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hurt
17-08-2006, 08:12
Propongo questo topic qul quale mettere tutti gli articoli che vengono scritti su Elvis.

Io inizio con questo.

Elvis, quando l'uomo era più forte del mito A 29 anni dalla sua morte, Sony Bmg racchiude in due DVD le ultime grandi esibizioni del Re del Rock - di Giorgio Casari.


Ricorre oggi il 29mo anniversario della scomparsa di Elvis Presley. Confinato nella dimora-santuario di Graceland a Memphis, in Tennessee, il re del rock muore il 16 agosto del 1977, a 42 anni, ufficialmente per aritmia cardiaca. In realtà era schiavo da anni di droghe e antidepressivi, ma soprattutto del suo mito. Un mito che ancora oggi sopravvive e che nel '77 il punk non aveva minimamente scalfito: i Sex Pistols dicevano ai loro primi concerti "amiamo Elvis, odiamo tutti gli altri".

Per ricordare la scomparsa di Elvis Presley escono oggi per Sony Bmg due DVD in cui sono racchiuse due delle migliori performance del Re del Rock. Due delle ultime, per un Re che si avvicinava al declino ma si dimostrava ancora capace di fare faville. La più vecchia è quella registrata negli studi NBC alla fine degli anni Sessanta, l¿ Elvis ¿68 Comeback, l¿altra è lo spettacolo che nel 1973 dalle Hawaii rimbalzò negli schermi di tutto il mondo, dal titolo Aloha From Hawaii appunto.

Elvis ¿68 Comeback all'epoca fu seguito in tutto il mondo da milioni di persone, ora i 94 minuti di esibizione davanti a un pubblico estasiato vengono riproposti a vantaggio dei fan e degli appassionati di rock in formato digitale. Lo show è intensissimo, fulminante: un vero riappropriarsi del suo scettro da parte del Re, senza discussioni ma con tanti applausi. Nei numerosi fuori scena ribadisce anche di avere mostrato alle band giovani che lui è il migliore di tutti e per un attimo verrebbe da credere in un magico rilancio della sua carriera.
La sua vicenda sarà invece fatta di altri, profondi, bassi e di qualche alto strepitoso, come l¿esibizione del 1973, l¿altra pubblicata su DVD, considerata il suo canto del cigno. Elvis è a Honolulu per un altro special televisivo Aloha From Hawaii. E¿ il 14 gennaio e in scaletta ci sono pezzi come Something di George Harrison o My Way, portata al successo dal vecchio Frank Sinatra, ma anche Hound Dog, Johnny B. Goode e See See Rider. Lui è vestito di bianco e vistosamente appesantito. Lo show però è ancora una volta impressionante: in mezzo alle mani di numerose ballerine esotiche - subito pronte a svenire nel retro del palco - Presley sfodera tutta la sua classe di entertainer, unita a una voce che è ancora ferma e penetrante.
Non c'è più traccia della febbre, come la chiamava un giornalista dell'epoca, dei suoi esordi: tutto è diventato uno splendido rito di autocelebrazione, una macchina perfettamente oliata che fotografa il culto di un personaggio che sta per essere schiacciato da se stesso, definitivamente. Aloha From Hawaii riprende il concerto e offre alcuni stralci inediti di un evento che all'epoca fu seguito da più di un miliardo di spettatori in tutto il mondo. Più di quelli che avevano assistito quattro anni prima allo sbarco del primo uomo sulla Luna.
(16 Agosto 2006)

askme
17-08-2006, 12:11
Io sono in contrasto con il giornalista.
Lo spettacolo del 68 era stato studiato apposta per il ritorno di Elvis,selezionando il pubblico, era composto da fans,quindi e' ovvio che questi ultimi fossero in delirio.
Lo spettacolo e' stato molto buono,a me piace molto.
Non sono d'accordo quando il Casari dice che Elvis e' appesantito nell'Aloha.
segue...

hurt
17-08-2006, 12:19
Pienamente daccordo con te Askme.

Diciamo che se sviluppiamo tutti questo topic, secondo me, abbiamo un quadro generale di cosa si dice soprattutto in Italia e di come viene detto.

gpelvis
17-08-2006, 14:20
in italia si dice poco,male e il tutto basato su pochissimi studi, oserei dire "per sentito dire..."

concordo con ask me riguardo 68 e aloha in più aggiungo che dal 68 al 73 Elvis non è che ha fatto credere di rilanciare la sua carriera, l'ha rilanciata sul serio e oserei dire ancora più in grande di quando non fece negli anni 50.

Clint Reno
17-08-2006, 20:08
in italia si dice poco,male e il tutto basato su pochissimi studi, oserei dire "per sentito dire...".

Assolutamente d'accordo...


dal 68 al 73 Elvis non è che ha fatto credere di rilanciare la sua carriera, l'ha rilanciata sul serio e oserei dire ancora più in grande di quando non fece negli anni 50.

Qui un pò meno...
Ciao

hurt
22-08-2006, 18:29
Quando ho letto questo articolo stamattina mi sono molto arrabbiata:-?, non per tutto il contenuto, che riporta anche tristi verità, ma almeno per una sua parte e soprattutto per il tono sarcastico con cui viene sviluppato. E' la solita storia che si ripete, purtroppo!!!!!!:-D :? :sad:

Che ne dite?

21/08/06

Chicche Tv: Elvis Presley alla Cbs poche settimane prima di morire

http://format.blogosfere.it/images/7_7.jpg (http://blogosfere.blogs.com/.shared/image.html?/photos/uncategorized/7_7.jpg)"Chicche televisive" è una nuova rubrica che mostra ,direttamente sul blog "Format-la tv vista da dentro", i filmati rari, inediti e curiosi del piccolo schermo.
Ad agosto avrà cadenza quotidiana, anche per risparmiarmi il lavoro di stesura dei testi del blog e per consentirmi di andare in vacanza per un po’!
Proseguirà con frequenza settimanale fissa nel resto dell’anno. Non perdetela!
I filmati che ho individuato in rete e che saranno visibili su queste pagine -ripeto, tutti i giorni, perché Format prosegue le sue pubblicazioni regolarmente tutta l’estate, ferragosto compreso- sono davvero preziosi e spesso sorprendenti!


Generosissimo con il pubblico a lui contemporaneo e postumo, magnanimo con la figlia e sua unica erede Lisa Marie, che a Natale 2004 lo ha ha ringraziato vendendo tutto l'enorme patrimonio ricevuto, Elvis Presley non è mai stato altrettanto prodigo con sè stesso. E' morto poco più che quarantenne nel 1977 imbottito di psicofarmaci e droghe di ogni genere. Secondo una biografia attendibile, avrebbe consumato negli ultimi due anni e mezzo di vita 19 mila pasticche di anfetamine e tranquillanti assortiti! L'uso di droghe e di psicofarmaci è cominciato per lui ,molto probabilmente, già nei primi anni di carriera. Lo dimostra il primo di questi video, del 1956, in cui non appare perfettamente lucido nel corso di un' intervista rilasciata al noto presentatore Wink Martindale. Il secondo è un documento straordinario della CBS: è il backstage di un concerto in compagnia di una sua piccola fan, datato giugno 1977, poche settimane prima di morire. Appare gonfio e intontito: il 16 agosto, sarà stroncato dall'abuso di droghe di ogni genere. La notizia della sua scomparsa è data nel terzo video, estratto dal Tg della WMC Tv Menphis, del Gruppo NBC.


21/08/06 in CHICCHE TV (http://format.blogosfere.it/chicche_tv/index.html) | Permalink (http://format.blogosfere.it/2006/08/uuuuuuuuvvvvvv.html)

hurt
22-08-2006, 18:32
Come prevedevo non sono riuscita ad inserire il link dei video, comunque, per chi è più bravo di me, cioè TUTTI, sono su Youtube.

MISSCLAWDY
22-08-2006, 19:07
http://www.youtube.com/watch?v=SZhmODfk6AI


http://www.youtube.com/watch?v=fabf20R2Ahk


http://www.youtube.com/watch?v=slqXtBZulEs

hurt
22-08-2006, 19:59
Heyla Miss........ grazie!!!!!!!!!!

Clint Reno
22-08-2006, 22:27
Purtroppo parecchie cose sono vere, ma nel giorno dell'intervista con Wink Martindale a me non sembra affatto impasticcato! Quello era solo un suo modo di atteggiarsi secondo me...
Ciao

hurt
23-08-2006, 00:35
Infatti condivido ANgelo: è la classica situazione del ragazzino di 19 anni, timidisssssimo, diventato improvvisamente famoso

guitarman
23-08-2006, 17:43
Memphis, gli Usa celebrano Elvis

Ventotto anni fa moriva il re del rock

A Memphis la chiamano "Death Week", la settimana della morte. Il 16 agosto di ogni anno il mondo intero si prepara a celebrare la scomparsa di Elvis Presley, morto a 42 anni nel 1977. Migliaia di persone sono già radunate a Graceland, la storica villa di Presley, dove per una settimana si susseguono appuntamenti ed iniziative che ricordano e "festeggiano" l'amatissimo re del rock'n roll.
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/249.$plit/C_0_articolo_270887_listatakes_itemTake_0_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo270887.shtml#)
Elvis morì per un attacco di cuore a soli 42 anni, sfatto dall'abuso di alcol e psicofarmaci. Sono passati 28 anni da quel 16 agosto, eppure Presley rimane una stella immensa nella storia della musica. Sono oltre 30mila i turisti che ogni anno partecipano alla cosiddetta "Elvis Week" e celebrano l'artista considerato il mito del rock con successi come "Hound Dog" e "Love me tender". La "settimana di Elvis" si è chiusa con il consueto "candlelight" e con centinaia di persone - che assiepate a Graceland - assistono alla competizione degli imitatori di Presley. Quest'anno 6 dozzine di candidati, provenienti dalla Spagna come dal Canada, hanno voluto partecipare alla "gara" e all'esibizione canora.
La carriera di Elvis comincia nel 1956. Presley prende parte ad uno degli spettacoli televisivi americani più visti, il Milton Berle Show. Quaranta milioni di spettatori assistono entusiasti alle sue esibizioni. E altrettanti milioni saranno i suoi guadagni e le copie di dischi venduti. Anche il cinema si occupa di Elvis che arriverà a girare 33 film. Il primo lanciò proprio la memorabile "Love me tender".

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/104.$plit/C_0_articolo_270887_listatakes_itemTake_1_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo270887.shtml#)
I fans lo ribattezzarono Elvis "the Pelvis", per come riusciva a muovere il bacino durante le sue performance sul palco. All'apice della sua carriera sembrava un mito intramontabile e le cronache di quegli anni narrano di una polizia in perenne difficoltà per garantire la sua incolumità dopo ogni concerto fino a permettergli di tornare sano e salvo nella sua Graceland, un edificio coloniale a Memphis circondato da un grande parco. Da una vecchia chiesetta sconsacrata Graceland è stata trasformata nella sua reggia.
In crisi per la morte della madre amatissima, Elvis si allontanò dalle scene per otto anni. Tornò protagonista nel 1968 con uan serie di concerti live con lo spettacolo "Elvis the special Comeback". Il suo ritorno fu vestito di pelle nera con lo stesso carisma e la stessa energia che avevano caratterizzato e catturato le generazioni durante il decennio precedente. Nel 1973 entra nella storia della televisione e dello spettacolo, con "Aloha from Hawaii via satellite", uno special che trasmesso in 40 paesi raggiunge più di un miliardo di spettatori. Il 12 febbraio 1977, inizia una nuova tournée che si conclude il 26 giugno. Deciso a prendersi un periodo di riposo, torna nella sua casa a Memphis. E' un giorno di piena estate quando viene ricoverato d'urgenza al Baptist Memorial Hospital. I medici lo dichiarano morto per aritmia cardiaca: sono le 15,30 del 16 agosto 1977.

guitarman
23-08-2006, 17:45
Elvis è ancora il re delle hit

Gb: Jailhouse Rock al numero uno

Elvis Presley resta The King: a 27 anni dalla morte, il singolo del 1958 Jailhouse Rock, ridistribuito nei negozi per commemorare il settantesimo anniversario della nascita del re del rock n'roll, svetta al primo posto delle classifiche britanniche. Il disco è il diciannovesimo numero uno di Elvis nel Regno Unito e il 999/mo a essere approdato al vertice delle hit parade del paese da quando le charts sono state istituite.
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/300.$plit/C_0_articolo_237773_listatakes_itemTake_0_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo237773.shtml#)
La casa discografica SonyBMG, titolare del copyright sulle opere del genio di Memphis, rimetterà sul mercato anche One Night, seguito la settimana prossima da A Fool Such As I e si prevedono altre vendite record. Potrebbe dunque essere nuovamente firmato Presley, il 1000/mo numero uno della classifica britannica dei singoli: l'unico contendente che potrebbe ostacolare l'ascesa al primo posto di uno dei due dischi è il brano Goodies della 19/enne star Usa di R&B, Ciara.
Non sorprende la fretta con cui la SonyBMG ripropone i successi di Presley: i suoi diritti d'autore cinquantennali sulle prime registrazioni del rocker scadono quest'anno e la major vuole trarne profitto fino all'ultimo. In base alle leggi comunitarie, chiunque adesso - scrive il quotidiano britannico The Times - potrebbe ridistribuire memorabili hit del 1954 come Blue Moon e remixarle per farne delle cover senza dover pagare alcun tipo di royalty.
Il successo di Elvis non e' certamente morto con lui: secondo una recente lista pubblicata dalla rivista statunitense Forbes, Presley con incassi annui pari a 32 milioni di euro, è la celebrità passata a miglior vita che guadagna di più. Il tutto è a vantaggio di Lisa Marie Presley, unica figlia ed erede del rocker, titolare della Elvis Presley Enterprises che attribuisce a lei i diritti derivanti dal nome e dall'immagine del padre. Robert F. XD. Sillerman, fondatore della società di promozione di eventi musicali e sportivi SFX Entertainment, sta rilevando l'85% dei beni del patrimonio della Presley, la quale manterrà i diritti relativi a Graceland e l'omonima tenuta, che ogni anno attrae 600.000 visitatori.

*è riferito al gennaio anno scorso

hurt
27-08-2006, 12:59
Pensate che quello che ho sottolineato sia vero???????????

Io l'altra sera a Ponzano ho visto più giovani che ultracinquantenni.


http://213.215.144.81/public_html/sysimages/logo_picc.gif (http://213.215.144.81/public_html/index.html)
"Prima di Elvis, non c'era niente", andava dicendo John Lennon. Parlava di Elvis Presley, il Re. Il Re è morto. Ventinove anni fa. Era il 16 agosto 1977, ed Elvis Aaron Presley fu trovato morto di un attacco di cuore, nella sua casa di Memphis, Graceland. Aveva 42 anni e il giorno dopo avrebbe dovuto cantare a Portland, Maine. Ventinove anni dopo, l'industria musicale e non solo musicale che aveva continuato a prosperare dopo la sua scomparsa (secondo la rivista Forbes, Elvis è la più ricca celebrità defunta), si trova di fronte un preoccupante invecchiamento del suo prodotto.


http://213.215.144.81/public_html/images/x/xeb_elvis2_tn.jpg (http://javascript<b></b>:newW('../images/x/xeb_elvis2.jpg','801','600',''))

Già, perchè Elvis va morendo. Giorno dopo giorno. . La folla dei turisti (650 mila l'anno) che visitano quotidianamente Graceland, è sempre più composta da ultracinquantenni, e i giovani e giovanissimi che li seguono difficilmente sono arrivati per scelta propria. I fans di Elvis, invecchiano (lui stesso avrebbe oggi 71 anni), e non c'è ricambio. I giovani americani lo conoscono poco, e conoscono poco la sua musica. Oggi sono comunque migliaia i fan da ogni parte del mondo che accorrono a Graceland per rendere omaggio e ricordare il Re. Ma meno degli anni scorsi. La Casa Bianca ha spedito a casa Elvis (ed ai suoi fan) una lettera dove ricorda che Graceland rimarrà "un luogo speciale nella vita culturale americana"."L'anniversario della morte di Elvis Presley dà l'opportunità a migliaia di fan da tutto il mondo di incontrarsi"...

MygirlMygirl
27-08-2006, 14:00
Be'..visto che io sono una di quei giovani che invece ha scoperto Elvis e che l'ha imparato ad amare... penso proprio che questo sedicente giornalista abbia scritto questo pezzo senza sapere bene di chi/cosa stesse realmente parlando (da dove salta fuori,Hurt?)
Di sicuro se si prende il caso Italia c'è da mettersi le mani sui capelli: l'industria culturale dello stivale fa abbastanza pietà (e non solo musicalmente parlando, ma anche letterariamente e artisticamente). Tuttavia noi di questo forum e i siti italiani dedicati ad elvis sono una prova che anche in Italia Elvis è vivo e vegeto... negli altri paesi d'Europa, poi, la situazione è ancor più gradevole.

hard headed woman
27-08-2006, 14:11
dal quel che ho letto il giornalista sembra per&#242; riferirsi alla gente che visita Graceland e forse &#232; vero che in questo senso ci sono pi&#249; ultracinquantenni! Ma questo perch&#232; semplicemente i giovani non hanno cosi tante disponibilit&#224; economiche, e memphis non &#232; new york..
cmq se da questo ha tratto conclusioni generali si sbaglia, perch&#232; i fans di elvis sono di tutte le et&#224;, dai bambini agli ultrasettantenni!
e in questo forum per esempio, mi risulta che ci siano molti piu fans under 30 che over 50!!

hurt
27-08-2006, 14:17
(da dove salta fuori,Hurt?)


Da Dagospia.com che è il sito di Roberto D'Agostino.

Non riesco ad incollare la sua foto ma se vai su www.dagospia.com (http://www.dagospia.com) lo vedi e senz'altro ti ricordi

hurt
27-08-2006, 14:22
e in questo forum per esempio, mi risulta che ci siano molti piu fans under 30 che over 50!!

Sul fatto del viaggio a Graceland, ti dirò che da quando seguo Elvis, mi sembra di aver capito che sono più interessati i giovani ad andarci che gli ultracinquantenni (anche perchè cominicano a scarseggiare, le risorse fisiche per sopportare un viaggio così lungo, il grande caldo e umidità, le lunghe attese, ecc)

Su questo forum, ad esempio, a quello che ne so io, ma Lisa potrebbe senz'altro darci conferma e/o smentita, c'è solo un utente con oltre 50 anni, gli altri hanno tutti dai 14 ai 38/39 max.

Quindi il caro D'Agostino o chi per lui si sbaglia.... e di parecchio

hard headed woman
27-08-2006, 14:54
dalla rivista "specchio" (la stampa) 13 luglio 2002, con Elvis in copertina dal titolo "Per sempre Elvis:ha rivoluzionato la musica leggera facendo impazzire i giovani di tutto il mondo. A 25 anni dalla sua scomparsa il re del rock rivive nelle classifiche, nel cinema, perfino nella pubblicit&#224;..."


ELVIS
Venticinque anni fa moriva il re del rock. Ma lui &#232; pi&#249; vivo che mai. Nel cuore dei suoi fans, nelle classifiche dei dischi, al cinema:sotto le spoglie di un piccolo extraterrestre...
(di Guido Furbesco)

Era il numero uno negli anni '50, quando conquist&#242; l'America a colpi di bacino e rock'n'roll. Lo &#232; stato nei decenni successivi, quando corpo e consumo di farmaci lievitavano vertiginosamente. Ha riacciuffato il trono oggi, un quarto di secolo dopo la sua morte. Elvis, il Re, &#232; tornato. Ed &#232; tornato alla sua maniera: sbaragliando la concorrenza per paizzarsi sul gradino pi&#249; alto del podio. Un vecchio brano del Mito, A little less conversation, &#232; stato affidato alle cure del produttore olandese Jxl e montato sulle immagini dell'ultimo spot televisivo della Nike. Una decisione storica, perch&#232; mai in passato era stato autorizzato il remixaggio delle canzoni di Elvis. Ora, quel brano &#232; da 4 settimane ai vertici della classifica dei dischi inglesi pi&#249; venduti e un'analoga performance &#232; data per scontata negli USA, patria del Fenomeno e terra promessa per tutti i suoi fans.
Elvis, "the king", &#232; tornato, ma sarebbe meglio dire che non &#232; mai andato via: dai negozi di dischi (tra l'altro &#232; appena uscito un monumentale cofanetto di 4 cd e 100 canzoni, "Elvis: today, tomorrow and forever"), dalle cronache dei giornali (l'anno scorso il suo nome &#232; stato legato a un'iniziativa di solidariet&#224; per le vittime dell'11settembre), dal cinema. Che gli rende omaggio nei modi pi&#249; diversi.
Prendiamo l'ultimo film di Walt Disney, Lilo e Stitch: Lilo, ragazzina hawaiiana, placa i suoi dispiaceri ascoltando i dischi del Re e quando si imbatte in Stitch, piccolo alieno spaziale, riesce a trasformarlo in un perfetto imitatore di Presley, con tanto di ciuffo e collettone bianco d'ordinanza. Insomma: si ride, ci si commuove, si batte i piede seguendo gli intramontabili ritmi di Presley, che - manco a dirlo - , firma gran parte della colonna sonora del film. "Avremo milioni di ragazzini che scopriranno Elvis e chiederanno ai loro genitori se hanno mai sentito parlare di questo signore", ha commentato Jack Soden, presidente della Elvis Presley Enterprises. Sfregandosi le mani, visto che Elvis &#232; tutto: icona, pilastro della cultura popolare americana, straordinaria miniera di dollari.
Se i vertici dell'impero commerciale del re del rock sperano che la pellicola Walt Disney dia un contributo diretto alla "causa", facendo nascere nuove e giovani schiere di fans, lo stesso obiettivo viene perseguito dalla casa discografica Bmg, in procinto di scatenare una faraonica campagna di promozione che culminer&#224; con l'uscita, a settembre, di una compilation con tutti i numeri uno messi a segno da Elvis nella sua inimitabile carriera.
L'occasione &#232; d'oro: il 16 agosto saranno passati 25 anni esatti dalla sua morte. facile, quindi, capire il fermento di queste settimane: il lavoro degli esperti di marketing, certo, ma anche l'agitazione dei fans, alla disperata ricerca di un posto dove dormire a Memphis.
Qui, dal 10 al 18 agosto, andr&#224; in scena la grande festa: l'Elvis Week, che riunir&#224; decine di migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. "E' dall'estate scorsa che stiamo lavorando a questo viaggio", dice Stefano Bardelli, presidente dell'Elvis Friends, uno dei due fans club ufficiali italiani. "Partiremo in 54, ma siamo costretti a lasciare a casa un po' di gente. Da quelle parti non si trova pi&#249; un buco".
Tutto esaurito, allora. Come quando il Re suonava dal vivo. Perch&#232;, ancora oggi, Elvis &#232; una religione che non conosce confini (sono pi&#249; di 600 i fans club ufficiali sparsi nei 5 continenti) e Graceland &#232; il suo santuario. Graceland, il kitch-mausoleo visitato ogni anno da 600mila persone, la residenza pi&#249; celebre degli Stati Uniti d'America. Casa Bianca di Washington esclusa.

hard headed woman
27-08-2006, 15:09
Uri Geller compra la prima casa di Elvis Presley all'asta su eBay (http://francescamariabersani.leonardo.it/blog/tag/aste/uri_geller_compra_la_prima_casa_di_elvis_presley.h tml)
http://images-srv.leonardo.it/progettiweb/francescamariabersani/blog/geller1.jpg
E' stata venduta all'asta su eBay la prima casa di Elvis Presley, acquistata nel 1956 al numero 1034 di Audubon Drive a Memphis. L'abitazione di quattro stanze in stile ranch &#232; stata comprata per 905.100 dollari dall'ex illusionista israeliano Uri Geller insieme a due soci. Lo ha annunciato lo stesso Geller, personaggio da sempre sul filo della cialtroneria per i suoi presunti esperimenti paranormali. Geller ha detto che la casa, da lui considerata "un pezzo di storia", verr&#224; restaurata per tornare ai vecchi splendori e accogliere comitive di bambini malati, palestinesi e israeliani. Inizialmente l'illusionista aveva offerto 300.000 dollari ma poi si &#232; scatenata la gara dei rialzi. Cos&#236; per comprare la casa, Geller si &#232; messo in societ&#224; alla pari con un avvocato di New York e una creatrice di gioielli svedese. Uri Geller, diventato famoso negli anni '70 perch&#233; "piegava i cucchiaini con il pensiero" (il trucco fu smascherato in seguito) conobbe personalmente Elvis Presley ed &#232; un collezionista di cimeli del Re del rock 'n' roll

hurt
27-08-2006, 15:33
Che poi, invece, Geller non ha potuto averla, perché i proprietari l'avevano già venduta ad altri. Mi risulta che abbia intentato causa legale, ma ha poche speranze, visto che le vendite su ebay non sono vincolanti per il venditore.

MISSCLAWDY
27-08-2006, 17:08
Sì ho letto che adesso è in corso la causa , bisognerà vedere come va a finire, ma lui ha poche possibilità di vincere.

hurt
27-08-2006, 17:19
Visto che parliamo di articoli, quello che trovate di seguito,con relativa traduzione, l'ho trovato per caso su Internet.
Lo scopo del post è puramente per farvi ridere!!!!!!!!!

