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#1
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secondo me qualunque essere umano dotato di una certa sensibilità arriva a un punto della vita che si pone questo tipo di domande...al contrario trovo che sia strano non porsele,molti filosofi hanno improntato la loro vita proprio su queste domande...perchè siamo qui...da dove veniamo e qual'è lo scopo della nostra esistenza..il fatto che elvis abbia sentito la necessità di approfondire questi argomenti non gli fa altro che onore dimostrando ancora una volta di essere una persona sensibile e intelligente,in fondo non si dice che la curiosità è sinonimo di intelligenza?chi piu' chi meno ha avuto le così dette crisi esistenziali ,c'è solo chi ha provato a capire da dove venisse questo malessere e chi no!!quindi tanto di cappello a elvis e poveri stupidi quelli della MM che preferivano vivere una vita basata solo su i piaceri della vita.....
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#2
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Quote:
![]() quindi come diceva Marianna tanto di cappello a Elvis... l'unica cosa che mi lascia perplessa è (ma forse ho capito male) il fatto che fosse diventata una ossessione per Elvis.. .. |
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#3
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Da quel poco che ho capito di Elvis (e dire capito è una cosa grande visto che è per libri e sentito dire) mi è parsa la classica persona che quando si appassionava a qualcosa ci si immergeva totalmente. Mi spiego, esempio scemo: ho scoperto che adoro la bresaola, bresaola a pranzo e cena tutti i giorni finchè mi stufo.
L'impressione che ho è che Elvis si ponesse realmente, per suo carattere ed indole e per educazione ricevuta, delle domande esistenziali e che la presenza di Larry e dei libri che gli ha indicato gli abbia aperto una prospettiva che lo interessava moltissimo, solo che invece di leggere un libro alla volta, coltivando anche altri interessi al contempo, magari passava giornate intere sui libri scordandosi quasi del resto. In questo mostrava l'entusiamo di un bambino in cui non c'è assolutamente niente di male, ossessivo o morboso. Quando la passione istintiva e subitanea fosse stata soddisfatta si sarebbe auto moderato da solo, il problema è che non gli è stato dato il tempo di coltivarla come voleva. Tutto quello che ispirava Elvis non necessariamente corrispondeva alle "esigenze" e "aspettative" degli "amici". Molto di quello che all'epoca avevano i membri della MM (lo dimostra cosa è rimasto loro dopo la morte di Elvis "pettegolezzo") dipendeva da Elvis nel bene e nel male e ciò che loro non interessava, gioco forza non doveva interessare manco Elvis. Il fatto poi che Elvis fosse "assolutista", quando si appassionava a qualcosa, acutizzava questo "disagio" della MM. Sarebbe bastato lasciare ad Elvis il suo spazio e il suo tempo perchè la passione un po' furiosa (chiuso per ore a leggere libri) si tramutasse in una curiosità e desiderio di apprendere più moderato e tutti sarebbero stati contenti. Lui perchè coltivava il suo interesse e gli altri perchè sarebbe tornato anche da loro, ma non glielo hanno permesso. Una bella forzatura quando è stato convinto a bruciare i libri (credo da Priscilla) ma non hanno tenuto conto di un aspetto... Elvis... li aveva già letti, non hanno spento questo suo desiderio, lo hanno solo portato ad incanalarlo in modo diverso, più condizionato e qui mi sa che ne ha sofferto perchè è palese che era una cosa che lo appassionava, o meglio, interessava davvero e forse, soprattutto nel periodo di maggior crisi, cercava nei libri le risposte al suo malessere ma in questo non è stato per niente capito. Mea mi sono ingarbugliata!!!!! |
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#4
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no Little non ti sei ingarbugliata sei stata chiarissima....come dici tu noi sappiamo le cose dai libri e x sentito dire, bisogna vedere se questo suo assolutismo era sulla base dell'entusiasmo del bambino che è in noi oppure qualcosa di patologico...ovviamente non lo sapremo mai... x patologico intendo un desiderio smodato di x o y per colmare un vuoto o x noia( a me capita con lo shopping)..
uff mi sono incartata io ora... ![]() ![]() n.b. non vuole essere una critica per trovare del "cattivo" in Elvis ... è solo per sviscerare bene il discorso... |
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#5
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Sono anch'io d'accordo con te Caroline.
Probabilmente, se l'avessero lasciato fare, prima o poi l'entusiasmo "furioso" gli sarebbe passato e tutto avrebbe preso una dimensione normale. Succede spesso che una cosa nuova, una novità nella nostra vita, ci riempia i pensieri e diventi la prima cosa che facciamo appena abbiamo tempo....ma solitamente sono cose che durano un tot di tempo, per poi prendere una dimensione più normale. E' come il giocattolo nuovo per un bambino... La cosa che mi ha lasciata abbastanza perplessa nel leggere ciò che dice Sonny West nel suo libro - e che mi ha portata ad aprire il topic - è che, ad esempio. oggi come oggi Priscilla studia le stesse cose che studiava Elvis e fa yoga ogni giorno, il che mi fa pensare che a quel tempo era solamente troppo giovane per capire e apprezzare; mentre Sonny West sta ancora andando avanti per la tangente dei pensieri che aveva allora... Quindi, nel suo caso, non era questione di età..di essere troppo giovane...E' proprio lui che è fatto così!!! ![]() LISA
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