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Fra 4 anni, nel 2011 si potrà festeggiare un Secolo dalla nascita del Blues. Infatti nel 1911 nasceva Robert Johnson, colui che è considerato il padre fondatore per eccellenza del Blues, nonostante il Blues abbia avuto differenti padri, in diverse epoche ravvicinate, tra cui ancora pochissimi in vita, come B.B King e Buddy Guy. Allora i cambiamenti anche solo da un anno a un altro erano enormi, perché un artista, una canzone, un album, era capace di mettere a soqquadro l’intera scena musicale del momento.
Lo sconquasso che ha dato il blues é senza minimo paragone, perché è la prima vera forma di “popular music” nella storia dell’umanità, dove prima c’erano i canti di lavoro o di rivalsa sociale, dove c’erano i menestrelli di corte o i musicisti al servizio sempre e soltanto di elite e aristocratici, dove “nel mentre” si faceva musica classica in grande abbondanza in tutta Europa.
Quando si dice che il Rock nasce da Elvis Presley, e che il passo successivo sono i Beatles e i Rolling Stones da cui sono nati TUTTI i grandi gruppi della storia del rock dai Led Zeppelin ai Genesis, dagli Who a solisti come Carl Perkins, Tom Jones, Van Morrison, Joe Cocker e così via, significa dare i meriti della quasi intera discografia di quegli anni al BLUES.
Quel geniaccio di Elvis Presley prese infatti per la prima volta quella musica per farla bianca. Come? Dandogli immagine e dandogli un preciso scopo sociale. L’immagine sensuale, vibrante, energica di Elvis è icona, lo scopo che lui ha raggiunto è quello di dare voce a delle nuove generazioni che presto avrebbero iniziato la rivoluzione culturale moderna che ancora oggi viviamo nella contemporaneità.
Quindi, usare quella struttura, quegli accordi, quei ritmi, e interpretando l’anima del Blues a proprio modo.
Un tentativo eslcusivo, unico: negli anni ’50, per la prima volta un bianco fa Blues, e crea il rock’and roll. Di lì ai Beatles sarebbero passati pochi anni, e di lì ai Rolling Stones mancava davvero un soffio. L’Inghilterra comincia a rispondere legandosi a doppio filo agli Stati Uniti, e avrebbe proseguito in questo dialogo / incontro e anche risposta /scontro per sempre. Se pensate ai Pink Floyd in Inghilterra e ai Beach Boys in California, capiamo come le differenzi sostanziali sotto il profilo musicale e culturale siano manifeste, nonostante la comune radice: appunto, il blues.
Qui siamo a far vedere dei filmati eslcusivi di musicisti che conoscete, coinvolti da un progetto di Martin Scorsese di rendere merito al Blues come vera radice della musica che gente come Clapton, Van Morrison, Jagger, Lennon (e così via), fanno. Ma anche quei nomi legati a questa radice che purtroppo in Italia nemmeno si conoscono. La collana per la precisione ha partorito ben 7 film diretti tra l’altro da grandissimi registi come Clint Eastwood e Wim Wenders.
Il fatto di non conoscere nomi apparentemente insignificanti come Skip James, Big Bill Broonzy, Son House, Blind Wille Johnson conferma tra l’altro l’eterno buco culturale del nostro paese, incapace di inculcare nozioni di didattica base come quelle delle origini della musica che ascoltiamo oggi. Il limite culturale di non soffermarsi sulle origini di un qualcosa, della cultura di quel qualcosa che l’Italia ha.
Se pensiamo che in Europa siamo il Paese con maggiore tradizione musicale, visto che nel Sud Italia abbiamo vissuto episodi musicali paramente interessanti a quello del Blues, e sicuramente molto più “elevati” rispetto al folklore spagnolo o alle boriose origini cantautorati francesi, dobbiamo solo che frustrarci per la tristezza. Un Paese incapace di rendere merito ai più di 100 strumenti che è riuscito a inventare di mano proprio, un Paese che è riuscito a buttare il dominio della musica nel mondo (ricordiamoci che Ray Charles e Aretha Franklin negli anni ’60 venivano a cantare a Sanremo, e in lingua italiana…), è evidente che non è interessato a capire la musica che viene dagli States e dalla Gran Bretagna, industria dominante e scrittrice dell’intera storia del Rock fino ad oggi (perché i vari Radiohead, Red hot chili peppers, White Stripes, Oasis, Coldplay, sempre da lì vengono).
Oggi è l’occasione non tanto per fare della didattica, ma per godere di episodi musicali avvincenti che non vedremo mai e poi mai in tv nonostante la loro fondamentale importanza, ma che dobbiamo quindi vederci qui insieme, come riuniti in una “setta”, come una èlite che vuole vedere qualcosa di diverso e interessante… anche se questo diverso e interessante dovrebbe essere la “quotidiana quotidianità”. Ma i nostri tg e speciali televisivi sulla musica sono troppo intenti a trasmettere servizi sugli amici di questo o l’altro collega, e al serviziodi tutti quei personaggi che usano la tv per trasmettere programmi con le loro canzoni in modo tale da ricevere un assegno siae più gonfio alla fine dell’anno!
L’irriverenza di Livecity oggi a Torrino Festival, piazza cina, dalle ore 17, spazio Teatro Tenda.
http://www.ibiblio.org/wm/paint/auth/hopper/street/hopper.gas.jpg
da livecity.it
Classifiche USA: Groban ancora primo e pareggia i conti (natalizi) con Elvis
“Noel”, l’album che Josh Groban ha dedicato alle canzoni natalizie, rimane al primo posto della classifica USA per la terza settimana consecutiva e, così facendo, pareggia i conti con Elvis Presley: anche il King, infatti, aveva spedito per tre settimane di fila al vertice della chart a stelle e strisce un suo LP di brani per le festività. “Noel” di Groban (Los Angeles, 27 febbraio 1981) vende altre 581.000 copie, segno –probabilmente- che il suo disco si sta rivelando anche una buona strenna da mettere sotto l’albero. “As I am” di Alicia Keys sale dal 3 al 2 con altri 234.000 pezzi smerciati e si rimbalza con “Long road out of Eden” degli Eagles, che invece scende dal 2 al 3 con altre 204.000 unità mosse. Rimane fissa sul quarto gradino la compilation “Now 26”, ascende dal 7 al 5 il doppio “Hannah Montana 2 (Soundtrack)/Meet Miley Cyrus” di Miley Cyrus, quindicenne da pochi giorni e nuovo idolo di molte giovanissime. La colonna sonora di “High school musical 2” resta in sesta posizione per la terza settimana consecutiva mentre al 7, con altre 107.000 copie, c’è “Carnival ride” di Carrie Underwood. “The ultimate hits” di Garth Brooks scende dal 5 all’otto. Rientra in Top 10, passando dal 12 al 9, l’omonimo di Taylor Swift, 18 anni appena compiuti. Chiude una new entry, “Audio day dream” di Blake Lewis, secondo classificato della sesta stagione del programma televisivo “American idol”.
Da rockol.it
19/12/07
http://puglialive.net/dfiles/news/images/1good.jpg
20 dicembre - GOODOLEBOYS a Cutrofiano (Lecce)
Giovedì 20 dicembre alle ore 22.00 la programmazione del Jack’n Jill di Cutrofiano (Le) prosegue con i GoodOleBoys. La band nasce dall'esigenza di riportare alla luce sonorità e atmosfere tipiche del rock'n'roll anni '50. Tanti i classici eseguiti...da "Pretty Woman" a "Great Balls of Fire", da "Surfin'Safari"dei Beach Boys a "Satisfaction" dei Rolling Stones, ma non solo. I GoodOleBoys rivisitano pezzi più moderni cercando di dar loro una nuova veste "vintage" Elvis Presley, Otis Redding, Bob Dylan, John Lennon, Joe Cocker, Marvin Gaye e tanti altri. Assistendo ad un loro concerto si ha la sensazione di ascoltare un vecchio vinile, perfetto per ballare, piacevole da ascoltare. Intrattenimento allo stato puro.
La band è composta da Nicola Quarto, Davide Fioretti, Simone Martorana e Nicola Deliso (chitarrista e batterista dei Folkabbestia).
Diritti scaduti su Elvis Presley, Sony BMG blocca un disco in Inghilterra
Era prevedibile: con lo scadere dei termini di protezione dei copyright (50 anni in Inghilterra e nel resto d’Europa) comincia a scatenarsi una guerra intorno alle prime registrazioni del re del rock and roll. L’etichetta americana Memphis Recording, che l’estate scorsa aveva pubblicato e piazzato nella Top 20 inglese una ristampa del singolo “My baby left me” approfittando del fatto che nel frattempo la registrazione era diventata di pubblico dominio (vedi News), ha preparato un intero album di prime incisioni presleyane intitolato “New York: RCA Studio 1: The Complete Sessions”. Ma stavolta Sony BMG, custode del catalogo ufficiale di Elvis, ha reagito, intimando al distributore inglese Cargo di non metterlo in circolazione nel Regno Unito pena l’avvio di una vertenza legale. Tra le outtakes incluse nella confezione, sostiene la major, ci sono brani registrati successivamente e per cui non sono ancora scaduti i 50 anni di tutela del diritto d’autore previsti dalla legge inglese. Per evitare guai, Cargo ha obbedito e altrettanto hanno fatto i rivenditori. Ma il direttore di Memphis Recording, Joseph Pirzada, ribatte che Sony BMG si sbaglia (le incisioni incriminate risalirebbero in realtà a prima del 1° giugno 1957) e prepara le contromosse: per febbraio sarà pronta una nuova edizione del disco di cui Sony BMG non potrà impedire la distribuzione in Europa. “Ci hanno messo i bastoni tra le ruote proprio prima di Natale”, ha dichiarato a Billboard. “Ma l’unico risultato che hanno ottenuto è di avere fatto slittare i nostri programmi di qualche settimana”.
Da rockol.it
guitarman
21-12-2007, 10:21
jerry ti si è incantato il dito????
Musica (http://www.romasette.it/modules/news/index.php?storytopic=13) : Natale a suon di gospelhttp://www.romasette.it/uploads/img476ba2f64322a.jpgDal 22 dicembre al primo gennaio saliranno sul palco dell'Auditorium formazioni corali e gruppi spiritual di Concita De Simone
Non c’è Natale senza gospel. Il genere nato dalla cultura afro americana è ormai la colonna sonora delle festività natalizie. E anche quest’anno il calendario degli eventi nella Capitale, dalle chiese alle sale da concerto, non si smentisce. A grande richiesta, visto il successo riscosso nelle passate edizioni, torna il Roma Gospel Festival. Iniziato in alcune delle chiese più belle di Roma, il festival, sotto la direzione artistica di Mario Ciampà, si è ampliato, spostandosi gradualmente al Parco della Musica. L’Auditorium ospiterà dunque da domani, sabato 22 dicembre fino all’1 gennaio alcune tra le migliori formazioni corali e gruppi di spiritual e gospel provenienti dagli Stati Uniti, che faranno vivere, con la loro profonda carica di gioiosa spiritualità, un Natale tra blues e devozione. Formazioni numerose, eleganti e, soprattutto, trascinanti.
Si comincia con The Inspirational Choir Of Harlem, guidato da Antony Morgan. Domenica 23 sono in programma i Sue Conway Victory Singers (nella foto), una formazione strepitosa che arriva da Chicago e vanta 20 anni di vita artistica, 350 concerti in Europa e collaborazione con artisti celebri della musica nera, compresa Gloria Gaynor.
Per il giorno di Natale l’appuntamento è pomeridiano, alle ore 18, con Joe Pace & Colorado Mass Choir. Sonorità moderne, ballate incantevoli, testi intensi e profondi fanno di questo rinomatissimo coro gospel un vero e proprio modello di testimonianza di fede e spiritualità in musica, che calzano bene con la festa odierna. Quando si parla di Joe Pace si parla di uno tra i più grandi interpreti di traditional & contemporary gospel. Compositore di talento, musicista, arrangiatore, nonché uno tra i più quotati produttori e talent-scout, Joe Pace, con ogni sua interpretazione colpisce dritto al cuore per la bellezza della sua musica, per la poesia dei suoi testi ma, soprattutto, per la forte ed indissolubile atmosfera gioiosa. In repertorio brani originali e standard.
Il 26 dicembre si torna al serale (sempre alle ore 21), con i Virginia Mass Choir, 12 elementi (ma in tutto sarebbero 200 e certe volte si esibiscono tutti insieme!) guidati da Earl Bynum. E poi ancora, il 27 Stevenson Clark & the Memphis Singers, un ensemble composto da un pianista e quattro sorprendenti voci provenienti da Memphis, nel Tennesse (la patria di Elvis Presley). Il 28 Donald Woods & His People: lui, uomo di notevole stazza (come nell’immaginario collettivo dei cantori gospel) è uno dei migliori talenti dell’area di Chicago e degli Stati Uniti e “la sua gente”, come chiama il suo gruppo, sono cantanti, tutti nativi di Chicago, che provengono da diversi generi e stili musicali; insieme offrono il meglio del gospel, jazz, r&b/soul e hanno cantato per diversi artisti, compreso Ray Charles. Il 29 Robin Brown and Triumphant Delegation, in cui la leader è considerata fra le migliori cantanti e pianiste della Georgia. Il 30 i Tony Washington Singers[7b], formazione che appartiene al un recente filone musicale, il “gospel & rhythm”, svincolato dagli stereotipi classici della musica di testimonianza e culto della cultura afroamericana, sintesi tra gli inni sacri della tradizione bianca e la matrice ritmica della musica nera dell’Africa.
Festival Gospel anche a Capodanno con il concerto della [b]New Orleans Gospel Night, alle 22, che replica anche il 1 gennaio alle 18. Si tratta di un’originale formazione composta da alcuni fra i migliori musicisti provenienti dai gruppi delle chiese battiste di New Orleans e della Louisiana, lo Stato considerato una delle zone dove maggiormente si è mantenuta viva e attiva l’eredità musicale gospel del sud degli States.
Con il gospel, giorni felici, insomma, anzi, come canterebbero queste formazioni, “Oh happy days”.
21 dicembre 2007
Candidati & Canzoni - Hillary è la più rock
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/esteri/200712images/clinton_h01g.jpg
Hillary Clintonhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
Dieci in corsa, dieci hit: la colonna sonora della campagna elettorale
23/12/2007 (8:31) - FRANCESCO SEMPRINI - NEW YORK
Dieci grandi successi che hanno segnato la storia della musica americana. Sono i brani della compilation elettorale 2008, ovvero le colonne sonore della campagna presidenziale scelte dai dieci candidati in corsa per la conquista della Casa Bianca. La tradizione risale alle origini degli Stati Uniti, quando l’elezione di George Washington fu accompagnata dalle note della storica «Yankee Doodle». Da allora artisti di ogni colore politico, da Elvis Presley ai Los Lobos, hanno conquistato indistintamente democratici e repubblicani grazie ai ritmi incalzanti delle loro canzoni, proponendo talvolta accostamenti arditi ma divertenti.
È il caso di Mitt Romney, che ha scomodato niente meno che «il re del Rock ’n’ Roll» con la sua «A little less conversation» (meno chiacchiere), ovvero la storia di un incontro tra Elvis e la sua amante cui l’artista chiede di non perdersi in discorsi e di «soddisfarlo carnalmente». Una scelta curiosa per l’ex senatore del Massachusetts di fede mormone, che vorrebbe raccogliere i consensi della destra repubblicana più conservatrice. «Ha un significato simbolico - puntualizza il portavoce di Romney, Kevin Madden - vuole intendere che a Washington si deve parlare meno e agire di più». Mike Huckabee ha optato per «Free Bird» dei Lynyrd Skynyrd, storico gruppo rock del Sud: una scelta da intenditori musicali - l’ex governatore dell’Arkansas è un appassionato di musica e suona la chitarra - ma un’insidiosa arma a doppio taglio per un candidato repubblicano che vanta un grande seguito nella destra evangelica lontana anni luce dal testo della canzone: la storia di un’anima libera incapace di stabilire relazioni serie e durature e costretta per sua stessa natura a cambiare luogo: in altre parole, l’esaltazione dell’inaffidabilità.
Per Rudy Giuliani la scelta è se non altro geograficamente originale: l’ex sindaco di New York, repubblicano sui generis nato e cresciuto nella Grande Mela, ha snobbato i tanti artisti di casa e si è sintonizzato su «Life is an highway» (la vita è un’autostrada) dei Rascal Flatts, gruppo country di Nashville, Tennessee. Fred Thompson, che il Tennessee lo ha rappresentato per otto anni a Capitol Hill, si è affidato invece a Johnny Cash e alla sua «I’ve been everywhere». Tra i repubblicani infine brilla la stella di Ron Paul, poco quotato nei sondaggi ma con il merito di avere una canzone tutta sua: il deputato del Texas vanta infatti alcuni fan tra gli artisti musicali, come Steve Dore, che gli ha dedicato «Hope for America», nella quale avverte che «per salvare la nostra repubblica si deve votare per Paul».
Se il rock spopola in casa repubblicana, i ritmi caldi allietano la sponda democratica: Barack Obama sceglie Steve Wonder di cui propone durante le apparizioni in pubblico «Signed, Sealed, Delivered, I’m yours» (firmato, sigillato e consegnato: sono vostro). Un modo per sottolineare la totale devozione al popolo americano in caso di vittoria. John Edwards si affida ai toni del country patriottico di John Mellecamp e della sua «Our country» (il nostro Paese), mentre il governatore del New Mexico, Bill Richardson, si identifica nei ritmi latini della canzone «Mess we’re in» (il caos nel quale ci troviamo) il cui debutto risale ai tempi dell’amministrazione Reagan.
Un capitolo a parte è quello che accomuna la strana coppia Hillary Clinton e John McCain: il candidato repubblicano e la rivale democratica hanno dovuto cambiare colonna sonora in corsa. L’ex First Lady ha licenziato Celine Dion preferendo il country rock dei Bigg Head Todd and the Monster, i cui toni appaiono più adatti alla sua campagna aggressiva e che poco hanno a che fare con «You and I» inizialmente scelta nel repertorio della bionda artista canadese. Il senatore dell’Arizona ha dovuto invece rinunciare a «I won’t back down» (non torno indietro) di Tom Petty su esplicita richiesta del cantante. Lo smacco ha precedenti illustri: all’inizio degli anni Ottanta, Bruce Springsteen protestò contro l’uso di «Born in the Usa» da parte di Reagan, mentre nel 1988 Bobby McFerrin chiese a George W. H. Bush di non usare «Don’t worry be happy» come colonna sonora della campagna presidenziale.
Da lastampa.it
wonderofyou
29-12-2007, 22:03
Amici della Puglia, la sapevate questa???
Appuntamenti » 29/12/2007
Rock'n'roll Winter Party @ Rock Hall - Erchie
http://www.brundisium.net/public/winterparty2007.jpg“Rock'n'roll Winter party” Sabato 29 Dicembre grande appuntamento per gli appassionati del rock'n'roll ,ritorna per il secondo anno consecutivo il “Rock'n'roll Winter party” presso il Rock Hall nella zona artigianale di Erchie (Brindisi).
L’evento organizzato dall’Associazione Arte & Roll in collaborazione con la ProLoco di Erchie, mira a creare dei raduni dove tutti i fans di Elvis Presley e gli appassionati di quei suoni si incontrino a confrontarsi ,a ballare e soprattutto a fare un tuffo negli anni ’50.
Ospiti della serata saranno i Good Ole Boys e Guy Portoghese dei “Guy e gli Specialisti”
I Good Ole Boys nascono dall'esigenza di riportare alla luce sonorità e atmosfere tipiche del rock'n'roll anni '50. Tanti i classici eseguiti...da "Pretty Woman" a "Great Balls of Fire", da "Surfin'Safari"dei Beach Boys a "Satisfaction" dei Rolling Stones...ma non solo.
I GoodOleBoys rivisitano pezzi più moderni cercando di dar loro una nuova veste "vintage"...Elvis Presley, Otis Redding, Bob Dylan, John Lennon, Joe Cocker, Marvin Gaye e tanti altri. Assistendo ad un loro concerto si ha la sensazione di ascoltare un vecchio vinile...perfetto per ballare...piacevole da ascoltare... Intrattenimento allo stato puro. Good Ole Music for Good Ole People!!!
A seguire D.J.set (surf,beat ,rockabilly,bluegrass,ecc.)
Parte dell’incasso sarà devoluto in beneficenza alla piccola Azzurra Polito affetta da una rara malattia . L’inizio della serata sarà alle ore 21:30.
Questa sera per il ciclo "La Grande Storia" un docufilm dedicato a quell'anno
I grandi cortei, le manifestazioni, ma anche quel che accadeva oltre alla politica
1977, un diario in bianco e nero com'era l'Italia prima del piombo
di ALESSANDRA VITALI
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/grande-storia-77/grande-storia-77/este_30113252_06120.jpg
Foto di Tano D'Amico
ROMA - Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, Stefano Recchioni. E' il 7 gennaio del 1978, la strage di via Acca Larentia a Roma. Quelli sono i nomi dei ragazzi morti, vent'anni, diciotto e diciannove. Lì finisce la storia, anzi si trasforma, presto diventerà altro, diventerà peggio. In quella strada del quartiere Tuscolano comincia 1977. Immagini per un diario ritrovato, in onda stasera su RaiTre alle 23.35 per il ciclo La Grande Storia, un docufilm di Roberto Benini, Francesco Lo Sardo e Roberto Malfatto, regia di Roberto Malfatto.
Il racconto di quell'anno, di quel pezzo di storia, degli eventi che lo segnarono. Un po' cronaca un po' ricordo personale (gli autori all'epoca avevano tutti sedici anni), si ripercorrono movimenti, innovazioni ed errori con immagini inedite, private e d'archivio e con l'espediente narrativo, appunto, del diario, pagine lette dall'attrice Daniela Giordano. Uno sguardo sulle suggestioni e le tensioni ma pure sull'Italia che era, che a rivederla oggi sembra lontana cent'anni. Però certe facce, passato il tempo, sono ancora qui.
LO SPECIALE DI REPUBBLICA.IT: 1977, UN ANNO DELLA NOSTRA STORIA
LO SPECIALE DI REPUBBLICA TV: TI RICORDI IL 1977?
"Volevamo restituire un clima, far vivere quelle emozioni anche a chi all'epoca non c'era - spiega Roberto Benini - ed è stato possibile grazie al materiale di privati, oltre a quello delle Teche Rai, che siamo riusciti a ritrovare. Non volevamo fare un film 'politico', esprimere giudizi anche se molte immagini sono abbastanza eloquenti perché il pubblico, un'idea, possa farsela da solo. Non è un film solo sul movimento ma in generale su un periodo che a nostro parere ha segnato la storia molto più del '68".
Il film comincia con la strage di Acca Larentia, segue una breve incursione nel dicembre 1976, la contestazione (le immagini di un'iniziativa al cinema Maestoso di Roma alla quale partecipò anche Domenico Modugno) contro la disputa della finale di Coppa Davis Italia-Cile, che gli azzurri giocarono nello stadio di Santiago, quello stesso stadio usato qualche anno prima come carcere e luogo di tortura a cielo aperto dal generale Pinochet.
Un anno in cui le cose cambiano, in Italia e nel mondo, non solo sul fronte della politica. "E' vero che è allora che si crea la frattura profonda, il conflitto fra una grossa fetta di giovani e la sinistra tradizionale - osserva Benini - e nasce un modo diverso di pensare del quale troviamo traccia ancora oggi, ma è anche l'anno in cui muore Carosello e nasce Berlusconi, muoiono Elvis Presley, la Callas, Chaplin, Rossellini, viene inaugurato il Centre Pompidou di Renzo Piano a Parigi, succedono così tante cose che non siamo riusciti a metterle tutte".
L'intenzione era raccontare due Italie, "quella dei movimenti, le contestazioni, l'inizio della violenza politica - spiega ancora Benini - ma ci sono anche gli Homo Sapiens che vincono a Sanremo con E sei bella da morire, nasce la tv a colori e L'altra domenica di Renzo Arbore, il programma della trasgressione, Padre padrone, primo film prodotto dalla Rai, vince il Festival di Cannes. Tutto però sovrastato da violenza e tensione. Abbiamo cercato di rendere questo clima di doppio binario".
Daniela Giordano fa da filo conduttore con le letture, una parte recitata che introduce un elemento di novità nel docufilm, alla quale si accompagnano le suggestoni di una colonna sonora selezionata con piglio filologico, "tutte cose che si ascoltavano allora, non un amarcord da reduci ma un elemento fondamentale per ridprodurre un periodo così connotato". Certo, c'è la cacciata di Luciano Lama dalla Sapienza di Roma "perché è un momento importante - dice Benini - ma inserita nel contesto, senza dire se quel gesto fu giusto o no".
Molte immagini inedite, molte autoprodotte, Super8 riadattati ai supporti, anche telegiornali d'epoca, materiale dell'Archivio del Movimento operaio, cose che la Rai ha mandato in onda una volta e mai più, e le testimonianze di Carlo Rivolta, il cronista che per Repubblica raccontò il '77 prima di morire in circostanze drammatiche. Ci sono le radio libere, le creatività, il femminismo, e come l'anima del movimento si frammentò in tante anime piccole e talvolta in contrasto fra loro. Tutto quel che il '77 ha prodotto e rappresentato, prima del piombo, oltre al piombo.
E c'è, soprattutto, l'adesione popolare alla voglia di cambiare le cose. "Erano giornate di cupezza - ricorda Benini - ma è impressionante quanta gente andasse ai cortei, alle manifestazioni. Basta vedere la folla ai funerali di Walter Rossi. Una partecipazione irripetibile".
Da Repubblica.it
Se sul forum c'è qualcuno di Spoleto, e non ha altri impegni ecco cosa può fare stasera:-x4
TONY ESPOSITO E TIZIANA RIVALE IN PIAZZA GARIBALDI PER "ONE SHOT 80"
Cambia il programma degli eventi a Spoleto per salutare il nuovo anno
Spoleto - 30/12/2007 18:08
http://www.tuttoggi.info/phpthumb/phpThumb.php?src=../fotogallery/generiche/piazza garibaldi.JPG&w=210&h=180&zc=1
Capodanno openair a Spoleto con musica e allegria. Organizzata da LdE Produzioni in collaborazione con il Comune di Spoleto, la lunga notte spoletina, coinvolgerà le tre principali piazze della città del Festival con musica per tutti i gusti. Per il brindisi di mezzanotte l'appuntamento più atteso è in Piazza Garibaldi. Lo spettacolo "One Shot Ottanta" animerà la piazza con musica dance rigorosamente anni '80 per la regia del dj Marco Lux. Lo spettacolo, presentato da Luca Rutili, avrà come ospiti d'eccezione Tony Esposito (Kalimba De Luna, Papa Chicco, Simba De Ammon), protagonista di una performance live di quasi un'ora, e Tiziana Rivale (Sarà quel che sarà, Ferma il mondo, Infinito) che proporrà i suoi più grandi successi e famosissime cover degli anni ‘80. Un omaggio ad un'epoca e ad una cultura musicale che ancora oggi unisce generazioni giovani e meno giovani. In Piazza della Libertà "Visionight": ancora musica da discoteca con George dj che sarà scenicamente accompagnato dalle immagini commemorative di tre grandi artisti del mondo della musica e dello spettacolo: Maria Callas, Elvis Presley e Charlie Chaplin. Tradizionali e immancabili anche
Addio a Jeanne Carmen, la Marilyn dei poveri
Amò Sinatra, Elvis Presley e fece scandalo
http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/20080102_11.jpg (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=16229&sez=HOME_CINEMA#)
LOS ANGELES (2 gennaio) - L'attrice americana Jeanne Carmen, «la Marilyn dei poveri», regina delle pin-up negli anni Cinquanta, con un passato di eccessi e flirt scandalosi con Elvis Presley e Frank Sinatra, è morta, in seguito ad un linfoma, nella sua casa di Irvine, in California, all'età di 77 anni. Star delle copertine delle riviste americane ed una delle migliori amiche di Marilyn Monroe, Jeanne Carmen negli anni Cinquanta fu, per la sua prorompente bellezza bionda, la protagonista di numerosi B-movie. L'amicizia con la Monroe garantì alla prorompente modella una buona dose di riflettori permanenti, che lentamente si abbassarono su di lei dopo la morte della stessa Marilyn.
Tra la ventina di film di cui Carmen è stata la protagonista figurano I tre fuorilegge (1956), Tamburi di guerra (1957), Ragazze senza nome (1957), Mia moglie... che donna (1958), Furia d'amore (1958) e La ragazza del rodeo (1958).
Nota per le sue love stories con personaggi dello star system, recentemente il figlio Brandon James ha scritto la biografia della madre dal titolo La vita selvaggia di Jeanne Carmen. E proprio la madre pochi mesi fa annunciò la produzione di un film tratto dal libro del figlio facendo il nome di Christina Aguilera per il ruolo della pin-up.
http://www.larinascita.org/images/stories/q-elvis.jpg
73 anni fa nasceva The King, il re del rock’n’roll
Oggi è l’anniversario della nascita di Elvis Presley, nato nel 1935. Autentico rivoluzionario della musica, seppe fondere più e meglio di tutti la musica bianca e il rhythm’n’blues in quella miscela esplosiva, il rock’n’roll
che a metà degli anni cinquanta sconvolse, e scandalizzò, il panorama musicale e non solo degli Stati Uniti d’America. Per questo Elvis fu da allora fino ad oggi The King, il re del rock’n’roll.
Nato da una famiglia di umile origine a Tupelo, sopravvisse al fratello gemello morto appena nato. Un episodio questo che lo lega curiosamente ad un cantante rock di oggi, Nick Cave, veneratore di Elvis, tanto da dedicargli una canzone, Tupelo appunto.
Cresce, prima a Tupelo poi a Memphis dove la famiglia si trasferisce, frequentando soprattutto i quartieri della gente di colore, e questa cosa, insieme alle origini Cherokee del padre, fa di lui una figura anomala nel panorama razzista del Sud degli Stati Uniti degli anni ’50.
La sua scoperta musicale è dovuta al caso: fu notato agli studi di registrazione della Sun Records dove si era recato per registrare, a pagamento, una canzone da regalare alla madre. Gli fecero registrare dei dischi, tra cui il primo fenomenale That’s All Right Mama, che divennero immediatamente delle hit musicali. Il suo successo fu immediato ed immenso, non solo per la musica, ma per l’abbigliamento, il suo famoso ciuffo e le basette sconvolsero la moda imperante che imponeva agli adolescenti pettinature stile marine, e per lo stile, il suo tipico ancheggiare sensuale, da cui prese il soprannome Elvis the pelvis, che scandalizzò l’America puritana e perbenista.
Dopo ci fu il servizio militare, in Germania, dove conobbe la sua futura moglie, Priscilla. John Lennon una volta disse che Elvis dopo il servizio militare non era stato più lo stesso. Di certo negli anni ’60 il rock cambiò, nuove esperienze, nuovi gruppi, a cominciare dai Beatls e dai Rolling Stones esplosero. Presley si perse via recitando in svariati film di grande successo ma di scarsa qualità (a parte Viva Las Vegas e altri due o tre). Ma quando tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta ricominciò a fare musica (sono di questo periodo le bellissime In the Ghetto e Suspicious Minds), ad apparire con show musicali alla televisione, a fare concerti apparve chiaro che lui era ancora il più grande, era ancora il Re.
Gli ultimi anni della sua vita li spende in concerti che tiene a ritmo forsennato, un migliaio circa in sette anni. Ma l’uso di droghe e di medicinali (Elvis era noto per la sua ipocondria) e l’alimentazione smodata lo portarono alla morte per infarto a soli 42 anni).
Praticamente tutto il rock deve qualcosa ad Elvis o ha preso influenza da lui (forse solo il progressive e i Pink Floyd ne hanno fatto a meno, e si sente!), persino il più iconoclasta dei movimenti rock, il punk, che forse più di tutti ha saputo esprimere di nuovo il carattere intimamente rivoluzionario del rock’n’roll. Per questo vogliamo ricordarlo con l’omaggio che Joe Strummer, già cantante dei Clash purtroppo anche lui scomparso, gli fece “recitando alla Elvis” nel film “Mystery Train” di Jim Jarmush, in cui ci fece sentire tutti dei piccoli Elvis.
Alberto Visco Gilardi - 8.1.2008
Da LaRinascita.org
http://musica.temi.kataweb.it/files/2008/01/combo2.jpg
ALMANACCO – 8/1/1935-1947
di John Vignola
8 gennaio 1935 - 1947: una data molto importante per il rock. Nel 1935 nasce Elvis Aaron Presley, colui che sarà acclamato come il Re del rock’n’roll: dal 1955 fino ad oggi è l’artista che ha collezionato il maggior numero di primi posti (più di cento) nelle classifiche statunitensi e britanniche. A tutti gli effetti, ha portato al massimo splendore un genere appena accennato, realizzando il sogno del suo primo produttore, Sam Phillips, che fantasticava di scovare “un bianco che cantasse come un nero”.
Comunque la si pensi sulla sua arte, è innegabile che abbia rivoluzionato il costume dell’epoca, fin dalle prime apparizioni televisive, quelle più esagitate, in cui ondeggia con il bacino e finisce per guadagnarsi il soprannome Elvis The Pelvis. Spremuto a morte dal mercato che aveva lui stesso contribuito a creare, se ne andrà tristemente il 16 agosto del 1977, a soli 42 anni, dopo una serie poco memorabile di concerti, schiavo di pasticche di ogni tipo e del suo stesso mito.
Nello stesso giorno, dodici anni più tardi (1947), nasce David Jones, all’anagrafe artistica David Bowie, che si rivelerà al mondo del pop come uno dei più scaltri e sovversivi esteti della musica. Con il singolo Space Oddity, del 1969, comincerà una carriera che lo vedrà vestire i panni dell’alieno Ziggy Stardust, del Duca Biancoe dedicarsi occasionalmente al cinema e alla produzione di dischi altrui (per esempio, con un capolavoro quale Transformer di Lou Reed, nel 1972).
Nel 2006, un telefilm britannico di successo prenderà il titolo da una sua celebre canzone dei primi Settanta, Life On Mars. Con tutte le sue contraddizioni artistiche, Bowie rimane una delle figure più rilevanti di un modo di intendere la musica curioso e aperto alle altre discipline, con un’attitudine difficile da trovare nelle band di oggi, molte fin troppo simili a una qualsiasi delle sue molteplici incarnazioni. Massimo rispetto per il Duca, quindi, e un ricordo commosso al Re.
In via del tutto eccezionale, all'articolo in questione, aggiungo anche i commenti, perchè mi ha fatto piacere leggere come le persone hanno commentato l'ennesimo articolo riduttivo
5 commenti
Ilaria ha scritto:
9 Gennaio, 2008 08:27 (http://musica.temi.kataweb.it/2008/01/08/il-re-e-il-duca-del-rock/#comment-4780) Rock on Children of the Revolution!
Toni ha scritto:
9 Gennaio, 2008 00:14 (http://musica.temi.kataweb.it/2008/01/08/il-re-e-il-duca-del-rock/#comment-4777) Parafrasando una definizione giornalistica e Renzo Arbore ( perché no, visto il taglio dell’articolo ? ) “ il coccodrillo, di coocodrillo…il coccodrillo è la felicità..”…ove si intende per “coccodrillo” il termine giornalistico con cui viene definito l’articolo scritto quando muore qualche personaggio più o meno famoso.
E qui, rileggendo l’articolo mi contagia il dubbio evidenziato da Alex
“Mi sorge l’annoso dubbio, cosa è importante? la loro arte o la loro vita privata?”
Già, i soliti quattro dati su Elvis, ritrovabili su qualunque motore di ricerca, e poi…BUM !!! la chiusura ad effetto con la solita retorica, in questo caso anche pietistica “…se ne andrà tristemente il 16 agosto del 1977, a soli 42 anni, dopo una serie poco memorabile di concerti, schiavo di pasticche di ogni tipo e del suo stesso mito….”
Una domanda ed una considerazione:
la domanda:
ed io che ho iniziato ad amare Elvis per la sua “ In the ghetto “, con pezzi come “ Good time Charlie’s got the blues “ o “ Pieces of my life “, ballate non strappacuore ma che ti mettono davanti ad uno specchio, devo sentirmi un U.F.O. perché provo stupore a non veder neppur minimamente menzionato questo suo lato, ovvero la capacità di cantare, di interpretare ( basterebbe il neanche un minuto in cui con la sola voce interpreta il ritornello di “ I shall be released “ di Dylan ),
e rimarcata invece la solita immagine di “ Elvis the Pelvis “ etc ?
la considerazione:
ha ragione Vignola quando definisce “scaltro” Bowie.
Tanto scaltro da indurlo, differentemente da Elvis, a parlare del suo lato artistico, tralasciando correttamente ( è un articolo di poche righe, mica una biografia )“ quello trasgressivo da effetti speciali che tanto piace al mondo del gossip, musicale e non.
P.S. Qualcuno ricorda a chi e perché è dedicata “Angie” dei Rolling Stones ?
O è solo leggenda metropolitana ?
Alex ha scritto:
8 Gennaio, 2008 23:41 (http://musica.temi.kataweb.it/2008/01/08/il-re-e-il-duca-del-rock/#comment-4776) …ma si…John Vignola è un grande giornalista, informato etc etc…
semplicemente sa che a tutti interessa di più sapere che Elvis nel privato si impasticcava, a nessuno interesa invece il suo lato artistico. Giustamente David Bowie, The Thin White Duke, siccome è ancora vivo, non ha fatto mai uso di alcuna sostanza stupefacente nè può essere ricordato per alcuna bizzarria amorosa!
Mi sorge l’annoso dubbio, cosa è importante? la loro arte o la loro vita privata?
Se è la seconda mi sa che devo informarmi sul lato privato di John Vignola.
Carlo ha scritto:
8 Gennaio, 2008 22:55 (http://musica.temi.kataweb.it/2008/01/08/il-re-e-il-duca-del-rock/#comment-4774) Sicuramente il riferimento è all’ultima serie di concerti, che furono l’unico episodio triste di una carriera indimenticabile. Viva Elvis e Viva pure David Bowie, che è ancora vivo e lotta con noi.
walter ha scritto:
8 Gennaio, 2008 21:53 (http://musica.temi.kataweb.it/2008/01/08/il-re-e-il-duca-del-rock/#comment-4773) concerti poco memorabili…
vi riferite al 1968 ncb tv special nr 1 in usa..
forse al 1969, battuti ogni records di incassi a las vegas…non ci riusci`neanche la Streisand…oppure houston astrodome 500.000 spettatori in una settimana. Oppure Madison square garden New York 1972…tutto esaurito per tre sere cioe`quelle a disposizione…tra il pubblico Dylan, Clapton , Bowie, Plant Robert, Lennon e Harrison, Simon e Garfunkel. Forse al miliardo di spettatori dell`Aloha from Hawaii primo show in mondovisione…
O forse vi riferite agli ultimi concerti in cui dovette esibirsi, rovinato e malato ormai…elvis a 30 anni dalla morte e`ancora piu giovane di questa italia piena di saputoni poco informati
da Kataweb music
Oggi onore ad Elvis Presley nella sua città natale
Sarà scoperta oggi a Tupelo, Mississippi, una targa che rende onore ad Elvis Presley per il suo contributo al blues ed allo stesso Mississippi. Il King nacque a Tupelo l'8 gennaio 1935 e morì a Memphis, Tennessee, il 16 agosto 1977. Il governatore Haley Barbour ha affermato che Elvis influenzò più d'ogni altro artista il rock'n'roll americano, e che "parecchia della sua ispirazione musicale la trasse dal blues del Mississippi". La targa, denominata Blues Trail e sponsorizzata sia dal museo dedicato al cantante sia dall'ufficio del turismo di Tupelo, ha già onorato, tra gli altri, Willie Dixon, Howlin' Wolf e Bo Diddley.
Da Rockol.it
perlanera
09-01-2008, 08:07
Praticamente tutto il rock deve qualcosa ad Elvis o ha preso influenza da lui (forse solo il progressive e i Pink Floyd ne hanno fatto a meno, e si sente!),
mai frase fù più azzeccata!!!:-brav:-brav:-brav:-brav
guitarman
09-01-2008, 08:16
Praticamente tutto il rock deve qualcosa ad Elvis o ha preso influenza da lui (forse solo il progressive e i Pink Floyd ne hanno fatto a meno, e si sente!),
mai frase fù più azzeccata!!!:-brav:-brav:-brav:-brav
quoto. :-rock
wonderofyou
09-01-2008, 08:30
Classifica della musica digitale per i discografici italiani
La Fimi, l'associazione dei discografici italiani, annuncia una minirivoluzione: stop alle classifiche dei singoli, al via quella dei download dei brani in digitale. Fine di un'epoca.
di Fabrizio Frattini
( 7-01-2008 )
Minirivoluzione per le classifiche musicali redatte dalla Fimi. L'associazione dei discografici italiani, una realtà storica che raggruppa le principali etichette del nostro paese, cancella infatti la graduatoria dei singoli, sostituendola con quella dei brani maggiormente scaricati da Internet (http://www.fimi.it/classifiche.asp?idtipo_classifica=6).
La scelta di abbandonare la classifica dei 45 giri (che oramai erano solo i Cd singoli), data con un sintetico comunicato stampa, rappresenta la fine di un epoca e la presa d'atto che una seconda era è cominciata, quella del mondo digitale (http://www.macitynet.it/macity/aA30612/index.shtml#), come spiega lo stesso Enzo Mazza, presidente della Fimi.
La graduatoria vede in testa Elvis Presley con Baby Let's Play the House (in versione remixata), al secondo Ligabue con Niente Paura al terzo Alicia Keys con No One. La graduatoria è molto simile a quella di iTunes Store; sette canzoni su dieci sono le stesse (compresa la prima), un fatto abbastanza comprensibile se si considera che anche nel nostro paese il negozio iTunes è il principale portale per chi compra musica in formato digitale anche se va detto che in Italia hanno una enorme incidenza le canzoni usate come suonerie (http://www.macitynet.it/macity/aA30612/index.shtml#) nei cellulari e vendute (a prezzo salatissimo) dai gestori di telefonia e da vari portali Internet.
SEMPRE IL N. 1 !!!
wonderofyou
10-01-2008, 09:50
Stars On Stage. Divi e miti nelle immagini di Sam Shaw e Larry Shaw
11/01/08 > 25/03/08 - Firenze
http://www.arte.go.it/eventi/2008/images/StarsStage_01.jpg Il MNAF, che ha compiuto il 28 ottobre un anno di apertura, presenta una importante mostra che si offre al visitatore come un viaggio nella storia della fotografia del Novecento.
La mostra che inaugura al MNAF il programma espositivo 2008 propone, ancora una volta, lo stretto rapporto esistente tra cinema e fotografia, due tra le arti visive che hanno fortemente caratterizzato il ventesimo secolo. Un evento realizzato grazie alla partnership con Dockers® San Francisco.
Le grandi star del mondo del cinema e dello spettacolo devono spesso il loro mito ai grandi fotografi e alle loro fotografie che col passare del tempo sono diventate esse stesse icone del personaggio. "I grandi ritrattisti sono dei grandi mitologi" scriveva infatti il saggista Roland Barthes.
La mostra si offre quindi al pubblico come una galleria di Star del mondo dello spettacolo immortalate dall'obiettivo di due ineguagliabili fotografi americani: Sam Shaw e Larry Shaw, divenuti loro stessi vere e proprie celebrities.
Una settantina gli scatti in grande formato di questi due grandi autori, che raffigurano una lettura sorprendente del mondo dello spettacolo e del cinema attraverso i loro ritratti di attori, cantanti e registi realizzati tra l'atelier del fotografo e il back stage.
Le immagini sono spesso "rubate" sul set del film, dietro le quinte dello spettacolo, nei momenti di riposo o di relax degli artisti, dal parrucchiere, in casa, per la strada. Straordinarie le serie dei provini a contatto del servizio fotografico "Contact Sheets" che dimostrano il lavoro attento del fotografo nel ritrarre star del calibro di Paul Newman, Marlon Brando, Elvis Presley, sorpresi in vere e proprie sequenze di immagini inusuali e colti spesso in atteggiamenti inediti.
Davanti all'obiettivo di Sam Shaw e del figlio Larry scorrono i più importanti divi del cinema, da Marcello Mastroianni a Sofia Loren, da Clark Gable a Sean Connery, da Marilyn Monroe a Anthony Quinn.
Stars On Stage
Divi e miti nelle immagini di Sam Shaw e Larry Shaw
Inaugurazione: giovedi 10 gennaio ore 19.00 (SOLO SU INVITO)
Periodo: 11 gennaio - 25 marzo 2008
MNAF Museo Nazionale Alinari della Fotografia
Piazza Santa Maria Novella 14a rosso
Firenze
Orario: 9,30 -19,30; sabato fino alle 23,30, chiuso mercoledì. Biglietto: Intero € 9,00; Ridotto € 7,50; Scuole € 4,00; Gratis bambini fino a 5 anni (il biglietto è comprensivo della visita al Museo)
Tel. +39055216310
Fax +390552646990
E-mail: mnaf@alinari.it
www.alinari.it (http://www.alinari.it/)
Catalogo edito da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia in italiano e inglese, 64 pagine, 70 fotografie, formato 24x25, copertina in brossura. Prezzo in mostra € 18,00
Ufficio Stampa:
Rosa Manno Tel. 055 2395207 Fax 055 2395230 rosa@alinari.it
Ragazzi fatevi sotto!!!!
A Milano terza giornata di sfilate
Rock is my way. Ecco l'uomo del prossimo inverno
Jonh Richmond e Roberto Cavalli a tutta musica. Pignatelli e Coveri sono gipsy chic
Si presenta con passo spedito e capello al vento. Occhiali scuri. Velluto operato, macramè, montone. E’ lui, indiscutibilmente lui. L’uomo (Uomo) della prossima stagione fredda in passerella durante il terzo giorno di Milano Moda Uomo. E’ l’uomo di John Richmond, di Roberto Cavalli e di Andrew MacKenzie.
Richmond porta in passerella la tradizione musicale rock con i Rolling Stones ed Elvis Presley. Un uomo anni ’60 che sceglie solo velluto di alta qualità e lo declina nei toni del rosso. Chiaro, sangue, scarlatto. Nei toni del blu. Scuro, scurissimo, notte. Poi il porpora. Chiamato “rich purple”. E’ un uomo che ama l’abito non convenzionale: la giacca ha un taglio corto, la gamba è larga. Larghissima. E al velluto si unisce la pelle con morbidi pantaloni neri a zampa che si preannunciano come il vero must have. Un uomo dandy che non disdegna sciarpe in seta, cappelli oversize e stivaletti (very hard) alla caviglia in pitone. Piace l’uomo di Richmond perché sa creare un uomo nuovo, che ama i nuovi colori e i tessuti. Piace perché al classico abito unisce maglie in filato pesante di angora e mohair e ricopre di perline, satin e bagliori la sua notte. Ed il suo giorno.
La collezione Dirk Bikkembergs è all’insegna dell’uomo virile e sportivo, sicuro di sé, tanto da potersi permettere di azzardare con la tinta delle scarpe e degli accessori.
Roberto Cavalli fa sfilare quella che lui chiama “nuova virilità” e crea un rock man alla continua ricerca di virilità. Cavalli dice che “nella moda maschile ci vuole tatto”: intuito e mano. Ecco i velluti operati, i rasi jacquard, le camicie in satin e i montoni a effetto astrakan sulle note del nuovo pezzo delle “Vibrazioni”. Moda e musica insieme per un duetto ben apprezzato.
Moschino veste i ragazzi di paillettes con panta multi color, ma non dimentica il simbolo del cuore declinato su macro e micro spille che ricoprono le giacche in tessuto lucido.
Svolta quasi anti fashion sulla passerella di palazzo Mezzanotte dove Carlo Pignatelli Outside vira verso l’intelletual chic. O meglio “tzigano”. Montoni arricchiti di intarsi, lavorazioni patchwork, utilizzati anche per giacche e gilet. Fantasie floreali per un mix-match che strizzano l’occhio a Fellini e al musical Hair. Dal gusto profondamente hippy. Un "Gipsy Traveller" girovago su più fronti, in bilico tra le ispirazioni nostalgiche del musicista Goran Bregovic o le atmosfere cinefili del regista serbo Emil Kusturica. Tornano l’eskimo e i cappotti in lana cotta e si indossano su dolcissime maglie di cachemire slabbrate. Gli occhiali sono immancabili e dal gusto rétro, forme anni '70 in tartaruga trasparente e metallo cromato che completano la nuova collezione degli
accessori.
Gucci si ispira a Eugene Huntz, leader dei Gogol Bordello, con una collezione rock star di ispirazione russa, ma rivisitata in chiave contemporanea, arricchita di tradizione folk, ricami e borchie.
Enrico Coveri sceglie, invece, un gentiluomo di campagna. Viveur e uomo amante del lusso, veste completi da caccia alla volpe e pull colorati molto chic. Ma anche gipsy. Un uomo che non disdegna i completi bianchi, sia nelle mise da vero zingaro del lusso, che con sciarpone e intarsi in cachemire.
L’uomo di Laura Biagiotti ama i pullover. In contrasto con le giacche e le camicie aderenti, diventano accessori e capispalla che ammorbidiscono il look con eleganza e un pizzico di eccentricità.
All’interno di uno spazio post industriale con passerella trasparente Andrew Mackenzie declina il suo invito rosso scarlatto su modelli in stile gothic. I ragazzi, membri di un gruppo del tardo diciannovesimo secolo, amanti della poesia e della musica, incarnano l’eleganza di re Edoardo, con giubbotti in pelle stile bikers, finte spalline e camicie in organza, mentre il denim è studiato nei minimi dettagli, con il suo taglio strettissimo e il cavallo molto basso. Nero e rosso accesso, cappotti e giacche di pelle per un look che ricorda molto “I ragazzi di vita” di Pasolini.
Andrea Caravita
14 gen. - Zucchero si conferma al vertice della classifica degli album piu' venduti mentre il vecchio Elvis Presley si riprende il primo posto dei brani piu' scaricati dalla rete ai danni di Ligabue che, comunque, si consola con il secondo posto in entrambe le graduatorie.
http://www.clandestinoweb.com/images/stories/AA_fotoXFocus/highschool-musical280x200.jpg
A dominare la classifica Fimi-Nielsen dei cd piu' venduti e' ancora Zucchero con il suo "All the Best". Secondo posto per Ligabue ("Primo tempo") e terzo per la Nannini ("Gianna Best").
Seguono in ordine Ramazzotti ("E2"), Venditti ("Dalla pelle al cuore"), Celentano ("Dormi amore"), Radiohead ("In Rainbows").
Ottavo posto per la Pausini ("San Siro 2007"), e nono per Mario Biondi ("I love you more live"). Chiudono al decimo posto i Negramaro con la loro "Finestra".
Per i brani piu' scaricati da Internet, primo posto per Elvis con il remixato "Baby,let's play house". Alle sue spalle "Niente paura" di Ligabue. Seguono Alicia Keys ("No One") e Timbaland feat.One Republic ("Apologize").
Tra le compilation ancora sul gradino piu' alto del podio "High School Musical 2" seguito da "50 Zecchini d'oro".
Vasco Rossi si conferma primo nella classifica dei dvd piu' venduti con "Vasco@Olimpico.07". Tokio Hotel secondi ("Zimmer 488 live in Europe") e Queen terzi con il loro live a Montreal. (AGI)
(http://www.clandestinoweb.com/tavole/top-10-14-01-2008-la-classifica-2.html)
http://www.skylife.it/mediabin/08-%20Web/00-%20Portale/02-%20SKY%20Cinema/02-%20Immagini/0801%20gennaio/carpenter-grneri-v--350_200.jpg http://www.skylife.it/img/pixTra.gif
16 Gennaio, 2008
Nostro signore degli orrori
http://www.skylife.it/img/pixTra.gifCarpenter, autore di Halloween e Il seme della follia, compie sessant’anni
http://www.skylife.it/img/pixTra.gifhttp://www.skylife.it/img/pixTra.gif| Torna all'articolo |http://www.skylife.it/img/pixTra.gifAuguri - Compie sessant'anni l'autore horror amato anche da chi non ama l'horror: Mister John Carpenter. Mentre i registi a lui più assimilabili continuano a non azzeccarla una, lui preferisce pensare bene al prossimo passo della sua filmografia (The Prince), intantoCigarette Burns - Incubo mortale rimane l'episodio più grande della serie Masters of Horror. Nato a Carthage, New York, il 16 gennaio del '48, si sposta con la famiglia in Kentucky dove il padre musicista è chiamato ad insegnare al dipartimento di musica della locale università, che John frequenterà per un periodo. Passa alla USC film School di Los Angeles, ma in realtà è già un veterano del cinema: il primo corto lo gira nel '62, a soli 13 anni di età, Revenge of Colossal Beasts, l'anno successivo, invece, firma Terror from Space.
Un tipo solitario - John Carpenter è il regista più profondamente rock che ci sia in giro.
Non è tanto il suo amore sconfinato verso Elvis Presley - cui dedica il tv movie Elvis, il re del rock - a farci asserire ciò, quanto un atteggiamento aggressivo e allo stesso modo divertito verso le cose della vita. L'amore per un America irrimediabilmente legata agli anni Sessanta, alle Cadillac scintillanti e al cinema western più cazzuto (guardate Vampires per credere…) fanno di Carpenter un autore per nulla assimilabile ai suoi colleghi del New Horror come Craven, Romero e Hooper. Sa essere più classico di tutti loro e ugualmente più sperimentale, riesce ad essere cristallinamente filosofico senza mai essere pesante o noioso, maschile come Aldrich e Fuller, legislatore di genere come Ford.
L'ho inventato io! - La filmografia del regista - che si apre ufficialmente con il divertito e divertente Dark Star (in realtà sua tesi di laurea), parodia fantascientifica dove c'è già il topos di un gruppo di persone costretto in uno spazio angusto - è una vera e propria enciclopedia di cinema di genere. A Halloween - La notte delle streghe si deve la nascita dello slasher, a 1997: Fuga da New York quella del post - apocalittico mentre La cosa, insieme a Videodrome di Cronenberg, in certo modo risulta l'opera più seminale di quel cinema delle mutazioni che ha segnato tutti gli Ottanta. Come si diceva spesso il cinema di Carpenter assume le forme del western classico, più precisamente di un western: Un dollaro di onore di Howard Hawks. Il regista lo ha rifatto in tutte le salse, senza mai dimenticare di essere sorprendente: già Distretto 13: le brigate della morte risultava un remake urbano di quel capolavoro del '59, così come il fanta - horror Fantasmi da Marte. A tutt'oggi i capolavori di Carpenter probabilmente rimangono il cervellotico Il seme della follia e il pessimista Il signore del male.
Russell - Volto pubblico di questo cinema granitico e all'antica è senza dubbio il duro Kurt Russell, diretto in cinque occasioni: Elvis, il re del rock, 1997: Fuga da New York, La cosa,Grosso guaio a Chinatown e Fuga da Los Angeles, sequel/remake del primo film. Halloween di Rob Zombie è probabilmente il più bel regalo che il vecchio Johnny potesse ricevere per il suo sessantesimo compleanno. Remake o newquel che sia, infatti, la pellicola del regista de La casa del diavolo risulta tanto un film dannatamente personale quanto un omaggio a tutto Carpenter e al suo Halloween, alfa di tutti gli slasher e di molti dei nostri incubi...
Pubblicato il 17/01/2008 alle 08:18:10
Il Re Del Gancio e' un radio show rock ed offre visibilita' alle giovani promesse di Patrizia Busonero (stampa.ululati@libero.it)
Ma e' anche' un knock out ai network che non hanno coraggio nei loro palinsesti: da noi puoi ascoltare Little Taver, The Shadow Line, Tenedle, Marvin, Punkaos, Marydim, Contrada Casiello, Persiana Jones, Noi Nati Male, Vico Ellena, Deriva...
http://www.musicalnews.com/img_art/17012008081810.jpg
Ascolti una radio e poi cambi canale: non senti la differenza! Cambiano i conduttori, ma la musica e' sempre la stessa. Le radio accusano le case discografiche e queste si difendono dicendo che sono le radio a dettare i tempi, non dando spazio a generi che non reputano interessanti!
Come dice il nostro diretur Giancarlo Passarella ... Avessi io piu' emittenti, una la farei rock e l'altra dance, una a quadretti e l'altra a pallini: invece l'impressione e' quella di programmazioni predigerite, dove la voce grossa la fanno le radio e le case discografiche si devono adattare...
Ma il pericolo forse deve ancora arrivare...Si', perche' cosi' facendo si ammazza la nuova generazione di musicisti e non gli si offre l'opportunita' di farsi conoscere. Contemporaneamente anche il movimento dei conduttori/dj subisce dei gravi danni, perche' vanno avanti quelli che fanno ridere e che sono smaccatamente simpatici... non certo quelli che sanno di musica e sono dei buoni conduttori...
Perdurando questa situazione nella radiofonia ed avanzando la crisi discografica, Giancarlo Passarella ha accettato di ritornare in campo (tutti ricordano i suoi trascorsi nel biennio 1986/7 a Rai Stereo Uno o le sue trasmissioni sulla fiorentina Controradio dal 1990 al 1994), dialogando con le emittenti amiche o associate alla R.E.A. Radiotelevisioni Europee Associate e creando uno show semplicissimo che si chiama Il Re Del Gancio .... Ho scelto questo nome, perche' cosi' venivo preso in giro da un paio di conduttori ai tempi in cui trasmettevo a Controradio: mi accusavano di cercare sempre di legare i brani che mandavo in onda o tra di loro o con la realta... ma io sono un comunicatore e non un guitto dell'etere. Quindi mi prendevano in giro, ma in fondo mi facevano pure un favore, elogiando cio' che stavo facendo e come operavo....
Ma questa esperienza non l'ha portato automaticamente a credere in tutto quello che viene definito indipendente o underground, perche' ha sempre sostenuto di non amare i ghetti o i programmi radio in cui si mandi solo un dato genere musicale...Ti ascoltano cosi' gli adepti ed il tuo genere che ami rimane ancora piu' di ghetto e da iniziati: praticamente il tuo rock diviene la prigione in cui ti stai chiudendo dentro e non si allarga il numero delle persone che potrebbero apprezzarlo. Da qui l'idea del nuovo show ... nel Il Re Del Gancio si chiede l'attenzione dell'ascoltatore solo per 7/8 minuti... gli si fa ascoltare subito una canzone famosissima, cosi' da attirare la sua attenzione... tipo Elvis Presley, Genesis, Dire Straits o anche di qualche cantautore italiano che vale.... poi si crea il gancio con un artista giovane italiano che cosi' viene considerato ed apprezzato, perche' proposto in modo soft ... .
