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Pubblicato il 23/06/2007 alle 18:19:23
Ezio Guaitamacchi – 100 dischi ideali per capire il rock (Editori Riuniti) di Antonio Ranalli Nuova edizione deluxe del celebre libro curato da Ezio Guaitamacchi. Foto a colori, nuovi album e nuove recensioni per un volume che ha fatto scuola, diventando nel giro di pochi anni uno dei punti di riferimento per gli appassionati di rock. ![]() Le guide rock si sa sono sempre corse ad ostacoli. Negli ultimi anni abbiamo visto proliferare decine e decide di libri che intendono orientare ai migliori dischi del genere rock, con varianti negli altri stili e forme espressive. E così sotto con le 500 canzoni da salvare, i brani migliori per la playlist ideale, i 33 dischi essenziali e via dicendo. Ogni testo scritto da giornalisti più o meno noti e competenti, ma ognuno con punti di vista diversi e soggettivi. Per questo ogni tanto nel lettore e nell’appassionato di rock scatta l’istinto della polemica per l’assenza dell’artista preferito o di quel disco che invece è ritenuto indispensabile. Rappresenta una voce fuori dal coro, invece, il volume “100 dischi ideali per capire il rock”, curato dal direttore della rivista Jam, Ezio Guaitamacchi, e pubblicato nella collana “Jukebox del millennio” di Editori Riuniti. Questo volume, apparso per la prima volta in libreria nel 2000, e più volte ristampato, viene ora proposto in una nuova versione aggiornata e deluxe. Infatti, rispetto alla versione standard di sette anni fa il libro è stato ristampato in un formato più grade (simile ad un A4) con schede arricchite da copertine a colori e foto degli artisti. Ne viene fuori un testo completo che, rispetto agli altri di questo genere (premesso che nessuno in Italia si è cimentato in un’opera così vasta), propone per ogni disco segnalato altri tre album “della medesiva vena artista” portando di fatto il numero dei dischi recensiti ad oltre 400 unità. Dicevano che, rispetto alla prima edizione, alcune schede sono state riscritte ed aggiornate (nel caso di artisti ancora in attività), altri album invece sono stati sostituiti. E’ il caso, ad esempio dei Van Halen: nella prima edizione veniva indicato “1984” come album loro più rappresentativo, mentre nella nuova ristampa troviamo il celeberrimo album di esordio “Van Halen I”. Il curatore dell’opera, di concerto con i suoi collaboratori (citiamo, tra gli altri, Paolo Vites, Claudio Todesco, Barbara Volpi, Giovanni Pollastri, Roberto Caselli e Aldo Pedron), ha in qualche modo ragionato sui cambiamenti avvenuti nel rock negli ultimi sette anni (da qui l’esigenza di rivedere alcuni album degli anni 2000 ed inserire qualche titolo diverso come i White Stripes, non presenti nella precedente versione), e soprattutto riequilibrare anche tra i diversi generi (il metal senza dubbio in questo volume è più presente). Il libro si apre, come il precedente, con le antologie di riferimento per capire la musica e le canzoni dei migliori artisti degli anni ’50 (epoca dominata dai singoli) come Elvis Presley, Chuck Berry e Jerry Lee Lewis, per poi iniziare a partire dagli anni ’60 con i “100 dischi ideali per capire il rock”. Un’inedita ed imperdibile appendice finale, invece, è dedicata ai “Cinque eventi che hanno cambiato la storia del rock”, ovvero il Monterey International Pop Festival (16-18 giugno 1967), Woodstock (16-18 agosto 1969), il Concerto For Bangla Desh (1 agosto 1971), The Last Walz, ovvero il concerto di addio della Band (25 novembre 1976) e il Live Aid (13 luglio 1985). Anche in questo caso per ogni eventi ne vengono indicati altri tre del medesimo stile (tutti ovviamente reperibili