FAccio solo un mio commento: Anche Cristo non è stato creduto..... lo diceva anche Elvis!!!!!!!!!

http://www.uncoveror.com/elvites.jpghttp://www.uncoveror.com/vigil.jpg
CULT WORSHIPS ELVIS PRESLEY AS GOD

A new religion is springing up throughout America, and in other parts of the world. Mainstream faiths dismiss it as a cult, but the numbers of its faithful are growing. The Presleyite Disciples, who are also sometimes called, “Elvites”, worship Elvis as their god. We spoke to a Minister of the Presleyite Disciples about his belief system.
“It has been twenty five years since our Lord and Savior, Elvis Presley, ascended into heaven. He is now sitting on his holy throne, looking down upon us.” Our reporter asked him if he was joking, and he insisted that he was perfectly serious. He went on to tell THE UNCOVEROR more about his cult, and their rituals.
“I was one of the original twelve who witnessed the vision of Elvis. On the first anniversary of The King’s passing, we gathered together at Graceland. We were the first, and last, tour group ever to be allowed upstairs. As we shared our stories of how he remembered him, we began to weep. A woman named Jessica exclaimed ‘Elvis! If only you were here with us, we could’…” He explained that before she could finish, a strong wind blew into the room, a haze formed in front of them that brightened to a blinding light, then The King appeared before them.
“Thank you, Thank you,” he said. “Don’t cry all the time, like you ain’t nothing but a hound dog. I am here.” We were overcome with a feeling of joy as he spoke to us again, saying, “I am The King. I have heard your voices crying out. I did not die one year ago, I returned home to heaven, where I was since the beginning, and will be until the end. Earth was not yet ready to receive me. I want you twelve to make them ready. Go to all the world and tell them that Elvis is Lord. Tell them that all their pain and sorrow can be washed away, if they will accept Elvis as their Lord and Savior, and follow me. You will lead my disciples, and make the world ready to receive me.” A bright light formed around him, and he began to fade into it. We started to weep again, but he waved goodbye, saying “Don’t you cry. I’ll be back again someday.”
“Our faith was founded that day, and we began to perform our rituals. He was the hunk-a hunk-a burnin’ love in that bush speaking to Moses. It was he who performed all miracles. We keep a small handgun near the TV whenever we watch to strike with wrath and mighty vengeance should it offend us, as he did. We wear costumes, to appear as he did, and we recite The Holy Trinity.”
I asked him what the Holy Trinity was, and he replied, “Dixie, The Battle Hymn of the Republic, and Hush Little Baby. We want all the world to hear our message. Are you lonesome tonight? Is your life all shook up? You can check out of the Heartbreak Hotel if you accept Elvis as your Lord and Savior. No Elvis, no peace. Know Elvis, know peace. In his memory, all Elvite women wear the cotton panties he enjoyed seeing on his female fans, and all of us eat peanut butter and banana sandwiches.”
I asked him how he felt about his organization being called a cult. He told me, “A cult is just what closed-minded people call a religion they don’t like. A small new religion is called a cult, and a large established cult is called a religion. To gain respect as an official religion, we are all putting “Presleyite Disciple" on our census forms under religion. Star Wars devotees have forced Congress to recognize Jedi as a real religion by doing this, and Elvites can, too.”
As strange as it may seem, the Elvites are not the only Elvis cult. There is also The First Church of Jesus Christ, Elvis. They even have a website. (http://jubal.westnet.com/hyperdiscordia/sacred_heart_elvis.html) Many people have a big problem with these groups. THE UNCOVEROR spoke to James Parsons, a man who knew Elvis while he was alive, and detests these Elvis Cults. “Elvis is dead. Let him rest, and by the way, Elvis did not like being called The King. He said that there is only one king, The King of Kings. He was a simple musician, and a religious man who would find the idolatry of the Presleyite Disciples and the rest of them highly offensive and troubling. I’ll bet that this whole thing is just a money grab like Scientology. Look at all the suckers that scam has taken!”
He told us that Elvis’ music touched and moved many people, and it is good that we remember him, but many fans obsession with him today borders on necrophilia. He also does not like Elvis impersonators. “Those idiots with their big hair wigs that look nothing like Elvis’ hair, and those ridiculous sunglasses that Elvis did not wear are not a tribute. They are making fun of him. It’s so disrespectful! Elvis was not a buffoon. These impersonators are buffoons.”
We will continue to investigate this story. The Elvites, may indeed be a money grab scam. Many con men have observed that an effective way to get rich quick is to invent a religion. One thing is certain; people’s devotion to Elvis is not going away. They gathered at Graceland, and braved pouring rain to observe the twenty-fifth anniversary of his passing. Many of the people who gathered were reciting The Lord’s Prayer. In twenty years, they may be reciting The King’s Prayer.

Da: www.uncoveror.com/elvites (http://www.uncoveror.com/elvites)

hurt
27-08-2006, 17:20
LA VENERAZIONE DI ELVIS COME DIO

In America e in altre parti del mondo, sta prendendo vita una nuova religione. Mentre le attuali fedi principalicontinuano a considerarla un culto, il numero dei suoi fedeli sta aumentando. I seguaci della Presleyite, che talvolta vengono chiamati “Elviti”, venerano Elvis come il loro dio. Siamo andati a parlare della sua “religione” con L’INCOVEROR, il Ministro della Presleyite Disciples.

“Sono passati 25 anni da quando il nostro Signore e Salvatore, Elvis Presley è salito in paradiso. Ora è seduto sul suo santo trono, guardando giù, verso noi.” Il nostro reporter gli ha chiesto se stava scherzando e lui ha ribadito che era assolutamente serio. Ha continuato, rivelandoci molto di più sul culto e i relativi rituali.

“Io ero uno di quelle 12 persone, che possono giurare di aver visto Elvis. Nel primo anniversario della morte del Re, eravamo tutti riuniti a Graceland. Siamo stati il primo e l’ultimo gruppo a cui sia stato permesso salire al piano di sopra. Una signora di nome Jessica gridò Elvis! Se solo tu fossi stato lì con noi, avremmo potuto….” Mi spiegò che prima che lei riuscisse a finire, entrò un forte soffio di vento, nella stanza, davanti a loro, si formò come una nebbia che brillava di una luce accecante e subito apparve il Re. “Grazie, Grazie” disse “Non continuate sempre a piangere, come se foste perseguitati. Sono qui.” Ci sentimmo sopraffati da una grande gioia quando ci parlò di nuovo, dicendo, “Sono il Re. Vi ho sentito piangere. Un anno fa, io non sono morto. Sono ritornato alla mia casa, il paradiso, dov’ero sin dall’inizio e dove starò fino alla fine. La terra non era pronta per ricevermi. Voglio che voi dodici la rendiate pronta. Andate in giro nel mondo e dite che Elvis è il Signore. Dite loro che tutto il loro dolore e la tristezza saranno spazzate via, se accetteranno Elvis come il loro Signore e Salvatore, e mi seguiranno. Seguite le mie regole e renderete il mondo pronto a ricevermi. “Intorno a lui si formò una grande luce e lui iniziò sfumare al suo interno. Abbiamo ripreso a piangere, ma lui ci salutava con la mano, dicendo “Non piangete. Un giorno tornerò”

Quel giorno abbiamo trovato la nostra fede ed abbiamo iniziato a fare i nostri rituali. Lui era quel hunk-a hunk-a burnin’ love che parlò a Mose, nella boscaglia. E’ stato colui che ha fatto tutti i miracoli. Teniamo una piccola pistola vicino alla televisore, per fare in modo di controllarci ogniqualvolta ci sentiamo assaliti dalla rabbia e da un grande desiderio di vendetta. Vestiamo in costume, per assomigliare a lui e recitiamo La Santa Trinità”. Alla mia domanda su cos’è La Santa Trinità, mi ha risposto “Dixie, The Battle Hymn of The Republic e Hush Little Baby. Vogliamo che tutto il mondo ascolti il nostro messaggio. Sei malinconico stasera?(Are you lonesome tonight?) La sua vita è disperata? (Is you life all shook up) Puoi controllare nell’ Heartbreak Hotel se accetti Elvis come il tuo Signore e Salvatore. Niente Elvis, niente pace. In suo nome, tutte le donne che fanno parte dell’Elvite vestono mutande di cotone che lui amava vedere indossati dalle sue fans donne e tutti noi mangiamo panini al burro d’arachidi e la banana.

Gli ho chiesto come si sentiva sapendo che la sua organizzazione viene definita un culto. “Un culto è la definizione che le persone di mentalità ristretta danno ad una religione che non piace. Una nuova piccola religione viene chiamato culto ed un culto che si è già ampiamente stabilizzato viene chiamato religione. Per guadagnarci il rispetto come religione ufficiale, stiamo inserendo tutte le “Regole della Presleyite” nei nostri modulo di censimento religioso. Con questo metodo, i fedeli della Star Wars hanno imposto al Congresso di riconoscere la Jedi come una vera religione e lo possono fare anche gli Elviti”.

Per quanto strano possa sembrare, gli Elviti non sono i soli che hanno il culto di Elvis. Esiste anche la First Church of Jesus Christ, Elvis. Hanno persino un sito (per entrare, cliccare nella versione inglese). Molte persone hanno un grosso problema con questi gruppi. L’ UNCOVEROR ha parlato con James Parsons, un uomo che conobbe Elvis quando era vivo, e che detesta questi culti di Elvis. “Elvis è morto. Lasciatelo riposare e in ogni caso, Elvis non amava essere chiamato il Re. Diceva che c’era solo un Re, il Re dei Re. Era un musicista semplice e un uomo molto religioso che riterrebbe l’idolatria della Presleyite e tutto quello che la riguarda, molto offensivo e preoccupante. Sono sicuro che tutta questa cosa è puramente un fatto per fare soldi, come Scientology. Guarda tutti quei babbei che fregature hanno preso!”

Ci ha anche detto che “La musica di Elvis ha toccato e mosso un sacco di gente ed è bello che lo ricordino, ma certe ossessioni di molti fans oggi sono al limite della necrofilia. Non gli piacciono nemmeno gli impersonators. “Quegli idioti con le loro grandi parrucche che non assomigliano assoltamente ai capelli di Elvis, e con quei ridicoli occhiali che Elvis non portava, non sono un tributo. Lo prendono in giro. E’ talmente una cosa senza alcun rispetto! Elvis non era un buffone. Questi impersonators, invece, sono dei buffoni.”

Continueremo ad indagare su questa storia. Gli Elviti, può anche essere una truffa per fare soldi. Molti truffatori hanno notato che effettivamente, un modo per diventare ricchi è inventare una religione. Una cosa è certa, la devozione della gente per Elvis non si allenta. Si ammucchiano a Graceland e affrontano piogge torrenziali per essere presenti al 25° della sua morte. Molte persone recitano The Lord’s Prayer. Probabilmente sono vent’anni che recitano The Lord’s Prayer

MISSCLAWDY
27-08-2006, 17:23
oh..my ..god!!!!:)

gabby
27-08-2006, 17:48
Ragazzi sono senza parole!:o

MygirlMygirl
27-08-2006, 18:00
Uh Signuuuuur.... -_-''''''''''

Neko
28-08-2006, 08:58
di solito cerco di rispettare le altre religioni...
ma qui... ma dai...
NO COMMENT....

guitarman
28-08-2006, 09:03
mi sn fatto la pip&#236; addosso dal ridere... :D

Gladys
28-08-2006, 09:40
Ogni giorno ce n'è una nuova...

MISSCLAWDY
28-08-2006, 18:18
mi sn fatto la pipì addosso dal ridere... :D
:-) :-) :-) :-) :-)
è tutto un business....

guitarman
31-08-2006, 09:09
26/3/2004
Beatles, i pi&#249; grandi del rock

La top 50 del magazine Rolling Stone


La rivista "Rolling Stone" ha pubblicato la classifica dei cinquanta immortali del rock. In vetta, senza grandi sorprese, il quartetto di Liverpool. I Fab Four, secondo il magazine musicale newyorkese, hanno lasciato una traccia indelebile nella storia del rock, ancora pi&#249; di leggende come Bob Dylan, Elvis Presley, i Rolling Stones, Chuck Berry e Jimi Hendrix.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/480.$plit/C_0_articolo_177311_listatakes_itemTake0_immaginet ake.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo177311.shtml#)
Gli immortali del rock
secondo "Rolling Stone"

1) Beatles
2) Bob Dylan
3) Elvis Presley
4) Rolling Stones
5) Chuck Berry
6) Jimi Hendrix
7) James Brown
8) Little Richard
9) Aretha Franklin
10) Ray Charles
11) Bob Marley
12) Beach Boys
13) Buddy Holly
14) Led Zeppelin

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/127.$plit/C_0_articolo_177311_listatakes_itemTake1_immaginet ake.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo177311.shtml#) 15) Stevie Wonder
16) Sam Cooke
17) Muddy Watters
18) Marvin Gaye
19) Velvet Underground
20) Bo Diddley
21) Otis Redding
22) U2
23) Bruce Springsteen
24) Jerry Lee Lewis
25) Fats Domino
26) Ramones
27) Nirvana
28) Prince

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/226.$plit/C_0_articolo_177311_listatakes_itemTake2_immaginet ake.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo177311.shtml#) 29) Who
30) Clash
31) Johnny Cash
32) Smokey Robinson
33) Everly Brothers
34) Neil Young
35) Michael Jackson
36) Madonna
37)Roy Orbison
38) John Lennon
39) David Bowie
40) Simon and Garfunkel
41) Doors
42) Van Morrison
43) Sly and the Family Stone
44) Public Enemy
45) Byrds
46) Janis Joplin
47) Patti Smith
48) Run-DMC
49) Elton John
50) The Band


vorrei saxe ki &#232; ke ha fatto la classifica.... HA MAI ASCOLTATO DEL ROCK?

hurt
31-08-2006, 09:15
vorrei saxe ki è ke ha fatto la classifica.... HA MAI ASCOLTATO DEL ROCK?

Probabilmente un fan dei Beatles e di Bob Dylan

Gladys
31-08-2006, 10:04
Probabilmente un fan dei Beatles e di Bob Dylan

Concordo...

MISSCLAWDY
31-08-2006, 11:31
mi sa pure a me..se Bob Dylan è rock, io sono la figlia segreta di ELVIS!!:-)

askme
31-08-2006, 11:45
Le stesse cose, sarebbero state dette se primo ci fosse Elvis.

hard headed woman
31-08-2006, 11:51
bob marley rock??!!

i beatles e bob dylan prima di elvis???!

nn ho parole...

Clint Reno
31-08-2006, 12:17
Una delle solite classifiche fatte a cavolo...
Ciao

Marzia1969
31-08-2006, 13:36
Chiss&#224; perch&#232; queste classifiche, con questi risultati, ci sono solo in Italia. Casualmente, negli altri stati, le cose vanno diversamente! :evil:
Marzia1969 :lol: :lol:

LIFE IS EASIER IF YOU WEAR A SMILE!

MygirlMygirl
31-08-2006, 14:00
A parte la bufala delle prime posizioni...
MADONNA prima di JANIS JOPLIN E PATTY SMITH?!?!?!? O_O
MA STIAMO SCHERZANDO!?!?!?!?

hurt
01-09-2006, 17:51
L'ultima foto di Elvis

giovedì 31 agosto 2006 06:30:35 da Gianluca Pezzi
http://www.deluxeblog.it/uploads/elvis.JPGUna foto irrinunciabile per i collezionisti di memorabilia di Elvis Presley ma anche un vero e proprio pezzo di storia.
Quella messa all'asta su Ebay (http://cgi.ebay.com/THE-LAST-PHOTO-TAKEN-OF-ELVIS-PRESLEY-ALIVE_W0QQitemZ250022362408QQihZ015QQcategoryZ1088 57QQrdZ1QQcmdZViewItem) è infatti l'ultima foto del Re del Rock, scattata presso il Baptist Memoraia Hospital alle 00:28 del 16 Agosto 1977: poche ore prima della sua scomparsa.
Il fotografo sarebbe un familiare di Elvis mentre la data sul dorso della foto proverebbe la sua autenticità.
4900 dollari la quotazione mentre scriviamo: riuscirà questa foto a raggiungere i 10.000 prima della conclusione dell'asta?

hard headed woman
02-09-2006, 13:24
http://cgi.ebay.com/THE-LAST-PHOTO-TAKEN-OF-ELVIS-PRESLEY-ALIVE_W0QQitemZ250022362408QQcmdZViewItem

a quanto pare l'asta &#232; finita e non ha avuto nessun'offerta!!

strano... che dite, probabilmente &#232; un falso?

hurt
02-09-2006, 13:39
Se devo dire la verità, la cosa mi rende felice, perchè tutto questo sciacallaggio mi disturba proprio.

E per dirla tutta, non mi pare che questa foto sia stata fatta poche ore prima del triste evento, ma molto tempo prima.

Chi ne sa più di me, dica la sua. Adoro imparare.

MISSCLAWDY
02-09-2006, 16:23
La foto io l'avevo vista in molti siti , ed è l'ultima foto scattata ad Elvis , fatta la sera prima della morte. Mi pare strano che non ci siano state offerte...se lo sapevo la facevo io!:)

Luca77
02-09-2006, 18:39
A dire la verità Miss io quella foto la vidi all' Heartbreak Hotel nell'ottobre 2004 da un simpatico giovanotto italo-tedesco conosciuto li.
Aveva un "diario di bordo", quasi un album con alcune foto ed
altrettante stampe e ritagli, con appunto questa.
La sua versione però era che fu scattata al di fuori della casa di
Elvis pochi giorni prima. :? :? E quindi la conservava in maniera
particolare.
Nulla di più !

Clint Reno
13-09-2006, 18:06
UNO STUDIO DI MASSIMO POLIDORO SULLA FINE PIÙ O MENO MISTERIOSA DI OTTO ICONE DEI NOSTRI TEMPI
Elvis Presley è vivo e Bruce Lee è morto tre volte

di Andrea Scanzi

Questo libro piacerebbe a Gil Grissom, il capo della Polizia Scientifica di Las Vegas attorno a cui ruota la serie Csi. Si intitola Elvis è vivo! (Piemme, pp. 431, e17,90) ed è un’indagine su otto divi più o meno misteriosamente scomparsi: Marilyn Monroe (morta nel 1962), Luigi Tenco (1967), Jim Morrison (1971), Bruce Lee (1973), Pier Paolo Pasolini (1975), Elvis Presley (1977), John Lennon (1980) e Kurt Cobain (1994). L’autore, Massimo Polidoro, conduce Legend Detectives su Discovery Channel ed è tra i fondatori del Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. Otto files scomodi, otto incartamenti spinosi. Una ricognizione rigorosa ma non asettica: «Non volevo limitarmi solo agli aspetti legali o di Polizia scientifica», scrive Polidoro. «Ho deciso che avrei raccontato le vicende di otto icone partendo ogni volta dalle circostanze della morte per ricostruire, a ritroso, tutta un’esistenza, fino a giungere al momento fatale».

Elvis è vivo! applica gli strumenti di ricerca storico-scientifica alle morti di otto miti. Davvero Marilyn Monroe si uccise, o rimase vittima di un complotto dei Kennedy? Fu vero suicidio quello di Tenco? Era solo, Pino «la Rana» Pelosi, quando si fece scempio del corpo di Pier Paolo Pasolini? I misteri sono tuttora alimentati da una serie sconfortante di errori di base: indagini sbadate, autopsie arruffone, desideri di insabbiamenti e contaminazioni delle scene del crimine. Il cadavere di Tenco, prima spostato e poi riportato nella camera 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo; le testimonianze contraddittorie della cameriera di Marilyn; il corpo senza vita di Jim Morrison, trovato nella vasca da bagno della sua casa parigina e sepolto di nascosto a Père Lachaise. L’evaporazione muscolare di Bruce Lee, la consunzione esistenziale di Kurt Cobain.

Nulla, in queste morti, è pienamente chiaro. Soprattutto il dopo. Per capirlo, Polidoro analizza il prima e il durante. Ognuna di queste icone, in realtà giganti d’argilla, aveva corteggiato o comunque sentito la morte, dal «siamo tutti in pericolo» di Pasolini all’«odio me stesso e voglio crepare» di Cobain. Elvis inseguì l’oblio, e con lei Marylin, stordendosi con metodica disperazione. E Bruce Lee, il Piccolo Drago, morì tre volte: per una probabile allergia da cannabis, che provocò un edema cerebrale. Per la sua bara che si ruppe durante il funerale, inequivocabile prova secondo gli orientali che la sua anima non riposava in pace. E tramite il figlio Brandon, vent’anni dopo, accidentalmente, durante la lavorazione del film Il corvo: la fine che Bruce aveva profetizzato in L’ultimo combattimento di Chen.

Il vuoto lasciato dai miti che muoiono è così incolmabile da volerli immaginare nonostante tutto vivi: ecco perché «Morrison non è morto». Ecco perché «Elvis è vivo», celato sotto lo pseudonimo John Carpenter, le iniziali «J.C.» che stanno per Gesù Cristo e un lavoro come agente speciale dell’FBI, reparto antidroga. La «verità delle emozioni», come la chiama Polidoro, non può accettare l’idea che un mito sia morto per una casualità, e nulla diventa più credibile dell’incredibile: «Basta ignorare i fatti scomodi, alterare quel tanto che basta la verità e dare voce solo ai testimoni più improbabili. Le cospirazioni proliferano ogniqualvolta i fatti vengono calpestati». Fatti alla mano, le ipotesi più probabili sono quelle meno misteriose: Marilyn è morta per overdose di Nembutal, l’abuso di tranquillanti fu fatale al cuore appesantito di Elvis, «Re Lucertola» Morrison fu ucciso dall’eroina della compagna. Cobain morì di se stesso, Lennon non fu ammazzato da un improbabile sicario dell’Fbi ma dalla follia isolata di un fan che, prima di sparargli, si consultò con i «folletti dei muri» con cui era solito dialogare. Eppure tutto questo, e Polidoro lo ha ben chiaro, non basta per fugare ogni dubbio (anzitutto sulla morte di Pasolini). O per alleggerire le colpe dei vivi, ad esempio chi in quel Sanremo di quasi quarant’anni fa se ne fregò del «cantautore triste».

Elvis è vivo! si chiude con una «bonus track», relativa alla leggenda secondo cui Paul McCartney è morto il 9 novembre 1966, decapitato in un incidente stradale, e da allora è un sosia a sostituirlo. Pensando alla prescindibile carriera solista del Baronetto, si ha quasi la sensazione che in un certo senso il «vero» McCartney sia davvero morto quarant’anni fa. Ed è anche per sfuggire a quel tipo di morte, all’inesorabile decadimento del genio, al «meglio bruciare che spegnersi lentamente», che alcune di queste icone hanno scelto altre strade. Le più misteriose, le più definitive.

hurt
13-09-2006, 18:09
Angelo.......... io e te facciamo le stesse cose???

AHAHAHAHAHAH:) :) :) :)

L'avevo postato stamattina, per te, nella discussione dove chiedevi se valeva la pena comprare questo libro :) :) :) :) :)

Clint Reno
14-09-2006, 15:15
Ahah, io l'ho appena scovato questo articolo! :)
Purtroppo non ho visto quello che hai postato tu, devi aver sbagliato ad inserirlo nel topic, non c'è... ma ti ringrazio tanto lo stesso! :-\
Ciao

hurt
14-09-2006, 15:35
Mi sa che hai ragione Angelo :-(:-(:-(:-(:-(:-(

MISSCLAWDY
14-09-2006, 16:31
ahahhaahahah ....annamo bene!!!!:) :) :) :)

guitarman
19-09-2006, 08:20
L'autorevole Variety ha chiamato i lettori a votare i personaggi
pi&#249; noti e imitati degli ultimi cento anni. Tra sorprese e conferme
I Beatles battono Elvis e Topolino
nella top ten delle icone del secolo
Trionfano i Fab Four, seguiti dal grande Louis Armstrong
Tanti i divi di Hollywood: Bogart, Brando, James Dean, Marilyn
di CLAUDIA MORGOGLIONE


http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/spettacoli_e_cultura/icons/icons/stor_6947042_13470.jpg
I Beatles

SONO i personaggi che ci hanno fatto sognare, i volti moltiplicati infinite volte sui poster o sulle magliette, gli eroi di pi&#249; di una generazione, le stelle che hanno caratterizzato un'epoca, le donne e gli uomini pi&#249; amati, invidiati, imitati. In altre parole, sono le icone dei tempi: e l'autorevole magazine americano Variety, per celebrare il centesimo anniversario della propria nascita, ha chiamato i lettori a stilare la top-ten di quelle pi&#249; significative dell'ultimo secolo.

Risultato: una classifica con qualche sorpresa e molte conferme. A partire dai numero uno incontrastati, i trionfatori della graduatoria: i Beatles. Un nome che &#232; un marchio, quattro ragazzi le cui gesta - musicali e non - hanno cambiato il modo di vivere della gente. E infatti esiste un "prima" dei Beatles, e un "dopo". Su questo non c'&#232; dubbio alcuno.

Meno scontato il personaggio che si &#232; piazzato immediatamente alle loro spalle, in seconda posizione: Louis Armstrong. Un vero genio della musica, un trombettista inarrivabile, un artista che dai quartieri malfamati di New Orleans ha inventato il jazz. Anche in questo caso, il suo essere icona non &#232; in discussione: il suo volto, con le guance deformate dal soffiare nello strumento - da qui il soprannome Satchmo, ovvero satchel mouth - sono universalmente celebri. Eppure la sua collocazione sul podio un po' stupisce: si tratta di un personaggio nato ai primi del Ventesimo secolo (precisamente nel 1901), e che per questo potrebbe essere meno noto ai giovani.

Stesso discorso per la terza classificata, un'icona tipicamente a stelle e strisce: Lucille Ball. L'attrice brillante dalla chioma rossa che negli anni Cinquanta divent&#242; una star, soprattutto grazie alla serie tv I Love Lucy.



Pi&#249; prevedibile, invece, l'eroe in quarta posizione, Humphrey Bogart: il protagonista di Casablanca e di infiniti noir da grande schermo, che col suo impermeabile, il cappello e la sigaretta in bocca &#232; da sempre un classico esempio di "vero uomo".

Subito dopo, ecco arrivare un altro superdivo hollywoodiano, Marlon Brando. E anche in questo caso, c'&#232; poco da discutere: chi non lo ricorda con la mise di pelle da motociclista, nel Selvaggio, o con la t-shirt bianca nel torbido Un tram chiamato desiderio? Per non parlare delle sue interpretazioni anni Settanta, da quella decadente di Ultimo tango a Parigi a quella inquietante e terribile - con tanto di testa pelata - in Apocalypse Now.

E siamo cos&#236; arrivati alla seconda met&#224; della top ten. Dove, al sesto posto, troviamo Charlie Chaplin: e spiegare quanto la sua maschera, Charlot, sia un'icona eterna di umanit&#224; e poesia, sarebbe davvero superfluo. Subito dopo, un simbolo intramontabile di ribellione e di tragicit&#224; giovanile, James Dean, che con tre film e una morte maledetta ha visto il suo volto diventare immortale. Discorso analogo per Marilyn Monroe: con la vita spezzata ben prima dei quarant'anni, &#232; rimasta - e sempre rimarr&#224; - un'icona di fascino e di bellezza.

Ancora, da segnalare - in nona posizione - il primo personaggio non umano. Si tratta infatti di un roditore, e per giunta di carta: Topolino, ovviamente. Seguito, al decimo posto, da una super-icona come Elvis Presley. Una star che, forse, ci si aspettava di vedere in una posizione pi&#249; elevata, all'interno della classifica.

Eccoli dunque i Magnifici Dieci, almeno secondo i lettori di Variety. I simboli per eccellenza degli ultimi cento anni. In una graduatoria in cui i votanti dovevano tenere conto di quattro parametri: l'impatto creativo e commerciale dei personaggi, il numero di imitatori, l'appeal che dura nel tempo e l'apparire sulle t-shirt. Tutti criteri che, va detto, i quattro ex ragazzotti di Liverpool soddisfano alla grande.

(16 ottobre 2005)




si continua con le solite assurdit&#224;...