Logico chiedergli quali i responsi sino ad ora arrivati...Davvero forti! Le e-mail sono del tipo....NON PENSAVO CHE CI FOSSE DEL ROCK ITALIANO COSI'! ... ma mi e' arrivato anche un messaggio che diceva ... CHE FORTE SENTIRE DEL PROG METAL A META' MATTINA E NON IN ORARI IMPOSSIBILI ... CHE BELLO POI SCOPRIRE CHE LO SUONAVANO DEI VENTENNI ITALIANI .... tutte affermazioni che ci danno la carica per andare avanti, perche' anche le radio che mandano in onda lo show devono essere continuamente motivate. Senno' attaccano il computer ed in quell'orario mandano in onda una selezione di musica da discoteca o latro tappetto sonoro insulso!..
Eccovi le scalette dei prossimi giorni. Il primo nome e' quello dell'artista famoso che apre le trasmissioni, mentre subito dopo trovate la proposta. In mezzo ci sono un po' di chiacchiere ed il famoso gancio, la scusa per legare i due....
- Lunedi 21 Gennaio YES + Tenedle da Firenze/Marydim da Gorizia
- Martedi 22 Gennaio OSIBISA + Little Taver da Reggio Emilia
- Mercoledi 23 Gennaio QUEENS OF THE STONE AGE + Deriva/Gennaro Castaldo da Napoli
- Giovedi 24 Gennaio ELVIS PRESLEY + The Shadow Line da Roma
- Venerdi 25 Gennaio SMASHING PUMPKINS + Marvin da Firenze
- Lunedi 28 Gennaio PRETENDERS + Punkaos da Catanzaro
- Martedi 29 Gennaio FRANKIE AVALON + Contrada Casiello da Roma
- Mercoledi 30 Gennaio D.D. JACKSON + Lodovico Ellena da Vercelli
- Giovedi 31 Gennaio GENESIS + Persiana Jones da Torino
- Venerdi 1 Febbraio DEEP PURPLE + Noi Nati Male da Arezzo
Ovviamente lo show e’ gratuito: la singola emittente lo manda in onda senza alcuna spesa, perche’ (anche se costa produrlo) tutti i comparenti sono convinti che e’ un piccolo contributo al futuro della generazione musicale italiana. Non va penalizzata o ghettizzata, ma aiutata: ognuno deve fare il proprio piccolo dovere. Ognuno …
da Musicalnews
Chiude domenica 20 alla Fiera di Padova il Bike Expo
Una domenica tutta per i bikers 19-01-2008
http://www.padovanews.it/images/thumbnails/eventi/bikeshow_1_jpg_6c28bd3171a991c88f87305c109b6ac5.jp g
Ultima giornata, domenica 20 gennaio, per il Bike Expo che chiuderà i battenti della sua quattordicesima edizione e lascerà il testimone alla settimana edizione di Auto Expo, il salone delle quattro ruote.
Anche domenica, il Bike Expo sarà aperto con orario continuato, dalle 9 alle 20. I bikers di ogni età, provenienti da tutta Europa in moto, auto, treno ed aereo hanno invaso, dalle 9 alle 20, tutti i padiglioni della fiera. Sia quelli riservati al custom ed al chopper e sia quelli dedicati alle moto tradizionali ( Honda, Yamaha, Kawasaki , Bmw, Suzuki, Aprilia, Triumph , Malaguti, Harley Davidson , etc). Afflusso continua di gente anche negli stand dell’area Design , dei Trial , dell’Enduro e nelle aree esterne, dove anche domenica proseguono le esibizioni nelle varie specialità del settore.
E il viaggio continua tra tutta una serie di stand riservati ai “duri” del mondo dei biker. Spazi coloratissimi, gestiti dagli “ Hels Angels”, dove si possono acquistare manifesti di Marylin Monroe, dischi di Elvis Presley, cappelli di cuoio ingrassato, poster che portano all’American Dream e della West Coast dei bikers nostrani, fibbie e cinture in stile gotico, le mode tribali degli indiani del far West con i vestiti delle squaw del Montana e gli immancabili “acchiappasogni” da appendere vicino al letto.
Tra altri spazi dedicati ai custom brillano la moto “Guess” , firmata da Marco Venturini, tutta in giallo ed argento e l’Harley Davidson, bianca ed azzurra, preparata dal team HD della Versilia.
In pedana le “svedesi” del team Sinners, una stupenda Trike da 1450 cc , che costa 27.900, una Morini del 1976 presentata da un artigiano padovano , la famosa Joker, in nero ed argento, di Fred Kodlin, in vendita a 84.900 euro ed un esemplare unico di Harley Davidson, che il preparatore della Tecnomoto ha voluto chiamare “Squilibrio Mentale”. Valanga di flash,infine, su una Studenbaker americana , tutta nera, addobbata con teschi di tutti i tipi.
E ancorai i megastand delle case di moto più importanti del mondo, tra cui Ducati, Aprilia, Galera, Bmw, Italjet, Yamaha. Kawasaki,etc. La Ducati presenta sia la moto con la quale , nel 2007, Casey Stoner ha vinto il campionato del mondo ( la Desmosedici 4 cilindri ) e sia la nuova Monster 696, che potrà essere acquistata da aprile in poi.
Qui di seguito il programma dettagliato di domenica 20 gennaio 2008
http://www.padovanews.it/content/view/25595/115/
perlanera
21-01-2008, 08:41
The ultimate Elvis Tribute Artista Contest, è tornato!
EPE stà portando nuovamente il concorso nel 2008, e ancora una volta alla ricerca del tributo artista che "meglio rappresenta l'eredità di Elvis Presley".Gli artisti avranno la possibilità di competere in turni preliminari della competizione, in varie parti del mondo,e la possibilità di accedere alla semifinale, che si terrà a Memphis nel mese d'agosto 2008.
Il vincitore del concorso "Ultimate Elvis Tribute Artista" del 2008, riceverà il titolo ufficialmente riconosciuto, dalla "Elvis Presley Enterprises"e ricevere vari altri premi, che verranno comunicati al più presto.
Andrei molto volentieri a vedere questo musical :-brav credo sia a Busto Arsizio
Teatro - Un'occasione per rispoverare l'inglese lo spettacolo in lingua originale proposto da Palkettostage e dedicato a miti e riti degli anni Cinquanta "The Crazy Fifties": amarcord all'americana
Nell'ambito di BA Teatro, l'importante stagione cittadina che vede la compartecipazione di 5 realtà teatrali bustesi (Teatro Fratello Sole, Teatro Manzoni, Teatro San Giovanni Bosco, Teatro Sociale, Palkettostage) con la presentazione di 51 spettacoli in 5 differenti teatri della città, da ottobre 2007 a giugno 2008, venerdì 25 gennaio 2008 alle ore 21 SPAZIOTEATRO (via Galvani 2bis – Busto Arsizio) presenta “The crazy '50s!” di Matthew Wootton, per la regia di Nicola Samer,con la compagnia Satin Theatre Company. Lo spettacolo, in lingua inglese, è una produzione di Palkettostage.
Frank Sinatra e Marilyn Monroe, ma anche la Vespa, il Rock’n Roll, Jack Kerrouac con il suo On the road e poi West Side Story, il bikini e il Carosello. Sono solo alcuni dei miti dei gloriosi anni '50, gli anni della ripresa economica, della ricerca e della spensieratezza dopo le miserie della guerra. E' una nuova era, e i giovani ne sono i principali attori, nei colorati college americani, nei drive-in o ai balli studenteschi. Un'epoca che non ha mai smesso di affascinarci e che per questo viene ancora celebrata, continuando, imperterrita, a farci sognare.
The crazy '50s!, musical originale scritto dall'autore inglese Matthew Wooton, e interpretato dalla compagnia Satin Theatre Company, vuole essere proprio un inno a quegli anni, ai personaggi, alla musica e alle mode del momento. La regista, Nicola Samer è partita dai musical teatrali e ha studiato film e telefilm dell'epoca o ad essa ispirati per mettere in scena uno spettacolo capace di riportare lo spettatore indietro negli anni.
Eccoci quindi rapiti da un’autentica 'atmosfera a pois', con tanto di gonnelloni, motociclette e musica Rock. Siamo ad un ballo di fine anno, con Jonny e Sally due studenti come tanti. Sarà la forza di una storia d’amore che dopo un’esperienza “extraordinaria” prende forza e consapevolezza a rendere le loro vite speciali. Un’esperienza che inevitabilmente li farà crescere. Diventare grandi, in fondo, significa anche guardare il mondo con occhi nuovi, accorgersi degli altri e dei loro bisogni.
Note di regia:
«The crazy '50s! Non è solo un omaggio agli anni 50, ma è anche un inno all'innocenza della scuola superiore americana e ai suoi balli di fine anno. Lo spettacolo prende spunto dalle svariate rivisitazione filmiche e dalle ritmate musiche di culto dell’epoca. Una mise en scène in cui anche i membri del complesso diverranno partecipanti attivi, suonando aggiunte musicali proprie del musical teatrale. Luoghi mitici come la sala da ballo, le strade e il classico ristorante regaleranno corpose atmosfere grazie al susseguirsi parallelo delle diverse azioni dei personaggi sullo sfondo. La scena, semplice e funzionale, formata da scenari minimali, si estenderà su due livelli. Un’aggiunta visiva che vedrà lo spettacolo svilupparsi su diverse aree del palco, essenziale per la forma itinerante dell’opera. I costumi sapranno ricordare i personaggi di celebri film, ma sarà la coreografia il vero collante di questa produzione: il pubblico sarà ispirato allo stesso modo in cui si viene ispirati guardando le star del Rock degli anni ’50, come Bill Haley, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis e Elvis Presley. Si vedrà rievocato quell’ambiente di festa studentesca allo stesso modo di un romanzo di strada fumoso e confuso, dove tutto può essere ancora possibile». Nicola Samer
PALKETTOSTAGE-International Theatre Productions è una delle realtà più conosciute e la sua attività è in costante crescita in tutto il territorio nazionale. Attiva dal 1985, si fonda su un’esperienza più che ventennale nella produzione e distribuzione di spettacoli in lingua originale inglese, francese e spagnola.
perlanera
21-01-2008, 18:22
......e infine venne ELVIS......
Il rock and roll si afferma come genere musicale negli anni 50 negli Stati Uniti. Esso mette insieme elementi di blues, boogie-woogie, jazz e rhythm and blues, con influenze folk, country e gospel.
Rocking era un termine utilizzato dai cantanti gospel per descrivere qualcosa di molto vicino all'estasi. Il musicista blues Roy Brown lo utilizzò per la prima volta nel titolo della canzone "Good Rocking Tonight" non solo come allusione alla musica, ma anche al sesso. Dopo di lui altri musicisti cominciarono ad usarlo, ma solo per canzoni riservate ad un pubblico afroamericano, sconosciute al grande pubblico bianco.
Nel 1951 il dj Alan Freed conia il termire rock'n'roll con il programma radiofonico di musica bianca e nera "Moondog rock'n'roll party", termine che fece breccia anche nei cuori di chi non poteva comprenderne a pieno il significato.
Nello stesso anno esce "Rocket 88", di Jackie Brenston and his Delta Cats,considerato da molti storici della musica il primo disco di rock'n'roll.
http://www.jukeboxallidrogeno.net/images/rock/sun.jpgNel 1952 nasce il programma "Bandstand", condotto da Dick Clark, il primo programma televisivo di musica della storia. Nello stesso anno viene fondata da Sam Philips la Sun Records (http://www.sunrecords.com/_newsite/), casa discografica che pubblicherà i migliori album di Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Roy Orbison, Johnny Cash e molti altri grandi del rock dei ’50 e ’60.
Nel 1954 "Rock Around The Clock" è la prima canzone ad entrare nella colonna sonora di un film ("Blackboard Jungle" di Richard Brooks) ed Elvis Presley incide il sui primo singolo: "Thats All Right (Mama)/ "Blue Moon Of Kentucky". Nello stesso anno Jonnhy Ace muore giocando alla roulette russa, divenendo così la prima vittima del rock.
Vengono commercializzate le prime radio a transistor e Little Richard incide "Tutti Frutti".
Negli anni successivi scoppia il vero boom del rock. http://www.jukeboxallidrogeno.net/images/rock/elvis.jpg
Chuck Berry pubblica il suo primo disco. È il primo musicista a lanciare la chitarra elettrica, "Rock Around The Clock" è il primo brano rock'n'roll a salire in vetta alle classifiche pop statunitensi.
La Rca mette sotto contratto Elvis, ed esplode rapidamente la "Elvismania", numero uno in tutte le classifiche, che nel 1956, in una sua esibizione all'Ed Sullivan Show, tiene inchiodati al video 54 milioni di telespettatori.
Esplode anche il rockabilly, il rock'n'roll suonato dai bianchi.
Negli anni seguenti Chuck Berry incide "Johnny B. Goode".
Nel 1959 muore a soli 22 anni in un incidente aereo Buddy Holly, assieme a Ritchie Valens e Big Bopper. Il 3 febbraio fu per questo chiamato the day the music died (il giorno in cui morì la musica).
Nel 1960 Il brano rock "It's Now or Never" diventa il più veloce successo nella storia del mercato britannico, con 780.000 copie vendute nella sola settimana d'uscita.
Negli anni seguenti Bob Dylan tiene il suo primo concerto e i Beatles firmano un contratto con Brian Epstein.
http://www.jukeboxallidrogeno.net/images/rock/beatles.jpgNel 1962 i Beatles raggiungono la formazione definitiva con Ringo Starr, nello stesso anno, All'Ealing Club di Londra, esordiscono i Rolling Stones.
I Beatles registrano agli Abbey Road Studios il loro primo album,
L'anno successivo debuttano gli Yardbirds, con Eric Clapton, e gli Animals esordiscono in radio nel programma Bbc's Saturday Club.
Nel frattempo Bob Dylan diviene il guru del movimento pacifista, grazie ai successi mondiali "Blowin' In The Wind" e "Masters Of War".
I Beatles sbarcano in America con il singolo "I Want To Hold Your Hands", e i Rolling Stones escono con il loro album di esordio.
http://www.jukeboxallidrogeno.net/images/rock/who.jpgNel 1965 esce "My Generation" degli Who, considerato il manifesto del nuovo rock ribelle, mentre negli Stati Uniti dilaga il fenomeno delle "garage-band".
I Rolling Stones pubblicano "Aftermath", mentre Jimi Hendrix incide il suo primo singolo: "Hey Joe".
Nel 1967 si inaugura la stagione dei grandi raduni rock con il festival di Monterey, al quale partecipano Mamas and Papas, Byrds, Who, Simon & Garfunkel e Jimi Hendrix.
Escono "The Velvet Underground & Nico" e "The Doors", due capolavori degli omonimi gruppi, ed esplode il mito di Jim Morrison.
Jimi Hendrix ed i Grateful Dead debuttano con i loro primi album, come i Pink Floyd, che esordiscono con "The Piper At The Gates Of Dawn".
L'anno successivo esplode la contestazione giovanile in tutta Europa, e la musica diventa simbolo di protesta.
A Detroit debuttano gli Stooges di Iggy Pop, progenitori del punk. Nel frattempo, sull'isola di Wight, 10.000 persone assistono al rock festival.
http://www.jukeboxallidrogeno.net/images/rock/woodstock.jpgNel 1969 si svolge Woodstock il più importante evento collettivo della storia del rock, che in tre giorni raduna a New York più di 300.000 persone.
In questo anno scoppia il boom dell'hard rock con gruppi come Black Sabbath, Led Zeppelin e Deep Purple. Mentre i Beatles pubblicano "Abbey Road", King Crimson esordisce con "In The Court Of The Crimson King", che segna l'inizio dell'epoca d'oro del rock progressivo.
L'anno successivo i Beatles si sciolgono. Muiono Jimi Hendrix (a soli 28 anni, ufficialmente il suo decesso è dovuto a soffocamento da vomito in seguito ad abuso di barbiturici) e Janis Joplin, a 27 anni, per overdose di eroina.
Debuttano i Kraftwerk, nuovi pionieri della musica elettronica tedesca, esce "Desertshore" di Nico, mentre i Deep Purple con "In Rock" e i Black Sabbath con "Paranoid" gettano le basi del metal. Nel 1971 muore nella vasca da bagno Jim Morrison. Va in scena il musical "Jesus Christ Superstar", dai forti messaggi antibellici. Syd Barrett debutta come solista e David Bowie incide "Hunky Dory". George Harrison promuove un grande concerto di beneficenza per il Bangladesh e i Can incidono "Tago Mago".
http://www.jukeboxallidrogeno.net/images/rock/darkside.jpgNel 1972 esplode in Gran Bretagna il fenomeno del glam-rock, reso famoso da leader come i T-Rex e David Bowie, che incide "The rise and fall of Ziggy Stardust and The Spiders from Mars". Questo genere musicale porta nel rock il gusto per il travestitismo e l'ambiguità.
In Italia il movimento dei cantautori italiani raggiunge in questo periodo il massimo successo, seguendo il boom della progessive rock, con artisti come Franco Battiato e Premiata Forneria Marconi.
I Pink Floyd pubblicano il kolossal psichedelico "The Dark Side Of The Moon".
Nel gennaio del 1973 viene trasmesso "Elvis Presley: Aloha from Hawaii", il primo show televisivo ad essere trasmesso via satellite. Si dice sia stato seguito da un miliardo e mezzo di telespettatori in oltre 40 Paesi.
Il film "American Graffiti" di George Lucas lancia il revival musicale anni 50 e 60. Debuttano i Queen e Bruce Springsteen.
Nel 1974 Debuttano i gruppi che fonderanno il Punk Rock (Ramones) e la New wave (Talking Heads, Patti Smith Group, ...)
I Kraftwerk gettano le basi per la nascita della Discomusic con il loro album capolavoro "Autobahn", mentre Brian Eno realizza il "postmoderno" http://www.jukeboxallidrogeno.net/images/rock/rocky-horror-musical.jpg"Taking Tiger Mountain By Strategy".
Viene realizzato il musical "The Rock Horror Picture Show", uno dei più celebri musical della storia del rock.
Muore Nick Drake per una dose eccessiva di antidepressivi.
L'anno successivo esce la compilation "Greatest Hits 1971-1974" degli Eagles, che contende a Thriller di Michael Jackson il titolo di album più venduto di tutti i tempi. I Queen, con "Bohemian Rhapsody", realizzano il primo video musicale della storia e Lou Reed, con "Metal Machine Music", segna la nascita della musica industriale.
Nel 1976 I Ramones esportano il Punk Rock in Inghilterra. A fine anno debuttano i Sex Pistols con il brano "Anarchy in the UK": è l'inizio della "rivoluzione punk".
I Throbbing Gristle coniano il termine "industrial music", mentre I Blondie, con l'album d'esordio omonimo, lanciano la Discopunk.
L'anno successivo la colonna sonora del film "Saturday Night Fever" lancia la Discomusic in tutto il mondo.
"Low" dà il via alla trilogia berlinese dell'accoppiata David Bowie-Brian Eno, che rielabora l'elettronica tedesca e getta le basi per tutto il futuro dell'electro-rock. Debuttano i Suicide, pionieri della contaminazione tra punk ed elettronica, i Clash e i Talkin Heads.
Alla fine del 1980, dopo la morte del batterista, i Led Zeppelin annunciano il loro scioglimento. Quattro giorni dopo Jhon Lennon viene assassinato da uno squilibrato.
Nel 1991 esce "Nevermind" dei Nirvana.
"Blue Lines" dei Massive Attack inventa il "trip-hop" di Bristol. Cinquecentomila persone si radunano a Mosca per un concerto che vede in cartellone i Pantera, i Black Crowes, i russi A.S.T, i Metallica e gli Ac/Dc. Il cardinale O'Connor chiede al Papa di scomunicare Madonna.
Freddy Mercury muore di AIDS.
Nel 1993 Frank Zappa muore a 53 anni di cancro.
L'anno successivo il suicidio di Kurt Cobain è considerato il più grave lutto della storia della musica rock dai tempi dell'omicidio di John Lennon.
A cura di: Darma Brani
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VOLEVO FAR NOTARE KE IN QUESTO ARTICOLO è STATO PRESO IN CONSIDERAZIONE L'ANNO DI DECESSO DI VARI ARTISTI FAMOSI. TRANNE IL 1977 :-x4(ma voglio pensare ke sia stata una svista).
Brody e Wright insieme tra Blues e RB
autore: Pierpaolo Festa data: 22-01-2008 10:30
http://images.multiplayer.it/1/739/13739/n-s_img0308.jpg
Adrien Brody (Il pianista) interpreterà insieme a Jeffrey Wright (Casino Royale) Cadillac Records, una produzione Sony BMG le cui riprese cominceranno a marzo.
Brody sarà il celebre produttore di Blues e R&B Leonard Chess; Wright sarà invece il grande musicista Muddy Waters.
Nel cast anche Columbus Short, Emmanuelle Chriqui, Cedric the Entertainer e Tammy Blanchard.
Ambientato negli anni '50, il film esplorerà le vite delle leggende musicali come Waters, Chess, Little Walter, Howlin' Wolf e Elvis Presley.
Le riprese del film avranno luogo nel New Jersey e nel Mississippi.
Vedremo Brody sui nostri schermi dal 14 marzo con Il treno per il Darjeeling
Pubblicato il 23/01/2008 alle 12:20:18
Il 1968, tra musica rock, rivoluzione e Mrs.Robinson
di Antonio Ranalli (ranalli@email.it)
Ripercorriamo a 40 anni di distanza i fatti salienti del 1968, anno cardine per la musica rock. Certo, c'erano ancora i Beatles, che nel 1968 escono con il magnifico White album, ufficialmente intitolato The Beatles.
http://www.musicalnews.com/img_art/23012008122018.jpg
Ripercorriamo a 40 anni di distanza i fatti salienti del 1968, anno cardine per la musica rock. Certo, c'erano ancora i Beatles, che nel 1968 escono con il magnifico White album, ufficialmente intitolato The Beatles.
Il 21 gennaio 1968 usci' negli Stati Uniti una colonna sonora che era piu' che un semplice commento a un film: era infatti "Il Laureato", con le canzoni firmato de Simon and Garfunkel (la musica originale era invece di Dave Grusin), che sarebbero diventate leggendarie - "Mrs. Robinson", "The Sound Of Silence" - accanto della vicenda di un personaggio solitario e senza direzione interpretato da Dustin Hoffman che nulla aveva a che vedere con la gioia e lo stare insieme creativo dell'era hippy. Si dice comunemente che l'era della controcultura californiana sarebbe ufficialmente morta l'anno dopo con i festival di Woodstock, che ne avrebbe sancito la deriva commerciale, ma nel 1968 l'orizzonte musicale negli Usa e in Gran Bretagna inizia drasticamente a cambiare, con la maturazione in senso rock di molti artisti, e l'emergere di umori e sonorita' che poi avrebbe caratterizzato tutti gli anni Settanta, fino all'arrivo del punk. Certo, c'erano ancora i Beatles, che nel 1968 escono con il magnifico "White album" (ufficialmente intitolato "The Beatles"), ma per esempio e' il canto del cigno di uno dei gruppi che avevano meglio sintetizzato l'era dei figli dei fiori, i Buffalo Springfield (l'album si chiamava "Last Time Around") di Stephen Stills e Neil Young che poi si sarebbero ritrovati nel supergruppo per eccellenza, Crosby, Stills, Nash and Young, titolare di un mix unico di canzone acustica, rock, e politica. In quelle stesse settimane uscivano i primi album di artisti come James Taylor, Joni Mitchell - cantautori intimisti che gia' guardavano oltre l'epoca della Summer of Love - e oltremanica iniziavano a ruggire le chitarre dei Deep Purple. E se il passato non mollava (il dicembre 1968 vide il ritorno trionfale di Elvis Presley grazie a un leggendario show tv sulla Nbc), e alla vetta delle classifiche Usa c'erano ancora Otis Redding con la sua "(Sitting On) The Dock Of The Bay", e Louis Armstrong con "(What A) Wonderful World", il futuro avanzava a grandi passi. Nella classifica britannica spopolavano i Beatles con "Hey Jude" (il lato B del singolo era "Revolution", perfettamente in linea con i tempi), ma anche "Jumpin' Jack Flash" dei Rolling Stones, gia' ambasciatrice di asprezze finora sconosciute. Gli anni Sessanta si chiudono come epoca di ideali solari con atmosfere piu' cupe, e tormenti che erano stati dimenticati tra reading di poesia, lsd e elucubrazioni psichedeliche. Sono i suoni e le immagini degli emergenti Velvet Underground (l'anno precedente era uscito "The Velvet Underground and Nico", uno degli album rock piu' influenti della storia, che avrebbe segnato gli anni Settanta ed oltre). Bob Dylan abbandona l'icona di bardo di una generazione per darsi alle esplorazioni poetiche e sonore di John Wesley Harding. Gli Steppenwolf escono con un classico immortale, ruvidissimo, e nient'affatto hippy: "Born To Be Wild". I Doors vanno per la loro strada con "Waiting For The Sun". I Led Zeppelin nascono, e iniziano a preparare il loro primo, omonimo album che uscira' a gennaio 1969.
Ma il 1968 passa alla storia anche per Hair, il musical che racconta la vicenda di un gruppo di giovani sullo sfondo della contestazione alla guerra in Vietnam (il 15 novembre 1968, in 500 mila marciano su Washington contro il conflitto, la piu' grande manifestazione pacifista della storia americana, accompagnata dalle canzoni di Arlo Guthrie, Pete Seeger, con l'intero cast di "Hair"). O per "At Folsom Prison" di Johnny Cash, che tiene un concerto leggendario cantando storie di assassini e ladri di fronte a una platea di criminali incalliti nell'omonima prigione. Una certa eta' dell'innocenza, e' stato scritto, fini' definitivamente con gli assassinii di Martin Luther King e Bob Kennedy. La musica, quella americana in particolare, se ne accorse e inizio' a scivolare da un pubblico gioioso a un privato piu' tormentato. I tempi, come aveva gia' cantato qualche anno prima Dylan, stavano ancora una volta cambiando.
da: Musicalnews
Mia considerazione personale: Adesso parlano del Comeback, ma nel '68, nemmeno sapevamo esistesse:-D:-D:-D.... in Italia siamo sempre in notevole ritardo sulle cose che contano!!!!!!!!!!!!:-D
perlanera
24-01-2008, 09:48
http://www.elvis.am/photos/news/mcfarlanetoy.jpg7a McFarlane giocattolo a essere rilasciataMcFarlane è il rilascio di una nuova figura Elvis Gospel.Si tratta di un omaggio alla performance "If I Can Dream" alla fine del 1968 Comeback Special.
Questo sarà il 7 ° McFarlene Elvis prodotto. In termini di reseblence sembra essere il più vicino nei dettagli e nel costume. Sono sorprendenti.
McFarlane precedentemente ha rilasciato le seguenti figure: Rockabilly Elvis, Elvis Gold Lame, Blue Hawaii Elvis, Elvis Jailhouse Rock, ritorna speciali Elvis, Elvis Vegas. Also theer was a 3D Elvis on tour poster.
Anche theer era un 3D Elvis in tour poster.
perlanera
24-01-2008, 09:52
Adesso parlano del Comeback, ma nel '68, nemmeno sapevamo esistesse:-D:-D:-D.... in Italia siamo sempre in notevole ritardo sulle cose che contano!!!!!!!!!!!!:-Dquoto!!
come si dice....meglio tardi ke mai..:-rock
Pubblicato il 23/01/2008 alle 12:20:18
Il 1968, tra musica rock, rivoluzione e Mrs.Robinson
di Antonio Ranalli (ranalli@email.it)
Ripercorriamo a 40 anni di distanza i fatti salienti del 1968, anno cardine per la musica rock. Certo, c'erano ancora i Beatles, che nel 1968 escono con il magnifico White album, ufficialmente intitolato The Beatles.
http://www.musicalnews.com/img_art/23012008122018.jpg
Ripercorriamo a 40 anni di distanza i fatti salienti del 1968, anno cardine per la musica rock. Certo, c'erano ancora i Beatles, che nel 1968 escono con il magnifico White album, ufficialmente intitolato The Beatles.
Il 21 gennaio 1968 usci' negli Stati Uniti una colonna sonora che era piu' che un semplice commento a un film: era infatti "Il Laureato", con le canzoni firmato de Simon and Garfunkel (la musica originale era invece di Dave Grusin), che sarebbero diventate leggendarie - "Mrs. Robinson", "The Sound Of Silence" - accanto della vicenda di un personaggio solitario e senza direzione interpretato da Dustin Hoffman che nulla aveva a che vedere con la gioia e lo stare insieme creativo dell'era hippy. Si dice comunemente che l'era della controcultura californiana sarebbe ufficialmente morta l'anno dopo con i festival di Woodstock, che ne avrebbe sancito la deriva commerciale, ma nel 1968 l'orizzonte musicale negli Usa e in Gran Bretagna inizia drasticamente a cambiare, con la maturazione in senso rock di molti artisti, e l'emergere di umori e sonorita' che poi avrebbe caratterizzato tutti gli anni Settanta, fino all'arrivo del punk. Certo, c'erano ancora i Beatles, che nel 1968 escono con il magnifico "White album" (ufficialmente intitolato "The Beatles"), ma per esempio e' il canto del cigno di uno dei gruppi che avevano meglio sintetizzato l'era dei figli dei fiori, i Buffalo Springfield (l'album si chiamava "Last Time Around") di Stephen Stills e Neil Young che poi si sarebbero ritrovati nel supergruppo per eccellenza, Crosby, Stills, Nash and Young, titolare di un mix unico di canzone acustica, rock, e politica. In quelle stesse settimane uscivano i primi album di artisti come James Taylor, Joni Mitchell - cantautori intimisti che gia' guardavano oltre l'epoca della Summer of Love - e oltremanica iniziavano a ruggire le chitarre dei Deep Purple. E se il passato non mollava (il dicembre 1968 vide il ritorno trionfale di Elvis Presley grazie a un leggendario show tv sulla Nbc), e alla vetta delle classifiche Usa c'erano ancora Otis Redding con la sua "(Sitting On) The Dock Of The Bay", e Louis Armstrong con "(What A) Wonderful World", il futuro avanzava a grandi passi. Nella classifica britannica spopolavano i Beatles con "Hey Jude" (il lato B del singolo era "Revolution", perfettamente in linea con i tempi), ma anche "Jumpin' Jack Flash" dei Rolling Stones, gia' ambasciatrice di asprezze finora sconosciute. Gli anni Sessanta si chiudono come epoca di ideali solari con atmosfere piu' cupe, e tormenti che erano stati dimenticati tra reading di poesia, lsd e elucubrazioni psichedeliche. Sono i suoni e le immagini degli emergenti Velvet Underground (l'anno precedente era uscito "The Velvet Underground and Nico", uno degli album rock piu' influenti della storia, che avrebbe segnato gli anni Settanta ed oltre). Bob Dylan abbandona l'icona di bardo di una generazione per darsi alle esplorazioni poetiche e sonore di John Wesley Harding. Gli Steppenwolf escono con un classico immortale, ruvidissimo, e nient'affatto hippy: "Born To Be Wild". I Doors vanno per la loro strada con "Waiting For The Sun". I Led Zeppelin nascono, e iniziano a preparare il loro primo, omonimo album che uscira' a gennaio 1969.
Ma il 1968 passa alla storia anche per Hair, il musical che racconta la vicenda di un gruppo di giovani sullo sfondo della contestazione alla guerra in Vietnam (il 15 novembre 1968, in 500 mila marciano su Washington contro il conflitto, la piu' grande manifestazione pacifista della storia americana, accompagnata dalle canzoni di Arlo Guthrie, Pete Seeger, con l'intero cast di "Hair"). O per "At Folsom Prison" di Johnny Cash, che tiene un concerto leggendario cantando storie di assassini e ladri di fronte a una platea di criminali incalliti nell'omonima prigione. Una certa eta' dell'innocenza, e' stato scritto, fini' definitivamente con gli assassinii di Martin Luther King e Bob Kennedy. La musica, quella americana in particolare, se ne accorse e inizio' a scivolare da un pubblico gioioso a un privato piu' tormentato. I tempi, come aveva gia' cantato qualche anno prima Dylan, stavano ancora una volta cambiando.
da: Musicalnews
Mia considerazione personale: Adesso parlano del Comeback, ma nel '68, nemmeno sapevamo esistesse:-D:-D:-D.... in Italia siamo sempre in notevole ritardo sulle cose che contano!!!!!!!!!!!!:-D
Parole sante
perlanera
24-01-2008, 10:04
http://www.elvis.am/photos/Elvis_hendrix.jpg Si tratta di un disegno compiuto da Jimi Hendrix se stesso nel 1957. Jimi era solo un adolescente di ritorno e lui è stato veramente affascinato da Elvis Presley. Il disegno è probabile che sia stato compiuto a 14 anni di età, quando Jimi ha visitato il concerto di Elvis. Sul disegno ha scritto i titoli delle sue canzoni preferite. È bello avere un altro fan nell'esercito.
guitarman
24-01-2008, 10:18
non si vede....
perlanera
24-01-2008, 10:40
non si vede....
cosa non si vede?
guitarman
24-01-2008, 10:49
l'immagine del disegno
perlanera
24-01-2008, 10:51
strano perchè io la vedo....
perlanera
24-01-2008, 10:52
oddio adesso nn la vedo più!!! scusa guitar vedrò di provvedere..
perlanera
24-01-2008, 10:54
http://www.elvis.am/photos/Elvis_hendrix.jpg Si tratta di un disegno compiuto da Jimi Hendrix se stesso nel 1957. Jimi era solo un adolescente di ritorno e lui è stato veramente affascinato da Elvis Presley. Il disegno è probabile che sia stato compiuto a 14 anni di età, quando Jimi ha visitato il concerto di Elvis. Sul disegno ha scritto i titoli delle sue canzoni preferite. È bello avere un altro fan nell'esercito.http://www.elvis.am/photos/Elvis_hendrix.jpg
perlanera
24-01-2008, 10:56
spero ke adesso si veda..
guitarman
24-01-2008, 10:58
nn arrabbiarti ma a me nn si vede nulla...
perlanera
24-01-2008, 11:01
E perchè mi devo arrabbiare? il fatto è ke io la vedo..però vorrei capire.
perlanera
24-01-2008, 11:02
è assurdo!! dopo ke rispondo a te, ricarico la pagina...e nn si vede più!!!!
perlanera
24-01-2008, 11:04
nn capisco cosa nn và, faccio la stesa procedura ke faccio con tutte le foto ke posto....
perlanera
24-01-2008, 11:11
http://www.elvis.am/photos/Elvis_hendrix.jpg
faccio l'ultima prova. se nn si vede...scusatemi...:?
guitarman
24-01-2008, 11:14
niente,ancora niente,xkè nn la salvi sul tuo desktop e la ricarichi qui con imageshack????
perlanera
24-01-2008, 11:14
http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/ge-emotics/ge719.gif
perlanera
24-01-2008, 11:24
file:///C:/DOCUME%7E1/XP/IMPOST%7E1/Temp/moz-screenshot.jpg
perlanera
24-01-2008, 11:25
guitar fammi sapere se la vedi...
guitarman
24-01-2008, 11:39
si,ora si ke si vede!!!
mariolanza
24-01-2008, 21:54
io ne sono fan da sempre.....
perlanera
24-01-2008, 23:32
si,ora si ke si vede!!!
solo perchè ho seguito il tuo consiglio. grazie. :):):)
Raccolta fondi per l’Alzheimer Society
L’evento con musica e giochi si terrà sabato 26 gennaio al Roy Thomson Hall di Toronto
TORONTO - L’Alzheimer So-ciety of Toronto organizza la sua raccolta fondi più importante sabato 26 gennaio.
La Manulife Walk for Memories si terrà per la prima volta presso il Roy Thomson Hall e sarà l’evento clou del mese di gennaio, mese dedicato al morbo di Alzheimer.
Sono ormai 18 anni che l’Alzheimer Society of Toronto, grazie all’aiuto dei suoi volontari, dà vita ad un evento il cui scopo oltre a raccogliere fondi è quello di sensibilizzare la gente facendo conoscere la malattia che prende il nome dal suo scopritore Alois Alzheimer.
La serata si prefigge lo scopo di divertire tutti i presenti: tutti i partecipanti sono invitati a catapultarsi indietro nel tempo e di abbigliarsi come negli anni in cui imperava la musica disco, hip hop, i Beatles, Elvis Presley, Marilyn Monroe, il boogie woogie e lo swing.
A creare l’atmosfera giusta per una serata di grande allegria ci penseranno la musica, i premi, il desiderio di lasciarsi andare e godere di un evento durante il quale si potrà ballare su canzoni che hanno fatto la storia della musica e che sono state la colonna sonora che ha caratterizzato la vita di numerose generazioni.
Al tempo stesso la serata servirà a raccogliere fondi sia per l’Alzheimer che per le altre malattie caratterizzate dalla demenza ovvero da un “deterioramento cognitivo cronico progressivo”.
Il morbo di Alzheimer è una demenza progressiva invalidante più frequente nel soggetto anziano ma che può manifestarsi anche prima dei cinquant’anni.
La malattia o morbo di Alzheimer è oggi definito come quel «processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale». Nel mondo ne soffrono 26,6 milioni secondo uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora con una netta prevalenza di donne.
Le persone affette iniziano con deficit di memoria quotidiana, dimenticandosi piccole cose, poi mano a mano il deficit aumenta e la perdita della memoria arriva a colpire anche la memoria episodica retrograda. Una persona colpita dal morbo può vivere anche una decina di anni dopo la diagnosi conclamata di malattia.
Al momento non esiste una terapia che permetta di curare l’Alzheimer ma la cura si basa su diverse strategie terapeutiche.
Il denaro raccolto con la serata Manulife Walk for Memories verrà usato per sostenere e dare tuttte le informazioni necessarie alle persone che soffrono del Morbo di Alzheimer, alle loro famiglie e a coloro che si prendono cura di loro e che risiedono a Toronto. “Il nostro sogno - si legge sul sito della Alzheimer Society of Toronto - è che nessuna persona di Toronto affetta dalla malattia si senta sola».
perlanera
26-01-2008, 06:31
SESSANTOTTO, CRONACHE ORIGINALI DI UN ANNO CHE HA FATTO STORIA
ROMA - Lungo tutto l'anno, l'ANSA trasmetterà una serie di servizi sul 40/mo anniversario del '68.Una striscia di notizie per ricordare l'evolvere degli avvenimenti in Italia e all'estero, in tutti i campi.
'68, Anno di rivoluzioni anche in musica di Patrizio Nissirio.
LONDRA - Il 21 gennaio 1968 uscì negli Stati Uniti una colonna sonora che era più che un semplice commento a un film: era infatti il soundtrack del Laureato, firmato da Simon and Garfunkel, le canzoni che sarebbero diventate leggendarie - Mrs. Robinson, The sound of silence - accanto della vicenda di un personaggio solitario e senza direzione interpretato da Dustin Hoffman che nulla aveva a che vedere con la gioia e lo stare insieme creativo dell'era hippy. Si dice comunemente che l'era della controcultura californiana sarebbe ufficialmente morta l'anno dopo con i festival di Woodstock, che ne avrebbe sancito la deriva commerciale, ma nel 1968 l'orizzonte musicale negli Usa e in Gran Bretagna inizia drasticamente a cambiare, con la maturazione in senso rock di molti artisti, e l'emergere di umori e sonorità che poi avrebbe caratterizzato tutti gli anni Settanta, fino alla deflagrazione del punk. Certo, c'erano ancora i Beatles, che nel 1968 escono con il magnifico The White album (ufficialmente intitolato The Beatles), ma per esempio è il canto del cigno di uno dei gruppi che avevano meglio sintetizzato l'era dei figli dei fiori, i Buffalo Springfield (l'album si chiamava Last time around) di Stephen Stills e Neil Young che poi si sarebbero ritrovati nel supergruppo per eccellenza, Crosby, Stills, Nash and Young, titolare di un mix unico di canzone acustica, rock, e politica.
In quelle stesse settimane uscivano i primi album di artisti come James Taylor, Joni Mitchell - cantautori intimisti che già guardavano oltre l'epoca della Summer of Love - e oltremanica iniziavano a ruggire le chitarre dei Deep Purple. e a E se il passato non mollava (il dicembre 1968 vide il ritorno trionfale di Elvis Presley grazie a un leggendario show tv sulla Nbc),lla vetta delle classifiche Usa c'erano ancora Otis Redding con la sua (Sittin' on) the dock of the bay, e Louis Armstrong con (What a) Wonderful World, il futuro avanzava a grandi passi. Nella classifica britannica spopolavano i Beatles con Hey Jude (il lato B del singolo era Revolution, perfettamente in linea con i tempi), ma anche Jumpin' Jack Flash dei Rolling Stones, già ambasciatrice di asprezze finora sconosciute. Gli anni Sessanta si chiudono come epoca di ideali solari con atmosfere più cupe, e tormenti che erano stati dimenticati tra reading di poesia, lsd e elucubrazioni psichedeliche. Sono i suoni e le immagini degli emergenti Velvet Underground (l'anno precedente era uscito The Velvet Underground and Nico, uno degli album rock più influenti della storia, che avrebbe segnato gli anni Settanta ed oltre). Bob Dylan abbandona l'icona di bardo di una generazione per darsi alle esplorazioni poetiche e sonore di John Wesley Harding. Gli Steppenwolf escono con un classico immortale, ruvidissimo, e nient'affatto hippy: Born to be wild.
I Doors vanno per la loro strada con Waiting for the Sun. I Led Zeppelin nascono, e iniziano a preparare il loro primo,omonimo album che uscirà a gennaio 1969. Ma il 1968 passa alla storia anche per Hair, il musical che racconta la vicenda di un gruppo di giovani sullo sfondo della contestazione alla guerra in Vietnam (il 15 novembre 1968, in 500.000 marciano su Washington contro il conflitto, la più grande manifestazione pacifista della storia americana, accompagnata dalle canzoni di Arlo Guthrie, Pete Seeger, con l'intero cast di Hair). O per At Folsom Prison di Johnny Cash, che tiene un concerto leggendario cantando storie di assassini e ladri di fronte a una platea di criminali incalliti nell'omonima prigione. Una certa età dell'innocenza, è stato scritto, finì definitivamente con gli assassinii di Martin Luther King e Bob Kennedy. La musica, quella americana in particolare, se ne accorse e iniziò a scivolare da un 'pubblico' gioioso a un 'privato' più tormentato. I tempi, come aveva già cantato qualche anno prima Dylan, stavano ancora una volta cambiando.
Los Angeles, 27 gennaio 2008 - Christian, il quarantanovenne problematico primogenito di Marlon Brando, è morto oggi a Los Angeles. Ne danno notizia i siti web del tabloid 'New York Post' e il settimanale 'People'. Christian era ricoverato dall'11 gennaio all'Hollywood Presbyterian Medical Center e secondo l'ex moglie Deborah "la sua salute era del tutto compromessa".
Il figlio di Marlon e dell'attrice gallese Anna Kashfi era assurto agli onori della cronaca per aver ucciso nel 1990 il ragazzo della sorellastra Cheyenne, Dag Drollet. Christian era stato condannato a cinque anni. In seguito Cheyenne si suicidò nel 1995 alle età di 25 anni.
Brando venne anche coinvolto nel 2001 nelle indagini per l'assassinio di Bonny Lee Bakley, moglie dell'attore Robert Blake, in seguito scagionato dall'accusa. Quattro anni dopo ammise in tribunale di aver percosso la moglie Deborah Presley, sposata l'anno prima, e venne condannato un periodo di liberta condizionata.
Le ultime vicissitudine furono risparmiate all' interprete di alcuni film mito di Holywood come 'Fronte del porto' e 'Il Padrino': Marlon Brando morì all'età di 80 anni il primo luglio 2004.
P.S. Leggete il cognome della ex moglie...
LISA
Beyoncé sarà Etta James
La splendida popstar nera vestirà i panni della cantante di blues, soul e R&B in 'Cadillac Records'. Accanto a lei ci sarà anche Adrien Brody.
http://www.castlerock.it/dbimg/news5364.jpg
L'attore comico Cedric the Entertainer ha confermato che Beyoncé Knowles, star del film Dreamgirls, vestirà i panni di Etta James, celebre cantante di blues, soul e R&B, in Cadillac Records, pellicola prodotta dalla Sony BMG.
Scritto e diretto da Darnell Martin, regista specializzato in serie Tv (ha anche diretto episodi di E.R. - Medici in prima linea e Law & Order), il film sarà ambientato nella Chicago degli anni '50 e racconterà le storie delle leggende musicali americane di quegli anni: Muddy Waters, Chess, Little Walter, Howlin' Wolf e Elvis Presley.
Nel cast del film - le cui riprese inizieranno a breve nel New Jersey e nel Mississippi - ci saranno anche Adrien Brody, Jeffrey Wright, Columbus Short, Emmanuelle Chriqui e Tammy Blanchard.
Beyoncé ha già interpretato pellicole come Austin Powers in Goldmember e il remake de La pantera rosa. Lo scorso anno ha ricevuto una doppia nomination ai Golden Globes per Dreamgirls: era stata candidata come migliore attrice e anche per la miglior canzone, intitolata Listen.
guitarman
29-01-2008, 11:05
Beyoncé sarà Etta James
La splendida popstar nera vestirà i panni della cantante di blues, soul e R&B in 'Cadillac Records'. Accanto a lei ci sarà anche Adrien Brody.
http://www.castlerock.it/dbimg/news5364.jpg
L'attore comico Cedric the Entertainer ha confermato che Beyoncé Knowles, star del film Dreamgirls, vestirà i panni di Etta James, celebre cantante di blues, soul e R&B, in Cadillac Records, pellicola prodotta dalla Sony BMG.
Scritto e diretto da Darnell Martin, regista specializzato in serie Tv (ha anche diretto episodi di E.R. - Medici in prima linea e Law & Order), il film sarà ambientato nella Chicago degli anni '50 e racconterà le storie delle leggende musicali americane di quegli anni: Muddy Waters, Chess, Little Walter, Howlin' Wolf e Elvis Presley.
Nel cast del film - le cui riprese inizieranno a breve nel New Jersey e nel Mississippi - ci saranno anche Adrien Brody, Jeffrey Wright, Columbus Short, Emmanuelle Chriqui e Tammy Blanchard.
Beyoncé ha già interpretato pellicole come Austin Powers in Goldmember e il remake de La pantera rosa. Lo scorso anno ha ricevuto una doppia nomination ai Golden Globes per Dreamgirls: era stata candidata come migliore attrice e anche per la miglior canzone, intitolata Listen.
la domanda nasce spontanea:
ki interpreterà elvis presley????
la domanda nasce spontanea:
ki interpreterà elvis presley????
Come vedi non è indicato. :?:?
Mi auguro solo che non venga rappresentato nel solito ruolo di pusher degli anni '50:-D:-D
perlanera
31-01-2008, 06:36
Los Angeles, 27 gennaio 2008 - Christian, il quarantanovenne problematico primogenito di Marlon Brando, è morto oggi a Los Angeles. Ne danno notizia i siti web del tabloid 'New York Post' e il settimanale 'People'. Christian era ricoverato dall'11 gennaio all'Hollywood Presbyterian Medical Center e secondo l'ex moglie Deborah "la sua salute era del tutto compromessa".
Il figlio di Marlon e dell'attrice gallese Anna Kashfi era assurto agli onori della cronaca per aver ucciso nel 1990 il ragazzo della sorellastra Cheyenne, Dag Drollet. Christian era stato condannato a cinque anni. In seguito Cheyenne si suicidò nel 1995 alle età di 25 anni.
Brando venne anche coinvolto nel 2001 nelle indagini per l'assassinio di Bonny Lee Bakley, moglie dell'attore Robert Blake, in seguito scagionato dall'accusa. Quattro anni dopo ammise in tribunale di aver percosso la moglie Deborah Presley, sposata l'anno prima, e venne condannato un periodo di liberta condizionata.
Le ultime vicissitudine furono risparmiate all' interprete di alcuni film mito di Holywood come 'Fronte del porto' e 'Il Padrino': Marlon Brando morì all'età di 80 anni il primo luglio 2004.
P.S. Leggete il cognome della ex moglie...
LISA
MI SONO ACCORTA SUBITO DEL COGNOME, è LA CUGINA DI ELVIS?
Sarkò&Carla: e la maschera diventa trendy ed economica
di Valeria Arnaldi- giovedì 31 gennaio 2008, 07:00
Non potevano che essere quelle da Nicolas Sarkozy e Carla Bruni le maschere più trendy di questo carnevale. Per lui basta un completo rubato al guardaroba di tutti i giorni.
Per lei, un mini-abito che metta in mostra le gambe, o, per le più timide, jeans, camicia, maglioncino blu e maxi-occhiali scuri da diva, a imitare la tenuta egiziana di Carla. Soluzione ideale per coppie o single alla ricerca della propria metà. Ma, soprattutto, per il portafoglio. La vera tendenza, infatti, è risparmiare, diventare «altri» con pochi euro. Gli esempi non mancano. Dalla cronaca rosa - che a chi vuole puntare sul classico assicura l’inossidabile binomio del calciatore e la velina - al grande schermo. Giacca, maglia e t-shirt per aspiranti Nicolas Cage da «Il mistero delle pagine perdute», senza dimenticare occhiali da intellettuale e qualche «pagina». Bene costumi ispirati a «La bussola d’oro»: per diventare come Nicole Kidman basta portare con sé un peluche da indicare come «daimon», animalesco alter ego. Più semplici le maschere composte solo da dettagli, copri-occhi in cartone, trucco o calze e collant bicolore. Se per gli adulti è d’obbligo usare la fantasia, per i piccoli le maschere rimangono griffate. In attesa di vederli sul palco nel loro primo musical, i Gormiti sono protagonisti della festa per lui. Per lei, costumi da Winx enchantix, con ali accese di glitter, dal film «Il segreto del regno perduto».
Articolato il carnevale Disney Store, con la coppia principe Edward e Giselle dal film «Enchanted», abiti delle principesse tradizionali, anche con accessori invernali, o tenute casual di High School Musical. Per sfoggiare i costumi le occasioni non mancano. Si inizia il 31, giovedì grasso. Masquerade party con dj set da Distillerie Clandestine.
Si torna bambini all’associazione culturale «Sotto casa di Andrea» con le sigle dei cartoni animati, eseguite dai MrMagoo. «Grassa» l’agenda del Gilda. Giovedì, house con Andrea Dee, venerdì Revent con revival e video cult, sabato vip con musica house, martedì, maxi-evento «Calciatori e veline», con costumi in tema e biglietti d'ingresso che sono maschere da indossare. Più giorni di festa pure al Micca Club. «In pista a ballare insieme con Chuck Berry, Elvis Presley, Marilyn Monroe» è la promessa del giovedì «Soul food for free» con dj set Marvin. Sabato, «Notte del Giaguaro» con lo swing di Nelly e i suoi Shaker, band di Antonella Aprea. Martedì, Carnival party «Flintstones vs Jetstones», sfida tra preistorici e cosmonauti dei cartoon, burlesque show, live dei Blues Willies e dj. Al Big Mama, giovedì party con le cover beat dei Riding Sixties, sabato Rino Gaetano Band, e martedì, Louisiana Carnival con Louisiana Doctors
Dischi in vinile In Italia gli acquisti sono cresciuti del 250 per cento in un anno
In Rete la rivincita degli Lp Vendite boom, Beatles in testa
A 60 anni dalla sua introduzione sul mercato, il disco in vinile non solo sopravvive al progresso tecnologico ma addirittura compete su Internet
MILANO — Hanno tentato di farlo fuori in tutti modi. A colpi di compact disc, minidisc, laserdisc e, ultimo, il download di musica digitale da Internet. Niente da fare, a 60 anni esatti dalla sua introduzione avvenuta nel 1948, il vinile resiste. Piccola enclave dell’industria discografica, addirittura sta conoscendo una seconda giovinezza. Perché, come ha detto Bob Dylan «i dischi moderni sono atroci. Oggi non puoi fare un disco che suoni come quelli che ascoltavo e amo ancora». Dischi in vinile, ovviamente. I numeri sono esigui ma i segnali sono importanti. Nel 2007, in tutto il mondo, sono stati venduti, tra album e 45 giri, 990 mila pezzi in vinile (+15,4 per cento rispetto al 2006) per una quota di mercato pari allo 0,2 per cento (i cd rappresentano ancora l’85 per cento, il download quasi il 15 per cento). In Italia, nel primo semestre dello scorso anno, il fatturato del comparto vinile ammonta a 150 mila euro, che significa 10 mila pezzi venduti. Il 250 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2006.
http://www.corriere.it/Media/Foto/2008/02/05/beatles.jpg
«Abbey Road» dei Beatles è il vinile più venduto in Rete. Ma nella hit ci sono anche gruppi attuali come i My Chemical Romance
Nicchia in crescita
«Il vinile non rilancia l’industria discografica ma è una nicchia in crescita» dice Enzo Mazza presidente della Fimi, l’associazione che riunisce le principali case discografiche. «Il mercato è ormai polverizzato e la fruizione della musica avviene sotto diversi formati, dai più moderni come la chiavetta usb e il download, a quelli tradizionali, cd e, appunto, il vinile».
Il vinile, nel suo piccolo, è anche un fenomeno di moda a cui il settimanale Times Magazine si è interessato di recente. Scontato che l’acquirente di vinile sia il 40-50enne legato ai miti dell’adolescenza, il fenomeno ora interessa anche i giovanissimi che acquistano l’Lp feticcio, per poi ascoltarlo su mp3 dopo averlo scaricato da Internet.
Gli artisti si adeguano volentieri. I Radiohead per esempio, che hanno sfidato l’industria discografica pubblicando il loro ultimo album In Rainbows su Internet e lasciando decidere ai fan quanto pagare per scaricare le nuove canzoni, dello stesso hanno distribuito nei negozi la versione in vinile. Ogni nuova uscita dei Rolling Stones è accompagnata da una tiratura limitata di copie in vinile. Lo stesso vale per i Depeche Mode, Manu Chao, mentre gli U2, per celebrare i vent’anni di un loro storico album The Joshua Tree, hanno scelto l’edizione in vinile. Tra gli italiani, il bestseller per antonomasia Vasco Rossi dopo aver pubblicato un cofanetto di singoli in versione 45 giri, naturalmente in vinile, si appresta a pubblicare nello stesso formato anche il nuovo disco atteso per quest’anno.
Soluzione scelta anche da Adriano Celentano per l’ultimo «Dormi amore - La situazione non è buona», uscito a fine novembre in versione cd e vinile.
In campo anche le major americane
Se negli Stati Uniti la casa discografica Wea dichiara che le vendite di musica in vinile sono aumentate del 30 per cento, da noi la multinazionale Sony-Bmg ha iniziato a ripubblicare in vinile, al prezzo di 14 euro, alcuni dischi che hanno fatto storia: Elvis Presley, Miles Davis, Lou Reed, Simon & Garfunkel e altri ancora perché «l’obiettivo è offrire un prodotto di alta gamma agli appassionati ma anche avvicinare i più giovani a un prodotto che ha fatto la storia della musica». La Virgin punta su alcuni big della scena alternativa degli ultimi anni quali Blur e Massive Attack e celebra gli anniversari di album come Sgt. Pepper dei Beatles o Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols ripubblicando in vinile l’opera originale.
http://a248.e.akamai.net/6/592/1130/0/oas-eu.247realmedia.com/0/default/empty.gif (http://oas.rcsadv.it/5c/corriere.it/pp/spettacoli/1318737734/Bottom1/default/empty.gif/35316433646165653437613831383630)
Le catene di negozi si adeguano, così come l’industria dell’alta fedeltà che ha immesso sul mercato nuovi piatti iper tecnologici che arrivano a costare anche 10 mila euro. A Milano e Torino Fnac riserva uno spazio vendite al vinile dove è possibile trovare titoli che non sono più disponibili nel formato cd, operazione ora intrapresa anche da Mediaworld. Fiutando l’affare, anche Amazon, il più importante emporio musicale online, da ottobre ha aperto una sezione dedicata alla vendita di vinile.
Al momento, la classifica dei più venduti vede al primo posto Abbey Road dei Beatles. Ma che non sia solo cosa per nostalgici vecchietti, lo dimostra la presenza nella top ten di The Black Parade dei My Chemical Romance e di Sawdust dei Killers, band dell’ultima ora, molto amate dai ragazzini.
Roberto Rizzo
05 febbraio 2008
da www.corriere.it (http://www.corriere.it)
Edimburgo, 21:19
MUSICA: IN VILLA SCOZZESE 'MEMORABILIA' DI ELVIS PRESLEY
Alcuni 'memorabilia' di Elvis Presley sono stati ritrovati in una villa di Edimburgo. Ne da' notizia la BBC, spiegando che si tratta di un disco d'oro e di una foto autografata dal "re" del rock, oggetti recuperati nei giorni scorsi all'interno di un'abitazione. Probabilmente, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine intervenute e consultate dall'organo di informazione, si tratta di oggetti rubati a qualche collezionista. Comunque - hanno garantito le autorita' - non si tratta di pezzi falsi. "Il loro valore al momento non si puo' ancora determinare - ha detto un portavoce della polizia scozzese -. Speriamo che, se si tratta di refurtiva, si facciano avanti i proprietari e si possa dunque sapere qualcosa di piu' sulla loro provenienza".
da Repubblica.it
MILANO
LA SOLIDARIETÀ DI UN IMPIEGATO ALLA POLIZIA MUNICIPALE GLI AMICI DI TINDARO
In mensa mangia solo il primo, il secondo lo porta ai poveri della zona. E adesso i suoi colleghi lo imitano.
Piove e fa molto freddo oggi a Milano. Joseph è accucciato sul sagrato della chiesa di Sant’Alessandro, nel cuore della città. È arrivato dalle isole Mauritius undici anni fa e per vivere si arrangia con piccoli lavori: aiuta qualche anziano a fare la spesa, o taglia l’erba di qualche prato. Quando nessuno lo chiama, passa le sue giornate qui a chiedere l’elemosina. Dice di essere a digiuno da ieri. Tindaro lo saluta e poi gli dà due vaschette: dentro ci sono un po’ di pasta e del tiramisù. Sono una parte degli avanzi della mensa dove Tindaro Scurria, impiegato alla Polizia municipale del Comune, va durante la pausa pranzo.