su CD e/o su Dvd). Come ha spiegato il curatore Ezio Guaitamacchi anche gli altri volumi della collana “Juke Box del millennio” verranno in futuro ristampati e rivisti con lo stesso criterio. Ricordiamo che ad oggi sono usciti anche “100 dischi ideali per capire il rock hard & heavy” a cura di Francesco Eandi, “100 dischi ideali per capire il punk” a cura di Stefano Gilardino, “100 dischi ideali per capire il reggae” a cura di Fabrizio Laganà, “100 dischi ideali per capire il blues” a cura di Roberto Caselli, “100 dischi ideali per capire il jazz” a cura di Ivo Franchi, “100 dischi ideali per capire la world music” a cura di Ezio Guaitamacchi, “100 dischi ideali per capire la musica classica” a cura di Virginio B. Sala e “100 dischi ideali per capire la nuova canzone italiana” a cura di Mauro Ronconi. |
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![]() 27/06/2007 Casale M.to, Bobby Solo sabato 30 giugno in Piazza Mazzini. ![]() Torna Bobby Solo, per l’attesissimo concerto di musica Anni ’60. L’appuntamento è per sabato 30 giugno, alle ore 20,45, in Piazza Mazzini. A presentare la serata Elisabetta Viviani, ad aprire la serata il cantautore Andrea Tiberga e Farida, con una selezione dei brani più noti degli Anni ’60. Resterà poi unico mattatore sulla scena Bobby Solo (accompagnato da Luca Olivieri), con i suoi pezzi più famosi e con un attesissimo tributo ad Elvis Presley. “Si è creata una grande attesa per l’evento e di questo siamo in certo modo debitori al contrattempo che ci aveva costretto a rinviare la data originaria del 2 giugno scorso – dichiara l’Assessore alle Manifestazioni Riccardo Calvo – la data di sabato è stata resa possibile dalla grande cortesia di Bobby Solo, che ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, ha confermato una professionalità eccezionale nel rendersi nuovamente disponibile in un arco di tempo così ridotto. E non solo: siamo grati al cantante per aver parlato di Casale e dell’ospitalità ricevuta proprio per il 2 giugno nel corso di una trasmissione televisiva di prestigio come Porta a Porta, che si è prestata come cornice ideale per la promozione del Casalese e, in particolare, della qualità della vita sulle nostre colline. Siamo infine certi che il concerto replicherà il vero e proprio bagno di folla cui abbiamo assistito lo scorso weekend per la Notte Bianca, confermando a Casale il ruolo di città attenta alle esigenze di grandi e piccini, giovani e non più giovani, e creando occasioni di divertimento in piazza per le famiglie, altro indicatore importante per l’offerta culturale e per l’elevata vivibilità nel Casalese”.. Sabato 30 giugno 2007 Bobby Solo in concerto a Casale Monferrato Bobby Solo Bobby Solo nasce nel 1945 e per i suoi fan di tutto il mondo resta l’Elvis Presley italiano, anche se questa definizione non renderebbe giustizia alla carriera di uno delle voci più apprezzate della musica leggera italiana degli ultimi 40 anni, dopo l’esordio a San Remo nel 1964, le numerose partecipazioni al festival rivierasco e una carriera di ininterrotti successi con cui ha contribuito a portare in Italia il sound tipico di moltissimi generi musicali americani di quegli anni. |
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USA/ IL WARHOL RUBATO RESTA ALL'ACQUIRENTE IN BUONA FEDE
