere al mondo intero. Soprattutto se si parla di un uomo PUBBLICO come Elvis. Mi dispiace che l’abbiano fatto. Anche loro hanno agito da esseri umani, ma lo scopo era aiutare Elvis, hanno fallito miseramente. Il libro non avrebbe mai aiutato Elvis perché era un’ALTRA minaccia, esattamente come quelle che Parker gli ha fatto per tutto il tempo. Cosa ne pensi? 7) Pensi che sia possibile che gli studi spirituali che Elvis faceva lo possano aver aiutato dandogli fiducia in se stesso e/o aiutato a vedere le cose in modo più chiaro e forse anche ad essere benevolo con se stesso e risollevarsi Grazie per il tuo tempo Marthy risponde: : Wowo Mari Non scherzavi in merito al numero di domande. Cercherò di unire le mie risposte a tutte le tue domande, con una risposta unica. Prima di tutto, quando ho scritto il mio libro e ho parlato in quel modo entusiasta sia di Parker di che un paio di altre persone, perché la morte di Elvis era talmente recente che non volevo parlar male di nessuno per rispetto ad Elvis. Sono stato assillato affinchè scrivessi un libro, così l’ho fatto soprattutto per far tacere la gente. Un’altra ragione è che avevo bisogno di soldi per poter tornare a Memphis dalla California dove vivevo già da un paio d’anni, dopo esserci trasferiti 5 mesi prima che Elvis morisse. Elvis assumeva pillole per due motivi: per scappare dalla pressione di essere Elvis Presley la Superstar e perchè, detta francamente, gli piaceva l’effetto che gli facevano. Quest’ultimo motivo è da ritenersi reale agli inizi dell’assunzione, che è avvenuta sotto l’esercito. Ha continuato a prenderle negli anni successivi perché gli permettevano di contrastare tutta la schifezza che gli arrivava da Parker, da alcuni della sua famiglia, da sua moglie o compagna e, sì anche da alcuni dei ragazzi. Per quanto riguarda lo special del ‘68 e l’Aloha o in altre occasioni, Elvis si è trovato a delle nuove opportunità e fu capace di fermarne l’assunzione o almeno diminuirne giornalmente la quantità, per il breve periodo che precedeva l’evento. Quegli show gli diedero la forza di volontà di cui aveva bisogno. Elvis, come molti componenti della sua famiglia che soffrivano di dipendenza dall’alcool, aveva una predisposizione alla dipendenza. Ce n’è a milioni. Le sue due grandi dipendenze erano le pillole e il cibo. Come ho detto ad altre persone, che pare colpevolizzino la MM di non essersi presa cura di lui, Elvis era il tipico dipendente, quel genere di dipendente dove che la gente che lo amava poteva parlare fino allo spasmo, per spiegargli cosa stava facendo a sé stesso, ma che non ottiene nessun risultato fino a che lui non è pronto a fermarsi. Parlo per esperienza personale, perché ero quasi se non addirittura mal messo quanto lui, con le pillole che lui mi ha fatto conoscere, non appena mi ha assunto. Non sono il tipo di persona che punta il dito verso qualcuno senza mettere in discussione sé stesso, quando sta facendo la stessa cosa. Negli ultimi anni, Elvis era annoiato, stufo di andare sempre nelle stesse città, quando andava in tour, stufo di Vegas e stufo di registrare brutte canzoni. Di questo va rimproverato Parker, Elvis voleva fare tours oltreoceano, ma siccome Parker era un clandestino non poteva accompagnare Elvis, perché aveva paura di non ottenere il passaporto, oltre al fatto che sarebbe stato scoperto dai media, Così si è inventato bugie vergognose sulle pillole di Elvis in Europa e che la stampa lo avrebbe scoperto. Questo è ridicolo, perchè qualsiasi cosa Elvis assumesse erano farmaci prescritti dai medici e nessuno avrebbe fatto obiezioni. Elvis era una persona che non cercava il confronto e non avrebbe affrontato Parker nemmeno su questo argomento. Al contrario si teneva tutto dentro e l’unico modo che aveva per combattere questa pressione erano le pillole. Dopo la morte di Elvis, Parker poi si è preso gioco di se stesso e in un’intervista ha dichiarato che non sapeva che Elvis prendesse