Ha iniziato cinque anni fa, per caso: «Un giorno, all’entrata della mensa, ho trovato un ragazzo che chiedeva l’elemosina. Io sono contrario a dare soldi, perché spesso finiscono nelle mani degli sfruttatori di chi vive in strada. Ma il sorriso di quel ragazzo mi aveva toccato il cuore. Così decisi di donargli una parte del mio pranzo».
Da allora, tutti i giorni Tindaro paga il pasto completo, ma mangia solo il primo: «Il resto lo porto ai poveri che trovo qui attorno. Non riesco a chiamarli barboni». La voce in breve si è diffusa e qualche collega ha iniziato a mettere da parte una bottiglia d’acqua o un panino, finché Tindaro una volta ha chiesto a Luciano, il titolare della mensa My chef, se poteva dargli gli avanzi del pranzo. Da allora ogni giorno 15-20 persone hanno un pasto caldo.
Non solo: grazie alla solidarietà dei colleghi, Tindaro spesso porta con sé anche scarpe e vestiti. Joseph vorrebbe tanto un sacco a pelo per difendersi dal freddo. «Ho solo dei giacconi da donna, ma te lo troverò», gli promette Tindaro. Si avvicina un altro senzatetto, è italiano. Tindaro gli mostra le sue vaschette.
«Grazie, ho già mangiato. Portale a chi ha bisogno». «Fanno tutti così», commenta Tindaro, «tra loro si aiutano sempre».
Arriviamo in via Torino dove, seduto su una sedia accanto a un’edicola, c’è un omone dalla lunga barba bianca che sta fumando il sigaro. I giornali si sono spesso occupati di lui. Si chiama Roye Lee, ha 72 anni, è americano, ma è in Italia da una vita. Ha scritto centinaia di canzoni, ha conosciuto Frank Sinatra ed Elvis Presley e ha recitato accanto ad Anthony Quinn e Silvana Mangano in Barabba. Vive in strada da quando la moglie lo ha abbandonato, portandosi via le loro due figlie. Accanto a lui ci sono alcuni volontari della Croce Rossa. Non è stata una bella giornata per Roye. Per anni ha vissuto in fondo a un vicolo qui vicino, riparato solo da un telone.
Questa mattina però i vigili e i netturbini gli hanno detto che lì non poteva più stare. Durante lo "sgombero", Roye è caduto e ora mostra il suo ginocchio ferito. Ma sorride sempre e canta con la sua voce calda. «È una nuova canzone, sarebbe bello portarla a Sanremo». Tindaro gli porge una vaschetta con della carne e un po’ di patate. «Dove passerai la notte?». «Non in un dormitorio. Io sono un uomo libero».
Dall’altra parte del marciapiede, davanti alla chiesa di San Sebastiano, c’è Johana. È arrivata dalla Romania un anno fa. Ripete solo: «Grazie, grazie», quando Tindaro le dà la vaschetta con la pasta. Poi con la mano indica i suoi piedi. Le scarpe sono tutte bucate. «Se ne trovo un paio te le porto», le assicura Tindaro. Il tempo della pausa pranzo sta finendo. Tindaro accelera il passo ed entra nel sottopassaggio di piazza Duomo: «Forse ci sono Jurgen e Bianca. Di solito mi aspettano qui». Ma oggi non c’è nessuno. «Capisco se qualche povero viene sfruttato quando cambia spesso il luogo dove si ferma a chiedere l’elemosina. Gli aguzzini non vogliono che i passanti si stufino di vedere sempre le stesse persone. Oppure lo comprendo dal fatto che, pur avendo il contenitore pieno di monete, sono affamati. Ieri uno di loro mi ha confessato di essere a digiuno da più di un giorno».
C’è ancora tempo per dare un piatto di pasta a Nicolae, sotto i portici di piazza Missori. Non ha una gamba e si regge su due stampelle. È in Italia da 4 anni, dorme al Cimitero Monumentale e appena può torna in Romania per portare dei soldi alla moglie e ai tre figli.
«Oggi piove e molti non sono venuti», dice Tindaro: «Umberto forse è all’ospedale, quando l’ho visto l’ultima volta non stava bene». Così il giro si conclude dove era iniziato, nella chiesa di Sant’Alessandro.
Quel che passa il convento
Quando capita, come oggi, che avanzi qualche vaschetta, Tindaro la consegna al parroco, don Antonio Gentile. «Mi dispiace, non è rimasto molto». «Hai portato quel che passa il convento», risponde pronto con una battuta don Antonio: «Ogni giorno qui bussano alla porta moltissime persone affamate. Purtroppo non riusciamo ad accontentare tutti, per questo siamo grati a Tindaro per il suo aiuto».
È tempo di tornare al lavoro. Tindaro si congeda, con un desiderio: «Vorrei tanto trovare un locale dove i miei amici possano riunirsi per mangiare insieme. Mi ricordo quando trentotto anni fa sono arrivato qui dalla Sicilia. Vivevo in un tugurio: quando spazzavo per terra, dal pavimento veniva su una nuvola di polvere. Per questo quando aiuto loro, in realtà aiuto me stesso. Se sono stanco, o arrabbiato, mi basta un loro sorriso per ritrovare la serenità».
Da Famiglia Cristiana.
Cher torna a cantare dal vivo e rivela: «Ho detto no a Elvis Presley»
http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/20080208_cher.jpg (http://javascript<b></b>:popup('aprifoto.php?id=18478',500,419))
LOS ANGELES, (8 febbraio) - La cantante statunitense Cher, a 61 anni, ha deciso di rompere la sua promessa di abbandonare le scene e tornerà a cantare in un hotel di Las Vegas. Secondo il sito internet "E! Online, la cantante si esibirà, per quattro sere alla settimana, all'Hotel Casino Caesars Palace, per tre anni. «Voglio stare di nuovo qui - ha detto la cantante - e offrire ai miei fans il migliore spettacolo mai presentato dai tempi della mia gioventù». Secondo "E!Online", Cher aveva annunciato, a maggio del 2005, il suo ritiro dalle scene.
Per quanto riguarda la sua vita privata Cher fa una piccante rivelazione: poteva essere Lady Presley. Lo rivela lei stessa, ammettendo di aver rifiutato un invito romantico di Elvis. L'icona del rock'n'roll l'aveva invitata a trascorrere un weekend di passione a Las Vegas, confessando di essere follemente innamorato di lei. «Ero nervosissima, non sapevo che fare e alla fine non sono partita » ha dichiarato, durante un'intervista trasmessa dalla trasmissione televisiva "Good Morning America". Ora Cher si dice pentita di aver perso l'attimo fuggente, ma difficilmente potrà rimediare, a meno che, come sostengono alcuni, Elvis sia ancora vivo.
Generazione Rehab - Giovani star in disintossicazione
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/spettacoli/200802images/winehouse01g.jpg
Amy Winehouse
Sembra un’epidemia. La stessa che colpì mortalmente il rock fra i 60 e i 70, mettendo in fila le croci disperate di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, fino al più maturo (ma non meno doloroso) annientamento di Elvis Presley nel ’77. Solo che ora non ci sono gli Who di My Generation a cantare «Voglio morire prima di diventare vecchio»: e se la droga pesante accontentò molti degli artisti alla ricerca di percezioni sconosciute, lasciandone altrettanti - da Eric Clapton a Keith Richards fino a Lou Reed - a combattere per anni contro la scimmia, nel ricorso vichiano oggi il fenomeno assume sfumature differenti ma non meno inquietanti. Si rischia così, per confusione, perché così fan tutti, per sballamento mentale, e magari anche - nel caso di Amy Winehouse, l’ultima quasivittima della serie - per l’effetto Maradona, farsi forza nell’andare avanti col successo che preme troppo; e con un amato marito in prigione chissà per quanto.
Li beccano dovunque, con i telefonini. Prima Kate Moss a tirar su coca nello studio dell’allora beau Pete Doherty, poi lei - Amy - pochi giorni fa: a mescolare crack, cristalli e cocaina dentro le apparentemente protettive mura di casa. Li mettono in rete, e ciao. Ed è un’apoteosi di pubblicità non si sa quanto gradita nel caso della Winehouse, artista autentica dei nostri tempi, ridotta a uno straccio e passata dalla Rehab della sua canzone più famosa all’ospedale per via delle pessime condizioni generali. E’ la diva dell’anno, sei nominations l’aspetterebbero per domenica sera a Los Angeles, ai Grammy, il premio più prestigioso della musica popolare: ma gli Usa proprio per via della droga hanno negato il visto. La sua solerte etichetta sta ora organizzando un collegamento via satellite durante cui si farà, naturalmente, finta di niente.
Tutto questo non insegnerà nulla a nessuno. La droga non è più uno scellerato status symbol di una èlite che navigava in una consapevole estetica esistenziale, ma una semplice, generalizzata moda distruttiva che non guarda in faccia l’alto e il basso dell’arte: la prima infatti del nuovo corso a cadere platealmente nella nuova rete è stata proprio Britney Spears, nata come star nel Club Topolino con canzoni chewing gum; la sua crisi vaga fra intolleranza alla pressione mediatica e difficoltà a reggere insieme lo starsystem e il ruolo di madre, in una parola ad affrontare la maturità: non a caso, nel recente ricovero dopo una crisi psichiatrica, i giudici hanno dato al padre la giurisdizione sulla ragazza, proprio come quand’era piccola, e sul suo patrimonio ingentissimo. I figli, chissà quando li vedrà: nella corsa all’autodistruzione, anche per lei c’è stata una insana voglia di essere trendy impasticcandosi e sbevazzando, andando in giro senza mutande con quell’altra campionessa del nulla, Paris Hilton. Povere ragazze.
Già, perché mai come adesso è stato chiaro che, almeno in fatto di additivi chimici, l’uguaglianza dei sessi è andata avanti: sono soprattutto le ragazze che combattono contro la nuova scimmia, che brucia le vite in modi differenti. Pasticche e pasticci, amfetamine ed ecstasy, cristalli e crack. Non solo Whitney Houston, che ancora combatte per tornare a galla, ma ragazze in mezzo ai loro vent’anni, l’età più bella e creativa, in preda a imperscrutabili crisi di nervi. Non solo cantanti ma mezza Hollywood rosa è finita nel labirinto: proprio ieri è stata ricoverata in una esclusiva clinica del remoto Utah, dove già è ricoverata Eva Mendes, Kirsten Dunst, la Maria Antonietta del film e dove è stata a lungo la reginetta dei teen movies Lindsay Lohan. L’hanno vista «bere molto» al Sundance Film Festival, ne hanno notato i comportamenti eccentrici. Pare sia rimasta sconvolta dalla morte del cowboy Heath Ledger, finito all’altro mondo pochi giorni fa per analoghi motivi.
Fa impressione che tutto, e tutti, prendano con una certa leggerezza l’onda anomala che li travolge: come se si trattasse di un gioco, o di un videogioco, dove basta schiacciare un pulsante per tornare alla realtà. Di recente, in una lussuosissima rehab, i californiani del rock duro Queens of the Stone Age hanno preso parte a un concerto organizzato dalla clinica «per tirarsi un po’ su» e hanno attaccato con Feel Good Hit of the Summer, il cui testo comincia così: «Nicotine, valium, Vicodin, marjiuana, ecstasy and alcol...cocaine!!!». Gli hanno tolto la corrente e li hanno buttati fuori, la sera stessa.
MARINELLA VENEGONI
Da La Stampa
deliziosa
09-02-2008, 15:07
Cher torna a cantare dal vivo e rivela: «Ho detto no a Elvis Presley»
http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/20080208_cher.jpg (http://javascript<b></b>:popup('aprifoto.php?id=18478',500,419))
Per quanto riguarda la sua vita privata Cher fa una piccante rivelazione: poteva essere Lady Presley. Lo rivela lei stessa, ammettendo di aver rifiutato un invito romantico di Elvis. L'icona del rock'n'roll l'aveva invitata a trascorrere un weekend di passione a Las Vegas, confessando di essere follemente innamorato di lei. «Ero nervosissima, non sapevo che fare e alla fine non sono partita » ha dichiarato, durante un'intervista trasmessa dalla trasmissione televisiva "Good Morning America". Ora Cher si dice pentita di aver perso l'attimo fuggente, ma difficilmente potrà rimediare, a meno che, come sostengono alcuni, Elvis sia ancora vivo.
Mamma mia Cher!!! Ma come si fa a dire di no ad Elvis!!!
Cher torna a cantare dal vivo e rivela: «Ho detto no a Elvis Presley»
LOS ANGELES, (8 febbraio) - La cantante statunitense Cher, a 61 anni, ha deciso di rompere la sua promessa di abbandonare le scene e tornerà a cantare in un hotel di Las Vegas. Secondo il sito internet "E! Online, la cantante si esibirà, per quattro sere alla settimana, all'Hotel Casino Caesars Palace, per tre anni. «Voglio stare di nuovo qui - ha detto la cantante - e offrire ai miei fans il migliore spettacolo mai presentato dai tempi della mia gioventù». Secondo "E!Online", Cher aveva annunciato, a maggio del 2005, il suo ritiro dalle scene.
Per quanto riguarda la sua vita privata Cher fa una piccante rivelazione: poteva essere Lady Presley. Lo rivela lei stessa, ammettendo di aver rifiutato un invito romantico di Elvis. L'icona del rock'n'roll l'aveva invitata a trascorrere un weekend di passione a Las Vegas, confessando di essere follemente innamorato di lei. «Ero nervosissima, non sapevo che fare e alla fine non sono partita » ha dichiarato, durante un'intervista trasmessa dalla trasmissione televisiva "Good Morning America". Ora Cher si dice pentita di aver perso l'attimo fuggente, ma difficilmente potrà rimediare, a meno che, come sostengono alcuni, Elvis sia ancora vivo.
Cher con Elvis nel 1975
http://img408.imageshack.us/img408/3580/elvischer1975tq7.jpg (http://imageshack.us)
LUTTO A LAS VEGAS
E' morto Freddie Bell, ispirò Elvis Presley
L'icona musicale si è spento domenica scorsa, all'età di 76 anni. Le movenze sul palco, alcuni ammiccamenti osè per l'epoca furono un grande insegnamento per Presley, che li fece suoi trasformandoli in una delle principali caratteristiche del suo incredibile successo
Las Vegas, 12 febbraio 2008- Freddie Bell, l'icona musicale che fu tra gli ispiratori di Elvis Presley, si è spento domenica scorsa a Las Vegas, all'età di 76 anni. Bell era da tempo malato di cancro. La sua carriera artistica fu da sempre legata a quella del re del rock'n roll.
I due si incontrarono negli anni '50 nel Nevada: a quel tempo Bell spopolava tra i lussuosi alberghi di Las Vegas con il suo show. Elvis si convinse a proporre due dei successi di Bell rivisitati, che diventarono in breve tempo grandi classici del suo repertorio: 'Hound Dog' e 'Giddy up a ding dong'. Ma non fu solo la musica e il modo aggressivo di rivedere canzoni famose a far 'innamorare' Elvis di Freddie Bell: le movenze sul palco, alcuni ammiccamenti osè per l'epoca (con tanto di spinta pelvica) furono un grande insegnamento per Presley, che li fece suoi trasformandoli in una delle principali caratteristiche del suo incredibile successo.
Bell ha anche interpretato, con il suo gruppo vocale 'The Bellboys', diversi film dell'epoca, tra i quali 'Rock around the clock' del 1956. A dare notizia della sua morte è stato il suo agente, Norm Johnson, come riporta il sito di Usa Today.
Da Quotidiano Net
La proposta di McCreevy (UE): '95 anni di protezione per la musica registrata
'Il commissario UE al mercato interno, Charlie McCreevy, vuole proporre un’estensione dei diritti di artisti e case discografiche sulla musica registrata dagli attuali 50 anni a 95 anni. “Gli artisti non dovrebbero più essere i cugini poveri dell’industria musicale”, ha detto il funzionario europeo. “Non ho ancora trovato una ragione convincente per cui un compositore di musica debba beneficiare di un termine di protezione che si estende a 70 anni dopo la sua morte, mentre un interprete, con la tutela limitata a 50 anni, spesso non riesce neanche a goderne per tutta la durata della sua esistenza. Eppure, mentre molti di noi non hanno idea di chi abbia scritto la nostra canzone preferita, tutti siamo in grado di associarla al nome di un interprete".
McCreevy, che su questo argomento era stato sollecitato anche dal ministro degli esteri italiano Massimo D'Alema, dice di voler assicurare un gettito di royalty costante "non solo e non tanto ad artisti popolari come Cliff Richard o Charles Aznavour ma a quelle migliaia di anonimi turnisti che hanno contribuito alle registrazioni dei tardi anni '50 e dei '60. Per loro, le royalty che percepiscono rappresentano l'unica forma di pensione".
Le sue parole sono state ovviamente accolte con favore da tutta la comunità musicale, fatta eccezione per chi si è specializzato nella pubblicazione di materiale fuori diritti: com’è oggi il caso dell’etichetta americana Memphis Recording, entrata in conflitto con la major Sony BMG in merito ad alcune vecchie incisioni di Elvis Presley .
14 Feb 2008 da Rockol.it
CINEMA/ MORTO PERRY LOPEZ, RECITO' IN "CHINATOWN" E "STAR TREK"
Memorabile interpretazione poliziotto Escobar nel film Polanski
postato 17 ore fa da APCOM
Beverly Hills, 16 feb. (Ap) - E' morto a 78 anni l'attore statunitense Perry Lopez, che nella sua lunga carriera cinematografica, ma anche televisiva, ha recitato in film cult come "Chinatown" e "Star Trek".
Lopez è morto giovedì a causa di un cancro ai polmoni presso il Rehabilitation Centre di Beverly Hills, ha confermato l'attore e amico James Victor.
Nato a New York, Lopez inizia a interpretare ruoli "etnici" dall'inizio degli anni Cinquanta. E' apparso in decine di film e serie tv di culto, tra cui "La leggenda di Lone Ranger", "Bonanza", "Charlie's Angel", "Mission: impossible" e "Star Trek". Memorabile l'interpretazione del poliziotto Lou Escobar nel film "Chinatown" (1974) di Roman Polanski. Nella sua quarantennale carriera ha recitato accanto, solo per citarne alcuni, a Clint Eastwood, Omar Sharif, Elvis Presley e John Wayne.
perlanera
23-02-2008, 08:55
Gli Stray Cats in esclusiva nazionale al Summer Jamboree 2008
Pubblicato il 22-02-2008
Gli Stray Cats,ovvero Brian Setzer (chitarra), Slim Jim Phantom (contrabbasso) e Lee Rocker (percussioni), in occasione del loro trentesimo anniversario, annunciano The Stray Cats Farewell Tour e confermano la loro presenza in esclusiva nazionale venerdì 22 agosto al Summer Jamboree 2008, il festival internazionale di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50 che ogni anno si celebra nella città di Senigallia (AN - Marche)
Nel carnet del “Summer Jamboree” dal 2000 a oggi ci sono nomi che fanno ancora tremare le ginocchia ai fan. Nomi leggendari la cui partecipazione addirittura in esclusiva nazionale è un attestato di riconoscimento e stima nei confronti del Festival, per la serietà e la passione pura con cui dal 2000 celebra il rock and roll. Gli Stray Cats si aggiungono dunque al parterre di artisti tra cui solo l’anno scorso ricordiamo il mitico “The Killer”, Mr. Jerry Lee Lewis, nonché la sexy regina del burlesque, nuova icona di stile anni Cinquanta Dita Von Teese.
Dopo le prime indiscrezioni trapelate online tra forum e siti web di fedelissimi, la caccia al biglietto si è scatenata senza precedenti e sta facendo il giro della rete e dei fanclub. La prevendita non è ancora aperta e mancano ancora circa 180 giorni all’appuntamento, ma i telefoni del Festival che quest’anno si svolge dal 16 al 24 agosto, sono già incandescenti e danno il polso di quella che sarà l’edizione numero 9, dopo l’ultima grandiosa “baldoria” dell’anno scorso.
La band degli Stray Cats celebra la propria carriera e si appresta ad abbandonare le scene con ‘The Stray Cats Farewell Tour’, ultima occasione per vederli dal vivo in Europa e in esclusiva italiana al “Summer Jamboree” in formazione originale.
Trent’anni di inimitabile stile rockabilly, gli Stray Cats di Long Island, Massapequa NY, sono una storica band rock’n’roll degli anni ottanta. Il loro repertorio e il loro look ricordano l’America degli anni ’50 con influenze più moderne: la loro musica è una grintosa miscela di sonorità alla Elvis Presley, alla Chuck Berry, unita alle note dei Clash e dei Ramones.
Il loro impatto live è assolutamente contagioso e adrenalinico. Scoperti in un club londinese dal produttore Dave Edmunds, cantante e chitarrista dei Rockpile, hanno realizzato album di successo come i due LP ‘Stray Cats’ e ‘Gonna Ball’ di produzione inglese, usciti su dischi Arista Records e l’album ‘Built For Speed’, inciso in America nel 1982. In questo lavoro sono contenuti i singoli ‘Rock This Town’ e ‘Stray Cat Strut’, brani che sono stati in vetta alle top ten americane e inglesi durante tutti gli anni ottanta. La loro ultima pubblicazione (live) risale al 2004, ‘Rumble In Brixton’, con l’inedita ‘Mystery Train Kept A Rollin’’ a cui è seguito un lungo tour del 2007 insieme ai Pretenders e agli ZZ Top.
Il “Summer Jamboree - Festival di musica e cultura dell’America degli anni ’40 e ’50” è ideato dall’Associazione Culturale Summer Jamboree (diretta da Angelo Di Liberto, Andrea Celidoni, Alessandro Piccinini) e promosso dal Comune di Senigallia.
Allvanity
23-02-2008, 23:45
:-bravhttp://tbn0.google.com/images?q=tbn:kOt_65uPjb34MM:http://www.4yougratis.it/clipart/computer/img/ComputerArrabbiato.jpg:-brav
Sarà vero?
08-02-2008
Cher torna a cantare dal vivo e rivela:
«Ho detto no a Elvis Presley»
LOS ANGELES, (8 febbraio) - La cantante statunitense Cher, a 61 anni, ha deciso di rompere la sua promessa di abbandonare le scene e tornerà a cantare in un hotel di Las Vegas. Secondo il sito internet "E! Online, la cantante si esibirà, per quattro sere alla settimana, all'Hotel Casino Caesars Palace, per tre anni. «Voglio stare di nuovo qui - ha detto la cantante - e offrire ai miei fans il migliore spettacolo mai presentato dai tempi della mia gioventù». Secondo "E!Online (http://www.eonline.com/)", Cher aveva annunciato, a maggio del 2005, il suo ritiro dalle scene.
Per quanto riguarda la sua vita privata Cher fa una piccante rivelazione: poteva essere Lady Presley. Lo rivela lei stessa, ammettendo di aver rifiutato un invito romantico di Elvis. L'icona del rock'n'roll l'aveva invitata a trascorrere un weekend di passione a Las Vegas, confessando di essere follemente innamorato di lei. «Ero nervosissima, non sapevo che fare e alla fine non sono partita » ha dichiarato, durante un'intervista trasmessa dalla trasmissione televisiva "Good Morning America". Ora Cher si dice pentita di aver perso l'attimo fuggente, ma difficilmente potrà rimediare, a meno che, come sostengono alcuni, Elvis sia ancora vivo.
Sky, 'Studio Universal': palinsesto dal 2 all' 8 marzo
Venerdì 7 marzo
6.45 Pugno proibito Film Musicale, Usa 1962 Con Elvis Presley, Gig Young, Lola Albright Regia di Phil Karlson8.
25 Tempi moderni Film Comico, Usa 1936 Con Charles Chaplin, Paulette Goddard, Henry Bergman Regia di Charles Chaplin9.55 Sayonara Film Drammatico, Usa 1957 Con Marlon Brando, Miiko Taka, Patricia Owens Regia di Joshua Logan12.25 Movie Moments Rubrica di cinema12.35 La casa della gioia Film Drammatico, Francia, Gran Bretagna 2000 Con Gillian Anderson, Eric Stoltz, Dan Aykroyd Regia di Terence Davies15.00 Cinechat Rubrica di cinema15.10 Johnny Staccato Telefilm "Man in the Pit" Con John Cassavetes , Eduardo Ciannelli, Garry Walberg15.40 Sweet November - Dolce novembre Film Drammatico, Usa 2001 Con Keanu Reeves, Charlize Theron, Jason Isaacs Regia di Pat O'Connor17.45 Replay 2 - Scene al microscopio Documentario "Irruzioni a colpi di pistola"17.55 I nomadi Film Avventura, Usa 1960 Con Deborah Kerr, Robert Mitchum, Peter Ustinov Regia di Fred Zinnemann20.10 Movie Moments Rubrica di cinema20.25 HG Stunts Documentario "Follie sotto controllo"21.00 Focus Speciale Cinema "The Bourne Identity"21.10 The Bourne Identity Film Azione, Germania, Usa 2002 Con Matt Damon, Franka Potente, Chris Cooper Regia di Doug Liman23.15 Inside VCA - Viaggio nel cinema americano Rubrica di cinema23.35 Il segno degli Hannan Film Thriller, Usa 1979 Con Roy Scheider, Janet Margolin, John Glover Regia di Jonathan Demme1.20 VCA - Viaggio nel cinema americano Speciale Cinema1.55 Ma papa' ti manda sola? Film Commedia, Usa 1972 Con Barbra Streisand, Ryan O'Neal, Madeline Kahn Regia di Peter Bogdanovich3.35 Replay 2 - Scene al microscopio Documentario "Esplosioni miracolose"3.45 Fuoco cammina con me Film Drammatico, Francia, Usa 1992 Con Sheryl Lee, Ray Wise, Madchen Amick Regia di David Lynch.
http://www.voceditalia.it/public/foto/5576.jpg
A rischio centinaia di posti di lavoro e la sopravvivenza delle etichette indipendenti
Musica: la Commissione europea verso l'estensione della durata di protezione dei diritti a 95 anni
La lobby delle multinazionali in crisi preme su Bruxelles
Bruxelles, 26 feb. - Ancora una volta la lobby delle multinazionali discografiche si è messa in moto per ottenere un allungamento dei termini di protezione sulle registrazioni discografiche. Attualmente, i diritti sulle registrazioni scadono dopo 50 anni dalla loro pubblicazione, in seguito ad una direttiva del 1993 che ne aveva esteso i termini di protezione dai precedenti 30 anni, e che l'Italia aveva recepito con la legge 52 del 6 febbario 1996. Allora, le major del disco si erano attivate in seguito alla commercializzazione dei masterizzatori per cd, e dei programmi di editing digitale, che permettevano di "ripulire" dai rumori le vecchie registrazioni e di ripubblicarle, spesso sotto il marchio di etichette sconosciute.
La EMI era stata la multinazionale che aveva accusato maggiormente l'iniziativa ad opera di etichette indipendenti, che avevano iniziato a pubblicare le prime registrazioni dei Beatles (ma anche di altri mostri sacri del rock, come i Rolling Stones, Elvis Presley, e numerosi altri big della musica internazionale, da Louis Armstrong, ad Ella Fitzgerald, a Frank Sinatra, Charlie Parker, Ray Charles, a Miles Davis).
Nonostante l'estensione dei termini di copyright, ogni anno si liberano i diritti su decine di migliaia di registrazioni, che possono così venire ripubblicate e commercializzate da chiunque.
La proposta di estensione dei termini di copyright sulle registrazioni di altri 45 anni è stata annunciata a Bruxelles dal commissario europeo al Mercato interno Charlie McCreevy (foto), che ritiene possa venire adottatata dalla Commissione prima della pausa estiva. Successivamente il testo dovrà passare il vaglio del Parlamento europeo, e, infine, del Consiglio dei ministri europei, prima di ottenere il via libera definitivo. A questo punto, ogni Stato membro della Cee armonizzerà il proprio diritto interno in base alla direttiva comunitaria (l'Italia dovrà, pertanto, modificare la legge 633/41 sulla protezione del diritto d'autore). Secondo McCreevy "la proposta non dovrebbe avere alcun effetto negativo sui prezzi ai consumatori", anche se questo accadrà molto difficilmente. Infatti, un contenimento dei prezzi potrebbe realizzarsi solo per volontà delle Case discografiche, che non sembrano affatto essere inclini a "svendere" i loro prodotti, anche se datati. Con l'avvento dei software di file sharing, l'industria del disco sta attraversando una crisi irreversibile, che ha costretto alcune Case a fondersi per contenere i costi (i matrimoni più recenti sono quelli tra la giapponese Sony e la tedesca Bmg) o ad essere aquisite da fondi di investimento (è il caso della stessa EMI, acquisita l'anno scorso per 4,7 miliardi di dollari da Terra Firma). E' chiaro che se il monopolio su una registrazione scade, chiunque può ripubblicarla a prezzi competitivi, con evidenti benefici per i consumatori, mentre se i diritti restano a lungo in capo al produttore originario, questi può praticare le politiche commerciali che vuole. L'iniziativa va anche contro gli interessi delle piccole etichette indipendenti, che spesso ricavano il loro fatturato proprio dalla pubblicazione a prezzi bassi di dischi caduti in pubblico dominio (quelli che, per intenderci, si trovano nei famosi "cestoni" negli Autogril).
McCreevy ha motivato la decisione con la necessità di tutelare i diritti degli artisti, la cui durata è equiparata a quella dei produttori, ma è difficile credere che dietro questa motivazione di facciata non si intraveda la longa manus dei discografici, ingolositi dai lauti guadagni che un allungamento dei termini di protezione di 45 anni garantirebbe loro. Infatti, suona un po' "strano" che il Commissario europeo al Mercato interno si interessi dei diritti di artisti che, per poter beneficiare del provvedimento, dovrebbero vivere oltre 100 anni.
Uno degli effetti "collaterali" di questa iniziativa sarà la crisi delle numerose piccole case discografiche che basano la loro attività principalmente sulla vendita a basso costo delle registrazioni fuori diritti (nel 1996, dopo l'entrata in vigore della Direttiva del '93, molti piccoli produttori furono costretti a chiudere). Un altro effetto indiretto sarà il crollo del fatturato della SIAE per il rilascio delle licenze per diritti di riproduzione fonomeccanica (il "bollino"): nel 1999 la Società italiana degli autori ed editori subì infatti l'ennesimo commissariamento da parte del Governo, proprio a causa della forte diminuzione dell'attività di duplicazione delle etichette indipendenti che vivevano di pubblico dominio.
L'ultima modifica rilevante in materia di diritti d'autore e connessi apportata i ambito comunitario (oltre alla già menzionata Direttiva Ue 93/98 del 29 ottobre 1993) è stata la n. 29 del 22 maggio 2001 adottata del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione. Gli ultimi interventi legislativi varati dal Parlamento italiano hanno mirato a reprimere il fenomeno della pirateria online, che è stata normata negli utimi anni da una serie di decreti-legge e decreti legislativi, a cominciare dalla legge 248/2000, per finire con il "decreto Urbani"del 2005 (l'ultima modifica alla legge su diritto d'autore è stata approvata il 9 gennaio 2008, ed è entrata in vigore un mese dopo). Intanto, la Commissione Barroso si piega al volere delle multinazionali, a scapito dei "diritti dei consumatori" che vengono continuamente sbandierati come faro di ogni decisione dell'Unione europea.
Marco Marsili
Rock And Roll Hall Of Fame: a Madonna ci pensa Justin Timberlake
Sarà Justin Timberlake ad ammettere Madonna nella Rock And Roll Hall Of Fame. La cerimonia quest’anno si svolgerà il prossimo 10 marzo presso l’albergo Waldorf-Astoria di New York. Timberlake, in qualità di presentatore, darà l’annuncio che la cantante, con la quale ha lavorato per il suo prossimo album che dovrebbe essere pubblicato a fine aprile, è stata aggiunta alla lista dei grandi ai quali viene reso onore al Rock and Roll Hall of Fame and Museum di Cleveland, Ohio. Con Justin saliranno sul palco Lou Reed, che ammetterà Leonard Cohen; John Fogerty, che ammetterà i Ventures; Billy Joel, che ammetterà John Mellencamp; e infine Tom Hanks, che ammetterà i Dave Clark Five. La cerimonia si svolge dal 1986, anno in cui entrarono in blocco Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Sam Cooke, Fats Domino, Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis, Little Richard ed Elvis Presley. Gli artisti, votati quest’anno da 600 addetti ai lavori, possono essere ammessi solamente a distanza di venticinque anni dalla prima registrazione. Nel caso di Cohen, di anni ne sono trascorsi però quarantuno. E per i Ventures addirittura quarantasette.
MARATONA DI ROMA: AL VIA LA CORSA, 15 MILA ALLA PARTENZA
Quotidiani online
AGI) - Roma, 16 mar. - E' partita dai Fori Imperiali alle 9 la quattordicesima maratona della citta' di Roma, preceduta alle 8.55 dall'avvio della gara per i diversamente abili. Sono 14.563 gli iscritti, tra cui 12.316 uomini e 2.247 donne. Il percorso resta sostanzialmente invariato rispetto a quello dello scorso anno: dopo un passaggio a piazza Venezia la gara si snoda a sud est della citta', dal Colosseo a via Ostiense per risalire il corso del Tevere fino a piazza Cavour. A Prati la maratona tocchera' il 20esimo km per poi dirigersi nell'area piu' a nord al Foro Italico e alla Moschea. La discesa seguira' ancora il corso del fiume per poi tornare a piazza del Popolo e dirigersi finalmente al Colosseo per tagliare il traguardo. Tra i personaggi piu' curiosi presenti Ian Michael Sharman, maratoneta inglese di 28 anni, entrato nel guinness dei primati per aver corso la London Marathon vestito da Elvis Presley: lo stesso fa oggi con l'immancabile ciuffo. Settantasei le nazioni partecipanti tra cui la favorita, il Kenya, presente con 24 atleti. Sono 2.237 invece i fondisti della capitale.
Hot Spring 2008: la bella stagione della musica
di Stefano Trentadue
La compilation per la bella stagione 2008 è pronta. Con Rihanna, Maroon 5, Kylie Minogue, il nuovo fenomeno giovane Tokio Hotel e tanti altri. Uscita: 21 marzo 2008.
http://www.musicalnews.com/img_art/20032008210248.jpg.
La compilation per la bella stagione 2008 è pronta. Con Rihanna, Maroon 5, Kylie Minogue, il nuovo fenomeno giovane Tokio Hotel e tanti altri. Uscita: 21 marzo 2008
Dopo il successo della Hot Party Winter, è già primavera con Hot Party Spring 2008.
Con una tracklist esplosiva il cd1, contiene tutti i successi del momento: Rihanna, Maroon 5, Amy Winehouse, Timbaland, Alex Britti, Mika, Kylie Minogue, Raffaella Destefano, Alicia Keys, Francesco Renga, Tokio Hotel, Francesco Renga e moltissimi altri, incluso il successo latino del momento Remedios di Selma Hernandez.
E nel bonus CD 2, come sempre, il meglio della dance, incluso il remix 2008 di Elvis Presley, “Let’s Play House”, da settimane al numero uno della classifica digitale dei singoli.
2 cd al prezzo di uno, a soli 19.90 euro!
Tracklist
CD 1
01 Rihanna - Don't Stop The Music
02 Maroon 5 - Won't Go Home Without You
03 Amy Winehouse - Love Is A Losing Game (Kardinal Beats Remix)
04 Timbaland Feat. Onerepublic - Apologize
05 Alex Britti - Milano
06 Mika - Big Girl (You Are Beautiful)
07 Dj Brizi & Selma Hernandes-remedios
08 Kylie Minogue - In My Arms
09 Raffaella Destefano - Domani
10 Ben's Brother - Let Me Out
11 Kate Nash - Pumpkin Soup
12 Alicia Keys - No One
13 Francesco Renga - Dimmi
14 Colbie Caillat - Bubbly
15 Shirley Bassey - Get The Party Started
16 Rooney - When Did Your Heart Go Missing?
17 The Last Days Of Disco - What Does It Mean To U
18 Tokio Hotel - Don't Jump
19 Melody Fall - Ascoltami
20 Fabri Fibra - La Soluzione
BONUS CD2
01 Hot Chip - Ready For The Floor
02 Martin Solveig - C'est La Vie
03 Ian Carey Feat. Michelle Shellers - Keep On Rising
04 Marco Demark Feat. Casey Barnes - Tiny Dancer
05 Ercola Vs Heikki L - Deep At Night (Adam K & Soha Remix)
06 Jerry Ropero & Michael Simon - Berimbau
07 Funkerman - Speed Up
08 House Of Glass - Disco Down (Alex Gaudino Rmx)
09 Get Far - All I Need
10 Out Of Office - Break Of Down
11 Carl Kennedy - The Love You Bring Me (Eddie Thoenick Radio Edit)
12 Dirty South - The End
13 Splittr - All Alone (Michael Gray Rmx)
14 The Cube Guys - Baba O' Riley
15 Bodyrox & Luciana - What Planet You On?
16 Paul Johnson - Get Get Down (Laidback Luke Remix)
17 Buy Now-body Crush
18 John Dahlbäck - Blink (Dim Chris Remix)
19 Hi Jack - Party People
20 Gianluca Motta Feat. Molly - Not Alone (Deadmau5 Remix)
21 Nufrequency Feat. Shara Nelson - Go Tha Deep (Redanka’s ’93 Vocal Mix)
Bonus Track:
22 Elvis Presley - Baby Let's Play House (Spankox Rmx)
Comunicato stampa integrale non modificato.
Si ringrazia Gianna Lonuzzo @ Universal Music Italy
Ad MTV The Hills After Party Mariah si è ancora esibita con il suo nuovissimo singolo “Touch My Body” e la sua fortunatissima smash hit del 2005 “We Belong Together”! Mariah Carey pubblicherà il sequel a “The Emancipation Of Mimi” l’11 Aprile 2008 in Italia, e il 15 negli Stati Uniti! Album attesissimo che prende il nome di “E=MC2″ e RnBjunK ha in serbo una grande sorpresa per tutti quelli che attendono questo CD!
Il suo CD precedente ha venduto ben 10 milioni di copie nel mondo, facendo tornare a risplendere Mimi! Ora MC è alla ricerca della sua 18esima no.1 negli USA, in questo modo supererebbe ElvisPresley a quota parimerito con lei a 17 no. 1 Hit, e con ancora un paio d’album e ancora delle no1 potrebbe aspirare al primato, i Beatels sono a quota 20 Singoli No. 1!
Parlando di questa classifica abbiamo al 4° posto con 13 no.1, Michael Jackson, seguito da Madonna con 12 No.1, Whitney Houston con 12 no. 1, e Janet Jackson con 10 no.1 come anche Stevie Wonder.
Come sempre, quando viene pubblicata una classifica nella quale appare Elvis, i confronti sono inevitabili. Quindi scaglio la prima pietra: Janet Jackson 10 volte numero uno?!!! La logica conseguenza mi farebbe pensare a Elvis 500 volte numero uno!
Allvanity
26-03-2008, 07:12
La moglie di Elvis Presley sfigurata da un falso dottore (http://www.solospettacolo.it/25032008/la-moglie-di-elvis-presley-sfigurata-da-un-falso-dottore/)
scritto alle 19:14 da elvezio in Curiosità (http://www.solospettacolo.it/category/curiosita/), Gossip (http://www.solospettacolo.it/category/gossip/), Personaggi (http://www.solospettacolo.it/category/personaggi/)
http://www.solospettacolo.it/wp-content/uploads/2008/03/priscilla_presley.jpgNe parla tutta Hollywood e non potevo certo lasciarvi a bocca asciutta, pardon, a labbra asciutte sullo scandalo più hot del momento. Pare che Priscilla Presley (http://www.priscillapresley.com/), moglie (http://search.it.miva.com/search/redirector.asp?url=http%3a%2f%2fit.ask.com%2far%3f q%3dmoglie%26qsrc%3d999%26siteid%3d4032%26l%3ddis&bidid=49011147&searchguid=%DE%D7%FE%87%CB%81%E5%CC%F2%8A%B3%8D%E1 %A3%CA%E9%F5%DB%A5%A3%F0%8E%B5%B4%B3%AB%CC%E5%D2%9 3%B0%88%90%B3%B8%F1&domain=it&affiliateid=1418&position=1&query=moglie&UserCountryOriginID=105&searchdate=26+Mar+2008+06%3a57%3a23%3a06&edh=CN5ekyglEigJ4%2fLO%2bV3delaKgYw%3d&ed=dj0xJm10PTM%3d) del notissimo cantante, sia una delle “vittime” di Daniel Serrano, un gigolò argentino che ha avuto una gran pensata per aumentare i suoi guadagni.
Serrano, arrivato a Hollywood, si è spacciato per dottore e ha importato clandestinamente un silicone (http://sf.uk.miva.com/rd/Clk.jsp?s=pi&k=silicone&lnk2=rhhE%3F..xeqsxeph%27EkCgDxk%27pDB.ypxsEhy.Jeq sxeph%27ErE%3Eyexjspe%60sq%3D9691%29Bxp%3DM8L9%29i xA%3DrhhE%23HK%23Gc%23Gcvvv%27kqsehk%27sh%23Gcpkxe AAD%23GcpDChkpAspl%27kyE%23Hcsq%23Hd11%23G4sq%60qe hh%23HdH99%29fxDCheCqmd%3D2%29yexjspeRtEe%3DEDxhkA %29yexjspeNkBe%3DBeChkyty-qe%29Dsq%3DM8L9qeH99%7C2%2728&p=1829&sid=6150&ex=1206514643809&snid=109) di bassa qualità, assai simile a del lubrificante per le parti in movimento delle automobili (http://search.it.miva.com/search/redirector.asp?url=http%3a%2f%2frover.ebay.com%2fr over%2f1%2f724-42379-5855-4%2f1%2f%3fmpre%3dhttp%3a%2f%2fauto-moto.ebay.it%2f%3flp%26kw%3dautomobili&bidid=47211861&searchguid=%DF%D7%D8%D0%F8%80%CE%85%AC%9F%BE%88%ED %91%ED%BF%C8%E2%ED%DA%EE%F9%A1%93%B9%F8%E3%FB%CF%E 1%D0%94%E7%88%95%B5&domain=it&affiliateid=1418&position=1&query=automobili&UserCountryOriginID=105&searchdate=26+Mar+2008+06%3a57%3a23%3a04&edh=CN5ekyglEigJ4%2fLO%2bV3delaKgYw%3d&ed=dj0xJm10PTM%3d), spacciandolo per il miglior prodotto cosmetico sulla piazza, in grado di stracciare il Botox.
Convinte alcune star, lo strano gaucho ha cominciato a infiltrarsi nella buona società di Los (http://search.it.miva.com/search/redirector.asp?url=http%3a%2f%2fit.ask.com%2far%3f q%3dlos%2bangeles%26qsrc%3d999%26siteid%3d4032%26l %3ddis&bidid=49015377&searchguid=%8A%93%D2%B8%9A%BC%DC%E8%91%EF%BD%9D%E3 %ED%8C%B1%A5%F7%93%ED%FF%B0%F8%D7%E7%85%95%B6%D2%C 1%E6%BA%A0%CF%CE%8A&domain=it&affiliateid=1418&position=1&query=los+angeles&UserCountryOriginID=105&searchdate=26+Mar+2008+06%3a57%3a23%3a09&edh=CN5ekyglEigJ4%2fLO%2bV3delaKgYw%3d&ed=dj0xJm10PTM%3d)Angeles (http://search.it.miva.com/search/redirector.asp?url=http%3a%2f%2fit.ask.com%2far%3f q%3dlos%2bangeles%26qsrc%3d999%26siteid%3d4032%26l %3ddis&bidid=49015377&searchguid=%8A%93%D2%B8%9A%BC%DC%E8%91%EF%BD%9D%E3 %ED%8C%B1%A5%F7%93%ED%FF%B0%F8%D7%E7%85%95%B6%D2%C 1%E6%BA%A0%CF%CE%8A&domain=it&affiliateid=1418&position=1&query=los+angeles&UserCountryOriginID=105&searchdate=26+Mar+2008+06%3a57%3a23%3a09&edh=CN5ekyglEigJ4%2fLO%2bV3delaKgYw%3d&ed=dj0xJm10PTM%3d) fino a organizzare vere e proprie feste (http://search.it.miva.com/search/redirector.asp?url=http%3a%2f%2fit.ask.com%2far%3f q%3dfeste%26qsrc%3d999%26siteid%3d4032%26l%3ddis&bidid=49011864&searchguid=%D1%E3%9F%E6%8F%B8%DD%E8%A3%9B%E9%F9%88 %A5%F5%A6%DA%BE%B4%E7%A5%C3%B5%CC%97%E1%D4%C6%E6%E 3%F6%99%98%8E%80%A4&domain=it&affiliateid=1418&position=1&query=feste&UserCountryOriginID=105&searchdate=26+Mar+2008+06%3a57%3a23%3a11&edh=CN5ekyglEigJ4%2fLO%2bV3delaKgYw%3d&ed=dj0xJm10PTM%3d) a casa della moglie di Lionel Richie: durante le feste, con soli 500 dollari lui poteva spararvi in faccia un po’ del suo magnifico silicone. Le feste naturalmente duravano All Night Long (http://www.youtube.com/watch?v=_zm4rwR3lRc)…
Peccato che la sostanza, scarsamente testata e non approvata dal governo statunitense, abbia provocato a molti pazienti paralisi e buchi nella faccia, al punto da rendere impossibile persino un’azione semplice come bere dell’acqua. Ora Serrano è in prigione, dove dovrà inventarsi qualche nuovo uso per il suo silicone speciale, mentre Priscilla cerca rimedio presso qualche chirurgo serio. Magari uno specialista costoso, d’accordo, ma in grado di distinguere fra donne e automobili…
La musica che non c'è /7 Bobby Solo – Brian Wilson
diGianni Giletti (redazione@incasaitalia.com)/ 27/03/2008
http://www.korazym.org/images/ph_giannisermig2s_pc.jpg (http://javascript<b></b>:openWindowFoto(28246))
Anche l’italiano Bobby Solo può stupire allontanandosi dall’elegante rock ‘n’ roll a cui ci ha abituati e creando un disco che si richiama a Johnny Cash. Similmente, incuriosisce la storia di “Smile”, opera di Brian Wilson.
L’amante del rock 'n' roll Bobby Solo con il suo tributo all’americano Johnny Cash e il chiacchierato disco “Smile” di Brian Wilson, cofondatore dei Beach Boys, sono i protagonisti del settimo appuntamento curato da Gianni Giletti, membro della Fraternità del Sermig di Torino che ospita anche il Laboratorio del Suono. Una rubrica nuova, che parla di musica, ma non della solita “sbobba” che troppo spesso subiamo dai mass-media; parliamo di musica vera, che trasmette emozioni, che tocca il cuore e che non è tanto conosciuta. Meglio, tentiamo ogni settimana di trovare un disco - di ieri o di oggi - che ancora ci possa far sognare, spaziando un po' su tutti i generi. Le caratteristiche che deve avere il "lettore tipo" sono la curiosità e la ricerca della qualità della musica.
BOBBY SOLO, Homemade Johnny Cash - Azzurra music 2004
Un disco come questo ci fa capire quanto sono ingannevoli classificazioni e definizioni in campo musicale.
Bobby Solo (vero nome Roberto Satti), classe 1945, da decenni rappresenta, insieme a Little Tony, il mito di Elvis Presley formato Italia, con i vestiti bianchi attillati, i lustrini e le frange, le mossette e il ciuffo, la voce gigiona e lo sguardo languido.
Oggi rischiano di sembrare un po’ patetici e ridicoli, ma quando qualche anno fa, ormai attorno ai 60 anni, sono saliti sul palco dell’Ariston a Sanremo per cantare insieme Non si cresce mai, mi hanno fatto tenerezza e simpatia non solo per la canzone malandrina, ma per la fedeltà con cui recitano il loro ruolo artistico. A loro piace il rock 'n' roll, stravedono per Elvis e continuano a fare la musica che amano.
Sono “animali da palcoscenico” in via d’estinzione, d’accordo, ma mantengono la loro dignità artistica e oggi si sa quanto ce n’è bisogno! Ma tutto questo è per introdurre il disco di oggi, che devo dire mi ha sorpreso veramente.
“Homemade Johnny Cash” infatti è uno splendido tributo a quel gigante della musica americana che è Johnny Cash. Scomparso nel 2003, Cash è uno di quegli artisti che non solo ha fatto la storia della musica country - che era la sua “provenienza artistica” - ma ha attraversato con il suo carisma e la sua voce baritonale mezzo secolo di musica americana.
E qui Bobby Solo si trasforma, non è più il clone di Elvis, con ammiccamenti, mossette e sorrisi, ma diventa un brillante artista americano che rifà alcuni “classici” di uno dei suoi miti con un piglio e una personalità che lasciano sbalorditi. Qui il Nostro infatti non solo canta ma suona tutti gli strumenti (tranne la batteria) e si “permette” anche di scrivere un pezzo insieme a Tracy Quade, “Just one thing”, che ricalca in pieno lo stile di Cash.
Ascoltando il disco senza sapere chi è l’interprete, mai e poi mai penseresti ad un italiano e meno che mai a Bobby Solo! Quello che mi ha fatto intuire che questo era un disco speciale è stata l’assenza di pubblicità e di passaggi radiofonici che ha avuto; si sa, la roba seria – soprattutto musicale - difficilmente si sente in giro, occorre cercarsela con il binocolo.
Cliccando sulla freccina vicino alla scritta "Tracks 15" si ascoltano tutte le anteprime di 30 secondi del disco.
BRIAN WILSON, Smile
Il disco di questo numero non è un disco, è un mito. Più di un mito: una chimera, un sogno, una leggenda, una cosa che non c'è mai stata, data per dispersa, improvvisamente rimaterializzatasi a 40 anni dalla sua scomparsa.
A questo punto voi smettete di leggere. Per forza, direte, il rubricista, che una volta scriveva di musica, improvvisamente ha cambiato genere ed è passato alla fantascienza. Oppure semplicemente ha bevuto qualche bicchiere di troppo ed è un po' euforico.
Beh, niente di tutto questo: quello che ho detto sopra è la pura verità; Smile (sorriso) è veramente il disco con una storia tra le più incredibili nella storia del rock. Ma andiamo con ordine.
Dell'autore, Brian Wilson, un distinto signore americano di 62 anni, possiamo dire che è uno dei fondatori dei Beach Boys, mitico gruppo di pop-rock americano degli anni sessanta e uno dei più grandi compositori pop degli ultimi 50 anni.
La storia di Smile ha davvero dell'incredibile: siamo nel 1967, anno in cui i Beach Boys sono all'apice del successo, milioni di dischi venduti con una musica leggerina e sognante che fa pensare - come dicono loro stessi - al mare, al sole e alle belle ragazze.
Ma Brian non è soddisfatto, la musica che "deve" fare non è quella che "vuole" fare, inoltre comincia ad essere tormentato dalle nevrosi che lo porteranno negli anni seguenti a curarsi dagli psichiatri.
Organizza un colpo di mano: manda il resto della band in vacanza, acchiappa un paroliere (Van Dyke Parks) che definire estroso è un eufemismo, convoca in gran segreto alcuni musicisti a casa sua e compone quello che lui stesso chiama "una sinfonia adolescenziale rivolta a Dio".
Quando i Beach Boys tornano a casa trovano un matto (si dice che suonasse un pianoforte contenuto in un enorme scatolone pieno di sabbia!) ma anche una musica lontana mille miglia dal "sound spiaggifero e marittimo" che in genere producevano.
Discussioni a non finire tra i membri della band, fino a che si decide che il disco deve uscire. Ma in una notte di follia, Brian distrugge tutti i nastri in suo possesso e consegna il suo disco e se stesso alla leggenda. Da allora, infatti, si è creato un alone di leggenda attorno a Smile; ogni disco che usciva dei Beach Boys o di qualcuno dei suoi membri spuntava insistente la domanda: "Ci sarà un brano di Smile ?".
Nessuno, tranne i membri della band, lo aveva ascoltato, per cui si inseguirono i musicisti che avevano partecipato alle registrazioni, si favoleggiò di nastri scampati all'incendio, si citarono persone che erano presenti, si scrissero libri e romanzi sull'argomento... insomma una vera saga.
L'unico che poteva rispondere era sotto cura psichiatrica, eppure il mito sopravvisse nei decenni e ogni tanto qualcuno ritirava fuori l'argomento; sembrava una cosa tipo "Elvis è vivo e abita in campagna sotto falso nome", una bufala insomma. Ma non avevano fatto i conti con Brian, che verso la fine degli anni 80 si riprende e ricomincia a scrivere musica (il suo primo disco solista è del 1988).
A tutte le persone che gli chiedevano di Smile, rispondeva con il silenzio. Fino a che, all'alba del 21° secolo, decide che è ora che Smile venga definitivamente alla luce. Richiama il paroliere di 30 anni prima, recupera una band, si barrica in studio e nel 2004 Smile esce dal mito ed entra nella realtà.
Va beh, mi direte, bella storia, ma il disco com'è? Qui sta la parte migliore della storia, perchè la musica di Smile ha un solo aggettivo che le rende giustizia: immaginifica, cioè immaginaria + magnifica!
Si tratta cioè di una musica che solo un genio come Brian "vede" e può trascrivere sul pentagramma. Non si tratta di musica a facile ascolto, è una "suite", però non si possono non ammirare le "visioni" di Brian, che unisce il pop al jazz, l'avanguardia e il rumorismo ai coretti stile Beach Boys. La parte vocale ha un’importanza centrale; oserei dire che è l'elemento che tiene insieme il disco e che ne innerva le varie sezioni.
Ne esce comunque un'opera omogenea, coerente nella sua visionarietà, che Brian ha presentato a Londra nel febbraio 2004 con uno storico concerto alla Royal Albert Hall - il tempio londinese della musica rock - e che ha raccolto un pubblico soprattutto adulto e con i lucciconi agli occhi; è sembrato a tutti che si tornasse indietro di quarant'anni. So long, Brian!
perlanera
28-03-2008, 07:57
Paganini come Elvis e i Rolling Stones
Gli Amici di Jachy raccontano l'ultimo viaggio del violinista. Artista atipico e a suo tempo vera pop star. Dal 3 al 6 aprile all'Albatross
di Francesco Pedemonte (francesco.pedemonte@mentelocale.it)
GENOVA, 27 MARZO 2008
Niccolò Paganini è stato probabilmente una delle figure più innovative del suo tempo: non solo artista virtuoso, ma instancabile viaggiatore, anticipatore del concertista moderno e abile manager di se stesso. Un rivoluzionario, che nel suo modo di porsi di fronte al pubblico, ha anticipato i moderni divi del rock.
Paganini. L’ultimo viaggio, spettacolo portato in scena al Teatro Albatross dagli Amici di Jachy, da giovedì 3 a domenica 6 aprile, è un lavoro che parte dalla fine, dal percorso compiuto dal violinista dopo la sua morte.
Il lavoro teatrale di Arnaldo Bagnasco, Roberto Iovino e Francesca Oranges, per la regia di Paolo Pignero, pensato inizialmente come progetto cinematografico, segue quest'ultimo e più drammatico viaggio del violinista genovese.«Attraverso la tecnica del flash back – ha precisato Iovino, autore con Francesca Oranges anche della biografia Niccolò Paganini, un genovese nel mondo – lo spettacolo ricostruisce varie occasioni per ricordare l’uomo e l’artista:Fu una star nel senso moderno del termine e i suoi atteggiamenti scatenavano scene di vero fanatismo».Come ribadito anche dal regista Paolo Pignero, sarà uno spettacolo moderno: «abbiamo giocato con l’oggettistica, coi movimenti, con le scene e soprattutto con i costumi. Abbiamo cercato di tirar fuori il Paganini che è in noi, ed è bene che gli spettatori sappiano che non si tratta di una rappresentazione classica, ma di una rottura con la tradizione».
La rappresentazione godrà del contributo artistico del Conservatorio di Musica Niccolò Paganini, mentre i costumi, a cura di Anna Alunno, saranno in linea con l'aspetto moderno del musicista genovese. Non abbigliamenti d’epoca, ma accentuate quelle similitudini che avvicinano il violinista ottocentesco ad Elvis Presley e ai Rolling Stones.
http://www.newsic.it/assets/images/140x70_elvis.jpg
Elvis re degli autografi
N.1 in tutto ciò che ha fatto… anche negli autografi. Secondo l’autorevole testata “Autograph Magazine” ...
N.1 in tutto ciò che ha fatto… anche negli autografi. Secondo l’autorevole testata “Autograph Magazine” l’autografo del Re Elvis Presley è quello che vale di più in assoluto. Un firma su un foglietto di carta vale infatti ben 25000 $. Al numero due segue l’autografo di Paul MacCartney mentre sul gradino più basso del podio quello di Steve Tyler degli Aerosmith.
La cassifica è stata stilata dell’esperto del settore Roger Epperson, che ha messo comunque in guardia i fan dal comprare autografi su internet. “Abbiamo trovato gallerie che esponevano più falsi d’autore che originali, in particolare in location turistiche” ha detto Roger.
(g.l.)
(28/03/08 )
Joe Strummer: il ribelle filosofo
di Giovanna Mancini - 28 marzo 2008
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/ARCH_Immagini/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/03/futuro-non-scritto-joe-strummer--200.jpg
Non è detto che per apprezzare "Il futuro non è scritto", documentario girato da Julien Temple e dedicato al leader dei Clash Joe Strummer (al secolo John Graham Mellor, scomparso nel 2002), sia necessario essere un fan della storica band inglese o del punk in generale. Perché, nonostante una distribuzione penalizzante nelle sale italiane, i 119 minuti di questo film composto come un mosaico a più voci scorrono fluidi tra registrazioni dell'epoca, frammenti di video, animazioni realizzate su disegni dello stesso Strummer, interviste ad amici e a personaggi dello spettacolo, accompagnate da una splendida colonna sonora che, accanto alle musiche degli stessi Clash, fa risuonare le note di Elvis Presley, Harry Belafonte, Bob Dylan, i Ramones, Eddie Cochran e molti altri.
Perché lo stesso Strummer amava spaziare tra diversi generi musicali, dal rock al folk, dal reggae al cumbia, fino al bhangra, e fu questa una delle caratteristiche che fecero dei Clash una delle rock band più innovative degli anni Settanta-Ottanta.
Il documentario, girato dallo stesso autore che ha realizzato anche due lungometraggi sui Sex Pistols, ruota attorno al concetto di falò, un concetto fondamentale per lo stesso Strummer che, terminata l'esperienza con i Clash (1976-1986), proprio dalla pratica dei raduni attorno ai falò e della vita comunitaria tipica dei rave avrebbe saputo ritrovare l'ispirazione necessaria per tornare da protagonista sulla scena musicale, con i Mescaleros (1999-2002).