Sciamano
19-09-2006, 08:28
non ho parole

hurt
19-09-2006, 08:33
Faccio il mio solito commento.............. LA CARTA SI FA SCRIVERE, ma questa volta voglio aggiungere un messaggio per tutti i giornalisti d'Italia:

"Guardatevi i documentari That's The Way It Is - Comeback '68 - Aloha from Hawaii e osservate Elvis, capirete finalmente come, tutti lo stiano ancora imitando. E' lui che ha creato la dinamicità sul palco, il rapporto diretto con i fans, la comunicativa, la scenografia e lo spettacolo.
I Beatles hanno creato solo il concetto band in Europa, ma nessuno li copia. Se non fosse stato per John Lennon..... non so.
Certo, non finiremo mai di sentire la loro canzone, All You Need Is Love .............fino a che su Rete 4 andrà in onda STRANAMORE

guitarman
19-09-2006, 08:42
29/09/04

La sfilata di D&G, la linea giovane firmata da Domenico Dolce e Stefano Gabbana, rende invece omaggio Elvis Presley. Un omaggio che la famiglia Presley ha ricambiato, firmando per la prima volta la liberatoria che consente di stampare sulle T-shirt le immagini del re del rock e di sua moglie Priscilla. Pochi invece gli altri richiami agli anni 50. L'ispirazione viaggia infatti su binari di oggi e combina una certa voglia di tropici a una vena rock'n'roll, con divertenti stampe con palme, fiori, mare, ghirlande e tutto ci&#242; che ci si aspetta di trovare alle Hawaii, proposti su abitini stretti, accappatoi preziosamente ricamati, stivali a calza con la zeppa di legno, bluse leggere e i top audaci. L'oro percorre un po' tutta la collezione, sia come accenno, sia come elemento portante di costumi geometrici e di giacche preziose.

meno male ke qualcosa di buono c'&#232;!!!

guitarman
19-09-2006, 08:47
22/2/2005
Rock e tv, i momenti memorabili

In vetta alla top ten i Sex Pistols

In Gran Bretagna, un gruppo di esperti di musica e tv ha compilato una classifica, in cui sono raccolte le "prime volte" di artisti poi diventati leggenda. Tra le performance pi&#249; memorabili, si piazza in cima alla top ten quella data dai Sex Pistols di Johnny Rotten, il 28 agosto 1976, durante lo show tv "So it goes". La band cant&#242; "Anarchy in the UK" facendo gridare allo scandalo.
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/69.$plit/C_0_articolo_244301_listatakes_itemTake_0_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo244301.shtml#)
L'inedita classifica &#232; comparsa sulle pagine dell'Evening Standard e servir&#224; all'archivio ITN, un database di immagini musicali in tv a cui potranno avere accesso tutte le televisioni. Eppure, la lista ha gi&#224; incassato feroci critiche di appassionati, fans e addetti ai lavori che l'hanno giudicata approssimativa e "smemorata". Ignorerebbe, infatti, momenti di rock e televisione impossibili da dimenticare.Qualche esempio? I Culture Club a Top of the Pops. Era il 23 settembre 1982 e la band esegu&#236; "Do you really want to hurt me". Il giorno dopo tutti gli inglesi si domandavano se Boy George fosse un uomo o una donna. E come dimenticare Elvis Presley, che debutt&#242; al Dorsey Brother Show, il 28 gennaio 1956. Elvis si esib&#236; in "Shake, Rattle and Roll", ma Ed Sullivan dopo avere visto i suoi movimenti di bacino, chiese che la sua successiva apparizione tv fosse filmata solo a mezzobusto.

Ecco la classifica completa:
1) Sex Pistols - Anarchy In The UK - il 28 agosto 1976.
2) Nirvana - Smells Like Teen Spirit - 8 novembre 1991.
3) Oasis - Supersonic - 4 marzo 1994.
4) Madonna - Holiday - 27 gennaio 1984.
5) Frankie Goes To Hollywood - Relax - 9 dicembre 1983
6) REM - Don't Go Back To Rockville - 18 novembre 1983.
7) Billie Holliday - Strange Fruit - 18 marzo 1959.
8) The Fall - Psycho Mafia - 1 giugno 1978.
9) Joy Division - Shadowplay - giugno 1978.
10) The Clash - Janie Jones - 11 dicembre 1977


ASSURDO!!!!!!!!!!!

gpelvis
19-09-2006, 10:25
Enzo..... passa la voglia di leggere i giornali.. assurdo.... Elvis &#232; il rock... tutto quello che &#232; venuto dopo era stato fatto gi&#224; negli anni 50 da ELVIS, guarda le date che tu stesso hai scritto... addirittura ce ne una del 1994... torniamo all'apparizione di hound dog fatta da Elvis o la prima di Heartbreak hotel, rapportiamo quell'apparizione a quegli anni e cosa successe in America e di riflesso nel mondo... incredibile

guitarman
19-09-2006, 10:30
mi sn fatto un giro di siti di magazine e quotidiani,ho trovato diversi articoli e classifiche, una pi&#249; assurda dell'altra,articoli senza senso,cavolate sparate giusto x dover di cronaca...*****,una montagna di *****!!!

gpelvis
19-09-2006, 11:13
non dico che il mondo dovrebbe uscire pazzo per Elvis come noi, ma
date a cesare quel che &#232; di cesare...
i giusti riconoscimenti, quello che li spetta come icona a livello mondiale, come performer, come icona rock, come rivoluzionario nel costume e nell'immagine... ma lo hanno mai visto Elvis? anche nel 50 faceva scalpore senza mai ricadere nella volgarit&#224; sapeva essere sexy ma mai volgare non doveva dire parolacce per far parlare di se o far impazzire il pubblico... ragazzi li bastava muovere il dito mignolo.... questo lo sanno??????

hurt
19-09-2006, 12:03
non dico che il mondo dovrebbe uscire pazzo per Elvis come noi, ma
date a cesare quel che è di cesare...
ragazzi li bastava muovere il dito mignolo.... questo lo sanno??????

Mi sa di no :-D :-D :-D :-D

Luca77
19-09-2006, 13:39
Faccio il mio solito commento.............. LA CARTA SI FA SCRIVERE, ma questa volta voglio aggiungere un messaggio per tutti i giornalisti d'Italia:

"Guardatevi i documentari That's The Way It Is - Comeback '68 - Aloha from Hawaii e osservate Elvis, capirete finalmente come, tutti lo stiano ancora imitando. E' lui che ha creato la dinamicità sul palco, il rapporto diretto con i fans, la comunicativa, la scenografia e lo spettacolo.
I Beatles hanno creato solo il concetto band in Europa, ma nessuno li copia. Se non fosse stato per John Lennon..... non so.
Certo, non finiremo mai di sentire la loro canzone, All You Need Is Love .............fino a che su Rete 4 andrà in onda STRANAMORE


...Finalmente !!
Ben detto :-\ :-\

Neko
19-09-2006, 14:07
L'autorevole Variety ha chiamato i lettori a votare i personaggi
più noti e imitati degli ultimi cento anni. Tra sorprese e conferme
I Beatles battono Elvis e Topolino
nella top ten delle icone del secolo
Trionfano i Fab Four, seguiti dal grande Louis Armstrong
Tanti i divi di Hollywood: Bogart, Brando, James Dean, Marilyn
di CLAUDIA MORGOGLIONE


http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/spettacoli_e_cultura/icons/icons/stor_6947042_13470.jpg
I Beatles

SONO i personaggi che ci hanno fatto sognare, i volti moltiplicati infinite volte sui poster o sulle magliette, gli eroi di più di una generazione, le stelle che hanno caratterizzato un'epoca, le donne e gli uomini più amati, invidiati, imitati. In altre parole, sono le icone dei tempi: e l'autorevole magazine americano Variety, per celebrare il centesimo anniversario della propria nascita, ha chiamato i lettori a stilare la top-ten di quelle più significative dell'ultimo secolo.

Risultato: una classifica con qualche sorpresa e molte conferme. A partire dai numero uno incontrastati, i trionfatori della graduatoria: i Beatles. Un nome che è un marchio, quattro ragazzi le cui gesta - musicali e non - hanno cambiato il modo di vivere della gente. E infatti esiste un "prima" dei Beatles, e un "dopo". Su questo non c'è dubbio alcuno.

Meno scontato il personaggio che si è piazzato immediatamente alle loro spalle, in seconda posizione: Louis Armstrong. Un vero genio della musica, un trombettista inarrivabile, un artista che dai quartieri malfamati di New Orleans ha inventato il jazz. Anche in questo caso, il suo essere icona non è in discussione: il suo volto, con le guance deformate dal soffiare nello strumento - da qui il soprannome Satchmo, ovvero satchel mouth - sono universalmente celebri. Eppure la sua collocazione sul podio un po' stupisce: si tratta di un personaggio nato ai primi del Ventesimo secolo (precisamente nel 1901), e che per questo potrebbe essere meno noto ai giovani.

Stesso discorso per la terza classificata, un'icona tipicamente a stelle e strisce: Lucille Ball. L'attrice brillante dalla chioma rossa che negli anni Cinquanta diventò una star, soprattutto grazie alla serie tv I Love Lucy.



Più prevedibile, invece, l'eroe in quarta posizione, Humphrey Bogart: il protagonista di Casablanca e di infiniti noir da grande schermo, che col suo impermeabile, il cappello e la sigaretta in bocca è da sempre un classico esempio di "vero uomo".

Subito dopo, ecco arrivare un altro superdivo hollywoodiano, Marlon Brando. E anche in questo caso, c'è poco da discutere: chi non lo ricorda con la mise di pelle da motociclista, nel Selvaggio, o con la t-shirt bianca nel torbido Un tram chiamato desiderio? Per non parlare delle sue interpretazioni anni Settanta, da quella decadente di Ultimo tango a Parigi a quella inquietante e terribile - con tanto di testa pelata - in Apocalypse Now.

E siamo così arrivati alla seconda metà della top ten. Dove, al sesto posto, troviamo Charlie Chaplin: e spiegare quanto la sua maschera, Charlot, sia un'icona eterna di umanità e poesia, sarebbe davvero superfluo. Subito dopo, un simbolo intramontabile di ribellione e di tragicità giovanile, James Dean, che con tre film e una morte maledetta ha visto il suo volto diventare immortale. Discorso analogo per Marilyn Monroe: con la vita spezzata ben prima dei quarant'anni, è rimasta - e sempre rimarrà - un'icona di fascino e di bellezza.

Ancora, da segnalare - in nona posizione - il primo personaggio non umano. Si tratta infatti di un roditore, e per giunta di carta: Topolino, ovviamente. Seguito, al decimo posto, da una super-icona come Elvis Presley. Una star che, forse, ci si aspettava di vedere in una posizione più elevata, all'interno della classifica.

Eccoli dunque i Magnifici Dieci, almeno secondo i lettori di Variety. I simboli per eccellenza degli ultimi cento anni. In una graduatoria in cui i votanti dovevano tenere conto di quattro parametri: l'impatto creativo e commerciale dei personaggi, il numero di imitatori, l'appeal che dura nel tempo e l'apparire sulle t-shirt. Tutti criteri che, va detto, i quattro ex ragazzotti di Liverpool soddisfano alla grande.

(16 ottobre 2005)




si continua con le solite assurdità...

l'unico che per me ha il diritto di stare davanti a Elvis è Topolino...:D :D :D:D
conosco persone che non hanno mai sentito neanche una canzone di Elvis...
ma Topolino... lo conoscono anche i muri.... °°

hard headed woman
19-09-2006, 21:41
Elvis Presley


http://www.archivio.raiuno.rai.it/image/0160/016088.jpg



Nato a Tupelo (Mississippi - Usa) l'8 gennaio 1935, morto a Memphis (Tennessee - Usa) il 16 agosto del 1977, attore e cantante
http://www.archivio.raiuno.rai.it/imggraf/capilettera/f.gifascino indiscutibile, voce dolce e prorompente, sguardo seducente. Vero nome Elvis Aron Presley. Il Re del Rock'n roll, nato a Tupelo nel Mississippi, ben presto si trasferisce con la sua famiglia a Memphis, dove si diploma alla Humas High School. Elvis è stato musicalmente influenzato dalla musica pop e country del suo tempo, dalla musica gospel ascoltata in chiesa, dall'esibizione dei cantanti gospel nei locali e dalla musica black R&B suonata nella storica Beale Street di Memphis.
Nel 1954 intraprende la carriera di cantante con la leggendaria casa discografica Sun Records. Dopo due anni il suo nome diventa noto in tutto in mondo. Con la sua musica e il suo stile, una combinazione di diverse scuole sonore, sfida le barriere sociali e razziali dell'epoca, e accompagna un' intera nuova era della musica e cultura popolare americana. Il suo debutto cinematografico avviene nel 1956 con il film Love Me Tender, nella parte di Clint Reno. In una delle sue prime pellicole, Blue Hawaii (1962), ci regala una memorabile interpretazione di Can't help falling in love, Blue Hawaii e Island of love.
In Girls! Girls! Girls! del 1962 interpreta il ruolo di Ross il marinaio, circondato ed ammaliato da belle e giovani ragazze, e canta le canzoni Return to Sender e Song of the Shrimp. Nel film Viva Las Vegas (1964) ci offre una delle sue migliori performance e memorabile l'interpretazione di The lady loves me, I need somebody to lean on e Viva Las Vegas. I film di Elvis Presley hanno quasi sempre gli stessi elementi di base: canzoni, belle ragazze poco vestite, folclore locale, paesaggi turistici. Nel 1967, con grande delusione per tutte le sue numerose fans, sposa Priscilla Wagner, e dalla loro unione nasce una bambina, Lisa.
Attraverso la sua vita traspare un uomo di talento, sensuale, carismatico, umanitario, gentile, un artista che con il suo innovativo look, ha conquistato milioni di fans di tutto il mondo. Elvis Presley è ricordato come una delle più importanti figure della cultura popolare del ventesimo secolo.

hurt
19-09-2006, 22:51
. Elvis Presley è ricordato come una delle più importanti figure della cultura popolare del ventesimo secolo.

Finalmente un articolo italiano, su Elvis, che si conclude con questa frase.

E' talmente apprezzabile che manda in seocndo piano che Priscilla faccia Wagner di cognome.

'sta donna non ne ha mai abbastanza, non solo il cognome Presley, ma anche Wagner :-P :-P :-P :-P :-P

Clint Reno
20-09-2006, 06:00
Ahahah, Priscilla Wagner! ::))
Comunque è vero Hurt, uno dei pochi articoli italiani degni di nota secondo me...
Ciao

MISSCLAWDY
20-09-2006, 11:09
..questo articolo qui me piace!!!:) :) :)

hard headed woman
22-09-2006, 17:25
l'ho trovato sul sito della rai... 5-6 anni fa trasmettevano qualche film di elvis su raidue mi sembra

askme
27-09-2006, 18:54
Ragazzi non dobbiamo lamentarci sono gli altri che ci perdono,non noi.
Noi conosciamo l'uomo, l'artista,sappiamo molto di Elvis ed e' per questo che lo Amiamo.http://i98.photobucket.com/albums/l271/navechesalpa/Elvis%20secondo/6175e2iic.jpg

MISSCLAWDY
27-09-2006, 20:15
askme, ma adesso ogni tuo post sarà corredato di foto??!!!!..tanto per capire a cosa ho dato vita!!!:-) :-) :-) :-)

askme
27-09-2006, 21:21
Quasi sempre.Ti senti gia' in colpa.

MISSCLAWDY
28-09-2006, 12:08
Oddioooooo....sì, mi sento in colpa per aver creato un mostro!!!!:-) :-) :-) :-)

askme
28-09-2006, 17:01
Non procuparti sara' per le prossime 1000 o 2000 foto,dopo mi passa.http://i98.photobucket.com/albums/l271/navechesalpa/Elvis%20secondo/m-Whitepreistoricbird.jpg

MISSCLAWDY
28-09-2006, 17:38
ah, bè, se mi dici così allora....:?
http://img.photobucket.com/albums/v480/blondfairy/ELVIS/fringe2030.jpg

Lisa
08-10-2006, 11:19
http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Elvis_Sighting.jpg

Il giornale "Weekly World News" ha frequentemente promosso la voce secondo la quale Elvis Presley è ancora vivo. Molte storie sono state pubblicate complete di fotografie e interviste con un Elvis in buona salute, sebbene avanti con l'età.

Il 6 Settembre 2004 il Weekly World News ha realizzato un'intervista con Elvis - la prima da quando egli avrebbe messo in scena la sua morte il 16 Agosto 1977. Il Re ammette di essere stato dipendente dai farmaci e di aver dovuto mettere in scena la sua morte per sfuggire allo stress in cui viveva.
Elvis, ora colpito da artrite, dice che nella sua bara era contenuto un suo sosia, ossia il corpo del suo gemello Jesse Garon, creduto morto alla nascita. La verità è che invece Jesse nacque con un danno al cervello e venne affidato ad un istituto. Quando morì nel 1977, dice Elvis, "capii che era un segno da Dio. Il Signore mi stava dicendo che se non smettevo di prendere farmaci e fossi uscito dall'ambiente in cui vivevo, sarei morto presto pure io. Spero che i fans mi perdonino, perchè non avevo scelta. Sono stato costretto a nascondermi. Non potevo continuare a vivere così".
Elvis sta ora vivendo a New York in una casa di 14 stanze, e ha aggiunto di avere avuto molte volte la tentazione di chiamare qualche network televisivo o il National Enquirer.
Durante l'intervista non ha voluto rispondere a domande riguardo la sua famiglia - la ex moglie Priscilla e la figlia Lisa Marie - sebbene abbia comunque detto di essere "molto orgoglioso di quella giovane donna".
E' stato invece più loquace riguardo amici e parenti, alcuni dei quali si sono precipitati a cercare di fare soldi sul suo nome dopo che Elvis finse la sua morte e andò a nascondersi, come dice lui stesso "...sulle montagne del North Carolina, vicino ai Cherokee, dove un uomo può sparire finchè vuole".
Il Weekly World News, durante questa intervista, rende noto che la corporatura di Elvis Presley non è tornata esile, ma rispecchia ancora molto quella che aveva nel 1977. A riguardo egli ammette di essere ancora un buongustaio del suo famoso panino fritto con la banana e il burro di arachidi, sebbene durante l'intervista si sia limitato a mangiare solamente verdura e formaggio magro.
Ha rivelato di non vivere solo, anche se non ha voluto dire altri particolari...ma dati gli indumenti che si vedono in casa, tutto lascia pensare che sia una donna la sua co-inquilina.
Inoltre Elvis ha fatto sapere che canta ancora....ma soltanto sotto la doccia.
Malgrado abbia passato gli ultimi 30 anni cercando di nascondersi, ha però condotto una vita abbastanza normale, facendo ciò che fanno tutti.

LISA

hurt
08-10-2006, 11:36
Posso commentare.....???? come mia abitudine ..... eheheheh

La foto è davvero somigliante, ma oggi con il computer si può fare questo ed altro. Guitarman potrà confermarlo.

Non sono giornalista, ma un'intervista così posso inventarmela anche io e tutti noi di questo forum.

Chiudo dicendo........... lasciamolo in pace.

Non l'hanno lasciato in pace da vivo, non lo lasciano in pace da morto ...... lasciamolo in pace, noi !!!

Lasciamolo godere il suo eterno sonno, nella comunità degli angeli !!!!

hurt
08-10-2006, 11:48
Grave mancanza da parte mia :-D :-D :-D

Grazie Lisa, è giusto pubblicare questi articoli, che ci aiutano a capire il sempre costante sciacallaggio, sulla persona di Elvis Presley.

Clint Reno
08-10-2006, 15:24
Grazie per l'articolo Lisa!
Hurt la foto è un fotomontaggio al 100%, si vede benissimo che è fatta al computer, quello che dovrebbe colpire è l'articolo... ma sinceramente non credo nemmeno a quello. Se Elvis si è nascosto per 30 anni non credo che abbia poi rovinato tutto il lavoro rivelandosi ad una rivista da due soldi...
Inoltre l'articolo è del 2004, e tempo fa il sig.Adam Muskiewicz ha offerto la somma di ben 3.000.000 $ a chiunque trovi Elvis Presley vivo... se l'articolo fosse vero ora lo avrebbe già trovato facilmente, no?
Come dico sempre, nessuno sa con certezza se il Re sia vivo o morto, in ogni caso l'importante è tenere vivo il suo ricordo. Sinceramente non mi manca... perchè per me è vivissimo e non morirà MAI!
Ciao

hurt
08-10-2006, 15:40
Sinceramente non mi manca... perchè per me è vivissimo e non morirà MAI!
Ciao

Molto bella questa tua riflessione, Angelo :-+ :-+ :-+

E' vero non manca nemmeno a me, lo sento costantemente parte della mia giornata !!!!!!!!!!!

Salvatore93
08-10-2006, 16:50
approvo hurt cmq piacere mi kiamo salvatore e ho 13 anni seguo elvis da 9 anni

Neko
08-10-2006, 16:59
Posso commentare.....???? come mia abitudine ..... eheheheh

La foto è davvero somigliante, ma oggi con il computer si può fare questo ed altro. Guitarman potrà confermarlo.

Non sono giornalista, ma un'intervista così posso inventarmela anche io e tutti noi di questo forum.

Chiudo dicendo........... lasciamolo in pace.

Non l'hanno lasciato in pace da vivo, non lo lasciano in pace da morto ...... lasciamolo in pace, noi !!!

Lasciamolo godere il suo eterno sonno, nella comunità degli angeli !!!!
stra-quoto
grazie dell'articolo Lisa

ciao

gabby
08-10-2006, 18:13
X l'appunto se fosse vivo loro saprebbero elvis dove vive....cmq io credo che se ci fosse una verità nascosta in tutto questo all'apoca questo articolo avrebbe fatto uno scalpore non indifferente! Se Elvis avesse rilasciato sul serio una intervista a questo giornale significherebbe che è disposto a far sapere al mondo intero che è ancora vivo!!!E questa storia sarebbe proseguita fino ad oggi con i vari risvolti della situazione!!! Incredibile cmq.....GRAZIE LISA X QUESTO ARTICOLO di cui parlammo ieri sera!!!:) :) :)

MISSCLAWDY
09-10-2006, 09:56
..penso che mi abbiate riconosciuto dai capelli..ebbene sì, quella nella foto sono io!!!!!!!! e faccio avanti e indietro tra roma e new york per avere un minimo di copertura e non far sapere a tutti che Elvis è vivo e vive con me!!!! in realtà non cè nessuna intervistatrice, Elvis voleva uscire allo scoperto e abbiamo inscenato l'intervista!!!!:) :) :)

stanyelvis
10-10-2006, 07:46
se ci fosse una verità nascosta in tutto questo all'apoca questo articolo avrebbe fatto uno scalpore non indifferente! Se Elvis avesse rilasciato sul serio una intervista a questo giornale significherebbe che è disposto a far sapere al mondo intero che è ancora vivo!!!E questa storia sarebbe proseguita fino ad oggi con i vari risvolti della situazione!!!

Sono d'accordissimo!

Stany!

hurt
13-10-2006, 00:48
Il signore sì, che se ne intende !!!!!!!!!!!!

Renzo Arbore: 'Vi racconto il mio Elvis'
La sua automobile sfreccia veloce verso Torre del Lago, dove è atteso per un concerto con l'Orchestra Italiana. Renzo Arbore è stato uno dei primi estimatori di Elvis Presley in Italia. Lo ha trasmesso tanto nelle prime, pionieristiche trasmissioni radiofoniche che, poi, in televisione. Lo ha citato perfino sul grande schermo e nei suoi concerti c'è sempre un angolo dedicato a un classico di Elvis. Al musicista ed entertainer abbiamo chiesto di raccontare il suo Elvis.

Che tipo di rapporto la lega al re del rock'n'roll?
Sono sempre stato un appassionato di jazz abbastanza rigoroso. All'inizio guardavo Presley con la puzza sotto il naso. Lui e Bill Haley mi sembravano musicisti bianchi che scimmiottavano quello che facevano i musicisti di colore, Little Richard, Chuck Berry, Fats Domino.

Insomma, non è stato un amore a prima vista...
No, però l'ho rivalutato quando ha ammesso di essere stato influenzato dai cantanti di gospel e di spiritual, dal Golden Gate Quartet. Ha conservato quella passione e ha firmato successi originali sul serio. Penso a Teddy Bear, a Blue Suede Shoes, a Guitar Man, canzoni veramente godibili. Attraverso di lui, senza snobismi, ho compreso ancora meglio il jazz e ho imparato ad amare il rock'n'roll.

Lei è stato tra i primi a trasmetterlo alla radio italiana…
Ho trasmesso le sue canzoni tanto a Per Voi Giovani che a Bandiera Gialla, ospitando anche le canzoni dell'Elvis in crisi. Ma ho fatto di più. Al cinema, nel mio primo film Il papocchio ho rifatto It's Now or Never e Are You Lonesome Tonight. Quest'ultima con Benigni nella parte di Giuda. E' stato un omaggio sentito. Elvis è diventato talmente grande da essere un patrimonio del costume. Lo stesso Sinatra, che l'avrebbe dovuto osteggiare, era attirato dal suo carisma, affascinato come le migliaia di cantanti e di imitatori che in questi anni hanno cercato di essere come lui.

Che cosa resta di Elvis Presley, oggi?
Grazie a lui la musica pop non è più un fenomeno caduco, di moda. Si può dire di Presley quello che Hindemith affermò sul jazz: non è più una moda, ma è un'epoca. Visto che ci sono ragazzi di 18 anni che vestono come lui, che ascoltano i suoi dischi. Elvis ha la forza delle cose antiche, non vecchie, non superate. Lui e il suo repertorio sono nell'albo d'oro della canzone americana al pari delle composizioni di Gershwin, di Hart e di Berlin. Il rock'n'roll ha fatto negli Stati Uniti quello che la bossanova ha fatto in Brasile. Una rivoluzione.

Però in Italia Elvis non ha mai venduto tanto. Perché?
Il suo periodo splendido è stato tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta. Dopo ha inciso molti long playing, senza badare troppo alle hit. Quando ho cominciato a fare il disc jockey, nel '64-'65, mi arrivava Billboard. E anche in America notavo che Elvis non era tanto venduto, E nemmeno Sinatra. A quel tempo funzionavano solo i singoli. E in Italia c'era la grande concorrenza dei cantanti nostrani. Si finiva per l'acquistare i dischi di Adriano Celentano o di Mina. Era l'epoca dei ragazzi del juke box.

Dov'era, il giorno della morte di Presley?
Non lo so, però ricordo che subito dopo gli resi omaggio a L'Altra domenica. Trasmisi uno degli ultimi suoi concerti, a Las Vegas, ingrassato e appesantito. Poi sono andato in pellegrinaggio a Memphis e a Graceland. Ho visto come vivono il mito di Elvis. Tuttora con gli amici e con l'Orchestra suono uno dei suoi classici, All Shook Up.

Come lo ricorderà il prossimo 16 agosto?
Mi piacerebbe fare un salto a Senigallia, al Summer Jamboree dedicato al rockabilly e allo swing. Lì si radunano un sacco di musicisti sopravvissuti a quegli anni, Comets in testa.

hurt
14-10-2006, 07:29
Credo sia una gran bella notizia !!!
Chissà che non mettano in circolazione altro splendido materiale anche in DVD
----------------------------------------------------
Da Google

Nashville, 09:15

Elvis Presley, trent'anni dalla morte: la Sun Records celebra il Re

La Sun Entertainment e la Elvis Presley Enterprises hanno annunciato la firma di un accordo che consentirà alla Sun Records di utilizzare il logo e l'immagine del leggendario artista per confezionare una serie di prodotti commemorativi, sul mercato già per natale.

La partnership con la casa discografica che lanciò Elvis Presley mira a sfruttare al meglio il 2007, anno in cui cade il trentennale della morte di Elvis. Sono molti e di grande prestigio gli artisti che hanno inciso per la label di Nashville, da BB King a Johnny Cash, da Jerry Lee Lewis a Roy Orbison, passando per Ike Turner e Rufus Thomas. Per maggiori informazioni Elvis.com (http://www.elvis.com/).(Luc) (13 ottobre 2006)

gabby
14-10-2006, 18:44
Eccone un'altro interessantissimo:) :) :)

Salvatore93
14-10-2006, 19:16
e molto interessante

Clint Reno
19-10-2006, 14:51
Frank Sinatra, Elvis Presley, Jackie O’, Robert Redford e molte altre star
Mostre, a Roma le foto del più famoso paparazzo di New York

Dal 19 ottobre al 2 dicembre allo Shenker Culture Club, 'Exclusive', i volti del cinema ritratti da Ron Galella

http://www.adnkronos.com/Assets/Imgs/N/nicholson_1972--200x150.jpg

Roma, 16 ott. (Adnkronos Cultura) - “Secondo la mia idea, una buona fotografia deve essere a fuoco e ritrarre una persona famosa mentre fa qualcosa di non famoso. Il suo essere nel posto giusto al momento sbagliato. Ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella”, scriveva Andy Warhol nel 1979. Oggi, le celebri fotografie di quello che viene considerato il paparazzo più famoso di New York diventano una mostra allestita presso la sede di piazza di Spagna dello Shenker Culture Club, realizzata in collaborazione con il comune di Roma - Ufficio Turismo, associazione Piazza di Spagna-Trinità dei Monti e Photology.