farmaci. Una contraddizione sui motivi che ha sempre tirato fuori per non fare i tours fuori dagli US. Per quanto riguarda Red e Sonny, loro hanno fatto quello che si sentivano di fare e una parte dei motivi per cui hanno scritto il libro era la speranza di dare una scossa ad Elvis, affinché si rimettesse in forma, visto che niente di quello che gli avevamo detto finora aveva portato a dei risultati positivi. Dal canto suo Elvis non era pronto a fermarsi o non aveva la volontà di farlo. Tuttavia loro sapevano, come altri di noi, che Elvis aveva paura per i suoi fans o il pubblico o i media, che avrebbero scoperto la sua assunzione di quelle pillole, anche se non erano droghe di strada. Metterlo allo scoperto con il libro era il loro modo di dargli una scossa, per spaventarlo al punto di farlo smettere. Lo dimostra il fatto che Elvis abbia detto a Billy Smith che stava pensando di ammettere la sua dipendenza sul palco, durante il tour, dicendo ai fans che aveva intenzione di smettere……… ma questo non è successo perché è morto. I fans possono parlar male di Red e Sonny quanto vogliono, ma non hanno idea di com’era il nostro rapporto con Elvis. Red e Sonny volevano bene ad Elvis, cosi come tutti noi. Eravamo cresciuti assieme ad Elvis, come fratelli. Per quanto riguarda gli studi spirituali di Elvis, questi non hanno fatto nient’altro che strizzargli il cervello ancora di più. Cominciò a cercare il perché fosse stato dotato del talento e di altre cose, come qual’era lo scopo della sua vita e tutte quelle cose che avrebbe dovuto lasciar perdere perché non fanno altro che farti saltare il cervello e che posso portarti ad impazzire perché non esistono delle risposte. E’ mia opinione che Dio da a tutti noi un cuore, un cervello e un’anima e ci insegna il senso del bene e del male. A noi invece lascia il diritto di fare quello che vogliamo, ma è una nostra scelta. Le persone hanno solo bisogno di godere della vita che gli è stata data e lasciar perdere di capire da dove è iniziato tutto e fare il massimo per essere gentili con gli altri. Il problema è che la natura umana tende a creare confusione alcune persone e ottenere il risultato opposto. Per la maggior parte del tempo, Elvis era una persona estremamente buona, ma come tutti noi, alle volte non era al massimo della gentilezza. Come tutti noi aveva difetti e debolezze umane. Non era sempre facile stare vicino ad Elvis, ma siccome gli volevamo bene, lasciavamo perdere. Sono sicuro che c’erano delle volte che stare insieme a qualcuno di noi non era tanto facile nemmeno per lui, ma visto che ci teneva a noi, la MM originale, non siamo rimasti con lui. Elvis non si sentiva allo stesso modo con quelli arrivati dopo. Per concludere, Elvis ha lottato molto bene con le pressioni e il suo essere superstar, ma tutti desideriamo che avesse combattuto senza le pillole. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Duke chiede: Stai facendo un grande ed onesto lavoro con le tue risposte. Sono un fan di Elvis din da bambino e l’ho visto a Las Vegas 3 volte. Qualche anno fa, ho fatto una chiacchierata con Pat Boone. Credo che lui ed Elvis fossero buoni amici e ad Elvis piacesse come cantava Pat. Pat Boone mi ha raccontato che l’ultima volta che incontrò Elvis, cercò di convincerlo ad uscire dai suoi problemi di salute e che Elvis gli promise che l’avrebbe fatto. Pat mi ha anche detto che gli dispiace che non abbia seguito il suo consiglio visto che Elvis è morto subito dopo. Sei al corrente di questo e che cosa pensava veramente Elvis di Pat Boone, che era il suo principale rivale? Ho anche letto che Elvis amava gli attori Clint Eastwood, Steve McQueen e Charles Bronson e che voleva recitare in film come “Dirty Harry”. E’ vero? Nello stesso articolo si suppone che Elvis abbia detto che ammirava il fisico di Bronson, nonostante credo che Bronson fosse parecchi pollici più basso di Elvis, ma più muscoloso. So che hanno lavorato insieme in Kid