Julien Temple fa sedere accanto a un fuoco un gruppo di amici e conoscenti di Strummer, dai compagni di scuola alla ex moglie, fino ad alcune star hollywoodiane come Johnny Depp, Matt Dillon, Steve Buscemi e Martin Scorsese, che raccontano il personaggio Joe Strummer per come lo hanno conosciuto. In sottofondo, la voce dello stesso Joe, ripresa da stralci del programma radiofonico "London calling" che condusse per la Bbc World Service tra il 1998 e il 2002.
Il ritratto che ne emerge va oltre quello di una rock star che pure diede tanto alla storia della musica: Joe Strummer, secondo le parole dello stesso Temple, è tratteggiato come una sorta di grande filosofo contemporaneo, attento e rispettoso della vita umana, profondamente radicato nelle sue idee libertarie e rivoluzionarie, eppure ricco di contraddizioni e tensioni, come l'epoca in cui visse.
I testi e la musica delle più celebri canzoni dei Clash (White riot, London calling, Should I stay or should I go, Rock the Casbah, I fought the law) sono i testimoni migliori di una società che tra gli anni Settanta e Ottanta andava profondamente cambiando, tra rivolte giovanili, lotte per i diritti civili e per i riconoscimenti delle minoranze. Joe Strummer, e con lui i Clash, parlarono ai giovani della guerra, delle ingiustizie sociali, della rivolta sandinista, del Vietnam e dell'Iraq. Bono Vox, uno dei tanti artisti intervistati nel film, ammette che i ragazzi come lui non avevano idea di dove fossero certi Paesi, o cosa vi accadesse, prima che la voce di Joe Strummer glielo raccontasse.
Ma i Clash ebbero anche il grande merito di aprire il punk ai neri, sia accogliendone le sonorità musicali, sia attraverso testi che parlavano anche di loro. Perché questo fu Joe Strummer prima di tutto: un ribelle convinto che la ribellione ha senso solo se serve a costruire un mondo migliore. Prima hippy, poi punk, infine attratto dall'aspetto sociale dei rave, sempre e comunque attento a ogni fenomeno sociale e musicale, Strummer cercò sempre di dare un significato alla sua vita: "diventare adulti – spiega a una delle figlie – significa imparare il rispetto verso il prossimo". Che, detto da un'icona del punk che gridava alla "rivolta bianca", ha un valore enorme. Ma la rivolta di Strummer non è mai distruttiva: è sempre finalizzata a una lotta per la libertà e l'uguaglianza.
Ancora, il film di Temple è la storia, triste e insieme piena di speranza, di un uomo tormentato che, spaventato e disgustato dal suo stesso successo, stenta a trovare una nuova strada nella vita. Quando infine, dopo un periodo passato a scrivere colonne sonore o recitare piccole parti nei film, torna alla ribalta con i Mescaleros, il suo messaggio sembra addolcirsi ma in realtà è sempre lo stesso: "ho una sola cosa da dire – ammette – l'importante è essere vivi". Ciascuno di noi, è il credo di Joe Strummer, può cambiare la sua esistenza e costruire davvero un mondo migliore, se solo trova il coraggio di uscire dai binari lungo cui tutti, quotidianamente, camminiamo. Perché il futuro, davvero, non è scritto.
"Il futuro non è scritto – Joe Strummer"
Titolo originale: Joe Strummer: The future is unwritten.
Genere: documentario. Regia: Julien Temple. Fotografia: Ben Cole. Con: Bono Vox, Steve Buscemi, Matt Dillon, Johnny Depp, John Cusak, Terry Chimes, jim Jarmusch, Mick Jagger. Colore, 124 minuti. Produzione: Irlanda, Gran Bretagna 2007. Distribuzione Ripley's Film.
Siti ufficiali: www.joestrummerilfilm.it (http://www.joestrummerilfilm.it/); www.theclashonline.com (http://www.theclashonline.com/).
bfortini
29-03-2008, 13:32
http://www.newsic.it/assets/images/140x70_elvis.jpg
Elvis re degli autografi
N.1 in tutto ciò che ha fatto… anche negli autografi. Secondo l’autorevole testata “Autograph Magazine” ...
N.1 in tutto ciò che ha fatto… anche negli autografi. Secondo l’autorevole testata “Autograph Magazine” l’autografo del Re Elvis Presley è quello che vale di più in assoluto. Un firma su un foglietto di carta vale infatti ben 25000 $. Al numero due segue l’autografo di Paul MacCartney mentre sul gradino più basso del podio quello di Steve Tyler degli Aerosmith.
La cassifica è stata stilata dell’esperto del settore Roger Epperson, che ha messo comunque in guardia i fan dal comprare autografi su internet. “Abbiamo trovato gallerie che esponevano più falsi d’autore che originali, in particolare in location turistiche” ha detto Roger.
(g.l.)
(28/03/08 )
Io non sono per niente sorpresa che il nostri Elvis fosse il n°1 in tutto ciò che ha fatto !:-brav:-prrvoi avevate dei dubbi?!!:):-ge
In prigione il chirurgo fai-da-te della moglie di Elvis
E' stato scarcerato da poco Daniel Serrano, il chirurgo plastico che si sarebbe occupato del viso di Priscilla Presley, ex moglie di Elvis. Serrano, che rischia l'espulsione dagli USA, era stato arrestato in quanto, in seguito ad indagini, era stato scoperto che operava senza permesso; il chirurgo fai-da-te, oltre a non avere la qualifica necessaria, importava illegalmente dall'Argentina negli Stati Uniti del silicone dalle dubbie qualità e lo iniettava alle clienti credulone. Serrano asseriva che le sue iniezioni erano migliori del Botox, ma i suoi piani sono andati all'aria quando alcune clienti si sono ritrovate dei veri e propri buchi sul volto. La moglie del King si sarebbe sottoposta alle sedute di Serrano nel 2003. Il presunto medico è ora sotto inchieta federale. (31 Mar 2008 )
da Rockol.com
Allvanity
01-04-2008, 12:51
Priscilla Presley ha uno strano viso
pubblicato: giovedì 27 marzo 2008 da il_Superficiale in: Varie (http://www.gossipblog.it/categoria/varie) Prima del chirurgo plastico (http://www.gossipblog.it/categoria/prima-del-chirurgo-plastico)
http://static.blogo.it/gossipblog/priscilla_presleyplastica.jpg
Priscilla Presley è stata moglie di Elvis Presley ed ha 62 anni. Proprio così, 62, e non li dimostra. Purtroppo, se vogliamo dirla tutta, la nostra Priscilla non dimostra neanche l’appartenenza alla razza umana. Diciamo che se la chirurgia plastica fosse una droga, lei sarebbe la Amy Winehouse (http://www.gossipblog.it/tag/amy+winehouse) del bisturi.
L’ex signora Presley è attualmente nel cast della versione americana di Ballando Con Le Stelle. Mi chiedo se nella coppia ha il ruolo di maschio o femmina. Oppure quello di un robot assassino che uccide brutalmente la giuria in diretta tv. Hey, non sarebbe male applicare questa idea alla versione italiana di X Factor.
Via | NY Daily News (http://www.nydailynews.com/gossip/2008/03/26/2008-03-26_priscilla_presleys_mug_is_too_full.html)
Quanti anni dimostra secondo voi?
(Non ho capito bene se questa immagine è prima o dopo l'altra notizia che parlava della denuncia al fantomatico chirurgo che lavrebbe sfigurata?)
Allvanity
02-04-2008, 06:59
In prigione il chirurgo fai-da-te della moglie di Elvis
E' stato scarcerato da poco Daniel Serrano, il chirurgo plastico che si sarebbe occupato del viso di Priscilla Presley, ex moglie di Elvis. Serrano, che rischia l'espulsione dagli USA, era stato arrestato in quanto, in seguito ad indagini, era stato scoperto che operava senza permesso; il chirurgo fai-da-te, oltre a non avere la qualifica necessaria, importava illegalmente dall'Argentina negli Stati Uniti del silicone dalle dubbie qualità e lo iniettava alle clienti credulone. Serrano asseriva che le sue iniezioni erano migliori del Botox, ma i suoi piani sono andati all'aria quando alcune clienti si sono ritrovate dei veri e propri buchi sul volto. La moglie del King si sarebbe sottoposta alle sedute di Serrano nel 2003. Il presunto medico è ora sotto inchieta federale. (31 Mar 2008http://www.rockol.it/news-93255/In-prigione-il-chirurgo-fai-da-te-della-moglie-di-Elvis
Allvanity
02-04-2008, 21:41
Little Tony ospite a Radio3i
Venerdì 4 aprile alle 11.15 con Riccardo Pellegrini su Radio3i! Imperdibile!
http://new.ticinonews.ch/multimedia/images/20080402-171246522250_rett.jpg
LITTLE TONY è nato a Tivoli il 9 febbraio del 1941, ma la sua storia comincia nella Repubblica di San Marino. Lì, all'inizio del Novecento, vive la famiglia Ciacci, molti fratelli di origine toscana, quattro dei quali si trasferiscono a Roma. Uno è il nonno di Little Tony, che genera tredici figli, il settimo dei quali, Settembrino, è chitarrista, e il nono, Novino, fisarmonicista e cantante. I due con un terzo fratello suonano in compagnie teatrali e in varie occasioni, dai matrimoni alle feste di piazza. La loro vicenda si ripete quando i tre figli di Novino, Antonio, Alberto e Enrico Ciacci, si mettono a fare musica con strumenti-giocattolo: Enrico, bimbo prodigio, suona e studia la chitarra, Alberto è un buon fisarmonicista, Tony invece si limita a usare svogliatamente bonghetti e maracas. Nel 1954, con l'arrivo del rock'n'roll, l'attenzione di Tony si risveglia. A tredici anni, comincia ad imitare i dischi di Little Richard e Bill Haley inventandosi parole in falso inglese. Nel 1956 c'è la svolta: il padre canta canzoni romantiche e napoletane in un ristorante di Grottaferrata, una sera che Tony è presente, una comitiva di turisti americani chiede a gran voce quella musica nuova che si chiama rock'n'roll. Tony si lancia e comincia a cantare con i fratelli.
Il successo è tale che gli americani lasciano di mancia a Novino 50 mila lire, una fortuna per quei tempi.
I tre allora cominciano ad esibirsi nelle trattorie, nei locali da ballo, le balere, i teatri d'avanspettacolo. Proprio in uno di questi, allo Smeraldo di Milano, Little Tony viene notato da un impresario inglese, Jack Good, che lo convince a partire con i suoi fratelli per l'Inghilterra, dove nascono Little Tony and his brothers. È il 1958: Little Tony incide un notevole numero di singoli, quali Lucille, Shake rattle and roll, Il barattolo e Sassi.
Però la prima vera occasione per la sua carriera arriva in Italia, nel 1961 con il Festival di Sanremo, dove viene invitato a cantare in coppia con Celentano Ventiquattromila baci. Ottiene un ottimo secondo posto. Nel '61 incide canzoni per film: Bella Pupa e Grazia per 5 marines per 100 ragazze; Perché mi hai fatto innamorare per Rocco e le sue sorelle e Pugni pupe e marinai per il film omonimo con musiche di Armando Trovajoli.
Il primo successo discografico è del 1962: Il ragazzo col ciuffo che porta l'artista nei primi posti della classifica. Nel '63 partecipa al Cantagiro, dove ottiene il secondo posto con Se insieme ad un altro ti vedrò, scritta da suo fratello Enrico. Con Quando vedrai la mia ragazza si presenta, nel '64, al suo secondo Sanremo. Dello stesso anno sono Ogni mattina, Viene la notte e Riderà, con cui partecipa al Cantagiro del '66. Riderà - di cui incide anche la versione inglese - riesce a battere nelle vendite il vincitore del Cantagiro, Gianni Morandi, realizzando quasi un milione di copie vendute. Nel '67 esce Cuore matto che staziona al primo posto della hit parade per ben 12 settimane consecutive. Del '68 è la sua quarta partecipazione al Festival di Sanremo con Un uomo piange solo per amore.
Nell'autunno dello stesso anno partecipa a Canzonissima dove lancia Lacrime e La donna di picche.
Altri successi sanremesi negli anni successivi: prima Bada bambina, poi nel '74 Cavalli bianchi. Nel '75 incide l'album Tony canta Elvis, in cui rende omaggio al suo maestro interpretandone vari classici. Verso la fine degli anni '70 torna ad essere mattatore delle più importanti trasmissioni televisive: Trent'anni della nostra storia, C'era una volta il festival e Una rotonda sul mare. Negli anni '80 con i colleghi Bobby Solo e Rosanna Fratello dà vita ad un gruppo vocale, I Robot. Nell'82 incide la sigla Profumo di mare del telefilm “Love boat”. I suoi ultimi album sono Ragazza italiana (1988), Aspettami in America (1990), Gli anni d'oro (1995) e Se io fossi nato in Texas (1999).
Torna a San Remo in coppia con Bobby Solo, nel 2003 con il pezzo “Non si cresce mai”, inno all'amicizia e alla spensieratezza, immutate nel tempo.
Dopo cinque anni torna sul palco dell'Ariston, con un pezzo che racconta tutta la sua avventura “Non finisce qui”, scritta in coppia con Danilo Amerio.
Il 2008, poi è l'anno in cui ricorre il 50° anniversario dal debutto, che Tony festeggerà con l'uscita della sua biografia, dell'album e di un dvd.
UNA FRASE CELEBRE DI LITTLE TONY: “Il mio mito è Elvis Presley: non tanto per la sua voce, perché quella era e sarà inimitabile, quanto per il modo di muoversi, di affrontare una platea.”
Domani probabilmente Mariah Carey prima negli USA. Sarebbe storia
"Touch my body" di Mariah Carey, sebbene attualmente posizionato non troppo bene -è sceso dal numero 14 al 15- nella classifica USA dei singoli, molto probabilmente risorgerà e riuscirà ad agguantare la prima posizione quando sarà resa nota la prossima chart. Cioé domani. E' la previsione degli analisti discografici statunitensi, i quali ritengono che, grazie all'appena avvenuta disponibilità di "Touch my body" come download, le vendite dovrebbero impennarsi. E per Mariah significherebbe entrare nella storia. La cantante (Huntington, Long Island, New York, 27 marzo 1970) è infatti al momento detentrice di diciotto numeri 1 nelle classifiche a stelle e strisce, cioé esattamente come Elvis Presley; se il suo nuovo singolo dovesse conquistare il vertice, allora distanzierebbe il King e si porrebbe nella scia immediata dei Beatles, a questo punto non più inavvicinabili con la loro quota venti. E non è detto che l'impresa non le possa riuscire già nel 2008. Mariah Carey meglio dei Fab Four, perlomeno negli Stati Uniti e perlomeno in quanto a numeri uno? La cantante recentemente ha detto: "Effettivamente ho fatto il mio nuovo album, 'E=MC2', con parecchie canzoni che potenzialmente potrebbero diventare dei singoli". (02 Apr 2008 )
In questo articolo si ricorda la partecipazione di Elvis al Milton Berle show, ma l'anno è clamorosamente sbagliato. Che ne dite, aggiungiamo un commento all'articolo per correggere la svista?
http://www.055news.it/index.asp?idn=6011
«SARKOZY COME ELVIS PRESLEY»
BUSH GELA IL VERTICE NATO
http://www.leggonline.it/foto/20080403_bush6.jpg (http://www.leggonline.it/articolo.php?id=7635#)
Il presidente americano George W. Bush ha descritto oggi al vertice Nato di Bucarest il collega francese Nicolas Sarkozy come «la più recente incarnazione di Elvis Presley». Il presidente Bush, parlando con gli altri leader della Nato, ha descritto con termini molto positivi i tentativi di Sarkozy di avere con l'America un rapporto molto migliore del suo predecessore Jacques Chirac.
Bush ha detto che la visita nel novembre scorso di Sarkozy negli Stati Uniti aveva avuto «un notevole impatto sugli americani» ai quali è apparso come «la più recente incarnazione di Elvis». Il parallelo tra Sarkozy ed Elvis Presley è apparso oscuro a molti ma non vi sono dubbi sul fatto che Bush intendesse fare un elogio al presidente francese. La battuta di Bush è stata riferita ai media da un funzionario della Casa Bianca.
Allvanity
04-04-2008, 08:40
MARIAH CAREY SUPERA ELVIS TRA I SINGOLI N.1http://www.ansa.it/webimages/mida/medium/11/98acb8a0a37604418792f42caf809df4.jpg WASHINGTON - Mariah Carey supera Elvis Presley nella classifica dei 100 singoli più venduti e più trasmessi dalle radio negli Stati Uniti. E ora, nella graduatoria del settimanale di musica americano "Billboard", la cantante è seconda solo ai Beatles. "Touch My Body", il nuovo successo della Carey, è il 18/mo singolo con cui la cantante americana ha conquistato la prima posizione della "Billboard Hot 100", considerata la più importante classifica di tipo musicale nel mondo. Il grande Elvis resta terzo a quota 17, mentre in testa continuano a esserci i Beatles con 20 singoli piazzati al primo posto. "Non potrei mai considerarmi parte di quella categoria di persone che non hanno solo rivoluzionato la musica ma hanno anche contribuito a cambiare il mondo - ha detto la 38enne cantante americana - Ma mi sento davvero felice e gratificata da questo riconoscimento". "Touch My Body" precede l'uscita del nuovo album, dal titolo "EMC2", prevista per il prossimo 16 aprile, e viene dopo il grande successo di "The Emancipating of Mimi", con cui la cantante ha vinto il Grammy Award come miglior album R&B (Rhythm and Blues), nel 2005.(ANSA).
Credo che la risposta ai nostri ma!, e ai nostri se! del topic "valgono davvero questi confronti"? l'abbia data lei stessa!!
Allvanity
08-04-2008, 13:59
FESTA EUROPEA DELLA MUSICA 2008 al MINI
http://www.culturalnews.it/pictures/tn_20080408134455737.jpg (http://www.culturalnews.it/ViewPicture.aspx?p=20080408134455737.jpg)
Al MINIMUSEO di San Marco in Lamis (FG) ancora un evento di MusicArte. Il Rock Art Museum del Mini si arricchisce di una nuova opera esemplare, sarà presentato un olio su tela della serie Mythos dedicato questa volta al Re del Rock, Elvis Presley, che non poteva di certo mancare in questa galleria unica al mondo, dopo le opere dedicate ai Beatles, agli Stones, a Frank Zappa, a Jim Morrison, a Michal Jackson, ai Nirvana, nonché al nostro Franco Battiato etc.
Anche quest’anno la scelta per la realizzazione dell’opera è caduta su Egidio Manganelli che ormai si pone come il più qualificato e sensibile interprete del genere. La parte sonora è stata affidata al pianista jazz Mauro Androni che ha creato un disco con variazioni sul tema di LOVE ME TENDER, da cui il titolo dell’evento.
La manifestazione, ancora una volta è curata da Nicola Spagnoli, ormai a tempo pieno, animatore della struttura e dei sui eventi.
Il 21 giugno ore 18.
http://www.beniculturali.it/mini/index.html
http://minimuseo.beniculturali.it
Per chi abita a Varese e Dintorni :-\:-\
Varese - Sabato 12 aprile prende il via la mostra del mercato del disco in vinile e del cd
All’Ippodromo arrivano Led Zeppelin, Beatles ed Elvis
http://www3.varesenews.it/immagini_articoli/200411/vinile.jpg
Sabato 12 e domenica 13 aprile all’Ippodromo "Le Bettole" di Varese prende il via la 17ma edizione della mostra del mercato del disco e del cd-dvd promossa dall’associazione culturale "Area 96". Anche quest’anno, per la gioia deii collezionisti, la mostra sarà ricca di novità: prime edizioni introvabili, vinile d’autore, cd e altre rarità. La manifestazione che si tiene due volte all’anno, in inverno e in primavera, attira moltissima gente, con un buon 30 per cento di visitatori varesini. I patiti del disco arrivano dal Piemonte, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana e da molte regioni italiane.
Saranno circa 40 gli espositori da tutta Italia insieme a collezionisti importanti anche stranieri, giornalisti di testate musicali di rilievo come "Raro" e ospiti musicali come il sassofonista Franco Brizzi. Le chicche di quest’anno vedono gli anni 60 protagonisti con prime edizioni dei Beatles, di Elvis Presley, dei Led Zeppelin o edizioni in italiano di cantanti stranieri, celebri duetti come Lucio Battisti e Wilson Pickett, famosissimo cantante soul statunitense.
Gli appassionati potranno trovare anche vinili di Timi Yuro, cantante giapponese quotatissima che venne invitata anche a Sanremo e partecipò a una tournèe con Frank Sinatra. Diversi i dischi introvabili francesi di Catherine Spaak, Brigitte Bardot, Dalida oltre ai vinili dei classici italiani dai più rari fino a quelli ancora in produzione su prenotazione di Renato Zero, Mina, Battiato.
http://www3.varesenews.it/immagini_articoli/200504/mangiadischi.jpg
All’esposizione saranno comunque presenti diversi formati: vinile , 45 giri, Lp ma anche moderni supporti come cd e dvd, a cui si aggiungono libri, poster, memorabilia o qualche riedizione su cd di vecchi vinili in edizione limitata.
Insomma, c'è musica per tutti i gusti, per tutti i palati, per tutte le tasche. «Varese è uno dei mercati discografici più specializzati d’Europa capace di attirare un pubblico eterogeo e di qualità.E’ nata qui l’idea della mostra nel ’96, l’edizione varesina è quella più visitata e più fornita» afferma Rocco Cosentino, presidente dell’associazione organizzatrice. In particolare l’associazione culturale "Area 96" ha realizzato alcune produzioni musicali: nel ’96 ha curato un cd distribuito in 500 copie di un gruppo varesino presente alla mostra e ha in cantiere un progetto per promuovere cantautori varesini in uscita a novembre con alcune copie in omaggio per i soci.
La mostra sarà aperta dalle 9.30 alle 18. Per l’ingresso è necessaria una tessera associativa al prezzo di 5 euro, la cui durata è annuale e quindi valida anche per l’edizione di novembre.
Da lastampa.it
Elvis al Madison Square Garden, tornano alla luce le foto perdute
http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifA recuperare gli scatti, realizzati nel 1972, è stato il loro autore, il fotografo George Kalinsky: “Avevo dimenticato di averli fatti”http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifA trent’anni dalla sua morte, Elvis Presley sa ancora stupire. O meglio, sa farlo la sua immagine, che riemerge dal 1972 grazie ad un documento straordinario: una serie di fotografie inedite, scattate dal fotografo George Kalinsky durante un concerto al Madison Square Garden di New York e mai pubblicate, nonostante ora si rivelino fra le più rappresentative della leggenda Elvis.
Kalinsky, che in quegli anni era fotografo ufficiale degli eventi che si svolgevano nel mitico stadio, ha ritrovato solo oggi le oltre 100 istantanee della serata, mentre cercava materiale utile per una campagna di affissioni “Great moments in New York”: “Pensavo di avere al massimo 8 o 10 scatti del concerto, invece ho trovato quattro rullini completi”, ha spiegato un Kalinsky ancora sorpreso ai reporter del New York Daily News, “E’ sconvolgente, avevo totalmente dimenticato di averli fatti”. “Si tratta di un ritrovamento incredibile e raro”, ha confermato Kevin Kern, portavoce di Elvis Presley Enterprises: la società, che gestisce tutto quanto ruota intorno all’eredità, materiale e non, del re del rock, ha dato a Kalinsky il permesso di utilizzare alcuni delle fotografie inedite per la sua campagna e ora Elvis compare - vestito di una delle sue celebri tute, le braccia aperte e alzate al cielo - su un cartellone alto come un palazzo di tre piani a Times Square, l’incrocio più famoso e frequentato al mondo.
I rappresentanti di Elvis Presley Enterprises sono rimasti così colpiti dalla qualità delle immagini di Kalinsky da aver deciso di esporre l’intera collezione nella Graceland Mansion, l’amatissima tenuta di Elvis a Memphis, in occasione del weekend dedicato alla memoria del cantante: le immagini accompagneranno i pezzi in mostra nell’evento “Elvis Jumpsuits: All Access”, che presenterà più di 50 delle famose, sgargianti e aderentissime tute della leggenda del rock.
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Da Rockol.it
Scoperte foto inedite di Elvis Presley
Fotografie totalmente inedite di Elvis Presley sono state ritrovate dallo stesso fotografo che le aveva scattate nel 1972. Si tratta di George Kalinsky, fotografo ufficiale del Madison Square Garden di New York, il quale le ha rinvenute casualmente; dopo averle sottoposte all’Elvis Presley Enterprises, uno dei dirigenti ha identificato gli scatti per quelli relativi alla seconda serata che il King tenne in quell’anno presso il Madison. Un’immagine, ingrandita, è già stata posizionata al Virgin Megastore di Times Square. Le restanti saranno esposte al pubblico, dal prossimo mese, presso Graceland, l’abitazione-mausoleo di Elvis a Memphis.
Speriamo che ci rendano partecipi di questa "nuova"scoperta.
16/04/2008
22 ° MOSTRA MERCATO del DISCO, CD e DVD USATO E DA COLLEZIONE
DOMENICA 20 APRILE 2008 - VERONA SALA MARGHERITA, FIERA, VIALE DEL LAVORO 8
http://www.university.it/immaginiarticoli/20080415142945kolosseo3.gif
Organizzata dall’Associazione Culturale Kolosseo domenica 20 aprile 2008, ritorna a Verona, l’appuntamento con la “Mostra mercato del disco, del cd e del dvd usato e da collezione”. La manifestazione, che si svolgerà c\o la prestigiosa Sala Margherita, alla Fiera, viale del Lavoro 8, sarà aperta al pubblico dalle ore 10,00 alle ore 19,00 (orario continuato) e vedrà la partecipazione di più 80 espositori italiani e stranieri.
Alla fiera del disco è possibile trovare materiale che soddisferà il semplice ascoltatore o amante della buona musica ma anche il collezionista più esigente, alla ricerca del pezzo raro o della curiosità per completare o espandere la propria collezione.
Gli amanti del rock più classico potranno trovare rarità di Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, U2, Pink Floyd, o Bruce Springsteen, Elvis Presley (in fondo, il Re del rock’n’roll è sempre lui!), Patti Smith e tanti altri. Di Elvis sono molto ricercati gli Extended Play (ovvero i 45 giri con più di due canzoni) stampati nel nostro Paese tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ’60. Del gruppo di Bono i primi singoli pubblicati nel 1978 e 1979 hanno raggiunto un’elevata quotazione. I Beatles e i loro rivali Rolling Stones, nonostante abbiano una vasta discografia, hanno ancora dei pezzi molto ambiti soprattutto le incisioni realizzate agli inizi di carriera. Degli Zeppelin sono molto ricercate le stampe realizzate al di fuori dei confini inglesi e americani: le pubblicazioni originali del Paese del Sol Levante sono oggi croce e delizia di ogni collezionista!
Una folta schiera di fan del metal frequenta assiduamente la fiera: infatti alcune edizioni di mostri sacri dell’Hard e dell’Heavy come Metallica, Aerosmith, Iron Maiden e Manowar hanno raggiunto una ragguardevole quotazione.
Ultimamente però le ricerche di molti collezionisti si sono spostate verso sonorità particolari come le colonne sonore di film oscuri usciti tra la fine degli anni ’60 e la prima metà dei ’70 oppure i materiali utilizzati per sonorizzazioni di pubblicità e documentari fanno oggi la felicità di questi veri e propri ricercatori. Il genere, che alcuni definiscono lounge e altri più semplicemente pop, è caratterizzato da orchestrazioni, strumenti a fiato quali il flauto oppure il suono vellutato del Fender piano, batterie sincopate, il tutto a creare delle atmosfere molto particolari.
Alcuni nomi? Gruppi come Mirageman, Orchestra Cordara e McKarl quelli più altisonanti e ricercati; ma anche compositori come Pregadio, Bacalov, Piccioni e Trovajoli sono costantemente richiesti da molti appassionati.
La musica italiana fa la sua parte con i grandi classici come Lucio Battisti, Renato Zero, Vasco Rossi (anche lui molto collezionato) e Zucchero. Di Battisti, oltre alle sue primissime incisioni (Per una lira e Luisa Rossi) sono molto richieste le incisioni in altre lingue (addirittura in francese e in tedesco oltre che spagnolo e inglese) tra tutti l’album Unser freies lieder realizzato completamente in tedesco per il solo mercato teutone! Molto richieste anche le canzoni che Lucio ha composto per Lauzi, Patty Pravo e Dik Dik oltre ai meno noti – ma non per questo meno interessanti – Balordi e Giuliana Valci.
Di Zero, oltre al super ricercato primo singolo, Non basta, sai, richieste sono anche l’edizione limitata dell’antologia Via Tagliamento o le stampe promozionali dei suoi album.
Vasco è molto ricercato per le sue collaborazioni con la Steve Rogers Band oppure nei singoli del cantante Valentino, dove partecipa come corista. Anche un singolo pubblicato alla fine degli anni ’70 a nome DJ Mandrillo e cantato da un certo Wasto è oggi diventato oggetto di culto, anche per il mistero che avvolge questo personaggio, che per molti altri non è che il rocker di Zocca.
In fatto di emissioni particolari, Zucchero ha un buon catalogo di promozionali, picture disc, edizioni limitate e altre particolarità. Soprattutto in questi ultimi anni, ogni suo uscita è accompagnata anche da gadget che sono diventati a tutti gli effetti veri e propri oggetti da collezione! E poi sono ricercati anche i brani che Zucchero compose agli inizi della sua carriera per Stefano Sani, SantaRosa, Michele Pecora e altri.
Altro genere che sta tornando alla ribalta prepotentemente è la new wave in tutte le sue sfaccettature: dark, punk rock, hard core, industrial… In ogni fiera ci sono diversi stand che espongono materiale di gruppi inglesi e americani ma anche europei, con un’attenzione particolare all’origine del movimento di fine anni ’70. Quindi accanto ai “classiconi” (ad esempio Ramones, Clash, Sex Pistols, Bauhaus, Dead Kennedys, Cure…) ci si può imbattere anche edizioni di nicchia, realizzate da piccole ma coraggiose etichette indipendenti in un numero ultra limitato di copie. Insomma tutto per completisti e nuovi adepti che si avvicinano ai suoni della nuova onda.
E poi ancora Pooh, Adriano Celentano, Who, Johnny Hallyday, Mina, Jimi Hendrix, Nomadi, Mia Martini, Queen, Fred Buscaglione, Frank Zappa, Police…
Insomma: buona caccia!
perlanera
17-04-2008, 01:27
http://www.ansa.it/turismopiemonte/images/quadbrown.gif ENOGASTRONOMIA: RISO ROCK E MARATONA, A VERCELLI SI PUO' (ANSA) - VERCELLI, 14 APR -
Il riso unisce lo sport, la cucina e il rock'n'roll. E trasforma quella che a Vercelli fino all'anno scorso era solo una manifestazione sportiva in un grande spot per il prodotto tipico della citta' e in una festa. La Maratona del Riso, che quest'anno taglia il traguardo della quinta edizione, sara' solo uno degli ingredienti del I Festival del Riso, rassegna enogastronomica che anticipera' il giorno delle gare (il 1 maggio), affiancata da una serie di spettacoli, concerti, esibizioni e convegni. E da un megaraduno di appassionati di Elvis Presley. ''La maratona - afferma l'assessore allo sport del Comune di Vercelli, Giovanni Mazzeri - si e' connotata negli anni come manifestazione in grado di creare interesse intorno alla citta' e al suo territorio. La nascita del Festival non potra' che accrescere questo interesse''. La Maratona del Riso e' un evento partito quasi in sordina, ma cresciuto nel tempo fino a consolidarsi come uno degli appuntamenti tra i piu' ricercati in Italia. Tommaso Gentile, presidente dell'Ascd Mariver, societa' organizzatrice dell'evento sportivo, spiega: ''La nostra maratona E' sempre stata conosciuta come 'quella del riso'. Ecco perche' abbiamo pensato di identificarla ancora di piu', arricchendola con questo evento a 360 gradi''. Per sei giorni, da sabato 26 aprile a giovedi' 1 maggio, accanto all'Abbazia di Sant'Andrea, nell'apposito PalaRiso, troveranno posto sia gli stand espositivi sia quelli per le degustazioni. Principalmente di risotti, ma non solo. Grande cucina, ma anche spettacoli, dimostrazioni di volley e minivolley, la consegna del Premio Mero e un convegno sul riso organizzato in collaborazione con l'Universita' di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Uno dei ''piatti forti'' del Festival e' il raduno nazionale dei fan di Elvis Presley e il relativo concerto-tributo. Il mito per colui che e' considerato il vero padre del rock e' iniziato nel 1956 (data di pubblicazione del suo primo Lp) e permane vivo tuttora. Dal primo pomeriggio del 26 aprile sino alla serata sul palco una serie di gruppi musicali, ''tribute bands'' ufficiali di Elvis, ripercorreranno la sua lunga carriera e faranno rivivere le atmosfere degli anni dai '50 ai '70. Anche questa iniziativa, come molte altre del Festival, e' gratuita. Gli organizzatori per queste sei giornate si aspettano un'affluenza record, e parlano di 50 mila presenze. Giovedi' 1 maggio, a chiudere il Festival, si corre la Maratona del Riso, organizzata con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Vercelli, e degli altri comuni interessati dal percorso. La manifestazione e' nata per promuovere il territorio vercellese e la sua risicoltura di qualita'. La maratona, infatti, e' caratterizzata da un percorso suggestivo, unico nel panorama podistico, che attraversa le risaie e le tenute storiche della coltura e della cultura risicola (come la Cascina Veneria, dove e' stato girato ''Riso Amaro''). La corsa partira' da corso De Gasperi (accanto alla Basilica di Sant'Andrea) a Vercelli e passera' per Desana, Lignana, Crova, Salasco e Sali, per poi tornare a Vercelli, con arrivo in viale Garibaldi. Oltre alla Maratona (sulla distanza di 42,195 km), anche quest'anno sono in programma il Gran Premio della Provincia di Vercelli, competizione podistica di 10 chilometri, e la CorriVercelli, corsa-camminata di tre chilometri per le vie cittadine, aperta a tutti e con iscrizione gratuita. Il 29 e 30 aprile e il 1 maggio, all'interno del Marathon Village, sara' allestito uno stand del Centro Orientamento Educativo che si occupera' di raccogliere i fondi per il progetto ''Una scuola per tutte'', per la scolarizzazione femminile nella citta' di Mbalmayo, nel Camerun.(ANSA). YS4
16/04/2008 01:00
Cervello da jazzista (http://www.bintmusic.it/blog/archives/000522.html) | ULTIME NOTIZIE (http://www.bintmusic.it/blog/)
17 Aprile
Negozi di dischi... day
http://www.bintmusic.it/mp3/blog/cd_negozi.jpg
Non è detto che la modernità abbia solo aspetti positivi. Mp3, peer to peer, iPod: se è vero che la fruizione della musica (http://www.bintmusic.it/musica/tutto_musica.htm) negli ultimi anni è diventata più semplice, dall'altra parte il declino dei cd sta facendo scomparire i negozi tradizionali e con essi se ne va una parte importante della nostra cultura (http://www.bintmusic.it/cultura/cultura.htm) e storia sociale. Per questo in America il 19 aprile ci sarà il "Record store day", giornata per salvaguardare le piccole rivendite di dischi.
"Nessun luogo può cambiare la tua anima più dei piccoli negozi di dischi". Ad affermarlo è Nick Hornby, autore di "Alta fedeltà", romanzo (http://www.bintmusic.it/tempo_libero/libri.htm) di successo del '95 ambientato proprio in un negozio di dischi di Londra. Lo scrittore è solo uno dei tanti personaggi famosi che hanno aderito all'iniziativa, insieme a stelle del rock (http://www.bintmusic.it/artisti_cantanti/artisti_stranieri.htm) come McCartney, Spingsteen, Gabriel, Moby e Green Day e ad attori e registi come Billy Bob Thorton e Cameron Crowe.
"Lunga vita ai negozi di dischi che sanno aprire la porta ad un mondo di sogni" osserva Crowe. Un mondo di sogni da condividere con persone in carne ed ossa e non solo con uno schermo del computer (http://www.bintmusic.it/links/personal_computer_portatili.htm). E il 19 aprile anche tante migliaia di piccoli rivenditori indipendenti si sentiranno meno soli, uniti da un unico obiettivo e logo, insieme a decine di artisti (http://www.bintmusic.it/artisti.htm) che si esibiranno nei loro locali.
Non sarà solo un grido di dolore. Insieme alle cattive notizie c'è una speranza che arriva proprio dai vecchi dischi in vinile, le cui vendite in america sono aumentate del 25% nell'ultimo anno. Si tratta di un vero e proprio boom, anche se la fetta di mercato degli Lp rimane modesta, lo 0,2%, contro il il 15% dei download e l’85% dei cd. Certo sarebbe davvero buffo se fossero proprio gli lp a regalare ai negozi di dischi una seconda giovinezza.
Eppure la lista degli artisti che che stanno tornando al 33 giri è lunga: Elvis Costello, Radiohead, Nine Inch Nails, Pennywise... Per non parlare delle nuove raccolte in vinile di nomi come Elvis Presley, Miles Davis, Lou Reed, Simon & Garfunkel, Rolling Stones. I Metallica nel "Record Store Day" presenteranno la riedizione in vinile di due loro album classici esibendosi all'interno di "Rasputin Music", negozio di San Francisco. Insomma, lunga vita ai negozi di dischi... a 33 giri!
Allvanity
21-04-2008, 11:58
Deejay Ringo, ovvero la forza della simpatia
http://www.ilsussidiario.net/img/news/Dj_Ringo_FN1.jpg
Lui è uno dei deejay più famosi italiani. Moderno, competente, simpatico la sua trasmissione Revolver su Radio 105 dal lunedì al giovedì in onda dalle 16 alle 18,00 è una delle più ascoltate della radio. Ma Ringo sembra non fermarsi mai dal momento che è diventato anche direttore artistico di Virgin Radio e presenta su Rocktv una tv satellitare il programma che prende il nome da lui Doctor Ringo. Oltre a questo Ringo è impegnato in molteplici attività. Innanzitutto le iniziative benefiche a cui si dedica con passione e sacrificio poi in futuro parteciperà alla prossima edizione della Parigi – Dakar che si svolgerà in Argentina. La moto per Ringo è quasi più di una religione. Poi il tifo per il Milan. E il grande sogno di andare a abitare in California, per Ringo una terra speciale. Grandi amori quelli di Ringo, poca cosa però rispetto all'amore più importante oltre quello per la sua fidanzata, una campionessa di pallavolo. Il grande amore di Ringo è sua figlia Swami, di 8 anni, a cui Ringo ha anteposto anche il sogno di andare a abitare in California. Il cuore di Ringo è grande e Swami è la sua piccola principessa.
Ringo quante cose che fai, sembri un personaggio d'altri tempi...
Si faccio veramente tante cose. Ma mi piace così. È il mio carattere, la mia voglia di vivere, anche se sono un deejay che ama la musica fino in fondo. E questo è il segreto del mio lavoro.
Parliamo proprio della musica, secondo te ha ancora un impatto sociale?
Si l'impatto sociale rimane. Posso solo dire che la musica è collegata con la storia dell'umanità. Fin dai tempi antichi è stata la principale forma d'arte, insieme al disegno. Sia la musica classica che quella leggera sono importanti forme espressive. La musica leggera è soprattutto dei giovani, ma purtroppo devo dire che il livello dei cantanti, dei gruppi si è abbassato. Nascono più difficilmente personaggi come Bob Dylan, Elvis Presley, gli U2 E anche realizzare momenti d'aggregazione come è stato il Live Aid per l'Africa di Bob Geldolf negli anni '80 è più difficile. Si è perso molto di quella carica ideale nel pubblico, nella gente. E anche il fatto commerciale è aumentato quando si vuole fare un disco. I gruppi non aspettano tanti anni, sono più vicini alle esigenze di mercato, più vicini al fascino dei soldi che a quello della musica stessa.
Perchè tutto questo?
Perchè la società è cambiata. E anche la musica ha subito tutto questo. Il fascino di un concerto non è più quello mitico di un tempo, almeno quello dei grandi raduni oceanici come quello di Woodstock degli anni '60. Tutto sembra normale, più immediato. A questo devo ammettere si sottrae il fascino della musica in radio che gli ultimi dati danno in costante aumento. La radio infatti mantiene un rapporto fresco con l'ascoltatore, con il pubblico specialmente giovanile. E' qualcosa di straordinario e molto bello.
Tu sei uno dei deejay più famosi e popolari d'Italia con delle radio assolutamente di successo...
Forse perchè faccio una radio libera, pulita, con la mia passione per la musica che trasmetto agli ascoltatori. Sono contento qui a Radio 105 e a Virgin Radio quando rispondo al pubblico, ai ragazzi, ai giovani, con la posta, dove mi arriva una quantità incredibile di e-mail. Questa mia passione per la musica e per trasmettere anche dei modelli di una vita da gustare in ogni modo fa parte della mia filosofia delle cose. E' con me sempre, qui in radio, nelle serate, nella vita quotidiana che faccio.
Anche perchè, dicevamo, di cose ne fai veramente tante...
Si è vero, oltre alla radio c'è la mia passione per le moto. Ho fatto tre edizioni del Rally dei Faraoni, parteciperò alla prossima edizione della Parigi – Dakar che si svolgerà in Argentina. La moto è un altra mia passione oltre al mio amore per la musica. Sogno spesso di andare con una Harley Davidson per le strade stupende della Caifornia. Andrei a vivere se potessi là in quella terra fantastica, patria di locali dove la musica fa parte del senso esistenziale delle cose tra le bellezze dell'Oceano e di un surf fantastico e quegli spazi di libertà che sono quell'America patria del rock e del grande gusto del vivere che mi hanno sempre affascinato.
Un Ringo poetico che non rinuncia alla sua voglia di vivere...
Sono fatto così. Ma il mio cuore è pronto a rinunciare a tutto per mia figlia Swami di 8 anni. Per lei ho scelto di rimanere in Italia e non andare in Calfornia. Lei rimane il mio più grande amore. E' un rapporto bello. Nei sogni di una bambina che fa danza classica e che ama I cavalli, che sogna di fare la veterinaria. Credo che il viaggio più bello lo farò quando l'accompagnerò per le strade dell'Australia quando sarà un po' più grande. E' una cosa che le ho promesso. Sarà la sinfonia di musica più bella anche di un disco dei Beatles. Mia figlia Swami. Il mio più grande amore.
(Intervista di Franco Vittadini)
Ho evidenziato in rosso le frasi al mio parere, pìù riflessive!
1) perchè fa sempre piacere vendere il nome di Elvis in prima linea!
2) perchè il contesto mi ha suscitato un nostalgico sospiro!
e sì! la musica è proprio cambiata!!
Ieri le emozioni...oggi.. il ricavato!
Nascono più difficilmente personaggi come Bob Dylan, Elvis Presley, gli U2
E anche realizzare momenti d'aggregazione come è stato il Live Aid per l'Africa di Bob Geldolf negli anni '80 è più difficile. Si è perso molto di quella carica ideale nel pubblico, nella gente. E anche il fatto commerciale è aumentato quando si vuole fare un disco. I gruppi non aspettano tanti anni, sono più vicini alle esigenze di mercato, più vicini al fascino dei soldi che a quello della musica stessa.
Perchè tutto questo?
Perchè la società è cambiata. E anche la musica ha subito tutto questo. Il fascino di un concerto non è più quello mitico di un tempo, almeno quello dei grandi raduni oceanici come quello di Woodstock degli anni '60. Tutto sembra normale, più immediato. A questo devo ammettere si sottrae il fascino della musica in radio che gli ultimi dati danno in costante aumento. La radio infatti mantiene un rapporto fresco con l'ascoltatore, con il pubblico specialmente giovanile. E' qualcosa di straordinario e molto bello.
Ho evidenziato in rosso le frasi al mio parere, pìù riflessive!
1) perchè fa sempre piacere vendere il nome di Elvis in prima linea!
2) perchè il contesto mi ha suscitato un nostalgico sospiro!
e sì! la musica è proprio cambiata!!
Ieri le emozioni...oggi.. il ricavato!
:-brav:-brav:-brav:-brav:-brav
VERISSIMO !!!!!!!!!!!!!!!!
Lasciando perdere la politica, quest'informazione fa piacere
Chi è Renato Schifani
http://qn.quotidiano.net/politica/2008/04/28/84317/images/102339-renato.jpg
Palermitano, classe 1950, avvocato patrocinante in Cassazione, Schifani compirà 58 anni l'11 maggio, è sposato con Franca, con cui spesso si fa vedere allo stadio, e padre di due figli maschi: Roberto e Andrea. Patito della musica di Elvis Presley e di pesca subacquea, passione che lo accomuna a..................... ecc, ecc, ecc
perlanera
29-04-2008, 10:48
Ho letto la notizia ieri sera, non l'ho postata proprio perchè si parlava di politica , però mi sono detta: "beh...se va matto per la musica di Elvis..qualcosa di buono avrà.." :-px
Allvanity
29-04-2008, 22:50
Spettacoli (http://www.parmaok.it/parmaok/spettacoli/parma_spettacoli.html) /
Alessandro Ristori: concerto-festa rock’n’roll anni ‘60
PARMA, 30 APRILE -Mercoledì 30 aprile il circolo Arci Fuori Orario di Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) si immerge nel rock’n’roll con un concerto che è anche una festa in stile anni ‘60: protagonista il cantante Alessandro Ristori con la sua band The Hound Dogs.
In questo atipico mercoledì prefestivo, lo show inizia alle ore 22 e l’ingresso è riservato ai soci Arci.
Appena rientrato da Riga (Lettonia), dove il 21 aprile ha partecipato alla semifinale del «New Wave Star Festival», importante concorso internazionale che in passato ha visto Nek classificarsi secondo, il 29enne Alessandro Ristori è attualmente l’artista italiano più adatto e spettacolare per una festa di rock anni Sessanta.
Di lui si ricordano infatti, nel 2007, i concerti a base di puro rock’n’roll al The Kitchen di Parma e in piazza Berzioli a Salsomaggiore per la serata in onore di Elvis Presley.
In attesa dell’uscita del nuovo singolo e del nuovo album, prevista per metà maggio, Alessandro Ristori si fa dunque accompagnare al Fuori Orario dai suoi fedeli Hound Dogs per portare uno spettacolo di due ore in cui è possibile riassaporare lo spirito che fu del vero rock’n’roll, italiano e internazionale. 30/04/08
Da LA STAMPA
Robbie Williams ormai grasso come Elvis
Pillole dallo star system
Robbie Williams come Elvis Presley: il paragone lusingherebbe chiunque, peccato che ci si riferisca alla pessima forma fisica dell'ex Take That, lontano dal palcoscenico da un pò per disintossicarsi e decisamente ingrassato...................
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Pare che le nostre rimostranze scritte dell'agosto scorso a questo giornale, nonchè alla sua Lietta Tornabuoni......... non sono servite a niente. LA STAMPA ci marcia su queste cose:-pib:-pib
perlanera
02-05-2008, 23:54
Da LA STAMPA
Robbie Williams ormai grasso come Elvis
Pillole dallo star system
Robbie Williams come Elvis Presley: il paragone lusingherebbe chiunque, peccato che ci si riferisca alla pessima forma fisica dell'ex Take That, lontano dal palcoscenico da un pò per disintossicarsi e decisamente ingrassato...................
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Pare che le nostre rimostranze scritte dell'agosto scorso a questo giornale, nonchè alla sua Lietta Tornabuoni......... non sono servite a niente. LA STAMPA ci marcia su queste cose:-pib:-pib
Si meriterebbero un bel pugno in faccia solo per il fatto che usano il termine GRASSO!!!!! :-gx
Può essere che la/il giornalista, voglia provocare una reazione di Robbie Williams, per indurlo a fare una dichiarazione spontanea.
Così otterrebbero uno scoop con il loro solito metodo.
Benvenuti a Graceland
http://www.arezzonotizie.it/images/stories/news/varie/cervello1.jpg
Graceland, definizione 1: la mansion di Elvis Presley a Memphis, oggi museo e santuario, ove l’artista visse e spirò.
Graceland, definizione 2: album capolavoro di Paul Simon, considerato l’antesignano della world music;
Graceland, nuova definizione: Arezzo, la Terra Promessa del Cocainomane.
Può sembrare un titolo ad effetto, ma è la realtà. Ad Arezzo sniffano in tanti, tantissimi, molti più di quanto crediamo. Sniffano professionisti. Sniffano operai. Imprenditori ed insegnanti. Medici e militari. E, soprattutto, sniffano i giovani, sempre più giovani, per i quali calarsi la bamba il sabato sera è segno di distinzione, specie ora che si trova a buon prezzo. Già, perché la coca, non è droga di emarginazione, come l’eroina; non è droga da “sballo puro” come MDMA (Extasy) e allucinogeni; è invece droga “sociale” a tutti gli effetti: chi la assume, lo fa per accantonare provvisoriamente l’immondizia delle proprie inadeguatezze, e sentirsi, per una sera, leone. Lo fa perché sniffare è di moda, è “da guadrinai”, fa trend, ed è bello sentirsi per una sera forte e rispettato, quando nella vita diurna ci si sente invece un due di picche. Lo fa perché lui/lei si sente terribilmente empatico e sexy, e magari rimedia una bella scopata, su cui discutere con amici e amiche per una settimana. Fino alla prossima sniffata.
Eh, sì. La cocaina è una droga da smidollati, nel senso letterale del termine: fa presa sulle persone prive di midollo spinale. Non bisogna sorprendersi dei fatti del Grace, di cui, ne sono convinto, gli inquirenti hanno grattato solo la superficie. La bamba infatti segue implacabilmente l’errare notturno degli smidollati, che si posa, a tappe fisse, nei soliti locali alla moda. E si sposa infinitamente bene con l’alcol, al punto di scindersi nel terribile cocaetilene, la miscela più distruttiva di tutte. Sniffata. Tre superalcolici. Arisniffata. Altri superalcolici. Le vene pulsano, il torace preme, ma non importa… …carina quella lì. Come si chiama? Così via fino al giorno dopo, quando, dopo un sonno da catacomba, si è colti da un down implacabile e distruttivo: agli effetti fisici del dopo-sbornia, si aggiungono quelli neurologici conseguenti al blocco del reuptake noradrenalinico e dopaminico. Ovvero, oltre alla nausea e alla pressione sotto i tacchi, anche un senso di stanchezza e depressione cosmica. Che fa sentire ancora più due di picche. E allora c’è urgente bisogno di un’altra striscia. Eccolo l’effetto “craving”. La base di quella piramide che ti fa diventare, nel giro di pochi mesi, un tossico a tutti gli effetti. Dal SERT ci fanno sapere che, anche se consumatore occasionale (ovvero da sabato sera), se dopo una tirata, senti il bisogno di alcol, già sei in fase di dipendenza da cocaetilene. Anzi, la USL 8 di Arezzo ci fa sapere che i ricoverati per cocainomania sono in progressivo aumento. Ma questo quando va bene. Perché può anche andare male: anziché il taglio inerte del mannitolo o del lattosio, ti capita la pista tagliata col veleno. E lì ci rimani secco.
http://www.arezzonotizie.it/images/stories/news/varie/tabella_droghe.jpg
La nostra Graceland è anche particolare, perché nascosta e associata con la città del Centro con il più alto numero di banche. Vediamo cosa ci dice la Relazione Annuale Antidroga per il 2007 (http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/documenti/droga/0999_2008_03_27_relazione_antidroga_2007.html_8783 097.html) , a cura della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell'Interno: “I dati assoluti dell’attività di contrasto alla droga, svolta in questa Provincia nel 2007, si attestano su valori medio bassi rispetto alla media nazionale. Tali indicatori presentano, tuttavia, un maggiore equilibrio se rapportati alla popolazione residente. Rispetto al 2006 si rileva un aumento delle operazioni antidroga (+35,29%) e dei sequestri di stupefacenti (+30,21%), a fronte di una diminuzione delle persone segnalate (-18,49%). Il sequestro quantitativamente più significativo è stato quello relativo a Kg.33 di hashish, avvenuto nel mese di maggio a Pergine Valdarno. Delle 97 persone complessivamente segnalate all’A. G. durante il 2007 nello specifico settore, 2 sono state denunciate per fatti connessi a fenomeni di tipo associativo. Non trascurabile il coinvolgimento in questa provincia dei gruppi criminali stranieri negli affari del narcotraffico (i denunciati sono stati 30). Fra i gruppi più attivi sono risultati quelli di nazionalità albanese e marocchina. Nel decennio i casi di decesso per abuso di stupefacenti sono stati 42, di cui 11 nel 2007.”
Sembra, la nostra, una Provincia tranquilla. Sembra. Perché quelle 11 morti per overdose nel 2007, ci pongono ai vertici di tutto il centro-italia (di più solo a Perugia). Perché quel “maggior equilibrio” proporzionato alla popolazione residente, se incrociato con i dati epidemiologici, si scopre poi essere drammaticamente più alto rispetto alla media nazionale, specie per quanto riguarda la cocaina (vedi tabella) – e, attenzione, sono dati che si basano solo sui casi segnalati, che sono un percentuale minima rispetto ai consumatori reali. Perché, fino ad oggi, si è tentato di frenare l’afflusso di droga solo tramite i posti di blocco stradali. Risultato, aumenta la quantità di droga sequestrata, diminuiscono i fermati. Sotto questo aspetto, l’indagine sul “Grace” rappresenta una novità in termini di politica investigativa antidroga. Non tanto perché si è andati a cercarla nei locali.
http://www.arezzonotizie.it/images/stories/news/cronaca/grace2.jpg Già, infatti, in passato, ad Arezzo sono stati chiusi almeno un paio di famosi locali per spaccio di coca. Ma, ed è qui il punto, quanti di voi se ne ricordano? Nessuno. Perché tutto fu fatto passare senza clamori. E non chiedetemi la ragione, perché non la conosco. So solo che se ora si sbatte su You Tube uno squallido filmato di giovani idioti della (finta) Arezzo-bene che sniffano come stantuffi. So che oggi, per la prima volta, si fanno nomi e cognomi sui giornali, cullandosi sull’effetto “allarme sociale” e, guardando la foto a lato, sull’ipocrita giustificazione del tipo: “Gesù, quella potrebbe essere mia figlia”.
Ebbene, ho seguito con molta attenzione (e una certa emozione) l’appassionata discussione svoltasi su queste pagine, e dopo lunghi pensieri, mi sono convinto: mettere il filmato su internet è stato giusto; fare i nomi è stato sbagliato. La prima convinzione è maturata dal fatto che, purtroppo, la società in cui viviamo tende ad anestetizzare tutto, e perciò ha bisogno di emozioni forti. Quel filmato è stato visto praticamente da tutta Arezzo. Se ne parla nelle scuole, nelle famiglie, tra gli amici. E questo è un bene. Chissà che qualche giovane tentato dalla bamba, ora si ritragga. Chissà che qualche genitore un po’ distratto, ora si domandi cosa fanno i propri figli la sera. Chissà che la società aretina cominci ad affrontare il problema della cocaina con la giusta serietà e severità.
La seconda, invece, deriva dal mio ostinato garantismo giudiziario. Innanzitutto, io non farei mai nomi con indagini in corso. Se fossi infatti uno dei fornitori della cocaina al Grace e leggessi sul giornale i nomi e cognomi degli arrestati, la prima cosa che farei è fuggire all’estero. Ma ammettiamo pure che i nomi si potevano fare, in quanto non comprometterebbero le indagini. Bene. Sono essi forse personaggi pubblici, da cui ci si attende comportamenti irreprensibili? Sono forse i corrieri internazionali di Sendero? No, amici, niente di tutto questo. Sono dei figli di papà qualunque, dediti alla cocaina. Alcuni di loro sono stati rilasciati. Altri attendono un processo per spaccio che, vedrete, se proprio sarà provato, riguarderà la loro cerchia di amici. Pesci piccoli quanto i loro cervelli. Lasciateli in pace. Si sono già rovinati da soli. Parlandone troppo, invece, rischiamo inconsapevolmente di farne dei martiri. E la lotta alla droga non ne ha bisogno.
SABATO 03 MAGGIO 2008 18:48 - Fabio Massimo Fabrizio:-pib:-pib:-pib
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Mio commento personale:
CHE ASSOCIAZIONE DEL PIFFERO!!!!:-D:-D:-D
In Italia proprio non si riesce ad associare Elvis Presley alla musica, ma lo si .associa solo alle droghe.....:-pib:-pib
Non c'è peggior ignorante di colui che vuole esserlo!!!!!!!!!!:-D:-D
Arriva il primo album dei Glasvegas, i preferiti della figlia di Elvis
I Glasvegas, gruppo scozzese formatosi nel 2006, pubblicheranno l'album d'esordio attorno all'inizio del prossimo settembre. La band ha tra i propri più ferventi ammiratori Alan McGee, il discografico "scopritore degli Oasis", il quale non perde occasione per parlar bene della formazione, e Lisa Marie Presley. La figlia del King, nel corso del suo ultimo viaggio in Gran Bretagna, ha insistito per conoscere personalmente i membri della band.I Glasvegas, che finora hanno pubblicato solamente tre singoli, spediranno nelle rivendite il quarto, "Geraldine", il prossimo 26 giugno. Il gruppo sta terminando le registrazioni dell'album a New York in compagnia del produttore Rich Costey, in precedenza alla corte degli Interpol e dei Muse. Tra i brani che figureranno sul disco sono da annoverare "Lonesome swan", "Daddy's gone" e "It's my own cheating heart"; quest'ultima si ascolta su
http://www.myspace.com/glasvegas
Da Rockol
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Ricordo di aver letto che Lisa Marie si è molto identificata nella loro canzone "Daddy's gone" .