La mostra “Exclusive. I volti del cinema by Ron Galella”, che resterà aperta al pubblico dal 19 ottobre al 2 dicembre (da lunedì a venerdì dalle ore 11 alle 19, sabato dalle 11 alle 15) sarà presentata il 18 ottobre nell’ambito delle iniziative che ruotano attorno alla Festa del Cinema di Roma, mentre il 21 accoglierà ospiti e celebrità in occasione della Festa di Piazza di Spagna, durante la quale verrà premiato l’attore Robert De Niro, uno dei volti che si possono riconoscere tra quelli immortalati da Ron Galella.

Frank Sinatra, Elvis Presley, Jackie O’, Robert Redford e molte altre star non ritratte in posa o in tradizionali atteggiamenti divistici, ma catturate nei momenti più insoliti e umani: così Ron Galella è diventato il paparazzo più famoso d’America, sempre accompagnato dalla sua Nikon che, dal 1955, non l’ha mai tradito (anche se le è valsa un pugno in faccia da Marlon Brando). Ron Galella, italoamericano classe 1931, è il più famoso fotografo americano di celebrità, definito da “Newsweek” come il “paparazzo extraordinaire”. Le sue foto furono pubblicate, tra gli anni Sessanta e Ottanta, da “Life”, “The New York Times”, “People”, “The Star” e “Vanity Fair” e, stampate in esemplari oggi unici, sono state esposte in importanti musei e gallerie a New York, Pittsburgh, Amsterdam, Bruxelles, Milano.

Per questa mostra, sono stati selezionati sessanta ritratti di celebrità del cinema tra i numerosissimi scatti del fotografo: stampe di grande fascino per la loro qualità vintage, tutte originali e uniche, con impresso sul retro di ognuna timbro, data e firma dell’autore e corredate di velina giornalistica. Tra le fotografie esposte e i volti delle icone del cinema mondiale, Robert De Niro e Al Pacino ritratti a un gala del 1982, tanto eleganti e formali nell’abbigliamento quanto intensi e spontanei nelle espressioni; un giovane Jack Nicholson in una smorfia di apprezzamento per il décolleté di Sylvia Miles; un trasgressivo Richard Gere all’uscita del Gala degli Mgm studios.

Inoltre, Marlon Brando mentre arriva ad una conferenza stampa, seguito da Ron Galella che indossa un elmetto (un anno prima, l’attore l’aveva colpito rompendogli una mascella e facendogli saltare cinque denti), o un’originale Sophia Loren che, al party per il film “Il Dottor Zivago”, descrive con un gesto molto espressivo, il fascino degli occhi di Omar Sharif.


http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Cultura&loid=1.0.568383121

guitarman
25-10-2006, 17:17
cavoli...
Su Forbes i morti (celebri) pi&#249; ricchi

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/economia/guadagni-star-morte/storico39098162510120329_big.jpg Elvis Presley non guida pi&#249; la graduatoria delle star che - pur essendo passate a miglior vita - continuano a guadagnare milioni di dollari grazie ai diritti d'autore. A superarlo &#232; stato da Kurt Cobain dei Nirvana (nella foto), che ha totalizzato royalties per 50 milioni di dollari: lo rivela la classifica stilata da Forbes

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/economia/guadagni-star-morte/storico16534072510120327_big.jpg
Elvis Presley (secondo classificato)

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/economia/guadagni-star-morte/esterne251203182510120342_big.jpg
Al centro Charles Schulz, il pap&#224; dei Peanuts (terzo classificato)
http://server-it.imrworldwide.com/cgi-bin/count?url=&rnd=1161792914585&cid=it_kataweb-it_0&ref=&sr=sr1024x768:cd32:lgit:jey:cky:tz2:ctlan:hpn
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/economia/guadagni-star-morte/storico53758032510120333_big.jpg
John Lennon (quarto classificato)

http://server-it.imrworldwide.com/cgi-bin/count?url=&rnd=1161792858788&cid=it_kataweb-it_0&ref=&sr=sr1024x768:cd32:lgit:jey:cky:tz2:ctlan:hpn

guitarman
25-10-2006, 17:22
Elvis Returns To Old Label
Scott Reeves (javascript:fdcBioWindow('scottreeves')), 10.15.06, 6:00 AM ET

Elvis Presleyhttp://images.forbes.com/media/faces/p/presley_elvis.jpg









Elvis and Sun, together again.
Sun Records, the small label in Nashville, Tenn., that helped launch The King to stardom, has signed a licensing agreement with Elvis Presley Enterprises for the use of Presley's image on several commemorative retail products. Terms weren't disclosed.
Presley made his first recordings with Sun Records, which sold its song catalog to RCA Victor in 1955 just before Elvis became a star.
Sam Phillips, the original owner of Sun Records, also helped launch the careers of Johnny Cash, B.B. King, Jerry Lee Lewis, Charlie Rich, Ike Turner, Rufus Thomas and Roy Orbison.
The 1950s teenagers who drove their parents nuts by adopting Presley's slicked back hair and brash demeanor are now signing up for Social Security. The King died in 1977, but interest in Presley apparently never dies.
The deal looks like a good (and profitable) way to introduce Elvis to a new generation of fans, probably to the relief of parents trying to fend off the drug- and sex-drenched lyrics of today's popular music. (See: " Wearing Elvis (http://www.forbes.com/business/2005/06/24/elvis-fashion-retail-cx_jw_0627elvis.html)")
Carol Butler, vice president of international licensing for Elvis Presley Enterprises, said the deal was "something we have long wanted to do, and now the time has finally come." (See: " Elvis Lives--In Merchandising, At Least (http://www.forbes.com/business/2004/10/25/cx_ld_1025elvis.html)")

gabby
25-10-2006, 17:25
:icon_sad: :xmas_icon_idea: :cry: xchè Elvis è secondo adesso????:-D :-D :-D

guitarman
25-10-2006, 17:27
http://news2000.libero.it/spettacoli/foto/120(45).jpg (http://news2000.libero.it/spettacoli/15767.jhtml#)Fotogallery (http://news2000.libero.it/spettacoli/15767.jhtml#)Elvis &#232; sempre vivo Il mito Presley tra amarcord e business
Il 16 agosto 1977 moriva Elvis Presley. Il 16 agosto 2002, a venticinque anni di distanza da quel giorno, il Re del rock &#232; pi&#249; vivo che mai. L'America celebra in questi giorni, tra patriottismo e parate kitsch, il venticinquennale della scomparsa di "The Pelvis (http://news2000.libero.it/popup_newsanimate.jhtml?nome=elvis.swf)", ma il suo mito non &#232; mai finito nella tomba con lui, anzi.

I suoi fan club (http://news2000.libero.it/index_news.jhtml?id=4278295&ricerca=elvis&parole=tutte) sparsi nel mondo sono migliaia, milioni le persone che lo imitano (http://news2000.libero.it/speciali/5655.jhtml) e vivono della sua eredit&#224; musicale e spirituale (vedi box a lato). E centinaia quelli pronti a giurare che Presley &#232; vivo: uno psichiatra di Kansas City sostiene di averlo avuto recentemente in cura per un'artrite e di sentirlo regolarmente al telefono; qualcuno &#232; certo di averlo avvistato ad Amburgo mentre vendeva hot dog per strada, mentre i sospetti sul fatto che nella bara, il giorno del funerale, ci fosse una riproduzione in cera del Re sono suffragati da decine di indizi pi&#249; o meno strampalati.

Senza contare l'uso e l'abuso che lo show business fa della sua immagine e della sua voce, specialmente in questo periodo. Il rock di Presley fa da "colonna sonora" all'ultimo film Disney, "Lilo & Stitch (http://news2000.libero.it/spettacoli/14288.jhtml)", dove Stitch, un piccolo alieno, si diverte a impersonare Elvis per la gioia di Lilo; "A little less conversation", brano minore del rocker, &#232; stato remixato dall'olandese Dj Junkie XL ed &#232; da settimane in testa alle classifiche inglesi.

Dulcis in fundo, una graduatoria pubblicata dalla rivista "Forbes (http://www.forbes.com/)" consacra Elvis come quella, tra le star decedute, che continua a incassare di pi&#249; in termini di diritti d'autore: la classifica lo accredita (o meglio, accredita i suoi eredi) di un introito, per lo scorso anno, di ben 37 milioni di dollari, tra royalties e diritti per lo sfruttamento dell'immagine. Staccatissimi altri due giganti della musica come Jimi Hendrix (http://news2000.libero.it/index_news.jhtml?id=4248261&ricerca=hendrix&parole=tutte) e Bob Marley.

E tanto per aggiungere Elvis a Elvis, la figlia del Mito, Lisa Marie, ha pensato di convolare a nozze (http://news2000.libero.it/index_news.jhtml?id=4275288&ricerca=presley&parole=tutte) durante lo scorso weekend con Nicholas Cage (http://news2000.libero.it/spettacoli/14374.jhtml), proprio quando iniziavano le commemorazioni dedicate al padre. Manovra commerciale o vero amore? Ai fan poco importa: Elvis &#232; e sar&#224; sempre vivo, almeno nel vinile gracchiante dei suoi vecchi 45 giri e nelle frange delle giacche di pelle di coloro che trovano nel Re la sola ragione d'esistere e, pensando a lui, fischiettano "I'm Yours".

16 agosto 2002
Davide Passoni (davide.passoni@iol.it)

guitarman
25-10-2006, 17:29
nn lo so fabiana,ma voglio saperne di èpiù e farò qualche ricerca...ma lo vogliono i gestori del nome di elvis se elvis è secondo...e meno male ke hanno fatto il cd second to none,già ma se continuano così x quanto?

gabby
25-10-2006, 17:32
Bello Enzo,grazie!!!:) :) :)

gabby
25-10-2006, 17:34
Si sarà Enzo ma io non credo che lo sbarbatello lissù incassi più di Elvis....sarò di parte non lo so....beh sicuramente....ma lo trovo moooooolto strano!!!:-+

guitarman
25-10-2006, 18:02
&#232; risultato strano anche a me

gabby
25-10-2006, 18:08
Indaghiamo Enzo:-? :-? :-?

guitarman
25-10-2006, 18:45
http://articles.moneycentral.msn.com/Investing/Forbes/TopEarningDeadCelebrities.aspx?GT1=8618

guitarman
25-10-2006, 18:46
leggetevi qua...

hurt
28-10-2006, 14:05
Ecco unarticolo che ho trovato nel sito e che fa capire, ulteriorimente, il messaggio che si vuole trasmettere. http://www.jamonline.it/jam85/coverstory85.htm#presley
Merita di essere letto (non aspettatevi solo elogi), ma è interessante capire, da dove Ligabue ha copiato la sua espressione:

ELVIS PRESLEY
Dead or Alive
di Paolo Vites
Come diceva Greil Marcus, la carriera artistica di Elvis Presley "ha quasi avuto l’intento di riassumere in essa l’America stessa". "Elvis", dice ancora Marcus, "era l’America e lo sapeva. Bruce Springsteen non è sicuro che l’America esista ed ecco perché, continuamente, nelle sue canzoni cerca di trovarla."
Elvis è stato l’incarnazione dell’America (tutto il meglio e tutto il peggio di essa) sia da vivo che da morto. Probabilmente da morto dell’America ha incarnato solo la parte peggiore… Nel libro Dead Elvis, sempre di Greil Marcus, tra le tante documentazioni scioccanti del culto pagano del dio Elvis cominciato esattamente il giorno stesso della sua morte, appare questa incredibile preghiera di una fan al cantante: "Caro Elvis (…), ti adoro. Il mio sonno è tutto fatto di desiderio per te. Cerco di farmi una ragione della mia vita quotidiana, ma tutto svanisce di fronte alla tua immagine sempre presente nella mia mente. Sono così ipnotizzata da te che non riesco più a sopportare l’esistenza senza la tua presenza (…). Non importa con quale uomo io sia, è sempre te. Elvis devo confessarti una cosa: sto portando dentro di me tuo figlio. L’ultimo imitatore di Elvis con cui ho scopato portava dentro di sé il tuo sacro seme. Vi prego: mandatemi dei soldi…". Non crediate che la donna, Joni Mabe, autrice di questa folle preghiera scritta il giorno dell’anniversario della morte di Elvis del 1983, sia un caso isolato. La chiesa di Elvis esiste realmente. Ma questa è l’America, baby…
Così come è America l’ennesimo cofanetto retrospettivo pubblicato per celebrare i venticinque anni dalla sua scomparsa (Today, Tomorrow & Forever), pubblicizzato come composto di 100% inediti (perché cento sono i brani inclusi). In realtà di inedito ce n’è è uno solo, un’interessante registrazione al pianoforte (The Fool) di Elvis durante il servizio militare in Germania, mentre il resto è composto da alternate take di brani già conosciuti. Elvis era un perfezionista, in studio, e allora ecco qui la take numero 48 di Doncha’ Think It’s Time…
È America (anche se è uscito prima in Inghilterra) anche il ridicolo remix ad opera dei JXL (ed Junkie XL) utilizzato per lo spot televisivo della Nike, di A Little Less Conversation, diventato il diciottesimo numero uno nella classifica inglese del cantante, festeggiato a colpi di champagne dagli avvoltoi della Elvis Presley Estate che così hanno potuto battere i Beatles (diciassette numeri uno in classifica). In America, ai primi di luglio, il singolo aveva debuttato direttamente al numero 50 della classifica di Billboard, diventando così il più grosso successo di Elvis dal 1982 (per la serie: i morti possono sempre andare in classifica). Ovviamente a questa scelleratezza farà seguito il disco completo: Elv1s 30 # 1 Hits (Elvis scritto proprio così, con un ‘1’ nel nome) è programmato in uscita il 24 settembre e raccoglie trenta numeri uno del povero Elvis (vedi il sito elvisnumberonehits.com).
Meno di cattivo gusto è invece la colonna sonora che la Walt Disney ha confezionato per il divertente cartone animato Lilo & Stitch: se sulla carta sembra un’ennesima speculazione (contiene cinque brani di Elvis, più Burning Love rifatta da Wynonna e una versione dance di Can’t Help Falling In Love ad opera dei A*Teens) bisogna vedere il film per capire che l’operazione è riuscita. La protagonista, infatti, una ragazzina hawaiana con seri problemi familiari, per tirarsi su il morale ascolta Elvis.
Ed è America, infine, il fatto che Graceland sia il luogo più visitato degli States subito dopo la Casa Bianca, con milioni di turisti ogni anno.
Ma Elvis era ed è la voce dell’America: nella sua fuga da una città di miserabili in cui lo attendeva solo un futuro da miserabile, lui ha trovato il sogno americano, anzi, qualcosa di ancora più grande, qualcosa di così tremendamente grande che ha finito per schiantarlo. Nel grido di gioia e di liberazione che esce fuori da tutte le sue registrazioni del periodo Sun (una su tutte: Mystery Train, ovvero riuscire a strappare al diavolo la ragazza che ami. Chi prima di lui aveva cantato quella canzone, e cioè la Carter Family con il titolo di Worried Man oppure Junior Parke, ne era sempre uscito perdente: il diavolo ti fotteva sempre…), nella trappola dorata di Hollywood e dei film idioti che fu costretto a recitare (Hollywood Babilonia: questa è America, baby…), nella tronfia pomposità dei concerti a Las Vegas, di un uomo grasso e sfatto che deve recitare se stesso; "Elvis ci mostra il grandioso spettacolo dell’opulenta sicurezza americana, è la sua versione del sogno del ‘vincitore si prende tutto’" (Greil Marcus, Mystery Train).
Elvis era molto di più del sogno americano che sognano le persone normali: "Un uomo che si è fatto da solo è piuttosto noioso, ma un re che si è fatto da solo è qualcosa di diverso" (Greil Marcus, op. cit.). Per questo, a venticinque anni dalla sua morte, Elvis e il suo sogno devono obbligatoriamente rimanere vivi: cosa altro potrebbe rimanere a questa povera America, colpita al suo interno da un presidente ignorante come un mandriano e dall’esterno dalla minaccia di un altro 11 settembre? A costo di inventarsi la chiesa di Elvis Presley o un altro cofanetto inutile o un numero uno in classifica che di fatto non esiste neanche.
C’è solo un modo per ricordare la grandezza di quella voce, giustamente definita "soprannaturale", la più bella voce (solo Frank Sinatra può stargli accanto) che la musica americana del Ventesimo secolo abbia saputo trovare, venticinque anni dopo che il Re è morto seduto sulla tazza del cesso di Graceland (che morte, per un re, eh?). Andate a recuperarvi il dvd del primo concerto dopo anni di assenza dalle scene, Elvis – That’s The Way It Is, a Las Vegas nel 1970, che nella nuova edizione comprende anche delle eccezionali e divertenti prove in studio in cui Elvis appare come un preparatissimo direttore d’orchestra, capace di insegnare a ognuno le sue parti. Quel concerto diventerà il vostro concerto preferito di tutti i tempi, credetemi. Quando assisterete a quei quasi dieci minuti di una epocale Suspicious Minds, dimenticherete ogni altro live della vostra vita… Anche se il 13 agosto è uscito un nuovo dvd, anzi un cofanetto di tre dvd, Elvis: The Great Performances. Puzza però ancora una volta di ennesima raschiatura del fondo, e il consiglio è di lasciarlo perdere, a meno che non abbiate mai visto un video del Re. Il primo dvd contiene performance televisive, dalla prima del ‘56 all’ultima del ‘77. Il secondo dvd contiene estratti dal film concerto Aloha From Hawaii e soprattutto il comeback del ‘68 (compratelo subito dopo il live a Las Vegas del ‘70), ma quello bisogna vederlo integrale, così è proprio una *******. Il volume 3 contiene sempre le stesse apparizioni televisive del primo dvd ma commentate da Sua Maestà Bono (e cosa centra quest’irlandese cresciuto ascoltando musica punk con Elvis, con tutti gli americani che avrebbero potuto esserci al posto suo, qualcuno me lo spieghi).
Quando vide Elvis dal vivo proprio durante quel concerto di Las Vegas del ‘70, il grande Lester Bangs scrisse di aver avuto "un’erezione del cuore". "C’era sempre qualcosa di soprannaturale in lui", disse ancora Bangs. "Elvis era una forza della natura. Ma era anche un cretino. Un cretino di campagna un po’ più intelligente del suo mulo, che quel giorno si recò in uno studio a incidere un disco per la sua adorata mamma, e da cui non tornò più indietro. Perché mai un corpo umano avrebbe potuto contenere simultaneamente due entità così opposte fra loro? Solo se proveniva da un’altro mondo…"
Elvis è l’America, tutta intera.
Soprannaturale e cretina.


Commento personale: mi sembra che, in quanto a cretinaggine, l'America, è già stata battuta da
questo giornalista !!!!! :-D :-D :-D :-D :-D

hurt
31-10-2006, 08:56
Led Zeppelin, Bon Jovi, James Brown nella UK Music Hall Of Fame

Per l'edizione 2006 della UK Music Hall Of Fame hanno ricevuto l'investitura Bon Jovi, James Brown, Brian Wilson, Dusty Springfield, Rod Stewart e Led Zeppelin. Alla cerimonia, che si svolgerà all'Alexandra Palace di Londra il prossimo 14 novembre, si esibiranno sia i Bon Jovi sia James Brown. La registrazione televisiva andrà in onda su Channel 4 in Gran Bretagna il 16 novembre e su VH1 negli USA il 25. Con gli artisti di cui sopra riceverà una speciale investitura Sir George Martin, ottant'anni, il semileggendario produttore dei Beatles. La UK Music Hall Of Fame è un'istituzione, fondata nel 2004, che rende onore ai musicisti -di qualsiasi nazionalità- che si siano particolarmente distinti nel loro campo. Nel 2004 il comitato di presidenza elesse cinque artisti, e cioé Elvis Presley, Beatles, Bob Marley, Madonna ed U2; altri cinque -Cliff Richard e gli Shadows, Rolling Stones, Queen, Michael Jackson e Robbie Williams- furono invece scelti dal pubblico.

guitarman
09-11-2006, 17:36
Saint Vincent/ Gioca tre euro e sbanca il casin&#242;
Gioved&#237; 09.11.2006 17:25
Giornata fortunata per una ragazza residente a Torino. Giocando appena tre euro la 26enne di origine straniera ha vinto un milione 31.000 euro (343.666 volte la posta iniziale) al casin&#242; di Saint Vincent. Un record per una giocatrice occasionale come lei.

http://canali.libero.it/affaritaliani/upload/sl/slot.jpgElvis Presley &#232; stato il suo portafortuna. Si chiama cos&#236; la slot machine che l'ha fatta vincere. Un super Jackpot che vale due miliardi e 600 milioni delle vecchie lire. Un primato storico che rimarr&#224; negli annali del casin&#242; e, soprattutto nella mente della fortunatissima vincitrice.

Di lei non si sanno molte cose: l'ufficio stampa della casa da gioco si &#232; mantenuto abbottonato sulla sua identit&#224;. Generoso di particolari invece sulla reazione della ragazza dopo la vincita: "Quando ha sentito la slot machine suonare la canzone di Elvis, dapprima &#232; rimasta incredula.

Forse non sapeva che quella canzone annuncia un super premio. Poi ha realizzato di aver vinto una fortuna e allora si &#232; messa a urlare di gioia". "Era con un'amica - spiegano al casin&#242; - e insieme si sono messe a saltare, si abbracciavano, ridevano come matte. E ne avevano tutte le ragioni".

silvia
09-11-2006, 17:54
CHE C_ _ O!!!:-\ :-\ :-\

Saint Vincent/ Gioca tre euro e sbanca il casinò
Giovedí 09.11.2006 17:25
Giornata fortunata per una ragazza residente a Torino. Giocando appena tre euro la 26enne di origine straniera ha vinto un milione 31.000 euro (343.666 volte la posta iniziale) al casinò di Saint Vincent. Un record per una giocatrice occasionale come lei.

http://canali.libero.it/affaritaliani/upload/sl/slot.jpgElvis Presley è stato il suo portafortuna. Si chiama così la slot machine che l'ha fatta vincere. Un super Jackpot che vale due miliardi e 600 milioni delle vecchie lire. Un primato storico che rimarrà negli annali del casinò e, soprattutto nella mente della fortunatissima vincitrice.

Di lei non si sanno molte cose: l'ufficio stampa della casa da gioco si è mantenuto abbottonato sulla sua identità. Generoso di particolari invece sulla reazione della ragazza dopo la vincita: "Quando ha sentito la slot machine suonare la canzone di Elvis, dapprima è rimasta incredula.

Forse non sapeva che quella canzone annuncia un super premio. Poi ha realizzato di aver vinto una fortuna e allora si è messa a urlare di gioia". "Era con un'amica - spiegano al casinò - e insieme si sono messe a saltare, si abbracciavano, ridevano come matte. E ne avevano tutte le ragioni".

MISSCLAWDY
09-11-2006, 18:40
e aggiungo anche un'altra cosa: visto come in Italia ci si dimentica facilmente dei grandi artisti venuti a mancare, non credo che Elvis sarebbe rimasto vivo come lo &#232; oggi . In America c'&#232; una cultura diversa , che qui da noi manca totalmente . Anche se i fans avrebbero sicuramente continuato ad amarlo, non avremmo tutte le iniziative, i cd , i dvd , che abbiamo oggi ancora in uscita.

askme
16-11-2006, 16:19
Se avessi vinto una sommetta cosi,' avrei organizzato una cenetta per tutti noi.
Io continuo a giocare se dovessi vincere vi chiamo.

Sciamano
16-11-2006, 16:24
e aggiungo anche un'altra cosa: visto come in Italia ci si dimentica facilmente dei grandi artisti venuti a mancare, non credo che Elvis sarebbe rimasto vivo come lo è oggi . In America c'è una cultura diversa , che qui da noi manca totalmente . Anche se i fans avrebbero sicuramente continuato ad amarlo, non avremmo tutte le iniziative, i cd , i dvd , che abbiamo oggi ancora in uscita.


ti staquoto:-\

hurt
20-11-2006, 06:19
Ragazzi, fatevi sotto !!!!

La gara finale si terrà a Graceland dall'11 al 19 agosto 2007
Elvis Presley: è caccia al sosia «definitivo»
A quasi 30 anni dall'anniversario della morte del re del rock cominciano le selezioni per trovare il miglior imitatore di sempre

MEMPHIS (USA) - Dal 1977, anno della sua morte, centinaia di sosia di Elvis Presley hanno continuato ad alimentare il suo mito cantando e impersonificando il personaggio che cambiò il volto della musica leggera. Finalmente la loro missione è stata riconosciuta dai manager di "Graceland", la magnifica tenuta di Memphis dove è vissuto ed è sepolto il famoso cantante. Così il prossimo 30 agosto, trentesimo anniversario della morte del "re del Rock", i legittimi custodi dell'immagine di Elvis, hanno organizzato nell'immensa proprietà del cantante la prima ufficiale competizione tra i sosia della leggenda musicale. http://www.corriere.it/Hermes%20Foto/2006/11/19/sosia--180x140.jpgUn sosia di Elvis

ORGANIZZATORI - Gli organizzatori sperano che non solo le vecchie generazioni cresciute nel mito di "Elvis the Pelvis", ma anche le nuove, giungano in massa per assistere allo spettacolo. Naturalmente a competere saranno solo i migliori imitatori di Elvis: prima della rassegna finale saranno organizzate dalla "Elvis Presley Enterprises Inc" diverse gare di selezione in tutti gli Stati Uniti per ridurre il numero dei partecipanti e pubblicizzare l'evento che si terrà l'anno prossimo

ARTISTA - «Stiamo cercando il migliore artista che sappia rappresentare l'eredità di Elvis Presley - ha detto Paul Jankowski, direttore della "Elvis Presley Enterprises" - sarà una competizione molto seria». Il direttore Jankowski ha anche sottolineato che il vincitore sosterà qualche giorno a Graceland e poi farà un tour in tutto il mondo e sarà presentato come "l'unico e vero sosia" di Elvis. Gli organizzatori non hanno ancora tracciato le caratteristiche più importanti che un buon imitatore debba avere, ma voci vicine allo staff ammettono che sarà privilegiato chi oltre all'aspetto, saprà imitare il cantante nella voce e nei movimenti.

LUOGHI - Due saranno i luoghi dove avverranno le prime gare preliminari: Tupelo, in Mississipi, città che diede i natali al cantante di "Love me tender" e Collingwood, in Canada, che da anni organizza un festival dedicato ad Elvis. La gara finale si terrà nella tenuta del famoso cantante tra l'11 e il 19 Agosto del 2007. «Non sarà la classica gara tra imitatori. Sarà un vero e proprio tributo ad una leggenda che a trentanni dalla sua morte, rimane salda e forte nei cuori degli amanti del rock 'n roll"»ha concluso Jankowski.

Francesco Tortora

19 novembre 2006

guitarman
22-11-2006, 16:04
giusto x curiosit&#224;,nn &#232; ke me ne freghi + di tanto,ma se elvis viene menzionato xk&#232; nn segnalare....?