Red Elvis, no Corte Connecticut a appello ereditiera svedese postato 8 giorni fa da APCOM New York, 25 giu. (Ap-Apcom) - Ha comprato un Warhol rubato, ma era in buona fede. Peter Brant, magnate dell'editoria, resta il legittimo proprietario di 'Red Elvis', ritratto in 36 foto identiche di Presley dal valore di 8,9 milioni di euro. Lo ha stabilito all'unanimità la Corte suprema del Connecticut, respingendo l'appello dell'ereditiera svedese che se l'è visto sottrarre prima da un mercante d'arte e poi da un Tribunale. Nessun dubbio sul fatto che 'Red Elvis' sia stato rubato: Anders Malmberg, l'uomo che lo ha venduto, ha scontando una condanna di tre anni in un carcere svedese. Ma come già in primo grado, i giudici americani hanno respinto il sospetto che l'acquisto del Warhol sia avvenuto in combutta: Brant - hanno ribadito confermano la sentenza del 2005 - ha fatto il possibile per accertarsi che il mercante d'arte avesse l'autorizzazione, prima di staccare l'assegno da 2 milioni e di portarsi a casa l'opera allora in mostra in Europa. ************************************************** *************************** SCOMMESSE/VITA DOPO LA MORTE? SCOMMESSA DA 1 MILIONE DI STERLINE Oltremanica scommettitore punta 100 sterline postato 11 giorni fa da APCOM Roma, 22 giu. (Apcom) - Che alla fantasia dei bookmaker non ci fosse mai fine ce ne eravamo accorti. Ma adesso si sono superati i confini della realtà. William Hill ha accettato la scommessa da 100 sterline di uno scommettitore che afferma l'esistenza della vita dopo la morte. La quota è 10mila contro uno, che vuol dire che se Ross Hemsworth, questo il nome del giocatore, dovesse dimostrare quanto asserito, si metterebbe in tasca 1 milione di sterline. Hemsorth ha già dichiarato che tutte le spiegazioni si potranno trovare sul suo libro di prossima uscita. William Hill è solito accettare questo genere di puntate bizzare come quella sull'esistenza del mostro di Loch Ness o dei fantasmi, o su Elvis Presley ancora vivo. "Non ho idea di come farà a dimostrare la sua tesi - ha dichiarato il portavoce del bookmaker Graham Sharpe - ma se produrrà le prove entro la fine dell'anno dovremmo pagargli 1 milione di sterline". (fonte: Agipronews) |
#4
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![]() Occhiali in mostra a Pescara, da Elvis ad Elton John PESCARA. La famiglia di ottici Barberini ha voluto rendere omaggio al mondo degli occhiali attraverso una mostra dal titolo "Viaggio nel mondo dell'occhiale" Si trova fino a metà luglio al primo piano del Palazzo Imperato dell'ottica Barberini, (difronte stazione centrale) e proviene dalla Galleria Guglielmo Tabacchi di Safilo e racconta la storia dell'occhiale, dalla sua nascita fino ai tempi moderni, passando attraverso sette secoli di usi e costumi della società. Nella mostra sono esposti pezzi rari, di autentico valore d'antiquariato e anche occhiali che sono stati indossati da persone celebri. Una settore espositivo particolarmente originale è caratterizzato dagli occhiali appartenuti a celebrità della musica e della vita mondana. Gli occhiali stravaganti di Elton John, quelli personalizzati di Elvis Presley, il modello indossato da Madonna durante il tour "Who's that girl" del 1987, gli esempi raffinati ed eleganti dei duchi di Windsor e l'occhiale "artistico" di Peggy Guggenheim sono testimonianze di come gli occhiali siano un vero e proprio accessorio "cult", indispensabile per valorizzare stile ed immagine. Altri esemplari autografati identificano lo stile di Bono degli U2 e Ray Charles. «Siamo veramente contenti», spiega Lorenzo Barberini, «di poter ospitare questa mostra che racconta la vita dell'occhiale, che per la mia famiglia da sempre è sinonimo di lavoro, passione e dedizione». 09/07/2007 9.10 http://www.primadanoi.it/modules/bdn...?storyid=10828 ------------------------------- Ci sono stato proprio questa mattina! ![]() Ho fatto anche un pò di foto, ve le farò vedere! |
#5
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Che bella notizia!!!