Questo è il video
RfmClxKWhPY&feature=related
E questo è il testo della canzone
http://ads.addynamix.com/creative/2-2125147-2 (http://ads.addynamix.com/click/2-2125147-2)
how you are my hero
how your never here though
remember times when you put me on your shoulders
how i wish it was forever you would hold us
right now im too young to know
how in the future it will affect me when you go
you could have had it all
you, me, and mum y'know
anything was possible
i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
a fifty year old
reminiscing what i had
i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
forget your dad, he's gone
all i wanted was a kick-a-bout in the park
for you to race me home when it was nearly getting dark
how i could've been yours, and you be mine
it could've been me and you until the end of time
do what you want, when you want
be as fuckin' insincere as you can
what kind of way is that to treat your wife
to see your son on saturdays
what way is that to live your life?
i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
a fifty year old
reminiscing what i had
i wont be the lonley one
sitting on my own and sad
forget your dad, he's gone
chocolat
06-05-2008, 12:17
Ciao a tutti !!!!
scrivo per comunicare che sul settimanale "Visto" n° 19 con data 9 Maggio c'è un piccolo articolo che riguarda Elvis, e dice:
Il Viaggio Segreto Di ELVIS a Londra
Era il 1958 quando, di nascosto Elvis Presley andò a visitare Londra. Voleva conoscere il suo omologo Tommy Steele e, proprio grazie al suo aiuto, riusì a mantenere l'anonimato e a girare per la capitale inglese come un turista qualsiasi, senza che nessuno per strada lo riconoscesse. A darne notizia oggi è il quotidiano Daily Mail, che ha raccolto la testimonianza dell'impresario Bill Kenwright.
perlanera
07-05-2008, 07:41
Walk the line di James Mangold all’Unplugged music club di Firenze
dal 07/05/2008 22:00 al 07/05/2008 23:45
http://www.saimicadove.it/open2b/var/cm/article/15503c.jpg Mercoledì 7 maggio alle ore 22.00 all’Unplugged music club (via de' Saponai 14/r) di Firenze verrà proiettato Walk the line di James Mangold con Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon (oscar come Miglior Attrice protagonista).
Il film ripercorre la carriera del grandissimo Johnny Cash (Phoenix), anima pura della canzone americana, e del suo turbolento rapporto d'amore con June Carter Cash (witherspoon). La storia ha inizio in Arkansas durante l'epoca della Depressione e mostra le origini del suono di Cash, quando era semplicemente il figlio di un mezzadro, passando poi attraverso i tour scatenati con pionieri del rock'n'roll come Elvis Presley, Carl Perkins, Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Waylon Jennings, e terminando la sua corsa nel 1968 alla prigione di Folsom dove Cash tenne un concerto memorabile immortalato nel disco “ Live at folsom prison”.
Johnny Cash è una figura chiave per capire la cultura americana degli ultimi sessant’anni. La sua musica è una miscela di folk, country e rock ‘n’ roll, le sue liriche e la sua onestà artistica e intellettuale hanno ispirato artisti come Bob Dylan e Neil Young. Nel film gli stessi attori si cimentano nell’interpretazione dei brani di Cash con notevoli risultati.
Canzoni leggendarie come Cocaine Blues, I walk the line, Ring of fire, Get the rhythm, Folsom Prison Blues sono cantati con grande dignità e intensità da Joaquin Phoenix o in duetto con la Witherspoon.
Mick Hucknall: via i Simply Red e avanti il vino rosso (http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2008/05/07/mick-hucknall-via-i-simply-red-e-avanti-il-vino-rosso/)
Mercoledì 7 Maggio 2008 alle 14:55
http://gallery.panorama.it/albums/userpics/10024/normal_MICKHUCKNALL_BOBBYBLAND.jpg (http://gallery.panorama.it/displayimage.php?pos=-29813)
A 47 anni Mick Hucknall, leader dei Simply Red , inizia una nuova vita. Il 16 maggio pubblica Tribute to Bobby, il primo album da solista, quindi girerà l’Europa per il Solo Summer Tour (19 luglio Aosta, 20 Brescia, Summer Festival, 22 Roma, 23 Lucca, Summer Festival) e nel 2010 - dopo 25 anni di onorata carriera - la band con cui è arrivato al successo cesserà di esistere. Ma se il musicista volta pagina con i Simply Red, non ha alcuna intenzione di abbandonare un altro rosso: il vino che produce sulle pendici dell’Etna.
Il primo album che riporta il tuo nome racchiude dodici cover: perché hai scelto i brani di Bobby ‘Blue’ Bland?
Perché spero di farlo conoscere al grande pubblico, cui non interessa se sei tu l’autore di ciò che canti: lo dimostrano Elvis Presley e Frank Sinatra, che non hanno scritto nulla. La voce di bobby rientra da sempre tra la mie top ten e cantare i suoi pezzi è stata la cosa più naturale che potessi fare: ho iniziato ad ascoltarlo a 18 anni, in piena era punk e non l’ho più lasciato.
Gusti originali per un teen ager: come potrebbero appassionarsi i ragazzi al blues e al rhythm&blues, oggi?
Per curiosità, per il piacere di scoprire, com’è capitato a me a 13 anni. Nessuno che frequentavo ascoltava quel genere di musica. Devo ammettere, però, che i giovani partono svantaggiati: oggi la cultura musicale è in discesa libera. Esistono pochissimi negozi specializzati e gli artisti si votano dal telefono di casa… Il progresso non sempre significa evoluzione.
A proposito di evoluzione, con questo Cd hai intrapreso un percorso inedito…
E infatti sono entusiasta ed emozionato come un ragazzino al debutto. Mi sento rinato e la mia salute mentale ne ha beneficiato parecchio. Non avrei potuto procedere oltre con lo stile dei Simply Red, le influenze sono diverse, ora: prima c’erano gli anni Settanta e Ottanta, Marvin Gaye e Barry White, mentre adesso mi ispirano i Cinquanta e i Sessanta, il gospel, i ritimi più fisici. Con un cambio così netto di direzione il nome Simply Red sarebbe fuori luogo. Così, nel 2010, lo chiuderemo in soffitta. I musicisti, però, restano gli stessi.
Tra l’album, il tour imminente e il progetto a lungo termine trovi il tempo per occuparti del tuo vitigno?
Non rinuncerei per nulla al mondo! L’attività che ho intrapreso in Sicilia, ormai otto anni fa, mi riempie d’orgoglio. Coltivo uve autoctone - come Nerello Cappuccino, Nerello Mascalese - e produco Etna rosso e bianco. Proprio settimana scorsa ho firmato il contratto per la sua distribuzione con Teatro del Vino. Punto all’eccellenza, non alla quantità e a introdurre sul mercato un nuovo prodotto.
Com’è nato il tuo interesse verso l’enologia?
Studio il vino dal 2001 e sono ambasciatore del gran vin de Bordeaux insieme a Omar Sharif. E pensare che tutto è nato per caso, ricordo esattamente il momento: era il 1988, mi trovavo a Milano e ho assaggiato un Roberto Voerzio della Luna. Mi sono reso conto che il vino è arte. La seconda illuminazione risale a un paio d’anni fa, a Londra, ospite di un amico, grazie a un maginifico Château Pétrus del ’75: mi ha cambiato la vita.
Cinque tagli di capelli per raccontare il rock
http://www.napoli.com/images/pix.gif
http://www.napoli.com/images/articletools/at_narrow_top.gif
http://www.napoli.com/artman/uploads/200805/21612_2sm.jpeg (http://javascript<b></b>:popImage('http://www.napoli.com/artman/uploads/200805/21612_1big.jpeg',''))
In occasione dell’apertura di Gianni Del Vecchio Hair Point, il primo concept store campano dedicato alla cura dei capelli con ampie selezioni di dischi e libri a cura di FNACNapoli, ecco un pomeriggio/evento per raccontare la musica popolare degli ultimi cinquant’anni a suon di forbici!
Mercoledì 7 maggio 2008 (ORE 18.00) negli spazi delForum FNAC spazio alla passione per le acconciature che hanno fatto la storia del rock. Protagonista sarà l’hairstylistcampano Gianni Del Vecchio.
Dalla chioma di 're' Elvis Presley alla camaleontica Madonna, dai caschetti dei Beatles alle creste-punk dei Clash o ai lunghi capelli vaporosi dei Led Zeppelin: la storia del rock sarà raccontata attraverso i tagli di capelli più celebri, entrati di prepotenza nell’immaginario collettivo contemporaneo.
A metà strada tra show tecnico, percorso fotografico e incontro musicale, l'appuntamento di Mercoledì 7 maggio al forum FNAC vedrà protagonista il grande pop-rock letto attraverso gli occhi e la professionalità di Gianni Del Vecchio, hairstylist che dagli anni Ottanta esplora il connubio capelli/musica.
L’appuntamento sarà, inoltre, arricchito da un percorso fotografico dedicato alle grandi icone del rock, da un dj-set e dalla presenza di cinque modelli scelti da Del Vecchio sulle cui chiome verranno riproposte le pettinature delle cinque icone-rock per eccelenza. A fare da ‘narratore’ dell’appuntamento pomeridiano sarà il giornalista musicale Michelangelo Iossa, affiancato alla consolle da DJ Umby.
Un pomeriggio dedicato all’indissolubile connubio capelli/musica…perché le grandi icone rock-pop vengono ricordate anche per la loro immagine!
Mercoledì 7 maggio(dalle ore 18.00) la storia della musica è di casa alla FNAC… attraverso le acconciature di Gianni Del Vecchio.
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7/5/2008
<B>IL CIBO IN TV: COME SI SERVE?
Confronto internazionale sul fenomeno delle trasmissioni televisive dedicate alla gastronomia. Introduce Carlo Petrini
http://www.university.it/immaginiarticoli/20080508145558slow_food.jpg
Focus d’autore: Luciano Emmer con la pastora Cheyenne e l’assaggio di formaggi
Film nel piatto:
Cous cous di Abdel Kechiche + degustazione Il cous cous di filiera corta
Laboratorio del gusto:
Mortadella, champagne… e gli intrusi
Se è vero, come sostiene Carlo Petrini, che “il cibo sia comunicato dai media in termini di quantità e di spettacolarizzazione e non in termini di qualità, il rischio di banalizzare la complessità di ciò che esso rappresenta e, di conseguenza, anche l’abilità di saperlo tradurre in immagini significative è forte”.
A partire da questa constatazione, si svilupperanno i lavori del convegno internazionale Cibo in tv: come si serve? in programma venerdì 9 maggio, alle ore 9.30, nell’Aula A del Dipartimento di Discipline della Comunicazione (via Azzo Gardino, 23), uno dei soggetti portanti della Manifattura delle Arti nell’ambito del festival Slow Food on Film, che proprio domani farà gli onori di casa accogliendo i lavori per l’intera giornata che saranno introdotti dal direttore del Dipartimento, Patrizia Violi.
Il convegno proporrà un’analisi sulla produzione attuale: per orientarsi tra i diversi approcci e i tanti modi di “servire” in tv questo complesso argomento, che di volta in volta si fa strumento di educazione, intrattenimento, inchiesta d’attualità, divulgazione scientifica.
In apertura dei lavori interverranno poi il presidente di Slow Food Carlo Petrini insieme con il presidente di Coop Italia Vincenzo Tassinari (mentre la conferma della partecipazione di Carlo Freccero, già annunciato dal programma, sarà eventualmente confermata nelle prossime ore qualora siano superati imprevisti impegni personali sopraggiunti in queste ore).
Alle 10.30, la tavola rotonda La comunicazione del cibo a cui parteciperà il comico bolognese Patrizio Roversi che disserterà del tema assieme a docenti universitari, esperti del settore e giornalisti quali Maria Pia Pozzato, Pina Lalli, Fabrizio Binacchi e Massimo Montanari.
Nel corso del pomeriggio, invece, il confronto Il cibo in tv: i linguaggi possibili toccherà esempi internazionali, coordinati dalla giornalista Stefania Barzini, grazie agli interventi del reporter Stefan Gates, del produttore Marc Perkins, della documentarista Irene Wong, del direttore di Gambero Rosso Channel/ TV Marco Bolasco. e di molti altri protagonisti della tv americana ed europea.
Autore caro alla Cineteca di Bologna, Luciano Emmer sarà ospite di Slow Food on Film per un focus speciale a lui dedicato. Emmer sarà al Cinema Lumière per raccontarci una delle più straordinarie storie di anti-modernità, quella di Cheyenne Daprà, giovane pastora che ha compiuto la sua scelta fuori dal tempo: la montagna.
Alle ore 16.30 vedremo l’ultimo lavoro di Luciano Emmer, Le pecore di Cheyenne, girato lo scorso anno, diario di quattro giorni – uno per ogni stagione – al seguito di Cheyenne Daprà, delle sue cento pecore, dei suoi tre cani. Sono gli unici personaggi del film e i pensieri di Cheyenne sono il solo commento alle immagini suggestive di un maestro come Emmer.
A seguire incontro con gli stessi Emmer e Cheyenne, e con Franco Missironi, produttore di formaggi che ci farà assaggiare le sue delizie.
E sempre a proposito di delizie, venerdì 9 maggio ci sarà anche il primo appuntamento con i Laboratori del gusto: alle ore 17 nella Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca di Bologna saranno protagonisti alcuni ricercatissimi champagne di piccoli produttori, abbinati ai migliori insaccati della tradizione emiliana, a cominciare dalla mortadella. Costo della degustazione € 25 (€ 20 per i soci Slow Food); info e prenotazioni al numero
Tra i tantissimi titoli in programma al Cinema Lumière nella giornata di venerdì 9 maggio, da segnalare anche due eventi speciali fuori concorso: alle ore 18.15, vedremo The Burger and the King, documentario firmato da James Marsh sulla passione compulsiva di Elvis Presley per il cibo, che ha portato il Re del Rock & Roll a quel tracollo d’immagine su cui i media hanno tanto speculato negli anni; alle ore 18.30 è invece in programma Alla ricerca del grande fiume: 154 studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche ci porteranno in un viaggio in bicicletta lungo il Po, dalla sorgente alla foce, alla ricerca del patrimonio ambientale che costeggia “il grande fiume”.
Cresce il bacino di Tiscali TV: 'La musica è uno dei nostri punti di forza'
Studi di settore (il più recente a cura dell’ISIMM fondato dall’ex presidente Rai Enrico Manca) pronosticano un grande futuro all’IPTV, la televisione digitale via Internet che sfrutta le connessioni a banda larga per portare palinsesti preconfezionati, video on-demand e programmi interattivi nelle case dei telespettatori. Previsione condivisa da Tiscali, che ha appena allargato il bacino di utenza della sua Internet TV (partita da Cagliari, Roma e Milano) in direzione dei centri urbani di Torino, Bologna, Firenze, Genova, Napoli e Palermo, con una offerta arricchita da recenti accordi con società di produzione internazionale come Sony Pictures Television International e Disney/ABC International Television e in cui la musica, accanto a cinema, telefilm, sport, cartoon e programmi delle tv "generaliste" (il decoder permette anche di ricevere il digitale terrestre) ha un peso rilevante. “Sull’onda dell’esperienza accumulata in Gran Bretagna, dove la piattaforma è attiva già dal mese di marzo, possiamo anzi dire che si tratta di uno degli elementi che più influiscono sulla decisione di abbonarsi al servizio”, spiega a Rockol il direttore di Tiscali TV Fabrizio Meli, aggiungendo che “i canali musicali sono tra i più visti in assoluto dai nostri clienti”. Circa 5 mila i videoclip disponibili al lancio, su licenza di tutte le maggiori case discografiche, raggruppati in otto canali tematici distinti per genere musicale (pop, hits, urban, rétro, Italia, ecc.) nel pacchetto “V:MX”, mentre “Music Pass” offre accesso a concerti e monografie di artisti come Elvis Presley, Tina Turner ed Elton John (molto del materiale storico è lo stesso che circola sul mercato in formato dvd, fornito da produttori come Eagle Vision). “Presto i canali diventeranno sedici”, preannuncia Meli, “con offerte mirate agli appassionati di musica jazz e classica: la facilità d’uso della nostra IPTV è tale da renderla adatta anche a un pubblico al di sopra dei 25-40 anni, il nostro target di riferimento”. Il “plus”, aggiunge, “è la possibilità di fruirne non soltanto nella tradizionale modalità passiva, diventando creatori del proprio palinsesto: non solo è possibile ‘skippare’ a piacimento da un clip all’altro, ma anche esplorare l’intero juke box musicale attingendovi secondo le proprie esigenze, nei tempi e nei modi che si preferiscono. Basta premere un pulsante sul telecomando per creare le proprie playlist, replicarle o cancellarle a piacimento. Un po’ come se si avesse in mano un iPod, solo che in questo caso si tratta di immagini e audio in altissima qualità: formato MPEG-4, meglio del dvd. E presto lanceremo anche i primi contenuti in alta definizione”.
I costi: un canale musicale “teaser” è disponibile nell’offerta base da 12 euro al mese (ma sono in vigore anche formule promozionali), mentre l’accesso all’intero bouquet di canali musicali costa 4 euro mensili aggiuntivi. A quanto pubblico pensa di poter arrivare, Tiscali? “I nostri abbonati Adsl, in Italia, sono circa mezzo milione, ma teoricamente siamo in grado di attivare un po’ più di 4 milioni di linee corrispondenti ad altrettanti nuclei familiari: il nostro obiettivo si colloca tra questi due numeri”. In un canale battezzato “Your tv” è già disponibile “user generated content”, anche musicale: la tv sfrutta le caratteristiche di “community” e di social network proprie del Web. E senza i rischi di un sito di video sharing, assicura Meli: “Contattiamo i produttori dei video uno per uno, facendogli firmare una liberatoria prima di acquisirne e diffonderne i contenuti. Non essendoci upload diretto, non si corre il rischio di vedersi sfuggire di mano la situazione come è successo su Internet con YouTube”. Pioniere in Italia del download di canzoni e album via Internet, Tiscali conta anche di integrare il palinsesto musicale della sua IPTV con l’offerta del suo negozio di musica digitale (“in tempi brevissimi"). Prima di allora si conoscerà probabilmente anche il futuro della società sarda, di cui viene data per imminente la cessione a un grosso operatore locale o internazionale delle comunicazioni (in lizza, secondo le indiscrezioni riportate dalla stampa, ci sono Telecom Italia, Vodafone, Fastweb, Wind, BSkyB, Carphone, Virgin e British Telecom).
(09 Mag 2008 )
Allvanity
09-05-2008, 14:46
http://www.geocities.com/shaeville/elviswitheddyarnold.jpg
Musica: e' Morto EddyArnold, Leggenda Dei Pionieri Country
Adnkronos -
Washington, 9 mag. - (Adnkronos) - Il cantante americano Eddy Arnold, leggendario pioniere della musica (http://it.notizie.yahoo.com/approfondimenti/musica.html) country, interprete di grandi successi come "Make the World Go Away", e' morto alla vigilia dei 90 anni in una casa di riposo a Nashville. Considerato uno dei maggiori cantanti country della storia, Eddy Arnold nella seconda meta' degli anni Cinquanta impose il connubio fra country e pop, avvicinandosi allo stile e all'iconografia dei crooner della musica leggera. Anche il mito del rock Elvis Presley rimase affascinato da Arnold, tanto da riproporre una sua canzone del 1954, ''I really don't want to know'', che era stata scritta da uno dei suoi autori preferiti, Don Robertson.
Altro grande successo di Eddy Arnold fu nel 1965 "Make the World Go Away", canzone che scalo' le classifiche Top 10 Pop e si piazzo' al primo posto nelle Country Hit. Arnold era considerato il pioniere del ''Nashville Sound", chiamato anche "countrypolitan", un mix di country e stile pop. Nel 1966 guadagno' un posto d'onore nella Country Music Hall of Fame; l'anno successivo fu il primo a ricevere il premio della Country Music Association.
Arnold debutto' nelle classifiche dei dischi piu' venduti nel 1945 con "Each Minute Seems a Million Years" e due anni piu' tardi si affermo' con "What Is Life Without Love". Tra i suoi successi degli anni Cinquanta e Sessanta figurano "Cattle Call", "The Last Word in Lonesome Is Me", "Anytime", "Bouquet of Roses", "What's He Doing in My World?" e "I Want to Go With You''.
Io a questa gente non credo!!!:-D
Ti pare che se Elvis era stato a Londra non era uscita prima la notizia?????????????????????????????????????
Guarda caso, solo nel 2008 qualcuno a svelato questo scoop.... MAH!!!:-fis
Elvis che si muove per andare a conoscere... Tommy Steele!!!:-px
Durante il servizio militare, Elvis ha fatto il viaggio di andata USA-Germania via mare, mentre quando è stato congedato, è tornato in USA, in aereo facendo scalo a Londra, dove, se non ricordo male, si è fermato quasi una giornata intera, per aspettare la "coincidenza"
Non mi stupirei se ciò che dichiara il giornale inglese fosse vero, magari anche solo in parte.
Quello che mi lascia qualche perplessità in merito è che nessuno ne abbia mai parlato in modo più approfondito, nemmeno Elvis.
perlanera
10-05-2008, 17:16
Hurt, io invece in giro per internet, ho letto che Elvis dopo il suo congedo, fece scalo in Scozia. Può essere, o mi confondo con un'altra storia?
Hurt, io invece in giro per internet, ho letto che Elvis dopo il suo congedo, fece scalo in Scozia. Può essere, o mi confondo con un'altra storia?
Forse ti confondi con qualche articolo apparso l'anno scorso circa le origini scozzesi di Elvis, tanto che, sempre nel 2007, Lisa Marie è andata in Scozia e si fatta un kilt che rappresenta la casata.
Adesso mi viene in mente che anche Dario Salvatori ieri ha parlato di questa sua tappa a Londra:-\
Teniamo però sempre conto che non è detto che io abbia sempre ragione:):)
perlanera
10-05-2008, 18:19
Forse ti confondi con qualche articolo apparso l'anno scorso circa le origini scozzesi di Elvis, tanto che, sempre nel 2007, Lisa Marie è andata in Scozia e si fatta un kilt che rappresenta la casata.
Adesso mi viene in mente che anche Dario Salvatori ieri ha parlato di questa sua tappa a Londra:-\
Teniamo però sempre conto che non è detto che io abbia sempre ragione:):)
E te pareva che io non confondevo le storie ahahahaah!! :-px
Hurt..io non dico che tu hai sempre ragione..ma obbiettivamente parlando, sei un "enorme bagaglio" pieno di informazioni :-\
E io di questo ne tengo atto. Tu lo sai, perchè ho avuto occasione di scrivertelo anche in privato...:-bac
marco31768
10-05-2008, 20:19
Invece è vero: Elvis fece scalo in Scozia (ma non andò mai a Londra, come qualcuno afferma in questi giorni). Pensate che in quel piccolo aeroporto scozzese c'è anche una targa che ricorda l'avvenimento!
Invece è vero: Elvis fece scalo in Scozia (ma non andò mai a Londra, come qualcuno afferma in questi giorni). Pensate che in quel piccolo aeroporto scozzese c'è anche una targa che ricorda l'avvenimento!
:-brav:-bravMi fa piacere aver imparato una cosa per me nuova. Grazie Marco :-brav:-brav
perlanera
10-05-2008, 21:47
Invece è vero: Elvis fece scalo in Scozia (ma non andò mai a Londra, come qualcuno afferma in questi giorni). Pensate che in quel piccolo aeroporto scozzese c'è anche una targa che ricorda l'avvenimento!
Grazie di averlo postato Marco!! :-brav:-brav:-brav
Era una cosa che avevo letto tempo fa, ecco perchè ero sicura di confondermi con un'altra storia.
Questo significa che la mia memoria non perde colpi! :-px:-px:-px
Allvanity
12-05-2008, 19:02
http://qn.quotidiano.net/musica/2008/05/12/87805/images/105504-h.jpg
Washington, 12 Maggio 2008 - Lutto nel mondo della musica americana: Joyce 'Dottie' Rambo, regina del gospel, cantante e cantautrice, è morta all'età di 74 anni per le ferite riportate in un incidente stradale mentre viaggiava sul bus del suo tour. Lo scontro è avvenuto su una strada di grande comunicazione vicino a Mount Vernon. Una decina di altri passeggeri sono stati ricoverati nell'ospedale di Springfield per le ferite riportate.
Joyce 'Dottie' Rambo, originaria di Nashville, era un gigante del gospel. Dolly Parton ha inciso decine di dischi con le canzoni scritte dalla Rambo; suoi testi sono stati portati al successo anche da Elvis Presley, Whitney Houston, gli Oak Ridge Boys e Barbara Mandrell. Rambo è stata l'autrice di oltre 250 canzoni, tra le quali classici del gospel come 'He Looked Beyond My Fault and Saw My Need' e 'We Shall Behold Him'.
Allvanity
14-05-2008, 12:14
http://qn.quotidiano.net/musica/2008/05/12/87805/images/105504-h.jpg
Washington, 12 Maggio 2008 - Lutto nel mondo della musica americana: Joyce 'Dottie' Rambo, regina del gospel, cantante e cantautrice, è morta all'età di 74 anni per le ferite riportate in un incidente stradale mentre viaggiava sul bus del suo tour. Lo scontro è avvenuto su una strada di grande comunicazione vicino a Mount Vernon. Una decina di altri passeggeri sono stati ricoverati nell'ospedale di Springfield per le ferite riportate.
Joyce 'Dottie' Rambo, originaria di Nashville, era un gigante del gospel. Dolly Parton ha inciso decine di dischi con le canzoni scritte dalla Rambo; suoi testi sono stati portati al successo anche da Elvis Presley, Whitney Houston, gli Oak Ridge Boys e Barbara Mandrell. Rambo è stata l'autrice di oltre 250 canzoni, tra le quali classici del gospel come 'He Looked Beyond My Fault and Saw My Need' e 'We Shall Behold Him'.
Quali canzoni di Joyce Elvis ha portato al successo?
Quali canzoni di Joyce Elvis ha portato al successo?
Il bellissimo gospel IF THAT ISN'T LOVE
Joyce 'Dottie' Rambo
ZNhUrFYn2rU
Elvis Presley
CiCvH5Q4iaw
Allvanity
14-05-2008, 15:38
Il bellissimo gospel IF THAT ISN'T LOVE
Joyce 'Dottie' Rambo
ZNhUrFYn2rU
Elvis Presley
CiCvH5Q4iaw
Grazie Hurt!
è molto rilassante!
Allvanity
16-05-2008, 12:45
http://img178.imageshack.us/img178/7295/instreetmaggiobassand9.jpg
NEON CAFFE’
Via Garibaldi 25
Rimini
Presentano
INSTREET CULTURE:
musichevideo al Neon Caffè
venerdì 16 maggio 2008 NICK CAVE AND THE BAD SEEDS
sabato 17 maggio 2008 ELVIS PRESLEY
a cura di Marta dj e Botte
ore 19
ingresso libero
INSTREET CULTURE: un modo per definire la cultura ‘portata in strada’. E’ una idea di Musincanta, realtà che promuove trasversalmente eventi musicali e culturali e di Neon Caffè. Attraverso una mini-rassegna musicale, che si svilupperà nelle due giornate del 16 e 17 maggio nell’orario che va dall’aperitivo fino alle 21.30, si vuole rendere accessibile la conoscenza della musica rock e d’autore di artisti con rilevanza internazionale e anche (e soprattutto) di quelli senza una fama pubblica universale. Quest’ultimo concetto è in realtà l’obiettivo ambizioso della rassegna, in una ipotesi di proseguimento periodico degli appuntamenti.
Saranno presenti due postazioni: una consolle dj set e un punto per le proiezioni video. La base logistica è il Neon Caffè, situato in via Garibaldi 25, isola pedonale in pieno centro a Rimini. Musiche e film saranno posti quindi in questa vetrina in strada per essere liberamente colti dalla gente.
Lo scopo di INSTREET quindi è quello di portare informazione culturale in un ambiente assolutamente insolito, come potrebbe essere considerata la strada, e per di più grazie ad… un bar!. Una iniziativa coraggiosa quella del Neon, mettendosi a disposizione per sostenere la diffusione della cultura musicale, prevalentemente rock, offrendo strumenti semplici, l’ascolto e la visione. In strada, il passante ha età da 0 a 80 anni, ha fasce di reddito da 0 a infinito, ha cultura da un livello base fino a gradi avanzati. Ognuno potrà essere libero di fermarsi e cogliere un pezzo di contenuto delle due serate, farne elemento di critica o di divertimento, così come snobbarlo. Ma nel frattempo, qualcosa succede…
Le musiche saranno scelte e selezionate da Marta dj (deus ex machina di Musincanta), proponendo brani delle discografie degli musicisti in programma, corredandoli di qualche ‘chicca’, come registrazioni live non ufficiali e b-sides. Le proiezioni saranno a cura di Matteo Botteghi, detto ‘Botte’, titolare del Neon Caffè: proporranno situazioni live, film in cui i musicisti hanno partecipato come attori, documentari e così via.
Nel weekend del 17 e 18 maggio saranno proposte rispettivamente monografie su Nick Cave and the Bad Seeds (con qualche approfondimento anche su PJ Harvey) e su Elvis Presley.
I due musicisti scelti sono due icone, diversamente riconosciuti: in un ambito di nicchia, per quanto riguarda Nick Cave e in una dimensione planetaria, per quel che riguarda Elvis Presley.
venerdì 16 maggio NICK CAVE AND THE BAD SEEDS
Musicista e scrittore australiano che dagli anni ’80 produce composizioni legati al rock alternativo d’autore, fino all’ultimo cd appena pubblicato ‘Dig, Lazarus, dig!. Cave è una icona per la nicchia degli appassionati del cantautorato ‘maudit’, dove si ritrovano concetti estremi come amore e morte, distruzione e preghiera. Musicalmente Cave si è sempre espresso mediante gli eccessi, atmosfere cattive cupe e melodiche ballate, al limite della commozione, come in ‘Herry Lee’, in cui duetta con l’eccentrica cantautrice inglese PJ Harvey.
sabato 17 maggio ELVIS PRESLEY
Non ha bisogno di presentazioni, è stato ed è il Re, The King of Rock’n Roll. Dopo la sua morte, c’è ancora chi crede che sia in vita. Il culto per Elvis Presley si è tramandato di generazione in generazione, ma pochi sanno che Elvis ha iniziato la sua carriera con il gospel cantando nella chiesa pentecostale che la famiglia frequentava. In Elvis c’è stato tutto: il fascino, la voce inconfondibile, il movimento del bacino, il ciuffo, il ghigno… una forza rivoluzionaria che sconvolse il costume e la musica negli USA degli anni 50 e da lì, tutto il mondo.
Pago si risposa con Miriana sul set
Ecco il video di "Love, My Love"
"E' pazzesco siamo su tutti i giornali rosa!". Ancora non riesce a spiegarsi il cantautore Pago (vincitore di Music Farm) tutto il clamore sollevato dopo il suo ricongiungimento con l'ex moglie Miriana Trevisan. Galeotto fu il set del video "Love, My Love", singolo che anticipa il nuovo album in uscita a settembre che conterrà anche un duetto con Franco Califano. Ma lui assicura: "Il video non è stata una mossa pubblicitaria".
Cos'è successo dopo la tua vittoria a Music Farm nel 2006?
Quel programma mi ha regalato tanta popolarità. Ho pubblicato pure il mio primo album "Pacifico Settembre" (il suo vero nome e cognome, ndr). Ho girato l'Italia in tour e poi mi sono fermato per lavorare a questo nuovo album.
Cosa puoi anticiparci?
Uscirà a settembre. Mi sono circondato di collaboratori giovani e c'è anche la partecipazione di Franco Califano. Siamo rimasti molto amici dopo l'esperienza a Music Farm. Abbiamo anche fatto le vacanze insieme. Gli ho proposto di cantare insieme un mio brano ed ha accettato al volo.
Il video "Love, My Love" è stato girato in America. Come mai?
E' stato girato a Las Vegas, da un'idea del regista. La canzone si prestava alle sonorità di quel Paese così ci siamo trasferiti tutti lì per qualche giorno.
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/217.$plit/C_0_articolo_414716_listatakes_itemTake_1_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo414716.shtml#)
C'è anche la tua ex moglie Miriana vestita in abito da sposa...C'è stato un riavvicinamento?
Siamo su tutti i giornali di gossip da due settimane! E' una cosa imbarazzante. Comunque è vero, io e Miriana abbiamo ripreso a frequentarci.
Non vi siete più sentiti dopo la separazione nel 2005?
Per due anni e mezzo no. Poi c'è stato un lento riavvicinamento... come dice Venditti 'Certi amori non finscono fanno dei giri immensi e poi ritornano'. Ecco questa è la nostra storia.
Ma come mai hai scelto proprio Miriana per il ruolo della sposa all'altare con Elvis Presley celebrante?
Serviva un'attrice e anche bella. Ho fatto al regista il nome di Miriana: è sensuale e fa l'attrice. Così è entrata nel cast. Nulla di preparato comunque, è stato tutto molto spontaneo. In quanto ad Elvis lo trovo straordinario è uno dei miei miti e quell'attore sembrava proprio lui.
Felicemente ri-fidanzato con Miriana, smentisci allora il flirt con Laura Bono ai tempi di Music Farm?
Assolutamente sì. Ci conoscevamo molto bene sin da prima della nostra partecipazione al reality. Poi qualcuno ha frainteso e ci ha 'ricamato' su una love story. Oggi ci frequentiamo ancora e conosco anche il suo fidanzato. Insomma siamo entrambi felici così.
Da Tg com Andrea Conti
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perlanera
27-05-2008, 08:55
Raccolta postuma di Elvis: è un Dj italiano l'autore di un remix
E' il Dj nostro connazionale Spankox (al secolo Agostino Carollo) l'artefice di un remix che troverà spazio in "Re:versions", album postumo contenente alcuni tra i maggiori successi di Elvis Presley: il disco, che verrà pubblicato domani in tutto il mondo dalla Sony BMG, includerà in tutto undici brani e sarà anticipato dal singolo "Baby let's play house (Spankox re: version)" (registrata per la prima volta nell'aprile del '55 negli storici Sun Studios di Memphis), alla cui esecuzione dal vivo - tenutasi ieri sera alla Concerthal Effennaar di Eindhoven, in Olanda - ha preso parte anche il batterista originale del Re del rock, Dominic Joseph Fontana. Prima di Spankox, a mettere mano legittimamente (ovvero con l'avallo della Elvis Presley Foundation) sul repertorio del gigante del rock a stelle e strisce riuscirono solo Junkie XL con "A little less conversation" e Paul Oakenfold con "Rubberneckin". (26 Mag 2008
Da Rockol.com
In villa scozzese ‘memorabilia’ di Elvis Presley
5 febbraio 2008 alle 20:19 — Fonte: repubblica.it (http://newscontrol.repubblica.it/fonte/15)
Alcuni ‘memorabilia’ di Elvis Presley sono stati ritrovati in una villa di Edimburgo.
Ne dà notizia la BBC, spiegando che si tratta di un disco d’oro e di una foto autografata dal “re” del rock, oggetti recuperati nei giorni scorsi all’interno di un’abitazione. Probabilmente, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine intervenute e consultate dall’organo di informazione, si tratta di oggetti rubati a qualche collezionista. Comunque — hanno garantito le autorità — non si tratta di pezzi falsi. “Il loro valore al momento non si può ancora determinare — ha detto un portavoce della polizia scozzese -. Speriamo che, se si tratta di refurtiva, si facciano avanti i proprietari e si possa dunque sapere qualcosa di più sulla loro provenienza”.
Ritrovata in un wc chimico la pistola di Elvis
22 agosto 2007 alle 12:05 — Fonte: repubblica.it (http://newscontrol.repubblica.it/fonte/15)
È stata ritrovata in un gabinetto chimico la pistola appartenuta a Elvis Presley e rubata da una teca dell’Elvis Presley After Dark Museum.
Il furto della Smith & Wesson fu denunciato durante le celebrazioni del trentesimo anniversario della morte, la settimana scorsa quando 75.000 persone parteciparono alla veglia annuale a Graceland, la residenza-mausoleo del re del rock ‘n’ roll. L’arma è stata ritrovata da Janitor Travis Brookins, un inserviente addetto alle pulizie. In un primo momento aveva pensato che si trattasse di una pistola-giocattolo e soltanto dopo aver visto in tv un servizio in cui si parlava della Smith & Wesson trafugata, l’ha portata alla polizia di Memphis.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
NEW YORK — Libri, cofanetti cd e dvd, speciali tv, gare tra imitatori, mostre d'arte, fiere- mercato all'aperto, un musical acrobatico firmato Cirque du Soleil, due concerti virtuali col morto che canta (25 mila biglietti già tutti esauriti) e persino una Elvis-bambola parlante e una crociera prenotabile sul sito www.theelviscruise.com. A 30 anni dalla morte di «The King» (il 16 agosto), Graceland è pronta a ospitare il più grande show della sua storia, mentre l'America è invasa da un'orgia di prodotti che ripropongono Elvis Presley praticamente in tutte le salse. Inclusa quella di eroe del junk food, che dall'involucro arancione dei «Reese's candy» invita a vincere «premi istantanei», comperando tavolette ipercaloriche di ciocc olato al burro d'arachide. Mentre 50 mila sfegatati (20 mila più dello scorso anno) si preparano a invadere Memphis per la «Elvis week» — una kermesse di oltre 100 Elvis- eventi dall'11 al 19 agosto — sulla blogosfera si è scatenata la rabbia dei fans, indignati dalla mercificazione senza fine del loro mito. Che nel 2006 — ci informa la bibbia finanziaria Forbes —è arrivato secondo, dopo Kurt Cobain dei Nirvana, nella graduatoria delle star morte «più redditizie». Nel mirino dei puristi è la Ckx Inc. di Manhattan, la società che dal 2005 controlla tutti i proventi legati a Elvis e ora annuncia un progetto da 250 milioni di dollari per realizzare sul posto, in tre anni, un «visitor center» da 7.400 metri quadrati (grande quanto 7 Graceland), un mega hotel per convegni da 500 stanze e un museo high-tech dove le nuove tecnologie permetteranno di assistere ai concerti virtuali di Elvis. Come quello che di recente ha consentito a Celine Dion di duettare con Presley, sul set di American Idol, il tv show targato, guarda caso, proprio Ckx.
Se riuscirà a privatizzare la compagnia (per cui è pronta a sborsare un miliardo e mezzo di dollari), la Ckx diventerà proprietaria unica di un impero di cui Lisa Marie Presley, unica erede del King, oggi controlla il 15%, oltre alla casa acquistata dal padre nel 1957 per soli 100 mila dollari. «Costruiremo casinò, condomini di lusso, villaggi vacanze», profetizza il suo presidente Robert Sillerman, che sta lavorando con il sindaco e le autorità di Memphis per restaurare strade e infrastrutture di quella che diventerebbe «la Elvis-town del futuro». Neppure Priscilla Presley, la vedova che nel 1982 dette legalmente il via al business legato all'immagine del suo ex, avrebbe mai potuto immaginare che si sarebbe arrivati a tanto.
«La verità è che il povero Elvis è stato spremuto sia da vivo, sia da morto», punta il dito l'attrice Jan Shepard, sua coprotagonista in King Creole, che il prossimo 17 agosto parteciperà alla «Notte delle mille stelle», il galà in onore di Elvis organizzato a Graceland da dozzine di ex stelline apparse al suo fianco in ben 31 film, tutti bocciati dai critici. — furono concepiti soltanto per fargli vendere i dischi cui erano associati. Elvis aveva molto talento, ma Hollywood l'ha soppresso. Costringendolo a realizzare pellicole a formula che servivano a incassare tanti soldi e velocemente». Alla «riunione delle sue ragazze », com'è già stata ribattezzata, mancheranno alcune delle sue ex più famose. Ann Margret e Cybill Shepherd, sue compagne nella vita prima del matrimonio con Priscilla, oltre a Nancy Sinatra e Mary Tyler Moore che, secondo indiscrezioni, non avrebbero voluto legare il loro nome a una kermesse tanto commerciale.
Alessandra Farkas
07 agosto 2007
Memorabilia -autori dell’800-‘900 e contemporanei
Pubblicato il 10/06/2008 | da Bianca Zani
Nella sua sede di Palazzo Ridolfi (Via Maggio, 15), la Casa d’Aste Galleria Pananti organizza per giovedì 19 giugno tre sessioni d’asta. Per la prima volta è in programma un’asta di Memorabilia in cui saranno presentati al pubblico foto, disegni originali, locandine e fotografie con dedica di personaggi del jet set internazionale. La seconda e terza sessione d’asta saranno invece incentrate sulle opere di pittura, scultura e grafica di autori dell’800-‘900 e contemporanei. L’esposizione si terrà da giovedì 12 a mercoledì 18 giugno 2008 dalle ore 10 alle ore 19.
L’asta di Memorabilia è costituita da collezioni di fotografie con dedica e autografi di attori del cinema americano degli anni ’50; tra esse spicca, per prestigio ed importanza, la collezione di Mr David Morgan considerata, nel suo genere, una delle raccolte più importanti al mondo.
vid Morgan era un importante uomo d’affari, ossessionato dalla sua professione, al quale fu suggerito di trovarsi un hobby che lo distogliesse dalla sua dedizione al lavoro e dal suo perfezionismo. Sorprendentemente egli scelse di collezionare autografi, concentrandosi soprattutto su quelli delle star del cinema di quel periodo. Il suo criterio era che tutti gli autografi dovevano essere ottenuti personalmente ed egli ne fece un vero e proprio lavoro, che svolse con lo stesso perfezionismo che usava nella sua vera professione. Sfortunatamente anche il suo hobby contribuì alla sua prematura scomparsa: per Mr. Morgan era normale aspettare anche 12 ore di seguito davanti ad un albergo per ottenere un autografo. Questa sua totale dedizione contribuì a far sì che la sua collezione di autografi diventasse una delle migliori e più originali del mondo.
La raccolta comprende foto autografate e dedicate da star hollywoodiane come Jane Russell, Ursula Andress, Zsa Zsa Gabor, Ginger Rogers, Shelly Winters; autografi di Audrey Hepburn, Grace Kelly, William Holden, Stan Laurel e Oliver Hardy. Ed ancora autografi di famosi boxer come Jack Dempsey e Sugar Ray Robinson.
Provengono invece da altre collezioni: un contratto di lavoro del ‘61 di Judy Garland, foto autografate di attori come Marcello Mastroianni, Marlene Dietrich, Bette Davis, Federico Fellini (durante le riprese del film Satirycon) e Robert Mitchum, Gregory Peck, Joan Crawford, Claudette Colbert.
Proprio della Colbert, vincitrice dell’Oscar con il film di Frank Capra “Accadde una Notte” del 1934, andranno all’asta alcuni abiti, corredati di foto delle occasioni in cui l’attrice li indossava. Ed ancora saranno messi all’incanto manifesti originali di film del mitico Elvis Presley e una serie di manifesti di commedie sexy anni ’70 come ”Il Decamerone Proibito”.
Vengono infine presentati una serie di dipinti e disegni di alcuni vip dello sport e della televisione degli anni’80, realizzati per una precedente asta organizzata dal Telefono Azzurro nel 1991 (che però non ebbe mai luogo). Divertente il ritratto fatto da Raimondo Vianello alla moglie, estrosi “i ghirigori al telefono” della Mondaini, colorato il disegno di Gerry Scotti, “sportivi” i disegni di Roberto Mancini, Giancarlo Antonioni, Roberto Baggio, Roberto Pruzzo, Gianluca Vialli. Ed ancora dipinti di Jerry Calà, Simona Marchini, Iva Zanicchi, Carmen Russo e tanti altri.
Il 25% del ricavato di questa asta sarà devoluta in beneficenza dai proprietari delle opere, al reparto di Cardiochirurgia Infantile dell’Ospedale Pediatrico di Massa.
Le sessioni dedicate agli autori dell’800-‘900 e contemporanei propongono opere di pregio e qualità: ventitré sono le opere, tra acquerelli e tempere, di Fabio Borbottoni, pittore ottocentesco fiorentino nato nel 1820, ragioniere delle Ferrovie nel periodo che seguì l’unità d’Italia ed amante della pittura, ma soprattutto del vedutismo. La raccolta propone, infatti, bellissime vedute, talvolta anche un po’ idealizzate di una “Firenze come era”: il “Mercato Vecchio” (lotto 501- stima 900-1.200), “Porta Romana” (lotto 502- stima 900-1.200), “Ponte alla Carraria” (lotto 503- stima 900-1.200), “Ponte Vecchio” (lotto 522- stima 1.400-1.800), “ Piazza Santa Maria Novella” (lotto 520- stima 1.400-1.800).
Un’altra particolare raccolta è quella di schizzi, disegni e appunti di Mino Maccari; opere ironiche e pungenti che contraddistinguono questo indiscusso maestro del‘900 italiano.
Ecco allora “Il troppo stroppia” (lotto 603) pennarello su carta, oppure “Groviglio” (lotto 612 - stima 1.000-1.200) una tecnica mista su carta del 1970 o ancora il divertente “ In dubiis abstine” (lotto 615 - stima 600-800) un disegno acquerellato del 1967.
Tra la nutrita schiera di pittori labronici presenti in queste tornate d’asta spicca uno stupendo olio su tela raffigurante “Piazza della Signoria” di Plinio Nomellini, uno dei massimi esponenti della pittura macchiaiola e soprattutto divisionista della quale riuscì a dare una personale interpretazione sostituendo al puntinismo una pennellata vivace e filamentosa (lotto 594 - stima 8.000-10.000). Di particolare pregio sono anche le due opere di Ulvi Liegi, discepolo e allievo di Signorini e Fattori: “Al parco” (lotto 595 - stima 7.000-9.000), olio su compensato del 1936, e la “Casetta del giardiniere” (lotto 596 - stima 8.000-10.000), anch’esso olio su compensato ma del 1937.
Da segnalare lo splendido disegno a carboncino e pastelli su cartone di grandi dimensioni (cm 99,8x68,5) del maestro dell’Espressionismo italiano Lorenzo Viani: “Mendicante sulla spiaggia” (lotto 681- stima 20.000-30.000) è una di quelle opere che lascia trasparire il carattere introspettivo dell’artista.
Dei fratelli Bueno sono presenti due dipinti dai soggetti storici per la loro produzione pittorica, entrambi del 1942: di Xavier Bueno “Il violino” (lotto 683 - stima 12.000-14.000), un olio su tela cm 51,5 x70, mentre di Antonio Bueno “Giornata di Pioggia” (lotto 684 – stima 6.000-7.000), anch’esso un olio su tela.
E’ del 1959 l’opera “Senza Titolo” (lotto 715 - stima 14.000-18.000), un olio sabbiato su cartone di Antonio Corpora uno dei membri del “Gruppo degli Otto”, movimento di artisti definiti “astratto-concreti”. Sempre della stessa corrente è Giulio Turcato di cui è presente in asta un olio e collage su tela di importanti dimensioni, “La Pelle” del 1964-65 (lotto 716 – stima 13.000-15.000).
Sarà presentata inoltre una raccolta di opere appartenute al critico d’arte, poeta scrittore e drammaturgo Michelangelo Masciotta, tra le quali spicca il dipinto “Composizione con figure” (lotto 718 – 5.000-7.000) del 1945 che l’autore Emilio Vedova aveva personalmente regalato al critico.
Ma la lista di artisti come di consueto è molto più ampia e raggruppa autori importanti del panorama artistico italiano, ma, come sempre, con un’attenzione particolare alla pittura toscana: Lomi, Tommasi, Natali, Viani, Pregno, Borgianni, Scatizzi, Domenici, Filippelli, Romiti, Rontini, Bartolini, Costetti, Tirinnanzi, Lodola, Pascali, Angeli, Festa, Dessì, Salvo, Dorazio.
Allvanity
11-06-2008, 12:42
JOHNNY HALLYDAY – Live At Montreux
http://www.liveatmontreux.net/images/2008/04/30/hallyday.jpg
Label: EAGLE ROCK / EDEL
Anno: 2008
Johnny Hallyday è un cantante francese considerato uno dei massimi esponenti della musica rock in Francia. Con oltre 50 anni di carriera prestigiosa alle spalle e senza mai tradire lo stile appreso dalle legende del rock'n'roll come Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Chuck Berry, è diventato anche un'icona del rock mondiale, regalando concerti indimenticabili come il quello alla Torre Eiffel o con i Rolling Stone.
Live At Montreux è un dvd contenente la performance dal vivo di Johnny Hallyday in uno stupendo intimo concerto registrato nel 1988 a Montreux. Diciotto canzoni, considerando la traccia bonus, che ripercorrono la carriera musicale dell'artista.
Un ottima uscita; una bellissima testimonianza musicale visiva di uno dei migliori artisti della storia del rock'n'roll.
MUSICA/ Buon compleanno, caro vecchio 33 giri!
Redazione21/06/2008</SPAN> Autore(i): Redazione. Pubblicato il 21/06/2008
http://www.ilsussidiario.net/img/news/BeatlesSergentPepper_FN1.jpg
Sessant’anni fa, il 21 giugno del 1948, la Columbia records presentava il “Long playing microgroove record” (o “disco a microsolco di lunga durata”) in una conferenza stampa affollata e colma di scettici all’hotel Waldolf Astoria di New York. L’allora presidente della casa discografica, Ted Wallerstein, tenne un discorso di presentazione di 24 minuti esatti, mentre un 33 giri faceva risuonare Lo schiaccianoci di Caikovskij. Esso poteva infatti contenere circa mezz’ora di musica per entrambe le facciate e permetteva di ascoltare brani più lunghi, poichè i solchi, rimpiccioliti rispetto al 78, consentivano al disco di compiere un numero inferiore di giri al minuto.
La puntina, scorrendo lungo il solco inciso, prelevava l’informazione sonora e la trasmetteva con grande fedeltà. Tuttora la riproduzione di un vinile in impianti di altissimo livello viene infatti considerata dagli esperti migliore rispetto a quella di un compact, anche se i costi di realizzazione sono ovviamente più alti.
La delicatezza del materiale (inizialmente gommalacca sostituita poi dal PVC), la dimensione, la sensibilità ai graffi e agli attacchi di polveri e muffe microscopiche (che regalavano inimitabili fruscii) aprirono però la strada al compact disc, che fece la sua comparsa negli anni Ottanta. Il suo grande successo era prevedibile: leggero, maneggevole, con incisioni digitali che permettevano di passare da un brano all’altro senza dover “centrare” il solco esatto (e i pregi che tutti noi conosciamo), tolsero al “disco” un po’ di magia, a favore di innegabili comodità.
Oggi, nell’era dell’Ipod (con cui possiamo tuffarci in intere enciclopedie musicali, dal comodo palmo della propria mano), dell’mp3 scaricabile da internet e del masterizzatore casalingo diffuso, il vinile sembra proprio un personaggio di un’altra epoca, un lontano antenato, ricordato con nostalgia da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La fragilità e la cura che richiedeva lo rendevano un bene da trattare con devozione e rispetto.
Gli appassionati e i collezionisti non mancano e spopolano su internet alla caccia di incisioni rare, edizioni speciali, picture disc o album che ricordino periodi particolari della vita sono (è ad esempio richiestissimo “Il Tempo delle Mele”, il cui prezzo non è basso, pur non essendo raro).
Inizialmente legato solamente al mondo della musica classica, ebbe tra i suoi primi protagonisti artisti del calibro di Frank Sinatra, Elvis Presley e i Beatles, che con Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club (tutt’ora in cima alla lista dei “migliori album di tutti i tempi”) diedero inizio ai “concept album”, che prevedevano cioè una narrazione coerente dei brani, differenziandosi così dalle semplici raccolte di successi.
Il sito della Columbia records non sembra oggi intenzionato a celebrare questo compleanno, la sua home page offre invece la possibilità di acquistare i singoli brani dei propri artisti in formato mp3. Questo è il futuro prossimo: anche il tempo del compact disc sta per scadere.
STAR, CHI RIPORTERESTI IN VITA? ELVIS, DIANA, MARILYN
http://www.ansa.it/webimages/mida/medium/13/b5194e2bcde65aaf34b6793d31a6ba37.jpg
LONDRA - Elvis Presley, Lady Diana e Marilyn Monroe sono i tre personaggi del passato che i britannici riporterebbero in vita. Lo rivela oggi un sondaggio effettuato dalla Warner Home Video su un campione di 2.000 persone. In questa particolare classifica, composta da dieci celebrità, si trovano anche il premier britannico della seconda guerra mondiale, Winston Churchill, e Bobby Moore, capitano della nazionale di calcio inglese campione del mondo nel 1966.
Agli interpellati è stato chiesto di scegliere quale personaggio celebre del passato vorrebbero far resuscitare. Il 23% ha optato per il re del rock'n roll Elvis Presley, al secondo posto si è piazzata la principessa Diana con il 20%, mentre l'attrice Marilyn Monroe è giunta terza con il 17% delle preferenze. Al quarto posto con l'11% è stato scelto Enrico VIII, re d'Inghilterra per quasi tutta la prima metà del 1500, che ha preceduto capitan Bobby Moore, con l'11%, celebre per aver alzato la coppa del mondo a Wembley nel 1966 con la nazionale inglese. Il sondaggio chiedeva anche di esprimere un'opinione su quale potrebbe essere l'attività svolta da questi personaggi se fossero vivi al giorno d'oggi. Sei persone su dieci pensano che Elvis farebbe parte della giuria di "American Idol", programma televisivo statunitense, simile al nostro "Amici". Secondo i dichiaranti, se William Shakespeare fosse ancora in vita scriverebbe i testi per Amy Winehouse.
Ansa - 2008-06-22 17:06
http://media.delrock.it/images/2008/06/25/medium_big_bruce_springsteen.jpg (http://delrock.it/zoom_immagine.php?pictureKey=bruce_springsteen_200 8_06_25_14_25_03&backLink=/articoli/2008-06/bruce-springsteen-trionfa-a-san-siro-e-conquista-milano.php&backTitle=Bruce Springsteen)http://media.delrock.it/images/2006/07/04/hp_small_brucespringsteen05120_2.jpg (http://delrock.it/video/2007-10/bruce_springsteen_livin_in_the_future_live.php) http://media.delrock.it/images/2007/10/04/hp_small_bruce_springsteen_06.jpg
Bruce Springsteen trionfa a San Siro e conquista Milano
Il pubblico di San Siro ha decretato l'ennesimo trionfo italiano per Bruce Springsteen e la sua E-Street Band. Milano, come già avvenuto nello scorso novembre, ha ospitato l'unica data italiana del tour del musicista del New Jersey, che proprio alla Scala del calcio aveva tenuto il primo concerto della sua carriera nel nostro Paese. Molti, fra gli spettatori di ieri sera, erano presenti anche in quell'ormai lontana estate del 1985, e ancora di più erano coloro che applaudirono Springsteen a San Siro anche nel 2003. Biglietti esauriti da tempo, con i bagarini che, probabilmente, hanno fatto male i loro conti, dal momento che un paio d'ore prima dell'inizio del concerto svendevano i biglietti per il prato a soli 30 euro, 15 in meno del prezzo ufficiale.
Quello di Milano era il primo concerto in Italia dopo la scomparsa di Danny Federici, veterano della E-Street Band portato via da un melanoma nella scorsa primavera. Ma di malinconia non se n'è vista per niente. Tutt'altro: fin dall'apertura, affidata a Summertime Blues di Eddie Cochran, padre del rock'n'roll scomparso nel 1960 a soli 22 anni, si è capito che sarebbe stata una serata all'insegna del divertimento. Se è vero, come spesso è stato scritto, che Bruce Springsteen rappresenta la migliore sintesi possibile tra la profondità e la capacità di raccontare di Bob Dylan e la fisicità e la presenza scenica di Elvis Presley, è indubbio che lo Springsteen visto ieri sera è stato molto Elvis e molto poco Dylan.
Nonostante i sessant'anni ormai alle porte, i Boss è un ragazzino pieno di energia e, sorpresa, molto più gigione del solito. Gioca con le telecamere, passa benevolo una spugna bagnata sulle teste del pubblico, bacia le ragazze nelle prime file e si sdraia per terra in pose da sex-symbol per lui non così abituali. Il tutto per tre ore filate, senza una pausa: quando un brano sta finendo lui è già lì che grida "One, two, three, four" per ripartire con il successivo. A un certo punto si produce addirittura in una scivolata sulle ginocchia che neanche nel 1985. E poi, come è ormai consuetudine nel tour in corso, raccoglie i cartelli fatti dai fan per chiedergli di suonare la loro canzone preferita. Non è uno Springsteen "a gentile richiesta" ma poco ci manca. Stasera tocca, fra le altre, a Hungry Heart, che parte con la sola chitarra acustica e il pubblico che canta in coro per poi esplodere nella versione "a tutta band" che i fan ben conoscono. Ma è tutta la scaletta a essere un'autentica meraviglia. Il ristorante Springsteen, si sa, non offre un menu fisso e ogni serata è diversa dalle altre. Questa però è una sfilata di classici da lasciare a bocca aperta: Spirit In The Night, The Promised Land, Candy's Room, Racing In The Street, Darkness On The Edge Of Town e Because The Night, scritta assieme a Patti Smith. E poi I'm On Fire e Bobby Jean e i bis con il Detroit Medley, richiesto tramite uno striscione appeso al secondo anello dello stadio, Born To Run e Rosalita. In chiusura, l'immancabile American Land, con il testo a scorrere dietro alla band e, a dimostrazione del fatto che la serata è speciale, una travolgente Twist And Shout.
Ma un repertorio di questa caratura non spiegherebbe, da solo, la ragione per cui chiunque assista a un concerto di Springsteen, scettici compresi, ne rimane inevitabilmente conquistato. Le ragioni di questo "potere" sono in realtà semplici: Springsteen suona e canta come se il concerto in corso fosse l'ultimo della sua vita, come se, risparmiandosi, perdesse per sempre l'occasione di stare vicino al suo pubblico. Un giorno ha detto che lui canta anche per il ragazzo dell'ultima fila, ed è proprio così: bastava osservare il pubblico del terzo anello, lontano dal palco ma più coinvolto che mai. Sotto il palco, invece, si è visto di tutto, compresi due bimbi in età prescolare con i loro bravi tappi nelle orecchie, portati al concerto da genitori che, evidentemente, ritengono sia meglio insegnare fin da piccoli le buone abitudini ai loro figli.
Come sempre, la E-Street Band è in grandissimo spolvero. Giusto, ancora una volta, citarne i componenti uno per uno (come fa lo stesso Springsteen, del resto) perché il concerto è uno straordinario gioco di squadra: Little Steven e Nils Lofgren (chitarre), Clarence Clemons (sax), Roy Bittan (tastiere), Garry Tallent (basso), Max Weinberg (batteria) e l'ultimo acquisto Soozie Tyrrel (violino), oltre a Charles Giordano, già nella Seeger Sessions Band e oggi sostituto in pianta stabile di Federici. Patti Scialfa, la moglie del capobanda, è rimasta di nuovo a casa con i figli adolescenti. Alzi la mano chi si è accorto della sua assenza. Nei giorni scorsi è stato scritto che questo potrebbe essere l'ultimo tour di Springsteen con i suoi vecchi amici. Era stato scritto anche nel 2003 e invece eccoli di nuovo qui. Quella vista a Milano è sembrata tutto fuorché una band al passo d'addio. Se così fosse, il pubblico di San Siro potrà comunque dire di aver assistito al funerale più entusiasmante della storia della musica.
di Maurizio Zoja
(02:21 - 26 giu 2008 )
Da Romagna Oggi - Spettacolo
MUSICA: ELVIS, IL 1° AGOSTO ESCE 'THE COMPLETE '68 COMEBACK SPECIAL'
Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - Nel 1968 Elvis Presley salvo' la sua carriera e realizzo' la migliore musica della sua vita. Furono questi i risultati ottenuti dal leggendario "special" televisivo "Elvis". Il programma, che fu sponsorizzato dalla Singer Sewing Machines, fu anche la prima esibizione live di Elvis dopo sette anni di assenza dal palco.