Nozze alla Elvis per Den Harrow

Ha sposato a Las Vegas Federica Bertoni

Fiori d'arancio stile Elvis Presley per il re della disco-dance italiana anni 80. Dopo la brutta esperienza sull'Isola dei famosi, Den Harrow, 44 anni si &#232; regalato un sogno lontano da tutti. A Las Vegas, dove si spos&#242; Elvis, ha detto "s&#236;" a Federica Bertoni, 30 anni, sua compagna da due anni e mezzo. Si far&#224; anche un rito italiano, dice Den a Diva e Donna, ma "Federica l'ho sposata poche ore dopo averla conosciuta".

L'esperienza da "naufrago" &#232; stata pessima e si &#232; conclusa tra le lacrime. L'unico pensiero tra cocchi e palme &#232; sempre andato soltanto a lei, Fedrica. Non &#232; solo sua moglie, ma un vero e proprio pilastro per Den, al secolo Stafano Zandri. Dunque le nozze sembrano il migliore degli "happy end".
Un matrimonio originale, nella stessa cappella, la Little Church of West, dove si spos&#242; Elvis Presley. Con tanto di prete protestante e coro gospel. Il motivo? "Siamo originali!" dicono i novelli coniugi.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/47.$plit/C_0_articolo_337080_listatakes_itemTake_1_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/gossip/articoli/articolo337080.shtml#)

"Era un'idea - spiega Federica - che avevamo da tempo. Poi, appena rientrato Stefano, dopo essere stati pi&#249; di un mese lontani, abbiamo avuto poco tempo per stare insieme per via dei tanti impegni. Cos&#236;, dall'oggi al domani, ci siamo detti: &#232; il momento di fare questo passa e farlo da soli".
Da soli perch&#233; nella vita entrambi sostengono di essersela cavata senza gli altri. Molti i falsi amici, molte le delusioni: "Solo sua mamma e il mio manager Alberto Leonardi - spiega la nuova signora Zandri - ci hanno sempre aiutati. Solo loro ci sono mancati qui a Las Vegas". Dell'Isola, Zandri non salva nessuno, forse solo Chiappucci, "perch&#233; si comporta in modo normale".
Oltre a una carriera come cantante, luminosa e rapida come una cometa, Den pu&#242; vantare anche di essere pap&#224;, ma &#232; un ruolo sofferto. C'&#232; infatti in atto un contenzioso per l'affidamento della figlia avuta da Zandri nel primo matrimonio.
Questo per&#242; non gli impedisce di pensare ad altri bimbi con Federica. "A noi i bambini piacciono molto - conferma Den - e poi anch'io sono un bambinone". E il futuro, oltre a un beb&#233;, potrebbe riservare l'America: "Vogliemo realizzare il nostro sogno di sempre, un ranch negli Stati Uniti". Perch&#233; Den-Stefano e Federica non vogliono smettere di sognare.

hurt
22-11-2006, 16:26
Se penso a Den Arrow, sull'isola, e tutte le sue lacrime con:

"Federica sei sicura che non mi tradisciiiii" ihihihihihihih

"Ho rubato il cestino, perché avevo fameeee" ihihihihihi

dico che, almeno qui, ha fatto una cosa carina... :-P:-P

Se non altro, su tutti le testate gossipare, che dedicano un articolo a questo matrimonio, potremo leggere spesso il nome Elvis Presley

askme
22-11-2006, 19:43
Se avessi fatto una figura cosi', correrei tanto forte da perdere le gambe.
Spero che la tv italiana abbia toccato il fondo,cosi' possa riemergere,ma vedendo tanti personaggi che poi sono i cloni di idioti,che piu' idioti non si puo',ho perso la speranza.
L'unica cosa che guardo e' "striscia la notizia" in tv.
Il resto mi fa schifo.

Neko
22-11-2006, 20:31
Se avessi fatto una figura cosi', correrei tanto forte da perdere le gambe.
Spero che la tv italiana abbia toccato il fondo,cosi' possa riemergere,ma vedendo tanti personaggi che poi sono i cloni di idioti,che piu' idioti non si puo',ho perso la speranza.
L'unica cosa che guardo e' "striscia la notizia" in tv.
Il resto mi fa schifo.
quoto tutto...

hurt
23-11-2006, 00:34
Usa, Lincoln l'uomo piu' influente

La classifica di storici statunitensi

if (disattivazione) { document.write(' on error resume next ShockMode=(IsObject(CreateObject("ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.6")))Il personaggio più influente della storia americana è Abramo Lincoln. A riconoscergli il primato un pool di dieci eminenti storici statunitensi che hanno redatto una classifica per il mensile Atlantic. Il presidente che abolì la schiavitù è stato preferito a personaggi del calibro di George Washington, Thomas Jefferson o Franklin Delano Roosevelt. Nella valutazione privilegiati i Padri Fondatori e i vip del periodo d'oro.

Gli storici, tra i quali il premio Pultizer Doris Kearns Goodwin, hanno invece tenuto meno in considerazione i personaggi appartenenti al mondo dell'arte e della letteratura, tutti esclusi dalla top ten.

Il criterio usato nella scelta lascia un po' stupiti poi per le posizioni assegnate a certi miti della storia americana: dal 66/o posto di Elvis Presley all'85/a posizione di Ernest Hemingway, seguito a breve distanza da un orgoglio italiano come Enrico Fermi, all'88/o posto. Deludente anche la collocazione delle esponenti del gentil sesso. La prima tra le donne, solo 30/a, è Elisabeth Cady Stanton, una delle primissime attiviste del movimento femminile.

Da TG COM

askme
23-11-2006, 12:30
Va bene accettiamo tutto.

hurt
26-11-2006, 09:59
Leggete questo articolo:?
Pur se va dato merito al Resto del Carlino di averlo pubblicato, con tutte le imprecisioni che ci sono, fa chiaramente capire quanto poco si sappia di Elvis in Italia e nemmeno si tenti di documentarsi prima di scrivere un articolo: NEMMENO IL GIORNO DELLA MORTE!!!

E poi ci chiediamo perchè in Italia non si parla di Elvis?
La mia risposta è: perchè abbiamo questi giornalisti !!!! :?


IL SOSIA DI ELVIS

A Memphis sarà eletto quello ufficiale

La competizione si terrà il prossimo 30 agosto, data in cui ricorre il trentesimo anniversario della morte di Elvis Presley


http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/2006/11/20/cuts/img211752.jpg
Memphis, 20 novembre 2006 - Ammiratori di Elvis Presley, tirate fuori dall'armadio le chitarre. A Memphis è stato, infatti, indetto un concorso per eleggere il sosia ufficiale del mito del rock.

Una gara che farà la gioia di tutti gli aspiranti Elvis del mondo che, negli ultimi 29 anni, hanno contribuito a rendere onore e omaggio al mito. La competizione si terrà il prossimo 30 agosto, data in cui ricorre il trentesimo anniversario della morte di Elvis Presley, e l'idea è venuta proprio ai manager di Graceland che hanno voluto, così, mettere un freno ai migliaia di sosia sparsi in giro per il mondo.

Ce ne vuole uno ufficiale che incarni il vero spirito del grande Elvis. Centinaia di aspiranti re del rock si scontreranno in una gara a colpi di bacino e mosse del celebre cantante. Solo i migliori, però, potranno partecipare alle fasi finali. “Stiamo cercando il migliore artista che sappia rappresentare l’eredità di Elvis Presley. Sarà una competizione molto seria”, ha affermato il direttore della Elvis Presley Enterprises

hurt
26-11-2006, 10:03
Questo articolo, invece, va già meglio
http://www.skylife.it/mediabin/08-%20Web/00-%20Portale/01-%20SKY%20TG24/02-%20Immagini/0611_Novembre/elvisfoglia_grn.jpg http://www.skylife.it/img/pixTra.gif 20 Novembre, 2006

Caccia al sosia di Elvis (http://www.skylife.it/html/skylife/tg24/articolo/061120_elvis.html#)http://www.skylife.it/img/pixTra.gifA quasi 30 anni dalla morte der re del rock è già iniziata la ricerca del suo eredehttp://www.skylife.it/img/pixTra.gif (http://www.skylife.it/html/skylife/tg24/articolo/061120_elvis.html#commenti)http://www.skylife.it/img/pixTra.gifSky.ShareServices.getNumberComments(9298 1);http://www.skylife.it/img/pixTra.gifLunga vita al re - E'stato definito "The King" ma anche "the pelvis" per via di quel conturbante movimento d'anca con il quale, all'inizio della sua carriera, divenne un sex simbol. Stiamo parlando, naturalmente, di Elvis Presley che rimane e rimarrà per sempre un mito intramontabile. Dall’anno della sua morte, avvenuta il 16 agosto del 1977, centinaia di tributi in musica e non solo hanno alimentato la sua fama.

La gara – Ogni anno, per esempio, i sosia di Elvis si ritrovano per tributare l'ennesimo omaggio al cantante che cambiò il volto alla musica leggera. Ora i manager di "Graceland" (dal nome della magnifica tenuta di Memphis dove è vissuto ed è sepolto il famoso del "re del Rock,) e legittimi custodi dell'immagine di Elvis, hanno organizzato proprio nell'immensa proprietà del cantante la prima ufficiale competizione tra i sosia della leggenda musicale. La speranza degli organizzatori è di far conoscere e apprezzare sempre più, soprattutto alle nuove generazioni, il mito di Elvis.

Dove – Le prime gare preliminari si svolgeranno a Tupelo, in Mississipi, città che diede i natali al cantante e a Collingwood, in Canada, che da anni organizza un festival dedicato ad Elvis. La gara finale si terrà nella tenuta del famoso cantante tra l'11 e il 19 Agosto del 2007.

Il vincitore - Naturalmente a competere saranno solo i migliori imitatori di Elvis. Prima della rassegna finale saranno organizzate dalla "Elvis Presley Enterprises Inc" diverse gare di selezione in tutti gli Stati. Il vincitore della competizione, oltre ad essere ospitato per qualche giorno a Graceland, farà un tour in tutto il mondo e sarà presentato come "l'unico e vero sosia" di Elvis. Non si sa ancora quali saranno le caratteristiche più importanti che questo imitatore debba avere. Voci vicine allo staff organizzativo ammettono che sarà privilegiato chi, oltre all'aspetto, saprà imitare il cantante nella voce e nei movimenti.

hurt
27-11-2006, 08:19
Per favore, leggete tutti questo articolo, che, per caso, ho appena trovato su Internet

Elvis Presley (http://debaser.it/artisti/77689/Elvis_Presley.htm): 30# 1 Hits

Recensione di: vellutogrigio (http://debaser.it/recensori.asp?IDAnagraficaRecensore=1837), (27/09/2006 14.53.00)
Voto: * * * º º
http://debaser.it/resize.aspx?path=/files/200692714.53.41Elvis.jpg&width=250 Proseguo con questa recensione il “ciclo dei sopravvalutati” che mi sono permesso di iniziare con “One” dei Beatles, seppur fra le comprensibili critiche di molti ed il plauso di altrettanti.
Il secondo grande sopravvalutato della storia della musica moderna è, sempre a mio sommesso avviso, Elvis Presley da Tupelo (Missisipi), fenomeno negli anni ’50, fenomenale attore trash negli anni ’60, fenomeno da baraccone (Las Vegas) negli anni ’70, e fenomeno da nostalgici dalla sua morte (’77) ad oggi. Il tutto con un occhio all’immagine ed un altro al portafoglio dei suoi produttori e agenti, anche se deve osservarsi come il Nostro fosse essenzialmente in buona fede, e sia stato furbescamente sfruttato da quanti ne avevano colto l’impatto nell’immaginario collettivo dei bianchi americani, Colonnello Parker su tutti.
Anche in questo caso, come per i Beatles, è dunque doverosa una premessa: nessuno nega l’importanza di Elvis sotto il profilo storico sociologico, né la sua influenza sul gusto e lo stile di quanti cominciarono a strimpellare la chitarra sulle note dei suoi successi (ovvero tutti, almeno negli States ed in Inghilterra, meno nei paesi latini, anche se a lui devono Johnny Haliday, Little Tony e Bobby Solo), tentandosi piuttosto di ridiscutere, tecnicamente, il valore artistico della sua proposta musicale, complessivamente mediocre. Chiedo dunque venia ai fanatici del Re del Rock, a chi fa pellegrinaggi a Graceland (pure gli Iron Maiden vi sono andati nei primi anni ’80… vedi il booklet di Killers), nonché – scusandomi per l’auobiografismo – alla mia ragazza e ad i suoi più stretti familiari.
La carriera fenomenale Elvis the Pelvis è ben compendiata dall’album "30 # 1 Hits", uscito alcuni anni orsono (’02) in concomitanza con il rilancio dell’immagine del rocker statunitense e con l’eccellente cartone animato Disney Lilo & Stitch, in cui la giovane protagonista era una grande fan dell’uomo fasciato di pelle (forse perché abitava… un po’ fuori dal mondo). Senza effettuare una tediosa e superflua analisi di tutti i pezzi contenuti nell’album, noti ai più, voglio evidenziare le caratteristiche strutturali della musica di Elvis, riassumendole in sintesi:
a) voce eccellente, stentorea, più valida nei toni bassi che in quelli alti, con drammatici scivolamenti verso il tenorile negli anni finali della sua vita, comunque priva di feeling e pathos, tendente piuttosto al lamentoso. Si ascoltino le varie "Love Me Tender", "Sospicious Minds", "Are You Lonesome Tonight?", giusto per andare sul concreto;
b) accompagnamento musicale del tutto trascurabile, se non addirittura banale, senza alcun guizzo od inventiva: il dato ricorre in tutta la carriera del Nostro, dagli esordi alla fase finale, senza che si possano accampare scuse, al riguardo, circa limiti tecnologici di sorta, posto che Elvis poteva permettersi il meglio – come del resto i Beatles. Qualcuno ricorda un assolo, un fraseggio, delle chitarre dei suoi gruppi di supporto? Un groove ritmico di basso e batteria?. Tutti i pezzi sono costruiti sulla sua voce, negando l’idea stessa di ensemble che costituisce l’essenza del jazz, del blues e del rock;
c) repertorio ripetitivo e scarsamente in grado di rinnovarsi, con continuo riferimento agli stessi ritmi, temi musicali, soluzioni armoniche, senza che ciò possa considerarsi “classico”: si trattava, semplicemente, di musica di consumo, ovvero di un prodotto sempre uguale a sé stesso per essere sempre vendibile, che nella seconda parte della carriera di Elvis si avvitò in un patetico recupero dello stile country degli esordi;
d) cadute di gusto a profusione, come nelle cover di “O Sole Mio” (It’s Now or Never) e “Torna a Surriento” (Surrender). Ogni commento è superfluo, vi rimando all’epocale parodia che ne fece Renzo Arbore sull’album “Quelli della Notte” (’85);
e) totale incapacità compositiva. Quasi tutti i pezzi di Elvis furono scritti da altri, egli si limitava ad eseguirli. Anche questo dato basta e avanza per ridiscutere la grandezza del musicista (non certo del “personaggio”). Io stesso, nel criticare anche i Beatles, non posso negare che le canzoni se le scrivessero da soli.
A questo punto odo già le repliche di chi osserva, con singolare inversione logica, come Elvis sia stato un’artista di portata epocale, il primo a portare il rock alle masse, il modello per intere generazioni di musicisti, il simbolo dell’emancipazione dei giovani, una rottura totale rispetto al gusto melodico imperante, anche in Italia (da Modugno a Celentano passano anni luce), e debba ritenersi per ciò solo un grande artista. Ciò prova semplicemente come il Nostro sia stato l’artista più noto ed influente della sua epoca, almeno fino all’avvento dei succitati Beatles, ma non prova affatto che sia stato il migliore, né il più originale e seminale, come asseriscono i più. Molti fecero meglio, e lo fecero in quegli anni: Chuck Berry su tutti (peccato che fosse di colore, in una nazione che ancora segregava i “niggers” ed i cui capi famiglia delle famiglie del Sud si incappucciavano di bianco…), Jerry Lee Lewis (peccato avesse sposato la cugina minorenne) ed Eddie Cochran (peccato sia morto giovanissimo).
L’acquisto di 30#1 Hits è dunque consigliato a tutti gli amanti del King of Rock, compendiando comunque i suoi pezzi migliori, seppur usurati dal tempo, ed a tutti coloro che vogliano comprenderne l’esatta grandezza. Magari facendo il paio con “One” dei Beatles.
E guardate che io a Elvis voglio bene, se non altro per avere indirettamente ispirato intere parti di "London Calling" dei Clash. Ma questa è un’altra storia, appartiene più al mito che alla realtà.

Dobbiamo replicare???

Questo è il sito http://debaser.it/recensionidb/ID_12958/Elvis_Presley_30_23_1_Hits.htm

guitarman
27-11-2006, 08:37
hurt,nn vorrei ke dopo aver parlato con me questo tipo
pensi al suicidio!!!!

guitarman
27-11-2006, 08:38
lo far&#242; cmq nn appena sto con calma a casa e me lo smonto io

askme
28-11-2006, 12:21
Io avrei vogli di scrivere al tipo, ma poi lo mando a ca...e,quindi lo ognioro.

askme
28-11-2006, 12:22
Ovviamente era ignoro.

hurt
28-11-2006, 12:29
Il fatto è che, spesso, ignorando, tacitamente si permette di CONTINUARE a scrivere idiozie del genere.:-D

Va anche detto, però, che se uno è convinto di aver scritto una cosa intelligente, non sarebbero le nostre repliche documentate, a fargli cambiare idea e/o prendere un'altra rotta :-D

françois
28-11-2006, 12:44
Il coraggio di scriverle senza vergognarsi &#232; li che ti fa imbestialire.

Lisa
28-11-2006, 13:06
Quando leggo questi articoli mi rendo conto ulteriormente di quanto l'ignoranza sia uno dei mali più grandi del mondo....
Penso che giudicare un artista, la cui carriera è durata circa 20 anni, in base ad una compilation sia come minimo superficiale, per non dire di peggio!!
Qui l'unico che sta avendo "cadute di gusto a profusione" è colui che ha scritto questo articolo, non di certo Elvis!!
Data la sua opinione su Elvis, sarei proprio curiosa di chiedere a questo tizio se è fans di qualche cantante e, soprattutto, di chi, visto che si sente in grado di salire in cattedra e giudicare la voce di Elvis "priva di feeling e pathos". Sarei curiosa di sapere quale è, per lui, un cantante che ha feeling nella voce...visto che Elvis non ne ha!
Se la voce di Elvis era senza feeling....beh....allora è meglio che un bel po' di gente che ha intrapreso la carriera musicale, scenda dal palco, molli il microfono e torni a fare un lavoro più utile: sono tutte braccia rubate all'agricoltura!! :)
Non mi metto nemmeno a giudicare poi gli altri punti descritti, come il giudizio sulla band (TCB Band, nel caso specifico...)...Non meritano nemmeno commenti!!!

Torno a ripetere: QUESTI, nel nostro piccolo, SONO I DANNI DELL'IGNORANZA, di qualcuno che ascoltando una trentina di canzoni giudica un artista che ne ha cantate parecchie centinaia!!!!

LISA

hurt
30-11-2006, 13:39
ELVIS PRESLEY
HITSTORY
(3 cd, 91 brani, 4 h ca.) Sony/BMG

di Pino Paoliello
Se alla domanda su chi abbia inventato il rock and roll vi saltasse in mente di rispondere Elvis Presley, state attenti. Se il vostro interlocutore è un tipo precisino e spocchioso quanto basta potrebbe mettersi a ridere in modo inquietante e poi partire per la tangente in una dotta elucubrazione su come l’uomo bianco si sia impossessato di ciò che l’uomo nero aveva nel sangue (razzismo anche questo, eh). Non avrebbe tutti i torti, è chiaro, ma sinceramente coloro che dicono che Elvis abbia contato molto meno di ciò che comunemente si crede dovrebbero pensare ad un semplice fatto: nell’America degli anni ’50 solo un bianco avrebbe potuto essere ciò che Elvis è stato. Filologicamente è corretto dire che il rock and roll non sia nato con Elvis; è invece giusto affermare che con Elvis sia nato un concetto, quello di rockstar.
Prima di lui nessuno aveva spinto milioni di ragazzi verso un fanatismo che sovente rasentava se non superava l’ossessione maniacale.
E’ con Elvis che nasce e viene codificato il comportamento da superstar che pian piano si allontana dalla vita reale per viverne una tutta sua fatta spesso di illusioni e manie di grandezza. Questo è riscontrabile soprattutto nell’ultima parte della vita di Elvis, quello tutto lustrini e concerti a Las Vegas, quello cioè che meno conta per gli sviluppi della musica rock perchè le cose importanti le aveva già dette.
Ancora una volta è centrale nella storia della musica pop una città, Memphis. Qui infatti avevano sede gli studios della Sun records, piccola etichetta facente capo ad un produttore che per la musica rock è paragonabile ad un demiurgo che dal nulla crea un intero mondo, Sam Phillips.
http://www.fumettidicarta.it/MusicalBox/ELVIS/elvis_presley5.jpg
Fu lui a lanciare le carriere di gente come Rufus Thomas, B.B.King, Johnny Cash, Jerry Lee Lewis ed ovviamente Elvis. Fu lui quello che incanalò il talento dei suoi artisti verso musiche che a loro e solo a loro si confacevano. Aveva la capacità, Phillips, di giudicare al volo gli artisti e metterli subito sotto contratto facendo loro incidere un 45 giri il giorno stesso del provino.
Presumibilmente è ciò che accadde il 6 luglio 1954 quando un diciannovenne Elvis incise “That’s all right”. Una data che marca un confine netto tra un prima ed un dopo.
Esistono numerose biografie di Elvis sul mercato (una messe infinita in lingua inglese, va da sè) ed altrettante raccolte di suoi brani, ma in questa occasione voglio parlarvi di un triplo cd che raccoglie quelli che sono stati i brani più venduti del nostro.
http://www.fumettidicarta.it/MusicalBox/ELVIS/SamPhillips_Elvis.jpg
La raccolta si intitola “Hitstory”, è edita dalla Sony/Bmg e comprende 91 brani.
Difficile segnalare qui quali sono i brani che meritano e quali no. Se non altro da un punto di vista culturale sono brani tutti indispensabili. Gli unici prescindibili (ed è un complimento) sono le due bonus track remixate da JXL e Paul Oakenfold.
Ascoltando la raccolta ci imbattiamo in classici quali “Heartbreak hotel” dove un piano ed una chitarra fanno incursione in un brano altrimenti a capella; oppure in “Don’t be cruel” dove il contrabbasso ci fa capire, assieme al coro di evidente matrice doo-wop che siamo invischiati negli anni ’50 dai quali mai vorremmo congedarci per quanto la musica suona fresca ancora oggi, mezzo secolo dopo.
Per non parlare di “Jailhouse rock” e “Blue suede shoes”,quintessenza rock and roll. Roba da far ascoltare ai marziani per far loro comprendere il perchè di tanta musica di oggi.
http://www.fumettidicarta.it/MusicalBox/ELVIS/elvis_presley2.jpg
E’ con estrema leggerezza d’animo che andiamo incontro a “Promised land” di Chuck Berry, resa da Elvis con un incalzante cantato che dalla Virginia ci fa attraversare gli States alla volta della California. Interpretazione magistrale. Così come magistrali sono “Mistery train” ed “I forgot to remember to forget”, le due facce di un 45 giri uscito nel 1955 in cui da un lato si incontra l’Elvis di cui basterebbe solo la sua voce e la sua chitarra ritmica per renderci felici, mentre dall’altro si intravede l’Elvis da ballad strappalacrime che però non scade nel melenso più deleterio.
Mielosità che invece ritroviamo minacciosa in brani quali “It’s now or never” (la versione inglese di ‘O Sole mio) o “I’ve lost you” dove le orchestrazioni eccessive accoppiate a brani di per sè inducenti diabete ci consigliano di starne lontani. Quanta differenza rispetto ad una canzone come “I’m left, you’re right, she’s gone” dove l’eccessiva sdolcinatezza è un fossato evitato con perizia. O anche rispetto a “Burning love”, brano degli anni ’70 che potrebbe invece tranquillamente risalire all’epoca Sun.
Parlare di ogni singolo brano non ha però molto senso visto che il cofanetto è facilmente rintracciable in qualunque negozio di dischi al prezzo indicativo di 30 euro (ma se cercate bene qualche euro lo risparmiate di sicuro).
http://www.fumettidicarta.it/MusicalBox/ELVIS/elvis_presley4.jpg
Magari però avete la fortuna di avere genitori che all’epoca dell’Elvismania erano degli appassionati acquirenti di dischi. Spulciate allora nella loro collezione di vinili; chissà che qualche bella pepita d’oro non venga fuori tra un 45 giri dei Cugini di campagna ed uno dei Dik Dik.
Ladies and Gentelmen...Elvis has left the building.
Pino Paoliello [theelite_at_interfree.it] - Febbraio 2006
http://www.fumettidicarta.it/MusicalBox/ELVIS/Nixon_ElvisPresley.jpg

Puccy1
30-11-2006, 14:02
Usa, Lincoln l'uomo piu' influente

La classifica di storici statunitensi

Il personaggio pi&#249; influente della storia americana &#232; Abramo Lincoln. A riconoscergli il primato un pool di dieci eminenti storici statunitensi che hanno redatto una classifica per il mensile Atlantic. Il presidente che abol&#236; la schiavit&#249; &#232; stato preferito a personaggi del calibro di George Washington, Thomas Jefferson o Franklin Delano Roosevelt. Nella valutazione privilegiati i Padri Fondatori e i vip del periodo d'oro.

Gli storici, tra i quali il premio Pultizer Doris Kearns Goodwin, hanno invece tenuto meno in considerazione i personaggi appartenenti al mondo dell'arte e della letteratura, tutti esclusi dalla top ten.

Il criterio usato nella scelta lascia un po' stupiti poi per le posizioni assegnate a certi miti della storia americana: dal 66/o posto di Elvis Presley all'85/a posizione di Ernest Hemingway, seguito a breve distanza da un orgoglio italiano come Enrico Fermi, all'88/o posto. Deludente anche la collocazione delle esponenti del gentil sesso. La prima tra le donne, solo 30/a, &#232; Elisabeth Cady Stanton, una delle primissime attiviste del movimento femminile.

Puccy1
30-11-2006, 14:04
Bell'idea Hurt....!!!!! Grazie......

peccato che arrivi sempre cosi tardi.....sigh:?

Puccy1
30-11-2006, 14:22
Va bene qualsiasi articolo purche' si parli o si menzioni Elvis???

Scusatemi ma ultimamente non sono stata assidua....ho perso qualche colpo.....:?

Puccy1
01-12-2006, 08:11
Aste: Milioni per “Linguaccia” Stones e chitarra Hendrix

30 novembre 2006 alle 17:39
Il disegno originale della “linguaccia” rossa diventata l’icona dei Rolling Stones, una delle chitarre di Jimi Hendrix e un corpetto nero indossato da Madonna sono stati venduti per centinaia di migliaia di sterline a un’asta londinese di memorabilia del ‘rock’.
Una portavoce dell’agenzia Magnum Communications ha riferito che al momento dell’aggiudicazione della ‘linguaccia’, pagata 250.000 sterline (370.000 euro), erano presenti in sala il chitarrista dei Rolling Stones, Ronnie Wood, e il loro ex bassista Bill Wyman. Il disegno della ‘lingua’ faceva parte dei 160 lotti dell’asta presentata sotto il titolo di “It’s More Then Rock ‘n’ Roll” dalla societa’ Sound in Leicester Square. L’evento si è concluso con un incasso di 860.000 sterline, di cui una parte sarà devoluta alla ricerca sul cancro. Una Fender Stratocaster di Hendrix è stata battuta per 60.000 sterline e uno dei corpetti neri indossati da Madonna durante il tour ‘Who’s That Girl’ per 5.000 sterline.
Spartiti scritti a mano da Marvin Gay sono stati acquistati, per una cifra non rivelata, da un familiare dell’artista scomparso. La stima partiva da 150.000 sterline. Erano stati dati a un amico, poi dimenticati e infine rintracciati da un esperto. Una chitarra Cherry Sunburst di Elvis Presley è stata venduta per 20.000 sterline; il completo in mohair beige indossato sul palcoscenico nel 1963 da John Lennon al Palladium di Londra è stato venduto per 10.000 sterline. Circa 150 persone hanno partecipato all’asta, tra cui anche componenti dei ‘Clash’ e dei ‘Thin Lizzy’. Altri hanno seguito le vendite per telefono o via internet. “Vi sono stati alcuni investoriri privati dagli Stati Uniti, ma molti degli oggetti messi all’incanto sono finiti nelle mani di persone dello spettacolo”, ha spiegato la portavoce.