![]() ![]() ![]() Edizione 148 del 12-07-2007 Senza speaker e talk show, l’emittente sarà un flusso continuo di chitarre elettriche, batterie e bassi Virgin: molto rock, poche parole La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2 di Alessandro Da Rold For those about to rock (We salute you)…Era il 1981 ed erano poche le radio a mandare in onda questo glorioso pezzo degli AC/DC. Nel 1980 era comparsa Rock Fm, ma il Rock & Roll come genere musicale era lontano anni luce dall’Italia. Pochi conoscevano termini come hard rock, metal, british blues e Blue Rock. Le risse di Brighton tra Mod e Rockebilly giungevano da oltre manica come racconti omerici. Di un mondo fantastico, che solo qualche scriteriato osava imitare il sabato pomeriggio nei viali delle nostre città. Non solo. Il nostro paese era anche agli antipodi dalla musica elettronica, tanto che il gruppo tedesco dei Kraftwerk ricordava a molti più una marca di sottilette che pezzi di musica orecchiabile (per intenderci la band di Dusseldorf è tra i pionieri dell’elettronica e della techno). Per comprendere più a fondo l’andazzo del 1981, basta ricordare che a Sanremo, quell’anno, vinse il brano “Per Elisa” di Alice (“Vivere Vivere Vivere non è più vivere”)… Nel 2007, a distanza di quasi ventisette anni, la situazione non è di certo migliorata. Il rock italiano è rimasto a Vasco Rossi. Dei Litfiba non c’è più traccia. Demetrio Stratos sembra un pezzo di antiquariato. Per non parlare dei Timoria o dei CCCP: scomparsi insieme alle loro canzoni. Un bicchiere d’acqua nel deserto lo rappresentano oggi i Linea 77, ma ai più diranno poco o nulla. Riguardo alla possibilità che I Finley o I Baustelle possano rappresentare l’Italia nella scena rock internazionale è meglio soprassedere. In parole povere: l’Italia con il rock centra poco. Checchè ne dica Celentano. Ebbene, per colmare questo vuoto cosmico nasce oggi a mezzogiorno Virgin Radio – Style Rock. Un’emittente che promette di mandare in onda solo pezzi rock dalla mattina alla sera, senza speaker radiofonici e talk show. Un flusso continuo di chitarre elettriche. Batterie e bassi. Con approfondimenti sulla storia del rock e - ne è un esempio Radio 24 – con i racconti della vita dei maestri del Rock & Roll. La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2 . “Non pensiamo che questa nuova emittente possa cannibalizzare le altre due – spiega Paolo Salvaderi, responsabile Corporate e Marketing Communication del Gruppo, durante la presentazione in largo Donegani - 105 resta la nostra ammiraglia. Rmc1 e 2 trasmettono musica molto ricercata. Virgin Radio è una radio rock che serviva al mercato radiofonico italiano”. L'intento è chiaro: Finelco vuole aprirsi a una fascia di mercato le altre radio del gruppo non toccano. Ma che anche altre emittenti della concorrenza masticano di striscio. Responsabile artistico di Virgin Radio sarà Ringo, voce già nota sulle frequenze di 105. “Siamo una radio giovane – ha detto il dj durante la presentazione, dopo essersi inchinato di fronte a statuina di Elvis Presley -. Trasmetteremo solo musica rock che è la musica migliore”. E proprio come un vecchio rocker, spavaldo, Ringo non ha risparmiato stoccate agli altri generi musicali: “La musica dance non è in grado di richiamare un pubblico così vasto. Il rock invece ci riesce, come dimostrano i festival in corso in questi giorni in Europa. I rave? Io personalmente li abolirei”. A chi scrive vengono in mente eventi come la Love Parade di Berlino, il Sonar di Barcellona o il Love Family Park di Francoforte. Ma è meglio non polemizzare. Oggi si parla di rock. E’ la festa del rock. “Avremo anche 7 telegiornali – aggiunge Ringo - dove saranno trasmesse notizie un po’ particolari. Più rock. Con la giusta misura. Ma sapremo