Nel corso del programma, pensato come una trasmissione speciale per il giorno di Natale, Elvis, che indossava i suoi caratteristici abiti di pelle nera, interpreto' delle versioni emozionati dei suoi successi piu' grandi e canzoni piu' recenti presentate con arrangiamenti nuovi e inserite in una intima session acustica. La versione editata (60 minuti) dello spettacolo fu messa in onda il 4 dicembre del 1968 dalla rete televisiva Nbc, diventando il programma piu' visto per quella stagione televisiva. "Elvis" fu un grande successo non solo per la NBC ma anche per la carriera di Elvis, al punto da essere conosciuto semplicemente come "il devastante Special del ritorno del 1968".
Il programma e' considerato uno dei momenti piu' importanti nella storia della musica. Il 1 agosto, la Sony Bmg celebrera' il quarantesimo anniversario del leggendario special con la pubblicazione di un box "deluxe" da 4 cd intitolato "Elvis - The complete '68 comeback special". La confezione contiene tutte le registrazioni effettuate nel corso del programma, le due esibizioni che videro Elvis vestito di pelle nera in piedi davanti al microfono, le due vestito di pelle nera seduto davanti al microfono e le prove. I 4 cd conterranno 87 canzoni - 20 delle quali pubblicate per la prima volta per il grande pubblico, piu' un booklet da 32 pagine con note dettagliate, foto e memorabilia. Sara' disponibile anche la sola versione video "Elvis: '68 Comeback Special" (3 dvd).
Allvanity
26-06-2008, 20:00
http://img529.imageshack.us/img529/5520/68specialsr5.jpghttp://img241.imageshack.us/img241/4082/elvis68comeback8ga9.jpg
La Sony/BMG celebra il 40° anniversario del "Comeback Special" di Elvis
40 anni fa Elvis Presley diede luogo ad una delle più spettacolari resurrezioni della storia della musica, la sua, apparendo nel leggendario special televisivo "Elvis" per la rete NBC. Il programma, che andò in onda in una versione "editata" il 4 dicembre del 1968, fu la prima esibizione live di Elvis dopo sette anni di assenza dal palco e dopo che molti lo avevano dato per finito per via di una scialba produzione per tutti gli anni '60 e del cosiddetto "sorpasso" operato ai suoi danni dagli arrembanti Beatles d'oltreoceano. Ma con quello special Elvis, che indossava i suoi caratteristici abiti di pelle nera ed era in splendida forma, fece capire che il "Re" era tornato per riprendere la sua corona, e interpretò versioni spumeggianti dei suoi successi piu' grandi e canzoni piu' recenti presentate con arrangiamenti nuovi e inserite in una intima session acustica.
Il cosiddetto "'68 Comeback Special" è uno dei momenti più importanti nella storia della musica, e la Sony/BMG intende celebrarne degnamente il 40° anniversario pubblicando, il 1° agosto, un box "deluxe" da 4 cd intitolato "Elvis - The complete '68 comeback special".
I 4 cd conterranno 87 canzoni - 20 delle quali pubblicate per la prima volta per il grande pubblico, piu' un booklet da 32 pagine con note dettagliate, foto e memorabilia.
Il "'68 Comeback Special" è già disponibile anche su DVD, sia in versione singola che tripla.
Francesco Donadio
RIPARTONO I “BRIVIDI D’ESTATE” AL REAL ORTO BOTANICO
pubblicato da Barbara Romano Sabato 28 Giugno 2008 alle 11:09
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La storia di Elvis Presley, l’ascesa rock, i fasti e la morte, ovvero il momento più misterioso della vita del divino Elvis. Sull’intreccio tra leggenda e realtà, si snoda la storia teatrale rappresentata in anteprima assoluta al Real Orto Botanico, nell’ambito dell’ottava edizione di “Brividi d’Estate”, la rassegna estiva di teatro e letteratura gialla organizzata dal Pozzo e Il Pendolo per tutto il mese di luglio. Cinque spettacoli in cartellone, oltre agli appuntamenti con “I delitti della luna piena” dove gli spettatori diventeranno protagonisti di un’affascinante storia criminale.
Per tutti i fans di Napoli e dintorni
Inaugurazione di Brividi d’estate 2008
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http://www.napoli.com/artman/uploads/200806/22360_2sm.jpg (http://javascript<b></b>:popImage('http://www.napoli.com/artman/uploads/200806/22360_1big.jpg',''))
Prenderà il via martedì 1 luglio 2008 la rassegna di teatro e letteratura Brividi d’estate 2008, nell'affascinante cornice del Real Orto Botanico di Napoli. Per un mese intero, fino a domenica 27 luglio, Il Pozzo e il Pendolo Teatro si "sposta" nel parco più bello di Napoli per una rassegna che, giunta alla sua ottava edizione, regala brividi, fascino e grandi emozioni, con una programmazione più ricca e una sezione interamente dedicata ai giochi gialli.
Ogni spettacolo, è stato pensato per poter offrire al pubblico una serata davvero unica, coniugando le suggestioni del teatro-letteratura in uno dei parchi più belli di Napoli, con una serie di piccole attenzioni, gastronomiche e musicali, capaci di coinvolgere il pubblico.
Brividi d’estate nasce otto anni fa da un’idea di Annamaria Russo e Ciro Sabatino, sostenuti dalla sensibilità e dalla collaborazione dell’Università Federico II di Napoli che gestisce il parco, e gode del patrocinio morale di Regione Campania e Comune di Napoli.
L’obiettivo della rassegna – spiegano i direttori artistici - è sempre stato quello di tesaurizzare le suggestioni della cornice naturale, individuando spettacoli nei quali le infinite possibilità scenografiche del parco siano parte integrante della messa in scena.
Brividi d’estate rappresenta una realtà consolidata del luglio cittadino. Trenta giorni di teatro, in uno dei più bei spazi ‘verdi’ della città di Napoli. Un appuntamento atteso, faticoso, che ogni anno vede coinvolti decine di giovani, tra tecnici, attori, registi, scenografi e personale vario. Una sfida che, ancora dopo tanti anni, riesce a tenerci con il fiato sospeso”.
La programmazione prevede cinque spettacoli in ‘scena’, e, per ciascuno di essi, sono previste più repliche. Ogni allestimento, infatti, ruoterà nel corso del mese, per offrire la possibilità di scegliere e poter vedere, nella stessa settimana, più spettacoli.
Tra i titoli in cartellone dell’ottava edizione di Brividi d'Estate due novità assolute, un testo di Carlo Lucarelli ed uno spettacolo costruito sul caso Elvis, e quattro nuovi appuntamenti con I delitti della luna piena.
Ad inaugurare la rassegna, martedì 1 luglio (in replica il 2 luglio e poi il 6, 7, 8 e 9 luglio), Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway, con Paolo Cresta (voce narrante), Carlo Lo Manto (voce e percussioni), Giacinto Piracci (chitarra), Corrado Cirillo (contrabbasso). Il silenzio del mare, i tempi morti sotto il sole, e la battaglia, veramente epica, che un vecchio pescatore stanco ingaggia con un pesce. Una battaglia che è propria della lotta dell'uomo col trascorrere del tempo e contro il suo limite, la vecchiaia e la morte.
Da giovedì 3 luglio (repliche il 4 e 5 luglio) Armamaxa Teatro presenta Orlando Furiosamente Solo Rotolando, messo in scena e raccontato da Enrico Messina. Camicia bianca, una tromba e uno sgabello, è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza ed i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri.
La programmazione continua, da giovedì 10 luglio (repliche l’11, 12, 13 e poi il 17, 18, 19 e 20 luglio) con la prima novità assoluta della rassegna, Almost Blue di Carlo Lucarelli, con Fabiana Diana, Emilio Barone, Andrea Lanciotti, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo e Ciro Sabatino. Tre voci, tre prospettive, tre approcci per un’unica storia. Un ragazzo cieco, una giovane poliziotta ed uno psicopatico, tre “diversi” in viaggio nella follia della normalità. Almost blue è un resoconto, talvolta commovente talaltro agghiacciante, di una catena di omicidi progettati da una mente malata.
La seconda novità della rassegna, in scena da lunedì 14 luglio (repliche il 15, 16 luglio, e poi il 21, 22, 23 e 24 luglio), sarà Cercasi Elvis. Disperatamente. ‘Il caso Presley. Il Re del Rock’n’Roll è vivo?’. Scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, lo spettacolo si avvale dell’interpretazione di Marcello Magri, Giampiero Mirra, Ludovica Sodo e la Rockabilly B. Band, formata da Giacinto Piracci (chitarra), Emiliano De Luca (basso), Fabrizio Balsamo (voce), Paolo Forlini (batteria). Una leggenda durata trent’anni. Centinaia d'avvistamenti, migliaia di pagine su internet con prove “inconfutabili”, poi alla fine l’annuncio a sorpresa: Trovate Elvis e vi sarà data una ricompensa di 3 milioni di dollari. E’ con questa stravagante iniziativa, firmata dallo scrittore, regista e attore americano Adam Muskiewicz che si rialza ufficialmente il sipario sulla misteriosa morte di Elvis Presley, un uomo, che piaccia o non piaccia, ha impresso a fuoco il suo nome nella storia del rock. Quella che il Pozzo e il Pendolo presenta è la sua storia, la sua irresistibile ascesa, ma, soprattutto, la sua misteriosa morte, che, a distanza di trent’anni, milioni di fan non hanno mai smesso di negare.
L’ultimo weekend di programmazione ospiterà, da venerdì 25 luglio (in replica il 26 e il 27 luglio), lo spettacolo Paul is dead, scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, con Marcello Magri e Marco Palumbo, le musiche dal vivo de I Sottomarini (cover band ufficiale dei Beatles). In scena la leggenda della presunta morte di Paul McCartney, in cui la più oscura vicenda della letteratura beatlesiana rivive in una piéce musicale/teatrale.
Anche questa edizione di Brividi d’Estate presenterà, ogni sabato, I delitti della luna piena. Quattro appuntamenti (Scomparso, ispirato al caso Majorana, L’uomo che guarda, Il mistero delle arche aragonesi, La maledizione dei Gerolomini) programmati per il 5, 12, 19 e 26 luglio, in cui sarà possibile misurarsi con un feroce criminale, calarsi in una storia dai contorni foschi, essere protagonisti di una vicenda da indiziati o da investigatori. Tutto nel tempo di una serata, all’insegna di raffinate degustazioni di vino. Calici di luna piena, le suggestioni di un antico parco, tenebrose presenze, delitti imprevisti, un solo assassino, per un’esperienza avvolgente.
Gli appuntamenti con I delitti della luna piena sono previsti, ogni sabato, contemporaneamente agli spettacoli della rassegna.
Gli spettacoli saranno in scena dal lunedì alla domenica alle ore 21.00
Il prezzo d’ingresso è di euro 10 (ridotto) di euro 16 (intero)
I delitti della luna piena avranno un costo di euro 25, inizio ore 21.00
Info e prenotazioni al numero 0815422088
email info@ilpozzoeilpendolo.it (info@ilpozzoeilpendolo.it) internet www.ilpozzoeilpendolo.it (http://www.ilpozzoeilpendolo.it/)
Programma
Gli spettacoli
1,2,6,7,8,9 luglio
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Il vecchio e il mare
di Ernest Hemingway
3,4,5 luglio
Armamaxa Teatro
presenta
Orlando Furiosamente Solo Rotolando
messo in scena e raccontato da Enrico Messina
10,11,12,13 e 17,18, 19, 20 luglio
(novità assoluta)
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Almost blue
di Carlo Lucarelli
adattamento e regia Annamaria Russo e Ciro Sabatino
14,15,16 e 21, 22, 23 e 24 luglio
(novità assoluta)
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Cercasi Elvis. Disperatamente.
‘Il caso Presley. Il Re del Rock’n’Roll è vivo?’
scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino
25, 26 e 27 luglio
Il Pozzo e il Pendolo Teatro
presenta
Paul is dead
‘La leggenda della presunta morte di Paul McCartney’
scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino
I delitti della luna piena
5, 12, 19 e 26 luglio
Il Pozzo e il Pendolo
presenta
Scomparso, ispirato al caso Majorana
L’uomo che guarda
Il mistero delle arche aragonesi
La maledizione dei Gerolomini
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Speriamo che qui Lucarelli non dica le st******te che ha raccontato l'anno scorso su radio DJ :-D:-D
Cinema, casa di Bruce Lee a Hong Kong potrebbe diventare museo
giovedì, 3 luglio 2008 8.09 http://today.reuters.com/images/spacer.gif
http://today.reuters.com/news/images/clear.gif http://today.reuters.com/misc/genImage.aspx?uri=2008-07-03T082809Z_01_NOOTR_RTRIDSP_2_OITLR-BRUCE-LEE-MUSEO.jpg&resize=Other (http://today.reuters.com/misc/genImage.aspx?uri=2008-07-03T082809Z_01_NOOTR_RTRIDSP_2_OITLR-BRUCE-LEE-MUSEO.jpg&resize=Other)http://today.reuters.com/images/clear.gif
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HONG KONG (Reuters) - Una villa di lusso ad Hong Kong, appartenuta al mito del kung fu Bruce Lee, potrebbe diventare un museo.
Lo riferisce oggi il quotidiano di Hong Kong South China Morning Post.
Il miliardario Yu Panglin aveva messo in vendita la casa a due piani di Lee ma poi ha cambiato idea, riferisce il quotidiano.
"Prenderò in considerazione le opinioni della comunità e di diverse parti. Potrei considerare la donazione della proprietà se la maggioranza pensa che dovremmo preservarla", ha detto Yu, aggiungendo che aveva rifiutato un'offerta da 13 milioni di dollari.
Bruce Lee, che è morto nel 1973 a 32 anni in circostanze misteriose, è stato protagonista di alcuni classici del kung fu come "Fist of Fury", "Game of Death" e "Enter the Dragon".
Il governo ha dichiarato che prenderà in considerazione la possibilità di trasformare la spaziosa abitazione di Lee in un museo, sulla scia di quanto è stato fatto per altre star, come nel caso del memoriale dei Beatles a Liverpool e della villa Graceland di Elvis Presley nel Tennessee.
Allvanity
04-07-2008, 14:43
Firenzestate 2008: al Forte Belvedere dal 4 al 27 luglio cinema, musica jazz e la mostra fotografica di David Lachapelle
Cinema , musica e la mostra fotografica di David LaChapelle. Il Forte Belvedere apre i battenti con una stagione (dal 4 al 27 luglio) ricca di eventi e con la presenza straordinaria di Nanni Moretti che l'11 luglio dopo aver ricevuto a Fiesole (il 10) il Premio ai maestri del cinema 2008 sarà alla proiezione del film Ecce Bombo al Forte, il primo dei cinque film della rassegna a lui dedicata.
Il primo appuntamento è il 4 luglio con il concerto jazz del quartetto Nico Gori- Alessandro Lanzoni. Quattro in tutto le date del jazz al Forte (7, 10, 15 luglio le altre) con i sassofonisti Cantini- Ciammurghi, il jazz balcanico di Bojan e il trio autore del cd "Crystal" con Francesco Maccianti al piano, Paolo Ghetti al contrabbasso e Joe Chambers alla batteria. Per quanto riguarda la programmazione di cinema è prevista la retrospettiva dei film di Nanni Moretti con Ecce Bombo (11 luglio), la messa è finita (12 luglio), Il portaborse e caro Diario (14 e 16 luglio). La musica sarà strettamente legata al cinema grazie ad una serie di proiezioni e filamti, video e documentari per la maggior parte rari ed inediti che racconteranno la storia della musica nel periodo del '68 e dintorni attraverso le note di Jimi Hendrix , Led Zeppelin (23 luglio), Frank Zappa (24 luglio). La rassegna curata da Ernesto de Pascale si chiama Rock Hollywood e parte il 5 luglio con Monterey Pop, la versione 'director's cut' del celebre festival musicale del 1967. L'8 luglio tocca ad Elvis Presley con uno speciale televisivo della NBC in cui Elvis torna alle origini del Rock & Roll. La mostra è quella di David LaChapelle dal 16 luglio al 19 ottobre. Dodici sezioni con le numerose fotografie della quasi ventennale carriera dell'artista americano cresciuto artisticamente nella Factory di Andy Warhol e conosciuto in tutto il mondo per i trasgressivi ritratti dello star system, da Madonna a David Bowie, da Jeff Koons a Uma Thurman e tanti altri. A chiudere la stagione domenica 27 luglio, una serata di festa che unirà video e musica curata dall'associazione Semi Cattivi che avrà ospite Giovanni Lindo Ferretti. Come lo scorso anno l'associazione Jiva curerà uno spazio sul retro della terrazza dedicato a lezioni di yoga.
Allvanity
10-07-2008, 15:22
Via dal mondo
Quella voglia di sparire senza lasciare traccia.
Si riapre il giallo sulla fine di Jim Morrison, ma anche la morte di Presley è controversa. La voglia di sparire e cambiare esistenza che rende simili vip e comuni mortali.
http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/07/09/900300/images/3247-jim.jpg Quell'iscrizione in greco antico, sulla tomba al Pere Lachaise: «È laggiù con i suoi demoni». Ma pochi, tra i fan dei Doors che dall'estate 1971 affollano "l'angolo dei poeti" del cimitero monumentale parigino si fermano a riflettere sull'enigma della frase.
Laggiù dove? Che fine ha fatto davvero Jim Morrison? Ha preso alloggio in qualche suite all'inferno o ha solo inscenato la sua morte? Di motivi per sparire dal mondo ne aveva, il tormentato divo del rock: la giustizia americana non lo mollava dopo che aveva mostrato il pene alla platea durante un concerto di Miami nel '69; né lo lasciavano in pace i satanisti legati a Charles Manson, quelli che attraverso la bellissima figlia di Errol Flynn, Rory, continuavano a rifornirlo di droghe, per indurlo a diventare una specie di "testimonial" di quel sanguinario club. Non bastasse, la sua ispirazione all'interno della band era in fase calante. Ce n'era abbastanza per sognare una fuga alla Rimbaud, verso destinazioni esotiche, lontano da minacce e pressioni della fama.
La versione ufficiale sulla sua morte lo vuole ritrovato senza vita dalla fidanzata e da tre amici nella vasca da bagno, stroncato da un infarto, o forse da una crisi di asma. Ma il certificato di morte fu stilato da un medico poco affidabile: non vi fu autopsia, e il manager dei Doors Bill Siddons, arrivato in fretta dalla California vide solo la bara chiusa, quella stessa in cui molti sostengono vi siano solo pietre. Quando Siddons tornò a Los Angeles fu letteralmente aggredito dal tastierista Ray Manzarek: «Come puoi essere sicuro che sia morto se non hai dato un'occhiata alla salma?».
Oggi Manzarek (se non è una bufala autopromozionale) torna alle sue ossessioni. Ipotizza si sia trattata di una messinscena: «Jim era un'anima in pena, alla perenne ricerca di qualcos'altro nella vita e anche sei anni di successi ed eccessi con i Doors non erano abbastanza per lui. Un anno prima di sparire mi mostrò un depliant delle Seychelles e mi disse: non sarebbe il posto perfetto dove fuggire una volta che tutti ti credono morto?».
Chissà. Di certo, da 37 anni, Morrison è stato avvistato ovunque: ferito sulle rive del fiume Congo, in un ranch dell'Oregon, barbone in Ontario, appassionato d'arte al Jeu De Paume. Perché la mistica rock'n'roll non prevede una fine definitiva, ma una qualche forma di redenzione dionisiaca o di immortalità, anche solo virtuale.
Il caso più clamoroso è quello di Elvis: ancora oggi, dopo quel fatale Ferragosto del 1977, sono centinaia di migliaia le segnalazioni che lo vogliono ai quattro punti cardinali, vivo e vegeto. C'è persino una pseudo-religione, quella del culto "Elvis is Alive!". I molti suggestivi indizi apportati dagli irriducibili fans si basano sul fatto che anche Presley aveva bisogno di smaterializzarsi, prima che fosse troppo tardi: è noto che avesse la mafia alle calcagna, che non gli perdonava la sua iniziativa di aver chiesto a Nixon di nominarlo "agente speciale federale" nella lotta alla droga.
Così, gli inconsolabili (che lo vogliono tuttora sottoposto a un programma di protezione del governo Usa) ritrovarono ragione di sperare quando il "National Enquirer" pubblicò le foto del suo presunto cadavere, così somaticamente diverso da "The Pelvis". Quanto gli somigliava, invece, quel tizio che il giorno dopo la ferale notizia del decesso prese un volo per Buenos Aires proprio dall'aeroporto di Memphis, qualificandosi come John Burrows: lo stesso alias che Presley utilizzava per registrarsi in incognito negli alberghi.
Si dirà: questi sono artisti, sensibilità esposte, poco razionali. Ma che dire degli scienziati? È dal 1938 che ci si interroga sulla scomparsa del fisico Ettore Majorana. La sera del 25 marzo di quell'anno, prima di imbarcarsi sul piroscafo Palermo-Napoli, scrisse al collega Antonio Carrelli una lettera in cui lo esortava a perdonarlo per la "decisione presa", e in cui chiedeva ai familiari di non vestirsi di nero, e di non osservare il lutto per più di tre giorni. Ore dopo, tuttavia, Majorana spediva un telegramma tranquillizzante: "Il mare mi ha rifiutato". E annunciava il ritorno in quell'albergo dove però non lo vide mai più nessuno.
L'uomo che era stato in grado di scandagliare l'invibile potenza dell'atomo non era stato capace di frantumare l'angoscia di dover testimoniare, al processo, l'innocenza di un suo zio accusato della morte in culla di un cugino di Ettore. Un trauma che aveva tagliato per sempre in due l'anima del "ragazzo" di via Panisperna. E chissà dove lo aveva condotto, mentre dal ponte della nave guardava il Tirreno tumultuare sotto di lui.
Ma se spesso chi sparisce cerca un altro posto nel mondo, e gioca a nascondino con la vita e con la propria identità, altre volte basta un gesto per segnalare un dignitoso e irrefutabile commiato dall'esistenza. Non lasciò biglietti, il professor Federico Caffè, quel mattino del 15 aprile 1987, quando aprì la porta dell'appartamento di Monte Mario. Il fratello, che dormiva in un'altra stanza, notò che l'insigne economista (e che temeva il paradosso di una vecchiaia umiliata da problemi finanziari), aveva lasciato anche l'orologio sul comodino. Del tempo che scorreva, a Caffè non importava più. Quello stesso tempo che invece ticchetta senza sosta nell'anima di chi resta, e cerca incessantemente, senza esiti. Quel tempo che si dilata dentro - per dire - la testa di Albano e Romina quando pensano a Ylenia e al mistero nascosto dalle acque del Mississippi; o alla voce di Davide Cervia che risuona nelle orecchie dei familiari da 18 anni, da quando il tecnico esperto di radar non è più rientrato nella casa di Ariccia: e lì la fuga volontaria è una pista labile, rispetto a quella del rapimento da parte di 007 stranieri.
Il tempo scorre implacabile sull'ansia di migliaia di mogli, figli, parenti di chi ha deciso - per amore, per debiti, per desiderio di avventura, per convenienza o noia - di svanire nell'aria, da un momento all'altro, verso isole di non-famosi. E magari per ridere di chi lo piange, come il protagonista del "Re della pioggia" di Bellow o il "Fu Mattia Pascal" pirandelliano. O l'Orson Welles de "Il terzo uomo". Ma qui si riparla di artisti. Come quell'Agatha Christie che scrisse sulla propria pelle il suo giallo più appassionante. Sconvolta dal tradimento del marito con la segretaria, sparì per dieci giorni e si registrò in un albergo con il nome dell'amante di lui. Voleva fingersi morta, chissà dove sepolta, per far incolpare il consorte dell'uxoricidio. Ma il piano fallì: e il mondo la riaccolse, riconsegnandola agli spettri di Poirot e Miss Marple.
Stefano Mannucci
09/07/2008
Allvanity
14-07-2008, 08:43
"Cercasi Elvis. Disperatamente" al Real Orto Botanico
http://www.casertanews.it/public/images/ELVIS_20080714063323.jpgMUSICA | Napoli – E' ancora una novità assoluta quella che Brividi d'Estate 2008, la rassegna di teatro e letteratura ideata ed organizzata da Il Pozzo e il Pendolo Teatro, presenterà lunedì 14 luglio 2008 alle ore 21.00 (in replica nei giorni 14, 15 e 16 e poi ancora il 21, 22, 23 e 24 luglio), al Real Orto Botanico di Napoli. Per la prima volta in assoluto, Il Pozzo e Il Pendolo Teatro porta in scena Cercasi Elvis. Disperatamente 'Il caso Presley. Il Re del Rock'n'Roll è vivo?", scritto e diretto da Annamaria Russo e Ciro Sabatino, ed interpretato da Marcello Magri, Giampiero Mirra, Ludovica Sodo e la travolgente Rockabilly B. Band.
Elvis Presley è ancora vivo? Sono in tanti a crederlo. Finora però tutte le prove esistenti portano a pensare che il re del rock sia davvero morto. Ma c'è ancora qualcuno che sta cercando, in tutti i modi, di dimostrare che il mito del rock'n'roll degli anni Cinquanta sia nascosto da qualche parti.
Elvis nascosto su un'isola lontana, Elvis agente segreto dell'Fbi, Elvis in Alaska, Elvis ormai settantenne che si aggira nel parco della Graceland Mansion (Memphis), la villa in cui visse per 20 anni e nel cui bagno fu trovato senza vita. Ma a trent'anni di distanza la morte di Elvis Presley per alcuni e' ancora un mistero. E come ogni anno la ricorrenza della sua scomparsa, il 16 agosto 1977, riapre la caccia alla verità.
Una leggenda durata trent'anni. Centinaia di avvistamenti, migliaia di pagine su internet con prove "inconfutabili", poi alla fine l'annuncio a sorpresa: "Trovate Elvis e vi sarà data una ricompensa di 3 milioni di dollari".
E' con questa stravagante iniziativa, firmata dallo scrittore, regista e attore americano Adam Muskiewicz che si rialza ufficialmente il sipario sulla misteriosa morte di Elvis Presley, un uomo che, piaccia o non piaccia, ha impresso a fuoco il suo nome nella storia del rock. L'allestimento che il Pozzo e il Pendolo presenta nell'ambito dell'ottava edizione di Brividi d'Estate è la sua storia, la sua irresistibile ascesa, ma soprattutto la sua misteriosa morte, che a distanza di tanti anni, milioni di fan non hanno mai smesso di negare. Uno spettacolo che è un viaggio nella vita del Re del Rock'n'Roll, ma anche un'indagine a caccia di un possibile verità. Elvis Presley oggi avrebbe 73 anni e secondo molti si nasconderebbe in Argentina. Sotto falso nome.
Un giallo in piena regola, dunque, ma anche un gioco teatrale divertente e coinvolgente, che si dipana lungo un'ora e più di spettacolo, alternato all'esibizione, dal vivo, della Rockabilly B. Band. Un scatenato quartetto di rock'nroll, composto da Giacinto Piracci (chitarra), Emiliano De Luca (basso), Fabrizio Balsamo (voce), Paolo Forlini (batteria), che farà rivivere tutti i successi di Elvis The Pelvis. Da Heartbreak Hotel a Jailhouse Rock, passando per Love me tender e Don't cry Daddy.
Fonte : comunicato stampa
TEMPEST STORM, SPOGLIARELLISTA A 80 ANNI
WASHINGTON - A ottant'anni compiuti, Tempest Storm, spogliarellista e icona sexy degli anni Cinquanta e per un anno fidanzata con Elvis Presley, si esibisce ancora per il suo pubblico e "non ha intenzione di appendere il tanga al chiodo". Dopo mezzo secolo di spettacoli ad Hollywood e quattro matrimoni alle spalle, la regina del burlesque, che ha fatto la storia del "varietà ammiccante" insieme alle colleghe Dixie Evans e Betty Page, non ha cambiato abitudini: con la stessa carica di un tempo, si esibisce ancora a Palm Spring, Miami e Las Vegas (dove risiede).
Tempest Storm è tornata protagonista su molti media americani che dedicano all'80/ne spogliarellista ampi servizi in occasione di una sua nuova esibizione. Chioma rosso fuoco, boa viola coordinato al vestito di paillettes, collana di strass e tacchi vertiginosi: quando compare in pubblico Tempest Storm si arrabbia ancora se staccano la musica, perché "a spogliarsi ci si mette sette minuti", neanche uno di meno. Non vuole abbandonare il palcoscenico, neanche adesso che la pelle tiratissima ha lasciato il posto alle rughe e le gambe chilometriche di una volta soffrono gli acciacchi dell'età. "Lo spettacolo mi ha salvato" ricorda commossa.
Quando Annie Blanche Banks (questo il suo nome di battesimo) arrivò ventiduenne a Hollywood, aveva già due matrimoni alle spalle e una storia di abusi sessuali che risaliva alla sua infanzia, trascorsa in un podere della Georgia. Era la fine della seconda guerra mondiale e a Hollywood Annie trovò lavoro come corista. Il suo lascia passare per il mondo del varietà fu l'incontro con il coreografo del Follies Theater, Lilian Hunt, che l'avrebbe resa famosa con il nome d'arte "Tempest Storm". Diventata celebre in tutta l'America per i suoi seni (dalla stampa definiti "il davanzale più bello di Hollywood") Annie li assicurò per un milione di dollari. In cinquant'anni Tempest Storm ha cercato di mantenere intatto il suo ruolo di icona, scrivendo una biografia, girando film erotici e raccontando una giovinezza costellata di flirt. Da Frank Sinatra a Dean Martin, da Nat King Cole a Sammy Davis, si dice che molti abbiano ceduto negli anni al suo fascino, qualcuno come amante di una notte e qualcuno soltanto cliente per uno spogliarello.
Ma l'amore più lungo con una star è stato quello con il re del rock and roll Elvis Presley. Finito dopo un anno, racconta Tempest con nostalgia, perché il manager di lui disapprovava.
IERI
http://img93.imageshack.us/img93/8984/senzanomebd4.png (http://imageshack.us)
Queste sono le sue gambe nel film Jailhouse rock
http://img112.imageshack.us/img112/6052/el2cc6.jpg (http://imageshack.us)
OGGI
http://img234.imageshack.us/img234/7903/tempeststormxj2.jpg (http://imageshack.us)
alv--------
17-07-2008, 14:56
TEMPEST STORM, SPOGLIARELLISTA A 80 ANNI
WASHINGTON - A ottant'anni compiuti, Tempest Storm, spogliarellista e icona sexy degli anni Cinquanta e per un anno fidanzata con Elvis Presley, si esibisce ancora per il suo pubblico e "non ha intenzione di appendere il tanga al chiodo". Dopo mezzo secolo di spettacoli ad Hollywood e quattro matrimoni alle spalle, la regina del burlesque, che ha fatto la storia del "varietà ammiccante" insieme alle colleghe Dixie Evans e Betty Page, non ha cambiato abitudini: con la stessa carica di un tempo, si esibisce ancora a Palm Spring, Miami e Las Vegas (dove risiede).
Tempest Storm è tornata protagonista su molti media americani che dedicano all'80/ne spogliarellista ampi servizi in occasione di una sua nuova esibizione. Chioma rosso fuoco, boa viola coordinato al vestito di paillettes, collana di strass e tacchi vertiginosi: quando compare in pubblico Tempest Storm si arrabbia ancora se staccano la musica, perché "a spogliarsi ci si mette sette minuti", neanche uno di meno. Non vuole abbandonare il palcoscenico, neanche adesso che la pelle tiratissima ha lasciato il posto alle rughe e le gambe chilometriche di una volta soffrono gli acciacchi dell'età. "Lo spettacolo mi ha salvato" ricorda commossa.
Quando Annie Blanche Banks (questo il suo nome di battesimo) arrivò ventiduenne a Hollywood, aveva già due matrimoni alle spalle e una storia di abusi sessuali che risaliva alla sua infanzia, trascorsa in un podere della Georgia. Era la fine della seconda guerra mondiale e a Hollywood Annie trovò lavoro come corista. Il suo lascia passare per il mondo del varietà fu l'incontro con il coreografo del Follies Theater, Lilian Hunt, che l'avrebbe resa famosa con il nome d'arte "Tempest Storm". Diventata celebre in tutta l'America per i suoi seni (dalla stampa definiti "il davanzale più bello di Hollywood") Annie li assicurò per un milione di dollari. In cinquant'anni Tempest Storm ha cercato di mantenere intatto il suo ruolo di icona, scrivendo una biografia, girando film erotici e raccontando una giovinezza costellata di flirt. Da Frank Sinatra a Dean Martin, da Nat King Cole a Sammy Davis, si dice che molti abbiano ceduto negli anni al suo fascino, qualcuno come amante di una notte e qualcuno soltanto cliente per uno spogliarello.
Ma l'amore più lungo con una star è stato quello con il re del rock and roll Elvis Presley. Finito dopo un anno, racconta Tempest con nostalgia, perché il manager di lui disapprovava.
IERI
http://img93.imageshack.us/img93/8984/senzanomebd4.png (http://imageshack.us)
Queste sono le sue gambe nel film Jailhouse rock
http://img112.imageshack.us/img112/6052/el2cc6.jpg (http://imageshack.us)
OGGI
http://img234.imageshack.us/img234/7903/tempeststormxj2.jpg (http://imageshack.us)
http://www.biwa.ne.jp/~presley/celeb/TempestStorm.jpg
Madre Dolores racconta di quando baciò Elvis Presley
Il fatto che qualche tempo dopo abbia deciso di diventare suora potrebbe voler dire molto, ma Madre Dolores può vantare ancora oggi un primato interessante: ai tempi in cui faceva l'attrice, negli anni Cinquanta, fu la prima donna a baciare Elvis Presley in un film.
Era il 1957, la pellicola si intitolava "Loving you", e la suora (di clausura) non aveva ancora preso i voti e portava quindi il nome anagrafico: Dolores Hart.
La religiosa ricorda Presley come "un ragazzo timido e gentile, con le orecchie rosse per l'imbarazzo di dover ripetere la scena del bacio. Io non sapevo neanche chi fosse, quando girammo il film non era ancora così famoso, ma mi era simpatico".
Nel 1963, ai vertici della sua carriera, Dolores capì che "il successo non fa la felicità" e si trasferì in convento, dove prese i voti. (Fonti: La Repubblica, Corriere della Sera e Quotidiano Nazionale)
(18 Lug 2008 ) Da Rockol.it
rosannasnowbird
18-07-2008, 17:31
grazie Hurt, non sapevo ci fosse un Topic per gli articoli! Sono ancora inesperta .....è già un successo che sono riuscita dopo quasi un anno a aprire un Topic!!!!
Se non ci fossi tu!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
guitarman
19-07-2008, 09:28
Da Romagna Oggi - Spettacolo
MUSICA: ELVIS, IL 1° AGOSTO ESCE 'THE COMPLETE '68 COMEBACK SPECIAL'
Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - Nel 1968 Elvis Presley salvo' la sua carriera e realizzo' la migliore musica della sua vita. Furono questi i risultati ottenuti dal leggendario "special" televisivo "Elvis". Il programma, che fu sponsorizzato dalla Singer Sewing Machines, fu anche la prima esibizione live di Elvis dopo sette anni di assenza dal palco.
Nel corso del programma, pensato come una trasmissione speciale per il giorno di Natale, Elvis, che indossava i suoi caratteristici abiti di pelle nera, interpreto' delle versioni emozionati dei suoi successi piu' grandi e canzoni piu' recenti presentate con arrangiamenti nuovi e inserite in una intima session acustica. La versione editata (60 minuti) dello spettacolo fu messa in onda il 4 dicembre del 1968 dalla rete televisiva Nbc, diventando il programma piu' visto per quella stagione televisiva. "Elvis" fu un grande successo non solo per la NBC ma anche per la carriera di Elvis, al punto da essere conosciuto semplicemente come "il devastante Special del ritorno del 1968".
Il programma e' considerato uno dei momenti piu' importanti nella storia della musica. Il 1 agosto, la Sony Bmg celebrera' il quarantesimo anniversario del leggendario special con la pubblicazione di un box "deluxe" da 4 cd intitolato "Elvis - The complete '68 comeback special". La confezione contiene tutte le registrazioni effettuate nel corso del programma, le due esibizioni che videro Elvis vestito di pelle nera in piedi davanti al microfono, le due vestito di pelle nera seduto davanti al microfono e le prove. I 4 cd conterranno 87 canzoni - 20 delle quali pubblicate per la prima volta per il grande pubblico, piu' un booklet da 32 pagine con note dettagliate, foto e memorabilia. Sara' disponibile anche la sola versione video "Elvis: '68 Comeback Special" (3 dvd).
avrei strozzato la sony vista la pubblicazione l'anno scorso di sgt. pepper's lonely hearts club band dei beatles,stesso anniversario e addirittura pubblicità in radio...alla feltrinelli c'erano i poster ke pubblicizzavano il cd,chissà x sto comeback...
Allvanity
19-07-2008, 09:48
Domani la 3^ edizione di Rock’n’roll Party
Domani la 3^ edizione di Rock’n’roll Party
http://www.brundisium.net/public/rock_erchie.jpgSabato 19 luglio 2008 per la terza edizione consecutiva si svolgerà il Rock’n’roll Party, evento organizzato dall’ Associazione Rock’n’roll Party Erchie (Brindisi).
Una manifestazione che unica in Puglia oltre alla musica vedrà l’esposizione di Hot road e macchine anni ’50-’60 americane.
Un parrucchiere addetto a realizzare ciuffi rockabilly, concorso per pin up, mostra fotografica sul rock’n’roll e mercatino vintage e tanto altro.
Sul palco quest’anno ci sarà Max Panconi Trio.
Musicista fiorentino che da 25 anni calca i palchi di tutto il mondo a divulgare il verbo del rock’n’roll.
Tra le sue ultime esibizioni quella sul palco del Pistoia Blues dove aprì il concerto di Jerry Lee Lewis Carlos Santana. Classica formazione chitarra, contrabbasso e batteria, in qualsiasi forma e con i più svariati musicisti e collaboratori del momento il trio è sempre stato all' altezza della situazione fornendo la più alta e spettacolare performance rockabilly. Oltre alla presentazione dell’ultimo disco “RACE WITH THE DEVIL” eseguiranno dei brani classici di autori del rock & roll (Elvis Presley, Chuck Berry, Eddie Cochran, Gene Vincent ecc.), passando dal repertorio rockabilly degli Stray Cats, per arrivare alle covers dei Beatles ed alle rivisitazioni "punkabilly" dei Clash.
Inoltre nella manifestazione è previsto un campeggio libero per chi vuole attendarsi. Il Rock’n’Roll Party si svolgerà nei pressi del Campo Sportivo ad Erchie(Br) e l’inizio del concerto è previsto per le ore 22:00.
Info: www.myspace.com/rocknrollpartyerchie (http://www.myspace.com/rocknrollpartyerchie) Tel. 349.7546883
COMUNICATO STAMPA LAIT PROJECT
guitarman
19-07-2008, 11:11
Domani la 3^ edizione di Rock’n’roll Party
Domani la 3^ edizione di Rock’n’roll Party
http://www.brundisium.net/public/rock_erchie.jpgSabato 19 luglio 2008 per la terza edizione consecutiva si svolgerà il Rock’n’roll Party, evento organizzato dall’ Associazione Rock’n’roll Party Erchie (Brindisi).
Una manifestazione che unica in Puglia oltre alla musica vedrà l’esposizione di Hot road e macchine anni ’50-’60 americane.
Un parrucchiere addetto a realizzare ciuffi rockabilly, concorso per pin up, mostra fotografica sul rock’n’roll e mercatino vintage e tanto altro.
Sul palco quest’anno ci sarà Max Panconi Trio.
Musicista fiorentino che da 25 anni calca i palchi di tutto il mondo a divulgare il verbo del rock’n’roll.
Tra le sue ultime esibizioni quella sul palco del Pistoia Blues dove aprì il concerto di Jerry Lee Lewis Carlos Santana. Classica formazione chitarra, contrabbasso e batteria, in qualsiasi forma e con i più svariati musicisti e collaboratori del momento il trio è sempre stato all' altezza della situazione fornendo la più alta e spettacolare performance rockabilly. Oltre alla presentazione dell’ultimo disco “RACE WITH THE DEVIL” eseguiranno dei brani classici di autori del rock & roll (Elvis Presley, Chuck Berry, Eddie Cochran, Gene Vincent ecc.), passando dal repertorio rockabilly degli Stray Cats, per arrivare alle covers dei Beatles ed alle rivisitazioni "punkabilly" dei Clash.
Inoltre nella manifestazione è previsto un campeggio libero per chi vuole attendarsi. Il Rock’n’Roll Party si svolgerà nei pressi del Campo Sportivo ad Erchie(Br) e l’inizio del concerto è previsto per le ore 22:00.
Info: www.myspace.com/rocknrollpartyerchie (http://www.myspace.com/rocknrollpartyerchie) Tel. 349.7546883
COMUNICATO STAMPA LAIT PROJECT
conosco questi ragazzi e sono fortissimi,sarà sicurmanente una mega festa a tutto rock'n'roll!!!
L'angelo delle foto perdute
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/societa/200807images/angelo_foto01g.jpg
Trish col fidanzato Brett a Chicagohttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
Un blog per ritrovare gli scatti (e i ricordi) smarriti in tutto il mondo
GIULIA PALMIERI ROMA
Sul sito delle foto perdute c’è un tesoro di memorie ancora sepolto. Sono gli scatti moderni, delle macchinette digitali, che si misurano in pixel. E sono gli scatti di un tempo, che raffigurano gente coi baffi alla Frank Zappa e i pantaloni a zampa d’elefante. Chi ha smarrito se stesso - ritratto poche settimane o qualche decennio fa - adesso ha la mappa. Alecia, per esempio, è canadese e insegna inglese a Milano. Ha fatto da guida a un gruppo di studenti in un giro turistico a Roma e ha perso la digitale con tutti i suoi ricordi: i sorrisi a Fontana di Trevi, il Colosseo, piazza di Spagna.
Li ha ritrovati lì, sul sito delle foto perdute. Dove - appunto, sepolte, in attesa del proprietario - ne giacciono a centinaia. A chi appartiene lo scatto di un tempo indeterminato, probabilmente degli Anni Settanta, di un gruppo d’amici in gita sulle nevi? A chi l’immagine ingiallita di una comitiva su un furgoncino? E c’è chi intanto si cerca: Melissa e Nathan appaiono in abiti nuziali davanti a un’enorme insegna luminosa coi loro nomi. Così come Sharon, che dell’addio al nubilato, una festa a casa con mutandoni bianchi e amiche impazzite, aveva conservato (e perso) le immagini assieme a quelle con l’abito bianco, il velo e il bouquet. In tutte queste storie c’è un angelo custode: Matt Preprost. È stato lui a porsi il problema di come una persona che abbia perso i ricordi possa ritrovarli. E la soluzione è unica nel suo genere. Si chiama «Ifoundyourcamera.blogspot.com». Il meccanismo è semplice: è un blog aperto e gratuito in cui chi trova una macchina fotografica o una memory card sceglie le quattro fotografie più significative - «con messaggi visivi forti, ricche di contenuti emozionali e più facilmente riconoscibili» - e le invia a Matt, che le pubblica sul blog. Se il proprietario le riconosce, si accorda sulla restituzione. E finora nessuno ha chiesto denaro in cambio.
Matt, canadese di 21 anni, è iscritto a una facoltà di Comunicazione e aspira a diventare giornalista. Sul suo sito si intrecciano storie da tutto il mondo. L’americana Katie ha restituito alla giapponese Tomoko gli scatti del giorno del Ringraziamento che aveva trascorso a Memphis con la famiglia «adottiva» durante uno scambio culturale. Trish ha riconosciuto sul blog la sua foto con il fidanzato Brett davanti allo stadio Wringley Field della squadra di baseball dei Chicago Cubs, e così l’ha recuperata.
E poi c’è la storia di George e la sua foto con un biplano azzurro, smarrita con le altre durante la festa di Carnevale del Mardi Gras a New Orleans. Racconta Matt: «Appena una settimana dopo la pubblicazione, il proprietario, dalla Pennsylvania, mi scrisse per riaverle. Ma chi l’aveva riconosciuto era stato un suo amico, dalla Danimarca. E’ incredibile e fantastico come il blog possa attraversare oceani e frontiere in questo modo. Diversi continenti e diversi Paesi per la felicità di una persona».
Nessuno sa che cosa accadrà quando, ritratto nella foto, ci sarà qualcuno che non avrebbe mai voluto essere riconosciuto, ma per ora l’iniziativa dello studente canadese non ha rovinato la reputazione di nessuno.
Da aspirante giornalista, Matt sogna anche uno scoop: «Qualche settimana fa ho pubblicato un messaggio - racconta - su una foto ritrovata in un’area di parcheggio del Pentagono nel 1981, uno scatto in bianco e nero di un aeroplano. Ho pensato che la storia fosse interessante, data la natura militare del luogo, e mi è venuto persino il dubbio che si trattasse di un’informazione top secret. Ammetto che una parte di me ha sperato che giungesse una telefonata di protesta dal governo americano!».
Lui non ha mai perso rullini o memory card. E allora, come ha avuto l’idea? «Mi ha ispirato un messaggio anonimo letto su un blog. C’era scritto: “Ho trovato la tua macchinetta quest’estate al Lollapalooza (festival musicale itinerante americano, ndr). Sono finalmente riuscito a sviluppare le foto e mi piacerebbe molto fartele riavere”». Incuriosito dal sito, Matt ne è diventato un fan, lo ha seguito per circa due anni e, lo scorso febbraio, ha deciso di aprire un blog dedicato alle immagini perdute.
All’inizio un hobby, ora un impegno non da poco: ogni giovedì Matt aggiorna il blog con una parte del materiale che si accumula nella sua casella di posta elettronica. Sulla vetrina virtuale finiscono circa venti foto a settimana: la cupola del Duomo di Firenze, le cascate del Niagara, l’Havasu Canyon in Arizona, la teleferica di Barcellona o un Elvis Presley impostore e in sovrappeso in posa davanti a un ristorante cinese, ritrovato in una scheda smarrita in piazza San Marco a Venezia.
Lo scambio è globale, rigorosamente libero e gratuito: «Non chiedo niente, neanche se le storie vanno a buon fine, perché mi piace pensare di incoraggiare le persone a fare qualcosa di buono per uno sconosciuto, senza alcun interesse materiale. E’ un messaggio positivo».
Allvanity
24-07-2008, 12:55
Finale Ligure, doppio appuntamento con la musica dal vivo
Finale Ligure. Doppio appuntamento con la musica dal vivo domani sera, martedì 22 luglio, alle 21,15, in piazza di Spagna a Finalmarina, con Paolo Bortolotti e il gruppo Les Trois Tetons. Il primo propone cover di Elvis Presley, Paul Anka, Michael Bolton, Perry Como ed altri, mentre i secondi ripercorrono la parabola del rock con particolare attenzione alla carriera dei Rolling Stones. I concerti sono ad ingresso gratuito.
Paolo Bortolotti, 26 anni, ligure, cantante solista, è cresciuto ascoltando Elvis Presley. Nei suoi concerti propone un mix di hit internazionali, legato principalmente alla musica italiana e straniera degli anni ‘50 e ‘60. Il suo repertorio comprende brani come Only you dei Platters, Pensami di Julio Iglesias, Se tu non torni di Miguel Bosè, Pregherò di Celentano, Perdere l’amore di Massimo Ranieri, Stand by me di BBKing, La mia storia tra le dita di Gianluca Grignani, My way di Sinatra, Love me tender di Presley, Vecchio frack di Modugno e tanti altri.
Les Trois Tetons (voce, chitarra, armonica, slide, basso, sax e batteria) propongono dal 1991 spettacoli basati su un repertorio che comprende oltre cento cover, dal rock’n'roll di Chuck Berry alle canzoni di Tom Waits, con particolare attenzione ai brani dei Rolling Stone. Nel 2005 hanno realizzato il loro primo cd di composizioni originali.
Allvanity
24-07-2008, 12:57
Busto Arsizio - Da questa sera danze e musica per tutti i gusti, dal liscio al latino, da Elvis alla musica giovane, e con la comicità di Carlo e Simone
Fine settimana di festa alla Corte del Ciliegio
In occasione del prossimo fine settimana alla Corte del Ciliegio di viale Lombardia a Castellanza è stato organizzato un momento di festa a base di musica e cabaret.
Nell'area verde riqualificata si parte già questa sera, giovedì, con il ballo liscio: il venerdi "latino" e cabaret con il duo comico "Carlo e Simone" reduci dal Caffé Teatro.
Sabato sera alle 21 sarà il turno della musica giovane con i "Bleach", mentre domenica sera alla stessa ora si terrà un tributo al grande Elvis Presley. Presso lo spazio verde non mancherà anche un'area giochi per i bambini.
Allvanity
24-07-2008, 13:00
Si svolgerà a Castelfranco in Miscano, nei giorni 11, 12 e 13 agosto, la quinta edizione di “I Remember”. La rassegna musicale vuole ricordare il compianto Pasquale Pappano, “maestro del bel canto” (come amavano definirlo negli USA dove ha svolto per anni l’attività di docente) e papà di Antonio, attuale Musical Director della Royal Opera House Covent Garden di Londra e direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, nonché contribuire alla crescita culturale ed artistica della comunità locale.
Il programma prevede due serate musicali ed una dedicata alla proiezione di video.
L’11 agosto, alle ore 21.00 in Piazza San Rocco, “Cento, centouno” - I cento anni dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; “The sound of Rome” - Roma vista da Antonio Pappano sulle note di Ottorino Respighi, proiezione di due film di Anton Giulio Onofri.
Il 12 agosto alle ore 19.30 presso la Chiesa di San Giovanni “Il quint’etto” dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (Il peso della leggera, la leggerezza della classica), Rosario Genovese - Ruggiero Sfregola violini - Gianni Leonetti viola - Francesco di Donna violoncello - Andrea Pighi contrabbasso; musiche di Astor Piazzolla, Elvis Presley, W. A. Mozart, Glen Miller, Django Reinhardt, Gorni Kramer, Domenico Modugno...
Il 13 agosto “Piano, pianissimo….” (maxischermo in Piazza San Rocco), Antonio Pappano al pianoforte, Luigi Piovano al violoncello, Grazia Raimondi al violino; Orchestra da camera della Campania Jenny Hayden, Irvin Densen, Enzo Errico… interpretano Beethoven, Verdi, Rossini, Puccini, Mascagni…
MUSICA/ PINO DONAGGIO: UN FILM CON QUENTIN TARANTINO? PERCHE' NO!
"Ama i b-movie all'italiana e il festival di Sanremo"
postato 6 ore fa da APCOM
Roma, 25 lug. (Apcom) - Il musicista Pino Donaggio lavorerebbe volentieri con Quentin Tarantino. "Ha già incluso il mio brano 'Sally' e 'Jack' da Blow Out nella sua ultima pellicola 'Death Proof', oltre ad essere un grande appassionato di B-movies e western all'italiana è anche un affezionato cultore del Festival di Sanremo". Autore di oltre 160 colonne sonore, Donaggio ha collaborato con i grandi maestri del cinema italiano e internazionale, uno su tutti Brian De Palma, col quale ha lavorato per sette film e col quale avrebbe dovuto tornare a lavorare per il film 'Toyer': "è un progetto rimasto in sospeso e non so bene la ragione - ha spiegato il musicista al 'Gazzettino Illustrato' - abbiamo fatto i sopralluoghi a Venezia, sembrava che si potesse concretizzare il settimo film insieme, e invece poi Brian si è dedicato ad altri progetti. Sembrava tutto pronto, avevano trovato anche la produzione americana".
L'idea di fondo era di ambientare il film durante il Carnevale, i ruoli dei protagonisti erano già stati scelti: Juliette Binoche e Colin Firth. "Un film che ero molto curioso di fare perché è tratto da una commedia - ha continuato Donaggio - e siccome i personaggi nei film di De Palma non parlano molto, qui avrei avuto la possibilità di confrontarmi con molti dialoghi e soggetto interessante, quello di un killer che gioca con la mente delle donne".
Tra i progetti concreti del suo prossimo futuro, le musiche del nuovo film di Pappi Corsicato 'Il seme della discordia', anche se, per il momento è impegnato con il film olandese 'Oorlogswinter' del regista Martin Koolhoven. Per la tv dovrebbe musicare la terza serie di 'Provaci ancora prof', 'Fidati di me' con Virna Lisi che uscirà ad ottobre, 'Don Matteo 7' e la serie che sarà dedicata alla Principessa Sissi con Cristiana Capotondi.
Donaggio è noto anche per la canzone 'Io che non vivo', che fu interpretata da Elvis Presley: "Non l'ho mai conosciuto - ha raccontato - mi hanno solo chiamato un giorno per dirmi 'guarda che l'ha fatta Elvis'. E lì ho avuto i brividi, perché anch'io ero un suo ammiratore, rifacevo i suoi pezzi. Quindi sapere che lui aveva inciso un mio pezzo è stato veramente un onore".
Little Caroline
02-08-2008, 20:31
Elvis, è sua l'hit preferita dagli innamorati
Il re del rock vince nei sondaggi con una canzone del 1961
«Can't help falling in love» rimane la più gettonata
MILANO - Ha quasi 50 anni, ma continua ad essere la canzone più apprezzata dai cuori innamorati. E' «Can't help falling in love», celebre hit del 1961 lanciata da Elvis Presley per la prima volta nel film «Blue Hawaii». La lirica, che divenne velocemente una hit mondiale, è stata votata nel recente sondaggio condotto dagli organizzatori del «National Year of Reading», rassegna inglese di eventi che promuovono la lettura in tutto il paese britannico, la canzone che meglio descrive lo stato degli innamorati.
Fonte: Il sito del Corriere della Sera.
Qui il resto dell'articolo.
http://www.corriere.it/spettacoli/08_agosto_02/Elvis_canzone_preferita_innamorati_musica_Milano_e 0b3e7e8-608d-11dd-94c1-00144f02aabc.shtml
Dal Corriere della sera - MUSICA
Elvis, è sua l'hit preferita dagli innamorati
Il re del rock vince nei sondaggi con una canzone del 1961
«Can't help falling in love» rimane la più gettonata
http://www.corriere.it/Media/Foto/2008/08/02/Elvis-Presley-460b_784302c--180x140.jpg
Elvis Presley
MILANO - Ha quasi 50 anni, ma continua ad essere la canzone più apprezzata dai cuori innamorati. E' «Can't help falling in love (http://it.youtube.com/watch?v=W4rgs5A4u14&feature=related)», celebre hit del 1961 lanciata da Elvis Presley per la prima volta nel film «Blue Hawaii». La lirica, che divenne velocemente una hit mondiale, è stata votata nel recente sondaggio condotto dagli organizzatori del «National Year of Reading», rassegna inglese di eventi che promuovono la lettura in tutto il paese britannico, la canzone che meglio descrive lo stato degli innamorati.
SONDAGGIO - Secondo le oltre 4000 persone che hanno partecipato al sondaggio le parole della lirica interpretata da Elvis descrivono perfettamente i sentimenti di chi ama e nove persone su dieci hanno sottolineato quanto in generale conoscere i versi delle canzoni aiuti ancor di più ad apprezzarne il valore. La canzone di Elvis, di cui sono state fatte numerosissime cover, ha preceduto in questa speciale classifica un'altra celebre hit, «I Will Always Love You (http://it.youtube.com/watch?v=mMnPm-YlV88&feature=related)» di Whitney Houston, colonna sonora di «Bodyguard» (La guardia del corpo), film del 1992 interpretato da Kevin Costner e dalla stessa cantante americana.
CANZONI CHE RILASSANO E HIT CHE CONSOLANO - Il sondaggio non si è fermato alle canzoni d'amore più belle: spulciando le risposte degli intervistati scopriamo che «Everybody hurts (http://it.youtube.com/watch?v=Y6yUY7M9yfw)», famosa canzone dei Rem del 1992 è considerata la lirica che più tranquillizza e rilassa chi si trova in uno stato di depressione, mentre «Bridge Over Troubled Water (http://it.youtube.com/watch?v=sbFEnoITiWE)» hit di Simon and Garfunkel, è la canzone da ascoltare quando si è giù d’umore. Per un eventuale matrimonio la lirica più adatta è «Love Is All Around (http://it.youtube.com/watch?v=67zDvZKBzxE)» dei Wet Wet Wet (colonna sonora del film «Quattro matrimoni e un funerale» con Hugh Grant), mentre quando siamo alla guida non vi è niente di meglio che sentire le parole e la musica «Bat Out Of Hell (http://it.youtube.com/watch?v=yBZDTK9Yhko)» di Meat Loaf. Infine chi vuole superare il dolore di un lutto, secondo la maggior parte degli intervistati, deve rilassarsi con la lirica «Time To Say Goodbye (http://it.youtube.com/watch?v=Sp0ccQVy1og)» (versione anglosassone di «Con Te Partirò») interpretata da Sarah Brightman e da Andrea Bocelli, mentre coloro che cercano delle forti motivazioni devono ascoltare con frequenza «Don't Stop me now (http://it.youtube.com/watch?v=58CJih1iYC0)» dei Queen.
LA CENTRALITA’ DELLA MUSICA - Alla fine più della metà degli intervistati dichiara che è un bene conoscere le parole delle canzoni proprio perchè esse riescono a cambiare e a migliorare il proprio umore. Tuttavia, con la trasformazione del mercato discografico e il declino delle vendite di Cd e di Lp, nei quali spesso erano presenti i testi delle liriche, è sempre più difficile imparare a memoria le parole delle hit: «Ciò che ci ha sorpresi in questo sondaggio», afferma al Daily Telegraph Honor Wilson Fletcher, direttore del «National Year of Reading», «è constatare quanto la musica sia centrale nella vita delle persone. Non importa se tu hai 18 o 65 anni, la musica produce forti emozioni a qualsiasi età».