Marzia1969
01-12-2006, 11:14
Siccome sono oberata di lavoro :cry: e non ho più molto tempo per frequentare i vari forum, qualcuno, se vuole e se ha tempo, mi può sintetizzare cos'è successo riguardo questo articolo?
Marzia1969:lol: :lol:

DANKE GRANDE SCHUMI!

Puccy1
01-12-2006, 11:41
a me arrivano tutti i giorni notizie che parlano anche se poco di Elvis e allora questo topic mi pare sia l'ideale per queste notizie che arrivano...questa e' fresca di oggi....

Che intendi per "cosa e' successo??"

Bye Bye

hurt
01-12-2006, 12:02
Siccome sono oberata di lavoro :cry: e non ho più molto tempo per frequentare i vari forum, qualcuno, se vuole e se ha tempo, mi può sintetizzare cos'è successo riguardo questo articolo?
Marzia1969:lol: :lol:

DANKE GRANDE SCHUMI!

Ciao Marzia

Questo ultimo articolo parla di un'asta fatta in UK dove Una chitarra Cherry Sunburst di Elvis Presley è stata venduta per 20.000 sterline!!!

Questa è l'unica notizia dell'articolo, che ci riguarda da vicino.

Marzia1969
01-12-2006, 12:52
Grazie! Quando dicevo "cosa è successo" mi riferivo ad alcuni Vs. interventi su questo topic dove dicevate più o meno che c'è un casino di ignoranza in giro per quanto riguarda il nostro King. Altre cattiverie in materia sono state scritte? :evil:???
Intendevo questo...
Grazie,
Marzia1969:lol::lol:

DANKE GRANDE SCHUMI!

Marzia1969
01-12-2006, 12:53
Intendo dire scritte sui giornali.
Grazie,
Marzia.

Puccy1
01-12-2006, 12:57
Valutero' meglio gli articoli che trovo o che mi arrivano....!!

Marzia1969
01-12-2006, 13:08
Spero di essermi spiegata. Intendevo dire se, durante la mia assenza, avete trovato sui vari giornali articoli che parlano del King. Se sì, spero che non dicano cattiverie. Spero di essermi spiegata.
Marzia.

hurt
01-12-2006, 13:15
Ecco Marzia, l'articolo maggiormente incriminato è questo che ti riporto.

Credo parli da solo e meriti una petizione da parte nostra, con tutta una serie di insulti ad un rappresentante di quelli che si definiscono giornalisti, nonchè critici musicali ITALIANI :-D:-D

Per favore, leggete tutti questo articolo, che, per caso, ho appena trovato su Internet

Elvis Presley (http://debaser.it/artisti/77689/Elvis_Presley.htm): 30# 1 Hits

Recensione di: vellutogrigio (http://debaser.it/recensori.asp?IDAnagraficaRecensore=1837), (27/09/2006 14.53.00)
Voto: * * * º º
http://debaser.it/resize.aspx?path=/files/200692714.53.41Elvis.jpg&width=250 Proseguo con questa recensione il “ciclo dei sopravvalutati” che mi sono permesso di iniziare con “One” dei Beatles, seppur fra le comprensibili critiche di molti ed il plauso di altrettanti.
Il secondo grande sopravvalutato della storia della musica moderna è, sempre a mio sommesso avviso, Elvis Presley da Tupelo (Missisipi), fenomeno negli anni ’50, fenomenale attore trash negli anni ’60, fenomeno da baraccone (Las Vegas) negli anni ’70, e fenomeno da nostalgici dalla sua morte (’77) ad oggi. Il tutto con un occhio all’immagine ed un altro al portafoglio dei suoi produttori e agenti, anche se deve osservarsi come il Nostro fosse essenzialmente in buona fede, e sia stato furbescamente sfruttato da quanti ne avevano colto l’impatto nell’immaginario collettivo dei bianchi americani, Colonnello Parker su tutti.
Anche in questo caso, come per i Beatles, è dunque doverosa una premessa: nessuno nega l’importanza di Elvis sotto il profilo storico sociologico, né la sua influenza sul gusto e lo stile di quanti cominciarono a strimpellare la chitarra sulle note dei suoi successi (ovvero tutti, almeno negli States ed in Inghilterra, meno nei paesi latini, anche se a lui devono Johnny Haliday, Little Tony e Bobby Solo), tentandosi piuttosto di ridiscutere, tecnicamente, il valore artistico della sua proposta musicale, complessivamente mediocre. Chiedo dunque venia ai fanatici del Re del Rock, a chi fa pellegrinaggi a Graceland (pure gli Iron Maiden vi sono andati nei primi anni ’80… vedi il booklet di Killers), nonché – scusandomi per l’auobiografismo – alla mia ragazza e ad i suoi più stretti familiari.
La carriera fenomenale Elvis the Pelvis è ben compendiata dall’album "30 # 1 Hits", uscito alcuni anni orsono (’02) in concomitanza con il rilancio dell’immagine del rocker statunitense e con l’eccellente cartone animato Disney Lilo & Stitch, in cui la giovane protagonista era una grande fan dell’uomo fasciato di pelle (forse perché abitava… un po’ fuori dal mondo). Senza effettuare una tediosa e superflua analisi di tutti i pezzi contenuti nell’album, noti ai più, voglio evidenziare le caratteristiche strutturali della musica di Elvis, riassumendole in sintesi:
a) voce eccellente, stentorea, più valida nei toni bassi che in quelli alti, con drammatici scivolamenti verso il tenorile negli anni finali della sua vita, comunque priva di feeling e pathos, tendente piuttosto al lamentoso. Si ascoltino le varie "Love Me Tender", "Sospicious Minds", "Are You Lonesome Tonight?", giusto per andare sul concreto;
b) accompagnamento musicale del tutto trascurabile, se non addirittura banale, senza alcun guizzo od inventiva: il dato ricorre in tutta la carriera del Nostro, dagli esordi alla fase finale, senza che si possano accampare scuse, al riguardo, circa limiti tecnologici di sorta, posto che Elvis poteva permettersi il meglio – come del resto i Beatles. Qualcuno ricorda un assolo, un fraseggio, delle chitarre dei suoi gruppi di supporto? Un groove ritmico di basso e batteria?. Tutti i pezzi sono costruiti sulla sua voce, negando l’idea stessa di ensemble che costituisce l’essenza del jazz, del blues e del rock;
c) repertorio ripetitivo e scarsamente in grado di rinnovarsi, con continuo riferimento agli stessi ritmi, temi musicali, soluzioni armoniche, senza che ciò possa considerarsi “classico”: si trattava, semplicemente, di musica di consumo, ovvero di un prodotto sempre uguale a sé stesso per essere sempre vendibile, che nella seconda parte della carriera di Elvis si avvitò in un patetico recupero dello stile country degli esordi;
d) cadute di gusto a profusione, come nelle cover di “O Sole Mio” (It’s Now or Never) e “Torna a Surriento” (Surrender). Ogni commento è superfluo, vi rimando all’epocale parodia che ne fece Renzo Arbore sull’album “Quelli della Notte” (’85);
e) totale incapacità compositiva. Quasi tutti i pezzi di Elvis furono scritti da altri, egli si limitava ad eseguirli. Anche questo dato basta e avanza per ridiscutere la grandezza del musicista (non certo del “personaggio”). Io stesso, nel criticare anche i Beatles, non posso negare che le canzoni se le scrivessero da soli.
A questo punto odo già le repliche di chi osserva, con singolare inversione logica, come Elvis sia stato un’artista di portata epocale, il primo a portare il rock alle masse, il modello per intere generazioni di musicisti, il simbolo dell’emancipazione dei giovani, una rottura totale rispetto al gusto melodico imperante, anche in Italia (da Modugno a Celentano passano anni luce), e debba ritenersi per ciò solo un grande artista. Ciò prova semplicemente come il Nostro sia stato l’artista più noto ed influente della sua epoca, almeno fino all’avvento dei succitati Beatles, ma non prova affatto che sia stato il migliore, né il più originale e seminale, come asseriscono i più. Molti fecero meglio, e lo fecero in quegli anni: Chuck Berry su tutti (peccato che fosse di colore, in una nazione che ancora segregava i “niggers” ed i cui capi famiglia delle famiglie del Sud si incappucciavano di bianco…), Jerry Lee Lewis (peccato avesse sposato la cugina minorenne) ed Eddie Cochran (peccato sia morto giovanissimo).
L’acquisto di 30#1 Hits è dunque consigliato a tutti gli amanti del King of Rock, compendiando comunque i suoi pezzi migliori, seppur usurati dal tempo, ed a tutti coloro che vogliano comprenderne l’esatta grandezza. Magari facendo il paio con “One” dei Beatles.
E guardate che io a Elvis voglio bene, se non altro per avere indirettamente ispirato intere parti di "London Calling" dei Clash. Ma questa è un’altra storia, appartiene più al mito che alla realtà.

Dobbiamo replicare???

Questo è il sito http://debaser.it/recensionidb/ID_12958/Elvis_Presley_30_23_1_Hits.htm

Marzia1969
01-12-2006, 13:23
Si potrebbe sapere il nome di questo pezzo di.....beh diciamo sterco per essere gentili che, fra le altre cose, non ha neppure il coraggio di firmarsi? Visto che non credo proprio che si chiami vellutogrigio di nome!
grazie Hurt.
Marzia.....furibonda dopo la lettura!

hurt
01-12-2006, 13:45
Per questo velluto grigio

Un aggettivo:
INDEGNO anche solo di pensare il nome di Elvis

Un appellativo:
STRUZZO che nasconde la testa sotto un sinonimo

Adesso continuate voi !!!

Puccy1
01-12-2006, 15:46
Tutto ok tranquilla!!

Puccy1
01-12-2006, 15:54
Pensavo fosse qualcosa su quello che ho postato io....

Tutto ok!!

Ciaooooo!!

hurt
01-12-2006, 20:50
Chissà se vellutogrigio è informato di questo :


20-11-2006, 13:30
CD - Gold Award Fur Elvis Presley - ELV1S 30 #1 Hits
http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Cd_Elv1s_Gold_Germany2006.jpg

In Germania, per celebrare la vendita di 250.000 copie, è stata distribuita una nuova edizione del cd "Elvis 30#1 Hits", dal titolo "Gold Award Fur Elvis Presley - ELV1S 30 #1 Hits".
Il cd presenta rifiniture in oro.

LISA

================================================== ========
Oggi, 21:38


http://www.grazielvis.it/forum/images/icons/icon1.gif Re: CD - Gold Award Fur Elvis Presley - ELV1S 30 #1 Hits


Dopo la BMG Germany, anche la BMG France ha deciso di distribuire un'edizione "Gold Record" della compilation "Elv1s 30#1 Hits".



http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Cd_E1_France2006.jpg

askme
02-12-2006, 13:07
Sai Hurt come la penso,non posso rispondere come vorrei.
Sarei denunciato immediatamente,quindi l'unica cosa che posso
dire e' questa.
Se questo personaggio si informasse un po' di piu' sul cantante Elvis,sull'uomo Elvis,forse capirebbe un pochino di Elvis.

hurt
02-12-2006, 13:17
Sai Hurt come la penso,non posso rispondere come vorrei.
Sarei denunciato immediatamente,quindi l'unica cosa che posso
dire e' questa.
Se questo personaggio si informasse un po' di piu' sul cantante Elvis,sull'uomo Elvis,forse capirebbe un pochino di Elvis.

Se tu lo facessi, verrei in piazza con te Askme :-D e credo che si unirebbero tutti i suoi fans, soprattutto quelli di questo forum !

Clint Reno
02-12-2006, 15:11
Un appellativo:
STRUZZO

Si, condivido, è esattamente così che definisco questo tipo, però cambiando in paio di lettere...
:sad: :)

hurt
02-12-2006, 15:33
Si, condivido, è esattamente così che definisco questo tipo, però cambiando in paio di lettere...
:sad: :)

Quotato !!!

Quando dovevo scelglere l'appellativo era proprio quello che pensavo ...... ma non si può :-) :-)

Marzia1969
04-12-2006, 16:45
Gold record always and forever velluto grigio. Do you understand?
Marzia :evil: :evil:

hurt
08-12-2006, 17:41
Quello che c'è scritto non è correttissimo, ma almeno dà onore il nostro Elvis

19/4/2005 - Stefano Medel (merialdistefano@libero.it)
» Elvis the top

http://www.ktvehi.com/img/space.gifhttp://www.ktvehi.com/img/space.gifhttp://www.ktvehi.com/img/space.gifhttp://www.ktvehi.com/img/space.gif
Adesso i musicisti, cantori e trovatori si sprecano, e il mercato discografico butta sul calderone musicale sempre nuovi volti e formazioni, che vengono, suonano una roba e poi scompaiono nel nulla. Altre volte, magari, sfondano il cadreghino e fanno palata di soldi con un pezzo o un singolo, tutti sciamanano, ne parlano e berciano come babbuini, poi l’anno dopo, ciccano tutto e non battono chiodo, finendo nella monnezza. Le regole del commercio e del business sono quelle, e non guardano in faccia a nessuno, per cui ti prendono, ti buttano nel mercato, vestito come uno scimmiotto, e poi ti buttano, come un fazzoletto sozzo, quando non servi più. Molti arrivano, ma non restano, o rimangono molto poco. Non è il caso del re di Memphis, il rockettaro Elvis Presley. Presley: cominciò suonando motivetti, in una scuola di musica; ce n’erano altri, ma nessuno come lui; a delle straordinarie doti vocali e canore, che gli permettevano di assumere dei toni e delle cadenze orecchiabili e sincopate, Presley rivelò anche delle grandi doti di esecutore, concertista, che sapeva farci con la chitarra, ed era un chitarrista non da poco. Oltre a suonare, metteva su dei veri e propri show, ballando, saltando, dando scarti con l’addome e facendo contorsioni, tutte scene che mandavano in visibilio le platee, perché avevano trovato una vera pop star, un vero cultore del rock, con abilità e qualità artistiche, non da poco. A poco a poco, inarrestabilmente, Presley seppe conquistare un po’ tutti. Gente di tutte le fasce d’età, andava ai suoi concerti, come si va al supermercato, felici di ritrovare quel ragazzo prodigio del sud, considerato uno della famiglia, un amico, un complice. In effetti, una delle cose, che rendevano grande Presley, era la sua capacità, di instaurare un feeling, di stabilire un dialogo e un contatto umano e simpatico, col pubblico. Un rapporto umano, fatto d’intesa di complicità e ammiccamenti, d’un artista, che aveva sempre dato molto, al suo pubblico. Presley, nel corso degli anni, si era abituato a platee oceaniche, girando come un nomade, per gli Stati dell’unione. Sapeva giocare col pubblico, solleticarne la curiosità, li accontentava con pezzi, suonando ogni brano richiesto, altre volte, non esitava a regalare un oggetto, delle sciarpe, o altri souvenir, al suo pubblico, anche se si trattava d’una macchina organizzativa, ben oliata, questi gesti, venivano da Presley in buona fede, il pubblico riceveva qualcosa, e ricambiava l’artista. Le ragioni d’un successo così travolgente e duraturo nel tempo, vanno ricercate, oltre che nelle doti personali e magnetiche della rock star, anche in altre ragioni. Elvis Presley, fu il primo cantante, sponsorizzato e lanciato, da un immensa macchina propagandistica e capillare, che faceva gran cassa, di tutto quello che Presley, faceva o diceva. Era un rockettaro importante, ed era un divo soprattutto tele e audio-visualizzato. Presley, fu il primo, a sfruttare pienamente i mass media e le comunicazioni di massa. Non solo tramite i dischi, ma sfruttando il persuasore televisivo, apparendo in spettacoli e programmi alla tele, parlando alle radio, organizzando, giganteschi tour e giri per il paese, dove si spostava in enormi Cadillac, scortato da uno stuolo di musicisti, tecnici, elettricisti e arrangiatori. Nulla era mai completamente casuale, le sue comparse, la pubblicità, un immenso guardaroba di tute e vestiti di scena con brillocchi e luccichii, servivano a galvanizzare ed eccitare il pubblico, sullo sfondo di stadi e auditorium immani e ciclopici. Presley, divenne il primo grande manipolatore, di mass media e di sistemi d’informazione e di trasmissione dell’immagine e del sonoro. Intorno a lui gravitava, un immenso budget d’affari, di introiti e di sfruttamento delle potenzialità spettacolari del suo personaggio, come fonte di richiamo e di guadagno. Pubblicizzando a più non posso, la sua figura e la sua immagine, immortalandola in rotocalchi, giornaletti; spiaccicandola su magliette, bibite e prodotti di tutti i giorni, facendo di Elvis, un marchio o un etichetta commercializzata, fonte di guadagni di raccolte kitsch e di collezioni di cineserie. Di lui, tutto era sfruttato all’eccesso e diventava affare e budget. Un po’ alla volta, Elvis aveva creato il suo personaggio da teen-agers e da idolo giovanile, prima con i capelli lunghi con fogge ardite e impomatate e tute vistose, poi con i ciuffetti cascanti e in seguito indossando giubbotti borchiati e in finta pelle, da teppista metallaro, simile a Brando ne Il ribelle. Dopodichè s’era avvicinato al mondo dello spettacolo e della tele, apparendo in programmini e show musicali a fianco di presentatori stucchevoli come tanti Mike Buongiorno. Ma bene o male, le sue partecipazioni s’erano fatte frequenti e le sue uscite sul piccolo schermo triplicarono. Nel giro di poco era divenuto un personaggio serale da talk Show; questo, gli permetteva di sponsorizzare la sua immagine e i suoi dischi a un folto pubblico di spettatori, contemporaneamente e nello stesso momento, arrivando in casa di tutti. Era divenuto una vedette televisiva, un amico di famiglia, un ospite gratuito e gradito. Anche se naturalmente, era tutto un grosso commercio pubblicitario. Poi vennero i contratti cinematografici, con film Musical, girati a più riprese ed in più posti diversi. I titoli erano variegati e disparati, di solito girati in luoghi ameni ed esotici, come il Re delle Hawaii e altri filmetti musicali semiavventurosi, dove Elvis interpretava solitamente, il ruolo del ragazzaccio testardo e ribelle, che dà filo da torcere a tutti. Con personaggi dinamici e schietti, tagliati su misura per lui. La cosa andò avanti per un po’, e bisogna dire che i film non andarono malaccio, non erano un granché, ma comunque discreti. Per Elvis, fu il debutto nel mondo del cinema, con fans, sorrisi riflettori e pubblicità, che fecero di lui un autentico divo nazionale e non solo. La sua celebrità, giunse all’apogeo, il suo volto, i suoi gesti, divennero simboli e clichè di tendenza, istituzionalizzati e commercializzati. Ogni suo gesto finiva sui giornali o alla tele; le sue macchine enormi, i suoi abiti sgargianti, la sua villa lussuosa, dove iniziò a raccogliere i premi e le statuette che gli venivano conferite. Gli venne attribuito il titolo di uomo dell’Anno, per la sua personalità e il carisma; premio, di cui era particolarmente fiero, in quanto non musicale, ma proprio dedicato alla sua persona. Intanto, la sua vita privata era movimentata e talmente frenetica, che aveva ben poco tempo libero. Quando gliene avanzava, si divertiva ad allenarsi un po’ a Karatè, di cui era una buona cintura, nonostante il poco tempo. Rimangono immagini dal vivo dei suoi allenamenti. Col tempo i rapporti con la moglie divennero più radi e difficili; in effetti Elvis, non aveva una vita realmente normale, pieno d’impegni pubblicitari e non, attorniato sempre da tecnici del suono, asfissiato da manager e produttori maneggioni ed esigenti. Alla buon ora i contratti cinematografici televisivi bene o male finirono; Elvis decise perciò, di ritornare dal vivo in spettacoli e recital tra la gente. Il ritorno fu trionfale, come tutte le sue iniziative, galvanizzò e polarizzò l’attenzione di masse di fans, che lo seguivano ai concerti, per tutti gli stati. La sua immagine preferita, era con dei basettoni lunghi, impomatato e delle casacche bianche trapunte di brillanti e ricami pittoreschi con dei brillocchi luccicanti. Ogni suo spettacolo era accompagnato da un’imponente organizzazione di tecnici, esperti e sarti con centinaia di abiti e strumentazioni. Elvis si muoveva tra folle osannanti, con disinvoltura vincendo il nervosismo e scherzando col pubblico. Spesso partecipava di persona a concerti benefici e filantropici, raccogliendo somme ingenti. Nel frattempo, cominciarono i problemi. Difficoltà coniugali, una vita disordinata ed errabonda, la mancanza d’una vera privacy; lo portarono spesso alla ribalta sulla stampa, per presunti scandalucci. Sempre meno Elvis, sapeva di chi fidarsi veramente. I suoi guardaspalle, erano spesso pettegoli ed indiscreti, e si facevano pubblicità, raccontando di tutto. Intorno ad Elvis, cominciò ad esserci un vuoto affettivo, che la moglie non poteva colmare. Gli impegni erano sempre più frenetici, ed intanto anche la sua salute cominciava a declinare. Sino al ricovero in un ospedale famoso, dove la star si chiuse, per ristabilirsi e riposarsi. Bene o male, riuscì a rimettersi in piedi, ma non era più l’aitante e atletico giovane d’un tempo. La figura s’era fatta greve e lenta, i fianchi irrobustiti, il peso considerevole. Solo il talento e la bravura musicale, era rimasta quella di sempre. Anche con la salute vaccillante, la rock star era sempre il Re, continuava a mietere successi, e ad avere seguaci idolatranti. Le sue performance erano magiche ed elettrizzanti, le sue canzoni melodiche ed armoniose, mietevano allori e rubavano i cuori. Entusiasmanti, erano le sue esibizioni dirompenti al pianaforte, dove Elvis suonava e cantava, grondante ed estatico. Il rapporto col pubblico era unico, quasi confidenziale; la gente si fidava dell’artista, che era tra loro, da anni. La rock star continuò a lavorare in modo febbrile, sino alla fine. E la fine arrivò come un ospite sgradito ed inatteso di sorpresa; un giorno come un altro, si sparse la voce che la star non c’era più. Masse di gente si raccolse intorno alla notizia funerea per omaggiare il cantante nella morte, così come in vita. Elvis Presley divenne un mito e un fenomeno di costume con fans club, sparsi per il mondo e persone che lo ricordano, ad ogni anniversario. Davanti alla sua casa, sfilano muti gli ammiratori, con ghirlande di fiori, con pensieri tristi e proni. Ora gli imitatori non mancano, e quasi tutti i nuovi arrivati, cercano di strimpellare e dimenarsi, per inventare qualcosa di nuovo nel Rock; una speranza rinnovata e delusa, perché il simbolo del Rock resta Elvis, forse proprio perché ha già detto, quello che si poteva dire.

Lisa
08-12-2006, 19:46
Un po' superficiale e imperfetto come articolo, ma almeno Elvis non viene insultato, deriso o denigrato come al solito....
E' già qualcosa... :-\

LISA

hurt
10-12-2006, 07:36
Ci andiamo tutti assieme il sabato sera?

Il sabato sera del Rolling Stone si apre con un omaggio al re del Rock'n'roll, l'indimenticato Elvis Presley. La serata chiamata «rock'n'roll style» prevede spazio dedicato alla musica rock, elettronica e dance hall
Dietro la console Danny Virgilio e Vincent Dj.
Non solo musica così come non solo celebre cantante fu Presley che andò oltre l'arte che rappresentava diventando una vera e propria icona a tutto tondo della cultura pop del XX secolo.
I battenti della serata aprono alle ore 23.30, la quota di ingresso è fissata a 10 euro.

tania
10-12-2006, 10:45
Ci andiamo tutti assieme il sabato sera?

Il sabato sera del Rolling Stone si apre con un omaggio al re del Rock'n'roll, l'indimenticato Elvis Presley. La serata chiamata «rock'n'roll style» prevede spazio dedicato alla musica rock, elettronica e dance hall
Dietro la console Danny Virgilio e Vincent Dj.
Non solo musica così come non solo celebre cantante fu Presley che andò oltre l'arte che rappresentava diventando una vera e propria icona a tutto tondo della cultura pop del XX secolo.
I battenti della serata aprono alle ore 23.30, la quota di ingresso è fissata a 10 euro.



ma dove questa cosa e quando Hurt??

hurt
10-12-2006, 11:35
ma dove questa cosa e quando Hurt??

Mi dispiace ma non c'è scritto in che città.:?
Da quello che capisco è il locale che si chiama Rolling Stones, quindi si potrebbe cercare su Internet:-\

askme
10-12-2006, 18:09
Hurt, se non sappiamo in che posto si trova allora ci sono anch'io.

Clint Reno
10-12-2006, 19:01
Credo sia il noto Rolling Stone di Milano...

Puccy1
11-12-2006, 08:25
si confermo e' a Milano almeno che non sia un omonimo in altra citta'.....fatemi sapere per cortesia...

Puccy1
11-12-2006, 08:48
Trovato questo:


Si balla rock’n’roll ricordando Elvis



Il sabato sera del Rolling Stone si apre con un omaggio al re del Rock'n'roll, l'indimenticato Elvis Presley. La serata chiamata «rock'n'roll style» prevede spazio dedicato alla musica rock, elettronica e dance hall.http://www.ilgiornale.it/img/spacer.gif
Dietro la console Danny Virgilio e Vincent Dj.
Non solo musica così come non solo celebre cantante fu Presley che andò oltre l'arte che rappresentava diventando una vera e propria icona a tutto tondo della cultura pop del XX secolo.http://www.ilgiornale.it/img/spacer.gif
I battenti della serata aprono alle ore 23.30, la quota di ingresso è fissata a 10 euro.

tania
11-12-2006, 11:03
ma tutti i sabati? non ne ho mai sentito parlare....strano!!
cercherò di informarmi da un'amica che ha una vita mondana molto piena!!

Puccy1
11-12-2006, 16:05
Non credo tutti i sabati solo questo che viene!!

Informati e facci sapere grazie!!

hurt
15-12-2006, 05:57
ANDRO' VELOCISSIMAMENTE A COMPRARE IL NR. 6 DELL'EUROPEO:-P :-P
14/12/2006
L'Europeo: un numero molto rock

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/473.$plit/C_0_articolo_340314_immagine.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo340314.shtml#)

Viaggio tra i miti: da Elvis ai Nirvana

L'europeo è in edicola con un numero tutto dedicato al rock. Da Elvis Presley ai Nirvana, passando per gli U2, fino ai Rolling Stones: centosessanta pagine per gli amanti del genere nato negli anni Settanta e che ancora oggi fa vendere milioni di dischi. Daniele Protti presenta "Rock, 1956-2006" venerdì 15 dicembre dicembre a Milano, insieme al critico e scrittore Riccardo Bertoncelli, lo "chaperon" che guida alla scoperta del rock.