colpire quando vorremo”. Il target dell’emittente va dai 15 ai 44 anni. L’investimento iniziale da luglio ad agosto sarà di 9 mln di euro. Poi, nei mesi successivi, 5 milioni e quindi 4. L’intesa tra il Gruppo Finelco e Virgin Group è stata finalizzata il mese scorso a Londra, con l'accordo tra Alberto Hazan, presidente del gruppo Finelco, e Sir Richard Branson, l'uomo d'affari inglese presidente di Virgin Group. L’accordo prevede diverse sinergie commerciali tra cui quella con le palestre Virgin Active e con le altre realtà commerciali Virgin. “E’ un accordo in progress – precisa Salvaderi. Secondo Francesco Migliozzi, station manager della radio, l'emittente, creata in un paio di mesi, punta a un fatturato di circa 4 mln di euro per il 2007 e di 12-15 mln per il 2008 con un obiettivo di 2,5 mln di ascoltatori nei primi due anni. Gli speaker che in futuro caratterizzeranno l'emittente, non saranno personaggi noti ma, secondo quanto sostiene Ringo “nuove figure che saranno 'allevate' dalla scuola delle radio del gruppo”. Interessante le scelte di marketing. “Abbiamo deciso di non affidarci alla televisione per la pubblicità- conclude Salvaderi -. Puntiamo sul reed & play: un modo semplice di reclamizzazione come sarà semplice cliccare su Virgin Radio”. http://www.opinione.it/pages.php?dir...t=4674&aa=2007 |
#6
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grandissima cosa angelo,speriamo bene c sia molto elvis visto ke ringo sempre tributa il re!!!! |
#7
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Speriamo bene!!! Al limite pazienza... Verrà trasmesso comunque del puro e vero rock, dimenticato ai nostri tempi!
Quote:
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#8
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![]() parole sante!!!!! meno male ke ogni tanto qualcuno si rende conto!!!! ![]() ![]() ![]() ![]() |
#9
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Edizione 148 del 12-07-2007
Senza speaker e talk show, l’emittente sarà un flusso continuo di chitarre elettriche, batterie e bassi Virgin: molto rock, poche parole La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2di Alessandro Da Rold For those about to rock (We salute you)…Era il 1981 ed erano poche le radio a mandare in onda questo glorioso pezzo degli AC/DC. Nel 1980 era comparsa Rock Fm, ma il Rock & Roll come genere musicale era lontano anni luce dall’Italia. Pochi conoscevano termini come hard rock, metal, british blues e Blue Rock. Le risse di Brighton tra Mod e Rockebilly giungevano da oltre manica come racconti omerici. Di un mondo fantastico, che solo qualche scriteriato osava imitare il sabato pomeriggio nei viali delle nostre città. Non solo. Il nostro paese era anche agli antipodi dalla musica elettronica, tanto che il gruppo tedesco dei Kraftwerk ricordava a molti più una marca di sottilette che pezzi di musica orecchiabile (per intenderci la band di Dusseldorf è tra i pionieri dell’elettronica e della techno). Per comprendere più a fondo l’andazzo del 1981, basta ricordare che a Sanremo, quell’anno, vinse il brano “Per Elisa” di Alice (“Vivere Vivere Vivere non è più vivere”)… Nel 2007, a distanza di quasi ventisette anni, la situazione non è di certo migliorata. Il rock italiano è rimasto a Vasco Rossi. Dei Litfiba non c’è più traccia. Demetrio Stratos sembra un pezzo di antiquariato. Per non parlare dei Timoria o dei CCCP: scomparsi insieme alle loro canzoni. Un bicchiere d’acqua nel deserto lo rappresentano oggi i Linea 77, ma ai più diranno poco o nulla. Riguardo alla possibilità che I Finley o I Baustelle possano rappresentare l’Italia nella scena rock internazionale è meglio soprassedere. In parole povere: l’Italia con il rock centra poco. Checchè ne dica Celentano. Ebbene, per