Francesco Tortora
02 agosto 2008
Little Caroline
05-08-2008, 09:42
La musica de "Il Giardino delle arti" scalda l’estate pesarese
[... La notte di mercoledì sarà invece all’insegna del rock’n’roll con l’ Elvis Presley Tribute proposto dai Silver Buicks, sette musicisti con la grande passione per il rock'n'roll ma soprattutto per il grande straordinario Elvis Presley; sul palco propongono fedelmente uno spettacolo tipico dell' Elvis anni ‘70 con un repertorio vastissimo che va dalle ballad ai rock scatenati fino ai classici del grande artista.]
FONTE: Fanoinforma.it
***
04-Aug-2008
Elvis PresleyCastiglione rivive la magia di Elvis Presley
Mercoledì 6 Agosto in Piazza Garibaldi “the Big Boss Man” la tribute band del Re del’Rock.
[... per l’occasione ci sarà una band davvero molto entusiasmante che dedica la sua attività alla storia e alla musica del grande Elvis Presley. Con “The Big Boss Man” tutti i fans del grande Elvis the Pelvis potranno rivivere la magia degli anni d’oro del Rock end Roll.]
FONTE: Maremmanews.tv
04-Aug-2008
Elvis PresleyCastiglione rivive la magia di Elvis Presley
Mercoledì 6 Agosto in Piazza Garibaldi “the Big Boss Man” la tribute band del Re del’Rock.
ma a castiglione delle stiviere??
Little Caroline
05-08-2008, 09:51
ma a castiglione delle stiviere??
Mi spiace tania, no. Castiglione della Pescaia - Piazza Garibaldi.
henry3bel
05-08-2008, 10:04
ma a castiglione delle stiviere??
naggia,tania..ero gia' pronto a correre anche io....:?:?:?:-ex
MALEDIZIONE DI BATMAN/1 - MORGAN SARA' OPERATO
http://www.leggonline.it/foto/20080804_morgan.jpg (http://www.leggonline.it/articolo.php?id=9776#)
Non c'è pace per i protagonisti dell'ultimo film di Batman. L'attore americano Morgan Freeman, 71 anni, uno dei volti più noti di Hollywood, è rimasto ferito «in modo serio» in un incidente stradale in Mississippi. Lo ha confermato la polizia, precisando che l'incidente stradale è avvenuto la scorsa notte nella zona di Ruleville, in Mississippi. L'attore è stato estratto dall'auto, sulla quale viaggiava in compagnia di una persona, e trasportato in aereo all'ospedale più vicino. Non sono stati finora forniti ulteriori dettagli sulle sue condizioni, tranne che l'attore era in grado di parlare.
MOLTE FRATTURE Il tre volte premio Oscar, viene definito in «buono spirito» dalla sua portavoce, dopo essere rimasto ferito in un brutto incidente stradale avvenuto ieri nei pressi di Charleston, in Mississippi, dove l'attore vive con la moglie. Freeman ha riportato la frattura di un braccio e di un gomito, mentre sarebbe meno gravi del previsto i danni ad una spalla. La 71enne star di Hollywood, trasferito in elicottero al 'Regional Medical Center' di Memphis, è rimasto lucido e ha anche scherzato con i medici al suo arrivo in ospedale. «Sarà sottoposto oggi pomeriggio, o domani, ad un piccolo intervento chirurgico per la riduzione delle fratture», ha fatto sapere Donna Lee, la sua portavoce. «Non ci sono indicazioni di abuso di alcol o stupefacenti. Molto probabilmente si è addormentato al volante», ha detto Ben Williams, sergente di polizia che è intervenuto sul luogo dell'incidente, precisando che «nessun altro mezzo o pedone è stato coinvolto». Freeman, uno dei protagonisti dell'ultimo film della saga di Batman «Il cavaliere oscuro», era al volante di un'auto quando sarebbe stato colto dal un colpo di sonno. Il veicolo, dopo che l'attore ne ha perso il controllo, si è capovolto più volte su se stesso. Accanto a lui era seduta una donna, identificata col nome di Demaris Meyer. Per estrarli è stato necessario tagliare le cinture di sicurezza. Le condizioni della passeggera, ricoverata presso lo stesso ospedale, sono definite buone.
CHI E' Ecco la biografia di Morgan Freeman, dal sito mymovies.it. Quando c'è di mezzo Morgan Freeman si sa per certo che è un film di qualità e forse che interpreterà uno di quei ruoli per il quale riceverà l'ennesima nomination. Certo che ne è passato di tempo da quando indossava canini finti nella parte del Conte Dracula per il piccolo schermo e lavorava accanto ai Muppets! Oggi, sulla soglia degli ottant'anni, lo abbiamo visto stringere il suo primo Oscar, con la stessa gioia che ha un bambino il giorno del suo compleanno, nel momento in cui scarta il primo regalo. È sulfureo Freeman, mai sottotono, controllato e convincente. Uno sguardo che dice più di quanto non dica la sua profonda voce, un sorriso che è in grado di scaldare il cuore dello spettatore e di provocargli, anche in una parte negativa, un'immediata simpatia. È uno dei migliori attori di Hollywood, che ha mangiato terra pur di emergere come interprete di spicco, in barba al colore della sua pelle che, per gli Anni Sessanta-Settanta, rappresentava un vero handicap professionale, dato che lo relegava a ruoli di secondo piano.
LE ORIGINI Memphis non è stata solo la patria di Elvis Presley, ma anche la sua. Figlio di un barbiere e di una donna delle pulizie, Morgan Freeman cresce assieme ai suoi tre fratelli maggiori, trascorrendo un'infanzia all'insegna dei traslochi (dato che i suoi genitori facevano fatica a sbancare il lunario ed erano alla continua ricerca di un lavoro): prima a Greenwood nel Mississippi (dove si diploma), poi a Gary nell'Indiana e infine a Chicago nell'Illinois. Ma il suo soggiorno nella città dello sport americano dura poco, Morgan si è stufato di seguirli e di cambiare scuola continuamente, così preferisce trasferirsi una volta e per sempre a Charleston, dove abitano i nonni. La passione per la recitazione scaturisce in lui già a 8 anni, quando interpreta il protagonista in uno spettacolo scolastico, mentre a 12 vince una competizione statale di recitazione che gli diede l'occasione di recitare in un programma radiofonico di Nashville. Iscrittosi alla Jackson State University, abbandona gli studi e, nel 1955, viene assunto come meccanico dalla U.S. Air Force, con la speranza, un giorno, di diventare pilota aeronautico. Disgraziatamente, il massimo livello al quale potrà aspirare nelle forze armate è semplicemente una promozione a noiosi lavori di ufficio. Negli Anni Sessanta, insoddisfatto, cambia ancora una volta lavoro e città: si trasferisce a Los Angeles e diventa un impiegato della trascrizione al Los Angeles Community College, non abbandonando minimamente il suo sogno di diventare un attore per professione, infatti comincia a prendere lezioni private di recitazione.
GLI ESORDI Nel 1964, è ancora un nomade: va a vivere a New York City, dove si guadagna da vivere come ballerino all'Esposizione Universale, ma si iscrive anche alla New York University per completare la sua istruzione, poi a San Francisco dove è un membro del gruppo musicale Opera Ring. È proprio in quell'anno che debutta come attore (una piccola comparsata) sul grande schermo. Lo si può infatti notare nel film di Sidney Lumet L'uomo del banco dei pegni (1964) con Rod Steiger.
Deciso più che mai a realizzare il suo sogno, recita in "The Royal Hunt of the Sun", successivamente seguito dallo spettacolo off-Broadway "The Niggerlovers" (1967) con Viveca Lindfors, e dal musical "Hello, Dolly!" (1968 ) in una versione broadwayana che vedeva tutti attori di colore nel cast, fra cui Pearl Bailey e Cab Calloway. Ma non gli basta, e tenta parallelamente la strada del cinema arrivando disgraziatamente a fare solo dei piccoli e insignificanti ruoli, come quello in Che cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio? (1968 ) con Doris Day.
Nel frattempo, si sposa. Jeanette Adair Bradshaw sarà la sua prima moglie e madre dei suoi due figli: Alphonse (oggi attore) e Saifoulaye Freeman. Con l'arrivo degli Anni Settanta, si apre per Freeman un piccolo bagliore di luce: entra a far parte del popolare show educativo per bambini "The Electic Company", prodotto dalla The Children's Television Workshop, dove crea il personaggio di Easy Reader. Si sdoppia, si triplica per la televisione, il cinema, il teatro e alla fine, dopo molti sacrifici, riesce finalmente ad avere la prima ricompensa: una nomination ai Tony Award come miglior attore per "The Mighty Gents" (1978 . È il suo trampolino di lancio verso la celebrità.
I RUOLI Cominciano a fioccargli addosso delle proposte lavorative allettanti. Hollywood ha aperto gli occhi e vuole imporre questo attore nelle sue pellicole, pur sempre in ruoli secondari, ma significativi: affianca Denzel Washington in Coriolanus (1979), Robert Redford in Brubaker (1980) e William Hurt e Sigourney Weaver in Uno scomodo testimone (1981). A 50 anni, si sposa una seconda volta, dopo aver divorziato dalla precedente compagna. Questa volta la prescelta è Myrna Colley-Lee, madre di Deena (adottata) e Morgana Freeman.
L'attore continua ad apparire sul grande schermo. Passa da Harry & Son (1984) di e con Paul Newman, a Teachers (1984) con Nick Nolte. E dopo una piccola apparizione nel telefilm Ai confini della realtà (1985), è accanto a Jerry Lewis in Lotta per la vita (1987), arrivando a sfiorare l'Oscar come miglior attore non protagonista per Street Smart – Per le strade di New York (1987) di Jerry Schatzberg, dove recita accanto al defunto Christopher Reeve e a Mimi Rogers. Non passa neanche un anno che replica la candidatura, ma questa volta nella categoria miglior attore protagonista, grazie alla commedia di Bruce Beresford A spasso con Daisy (1989), nel ruolo dell'autista privato di Jessica Tandy, assunto dal figlio Dan Aykroyd e da sua moglie, interpretata da Patti LuPone. Non vincerà l'ambita statuetta, ma si consolerà con un Orso d'argento al Festival di Berlino e con un Golden Globe.
I PREMI Ora Freeman è finalmente un attore riconosciuto e dalla fama ineguagliabile. Sembra quasi che tutti lo vogliano nei loro film: affianca ancora una volta Washington in Glory – Uomini di gloria (1989), viene diretto da Brian De Palma ne Il falò delle vanità (1990) con Bruce Willis e Tom Hanks, è il crociato arabo accanto a un Robin Hood che ha il volto di Kevin Costner in Robin Hood – Principe dei ladri(1991), ma soprattutto stringe una formidabile amicizia con Clint Eastwood, il quale, passato dietro la macchina da presa lo dirige in uno dei capolavori della storia del cinema: Gli spietati (1992) con Gene Hackman.
L'anno seguente, Freeman decide di seguire le orme del suo migliore amico e firma la sua opera prima, Bopha! (1993), una storia di razzismo e apartheid con Danny Glover e Malcolm McDowell. Sarà la sua unica prova da regista, poi preferirà impegnarsi come attore.
Dopo essere stato membro della giuria del Festival di Berlino nel 1994, recita accanto a Tim Robbins nell'immacolato Le ali della libertà (1994), nel ruolo di un carcerato che stringe amicizia con un uomo imprigionato erroneamente per l'assassinio di sua moglie e del suo amante. Immancabile la nomination all'Oscar come miglior attore. Partecipa poi al cult Seven (1995) con Brad Pitt, Gwyneth Paltrow e Kevin Spacey e al meno uscito Virus letale (1995) sempre con Spacey e con Dustin Hoffman. Viene diretto da Steven Spielberg nel toccante Amistad (1997) con Anthony Hopkins ed è con Robert Duvall e Vanessa Redgrave nel catastrofico Deep Impact (1998 )
Darà del filo da torcere a Gene Hackman nel thriller Under Suspicion (2000) e sarà un ironico Dio nello spassoso Una settimana da Dio (2003) con Jim Carrey.
L'OSCAR Infine la consacrazione. Gli ci sono voluti i 70 anni, per riuscire a prendere uno dei premi più ambiti del mondo e che aveva tante volte appena sfiorato con la punta delle sue dita. Il merito è di Eastwood che lo dirige nel toccante Million Dollar Baby (2004), nel ruolo dell'ex-pugile Scrap, parte acclamata dall'Academy che finalmente gli consegna l'Oscar come miglior attore non protagonista.
Le quotazioni di Freeman, strano a dirsi per un attore di quell'età, ma aumentano ancora di più. Dopo anni e anni, ritorna accanto a Redford ne Il vento del perdono (2005) e affianca Michael Caine nel dark Batman Begins (2005) e in The Dark Knight (2008 )ornando con Spacey per Edison City e con Willis in Slevin – Patto criminale (2006). Proprietario della casa di produzione cinematografica Revelation Entertainment, recita accanto a Danny DeVito in 10 Items or Less (2006), al grande Jack Nicholson in Non è mai troppo tardi (2008 all'atipico Terence Stamp in Wanted (2008 )
perlanera
05-08-2008, 12:07
Ho appena ascoltato la notizia su Studio Aperto di Italia1. :?
Spero si rimetta al più presto, è un grande attore e uno tra i miei preferiti.
Anch'io gli auguro di guarire presto!!:-bac
E' uno tra i miei attori preferiti :-brav:-brav Ogni suo film è una garanzia!!!
tra l'altro è più o meno coetaneo di Elvis.....chissà se si sono conosciuti da ragazzotti......
A Ibiza Stallone 'legge il futuro' su fondoschiena di Kate Moss
L'attore è un patito della 'rumpology', lanciata da sua madre
postato 2 ore fa da APCOM
Madrid, 5 ago. (Apcom) - Non tutti si accontentano della lettura delle mani: d'estate, e in una località come Ibiza, può essere più adatta la lettura del... fondoschiena. E così la pensa anche Sylvester Stallone, un autentico maestro in questa 'disciplina', secondo quanto assicura l'edizione elettronica del quotidiano spagnolo 'El Mundo'. La pratica, che in inglese si chiama 'rumpology', è quella di predire il futuro attraverso l'osservazione delle forme, muscoli e rughe dei glutei: il protagonista di 'Rambo' e Rocky', in vacanza lo scorso fine settimana nell'isola più festaiola delle Baleari, sembra si sia sbizzarrito a leggere il futuro in questo modo nientemeno che alla modella britannica Kate Moss, anche lei a mare nella stessa località.
Secondo il giornale spagnolo, Stallone avrebbe addirittura permesso alla controversa star della moda di esercitarsi sul sedere di sua moglie, Jennifer Flavin. A quanto pare, l'attore italoamericano avrebbe anche scoperto di condividere con Kate Moss la passione per Elvis Presley: "Non ho mai visto nessuno così entusiasta di sederi e di Elvis", avrebbe detto la modella secondo una fonte. Moss, comunque, si sarebbe fatta convincere dalla 'rumpology', e avrebbe deciso di continuare a praticarla in Gran Bretagna.
Stallone è figlio d'arte: sua madre Jacqueline ha fatto della lettura del sedere una vera e propria attività commerciale, ed è una pioniera moderna di quella che sostiene essere una pratica già in uso nell'antichità in India, a Babilonia, in Grecia e a Roma. La mamma dell'attore americano, sul suo sito internet (http://www.jacquelinestallone.com/rumps.html) propone ai visitatori di inviarle una foto digitale del loro deretano assieme all'ordine di acquisto di un tomo da 125 dollari, che rivela tutti i segreti della rumpology. Chissà se anche Kate Moss se lo sarà comprato...
guitarman
06-08-2008, 07:37
A Ibiza Stallone 'legge il futuro' su fondoschiena di Kate Moss
L'attore è un patito della 'rumpology', lanciata da sua madre
postato 2 ore fa da APCOM
Madrid, 5 ago. (Apcom) - Non tutti si accontentano della lettura delle mani: d'estate, e in una località come Ibiza, può essere più adatta la lettura del... fondoschiena. E così la pensa anche Sylvester Stallone, un autentico maestro in questa 'disciplina', secondo quanto assicura l'edizione elettronica del quotidiano spagnolo 'El Mundo'. La pratica, che in inglese si chiama 'rumpology', è quella di predire il futuro attraverso l'osservazione delle forme, muscoli e rughe dei glutei: il protagonista di 'Rambo' e Rocky', in vacanza lo scorso fine settimana nell'isola più festaiola delle Baleari, sembra si sia sbizzarrito a leggere il futuro in questo modo nientemeno che alla modella britannica Kate Moss, anche lei a mare nella stessa località.
Secondo il giornale spagnolo, Stallone avrebbe addirittura permesso alla controversa star della moda di esercitarsi sul sedere di sua moglie, Jennifer Flavin. A quanto pare, l'attore italoamericano avrebbe anche scoperto di condividere con Kate Moss la passione per Elvis Presley: "Non ho mai visto nessuno così entusiasta di sederi e di Elvis", avrebbe detto la modella secondo una fonte. Moss, comunque, si sarebbe fatta convincere dalla 'rumpology', e avrebbe deciso di continuare a praticarla in Gran Bretagna.
Stallone è figlio d'arte: sua madre Jacqueline ha fatto della lettura del sedere una vera e propria attività commerciale, ed è una pioniera moderna di quella che sostiene essere una pratica già in uso nell'antichità in India, a Babilonia, in Grecia e a Roma. La mamma dell'attore americano, sul suo sito internet (http://www.jacquelinestallone.com/rumps.html) propone ai visitatori di inviarle una foto digitale del loro deretano assieme all'ordine di acquisto di un tomo da 125 dollari, che rivela tutti i segreti della rumpology. Chissà se anche Kate Moss se lo sarà comprato...
bhè,sapere ke stallone è così fan di elvis nn fa altro ke inorgoglirmi ancora di più essendo stato stallone mio mito sin dall'infanzia,benissimo sly!!!
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/Giornalisti/img/top_ontheroad.gif (http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/rubricahome.asp?ID_blog=20)
7/8/2008http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
Elvis, duetti con le stelle country per il mercato della memoria (http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/girata.asp?ID_blog=20&ID_articolo=658&ID_sezione=)http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/spettacoliecultura/elvis-immagini/esterne071125000703113302_big.jpg
Fra otto giorni sarà il trentunesimo anniversario della morte di Elvis Presley. Tenerne viva la memoria, sul piano dell'agonizzante mercato discografico, è sempre più problematico: così, la Sony-Bmg (tra l'altro ancora per poco con questa denominazione, visto che BMG ha venduto la propria quota alla Sony medesima, che tornerà ad essere dunque Sony-e-basta) ha messo su un album di duetti virtuali su canzoni natalizie fra the King e le stelle contemporanee del country: Carrie Underwood, LeAnn Rimes, Martina McBride etc. etc.
Il disco uscirà il 14 ottobre.
La vedova Priscilla si è detta contenta: contenta lei....a me pare un po' fare carne di porco con le spoglie di quello che fu, davvero, un grande fenomeno artistico e mediatico. Il primo, in tempi non sospetti; dal quale tutti hanno imparato. http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
da La Stampa
rosannasnowbird
07-08-2008, 11:10
ma bene..... anche " LA STAMPA" HA RICORDATO IL GRANDE ELVIS!!
QUEST'ANNO VA ALLA GRANDE FRA ARTICOLI E NOTIZIE AI TG !!!! ERA ORA!!!
Non ci posso credere!! Non solo hanno ricordato Elvis, ma lo difendono pure!!!! :):-brav:):-bravMa che sta succedendo?? Sogno o son desta??? :-px
LISA
rosannasnowbird
07-08-2008, 11:19
COME HA DETTO MINA "...NON LO VOGLIONO AMMETTERE..." ORA SI STANNO ARRENDENDO ALL'EVIDENZA TUTTI....DALLE VENDITE ANCORA INCESSANTI DEI SUOI CONCERTI E CD...DALL'AUMENTO DEI FANS FRA I GIOVANI...NOI CONTINUEREMO A PARLARE DI LUI FINO A SGOLARCI ...
VIVA ELVIS :-ge:-ge:-ge
rosannasnowbird
07-08-2008, 12:44
Stamattina ho comperato una copia di VANITY FAIR per essere sicura dell'articolo! Infatti c'è in ultima pagina, una RUBRICA DI MINA che risponde ai lettori.
Se volete leggerlo andate su www.vanityfair.it (http://www.vanityfair.it) - in prima pagina, tutto verso destra, sotto a QUICK LINCK cliccate su VANITYFAIR, usciranno tutte le rubriche, cercate "C'E' MINA PER VOI" l'articolo che ci interessa è il primo... "Cara Mina......sono Paolo....ecc."
Sono strafelice delle risposta che ha dato MINA!!! GRAZIE :-brav:-brav:-brav:-brav
Dimenticavo in prima pagina c'è il titolo di un altro piccolo articolo "Gemelli per Lisa Marie Presley" poi lo troverete all'interno!
perlanera
07-08-2008, 14:11
HO LETTO! GRAZIE ROX!!!
LISAAAA!!! MI SA KE QUALCOSA STA CAMBIANDO!!!!! :-brav:-brav:-brav:-rock
Little Caroline
07-08-2008, 14:11
Non ci posso credere!! Non solo hanno ricordato Elvis, ma lo difendono pure!!!! :):-brav:):-bravMa che sta succedendo?? Sogno o son desta??? :-px
LISA
Ti stra-quoto. :-brav
perlanera
07-08-2008, 14:12
Domani nevica...
AHAHAHAHAHAHA!!!!
SE NEVICA ANCHE A PALERMO...MI FACCIO SUORA :-px:-px:-px
henry3bel
07-08-2008, 14:15
AHAHAHAHAHAHA!!!!
SE NEVICA ANCHE A PALERMO...MI FACCIO SUORA :-px:-px:-px
ATTENZIONE PERLINA CHE NON SUCCEDA DAVVERO!!!!:-px:-px:-px:-px:-px:-px
HO LETTO! GRAZIE ROX!!!
LISAAAA!!! MI SA KE QUALCOSA STA CAMBIANDO!!!!! :-brav:-brav:-brav:-rock
Perla, non mi voglio illudere prima del tempo e magari per niente, ma di solito dico: la prima volta è un caso, la seconda è una coincidenza...ma alla terza inizio a preoccuparmi!
....In questo caso inizio a preoccuparmi positivamente!! :):)
LISA
perlanera
07-08-2008, 14:25
ATTENZIONE PERLINA CHE NON SUCCEDA DAVVERO!!!!:-px:-px:-px:-px:-px:-px
Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! :):):)
:-px
perlanera
07-08-2008, 14:39
Perla, non mi voglio illudere prima del tempo e magari per niente, ma di solito dico: la prima volta è un caso, la seconda è una coincidenza...ma alla terza inizio a preoccuparmi!
....In questo caso inizio a preoccuparmi positivamente!! :):)
LISA
Io è già da un pò ke ho il sentore ke qualcosa sta davvero cambiando nei confronti di Elvis. Ieri sera mi chiama Rox, e mi dice ke al tg1 avrebbero parlato di Elvis...
Mio marito alcune settimane fa ha voluto come suoneria del cellulare, la canzone di Elvis "you don't have to say you love me", ieri è ritornato dal lavoro, dicendomi ke un suo collega, ha sentito la canzone e ha chiesto a mio marito una copia di un cd, con le canzoni di Elvis. Naturalmente le ho scelte io :)
(Stamane mi telefona per dirmi ke un altro suo collega vuole lo stesso cd) :)
Insomma..ci sono molti segnali positivi..
Ke dici?...mi preoccupo anch'io? :):)
rosannasnowbird
07-08-2008, 15:16
SI PERLA ...precoccupiamoci di diffondere ELVIS in tutto il mondo !!!!!!!!
:-brav:-brav:-brav:-brav:-brav
Io è già da un pò ke ho il sentore ke qualcosa sta davvero cambiando nei confronti di Elvis. Ieri sera mi chiama Rox, e mi dice ke al tg1 avrebbero parlato di Elvis...
Mio marito alcune settimane fa ha voluto come suoneria del cellulare, la canzone di Elvis "you don't have to say you love me", ieri è ritornato dal lavoro, dicendomi ke un suo collega, ha sentito la canzone e ha chiesto a mio marito una copia di un cd, con le canzoni di Elvis. Naturalmente le ho scelte io :)
(Stamane mi telefona per dirmi ke un altro suo collega vuole lo stesso cd) :)
Insomma..ci sono molti segnali positivi..
Ke dici?...mi preoccupo anch'io? :):)
Preoccupati, preoccupati!!!! Non esiste più bella preoccupazione al mondo!!! :):)
LISA
MALEDIZIONE DI BATMAN/1 - MORGAN SARA' OPERATO
http://www.leggonline.it/foto/20080804_morgan.jpg (http://www.leggonline.it/articolo.php?id=9776#)
Non c'è pace per i protagonisti dell'ultimo film di Batman. L'attore americano Morgan Freeman, 71 anni, uno dei volti più noti di Hollywood, è rimasto ferito «in modo serio» in un incidente stradale in Mississippi. Lo ha confermato la polizia, precisando che l'incidente stradale è avvenuto la scorsa notte nella zona di Ruleville, in Mississippi. L'attore è stato estratto dall'auto, sulla quale viaggiava in compagnia di una persona, e trasportato in aereo all'ospedale più vicino. Non sono stati finora forniti ulteriori dettagli sulle sue condizioni, tranne che l'attore era in grado di parlare.
MOLTE FRATTURE Il tre volte premio Oscar, viene definito in «buono spirito» dalla sua portavoce, dopo essere rimasto ferito in un brutto incidente stradale avvenuto ieri nei pressi di Charleston, in Mississippi, dove l'attore vive con la moglie. Freeman ha riportato la frattura di un braccio e di un gomito, mentre sarebbe meno gravi del previsto i danni ad una spalla. La 71enne star di Hollywood, trasferito in elicottero al 'Regional Medical Center' di Memphis, è rimasto lucido e ha anche scherzato con i medici al suo arrivo in ospedale. «Sarà sottoposto oggi pomeriggio, o domani, ad un piccolo intervento chirurgico per la riduzione delle fratture», ha fatto sapere Donna Lee, la sua portavoce. «Non ci sono indicazioni di abuso di alcol o stupefacenti. Molto probabilmente si è addormentato al volante», ha detto Ben Williams, sergente di polizia che è intervenuto sul luogo dell'incidente, precisando che «nessun altro mezzo o pedone è stato coinvolto». Freeman, uno dei protagonisti dell'ultimo film della saga di Batman «Il cavaliere oscuro», era al volante di un'auto quando sarebbe stato colto dal un colpo di sonno. Il veicolo, dopo che l'attore ne ha perso il controllo, si è capovolto più volte su se stesso. Accanto a lui era seduta una donna, identificata col nome di Demaris Meyer. Per estrarli è stato necessario tagliare le cinture di sicurezza. Le condizioni della passeggera, ricoverata presso lo stesso ospedale, sono definite buone.
Da www.cineblog.it (http://www.cineblog.it)
Morgan Freeman lascia l'ospedale
pubblicato: venerdì 08 agosto 2008 da Carla C. in: Attori (http://www.cineblog.it/categoria/attori) News (http://www.cineblog.it/categoria/news)
http://static.blogo.it/cineblog/morganfreeman280a.jpg
Morgan Freeman ha lasciato l’ospedale dopo il ricovero per il brutto incidente stradale della settimana scorsa. L’attore è stato operato ed ora sta decisamente meglio, dovrà soltanto portare un collare di precauzione per circa 8 mesi ma l’incubo è passato:
“Mi sento alla grande. Sto davvero bene. Ringrazio lo staff dell’Elvis Presley Hospital e anche le tante persone in tutto il mondo che si sono preoccupate per me. E’ fantastico scoprire quanta gente si prende cura di te e ti vuole bene”.
Siamo contenti sia tutto ok. E pensare che certi siti quel maledetto giorno davano come titolo: Morgan Freeman sta morendo, Morgan Freeman in fin di vita. Tié.
*******************
da www.barimia.it (http://www.barimia.it)
Morgan Freeman torna a casa ma non troverà la moglie
Il sito internet della rivista People fa sapere che Morgan Freeman è stato dimesso. L’attore premio oscar si trovava da qualche giorno nell’Elvis Presley Hospital di Memphis dopo il grave incidente stradale occorsogli nel nord del Missisipi mentre stava tornando a casa. Con lui viaggiava anche una donna ma lei non ha riportato conseguenze rilevanti. Freeman invece si è fratturato il braccio sinistro in più punti e si è anche ferito una spalla.
Sul momento le sue condizioni sono apparse molto serie e una volta essere arrivato in ospedale è stato immediatamente operato per ricomporre le lesioni multiple al braccio. Adesso, ormai fuori pericolo, ha potuto lasciare l’ospedale. I dottori gli hanno prescritto di portare un collare ortopedico per almeno sei mesi e il divieto assoluto di giocare a golf per il prossimo anno. Morgan Freeman ha dichiarato di sentirsi molto bene ed ha ringraziato lo staff medico che si è preso cura di lui e tutti i fan che gli hanno fatto sentire il loro affetto. Ora però dovrà affrontare anche il divorzio dalla moglie annunciato proprio nel periodo di degenza in ospedale.
Alessio Morrone
Da Rockol.it
Elvis (ancora) 'redivivo': in preparazione un disco natalizio
La speculazione dell'immagine dei grandi artisti del passato non sembra avere fine. Elvis, uno che ne ha viste forse meno da vivo che da morto, sarà il protagonista di un disco natalizio che lo vedrà, ancora una volta, circondato da interpreti femminili.
"Elvis Presley Christmas duets" conterrà alcuni brani natalizi cantati in passato dal King che, grazie alla tecnologia moderna, lo vedranno impegnato in duetto con alcune giovani cantanti come Carrie Underwood, LeAnn Rimes, Gretchen Wilson, Martina McBride e Amy Grant.
L'album è stato realizzato con il completo supporto della famiglia Presley. "Siamo felici che queste artiste abbiano 'collaborato' con Elvis per realizzare le nuove versioni delle sue canzoni natalizie", ha dichiarato Priscilla Presley. "Sono sicura che lui sarebbe stato orgoglioso di lavorare con loro".
Di seguito, la tracklist non ancora confermata del disco:
"I`ll be home for Christmas" con Carrie Underwood
"Blue Christmas" con Martina McBride
"Here comes Santa Claus" con LeAnn Rimes
"Silent night" con Sara Evans
"Merry Christmas baby" con Gretchen Wilson
"Silver bells" con Anne Murray
"White Christmas" con Amy Grant
"O little town" con Karen Fairchild e Kimberly Schlapman dei Little Big Town
"Santa Claus is back in town" con Wynona Judd
© Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l. (http://www.rockol.it/copyright.php)
(10 Ago 2008 )
Da www.pianetarock.it (http://www.pianetarock.it)
lunedì 11 agosto 2008
Elvis Presley: un disco "inedito" di duetti giusto in tempo per Natale
http://www.pianetarock.it/news/images/elvis.jpg
1) Un nuovo disco firmato Elvis Presley.
2) Pieno di collaborazioni con famose voci femminili.
3) In uscita per Natale.
Tre ingredienti che, messi nello stesso calderone, non possono che portare ad un unico risultato: un enorme numero di copie vendute.
Questo è quanto ci attende con "Elvis Presley Christmas Duets", album in uscita proprio a fine anno, realizzato con l'entusiastica collaborazione della famiglia Presley.
Priscilla, ex moglie del Re, ha dichiarato: "Siamo felici che la tecnologia attuale ci permette di realizzare un tale lavoro, in cui alcune delle più belle voci contemporanee duettano con Elvis, lui ne sarebbe felice."
Su quest'ultimo punto, sono certo che in molti (me compreso) avrebbero qualcosa da ribattere...
Per la cronaca, di seguito la tracklist completa di "Elvis Presley Christmas Duets".
"I'll be home for Christmas" con Carrie Underwood
"Blue Christmas" con Martina McBride
"Here comes Santa Claus" con LeAnn Rimes
"Silent night" con Sara Evans
"Merry Christmas baby" con Gretchen Wilson
"Silver bells" con Anne Murray
"White Christmas" con Amy Grant
"O little town" con Karen Fairchild e Kimberly Schlapman (Little Big Town)
"Santa Claus is back in town" con Wynona Judd
Usa/ Oggi anniversario morte Elvis,Memphis ricorda il Re del Rock
Fiaccolata ha aperto settimana di celebrazioni per "The King"
postato 4 ore fa da APCOM ARTICOLI A TEMA
Memphis, Tennessee, 16 ago. (Ap) - Trentuno anni fa, il 16 agosto 1977, il mondo si fermò costernato alla notizia della morte di Elvis Presley, trovato senza vita dalla compagna Ginger Alden nella stanza da bagno della sua casa di Graceland, vicino Memphis, in Tennessee.
Tanto bastò a trasformare il Re del Rock - una leggenda vivente all'apice del successo con oltre un miliardo di dischi venduti solo negli ultimi cinque anni - in un vero e proprio mito, complici le voci sul fatto che in realtà Elvis sarebbe stato vivo e che la morte fosse stata solo una messa in scena. Ancora oggi, come una moderna storia epica, c'è chi sostiene di averlo visto vivo e chi si appella alle cosiddette "dieci prove" per convincersi che non sia mai scomparso.
Di fatto, la casa del cantante, nato a Tupelo l'8 gennaio 1935, è meta di veri e propri pellegrinaggi, soprattutto da quando nel 1982 la sontuosa dimora è stata trasformata in un museo, una sorta di santuario del rock. Proprio da qui ieri sera alle 21.30 (le 3.30 del mattino in Italia) è partita la Candlelight Vigil, la fiaccolata che dà inizio all'Elvis Week, la settimana di celebrazioni in ricordo del Re del Rock.
Numerosi i fan che, come ogni anno, hanno partecipato all'evento e che resteranno a Memphis per tutta la settimana, partecipando agli incontri, alle rappresentazioni e alle celebrazioni in onore di Elvis, probabilmente ucciso da un cocktail di farmaci. "The King", il Re, stava infatti attraversando un periodo di forte depressione, complice anche la fine del suo matrimonio con Priscilla, che ottenne il divorzio nell'ottobre 1973.
da Virgilio notizie
(©L'Osservatore Romano 18 luglio 2008 )
A colloquio con madre Dolores Hart: negli anni Cinquanta star del cinema e oggi suora di clausura
Love me tender di un amore più grande
http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/167q04a2.jpg http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/167q04a1.jpg
In «Loving you» fu la prima attrice a baciare Elvis Presley sul grande schermo
di Silvia Guidi
Quello che madre Dolores cerca sempre di far capire a giornalisti, fan, semplici curiosi che le scrivono per posta elettronica, figli e figlie spirituali, ex colleghi dello star system e amici vecchi e nuovi è che non è mai veramente cambiata. Sfogliando l'album dei ricordi della sua vita, e le tante interviste rilasciate oltre cinquanta anni fa a tabloid e riviste di cinema, ci si accorge che è proprio così. Anche il nome è rimasto lo stesso: Dolores Hart, l'idolo dei teen-agers rockabilly, la protagonista di film di enorme successo come King Creole e Wild is the wind, con Anna Magnani e Anthony Quinn, la prima attrice che ha baciato Elvis sul grande schermo (in Loving you), la nuova Grace Kelly amata e odiata da milioni di fan ("Il flirt con Elvis è autentico o solo una trovata pubblicitaria per promuovere il film?", si chiedevano più o meno tutte le ragazzine d'America che affollavano i cinema dalla provincia profonda ai quartieri alti di New York nell'estate del 1957, ritagliando le sue foto per chiedere al parrucchiere di copiare il suo esatto tono di biondo), la brillante e sensibile interprete di commedie sofisticate a teatro è oggi madre Dolores, priora delle novizie nell'abbazia Regina Laudis a Bethlehem, Connecticut. La stessa donna, senza soluzione di continuità.
"Se hai fiducia in Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" scrivevano i cronisti dei tabloid in technicolor degli anni Cinquanta riportando le dichiarazioni di una giovanissima starlet dai luminosi occhi azzurri, stupiti della serena determinazione di una ragazzina cresciuta a Beverly Hills, contesa dalle majors e abituata a compensi a molti zeri, ma con una rocciosa determinazione a "fare la cosa giusta" come direbbe Spike Lee, o meglio, a tenere "il cuore al posto giusto" come consiglia la grande scrittrice cattolica americana Flannery O' Connor, a centrare ambizioni, aspirazioni, affetti e desideri sull'Unico che è in grado di rispondere alle attese del cuore.
"Se hai fiducia in Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" ripeteva Dolores ai giornalisti che le chiedevano rivelazioni sul suo prossimo film, intendendo davvero "qualsiasi cosa": dai riflettori di Hollywood alle trappole dello star system e gli sgambetti tra colleghi, dall'euforia del successo - all'inizio degli anni Sessanta era tra le giovani promesse più quotate della scuderia Metro Goldwyn Mayer - al timore di deludere le aspettative di un pubblico esigente come quello di Broadway, dall'angoscia della telefonata dell'agente o del responsabile del cast che non arriva, al dolore di dover lasciare il set e i colleghi dopo mesi di lavoro, vita in comune e preoccupazioni condivise.
"Se ti fidi davvero di Dio puoi affrontare qualsiasi cosa" ripeteva Dolores Hicks (il suo vero cognome) agli altri e a se stessa, anche le sfide private e le ferite invisibili all'esterno come il dolore per il divorzio dei genitori, divisi dall'alcol e dalla competizione nel lavoro - Bert ed Harriett Hicks erano entrambi attori -, i litigi continui in famiglia (Bert amava il gioco e la bella vita, "era un tipo alla Clark Gable", spiega la figlia), l'infanzia dalla nonna a Chicago, e, con il passare degli anni, la lotta con una vocazione tanto strana quanto affascinante, la fatica di dover lasciare l'amatissimo fidanzato, l'imprenditore californiano Don Johnson, perché Dio chiede la vita e la chiede tutta, secondo modalità totalmente impreviste, in modo misterioso ma inequivocabile, chiedendo una radicalità di scelta che fa paura a se stessi e agli altri, apparentemente assurda e incomprensibile anche per tanti credenti.
È stata la determinazione a prendere sul serio il suo desiderio di essere pienamente e totalmente felice a portare Dolores prima a voler essere una brava attrice, poi a non accontentarsi dei lustrini effimeri dei party postproduzione e di qualche titolo a sette colonne sui giornali, lasciando la gabbia dorata degli studios di Hollywood per il silenzio pieno di canti di un'abbazia benedettina in mezzo alle praterie del Connecticut, dove il lavoro è coltivare un appezzamento di 359 acri, mungere le mucche prima all'alba (la sveglia suona alle due di notte per il mattutino), curare la serra delle fragole e accogliere nel proprio cuore tutto lo smarrimento e la disperazione del mondo per offrirla a Dio con la pacata bellezza del canto gregoriano.
"Prima ancora di aver compiuto vent'anni mi sono accorta che lavorare nel cinema mi dava molta meno gioia di quello che mi sarei aspettata" racconta Dolores, per far capire che il suo lavoro non è stato un ostacolo, ma una strada al compimento della sua vocazione, la circostanza che le ha permesso di essere leale di fronte al suo desiderio di verità e bellezza, fino a scegliere la clausura. L'addio agli studios, infatti, arriva dopo il 1961, l'anno in cui interpreta Chiara in Francesco d'Assisi di Michael Curtiz; immedesimarsi con il personaggio la conduce a bussare sempre più spesso alla porta dell'abbazia di Bethlehem. "Ogni volta era più bello arrivare e facevo sempre più fatica ad andarmene. Ho capito che quella era casa mia".
Anche l'amicizia con Elvis, all'inizio della sua carriera, l'ha aiutata a capire che il successo non è sinonimo di felicità. "Mi chiedono sempre di lui, ovviamente" spiega madre Dolores, ricordandolo come "un ragazzo gentile e timido, con le orecchie rosse per l'imbarazzo di dover ripetere la scena del bacio. Io non sapevo neanche chi fosse, non era ancora così famoso. Mi stava molto simpatico perché mi chiamava signorina Dolores; a Hollywood solo lui e Gary Cooper mi chiamavano così. Elvis era un ragazzo buono e sensibile, ma col passare degli anni era sempre più triste e solo, e terribilmente infelice".
Madre Dolores, quando ha realizzato che la presenza di Cristo era l'unica vera risposta ai bisogni più profondi del cuore?
Potrei dire che è la risposta, la presenza di Cristo, che mi ha fatto capire meglio la domanda. Posso solo sperare di aver capito qualcosa di questa domanda con la testimonianza della mia vita. E soprattutto sperare che, grazie all'"evidenza visibile" della mia vocazione di religiosa capirò la profondità della presenza del Signore nella sua Incarnazione. Un rapporto vivo e personale con Cristo è necessario per capire che la Sua presenza è l'unica cosa veramente reale e veramente preziosa della nostra vita.
Quando ha deciso di uscire dal turbine di impegni, prove, riprese, interviste e tournée della sua carriera di attrice?
In realtà non ho mai davvero abbandonato il "turbine" della mia carriera di attrice, è qualcosa che vive ancora con me. Tanti attori sono venuti spesso all'abbazia per trovare risposte alla loro confusione e alle loro ferite, e sono felice che il mio essere qui apra a loro una strada personale, sia per loro un accesso privilegiato verso un luogo dove posare l'ancora, un'occasione per riconciliarsi con Dio nel modo più profondo e autentico possibile. I miei amici portano all'abbazia il flusso costante delle angosce che riempiono i loro cuori. Sono rimasta vicina alla comunità degli attori attraverso la loro presenza e attraverso la mia dedizione a loro.
Cosa ricorda con più affetto del suo lavoro a Broadway?
The Pleasure of His Company è stata la prima e unica volta che ho lavorato a Broadway. È stata un'esperienza meravigliosa che mi ha fatto conoscere alcuni dei più grandi artisti dell'epoca, come Cornelia Otis Skinner, Charlie Ruggles e Walter Able. Mi ha insegnato di più guardare Cyril Richard rubarmi la scena che seguire le direttive di un qualsiasi altro regista. Io pensavo di avere una speciale vis comica e uno speciale feeling col pubblico quando ero sul palcoscenico con lui; non mi ero accorta che gli spettatori morivano dal ridere perché Cyril, dietro di me, faceva delle buffe smorfie guardando il soffitto e tirandosi le orecchie. Un vecchio trucco da vaudeville? Certamente. Ma funzionava davanti al pubblico naïve di fine anni Cinquanta.
L'abbazia Regina Laudis è famosa in Connecticut per la sua stagione teatrale. Come è nata l'idea di costruire un palcoscenico accanto al convento?
Una cara amica, Patricia Neal, è venuta a trovarmi all'abbazia dopo la fine del suo matrimonio nel 1979, un dolore che l'ha provata molto. Abbiamo pensato che una delle cose più efficaci per farle riacquistare il senso della sua dignità e la consapevolezza del suo valore di persona era farla tornare su un palcoscenico. Ma prima dovevamo costruirne uno. Con l'aiuto di Patricia ci siamo riuscite. A metà degli anni Ottanta abbiamo inaugurato il "The Gary-The Olivia Theater", costruito in nome di Gary Cooper e sua figlia Olivia: è un teatro all'aperto da cinquecento posti, con spendide produzioni tutte le estati. Abbiamo rappresentato praticamente tutto Shakespeare e musical come MusicMan o Fiddler on the Roof l'anno scorso. Quest'estate metteremo in scena West Side Story.
</I>E continuerete a vendere i cd di canto gregoriano del coro Regina Laudis
L'anno scorso abbiamo inciso il nostro nuovo compact, L'annuncio del Natale, con una selezione di pezzi cantati che inizia con l'Avvento e accompagna l'ascoltatore fino all'Epifania. È una gioia speciale sentire la Genealogia di Cristo cantata dalla badessa come facciamo durante la messa di mezzanotte nella nostra chiesa Jesu Filii Mariae, e mi ha reso davvero felice accettare la proposta di leggere la traduzione inglese poi incisa sul cd, che si può ordinare tramite il nostro sito www.abbeyofreginalaudis.com (http://www.abbeyofreginalaudis.com). È stato uno splendido regalo iniziare il lavoro un anno dopo il passaggio alla casa del Padre della nostra fondatrice.
La badessa Benedict Duss nutriva un profondo amore per il canto, un amore che ha trasmesso a tutta la comunità fin dai suoi inizi, "imbevendo" di musica la nostra vita e chiamando esperti come Dom Joseph Gajard dell'Abbazia di Solesmes e Theodore Marier, celebre insegnante di canto e direttore di coro, per lavorare con le suore. Da subito la comunità ha iniziato a studiare canto e sviluppare un amore particolare per la bellezza del suo puro suono e la sua capacità di tradurre i misteri della Chiesa. La badessa ne era ben consapevole, e non ha lasciato niente di intentato perché la comunità fosse costantemente "colmata" e accompagnata della maestà della musica.
Una volta mi piacerebbe esserci :-rock
In migliaia si danno appuntamento ogni anno nella cittadina adriatica
Basettoni, tirabaci e rock'n'roll: gli anni 50 trovano casa nelle Marche
A Senigallia la nona edizione del «Summer Jamboree», il festival per gli amanti di Elvis e di «Grease»
SENIGALLIA - E' come salire sulla macchina del tempo di «Ritorno al Futuro» e fare un tuffo negli anni 40 ' e 50', un periodo ribelle e affascinante. Ritrovandosi letteralmente in un altro mondo, circondati da ragazzi in jeans con la cimosa (il mitico risvolto) di James Dean e ragazze con la frangetta in versione Olivia Newton John del musical «Grease» con le gonne larghe a pois. Insomma: tutto un fiorire di sneakers e brillantina.
IL FESTIVAL - Non siamo a Greaceland la famosa residenza-bomboniera di Elvis Presley, ma a Senigallia, nelle Marche, dove ha preso il via il «Summer Jamboree» (http://www.summerjamboree.com/) , il più importante festival di genere in Italia e il terzo per importanza nel mondo. Un viaggio nel passato, che richiama nella cittadina marchigiana decine di migliaia di devoti del genere, con i ciuffi impomatati alla maniera di "the Pelvis" rigorosamente con la Tricofilina - ovvero la famosa brillantina nella scatolina verde di latta in voga cinquant'anni fa –, che popolano le strade e le spiagge sotto gli occhi dei turisti e curiosi e che ammirano divertiti i juke box in azione o le band che suonano swing, jive e doo-wop, mentre dalla strada sfilano Chevrolet, Corvette e Cadillac.
«PASSIONE SENZA FINE» - L'intento degli organizzatori, partiti nove anni fa con il proposito di ricreare una atmosfera «di nicchia» , si è rivelato azzeccato al punto che il giocattolo funziona come un orologio svizzero. La kermesse dura dieci giorni dal (17-26 agosto) e scalda i cuori degli appassionati (e non solo) con un ricco programma di musica e cultura degli anni Quaranta e Cinquanta. Il "deux ex machina"dell'evento è il direttore artistico Angelo Di Liberto, un appassionato e cultore dell'epoca del primo mito americano, che ha realizzato l'incredibile sogno di far sognare gli altri. Si presenta al nostro appuntamento con una Chevrolet Bel Air del 1953 come utilitaria, la moglie in perfetto e ricercatissimo look anni 40' e due figlie di 7 e 8 anni rigorosamente con frangetta, che in qualche occasione cantano il jive. «La nostra è una passione senza fine che si nutre di oltre mille cd – ci racconta il carismatico Di Liberto - uno stile di vita in osmosi con il genere e la ricerca di innovare, partendo da un passato glorioso che ha espresso il meglio di se stesso in tutti gli ambiti, dopo la seconda guerra mondiale».
BASETTONI E ROCK 'N'ROLL - Siamo circondati da perfetti esemplari in stile che si atteggiano con naturalezza e grazia, improvvisando balli rock. «Gli amanti del genere non si travestono, è un modo come un altro per vivere differenziandosi – prosegue l'ideatore della kermesse – perché molti di loro non sanno cosa sia una polo nell'armadio». Il target dei nostalgici è dei più svariati: dai manager con basettoni, agli impiegati con i vinili nella ventiquattrore, ai pensionati con i cuori e le anfore tatuate all'epoca. Nel programma della manifestazione non mancano, tra i 24 dj e gli oltre 100 musicisti, anche artisti di calibro internazionale come gli Stray Cats, impegnati nel loro tour d'addio.
ACCONCIATURE TEXANE - Ma non solo virtuosismi a colpi di rock, anche i parrucchieri del decennio d'oro fanno faville come il texano, ormai di casa, Rob Schop, che si esibisce a colpi di sforbiciate raccogliendo consensi e sguardi ammirati. Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla prima edizione del 2000 quando le altre anime del Summer Jamboree, Alessandro Piccinini e Andrea Celidoni, proposero l'idea al Comune con il timore di non riuscire a superare le mille presenze. «E' stato fin da subito un successo – raccontano oggi divertiti – e nel 2007 abbiamo toccato le 150 mila presenze in sette giorni. La nostra più grande soddisfazione è che questo evento nel tempo è diventato un rock village per tutti». Qui, dove la passione per il Jamboree ha contagiato anche personaggi come Fiorello e Renzo Arbore, il telefono continua a squillare e le chiamate arrivano dalle Hawaii, dalla Nuova Zelanda, dall'Australia. Con un unico ritornello: ci rivediamo? Sì, stesso posto, stessa spiaggia, stesso rock.
Ambra Craighero
16 agosto 2008(ultima modifica: 17 agosto 2008 )
da Corriere della sera.it
perlanera
18-08-2008, 16:51
http://estb.msn.com/i/D6/284379A01233AF4F6BF81899DCA16.jpg
lunedì 18 agosto 2008 15.59.52
L'anniversario della morte di Elvis, Memphis ricorda Re del Rock
Una fiaccolata ha aperto settimana di celebrazioni per "The King (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=The%20King)"
http://img48.imageshack.us/img48/5821/f18848efaddb55e8c8fd5cezi4.jpg
© APCOM
Memphis, Tennessee, 16 ago. (Ap) - Trentuno anni fa, il 16 agosto 1977, il mondo si fermò costernato alla notizia della morte di Elvis Presley (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Elvis%20Presley), trovato senza vita dalla compagna Ginger Alden (http://search.msn.it/results.aspx?FORM=CONTXT&q=Ginger%20Alden) nella stanza da bagno della sua casa di Graceland, vicino Memphis, in Tennessee.
Tanto bastò a trasformare il Re del Rock - una leggenda vivente all'apice del successo con oltre un miliardo di dischi venduti solo negli ultimi cinque anni - in un vero e proprio mito, complici le voci sul fatto che in realtà Elvis sarebbe stato vivo e che la morte fosse stata solo una messa in scena. Ancora oggi, come una moderna storia epica, c'è chi sostiene di averlo visto vivo e chi si appella alle cosiddette "dieci prove" per convincersi che non sia mai scomparso.
Di fatto, la casa del cantante, nato a Tupelo l'8 gennaio 1935, è meta di veri e propri pellegrinaggi, soprattutto da quando nel 1982 la sontuosa dimora è stata trasformata in un museo, una sorta di santuario del rock. Proprio da qui ieri sera alle 21.30 (le 3.30 del mattino in Italia) è partita la Candlelight Vigil, la fiaccolata che dà inizio all'Elvis Week, la settimana di celebrazioni in ricordo del Re del Rock.
Numerosi i fan che, come ogni anno, hanno partecipato all'evento e che resteranno a Memphis per tutta la settimana, partecipando agli incontri, alle rappresentazioni e alle celebrazioni in onore di Elvis, probabilmente ucciso da un cocktail di farmaci. "The King", il Re, stava infatti attraversando un periodo di forte depressione, complice anche la fine del suo matrimonio con Priscilla, che ottenne il divorzio nell'ottobre 1973.
Ars-Emc
Da nwesitaliapress.it
Milioni di fans commemorano la morte di Elvis Presley
L'italo americano Joe Esposito rivela alcuni segreti della vita del "King"del rock
20.08.2008 14:08:33
http://www.newsitaliapress.it/media/articoli/hig/presley1.jpg
Memphis (Tennessee) - Il 16 agosto 1977, Elvis Presley,"The King" decedeva all'eta' di 42 anni, lasciando un retaggio di un miliardo e 300 milioni di album discografici, intorno al mondo, e 4.5 miliardi di dollari ricavati durante la sua pur breve esistenza spesa sui palcoscenici e davanti alle cineprese di Hollywood.
Quel giorno il mondo pianse il "re" del rock and roll", ed oggi, a 31 anni di distanza, milioni di "seguaci" continuano a ricordarlo, visitando la "Graceland", la villa che conserva i meravigliosi cimeli di uno dei piu' amati artisti della chitarra e del canto americano.
Il talento, la fisionomia, sensualita', carisma, buon umore, umilta' e bonta' d'animo di Elvis,non sono stati mai dimenticati, ma esaltati, specie dalla sua citta' il cui municipio ricava dai turisti e"afficionados" 150 milioni di dollari l'anno.
http://www.newsitaliapress.it/media/articoli/hig/presley_giornale.jpg
"Io non sono un santo, ma non ho mai compiuto atti che colpissero la mia famiglia, offendendo Dio", diceva spesso. "Da bambino, ero un sognatore. Molti di quei sogni sono divenuti realta'. E sin da allora ho imparato che senza una canzone il giorno non finisce mai, senza il canto un uomo non ha un amico e una strada non termina mai".
Trentatre furono i film che Hollywoode produsse, mentre la televisione infranse tutti i record esistenti, dei migliori cantanti. All'estero non furono sufficienti un miliardo di dischi,che meritarono il "Golden" record, "3 Grammy Award", "Outstanding Young men of the Nation Award" e migliaia di petali di rose lanciati dagli infervorati seguaci.
Elvis, un uomo umile ma intensamente conscio dei suoi doni unici, spendeva parte della sua vita alla ricerca della definizione spirituale, del perche', proprio lui. era stato scelto per essere Elvis Presley.
"Forse Dio mi ha scelto per essere anche il soldato Elvis Presley"? Non risolte sono le ricerche degli esperti rimasti al punto di partenza, ammirando, tuttavia, questo "fenomeno" umano-spirituale.
http://www.newsitaliapress.it/media/articoli/hig/presley.jpg
Elvis Aaron Presley nacque, da Vernon e Gladys Presley, nel piccolo villaggio di Tupelo (Mississippi) dove subi' l'influenza dei "gospel"-canti evangelici- e della contry music. Nel 1954 incise il suo primo disco prontamente acquistato dalla RCA Victor.Due anni dopo era gia' una "sensazione Internazionale".
A questo punto, ci sembra opportuno chiamare in campo un personaggio che fu parte integrante della carriera di Elvis. L'italo americano Joe Esposito, un aitante giovane, allora, - un po' meno oggi - il quale incontro' Presley, durante il servizio militare. E' nostro dovere ringraziare Joe per i cortesi suggerimenti nel completare il servizio. Per 17 anni, Esposito e' stato il "tour manager", l'intimo amico-consigliere del cantante, e chi piu' ne ha, piu' ne metta.
LA PAROLA A JOE ESPOSITO
http://www.newsitaliapress.it/media/articoli/hig/joe_esposito.jpg
"Alle dipendenze di Elvis, la vita non si svolgeva dalle 9 alle 5 del pomeriggio. Da un'ora all'altra non si sapeva mai quale nuova avventura ci attendeva. Tante cose, tanti momenti si sono avvicendati in questo periodo che dopo il suo trapasso ho cercato di "riepilogare" per i fedeli del grande cantante. Un lavoro improbo."
Elvis non e' mai incorso nello "Stagefright" (Timore del palcoscenico n.d.r), ma ammetteva di non sentirsi completamente a suo agio, era elettrizzato anche ad un concerto che donava elettricita' generata dalla folla. La parte favorita dal cantante, era quando concludeva sempre con la frase: "Till we meet again.May God bless you. Adios"
Joe, e' vero che Presley era stravagante, spendaccione, incurante dei dollari che la sua arte gli riversava a sacchi?
"Elvis era famoso per la sua "mania" di donare Cadillac, anelli, contanti, gioielli, ed altr in momenti d'impulso, ma questo particolare non e' molto conosciuto. Per esempio nel 1961 durante un concerto di beneficenza nelle Haway, raccolse 65 mila dollari per un "memorial"in onore delle vittime del tragico attacco giapponese a Pearl Harbor, Il memorial fu inaugurato un anno dopo."
"Per molto tempo. Elvis donava piu' di mille dollari alle cinquanta organizzazioni di carita' di Memphis. Si preoccupava di saldare i conti all'ospedale di persone sconosciute,acquistava case per la povera gente, liquidava debiti ed altro ancora." Un giorno, a ciel sereno decise di acquistare un cavallo che battezzo' "Spurt", (scattante), ma non sali' mai in sella".
Chi visita la Graceland Mansion dove sono conservati i piu' grandi cimeli del cantante?
"Oltre 600 mila persone-da tutto il mondo- visitano la famosa villa designata National Historic Landmark, mentre le Poste americane hanno usato la sua effige per una serie di francobolli commemorativi."
http://www.newsitaliapress.it/media/articoli/hig/esposito_presley.jpg
Chiediamo a Joe Esposito, che Elvis chiamava"The Lion*, (il leone) di riassumerci il triste periodo che distrusse l' Uomo dedito al canto e all'umanita'.
"Elvis aveva una pesonalita' mutevole,passiva, introversa. Per addormentarsi prendeva una pillola ( "Placidyl"), per svegliarsi aveva bisogno di ("Dexedrine"), ma, lentamente, solleticato dalla "banda della Mafia di Memphis" ( nessuna relazione con la "nota",) il totale delle droge ingerite sino al giorno della sua dipartita raggiungeva il numero di dieci, capaci di distruggere letteralmente il piu' forte fisico e mente di questa terra."
E la moglie Priscilla, dalla quale divorzio', non fu capace di frenarlo?
"Anche quella, si pensa, sia stata una causa della drogatura quotidiana di Elvis il quale, aggiunse nel suo "palmares" personale anche una serie di attrici, compagne in alcuni film, come la svedese Ann Margaret, Rachel Welsh, Dolores Hart, Barbara Eden, nonche', magnifiche ragazze che impazzivano per lui."
"Il resto è storia" conclude Joe Esposito.