Riccardo Bertoncelli, critico e scrittore, è il Cicerone che conduce nel viaggio proposto dal mensile "L'Europeo" alla scoperta del Rock. Un intero numero dedicato al genere, nato negli anni Cinquanta, che ha fatto sognare e trasgredire una generazione e che si è imposto nel panorama musicale con vigore e successo.

"L'Europeo" ha deciso di dedicare il sesto numero del bimestrale ai grandi nomi del Rock. Così, grazie alla guida di Bertoncelli, i lettori possono avventurarsi nei meandri più nascosti e inediti degli autori e cantati che hanno fatto grande la scena musicale internazionale.

"Dal 1956 è rockmania" titola la presentazione curata dal direttore Protti che insieme al critico e scrittore Bertoncelli, presenta il nuovo numero de L'Europeo venerdì 15 dicembre a Milano, nella sala Dino Buzzati di Via Blazan 3. Da qui si snoda il percorso che vede ai blocchi di partenza lui, l'inimitabile Elvis. Un nome che ha fatto storia, quello dell'ex-camionista di Memphis che, alla fine degli anni '50, con i suoi pantaloni di pelle attillati faceva impazzire le adolescenti e preoccupare gli adulti che gridavono alla rivoluzione sessuale. Definito "il re del rock and roll, Elvis è andato oltre l'arte musicale che rappresentava ed è diventato una vera e propria icona della cultura pop e del XX secolo.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/365.$plit/C_0_articolo_340314_listatakes_itemTake_1_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo340314.shtml#)


Il percorso prosegue all'insegna delle firme top della musica rock: spazio alla grinta di Tina Turner, giovanissima e già tigre del palcoscenico nel 1969, alla forza innovativa del grande Eric Clapton, che ha saputo passare dal blues duro e puro ed è riuscito ad arrivare persino alla techno, fino alla prorompente energia dei Queen, apparsi a inizio anni '70 e diventati leggenda.

Questi, però, sono solo alcuni dei nomi che compongono il viaggio dell'Europeo: tanti altri protagonisti del rock vengono raccontati da parole e immagini storiche, fotografie che fermano momenti irripetibili, di storia e di vita. Come quella che immortala gli U2, "gli ultimi re del rock".

"Il rock'n'roll mi ha dato tutto e io mi sento come se dovessi dare tutto al rock'n'roll", ha detto Bruce Springsteen. Sulla scia di questa passione si è mossa la realizzazione del numero 6 de L'Europeo, "Rock 1956-2006".

DA TGCOM

hurt
15-12-2006, 07:46
ANDRO' VELOCISSIMAMENTE A COMPRARE IL NR. 6 DELL'EUROPEO:-P :-P
14/12/2006
L'Europeo: un numero molto rock

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/473.$plit/C_0_articolo_340314_immagine.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo340314.shtml#)

Viaggio tra i miti: da Elvis ai Nirvana

L'europeo è in edicola con un numero tutto dedicato al rock. Da Elvis Presley ai Nirvana, passando per gli U2, fino ai Rolling Stones: centosessanta pagine per gli amanti del genere nato negli anni Settanta e che ancora oggi fa vendere milioni di dischi. Daniele Protti presenta "Rock, 1956-2006" venerdì 15 dicembre dicembre a Milano, insieme al critico e scrittore Riccardo Bertoncelli, lo "chaperon" che guida alla scoperta del rock.

Riccardo Bertoncelli, critico e scrittore, è il Cicerone che conduce nel viaggio proposto dal mensile "L'Europeo" alla scoperta del Rock. Un intero numero dedicato al genere, nato negli anni Cinquanta, che ha fatto sognare e trasgredire una generazione e che si è imposto nel panorama musicale con vigore e successo.

"L'Europeo" ha deciso di dedicare il sesto numero del bimestrale ai grandi nomi del Rock. Così, grazie alla guida di Bertoncelli, i lettori possono avventurarsi nei meandri più nascosti e inediti degli autori e cantati che hanno fatto grande la scena musicale internazionale.

"Dal 1956 è rockmania" titola la presentazione curata dal direttore Protti che insieme al critico e scrittore Bertoncelli, presenta il nuovo numero de L'Europeo venerdì 15 dicembre a Milano, nella sala Dino Buzzati di Via Blazan 3. Da qui si snoda il percorso che vede ai blocchi di partenza lui, l'inimitabile Elvis. Un nome che ha fatto storia, quello dell'ex-camionista di Memphis che, alla fine degli anni '50, con i suoi pantaloni di pelle attillati faceva impazzire le adolescenti e preoccupare gli adulti che gridavono alla rivoluzione sessuale. Definito "il re del rock and roll, Elvis è andato oltre l'arte musicale che rappresentava ed è diventato una vera e propria icona della cultura pop e del XX secolo.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/365.$plit/C_0_articolo_340314_listatakes_itemTake_1_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo340314.shtml#)


Il percorso prosegue all'insegna delle firme top della musica rock: spazio alla grinta di Tina Turner, giovanissima e già tigre del palcoscenico nel 1969, alla forza innovativa del grande Eric Clapton, che ha saputo passare dal blues duro e puro ed è riuscito ad arrivare persino alla techno, fino alla prorompente energia dei Queen, apparsi a inizio anni '70 e diventati leggenda.

Questi, però, sono solo alcuni dei nomi che compongono il viaggio dell'Europeo: tanti altri protagonisti del rock vengono raccontati da parole e immagini storiche, fotografie che fermano momenti irripetibili, di storia e di vita. Come quella che immortala gli U2, "gli ultimi re del rock".

"Il rock'n'roll mi ha dato tutto e io mi sento come se dovessi dare tutto al rock'n'roll", ha detto Bruce Springsteen. Sulla scia di questa passione si è mossa la realizzazione del numero 6 de L'Europeo, "Rock 1956-2006".

DA TGCOM

L'HO COMPRATO ...... CI SONO 10 PAGINE DEDICATE AD ELVIS CON BELLE FOTO IN BIANCO E NERO:-P

Clint Reno
16-12-2006, 20:18
L'ho comprato anch'io, sono 8 euro spesi bene fino all'ultimo centesimo!!! Grazie mille per averci informato! Oltre Elvis vengono ricordati altri grandi miti! Ci sono un p&#242; di errorini nella rivista ma... spesso mi dimentico che siamo in Italia, quello che l'Europeo ci ha dato &#232; gi&#224; tantissimo!
Grazie ancora!

hurt
16-12-2006, 20:21
Mi fa piacere che ti sia piaciuto!!!

E' vero ci sono delle imperfezioni, ma finalmente gli viene dato un valore.... e non male quelle cose dette da Elvis, buttate qua e là tra le pagine:-P

Clint Reno
16-12-2006, 20:32
E' vero ci sono delle imperfezioni, ma finalmente gli viene dato un valore.... e non male quelle cose dette da Elvis, buttate qua e là tra le pagine:-P

Quoto!!! :smile:

ForeverTheKing
16-12-2006, 20:46
Comprato anch'io oggi...grandioso!!:) :)
Certo potevano mettere delle foto di Elvis dei suoi live anni 50 invece che del militare :? .
E poi???Sarò ignorante ma...i Beatles non è che abbiano fatto rock...diciamo più pop, almeno credo. E che dire dei grandi Queen a cui son state dedicate 2 misere pagine??? Mah...mistero :)

hurt
26-12-2006, 09:06
[I]Questo testo è stato letto lo scorso giugno nell’ambito del convegno Un oceano di suoni (Università di Genova) al quale il nostro collaboratore ha pure partecipato in veste di curatore.
Pierangelo Castagneto


how Elvis become white


C’è una credenza largamente diffusa tra le popolazioni dell’Africa equatoriale, specialmente tra gli Yoruba e i Mandingo stanziati nella valle del Niger. Si dice che quando dopo un parto gemellare uno dei due nati muore, l’altro, il sopravvissuto ne acquista tutte le forze vitali, le qualità, e in un certo senso ha vita nell’altro gemello, rendendolo più forte, speciale. Gli schiavi giunti dall’Africa nelle Americhe hanno portato con sé questa come molte altre simili credenze. Nel Sud degli Stati Uniti in particolare, tra la comunità degli schiavi tali superstizioni si sono perpetuate, spesso amalgamandosi con le diverse pratiche cristiane dando vita a forme sincretiche di religione. Tra i bianchi del Sud, malgrado che tali credenze siano state inevitabilmente considerate espressioni primitive di paganesimo, e quindi d’inferiorità, quest’apparato rappresentativo magico-simbolico di matrice africana della realtà ha assunto un certo significato, fino a diventare un elemento –o una sorta di frame of reference- del Sud stesso.
E’ probabile che l’8 gennaio del 1935 –più precisamente alle quattro del mattino– quando Elvis Aron Presley nacque dopo che –trentacinque minuti dopo, per continuare nella mitologia elvisiana- la madre, Gladys Presley, aveva dato alla luce un altro bambino nato morto, Jesse Presley, gemello di Elvis, qualcuno in famiglia abbia pensato a quella vecchia diceria africana. Quel che è certo, è che lo stesso Presley, nel corso della sua esistenza, farà molte volte riferimento al fatto, essendo fermamente convinto, come ebbe a dire in un’intervista del settembre del 1956, che “quando uno dei gemelli moriva, l’altro ereditava la forza di entrambi”.
La famiglia Presley, Gladys e Vernon, in quegli anni vivono a East Tupelo, Mississippi, cittadina reclamizzata nella WPA Guide to the Magnolia State come “forse il migliore esempio nel Mississippi di ciò che i commentatori contemporanei chiamano il Nuovo Sud”. In buona sostanza però, Tupelo era la casa di molti di quegli operai ‘poveri e bianchi’ e di quei mezzadri che potevano alimentare una visione di un’industria che sorgeva nel mezzo di un ambiente di tradizione agricola. Una società dai vincoli razziali ben definiti, dove bianchi e neri dividevano uno spazio definito secondo le regole che Jim Crow imponeva, ma dove, come in una descrizione faulkneriana –Tupelo dista poche miglia da Oxford-, bianchi e neri erano indissolubilmente legati allo stesso, speso tragico destino.
Nell’estate del 1946, la famiglia Presley lascia East Tupelo per trasferirsi in città. North Green Street è situata in un quartiere abbastanza rispettabile, ma abitato da gente di colore rispettabile. “Sebbene” ricorda Guralnick, “la casa affittata dai Presley fosse stata concepita come una delle due o tre case “bianche” della zona, essi si trovavano circondati da famiglie di colore, chiese frequentate da gente di colore, club sociali frequentati da gente di colore e scuole per alunni di colore”. Fu in questo contesto che Elvis, frequentava la settima classe, aveva iniziato a suonare la chitarra. La musica intorno al giovane Elvis era quanto di più vario si possa immaginare in virtù della racially mixed community di Tupelo. Se il gospel ascoltato durante i servizi religiosi della First Assembly of God Church costituirà una delle componenti irrinunciabili del futuro linguaggio musicale di Elvis –soprattutto in termini di voice addressing: non a caso Presley riconoscerà per tutta la sua carriera l’enorme debito musicale verso i Blackwood Brothers, un quartetto bianco di gospel assai popolari all’epoca nell’area-, il country, lo swing, il bluegrass, l’hillibilly, di artisti quali Ernst Tubb, Bill Monroe, Hank Snow, Jimmie Rodgers, Hank Williams, Red Foley, Bob Willis, trasmessi dalla stazione radio locale WELO, rappresenterà un elemento essenziale nell’alchimia di quello che sarà il rock’n’roll. C’era poi ovviamente la musica degli afroamericani, quella trasmessa dalle radio e quella che usciva dai locali per la gente di colore di Tupelo, come l’Elks Club, “dove magari un piccolo gruppo che aveva preso come modello Louis Jordan poteva suonare Ain’t Nobody Here But Us Chickens, o dove Jimmy Lunceford o Earl “Fatha” Hines potevano fermarsi a bere qualcosa dopo aver suonato a un ballo tenuto all’Armory, ai Fairgrounds, giù in centro”.
Per ragioni legate alla non cristallina condotta paterna – già nel 1937, Vernon era stato arrestato per emissioni di assegni falsi, nel 1948 era nuovamente incappato nella rete della legge questa volta per traffico illegale di alcolici- la famiglia Presley nel novembre del 1948 si trasferì a Memphis.
La città del Tennessee, importante nodo stradale e ferroviario, nel corso del Novecento è stata la capitale commerciale, economica e culturale del Midsouth, rappresentando un formidabile polo di attrazione per la gente di colore di una vasta aerea e tappa fondamentale negli spostamenti migratori verso le città industriali del Nord. In particolare, dagli anni Venti fino alla Depressione, ma anche successivamente nei primi anni Cinquanta, la celeberrima Beale Street costituiva il maggior punto di riferimento non solo del Delta ma della Black America, eclissando persino Harlem. Da un punto di vista strettamente musicale, Memphis, punto di riferimento urbano per il vicinissimo Delta, svolse pertanto un ruolo particolarmente significativo nell’evoluzione del blues. Quando Elvis giunse in città, la scena quanto mai stimolante era dominata da artisti del calibro di Howlin’ Wolf, BB King, Bobby Bland, Sonny Boy Williamson, solo per citarne alcuni.
“Cucinano, mangiano e dormono in un’unica stanza. Bagno in comune. Niente privacy. Hanno bisogno di una sistemazione migliore. Le persone da me intervistate sono la Signora Presley e il figlio. Un bravo ragazzo. Sembrano persone davvero a posto e meritevoli di essere aiutate. Si consiglia un alloggio in Lauerdale, se possibile, vicino al luogo di lavoro del marito”. Questo è il rapporto di un incaricato della Memphis Housing Authority in seguito alla richiesta di Vernon Presley al fine di ottenere un alloggio dalla pubblica amministrazione. Cosa che accadde: Elvis con la famiglia si sistemarono infatti nelle Lauerdale Courts, un complesso di case popolari nel pieno centro della città.
E’ a Memphis che la formazione dello stile elvisiano prende forma. Da un punto di vista musicale l’insieme delle radio della città formavano una specie di lampada di Aladino di stili e prospettive diverse. L’emittente WHBQ di Dewey Philips trasmetteva regolarmente gli hit degli artisiti neri più in voga al momento: da Booted di Rosco Gordon, a She Moves Me di Muddy Waters, da Lonesome Christmas di Lowell Fulson alla nuovissima Dust My Broom di Elmore James. Bastava cambiare stazione, passando alla WDIA, una radio definita “La Stazione Madre deu Negri”, per poter ascoltare BB King, Howling Wolf, Sonny Boy Williamson ed altri maestri del blues. Ogni sabato sera c’erano poi le trasmissioni del Grand Ole Opry. Ma è a Memphis che Elvis, vagabondando per Beale Street con la sua compagnia di amici, darà inizio a quella spettacolare operazione di racial crossing che lo renderà celebre. Innanzi tutto assumerà un look del tutto eterodosso: capelli scuriti, acconciati alla maniera degli afroamericani con abbondante uso di brillantina, basette tipiche dei camionisti, abiti dai colori elettrici acquistati in negozi come quello dei fratelli Lansky, in Beale Street, che rifornivano i più famosi cantanti artisti neri di blues e rhythm and blues. Questa graduale adozione di un “black style” avrebbe lasciato a dir poco interdetti molti. Come ricorderà James Blackwood, uno dei membri del celebre quartetto gospel, “Un sacco di persone erano spaventate da Elvis perché era così diverso dagli altri. Arrivava con i suoi capelli lunghi e le basette e quei pazzeschi abiti, e nessuno sapeva come prenderlo”. In un certo senso, Elvis stava materializzato quel white nigger che Norman Mailer avrebbe descritto nel famoso saggio del 1959.
In questo breve scritto Mailer aveva codificato “l’etica del rinnegato”, che combinava elementi bohemien alla delinquenza giovanile, alla lower-middle-class “average white”, all’hipster, il tutto permeato da una irresistibile attrazione per la cultura nera:

Sapendo che tutta la sua vita sarebbe stata una guerra, nient’altro che guerra, scriveva Mailer, il Negro difficilmente poteva concedersi le sofisticate inibizioni della civiltà, cosicché per sopravvivere egli manteneva integra l’arte della primitività, egli viveva in un presente ingigantito, egli si conservava per i vizi del sabato notte, abbandonando i piaceri della mente per i più obbligatori piaceri del corpo, e nella sua musica dava voce al carattere e alla qualità della sua esistenza, alla sua rabbia e alle infinite forme di gioia, lussuria, languore, rabbia, spasmo, presa, urlo e disperazione del suo orgasmo.
Un “urban male renegade”, alla Jemes Dean verrebbe da dire, un reietto autoemarginato che nella visione di Mailer incarnava una sorta di risposta esistenzialistica ad un periodo caratterizzato da un estremo conformismo sociale. Vivere pericolosamente al margine, significava pertanto liberarsi dalla gabbia di una cultura regimentata, i cui limiti razziali erano scandalosamente invalicabili.
Ma nell’analisi di questa riformulazione della whiteness confluivano altri elementi. Secondo il critico Eric Lott, Elvis sarebbe stato un esemplare continuatore di quella tradizione di blackface minstrelsy, -una forma di intrattenimento sviluppatasi del Nord degli Stati Uniti intorno alla metà dell’Ottocento- nella quale artisti bianchi si mascheravano da neri per assumerne, di fatto, le caratteristiche di virilità, una pratica di appropriazione razziale, che consentiva ad artisti bianchi di “diventare neri, di acquisire the cool, virility, humility, abandon, or gaité de couer che erano le essenziali componenti dell’ideologia bianchi rispetto alla mascolinità nera”.
“If I could find a white man who had the Negro sound and the Negro feel, I could make a million dollars”. Questa frase, forse la più citata nella storia del rock’n’roll appartiene, riportata in vario modo, a Sam Phillips, proprietario della Sun Records. Quando il diciottenne Elvis entrò per la prima volta al 706 di Union Street negli studi di registrazione della Sun era l’agosto del 1953. Elvis incise un hit pop del 1949, My Happiness, -quello che nelle sue intenzioni doveva essere un regalo per il compleanno della madre- Marion Keisker, la segretaria di Phillips, annotò sulla sua scheda personale: “Interessante. Buon cantante di ballate. Tenere a mente”. Sin dagli esordi, Sam Phillips, giovane intraprendente nativo di Florence, Alabama, con anni di esperienza nel campo radiofonico, aveva pensato di dar vita ad una casa discografica che potesse dare un’opportunità di incidere ad “alcuni dei migliori artisti di colore” del Mid South. Così, nei primi mesi del 1953, negli studi della Sun Records erano stati realizzati dischi di grande successo come Bear Cat di Rufus Thomas, Feelin’ Good di Junior Parker, e Just Walkin’ In the Rain dei Prisonaires. Quello che accadde nel luglio del 1954, più precisamente tra il 5 e il 6 luglio, negli studi della Sun, quando si incontrarono Elvis Presley, Scotty Moore, e Bill Black è storia. Con l’incisione di That’s All Right, un blues di Arthur “Big Boy” Crudup, si era prodotta quell’alchimia tra musica bianca e nera che Sam Phillips stava disperatamente cercando.
Quale fosse il debito di Elvis nei confronti della musica nera lo si deduce guardando al materiale, dieci pezzi in tutto, che Elvis incise per la Sun dal quel luglio 1954 fino all’agosto del 1955. Di questi ben cinque – That’s All Right, Milkcow Blues Boogie, Good Rockin’ Tonight, Mystery Train, Baby Let’s Play House, possono essere rubricati sotto la categoria di blues o rhythm and blues. Sarà lo stesso Presley, qualche anno dopo, a riconoscere la sua matrice musicale: “ La gente di colore lo ha cantato e suonato nella stessa maniera in cui io ora lo faccio, man, per più anni di quanto io ne possa sapere,” disse in un’intervista al Charlotte Observer nel 1956. “ Lo hanno suonato così nelle loro baracche e nei loro juke joints e nessuno se ne è accorto fino a quando l’ho sistemato io. L’ho preso da loro. Giù a Tupelo, Mississippi, ero solito ascoltare Arthur Crudup picchiare sulla sua chitarra nella maniera in cui ora io lo faccio e pensavo che se avessi avuto un posto dove potevo sentire tutto quello che il vecchio Arthur sentiva, sarei stato un musicista come nessun altro”.

hurt
26-12-2006, 09:08
Il successo delle prime incisioni di Elvis fu scandaloso. Fu soprattutto l’impossibilit&#224; di connotare il suo stile, che trasgrediva ad ogni classificazione razziale, a sconcertare. Sam Phillips, nell’introdurre il suo artista a Horace Logan, organizzatore del Lousiana Hayride, una manifestazione dedicata essenzialmente ad un pubblico bianco amante della country music, per ottenere un’apparizione di Elvis, una dovette ribadire pi&#249; volte che si trattava di un “white boy”, tanto spiazzante risultava in quel contesto la sua sonorit&#224;. Non tutti i critici sono concordi nel riconoscere per&#242; questa, per cos&#236; dire, discendenza. Nelson George, un scholar nero, nel suo classico studio The Death of Rhythm and Blues, pur ammettendo che il giovane Presley “pi&#249; di ogni altra stella del rock’n’roll arriv&#242; vicino a catturare la esibita sessualit&#224; di molti artisti neri di R&B”, e ancora che la sua musica “aveva spaventato genitori e guardiani della segregazione razziale”, non ha il timore di affermare che Elvis, come la sua carriera adulta avrebbe dimostrato, fosse “un artista con limitate ambizioni musicali e nessuna reale dedizione a quello stile nero che lo avevano reso cos&#236; pericoloso”.
Quello che rendeva veramente pericoloso Elvis in quegli anni non era in ogni caso solo la sua musica; era il modo in cui sul palco interpretava la musica, erano quelle “lascive contorsioni che eccitavano la folla”, come ebbe a dire in un rapporto il capo della polizia di Louisville, a sconcertare l’America benpensante e maccartista degli anni Cinquanta. Un uso del corpo –Elvis the Pelvis- tipico degli afroamericani, e per questo inaccettabile. Era un rifiuto di un intero fenomeno, il rock’n’roll, che accanto ad artisti bianchi quali Presley, all’interno del quale si vedevano primeggiare artisti neri quali, Chuck Berry, Little Richard, Fats Domino, Bo Diddley. Nel Sud segregazionista, in particolare, gli attacchi a quelli che venivano definiti “congo rhythms” o “jungle music” si fecero pi&#249; virulenti. Il rock’n’roll, accanto alla storica decisione pronunciata il 17 maggio 1954 dal chief justice Earl Warren, comunemente ricordata come Brown vs. Board of Education of Topeka, Kansas, che dichiarava incostituzionale la separazione scolastica su base razziale – il famigerato principio “separate but equal”- , sembrarono essere due fattori che, nel promuovere l’integrazione razziale, avrebbero messo in moto un processo di dissoluzione morale della societ&#224; americana.
Quand’&#232; che Elvis divent&#242; bianco?
Se si prende in considerazione la produzione di Presley dal momento dell’abbandono della Sun per la RCA (agosto 1955) fino alla sua partenza per il servizio militare in Germania (marzo1958 , il legame con la musica nera resta pi&#249; che solido. In questo periodo, grazie anche e/o soprattutto a canzoni di artisti neri o da rese popolari da, quali I Got A Woman (Ray Charles); Money Honey (Drifters); My Babe Left Me e So Glad Yo’re Mine (Big Boy Crudup); Tutti Frutti (Little Richard); Lawdy, Miss Clawdy (Lloyd Price); Shake, Rattle and Roll (Big Joe Turner); Hound Dog (Big Mama Thorton); Don’t Be Cruel e All Shook Up (Otis Blackwell); I Need You So (Ivory Joe Hunter); One Night (Smiley Lewis), alle quali per altro andrebbero aggiunte quasi tutte le composizioni del duo Jerry Leiber e Mike Stoller, -due autori considerati in ragione della loro vena bluesy “white negroes” dal critico sopraricordato Nelson George - canzoni quali Jailhouse Rock, Treat Me nice, Baby I Don’t Care, King Creole, Elvis costruisce la sua regale leggenda.
Nel suo ritorno in sala d’incisione, (Elvis Is Back, 1960) la scelta delle canzoni &#232; ancora fortemente black-oriented: c’&#232; la classica versione di Fever, ancora di Otis Blackwell, il blues standard Reconsider Baby di Lowell Fulsom, o le bluesy songs quali Dirty, Dirty Feeling di Leiber e Stoller, A Mess of Blues di un altro leggendario duo di autori Doc Pomus e Mort Shuman.
Ma &#232; proprio da questo momento che, tuttavia, Elvis “take off” la sua blackness seguendo una consolidata tradizione dell’entertainment tipica dei blackface performers: raggiungere il successo assumendo sembianze afroamericane per poi, una volta raggiunto il successo, abbandonarle e rientrare nei confini razziali di appartenenza. Cos&#236; come molti altri che prima di lui avevano reso popolare la cultura afroamericana, Presley “aveva iniziato ai margini della whiteness” sottolinea David Roediger “ma col passar del tempo durante la sua carriera fin&#236; per controllare i confini razziali da una posizione razziale di maggiore controllo”. Ovviamente, principale artefice/colpevole di questo processo di igiene razziale dell’immagine di Elvis sarebbe secondo molti il suo manager, fac totum, il Colonello Tom Parker. E’ indubbio che il nuovo corso della carriera artistica di Elvis sotto l’egida di Parker sia stata segnata in questo senso: la ventina di film che Presley interpret&#242; negli anni Sessanta sembrano essere una prova evidente del suo ingresso nel “white business”. Simbolicamente per altro, Parker aveva sancito il “crossing back” della linea del colore da parte di Elvis al ritorno del servizio militare con un’apparizione del suo protetto al Frank Sinatra Timex Show, mandato in onda il 12 maggio del 1960 dalla ABC. Qui Elvis, duettando con “The Voice”, paga il suo tributo al simbolo stesso della celebrit&#224; etnica bianca: quel Frank Sinistra i cui dischi venivano dati come premio per il concorso “Why I Hate Elvis”, e che aveva definito il rock’n’roll un genere “cantato, suonato e scritto per lo pi&#249; da scimmiotti cretini”. Rinchiuso a Graceland, una mansion situata appropriatamente, si potrebbe dire, a Whitehaven nella suburbia di Memphis, Elvis and&#242; via via perdendo tutti i contatti con quelle radici nere che avevano contraddistinto la sua musica, quel suono magicamente prodotto negli studi della Sun.
Sul finire degli anni sessanta, dopo un decennio passato ad interpretare una seria infinita di sciocchi film e incidere esangui canzoni, Elvis ebbe un sussulto. L’occasione gli fu fornita da quello che viene ricordato come The’68 Comeback Special, un programma trasmesso nel dicembre del 1968 dalla NBC. Si tratta di uno spettacolo di circa un’ora, dove numeri musicali in stile Broadway con balletti, coreografie, orchestrazione, si alternano a una performance “unplugged” che vede impegnato Elvis con i suoi vecchi parterns dei tempi della Sun, Scotty Moore e D.J. Fontana. In questa parte dello show Elvis rispolvera i vecchi classici con una verve e una carica a volta inaudita. Indossando una vestito di pelle nera, quasi a richiamare la “blackness” della sua musica, scherza con gli amici sugli esordi ormai lontani, –“quando abbiamo cominciato, nel 1912?” dice rivolgendosi a Scotty Moore- ribadisce una volta per tutte l’origine del rock’n’roll - “ci sono stati grandi cambiamenti nella musica, grandi miglioramenti(…) mi piacciono alcuni dei nuovi gruppi, i Beatles, i Byrds e altri ancora (…) ma la loro musica, il rock’n’roll &#232; essenzialmente gospel e rhythm and blues e da essi &#232; scaturita”. Per alcuni minuti Elvis si rituffa in un passato che ormai non gli appartiene pi&#249;: aggredisce la chitarra con una furia inaudita, i movimenti del suo corpo –la sua celebre smorfia del labbro, l’ondeggiare sensuale delle anche- sono per una volta ancora quelli scandalosi del King of rock’n’roll, un re che da tempo ha lasciato il suo trono vuoto.
Tra le canzoni proposte c’&#232; n&#233; una in questo senso particolarmente significativa, Baby, What You Want To Me Do, un blues del grande Jimmy Reed, che Elvis esegue per ben otto volte nei sei giorni di registrazione dello spettacolo. Questa canzone diventa una sorta di ossessione: Elvis ne sembra attratto irrimediabilmente, ripeterla pi&#249; e pi&#249; volta sembra essere un tentativo di esorcizzare quei demoni –blue devils- del passato che ancora si agitavano dentro di lui e mai lo avrebbero abbandonato.
Lo show si conclude con un brano, If I Can Dream, scritto per l’occasione da un autore nero Earl Brown. Composta alla vigilia di grandi tragedie americane, gli assassini di Robert Kennedy e Martin Luther King, Jr, la canzone &#232; un accorato appello alla riconciliazione e alla pace, un richiamo alla fratellanza e alla comprensione universale. Elvis la canta con grande trasporto, in uno dei rari casi in cui egli non presta alcuna attenzione ai limiti formali. Ma ormai si &#232; compiuto un processo irreversibile: indossando un abito candido, dopo aver tagliato il cordone ombelicale che legava ad un tempo, Elvis, come ci ricorda Eric Lott, sembra cos&#236; definitivamente sancire “la necessaria soppressione della blackness in the making of American whiteness”.
Da questo momento Presley sar&#224; quell’icona della cultura bianca americana che noi ben conosciamo: l’Elvis con i suoi abiti bianchi, fregiati dall’aquila americana, dei celebri concerti a Las Vegas o alle Hawaii, Elvis fotografato con il presidente Nixon, o con il segregazionista governatore dell’Alabama George Wallace, Elvis amministrato in maniera pi&#249; che spregiudicata dal Colonnello Parker, autorecluso a Graceland, protetto dalla Memphis Mafia. Nelle registrazioni di questi anni, riaffiora d’ogni tanto nella scelta di alcuni canzoni, quella radice nera che cos&#236; fortemente aveva marcato la sua produzione iniziale: cos&#236; non possono essere dimenticati alcune straordinarie incisioni blues quali Tiger Man di Joe Hill Louis, My Babe di Little Walter, Merry Christmas, Baby, di Johnny Moore, Just A Little Bit, di Rosco Gordon, Stranger In My Hometown di Percy Mayfield, o ancora brani di Ivory Joe Hunter, uno degli autori neri preferiti da Elvis.
Recentemente lo storico Pete Daniel, riferendosi alla situazione del Sud degli Stati Uniti negli anni Cinquanta ha parlato di “lost revolutions”, proprio ad indicare come in quegli anni sia andata perduta una grande occasione per la societ&#224; americana, soprattutto in riferimento all’integrazione razziale, e che la musica per un momento avesse potuto essere il veicolo per questo potenziale rivoluzionario cambiamento. Elvis fu uno degli attori di questa rivoluzione mancata: come altri non seppe trarre le estreme conseguenze da tale processo.
Forse, citando le celebri parole di Karl Marx, si pu&#242; concludere dicendo che “gli uomini fanno la propria storia nelle circostanze che essi trovano immediatamente davanti a s&#233;, determinate dai fatti e dalla tradizione”.