colmare questo vuoto cosmico nasce oggi a mezzogiorno Virgin Radio – Style Rock. Un’emittente che promette di mandare in onda solo pezzi rock dalla mattina alla sera, senza speaker radiofonici e talk show. Un flusso continuo di chitarre elettriche. Batterie e bassi. Con approfondimenti sulla storia del rock e - ne è un esempio Radio 24 – con i racconti della vita dei maestri del Rock & Roll. La nuova radio nasce sui resti di Play Radio, l’emittente del gruppo Rcs ceduta nei mesi scorsi a Finelco, la holding radiofonica che controlla Radio105, Radio Montecarlo e Rmc2 . “Non pensiamo che questa nuova emittente possa cannibalizzare le altre due – spiega Paolo Salvaderi, responsabile Corporate e Marketing Communication del Gruppo, durante la presentazione in largo Donegani - 105 resta la nostra ammiraglia. Rmc1 e 2 trasmettono musica molto ricercata. Virgin Radio è una radio rock che serviva al mercato radiofonico italiano”. L'intento è chiaro: Finelco vuole aprirsi a una fascia di mercato le altre radio del gruppo non toccano. Ma che anche altre emittenti della concorrenza masticano di striscio. Responsabile artistico di Virgin Radio sarà Ringo, voce già nota sulle frequenze di 105. “Siamo una radio giovane – ha detto il dj durante la presentazione, dopo essersi inchinato di fronte a statuina di Elvis Presley -. Trasmetteremo solo musica rock che è la musica migliore”. E proprio come un vecchio rocker, spavaldo, Ringo non ha risparmiato stoccate agli altri generi musicali: “La musica dance non è in grado di richiamare un pubblico così vasto. Il rock invece ci riesce, come dimostrano i festival in corso in questi giorni in Europa. I rave? Io personalmente li abolirei”. A chi scrive vengono in mente eventi come la Love Parade di Berlino, il Sonar di Barcellona o il Love Family Park di Francoforte. Ma è meglio non polemizzare. Oggi si parla di rock. E’ la festa del rock. “Avremo anche 7 telegiornali – aggiunge Ringo - dove saranno trasmesse notizie un po’ particolari. Più rock. Con la giusta misura. Ma sapremo colpire quando vorremo”. Il target dell’emittente va dai 15 ai 44 anni. L’investimento iniziale da luglio ad agosto sarà di 9 mln di euro. Poi, nei mesi successivi, 5 milioni e quindi 4. L’intesa tra il Gruppo Finelco e Virgin Group è stata finalizzata il mese scorso a Londra, con l'accordo tra Alberto Hazan, presidente del gruppo Finelco, e Sir Richard Branson, l'uomo d'affari inglese presidente di Virgin Group. L’accordo prevede diverse sinergie commerciali tra cui quella con le palestre Virgin Active e con le altre realtà commerciali Virgin. “E’ un accordo in progress – precisa Salvaderi. Secondo Francesco Migliozzi, station manager della radio, l'emittente, creata in un paio di mesi, punta a un fatturato di circa 4 mln di euro per il 2007 e di 12-15 mln per il 2008 con un obiettivo di 2,5 mln di ascoltatori nei primi due anni. Gli speaker che in futuro caratterizzeranno l'emittente, non saranno personaggi noti ma, secondo quanto sostiene Ringo “nuove figure che saranno 'allevate' dalla scuola delle radio del gruppo”. Interessante le scelte di marketing. “Abbiamo deciso di non affidarci alla televisione per la pubblicità- conclude Salvaderi -. Puntiamo sul reed & play: un modo semplice di reclamizzazione come sarà semplice cliccare su Virgin Radio”. |