La lunga, interminabile odissea di un idolo, che una cattiva compagnia di amici ed attori (la Mafia di Memphys) aveva condotto verso il baratro, giungeva al punto che il cantante penava a parlare, tremante, irriconoscibile, l'ombra di un uomo che chiedeva aiuto. Ad Indianapolis il 26 giugno 1977, ebbe luogo l'ultima performance, considerata la migliore, che non si vedeva da tempo.
http://www.newsitaliapress.it/media/articoli/hig/presley_fine.jpg
Elvis avrebbe dovuto presentarsi sul palcoscenico il 17 agosto, ma il giorno precedente la fidanzata Ginger Allen lo trovo' schiantato sul pavimento del "toilet". Era la fine.
Fu sotterrato nel cimitero di Forest Hill in Memphys, accanto alla madre,per essere riesumato,piu' tardi, e situato nella Graceland onde evitare il furto delle spoglie. Le investigazioni rivelarono che il dott. Nicholopus aveva prescritto ad Elvis oltre 10.000 dosi di sedativi e narcotici che generarono un' aritmia cardiaca per droga"combinata".
==========================
Faccio una considerazione personale: Ci sono migliaia di foto bellissime di Elvis Presley, eppure inistino nel mettere sempre la più brutta che ci sia e in questo articolo è stata messa ben 2 volte........... !!!!!! :-D
Non posso non pensare che non sia fatto APPOSTA:-D
finalmente, anche se sono in ritardo di 4 giorni, accontentiamoci.....:):):)
Ma che definizione ha usato?"schiantato "
ma era forse un aereo? :-D
hurt e' probabile.....anzi no......sono sicura che hanno scelto le foto piu' adatte per questo bellissimo pezzo di giornalismo......:-D
Ma che definizione ha usato?"schiantato "
ma era forse un aereo? :-D
hurt e' probabile.....anzi no......sono sicura che hanno scelto le foto piu' adatte per questo bellissimo pezzo di giornalismo......:-D
Infatti Carmen.
Anche il resto dell'articolo non è che si possa definire un perfetto italiano. Chissà magari è stato tradotto....... Vabbè dai l'importante è capire.
anche secondo me Hurt, l'articolo non è scritto con un italiano corretto......per questo penso che sia un pezzo tradotto... e comunque resta, dopo la lettura, almeno per il mio parere, tanta ma tanta delusione.......considerando che joe esposito seguiva sempre Elvis... e dopo 31 anni della sua scomparsa non sia stato un ottimo modo per commemorarlo.... :i :icon_confused: :? :-ex:-ex
Ritiro quel "FINALMENTE" scritto in grande.Dopo aver letto l'articolo ho provato un' amarezza. Nn me piaciuto x niente:
"Elvis aveva una pesonalita' mutevole,passiva, introversa. Per addormentarsi prendeva una pillola ( "Placidyl"), per svegliarsi aveva bisogno di ("Dexedrine"), ma, lentamente, solleticato dalla "banda della Mafia di Memphis" ( nessuna relazione con la "nota",) il totale delle droge ingerite sino al giorno della sua dipartita raggiungeva il numero di dieci, capaci di distruggere letteralmente il piu' forte fisico e mente di questa terra."
ma basta.......:-pib
"Elvis aveva una pesonalita' mutevole,passiva, introversa. Per addormentarsi prendeva una pillola ( "Placidyl"), per svegliarsi aveva bisogno di ("Dexedrine"), ma, lentamente, solleticato dalla "banda della Mafia di Memphis" ( nessuna relazione con la "nota",) il totale delle droge ingerite sino al giorno della sua dipartita raggiungeva il numero di dieci, capaci di distruggere letteralmente il piu' forte fisico e mente di questa terra."
Se questa intervista è vera, Joe Esposito si è segato le gambe da solo, perchè con la frase che ho messo in rosso nel quote, non solo mette sotto accusa tutta la MM, ma anche se stesso. Questo confermerebbe una mia teoria che le calunnie tornano sempre indietro come un boomerang :-prr
Cosa dire hurt magari lui c'e dentro fino al collo.Come dire" prima tiri il sasso, poi nascondi la mano" questo pultroopo e un discorso che puo durare fino l'infinito.....:-D
Il mitico Elvis è remix
21/08/2008 - 19:39Agostino Carollo, dj e produttore conosciuto come Spankox, ha prodotto il primo album remix di Elvis Presley, Elvis vs Spankox 'Re: versions'. Il nuovo album, trainato dal singolo Baby Let's Play House, gia' tra i piu' trasmessi dalla Bbc, contiene 11 brani del mito di Memphis riarrangiati e remixati. Il videoclip del singolo e' gia' cliccatissimo su YouTube. Il cd sara' pubblicato in formato deluxe, corredato da un book fotografico di 24 pagine con rare immagini di Elvis
Cosa dire hurt magari lui c'e dentro fino al collo.Come dire" prima tiri il sasso, poi nascondi la mano" questo pultroopo e un discorso che puo durare fino l'infinito.....:-D
A mio avviso. dopo la morte di Elvis, Joe Esposito è sicuramente quello che più di tutti si è riempito le tasche, alle sue spalle, tra emissioni di DVD e libri, in tutte le salse
A proposito di libri di Joe Esposito, visto che è stato tradotto in italiano :? mi permetto di segnalarvi di non spendere soldi per il Celebrate Elvis Vol. 1, perchè è un enorme bidone :-D:-D
gracemonic
22-08-2008, 10:03
Il mitico Elvis è remix
21/08/2008 - 19:39Agostino Carollo, dj e produttore conosciuto come Spankox, ha prodotto il primo album remix di Elvis Presley, Elvis vs Spankox 'Re: versions'. Il nuovo album, trainato dal singolo Baby Let's Play House, gia' tra i piu' trasmessi dalla Bbc, contiene 11 brani del mito di Memphis riarrangiati e remixati. Il videoclip del singolo e' gia' cliccatissimo su YouTube. Il cd sara' pubblicato in formato deluxe, corredato da un book fotografico di 24 pagine con rare immagini di Elvis
Baby Let's Play House
http://it.youtube.com/watch?v=iX-4__DdhzA :-brav:-brav:-brav
:-bac:-bac:-bac
gracemonic
22-08-2008, 10:08
A mio avviso. dopo la morte di Elvis, Joe Esposito è sicuramente quello che più di tutti si è riempito le tasche, alle sue spalle, tra emissioni di DVD e libri, in tutte le salse
A proposito di libri di Joe Esposito, visto che è stato tradotto in italiano :? mi permetto di segnalarvi di non spendere soldi per il Celebrate Elvis Vol. 1, perchè è un enorme bidone :-D:-D
Ok!!!
Ti diamo retta cara Hurt , perché sappiamo che sei sempre nel giusto! :-brav:-brav:-brav
:-bac:-bac:-bac
Michael Jackson, i 50 anni del re del pop "maledetto"
http://musica.tiscali.it/media/mic309.jpg_1657741505.jpg
Michael Jackson, star del pop (Kikapress)
Per festeggiare il suo 50esimo compleanno, il 25 agosto, uscirà una raccolta di successi, le cui canzoni sono state scelte dai fan online. Quattro giorni dopo il re del pop, Michael Jackson, spegnerà 50 candeline. Nato nella città di Gary (Indiana), fin dall'infanzia s'interessa alla musica, come del resto tutti gli altri componenti della famiglia.
La scoperta del padre padrone – Le sue prime esperienze le ha con i “Jackson Five”, il gruppo formato dal padre Joseph Jackson. Michael guida i fratelli a suon di musica ritmica e coinvolgente e il successo arriva immediatamente: dai piccoli show locali arrivano a un contratto con l'etichetta discografica "Motown". In soli sette anni i giovani ribelli hanno realizzato quindici album in soli sette anni, scalando le classifiche e sostenendo affollati tour.
Solista ribelle - Michael intanto registra anche alcuni album da solista con la Motown, ma nel 1975, a causa della limitata libertà artistica concessagli, il gruppo decise di non rinnovare il contratto e scegliere una nuova etichetta. Siglato un accordo con la Epic, i Jackson 5 diventano semplicemente i "Jacksons", anche se ormai il successo sembra averli abbandonati.
La fortuna arriva con "Thriller" - Michael nel 1978, è attore nelle riprese del film "The Wiz", con Diana Ross, e incide la colonna sonora. Lì conosce il leggendario Quincy Jones. Un anno dopo il primo album da solista "Off the Wall" e si aggiudica la vetta nelle classifiche americane e del mondo intero. Trascura il gruppo dei fratelli. Michael realizza il secondo album solista, "Thriller" (1982), rimasto in cima alle classifiche per 37 settimane e venduto più di 40 milioni di copie. Torna sui suoi passi. Nonostante il nuovo status da superstar, Jackson si esibisce nuovamente con i fratelli nel 1984 con Victory Tour. Questo evento spinge anche le sorelle Janet e La Toya a lavorare come soliste.
Capricci da star - Michael si dà alla campagna. Compra un ranch in California, ribattezzato Neverland, attrezzandolo a parco giochi e invitando ragazzi sempre più piccoli a visitarlo e stare ospiti da lui. Poi si dà esageratamente e patologicamente alla chirurgia plastica e diventa un bersaglio gradito per i tabloid di tutto il mondo. I suoi capricci iniziano ormai ad oscurare la sua immagine da star. Imperterrito continua a far chiacchierare. Nel 1985 acquista la ATV Publishing, che possiede i diritti di molte canzoni dei Beatles (oltre a materiale di Elvis Presley, Little Richard e altri), una mossa che a quanto sembra ha rovinato i suoi rapporti con Paul McCartney.
Aiuti ambigui per i bambini bisognosi - Alterna momenti dei generosità e il cantante insieme a Lionel Ritchie partecipa al progetto "We are the world" un singolo i cui proventi sono destinati ai bambini africani; all'interpretazione partecipano le piu' grandi stelle USA della canzone. Nel 1987 esce l'attesissimo album "Bad" che, sebbene raggiunga facilmente la vetta delle classifiche internazionali, non riesce comunque a eguagliare il successo di "Thriller". Nel 1991 "Dangerous" è un altro successo, ma negli USA l'immagine di Michael Jackson viene pesantemente ridimensionata dalle voci di improbabili molestie ai minori.
Sospetti di pedofilia - L'amore di Jackson per i bambini è noto, ma le sue continue, troppe attenzioni generano sospetti a non finire, regolarmente corroborati, nel 1993, dalla denuncia di un bambino "amico" del cantante, che lo accusa di molestie. Il 26 maggio 1994 si sposa con Lisa Marie Presley, ma il matrimonio naufraga solo due anni dopo. Jackson sposa quindi la sua infermiera che gli darà fra l'altro il primo figlio nel febbraio 1997. Nel frattempo esce "History", album doppio contenente successi e inediti. L'arista viene inserito nella Rock'n'Roll Hall of fame nel marzo 2001. Lo stesso anno si tiene un mega concerto al NYC 's Madison Square Garden per celebrare i 30 anni di carriera.
Dopo le accuse e i tre milioni di dollari, l’innocenza - Oltre ai tributi in suo onore da Whitney Houston, Britney Spears, 'N Sync e Liza Minnelli, il concerto vede la partecipazione dei Jacksons, insieme sul palco dopo quasi 20 anni. Il 25 ottobre 2001 Michael e i suoi migliori amici si riuniscono a Washington per un concerto benefico durante il quale viene presentata ufficialmente la canzone All-Star per le vittime delle Torri Gemelle. Nell'ottobre 2001 viene pubblicato "Invincible", che contiene il singolo "You rock my world" accompagnato da un clip che, nella tradizione di Jackson, vede l'apparizione cameo di Marlon Brando e altre canzoni che vedono l'apparizione di grandi star della musica come Carlos Santana nella canzone "Whatever happens". Nel novembre del 2003 esce la raccolta di successi "Number ones", ma anche la notizia che Michael Jackson, travolto dai debiti, dovra' essere arrestato per accuse plurime di molestie a bambini, con la possibilità di pagare una cauzione di tre milioni di dollari. Il processo si conclude il 14 giugno 2005, dopo che la giuria del tribunale di Santa Maria lo dichiara non colpevole, per tutti e dieci i capi di accusa che lo vedevano imputato.
Un aeroporto per ricordare Isaac Hayes?
http://img301.imageshack.us/img301/3467/isaachayeskh0.jpg (http://imageshack.us)
Isaac Hayes potrebbe avere presto un aeroporto a lui intitolato. Un membro del Congresso americano sta spingendo per dare allo scalo di Memphis il nome di “Isaac Hayes International”. Steve Cohen ha infatti scritto una lettera alle autorità aeroportuali della città del Tennessee sensibilizzandole sulla necessità di offrire al grande musicista un appropriato tributo. Tra i sostenitori dell’iniziativa anche Priscilla e Lisa Marie Presley, che in passato sono state contattate per dare il nome di Elvis Presley a quell’aeroporto. Essendoci già un memorial a lui dedicato in città ed essendo passato troppo tempo dalla sua morte, il consiglio comunale rinunciò all’iniziativa. Diversa la situazione per Isaac Hayes: l’artista recentemente scomparso (vedi News) non possedeva una dimora tale da diventare una sorta di Graceland e le sue gesta musicali sono brevemente illustrate solo nel museo della Stax Records. © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l. (http://www.rockol.it/copyright.php)
(22 Ago 2008 )
gracemonic
23-08-2008, 09:21
Un aeroporto per ricordare Isaac Hayes?
http://img301.imageshack.us/img301/3467/isaachayeskh0.jpg (http://imageshack.us)
Isaac Hayes potrebbe avere presto un aeroporto a lui intitolato. Un membro del Congresso americano sta spingendo per dare allo scalo di Memphis il nome di “Isaac Hayes International”. Steve Cohen ha infatti scritto una lettera alle autorità aeroportuali della città del Tennessee sensibilizzandole sulla necessità di offrire al grande musicista un appropriato tributo. Tra i sostenitori dell’iniziativa anche Priscilla e Lisa Marie Presley, che in passato sono state contattate per dare il nome di Elvis Presley a quell’aeroporto. Essendoci già un memorial a lui dedicato in città ed essendo passato troppo tempo dalla sua morte, il consiglio comunale rinunciò all’iniziativa. Diversa la situazione per Isaac Hayes: l’artista recentemente scomparso (vedi News) non possedeva una dimora tale da diventare una sorta di Graceland e le sue gesta musicali sono brevemente illustrate solo nel museo della Stax Records. © Tutti i diritti riservati. Rockol.com S.r.l. (http://www.rockol.it/copyright.php)
(22 Ago 2008 )
Non togliendo nessunissimo merito a
Isaac Hayes...
Ma cosa centra che é passato troppo tempo dalla morte di Elvis???
Se no fosse per Elvis , metà Memphis non essisteva oggi giorno!!!
Mi viene da piangere!
Che notizia di m....:-pib:-pib:-pib
Cerimonia commemorativa in onore di Elvis Presley
19 agosto 2008 - 09:00 di Joal Ryan
http://images.eonline.com/eol_images/Entire_Site/20070817/293.presley.elvis.081707.jpg
AP Photo
Con il passare degli anni, ci si sarebbe aspettati che, oltre ad un minor cachet, anche un numero di persone più ridotto, rispetto all’anno precedente, avrebbe preso parte all’evento commemorativo per il 31º anniversario della morte di Elvis Presley, a Graceland.
"Tuttavia, è ancora una celebrazione incredibile, a cui hanno partecipato 30,000 persone". Ha dichiarato Kevin Kern, delle Elvis Presley Enterprises.
Venerdì sera si è tenuta una veglia con candele in onore del cantante, in occasione della Elvis Week (ovvero ‘la settimana di Elvis’), ricorrenza tradizionale di Memphis, in Tennessee.
La Elvis Week di quest’anno, che era cominciata lo scorso sabato, è consistita delle solite iniziative: una convention per i fan; degli incontri con alcuni ex amici e costar di Elvis; una cena post veglia a base di spaghetti e altro.
Una delle cose che non viene permessa agli appassionati di Elvis, durante la Elvis Week, indipendentemente dall’anno di anniversario, è visitare il secondo piano di Graceland, in cui si trova la camera da letto dove dormiva il cantante ed il bagno in cui è morto, il 16 agosto 1977.
"È una domanda ricorrente: ‘Organizzerete un tour del piano di sopra?' E la risposta è no", ha detto Kern. "Erano stanze private della famiglia Presley e lo sono tutt’oggi".
"Le persone rispettano il divieto. Quando si visita Graceland, non è come entrare in un museo. Lo si percepisce come una casa”.
Un’abitazione abbandonata dal suo famoso inquilino 31 anni fa.
Fra gli altri personaggi noti venuti a mancare di recente ricordiamo:
· Jerry Wexler, reporter di Billboard, e futuro membro della Rock and Roll Hall of Fame, è deceduto a 91 anni, dopo aver contribuito a coniare l’espressione "rhythm and blues" per descrivere un tipo di musica definita in precedenza "race records". Grande produttore leggendario vincitore di Grammy, Wexler ha diretto brani classici di Aretha Franklin ("Respect"), Wilson Pickett ("In the Midnight Hour") e Percy Sledge ("When a Man Loves a Woman").
· George Furth, di 75 anni, era un attore che ha lavorato a circa 100 film e serie televisive, ed aveva vinto un premio Tony come sceneggiatore, per aver scritto il libro ispirato al famoso musical Company, realizzato da Stephen Sondheim nel 1970.
Da E! On line
gracemonic
25-08-2008, 08:48
Cerimonia commemorativa in onore di Elvis Presley
19 agosto 2008 - 09:00 di Joal Ryan
http://images.eonline.com/eol_images/Entire_Site/20070817/293.presley.elvis.081707.jpg
AP Photo
Con il passare degli anni, ci si sarebbe aspettati che, oltre ad un minor cachet, anche un numero di persone più ridotto, rispetto all’anno precedente, avrebbe preso parte all’evento commemorativo per il 31º anniversario della morte di Elvis Presley, a Graceland.
"Tuttavia, è ancora una celebrazione incredibile, a cui hanno partecipato 30,000 persone". Ha dichiarato Kevin Kern, delle Elvis Presley Enterprises.
Venerdì sera si è tenuta una veglia con candele in onore del cantante, in occasione della Elvis Week (ovvero ‘la settimana di Elvis’), ricorrenza tradizionale di Memphis, in Tennessee.
La Elvis Week di quest’anno, che era cominciata lo scorso sabato, è consistita delle solite iniziative: una convention per i fan; degli incontri con alcuni ex amici e costar di Elvis; una cena post veglia a base di spaghetti e altro.
Una delle cose che non viene permessa agli appassionati di Elvis, durante la Elvis Week, indipendentemente dall’anno di anniversario, è visitare il secondo piano di Graceland, in cui si trova la camera da letto dove dormiva il cantante ed il bagno in cui è morto, il 16 agosto 1977.
"È una domanda ricorrente: ‘Organizzerete un tour del piano di sopra?' E la risposta è no", ha detto Kern. "Erano stanze private della famiglia Presley e lo sono tutt’oggi".
"Le persone rispettano il divieto. Quando si visita Graceland, non è come entrare in un museo. Lo si percepisce come una casa”.
Un’abitazione abbandonata dal suo famoso inquilino 31 anni fa.
Fra gli altri personaggi noti venuti a mancare di recente ricordiamo:
· Jerry Wexler, reporter di Billboard, e futuro membro della Rock and Roll Hall of Fame, è deceduto a 91 anni, dopo aver contribuito a coniare l’espressione "rhythm and blues" per descrivere un tipo di musica definita in precedenza "race records". Grande produttore leggendario vincitore di Grammy, Wexler ha diretto brani classici di Aretha Franklin ("Respect"), Wilson Pickett ("In the Midnight Hour") e Percy Sledge ("When a Man Loves a Woman").
· George Furth, di 75 anni, era un attore che ha lavorato a circa 100 film e serie televisive, ed aveva vinto un premio Tony come sceneggiatore, per aver scritto il libro ispirato al famoso musical Company, realizzato da Stephen Sondheim nel 1970.
Da E! On line
Allora , Priscilla e Lisa Marie , hanno scelto bene Kevin Kern , a chi hanno venduto la gestione di Graceland.
Sei d'accordo Hurt?
Allora , Priscilla e Lisa Marie , hanno scelto bene Kevin Kern , a chi hanno venduto la gestione di Graceland.
Sei d'accordo Hurt?
A dire la verità non so chi sia questo Kevin Kern e che ruolo abbia alla EPE :?
Forse la tua considerazione è rivolta a Sillermann, quello che ha comprato l'85% della EPE, sul quale ho qualche riserva, perchè mi sembra stia facendo diventare Graceland una nuova Disneyland :?:?
gracemonic
25-08-2008, 10:00
A dire la verità non so chi sia questo Kevin Kern e che ruolo abbia alla EPE :?
Forse la tua considerazione è rivolta a Sillermann, quello che ha comprato l'85% della EPE, sul quale ho qualche riserva, perchè mi sembra stia facendo diventare Graceland una nuova Disneyland :?:?
Esatto...ho sbagliato persona , zut!
Detesto Disneyland , figuriamoci fare una bruta copia :-pib:-pib:-pib
valeria2
25-08-2008, 10:45
Sillermann non ha nessuna intenzione di fare di Graceland una nuova Disneyland,
i 250 milioni serviranno a riscostruire tutta la zona intorna a Graceland
visto lo stato di degrado in cui si trova
gracemonic
25-08-2008, 10:54
Sillermann non ha nessuna intenzione di fare di Graceland una nuova Disneyland,
i 250 milioni serviranno a riscostruire tutta la zona intorna a Graceland
visto lo stato di degrado in cui si trova
ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
meno male!
Che sollievo!
Grazie Valeria
:-brav:-brav:-brav
:-ge:-ge:-ge
valeria2
25-08-2008, 11:10
penso che Sillermann farà un buon lavoro
lui ha sempre detto di essere un grande fan di Elvis
gracemonic
25-08-2008, 11:31
penso che Sillermann farà un buon lavoro
lui ha sempre detto di essere un grande fan di Elvis
Sono contentissima allora!
Grazie ancora Valeria.
Buona giornata!:-bac
La Elvis Presley Enterprises e la Sony Bmg hanno scelto il ...
La Elvis Presley Enterprises e la Sony Bmg hanno scelto il talento creativo italiano per rilanciare il re del rock. Agostino Carollo, dj e produttore conosciuto con il nome di Spankox, ha infatti prodotto il primo album di remix di Elvis Presley, Elvis vs Spankox «Re: Versions», in uscita il prossimo 15 settembre in Inghilterra per la Sony Bmg e poi in tutto il mondo.
Il nuovo album, trainato dal singolo Baby Let's Play House, già tra i più trasmessi dalla Bbc, contiene 11 brani del mito di Memphis riarrangiati e remixati. Il videoclip del singolo è già cliccatissimo su YouTube. Il cd sarà pubblicato in formato deluxe, corredato da un book fotografico di 24 pagine con rare immagini di Elvis. Agostino Carollo alias Spankox ha all'attivo una lunga serie di hit (tra cui la ballatissima To The Club), e remix tra i quali Ti prendo e ti porto via di Vasco Rossi, realizzati con lo pseudonimo di X-Treme.
25/08/2008
da Il Tempo
Little Caroline
28-08-2008, 10:09
AVVISO DI SFRATTO: A STRONCONE E' IN SCENA IL ROCK & ROLL
Stasera alle 21.30 il concerto gratuito nella piazza della Libertà
Il gruppo AVVISO DI SFRATTO stasera da' un Concerto in Piazza della Libertà a STRONCONE - SPOLETO.
[... Un concerto all'insegna del buon umore e del rock anni '50. Il gruppo formato da due vosi, chitarra, basso elettrico, sax e batteria, dedica il concerto al mito "Elvis Presley". Il concerto è gratuito...]
FONTE: http://www.tuttoggi.info/articolo-8379.php
mannaggia queste cose a Milano non le fanno!!!!!!!!!!! UFF............
valeria2
29-08-2008, 15:31
un nuovo articolo su Elvis
"l'ntramontabile mito di Elvis"
su www.civisonline.it (http://www.civisonline.it)
valeria2
29-08-2008, 16:19
ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza
guitarman
29-08-2008, 16:27
ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza
....???? allora ke lo scrivi a fare se sai già le risposte di tutti???:?
ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza
Beh, anche se la maggioranza degli articoli su Elvis sono approssimativi, offensivi e gossipari, per fortuna esistono anche giornalisti che scrivono degli articoli positivi e questo è uno di quelli che purtroppo fa parte della minoranza.
Ben Venga!!!!!!!!!!!!:-brav:-brav:-brav:-brav
Un bell'articolo davvero, focalizzato principalmente sulla musica di Elvis e sulla rivoluzione sociale - e ovviamente musicale - che ha portato!!!
Lasciando perdere qualche piccolo errore...del tutto trascurabile...l'articolo di per sè è molto valido.
Mi fa davvero piacere!!! :-brav:-rock
LISA
ok io ho letto l'articolo
ora aspetto i vostri commenti "come sempre negativi"
allora vediamo "il Italia Elvis non lo conosce nessuno" "è considerato solo un ciccione drogato""nessuno lo rispetta come artista" ecc. ecc.
a voi l'ardua sentenza
Scusami Valeria 2 ....... non si giudicano gli articoli in negativo ......solo a prescindere....... ma si leggono.... si capiscono.....e poi i base a quello che é scritto si emette un giudizio ..........sai...... io non parto mai col fucile puntato :-pib , forse perchè di natura sono un' ingenua ottimista........o forse perchè mi aspetto sempre il meglio dagli altri ! cerca anche tu di non puntare alla guerra ! OK ciao..... con affetto!
Ha ragione Lisa ci sono alcuni errori, ma a grandi linee l'articolo può andare.
Little Caroline
30-08-2008, 22:07
Bhe, a parte degli errori qua e là, ha il pregio di non essere "buttato lì" ma di cercare di descrivere in qualche modo il grande impatto che Elvis ha avuto sul mondo della musica e non solo.
MUSICALmente. Marco Lodola a Pavia
Dal 3 al 7 settembre, al Porticato del Castello Visconteo di Pavia, una serie di sculture luminose, alte circa 4 metri, con soggetti dedicati ai grandi della musica (e della cultura). (m.t.)
http://www.style.it/t.gif
http://www.style.it/cont/photogallery/0808/2823/musicalmente-marco-lodola-a-pavia.asp29055img1.jpg
M. Lodola Love me fender
Marco Lodola l'artista nato a Dorno (PV) il 4 Aprile 1955 dopo gli studi all'Accademia delle Belle Arti di Firenze e di Milano, agli inizi degli Anni '80 ha fondato con un gruppo di artisti il movimento Nuovo Futurismo. A Pavia, durante il Festival dei Saperi 2008 espone una serie di opere in perspex e neon e lamiera del 2008 a tema musicale nel porticato del Castello Visconteo.
Evidente, in quest'opera, l'omaggio a Elvis Presley (e alla sua canzone Love me tender). Fender è la chitarra elettrica di Elvis.
Giuliano Palma: 'Tra le cover che vorrei registrare, diversi brani di Elvis'
Giuliano Palma parla di sé e della sua musica in un'intervista rilasciata oggi, mercoledì 2 settembre, al quotidiano La Repubblica: l'ex Casino Royale spiega come all'inizio della sua esperienza con i BlueBeaters avesse deciso di dedicarsi esclusivamente a un repertorio di cover, ma che dopo l'uscita del singolo originale "Se ne dicon di parole" le cose potrebbero prendere un nuovo corso.
Palma si è anche definito un grande fan di Elvis Presley, spiegando che i brani dell'artista scomparso "Suspicious minds", "Don't be cruel" e "Always on my mind" potrebbero presto diventare delle cover sue e della sua band.
Da rockol
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Non conoscendo questo Giuliano Palma, per capire meglio, sono andata a cercare un video. Eccolo......... non sembra male. Vero?
3AROhyigD08
Da LA STAMPA
3/9/2008 - LA STORIAhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif - MARIA GIULIA MINETTIhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
Obama-McCain, chi è più rock?http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifPopstar per i democratici, cantanti country per i rivali. Si dividono anche le chitarre. Ma la radice è la stessahttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=202&ID_file=308
VENEZIA
In un film delizioso passato qualche giorno fa a Venezia (titolo «Goodbye Solo», regista il giovane americano di origini iraniane Ramin Baharani) c’è una scena che potrebbe essere l’emblema della divisione di campo, anche musicale, fra repubblicani e democratici, tra un’America che rivendica la tradizione e un’America che rivendica il cambiamento. Nella scena in questione un giovanotto nero che fa il taxista accende la radio su una stazione che trasmette rock, e chiede al passeggero, un red neck bianco sui settanta: «Qual è il tuo musicista preferito?», e il vecchio proletario: «Be’, nessuno che tu conosca. Tu il vecchio Hank Williams sono sicuro che non l’hai mai neanche sentito nominare!».
Hank Williams, famosissimo negli Anni Cinquanta, è il prototipo della musica country come s’è cristallizzata a Nashville, Tennessee, nel periodo successivo alla Guerra mondiale. È lì che un genere musicale ibrido, intinto nel blues quanto il rock, quanto il rock radicato fra la povera gente, diventa una sorta di bandiera sonora issata nel giardino dei «valori americani», la musica che si suppone ascoltino i ragazzi patriottici dei manifesti di Norman Rockwell, la classe lavoratrice e cristiana della Bible Belt, la piccola borghesia che va in chiesa alla domenica, prepara il barbecue in cortile o parte per una gita con picnic.
Come appunto canta Hank nella sua famosissima canzone «Jambalaya» (la jambalaya è una specie di paella della Louisiana). Sentite: «Goodbye Joe, me gotta go, me-oh my-oh / Me gotta go, pole the pirogue down the Bayou / My Yvonne, the sweetest one, me-oh my-oh / Sun of a gun we’ll have big fun on the Bayou / Jambalaya, crawfish pie, filet gumbo... («Ciao Joe, adesso devo andarmene, con la mia piroga giù per il Bayou, dalla mia dolce Yvonne. Vecchio furbacchione, ci divertiremo un sacco giù nel Bayou, jambalaya, pasticcio di pesce, bistecca piccante…»). Roba semplice, come vedete, musica molto cantabile, contenuti che parlano al cuore.
E Johnny Cash, un altro campione della musica country, quando fa country sul serio, ah, che storie magnifiche tira fuori, di gente comune, comune e esemplare come Big John, protagonista di una ballata che fa venire i brividi. Big John è un minatore, grande, grosso e nessuno sa chi sia (forse un assassino?), ma al momento del bisogno, eccolo lì, l’eroe proletario: «Then came the day at the bottom of the mine, / when a timber cracked and men started crying. / Minors were praying, and hearts beat fast / and everybody thought they had breathed their last / cept’ John…» («Un giorno in fondo a un pozzo, una trave cedette e gli uomini cominciarono a piangere, i ragazzi pregavano, i cuori battevano forte, e tutti pensavano che fosse ormai finita, tranne John…»). John solleverà la trave e li salverà tutti, ma alla fine, come Porthos nel «Visconte di Bragelonne», soccomberà sotto l’immane peso.
Prevalentemente bianco il country, ma anche il blues è fino agli Anni Cinquanta musica per bene, per neri religiosi e timorati. Eppure sarà dal blues, dal rhythm and blues, che verrà fuori il rock, la musica del diavolo destinata a diventare la musica del progresso, del nuovo, dei giovani curiosi e spesso disperati. Bianchissimi i due protagonisti iniziali, Elvis Presley e Bill Haley (quello di «Rock around the Clock» e «Shake, Ratte and Roll», ricordate?), ma capaci di usare la pulsazione della musica «negra» per eccitare i teenager bianchi, scatenarne la sessualità tanto a lungo repressa. Siamo a un livello ancora inarticolato, ma la rivoluzione sessuale è quella che mette in moto tutte le altre.
Forse, a dare l’idea dell’abissale differenza tra i testi che abbiamo citato finora e i grandi testi del rock americano bastano poche righe di «Backstreets», la magnifica canzone di Bruce Springsteen (uscì nel 1975, nell’album che lo rese celebre, «Born to Run»): «Remember all the movies, Terry, we’d go see / Trying to learn how to walk like the heroes we thought we had to be / Well after all this time to find we’re just like all the rest / Stranded in the park and forced to confess…» («Ti ricordi, Terry, tutti i film che abbiamo visto, cercando di imparare a comportarci come gli eroi che credevamo di essere, e dopo tutto questo tempo scoprire che siamo come tutti gli altri, finiti a terra e costretti a confessarlo…»).
Il rock migliore riflette sulla vita, si interroga, guarda negli occhi la sconfitta, ha pietà dei perdenti, il country di Nashville lavora sui cliché. Il rock sperimenta sulla musica, il country si tiene care le forme già sperimentate da tempo. Detto così sembra quasi vero, e visto che il rock è la musica dei democratici e il country quella dei repubblicani, un po’ di vero c’è senz’altro. Ma nulla è meno etichettabile della musica, nulla più sfuggente ai cliché. Un grande regista progressista come Robert Altman ha dedicato il suo ultimo film, «Praire Home Companion», alla scomparsa di una celebre trasmissione country alla radio.
[quote=hurt;85615]Giuliano Palma: 'Tra le cover che vorrei registrare, diversi brani di Elvis'
......Palma si è anche definito un grande fan di Elvis Presley, spiegando che i brani dell'artista scomparso "Suspicious minds", "Don't be cruel" e "Always on my mind" potrebbero presto diventare delle cover sue e della sua band.
Essendo un fans di Elvis ...sicuramente darà il meglio di sè......:-brav:-brav:-brav
Credo che non siano molti i cantanti italiani che conoscono "Suspicious Mind", ma soprattutto "Always on My Mind":?
Deduco che nel definirsi fan di Elvis dica la verità :-rock
Un bell'applauso a Giuliano Palma, da parte mia :-brav:-brav:-brav:-brav
Credo che non siano molti i cantanti italiani che conoscono "Suspicious Mind", ma soprattutto "Always on My Mind":?
Deduco che nel definirsi fan di Elvis dica la verità :-rock
Un bell'applauso a Giuliano Palma, da parte mia :-brav:-brav:-brav:-brav
Concordo in pieno con l tue considerazioni!!!!!
Si ok d'accordo molto bene, bravo.
Ma è mai possibile che Elvis con tutto quello che ha dato alla musica,ci si riduca a ricordarlo (cover) con due o tre canzoni?
Musica; All'asta la prima chitarra bruciata da Jimi Hendrix
http://www.tendenzeonline.info/images/news/20080904_115058_402411D0.jpg
Roma, 4 set. (Apcom) - La prima chitarra bruciata sul palco da Jimi Hendrix sta per essere battuta all'asta a Londra, come pezzo di punta tra altri feticci del rock. Lo strumento, scrive la Bbc, potrebbe raggiungere la somma di 500mila sterline (oltre 600mila euro).
La chitarra Fender Stratocaster è stata suonata e bruciata durante un'esibizione improvvisata al Finsbury Park, a Londra, nel marzo del 1967. E' stata la prima volta che Hendrix ha dato alle fiamme una delle sue chitarre.
Tra gli altri 'rock memorabilia' che andranno all'asta ci sono il primo contratto dei Beatles, firmato nel 1962, e quella che si ritiene sia l'unica impronta digitale reperibile di Elvis Presley, immortalata su un porto d'armi.
Dieci anni fa l'addio a Battisti. Ma Lucio è vivo
http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/HIGH/20080907_33.jpg (http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=30604&sez=HOME_SPETTACOLO#)
ROMA (7 settembre) - Nove settembre 1998, impossibile dimenticare la morte di Lucio Battisti. Aveva 55 anni, stava male ed era ricoverato. Quando tutte le radio pubbliche e private cominciarono a passare le sue canzoni l'Italia capì cosa era successo. A distanza di dieci anni la sua tomba a Molteno, comune della Brianza dove ha vissuto a lungo, è ancora meta di pellegrinaggi. Un piccolo luogo di culto, però, ben lontano dai fasti di quelli di altri miti - l'esempio più eclatante è la Graceland di Elvis Presley - a conferma del rispetto dei fan per l'artista che scelse l'assenza.
«La visita alla tomba di Lucio Battisti è diventata un'abitudine costante», spiega il sindaco di Molteno, Nando De Capitani. La cappella dov'è sepolto l'artista di Poggio Bustone ha i vetri scuri ed è difficile leggere il suo nome. All'interno della cappella, dal poco che si può intravedere al di là dei vetri oscurati, lettere, bigliettini e dediche, sparsi qua e là sul pavimento. Il pellegrinaggio di concittadini e semplici curiosi è silenzioso, riservato, quasi a voler rispettare il carattere schivo del cantante. Anche quest'anno si è rinnovato il ricordo di Lucio Battisti, grazie a Un'avventura, le emozioni, la kermesse che il Comune organizza ogni anno per celebrare il concittadino, aperta ieri e che si chiude oggi. Tra le iniziative in programma, la mostra Un tuffo dove l'acqua è più blu, curata da Italo Gnocchi, una collezione di locandine e manifesti di concerti, tributi, e convegni che in questi dieci anni hanno ricordato Battisti.
Ma c'è anche tanta musica come quella di Maurizio Vandelli, ex Equipe 84, che ha inciso diverse canzoni di Battisti (Nel cuore, nell'anima, 29 Settembre) arrivando al top delle classifiche; e di Edoardo Bennato, che non ha mai interpretato brani dell'artista ma che ha fatto parte della Numero 1, l'etichetta per cui Lucio ha inciso i suoi più grandi successi degli anni '70. E per chi volesse leggere, è in libreria Lucio Battisti, la vita, le canzoni, il mistero di Leo Turrini edito da Mondadori.
Sempre più amata dal pubblico, la manifestazione non è però vista di buon occhio dalla vedova di Battisti, Grazia Letizia Veronese: solo la settimana scorsa ha fatto pervenire in Comune una lettera con cui diffidava dall'organizzare l'evento e dall'utilizzare l'immagine del marito. «È l'ennesima diffida che ci manda - ha detto il sindaco di Molteno, Ferdinando De Capitani - per impedire lo svolgimento di una manifestazione che evidentemente non le piace. Noi però siamo tranquilli perché, con questo evento, non ci siamo mai permessi di invadere la sfera privata della famiglia Battisti. Vogliamo solo ricordare l'artista e celebrarne il suo percorso musicale».
MANIE
Il (finto) Elvis fa il giro del mondo
Un fan si è fatto fotografare in numerose località turistiche: da Parigi all'isola di Pasqua, da Rio a Bali
MILANO - Elvis è vivo? Ha ballato davanti alla Tour Eiffel, ha cantato a Times Square con il celebre "naked cowboy" di New York, si è messo in posa ai piedi delle statue moai sull'isola di Pasqua, si è fatto fotografare sotto il Cristo Redentore sulla vetta del Corcovado a Rio de Janeiro. Nel suo tour mondiale ha toccato l'Australia, il Perù, Cile, Bolivia, Paraguay, Argentina, Messico. E ancora: l'Irlanda, l'Austria, l'Olanda, l'Italia e la Spagna. Niente male per uno che è morto nel 1977. Naturalmente non si tratta del vero Elvis Presley, ma di un suo fan, a dir poco sfegatato.
TOUR - Il 38enne Matt Hale dello Hertfordshire nel Regno Unito ha praticamente circumnavigato il globo col celebre costume d'ordinanza di Elvis, quello bianco che ha reso famoso il King of Rock and Roll. Come scrive sul suo sito, il vestito è costato solo 30 dollari. Nelle località più famose si è fatto scattare delle foto in cui ricrea le pose del suo idolo. L'uomo, un produttore radiofonico con la mania di Elvis, è diventato una vera e propria celebrità in Gran Bretagna, dopo che i tabloid hanno raccontato la sua singolare storia. «Vuol essere un tributo al Re», ha detto Hale. Non sempre, però, il suo outfit gli ha aperto ogni porta: è stato allontanato dal Louvre a Parigi, dalle rovine di Machu Picchu in Perù, dal cimitero di Evita Peron a Buenos Aires, mentre al festival dei sosia di Elvis in Australia si è piazzato ultimo. Il suo viaggio, tuttavia, proseguirà: prossimamente in Svezia, in Russia, in Cina, a Hong Kong e a Bali. «Spero solo che il mio costume di Elvis sopravviva a tutto questo. Pian piano si sta logorando», ha scherzato il finto Elvis.
Elmar Burchia-DAL CORRIERE DELLA SERA
non riesco a capire l'importanza di questa notizia!!!!!mi fà pena l'impersonator!!!!!!
Non c'è nessuna foto di questo pagliaccio????
Queste sono le persone che contribuiscono a rovinare l'immagine di Elvis!!!:-D
E' meglio non vederlo, tanto è ridicolo con la parrucca!! i pazzi sono ancora in libertà!!!
però se riesco lo posterò stasera.
My Way? Da riscrivere come nuovo inno del Grifone
08 settembre 2008| Giuliano Gnecco (gnecco@ilsecoloxix.it)
Un nuovo inno per il Genoa? Ci hanno provato in molti; il tentativo più autorevole nell’anno del Centenario, con Genova Blues, scritta a quattro mani niente meno che da Fabrizio De Andrè e Francesco Baccini, due icone della musica genoana. Nonostante i consensi ottenuti, la canzone non è riuscita a scalzare Un Cantico per il Mio Grifone, l’inno ufficiale che è nel profondo del cuore dei tifosi. Mica facile cambiare: è l’inno da 35 anni, ed è stato scritto da Peo Campodonico insieme a Gian Piero Reverberi, compositore - fra gli altri - di Gino Paoli, Luigi Tenco, Mina, Lucio Battisti, Faber, Eros Ramazzotti, nonché creatore dei Rondò Veneziano.
http://adv.ilsole24ore.it/5/ilsecoloxix.ilsole24ore.com/08/ros/583184958/VideoBox_180x150/OasDefault/default/empty.gif/35643932363331313438616134656530 (http://adv.ilsole24ore.it/5c/ilsecoloxix.ilsole24ore.com/08/ros/583184958/VideoBox_180x150/OasDefault/default/empty.gif/35643932363331313438616134656530)
Eppure, la (ri)scoperta della genoanità di Frank Sinatra dà nuovo fiato a coloro che propugnano un cambiamento: è possibile adattare per esempio My Way in chiave rossoblù? Peo Campodonico, che pure teoricamente dovrebbe difendere la sua Un Cantico per il Mio Grifone, è entusiasta all’idea: «Penso di sì, potrebbe essere un’idea - assicura - Anche Ma se ghe pensö sarebbe adatto per diventare l’inno del Genoa. Perché è il simbolo di genovesità e per toglierlo ad altri. Però si potrebbe fare anche sulle note di My Way; bisognerebbe coinvolgere anche Giorgio Calabrese, che è attentissimo a queste cose». Un altro pezzo da novanta della musica genovese e genoana: Calabrese ha scritto testi per Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Umberto Bindi,Enzo Jannacci, Mina, Gino Paoli, I Nomadi, Iva Zanicchi, Ornella Vanoni, Ivano Fossati, Charles Aznavour, Fausto Leali e numerosi altri big italiani e stranieri.
Insiste Campodonico: «Non sarebbe difficile trovare delle parole, sarei onoratissimo di collaborare a un progetto di questo genere. E poi con il Genoa è facile trovare ispirazione. Su due piedi mi viene in mente Il Genoa è la mia via, mi ha tracciato tutta la vita fin dall’infanzia».
http://adv.ilsecoloxix.it/adview.php?what=zone:42&n=a1d0c6e8 (http://adv.ilsecoloxix.it/adclick.php?n=a1d0c6e8)
E se domani, e sottolineo se (frase non casuale: è una delle più celebri scritte da Calabrese), il Genoa decidesse in cambiare il proprio storico inno? «Sarei più che felice - assicura Calabrese - Tutto sta a trovare i tempi per incontrarci»
C’è un problema tecnico: My Way è stata scritta dal francese Claude François con il titolo originale Comme d’abitude; sebbene sia stata resa immortale da Sinatra, è stata adattata all’inglese da Paul Anka. Il figlio di François, per i diritti d’autore, incassa una somma che si aggira sui 700.000 euro all’anno, e ovviamente ci sarebbero importanti royalties da pagare per poter utilizzare quelle note. «Questo aspetto non lo conosco perché non ho mai fatto una cosa del genere - ammette Calabrese - Ma si fa presto a informarsi». Fra gli altri hanno cantato My Way anche Elvis Presley, Nina Simone, Nina Hagen, Luciano Pavarotti, Ray Charles, Sid Vicious, i Gipsy Kings, Mina, Nina Hagen, Mireille Mathieu: mica poco. C’è un altro neo: «Non è una canzone facile da cantare in Gradinata», ammette Campodonico. Il quale però rilancia: «Si potrebbe fare un cd di canti genoani realizzati da grandi artisti, come i Delirium e Ivano Fossati, o Piero Cassano dei Matia Bazar».
L’alternativa? Strangers in the night: anch’essa si presta a un riadattamento.
http://img386.imageshack.us/img386/5775/elvispresleyworld801109go8.th.jpg
Ecco l'individuo che ha viaggiato per il mondo impersonando Elvis.:-pib:-D
http://img370.imageshack.us/my.php?image=elvispresleyworld801177ip4.jpghttp://img370.imageshack.us/img370/8360/elvispresleyworld801177ip4.jpg
spero si veda meglio ora:-pib
Adesso ho capito chi è !!!!
Adesso ho capito chi è !!!!
E chi è?.........non dirmi che oltretutto è un personaggio noto nel mondo dello spettacolo...nooooooooooooo...:diavolo:
E chi è?.........non dirmi che oltretutto è un personaggio noto nel mondo dello spettacolo...nooooooooooooo...:diavolo:
Ricordo che ne abbiamo parlato sul forum già l'anno scorso, credo proprio in questo topic.
E' un fan che fa tutte le "marce longhe" :) vestito con il jumpsuit, ma non mi risulta faccia parte del mondo dello spettacolo..... almeno lo spero:)
hai ragione Hurt è proprio un pagliaccio!!!:-D:?
nell'altro topic avevo detto che almeno faceva conoscere a modo suo Elvis...ma ci ho ripensato...è un pagliaccio!!
Che dite? Quella guardia così impettita, quando ha finito il suo turno si è nascosta da qualche parte a ridere a crepapelle??? :):):)
LISA
Da Tom Cruise a John Travolta: quando la chiesa diventa spettacolo
di Matteo Buffolo (http://www.ilgiornale.it/la_aut.pic1?ID=6019)
Ti promettono di aiutarti a scoprire le vere potenzialità del tuo corpo, a guarire col pensiero (perché secondo loro «il 90 per cento delle malattie è psicosomatico») e forse, visto l’alto tasso di star presente nella chiesa di Scientology, ti promettono anche il successo a Hollywood. Il prezzo da pagare però non è basso.
Perché, come Katie Holmes, potresti essere a Broadway, pronta per la prima della tua nuova pièce teatrale «All my sons», in cui reciti il ruolo della protagonista. Magari potrebbe essere anche il tuo debutto sul prestigioso palco di Broadway. Ma i nemici di Scientology sono ovunque, e allora, per il 16 ottobre, un gruppo di manifestanti potrebbe aver promesso di trovarsi davanti al teatro «perché vogliamo salvare Katie prima che la setta la rovini», come ha dichiarato il portavoce del gruppo durante una manifestazione davanti alla sede di New York della setta.
Chissà cosa farà per impedirlo uno dei leader del movimento, Tom Cruise. Che in questo caso è coinvolto personalmente, essendo anche il marito di Katie Holmes. Il pilota di Top Gun, dopo aver fallito con Nicole Kidman e Penelope Cruz, due sue ex fiamme che non hanno voluto saperne nulla della «chiesa», con la giovane Holmes ha fatto il colpaccio, arrivando a sposarla, proprio qui in Italia, sul lago di Bracciano, con il rito approvato dal fondatore Hubbard. D’altra parte, avendo lei dichiarato che «ho sempre sognato di sposarlo, guardando il poster di Top Gun», ci sarebbe stato poco che non avrebbe fatto per lui.
Forse potrebbe chiedere aiuto a un altro grande del cinema, come lui fiero membro del culto «scientologiano», come l’insospettabile John Travolta. Già, anche il ballerino/attore di Grease e La febbre del sabato sera è un eminente esponente. E assieme a lui ne fa parte anche Kirstie Alley, sua partner cinematografica in Senti chi parla e nei sequel Senti chi parla 2 e Senti chi parla adesso. Scientology insomma è sbarcata anche nelle migliori famiglie: chissà cosa penserebbe The King Elvis Presley se sapesse che sia sua moglie Priscilla che la figlia Lisa Marie seguono il credo hubbardiano. C’è poi chi, come Brad Pitt, Demi Moore e Oliver Stone ha preso qualche lezione, salvo poi preferire altri (e probabilmente meno costosi) lidi.
Ovviamente, fra nomi più o meno chiacchierati, nemmeno lo star system italiano è immune dall’infiltrazione di Scientology. Al punto che a cadere fra le rassicuranti (e costose) braccia del culto ci sarebbero anche Aldo Reggiani, indimenticabile protagonista nella Freccia Nera, e ora apprezzato regista teatrale e Elisabetta Armiato, prima ballerina della Scala. Oltre a tanta gente che non l’ha mai ammesso pubblicamente, lasciando tutti nel dubbio, come Roby Facchinetti dei Pooh o a chi, come Maria Pia Gardini che, presentata come sorella dell’impreditore Raul, fu portata per anni come esempio di celebrità conquistata alla causa. Maria Pia, arrivata in alto nelle gerarchie dell’organizzazione, in realtà era soltanto una cugina e in seguito lasciò il movimento in maniera molto critica.
D’altra parte il fondatore Ron Hubbard l’aveva detto sin dall’inizio: conquistare il cuore - e forse anche il portafogli - delle stelle era fondamentale. E puntava veramente in alto: fra i suoi obiettivi, sembra mai raggiunti, c’erano il premio Nobel Ernest Hemingway, l’inconfondibile baffetto di Charlie Chaplin e la «divina» Greta Garbo. Oltre a un insospettabile Walt Disney: chissà, forse Hubbard pensava che, conquistata la mente del creatore di Topolino, avrebbe potuto conquistare anche i cuori di tutti i suoi piccoli fan
Periodo ricco di uscite: Metallica, Slipknot, Queen, Oasis. Lenny Kravitz non canterà nei Velvet Revolver
di Cristiano Ghidotti
http://www.cremaonline.it/articoli/images/ru5216a.jpg
Musica - Il periodo di fine estate ed inizio autunno di questo 2008 verrà per un pezzo ricordato come uno dei momenti più prolifici per quanto riguarda il panorama musicale rock e hard rock.
Metallica, Slipknot, Queen e Oasis hanno deciso di spedire nelle rivendite i loro ultimi lavori proprio in queste settimane; diamo uno sguardo a cosa ci aspetta.
Partiamo con l'attesissimo nuovo lavoro della heavy metal band capitanata da James Hetfield che tra pochissimi giorni (12 settembre) renderà finalmente disponibile "Death Magnetic", full-lenght attesissimo e con il non facile compito di cancellare le non proprio ottime impressioni destate dal suo predecessore "St. Anger" (2003).
Per ingannare l'attesa, è possibile ascoltare in anteprima su MySpace (http://www.myspace.com/metallica) il primo brano estratto, "Cyanide".
Continuiamo con le sonorità piuttosto pesanti, segnalando la recentissima uscita di "All Hope Is Gone", disco degli Slipknot.
Un CD che, pur mantenendo intatta la furia dei nove mascherati sorprenderà con brani dalle influenze più heavy metal ma anche grazie a pezzi più melodici che denotano una evoluta capacità di songwriting. I ragazzi di Des Moines riescono a bilanciare rabbia, violenza e follia con parti più introspettive.
Il disco è disponibile anche in edizione limitata (digipak con 3 bonus track e un DVD di 45 minuti dedicato al making-of).
Per chi li volesse vedere dal vivo, la band sarà live al Palasharp di Milano il 18 novembre.
Attesissimo ma inevitabilmente guardato con grande sospetto dai fans di vecchia data della formazione britannica, il nuovo album dei Queen prosegue il suo cammino verso le rivendite.
"The Cosmos Rocks", questo il titolo del disco in arrivo nei negozi il prossimo ottobre (tredici anni dopo il suo predecessore), il primo di inediti che vedrà alla voce della storica band Paul Rodgers, in passato già al microfono di Free e Bad Company.
Al CD sarà allegato un DVD contenente la registrazione del concerto tenuto nel 2005 in terra nipponica.
E' grande l'attesa anche per il nuovo album degli Oasis intitolato "Dig Out Your Soul", in uscita il 6 ottobre e registrato a Londra negli storici Abbey Road Studios.
"The shock of the Lightning", primo singolo tratto dal nuovo lavoro del gruppo, è nel più puro stile Oasis. Scritto da Noel Gallagher, con la voce inconfondibile del fratello Liam e un robusto muro di suono, sta ad indicare che la band di Manchester continua a percorrere le strade del rock'n'roll.
Nuova uscita anche per Elvis Presley, o meglio, nuova operazione commerciale concepita per spremere ancora una volta il nome del King of Rock.
"Elvis Presley Christmas Duets", in uscita chiaramente nel prossimo periodo natalizio, vedrà la voce di Elvis affiancata da quella di alcune contemporanee interpreti femminili, grazie alle moderne tecnologie di missaggio.
Chiudiamo con una notizia dedicata a tutti i fans dei Velvet Revolver.
Dopo l'uscita di scena di Scott Weiland, ex frontman degli Stone Temple Pilots, si era parlato di Lenny Kravitz come nuova voce del gruppo ma il musicista ha smentito categoricamente la possibilità di una collaborazione.
Rock ‘n' Roll Riders15/09/2008 - 12.26 SAVONA
http://www.ponentenotizie.it/thumb_articolo.asp?f=th-bici spedizione patagonia.JPG
Viaggio su bicilette custom attraverso la Terra del fuoco. I protagonisti si lanceranno alla conquista delle lande sconfinate della Patagonia
Sabato 19 settembre, partirà la giovane spedizione savonese del progetto Rock ‘n’ Roll Riders, viaggio su biciclette custom attraverso la Terra del Fuoco per realizzare un video documentario che avrà per tema la spedizione attraverso un territorio significativo per la storia delle esplorazioni.
Sono sei giovani savonesi i protagonisti del progetto. Si tratta di Gabriele “mrCorto” Resmini (rocker, protagonista), Giovanni “Ianni” Quadrelli (capo scout, protagonista), Luca “Luther” Patrone (studente, protagonista), Mauro “Panic” Panichella (fotografo, regista, direttore fotografia), Riccardo “Tanazza” Viola (regista, operatore, direttore fotografia) e Giordano “Jops” Ravera (regista, operatore).
I protagonisti si lanceranno alla conquista delle lande sconfinate della Patagonia, con un mezzo al di fuori dell’ordinario: una bicicletta custom.
Un' avventura vissuta in “stile rock'n'roll”, dove ai momenti di pura profondità spirituale si mescolano momenti divertenti e documentaristici.
Il viaggio ha il significato di portare l’essere umano a confrontarsi con gli spazi immensi che offre il punto più meridionale del pianeta, dirupi e picchi montuosi coperti da piccoli ghiacciai e valli ammantate di brughiere rosso-oro, seguendo i passi del grande scrittore Bruce Chatwin.
I riders atterreranno all’aeroporto internazionale di Buenos Aires.
Nella capitale argentina verrà sviluppata la prima parte del video, caratterizzata dagli imponenti scenari metropolitani. Da qui inizierà il viaggio, a bordo di un piccolo motorhome per la città di Rio Grande alla conquista della Patagonia (distanza stimata 3070 km).
Una terra che i protagonisti cercheranno di conquistare con il solo ausilio della loro improbabile bicicletta, percorrendo 270 km della Ruta Nacional 3, nel tratto compreso fra le città di Rio Grande e Ushuaia, in puro stile on the road tra strade asfaltate e sterrati.
Costeggeranno il Lago Fagnano,una grande distesa d’acqua nel mezzo della regione, attraverseranno il piccolo villaggio di Tolhuin e il sublime Lago Escondido, dove le colline cadono a picco nelle profondità delle sue acque. Piccole deviazioni sulla strada principale comprenderanno la Estancia Viamonte e la Estancia Harberton fino a spingersi ancora più a sud; attraversando il Canal Beagle approderanno nell’Isla Navarino, una terra caratterizzata dalle sconfinate foreste australi, fino ad arrivare a raggiungere il vero obiettivo di quest’impresa, l’ultimo lembo di terra, la “fin del mundo”, Capo Horn.
L’impresa sarà filmata da due telecamere ad alta definizione, con mezzi di stabilizzazione delle riprese ( steadycam, crane ), e strumenti di acquisizione audio.
La partenza è prevista il giorno 19 settembre e il ritorno il giorno 12 Ottobre, così da sfruttare le condizioni climatiche favorevoli del luogo, attraversato da fortissimi venti e contraddistinto da bassissime temperature.
Contenuti: il video conterrà diversi momenti del viaggio:
La preparazione: Seguiremo i nostri Riders lungo alcuni dei momenti più divertenti, sfiancanti ed emozionanti della preparazione; i primi chilometri di allenamento in Italia con le bici che li accompagneranno in Argentina, le visite mediche specifiche e l’organizzazione logistica, creandone una sorta di anteprima del video.
La partenza: Il 19 settembre 2008 fuori dall’aeroporto di Milano Linate, verrà organizzato un incontro augurale, con amici, sostenitori e sponsor, seguito direttamente dalla redazione di Metro, che ne realizzerà l’articolo d’esordio.
L’avventura: All’arrivo in terra argentina i nostri eroi passeranno i primi due giorni nella capitale, dove tra la fatidica ricerca dell’Elvis Presley settantenne che ogni vero rocker crede ancora in vita e l’ultima organizzazione logistica, verrà girata la parte urbana del video, che aprirà ufficialmente l’avventura.
Successivamente, a bordo del loro piccolo camper, i Riders si inoltreranno nell’avventura vera e propria, la sconfinata e ostile Patagonia. La carovana muoverà in direzione Rio Grande e una volta raggiunta la cittadina, inizierà il percorso ciclistico; i tre registi/operatori seguiranno i Riders cogliendo ogni istante delle loro giornate, dalla sveglia alla tarda notte.
Ogni sera all’arrivo della tappa giornaliera, verrà caricata sul blog la foto del giorno e il “diario di bordo”, un mix tra visionari racconti alla Andrea Pazienza e descrizioni narrative.
I protagonisti dialogheranno in video con lo spettatore e racconteranno le proprie riflessioni e le emozioni, sia durante i momenti del viaggio, sia durante le soste per dormire, mangiare, visitare luoghi.
Sul finire del percorso, è previsto l'obbiettivo finale della spedizione: l’incontro con l’ultima discendente della popolazione indigena fuegina.
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Bell'avventura :-brav:-brav:-brav:-brav