Galahad. Che ne pensi? Marthy risponde: Pat era un amico, ma si sono incontrati poche volte. Personalmente io non li ho mai visti assieme. Io ho incontrato Pat a L.A., nell’ufficio dell’avvocato di Elvis, Ed Hookstratten, perché era anche il legale di Pat. Non so se ha parlato con Elvis, in merito ai suoi problemi di salute, ma posso dirti che, probabilmente, ad Elvis la cosa non è piaciuta. Sono sicuro che abbia voluto essere educato con lui, ma è probabile che quando l’ha lasciato, Elvis abbia detto ai ragazzi qualcosa del tipo “Pat dovrebbe pensare agli affari suoi”. Questo era il suo modo di fare anche quando gli diceva qualcosa qualcuno di noi. Come ogni persona dipendente da qualcosa, Elvis pensava di avere tutto sotto controllo, ma nel profondo sapeva che non era così. Clint e Steve erano due attori che gli piacevano molto. Per quanto riguarda Charlie non è mai diventato molto amico con lui, nemmeno durante Kid Galahad, perché era un tipo solitario. Effettivamente era un attore tremendo ed aveva un fisico muscoloso, ma non ricordo che Elvis abbia fatto dei commenti,come quelli che dici, sul fatto che volesse essere come lui, nemmeno quando girarono il film insieme. Elvis voleva fare tanti film diversi dai suoi film canterini, ma, in tal senso, non è mai riuscito ad affrontare Parker. Così ha continuato a fare quei terribili documentari musicali |
#7
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Richie Santa:
Ho parecchie domande da farti. Penso che Elvis sia stato grande nello special “Aloha From Hawaii” nel 1973, ma mi manca quell’atmosfera rilassata che si vede in “That’s The Way It Is”, che io credo sia la linea che Elvis teneva durante i suoi concerti in tour. Intuisco che questo dipendesse dal fatto che era uno show televisivo mondiale e quindi doveva essere uno show più strutturato di quelli che avrebbe fatto normalmente. Tuttora penso che anche questo faccia parte della sua grandezza. Guardando quello show, penso anche che non era mai completamente rilassato. Forse è a causa delle luci che sono state costantemente mantenute alte o forse era per il pubblico che era leggermente diverso dal solito. La domanda è: Elvis è rimasto soddisfatto della sua performance? Dopo lo special del ’68, penso che Elvis abbia reinventato se stesso andando a Las Vegas nel 1969. Il look e il modo in cui stava sul palco era totalmente diverso dagli anni ’50. Come è arrivato allo stile del ’69? Elvis sembra quasi abbia escogitato qualcosa, per cui non riesco ad immaginare che, a Vegas, abbia indossato un jumpsuit e, per la prima volta dopo 10 anni, sia uscito sul palco iniziando a muoversi in quel modo. Aveva programmato la cosa oppure non ci ha pensato ed uscito pensando quello che succede, succede? So che Elvis ha vinto 3 Grammy per il gospel, ma cosa pensi avrebbe fatto oggi? Io suppongo che avrebbe scelto country e gospel. Se fosse vivo, pensi che avrebbe avuto la possibilità di fare dei grandi film, come avrebbe voluto? Pensi che se oggi fosse vivo avrebbe fatto più televisione, apparendo magari agli show di Leno e Letterman? Ho anche visto un dvd che si chiama “Behind The Image” e credo sia nella parte 1, in cui Kathy Westmoreland dice che quando incontrò Elvis, lui le disse che sarebbe morto a 42 anni. Mi ha fatto male, saperlo. Nel ’69 Elvis era fantastico e immagino come si sentisse sapendo che aveva i giorni contati. Ho visto anche qualcosa con Charlie Hodge, in cui Charlie dice che aveva sentito un medico che diceva ad Elvis e suo padre che Elvis aveva un cancro al colon. Lo ritengo possibile e il motivo è che Elvis aveva un colon ritorto, a cui se si aggiunge una cattiva alimentazione e qualsiasi altra sostanza che lui assumeva, potrebbe essere vero. Che cosa pendi di tutti i tributi che vengono fatti? Ne hai uno preferito? Io sono un cantante che sa cantare veramente e mi piacerebbe tu mi ascoltassi nel TRIBUTESTUDIO.COM come RICHIE SANTA. Marthy risponde: Elvis è stato