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![]() TORNA "BLUES SOTTO LE STELLE" NELLO SCENARIO DELLE 99 CANNELLE Uno degli appuntamenti più attesi dell’estate aquilana L'AQUILA - Blues sotto le stelle, alla sua ottava edizione, è uno degli appuntamenti più attesi dell’estate aquilana: un evento di grande rilievo culturale nella cornice di un monumento esclusivo. Arte, musica e spettacolo insieme per ricreare quell’atmosfera magica nell’antico Borgo della Rivera che riacquista così la funzione di aggregazione sociale che ha avuto nel corso dei secoli. La promozione di luoghi d’arte, unita a forme diversificate di spettacolo, ha portato in questi ultimi anni un forte incremento del turismo culturale: si pensi ai numerosi luoghi d’arte, edifici monumentali e centri storici che ogni anno ospitano le grandi star della musica jazz, etnica, rock internazionale (il depliant che riporta il programma del festival è sempre corredato da notizie storiche sulla Fontana delle 99 cannelle). L’originalità delle scelte musicali che hanno da sempre contraddistinto questo festival sono legate soprattutto alla continua contaminazione che la musica afroamericana ha operato sull’Occidente: il blues non solo quindi come genere musicale, ma portatore artefice di forti emozioni, stati d’animo, modi di vivere, una grande cultura da scoprire nei suoi molteplici aspetti. La musica blues, ha assunto una sua precisa connotazione e struttura all’inizio del novecento, sviluppando le proprie radici principalmente lungo il corso del fiume Mississippi ed estendendosi poi con caratteristiche diverse negli altri Stati del Nord-America. Ma è nella seconda metà del secolo, nel dopoguerra, che mostra la sua grande energia e vitalità, trasformandosi rapidamente e assumendo le caratteristiche e i colori delle varie culture e contesti che incontra. ![]() Nel corso degli ultimi 50 anni il blues ha avuto un ruolo rilevante nell’integrazione del popolo nero, nell’evoluzione del costume e nella rivoluzione culturale degli anni “60. Il rock’n’roll di Jerry Lee Lewis ed Elvis Presley, passando per i Beatles, i Rolling Stones, Bob Dylan, successivamente il rock anni “70, il punk, l’hip pop, il rap, tutte derivazioni ed evoluzioni di una cultura che ha radici molto lontane e che non accenna a fermarsi, rinnovandosi e riproducendosi in modi e colori diversi. In questi 8 anni, è stata narrata la storia del blues con i musicisti che ne sono stati protagonisti negli anni migliori, che hanno saputo promuovere e divulgare questa grande cultura. E’ da queste considerazioni, tenendo anche conto della moltitudine dei festival blues nella nostra penisola, che le scelte artistiche di “blues sotto le stelle” evitano di ripetere programmi ormai standard, ma si spingono alla ricerca di artisti di culto, raccogliendo contaminazioni, evoluzioni, provocazioni, le intime emozioni contenute nell’anima blues. L’edizione di quest’anno ci porta ad esplorare ulteriori territori musicali: il manouche iazz omaggio al mitico Django Reinhardt proposto dal gruppo olandese Tolga Quartet, le blues ballads del canadese John Campbelljohn e la sua deliziosa steel guitar, le incursioni heavy- metal- funk del newyorkese TM Stevens. L’evento più atteso è certamente la performance di Uli John Root ex chitarrista degli Scorpions che, attraverso una rilettura della storia della musica, propone un excursus musicale dalle forme barocche di Antonio Vivaldi al rock-blues di Jimi Hendrix con ospiti molto attesi quali Graham Oliver (Saxon) e Nathaniel Peterson (Savoy Brown). Una grande festa è prevista per l’ultima serata, un omaggio al Borgo della Rivera che ospita questo festival da ormai 8 anni: sul palco una band dal sapore e tradizioni italiane, l’Officina Zoè con un ospite d’eccezione il percussionista africano (Mali) Baba Sissoko: la pizzica tarantata incontra i ritmi africani, il canto griko si fonde con la tradizione orale dei griot del Mali. Blues sotto le stelle unisce alla gradevoli serate di divertimento la conoscenza di una cultura in continuo mutamento, proponendo stili musicali e visioni diverse appartenenti però ad una radice comune: blues borderline, blues di confine. |
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