abbastanza soddisfatto della sua performance, così come lo ero io e le migliaia di persone che si trovavano nell’arena. Dal momento che era uno show per milioni di persone visto in diretta fuori dagli US, Elvis doveva stare “rigido” a causa delle telecamere e quei movimenti erano calcolati per le telecamere e la tv. Il direttore Marthy Pasetta, doveva sapere dove sarebbe andato quando faceva il movimento successivo. A Vegas, Elvis ha fatto quello che si sentiva di fare. Aveva un talento naturale e faceva quello che si sentiva, perchè quello era il suo istinto e tutto quello che faceva era grande. Ricordati che quando andò a Vegas la prima volta, Elvis aveva solo 20 anni e, con l’età, le persone cambiano. Qualora avesse fatto Gospel, io vorrei avesse fatto un altro album accompagnato da un grande coro di cantanti di colore di Gospel. Nel profondo di se stesso Elvis aveva qualcosa della gente di colore e io gli avrei suggerito di fare una cosa come questa. Io credo che non sia stato musicalmente aiutato perchè aveva dietro di sè JD Sumner e gli Stamps, ma loro l’hanno aiutato ad allontanarsi da quello che lui era realmente, rock ‘n roll e R&B. Per quanto riguarda i Grammies, credo sia stata un’ingiustizia non averlo premiato con un Grammy per le grandi incisioni di R ‘n R e di questo rimprovero Parker perché ha tenuto Elvis separato da chiunque altro. Visto che Parker perdeva tempo, sono io che ho dovuto usare le mie conoscenze per fargli avere il premio “Living Legend Award”. Avrebbe potuto fare dei film seri, ma se li avesse fatti, secondo me, avrebbe dovuto fare 2 cose: la prima è che avrebbe potuto fare un film, dove lui non era l’attore principale, contornato da famosi attori drammatici. Seconda cosa: qualora avesse fatto un film dove lui era l’attore principale, secondo me quel film avrebbe dovuto essere un film TV per dimostrare che non si trattava di un altro documentario musicale. Alla fine della sua carriera di attore, i suoi film facevano incassare pochi soldi, perchè fondamentalmente erano tutti uguali e questo lo feriva notevolmente. Nel frattempo ha fatto anche Charro, ma ormai era troppo tardi ed il prodotto era troppo debole e da cliché. Se Elvis avesse potuto dimostrare a se stesso che era un buon attore drammatico, io credo che, piano piano, avrebbe continuato a recitare, diventando un bravissimo attore drammatico. Il problema è che Parker era interessato solo a fare soldi velocemente e non gli interessava quello che stava facendo ad Elvis artisticamente. Questo è il motivo per cui Elvis, negli anni ’60, faceva tanti film in un anno. Parker era solo interessata ad una crescita economica e alla pubblicazione di album. Mi auguro che non sarebbe mai arrivato al punto di dover essere come tutti gli altri e andare da Leno e Lettermann. Kathy è una bella persona, ma lei e Charlie se ne sono usciti con affermazioni che non sono vere. Se Elvis ha detto questo a Kathy, stava pensando a sua madre che è morta a 46 anni, ma lui non aveva idea che sarebbe morto. Per quanto riguarda la storia del cancro, Charlie è stato imbeccato su questa stronzata da Billy Smith, su richiesta di Vernon Presley, perchè dopo la morte di Elvis, Vernon pensava che ci fossero fughe di notizie da Graceland, ad opera di qualcuno all’interno. Così disse a Billy di raccontare questa cosa a Charlie e Dick Grob e sicuramente le voci avrebbero incominciato ad uscire e così fu. Questo è uno dei motivi principali per cui Vernon fece correre Charlie dopo la morte di Elvis nonostante lui e Vernon fossero buoni amici. Mi dispiace che tu sia uno di quelli che fanno tributi, perché non mi interessano assolutamente. La sola persona a cui stanno facendo tributo è loro stessi e non hanno alcun talento come cantanti. Quello che dovrebbero cercare di fare è cercare di essere se stessi e non Elvis. Non saranno mai Elvis, perché non ci sarà nessun altro Elvis! |
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