Clint Reno
27-12-2006, 07:33
22/12/06
La casa editrice propone per la prima volta i leggendari film in DVD del mitico "Re del rock'n'roll".
Campagna di comunicazione televisiva a supporto del lancio.

Milano, Dicembre 2006 - Edizioni Master S.p.A. , leader nel mercato editoriale della Digital Technology e Home Entertainment , amplia il proprio portafoglio prodotti lanciando in edicola la "Elvis Collection " , la collezione esclusiva dei leggendari film di "The King", il mitico Elvis Presley , per la prima volta in DVD Video. A partire dalla prima uscita, in edicola in questi giorni con il film "Viva Las Vegas" , il primo fascicolo e il poster di Elvis al prezzo speciale di 5,90 euro, i tantissimi fans del "Re del rock'n'roll" potranno, dunque, finalmente collezionare i capolavori del proprio idolo in versione restaurata e rimasterizzata in digitale. L'intera raccolta prevede 14 uscite complessive, con cadenza quindicinale .

Più che una collezione, un vero e proprio tributo ad un personaggio fondamentale nella storia del cinema e della musica americana . Atteggiamento da duro, occhi e sorriso magnetici, fascino da vendere, voce da sogno, una vita vissuta al massimo fino alla prematura morte nel 1977 ad appena 42 anni, per molti Elvis Presley è arte , per molti altri è cultura, per tutti è America. Con oltre un miliardo di dischi venduti in tutto il mondo , Elvis Presley ha venduto più di ogni altro artista nella storia dell'industria discografica mondiale. Ma il Re di Memphis non era solo uno straordinario cantante, era un artista a 360° gradi, capace di stravolgere e ridisegnare tutte le regole dello show-business. E come le sue canzoni, indimenticabili sono le sue interpretazioni cinematografiche , dalla commedia al musical, dal western al dramma. Grazie alla "Elvis Collection" sarà possibile rivivere tutte le emozioni di quei leggendari film nella purezza della qualità digitale: "Viva Las Vegas", "Fratelli Rivali-Love Me Tender", "Il delinquente del Rock & Roll", "L'Idolo di Acapulco", "Frankie e Johnny", "Stella di fuoco " e tanti altri. In ogni uscita i lettori troveranno, inoltre, un fascicolo cartaceo per conoscere la storia, i retroscena e tutte le curiosità dell'affascinante vita del Re del Rock'n'Roll.

Per il lancio della collezione dei film di Elvis Presley, il management aziendale ha strutturato, con la collaborazione di Vizeum Milano , una campagna di comunicazione televisiva a sostegno della prima e della seconda uscita , con l'acquisto di spazi pubblicitari da 15 secondi sulle maggiori emittenti nazionali , principalmente all'interno della programmazione preserale e di prime time. La raccolta è pubblicizzata, inoltre, su tutte le testate del Gruppo Edizioni Master e attraverso attività 'below the line' nei punti vendita di tutta Italia.


http://edizionimaster.it/rassegnastampa/index.php?i=240&lingua=ita

hurt
27-12-2006, 08:20
Finalmente un articolo italiano degno di Elvis !!!!!!!!!!!!!

Clint Reno
27-12-2006, 08:46
Infatti!!! Attendo con molta ansia la neve... :-)

hurt
27-12-2006, 09:42
Ho un solo rammarico e cioè che ne faranno uscire solo 14.:-(

Mi piacerebbe includessero anche Charro e Follow That Dream che non so come reperire.:-(

Che ne dire se scriviamo tutti alla Master per ringraziare e fare anche le nostre richieste?

Clint Reno
27-12-2006, 15:55
Per me andrebbe bene...! Voi altri che ne dite? :-\

hurt
27-12-2006, 16:43
Come scritto qui http://www.grazielvis.it/forum/showthread.php?p=24975#post24975 , io l'ho già fatto, ma mi unisco, molto volentieri, ad una petizione comune :-\

Clint Reno
28-12-2006, 08:57
Come scritto qui http://www.grazielvis.it/forum/showthread.php?p=24975#post24975 , io l'ho già fatto, ma mi unisco, molto volentieri, ad una petizione comune :-\

Credo proprio che oggi lo farò anch'io, tu hai scritto a questo indirizzo, contact@edmaster.it, giusto?

hurt
28-12-2006, 09:02
Esatto..... quello che ho trovato sul libricino allegat al DVD!!

Secondo me più siamo e meglio siamo !!!

Clint Reno
28-12-2006, 12:13
Ok perfetto, grazie!

hurt
30-12-2006, 06:50
Elvis Presley è sempre il re (dei francobolli)

Si sa che Elvis Presley è il King, ma è il re anche tra i collezionisti statunitensi di francobolli. Il Postal Service degli USA ha reso noto il risultato di un'inchiesta svolta in 10.000 nuclei famigliari degli Stati Uniti e volta a stabilire chi sia il personaggio più popolare tra quelli la cui immagine è servita da francobollo. E il King regna. La serie del 1993 con Elvis è infatti stata acquistata in 124 milioni di esemplari e si ritrova al numero uno di questa particolare lista. I filatelici hanno poi posto al numero due, con oltre 87 milioni di pezzi, la serie Meraviglie d'America; in terza posizione la serie Fiori Selvatici, con 76 milioni. La serie Rock & Roll/Rhythm & Blues è quarta ma veramente ad una incollatura (è il caso di dirlo) dalla terza posizione: solamente 200.000 unità dividono i Fiori Selvatici dalla serie musicale. In Top 10, per la cronaca, anche le serie dedicate ai supereroi, agli insetti, a Walt Disney, alle leggende del baseball ed a Marilyn Monroe.
(29 dic 20006)

hurt
02-01-2007, 22:00
Per coloro che vivono a Bologna e dintorni

Elvis' day - Keep on Rockin’
Festa di compleanno del mitico Elvis
Domenica 07 gennaio 2007 - ore 18:30 - Mercati Generali


http://www.flingue.unict.it/step1/img_interne/elvis.jpg
Domenica 7 gennaio 2007 Renny Zapato e l’Associazione Culturale MIAbox sono lieti di presentare la festa Buon Compleanno Elvis.
Si esibiranno sul palco: Adel’s, Perry from Bologna, Greg (Iene) from Roma, Lara Luppi (vocalist “Jumpin’ Shoes”) from Bologna, Brando, Blasco, François (vocalist “Coccinelle”), Appaloosa Victor.
Con la partecipazione speciale di Dario Salvatori, Direttore artistico “Radioscrigno” RAI.
Ingresso a partire dalle ore 18,30.

Blasco Small Combo inaugurerà la serata con il cocktail di benvenuto.

Durante la serata Hot Food Rock’n’Roll – American Hot dogs delle canzoni di Elvis, esibizione di gigantografie inedite di Elvis Presley e proiezione di video.
Ingresso + cocktail/aperitivo di benvenuto euro 10

Juliemoon
02-01-2007, 22:43
Per coloro che vivono a Bologna e dintorni

Elvis' day - Keep on Rockin’
Festa di compleanno del mitico Elvis
Domenica 07 gennaio 2007 - ore 18:30 - Mercati Generali


http://www.flingue.unict.it/step1/img_interne/elvis.jpg
Domenica 7 gennaio 2007 Renny Zapato e l’Associazione Culturale MIAbox sono lieti di presentare la festa Buon Compleanno Elvis.
Si esibiranno sul palco: Adel’s, Perry from Bologna, Greg (Iene) from Roma, Lara Luppi (vocalist “Jumpin’ Shoes”) from Bologna, Brando, Blasco, François (vocalist “Coccinelle”), Appaloosa Victor.
Con la partecipazione speciale di Dario Salvatori, Direttore artistico “Radioscrigno” RAI.
Ingresso a partire dalle ore 18,30.

Blasco Small Combo inaugurerà la serata con il cocktail di benvenuto.

Durante la serata Hot Food Rock’n’Roll – American Hot dogs delle canzoni di Elvis, esibizione di gigantografie inedite di Elvis Presley e proiezione di video.
Ingresso + cocktail/aperitivo di benvenuto euro 10


Bologna,
ARRIVO!! :|

Ci sono Perry e Lara, i migliori: non posso mancare.

Juliemoon
02-01-2007, 23:05
Ehm.. brutte notizie..
i "mercati generali" non sono a Bologna ma a Catania. :?
Infatti pensavo: "...'sto navigatore mi fa impazzire... perchè la statale 417 mi dice che è a Catania?!" poi sono andata sul sito di Perry, ho trovato il collegamento al sito http://www.mercatigenerali.org/index.php e mi son messa a piangere.. :cry:
Il navigatore ha ragione, mi costa dirlo ma è così.. argh! :sad:

guitarman
05-01-2007, 08:06
c'&#232; anche questo tra i memorabilia...



First Movie - Love Me Tender, November 1956 - The movie premieres and becomes a smash hit the world over, becoming the basis of Elvis’ movie career that would amass 30 more films. Choose one or all of these Elvis Presley 50th Anniversary collectibles. Each lighter is limited to 2,000 consecutively numbered pieces and packaged in a distinctive, consecutively numbered shadowbox, suitable for self-display.
http://www.theconnections.com/images/zippo/2006/med/24087.jpg
(javascript:popupWindow('http://www.theconnections.com/popup_image.php?pID=2529&image=0'))

guitarman
08-01-2007, 08:58
22/2/2005

Figli d'arte, Elvis Jr. in Italia

Concerto in Molise il 27 febbraio


Indosser&#224; l'abito che suo padre utilizz&#242; per l'ultimo concerto e si cimenter&#224; in alcuni brani cult di "the king", da "Love me tender" a "In the ghetto". Molti fan di Elvis sono gi&#224; in fibrillazione anche se a esibirsi nella cittadina di Miranda, in provincia di Isernia, sar&#224; soltanto il figlio del mito: Elvis Aaron Presley. Lo show &#232; previsto per il 27 febbraio presso il palazzetto dello sport locale.

http://www.tgcom.mediaset.it/bin/480.$plit/C_0_articolo_244238_listatakes_itemTake_0_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo244238.shtml#)
Elvis Aaron Presley Jr tiene ormai da anni concerti in tutto il mondo, partecipa a tutte le aste che riguardano il padre e possiede sette auto di Elvis. Evidentemente non soffre del complesso da "figlio d'arte", anzi, ha capito come far fruttare l'invidiata parentela.

Aaron, figlio illegittimo di Presley, ha ricevuto legalmente il suo nome dalla Corte Federale degli Stati Uniti dopo che, la stessa Corte aveva acquisito una serie di documenti tra cui il testamento del cantante, l'esame del Dna e alcune testimonianze giurate.

Per questo che sar&#224; l'unico concerto italiano di Presley Jr. Miranda si trasformer&#224; in una piccola Graceland. Nel piccolo centro montano Aaron interpreter&#224; i successi immortali di Elvis sfoggiando l'abito indossato dal padre durante i concerti storici.

I fan di "the king" si sono gi&#224; mobilitati per prenotare i biglietti: "Questo - hanno commentato gli organizzatori - ci d&#224; la certezza che sar&#224; un grande evento. Sicuramente non saranno poche le difficolt&#224; per raggiungere Miranda, non &#232; escluso che ai fan dell'immortale Elvis invieremo delle cartine per raggiungere pi&#249; facilmente Miranda".


mo questo ki &#232;?????
ecco una sua foto...
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/491.%24plit/orig_C_0_articolo_244238_immagine.jpg

hurt
08-01-2007, 10:06
L'articolo è del 2005 e se ne è parlato anche qui.

Sinceramente non vedo nessuna somiglianza con Elvis, piuttosto è più simile ad un suo impersonator.:?:?

Se è vero che è stato provato essere figlio di Elvis, come mai Lisa Marie non divide l'eredità?
Era previsto nel testamento di Elvis.

Per me non è vero, che sia figlio di Elvis Presley !!!!

guitarman
08-01-2007, 10:19
nn c vedo un briciolo di elvis in lui....scusate!

Sciamano
08-01-2007, 10:24
:? farebbe meglio anche lo fosse a cambiarsi......

aloamauro
10-01-2007, 12:25
Scusate ragazzi se con ritardo porto i saluti da parte di Perry di Bologna:
Domenica sera, sono andato all'Elvis day catanese, mi aspettavo di meglio riguardo l'organizzazione (tipo stand ecc.), c'era solo un pò di proiezione del comeback, due cadillac all'entrata, ma al momento che i musicisti hanno iniziato a suonare ho apprezzato tantissimo le loro capacità, molto molto bravi, tra tutti il chitarrista degli Adel's, Geraci, Blasco bravissimo al contrabbasso e Perry di Bologna, eccezionale,l'ho conosciuto, un ragazzo davvero umile e bravissimo al piano, mi trovavo proprio accanto a lui mentre suonava, parlandogli del fan club ha voluto mandare i suoi saluti.

Juliemoon
10-01-2007, 13:59
Grande Perry!!!!
Lo conosco bene anch'io :-+

hurt
11-01-2007, 08:56
Da La Repubblica.

In mostra le foto che ritraggono la star e l'allora presidente Usa durante un incontro alla Casa Bianca, nel dicembre del 1970

Elvis e Nixon, la strana coppia
un cult la loro stretta di mano

Presley aveva scritto una lettera alla Casa Bianca, voleva contribuire alla lotta contro le droghe e i comunisti


http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/elvis-incontra-nixon/elvis-incontra-nixon/este_09195608_56530.jpg
La stretta di mano fra Elvis e Nixon

DA un parte l'icona planetaria del rock'n'roll, mito immortale e fra i più chiacchierati della storia della musica e della cultura pop. Dall'altra, uno dei presidenti più discussi e contestati della storia degli Stati Uniti. Un incontro durato circa mezzora, alla Casa Bianca. Gli elementi per farne una circostanza-cult ci sono tutti, se non fosse per l'improbabilità dei personaggi. Elvis Presley e Richard Nixon, insieme nella Stanza Ovale della Casa Bianca. Eppure è successo. Era il 21 dicembre del 1970, una stretta di mano testimoniata dal bianco e nero dell'epoca che la "Richard Nixon Presidential Library & Birthplace", a Yorba Linda, in California, ha deciso di mostrare al pubblico in occasione di quello che sarebbe stato il 72esimo compleanno di The King, l'8 gennaio. Ma se l'accoppiata può apparire bizzarra, ancor di più lo è il motivo che la originò.

Elvis aveva scritto una lettera al presidente degli Stati Uniti, chiedendo in che modo avrebbe potuto contribuire alla battaglia contro la diffusione delle droghe, e nella quale vantava credenziali che - secondo lui - avrebbero potuto fargli rivestire il ruolo di agente federale. "Ho studiato a fondo il tema dell'abuso di droghe - scriveva il cantante - e le tecniche di lavaggio del cervello adottate dai comunisti, e credo di essere a buon punto per poter fare qualcosa di buono".

Con quella lettera in mano, a bordo di una lunga limousine, con indosso una giacca di velluto nero, due medaglioni al collo, un orologio d'oro e gli occhiali scuri, Presley si presentò alla Casa Bianca. I servizi segreti lo fecero parlare con Egil Krogh, figura importante dell'amministrazione Bush e molto vicino al presidente, infatti anche lui finirà in galera con l'esplosione del Watergate. A onor del vero, Krogh, fan confesso di Elvis, fu molto felice di incontrarlo. Quello gli espose i suoi buoni propositi, e al consulente di Nixon parve in buona fede.

Due ore e mezza dopo, la rockstar entrò nella Sala Ovale. "E si gelò - racconta oggi Krogh all'Associated Press - probabilmente perché si rese conto di dove era finito. Io lo accompagnai alla scrivania, dove Nixon lo stava aspettando". The King e The President parlarono per circa mezzora, durante la quale Presley mostrò al presidente americano alcune foto di sua figlia, e i tesserini di varie forze di polizia del Paese, e chiese se poteva averne uno del US Bureau of Narcotic and Dangerous Drugs. Nixon glielo concesse, non prima però di aver girato la richiesta anche al capo della Narcotici.

Presley chiese ufficialmente che quell'incontro rimanesse segreto. Ci riuscì per un anno, poi il Washington Post tirò fuori la storia, il 27 gennaio del 1972. Da allora, la Nixon Library ha fatto di quell'incontro uno spunto di business: t-shirt, tazze da tè, bloc-notes, orologi e la foto della stretta di mano, che a tutt'oggi resta la più venduta allo shopping del museo.

(10 gennaio 2007)

Clint Reno
11-01-2007, 13:24
Su questo non la penso come il Re! :?
Secondo me incontrare quel folle di Nixon è stato un errore...

hurt
11-01-2007, 13:36
Su questo non la penso come il Re! :?
Secondo me incontrare quel folle di Nixon è stato un errore...

Credo che Elvis sarebbe andato alla Casa Bianca, chiunque fosse stato il Presidente degli Stati Uniti.... aveva uno spirito molto patriottico:-\

Inoltre il suo obiettivo era avere il distintivo della narcotici, quindi ha mirato all'obiettivo.

Forse (e magari dico una bestialità) è più servito a Nixon incontrare Elvis, per rivalutarsi agli occhi degli americani :?

Clint Reno
11-01-2007, 14:18
Forse (e magari dico una bestialità) è più servito a Nixon incontrare Elvis, per rivalutarsi agli occhi degli americani :?

Già, secondo me è proprio così!

guitarman
12-01-2007, 07:33
fa parte della personalit&#224; di elvis questo gesto,naturalmente qualcosa di assolutamente mitico!!!!!!

Clint Reno
12-01-2007, 15:43
12/1/2007

I capelli più belli?Quelli di Elvis

Lo ha decretato un sondaggio

Come dimenticare il movimento del bacino e il ritmo forsennato del rock 'n roll di Elvis Presley. Ma è anche grazie al suo ciuffo che è diventato un aicona della musica mondiale. Un sondaggio pubblicato dal Sun l'ha eletto "miglior acconciatura di sempre". Forse non tutti lo sanno ma Elvis era biondo e si è tinto di nero negli anni '20. E tra gli italiani? Non mancano gli esempi di capigliature famose: da Moira Orfei a Raffaella Carrà.
Al secondo posto del sondaggio inglese non poteva mancare la procace Marilyn Monroe, seguita dalla raffinatissima Audrey Hepburn, che con "Colazione da Tiffany" ha dettato lo stile nel mondo del cinema degli anni '60. Quarto posto per la compianta Principessa Diana e i suoi capelli corti. Infine il leggendario Bob Marley e la sua acconciatura "rasta".

In Italia non possiamo non pensare ai capelli di Moira Orfei (vero nome Miranda Orfei). La sua immagine coi capelli raccolti come un turbante le fu consigliata dal produttore cinematografico Dino De Laurentiis, che le suggerì anche di cambiare nome. Raffaella Carrà con il suo caschetto biondo è diventata una icona della televisione italiana, immutata nel tempo. E poi ancora il biondo accecante di Ivana Spagna, con la capigliatura aggressiva e provocante che ne fece un idolo degli anni '80 sulla scia dei successi "Easy Lady" e "Jealousy".

E ancora Little Tony che si è dichiaratamente ispirato al look di Elvis Presley. Il rosso fulvo di Rita Pavone, i capelli morbidi e setosi dal look elegante di Sofia Loren. Infine due mostri della musica italiana come Lucio Dalla che spesso si è tinto i capelli, anche di biondo e Renato Zero che dallo stile aggressivo degli inizi carriera è passato a un taglio sobrio.

http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo343888.shtml

Clint Reno
12-01-2007, 15:46
Forse non tutti lo sanno ma Elvis era biondo e si è tinto di nero negli anni '20.

Forse non tutti lo sanno?? Grazie al cielo non tutti lo sanno!!! Negli anni '20 Elvis non era ancora nato!!! :o
L'Italia non si smentisce MAI! Ignoranti!!!

Juliemoon
12-01-2007, 16:27
Sì, effettivamente anch'io sono rimasta un po' lì quando ho letto "..negli anni '20".
Oh, negli anni '20 cominciano a diffondersi le prime radio, tra l'altro molto ingombranti ma di prezzo relativamente contenuto..

(e si balla il fox trot, che è papà del lindy, che è papà del boogie, che a sua volta è papà del rock)

hurt
12-01-2007, 18:10
Forse non tutti lo sanno ma Elvis era biondo e si è tinto di nero negli anni '20.

:) :? :? :)

E' vero che sbaglio anche io le date:) , ma almeno non scrivo sulle testate giornalistiche!!!!!!

Clint Reno
12-01-2007, 20:02
:) :? :? :)

E' vero che sbaglio anche io le date:) , ma almeno non scrivo sulle testate giornalistiche!!!!!!

Ahah... tu sei un'esperta, altro che sbagliare date! :-+
Io dico che i giornalisti del TGcom dovrebbero informarsi bene prima di scrivere cretinate simili, &#232; il loro lavoro!

hurt
14-01-2007, 16:31
All'asta quest'anno la collezione di Elvis avuta rubando 4 tonnellate di monete

Qualcuno forse ricorderà la curiosa notizia pubblicata da Rockol un anno fa. Lo scorso 12 gennaio si riportava che Julie Wall, una 46enne impiegata britannica ossessionata da Elvis Presley, era stata scoperta ed incriminata per aver illegalmente sottratto alle casse che doveva controllare, per conto di un ente pubblico, una somma pari a 879.000 euro. La cifra era stata rubata dalla Wall in forma bizzarra: la donna, che "prelevava" gli spiccioli per la sua insana mania dai depositi di otto parcheggi comunali a Sleaford, Lincolnshire, aveva fatto sparire nel corso degli anni ben 4 tonnellate di monete. L'impiegata, alla fine della giornata lavorativa, usciva sempre dall'ufficio con due sacchetti del supermarket rigonfi; i colleghi pensavano che fosse la spesa che effettuava durante l'intervallo per il pranzo, invece i sacchetti erano pieni di spiccioli che le servivano per comprare in modo spasmodico souvenir del King.
Giunge ora notizia che il Crown Prosecution Service, dopo aver effettivamente stabilito che la collezione della Wall ha un valore di circa 800.000 euro, ha deciso di vendere tutto all'asta. Gary Balch, direttore dell'unità di confisca, ha riferito che, tra i numerosissimi "memorabilia" di Presley ammassati dalla donna, figura anche un raro vinile giapponese di "Love me tender" che è stato valutato attorno alle 3000 sterline, circa 4400 euro. Ad organizzare l'asta, o forse due aste, sarà la Bamfords Auctioneers & Valuers del Derbyshire, che potrebbe "approfittare" del trentesimo anniversario della scomparsa del King, nel prossimo agosto, per mettere in piedi l'evento.
(13 gen 2007)

silvia
14-01-2007, 16:42
:-) :-) :-) :-) fantastica nel suo genere!!!!!!
:) :) :)



All'asta quest'anno la collezione di Elvis avuta rubando 4 tonnellate di monete

Qualcuno forse ricorderà la curiosa notizia pubblicata da Rockol un anno fa. Lo scorso 12 gennaio si riportava che Julie Wall, una 46enne impiegata britannica ossessionata da Elvis Presley, era stata scoperta ed incriminata per aver illegalmente sottratto alle casse che doveva controllare, per conto di un ente pubblico, una somma pari a 879.000 euro. La cifra era stata rubata dalla Wall in forma bizzarra: la donna, che "prelevava" gli spiccioli per la sua insana mania dai depositi di otto parcheggi comunali a Sleaford, Lincolnshire, aveva fatto sparire nel corso degli anni ben 4 tonnellate di monete. L'impiegata, alla fine della giornata lavorativa, usciva sempre dall'ufficio con due sacchetti del supermarket rigonfi; i colleghi pensavano che fosse la spesa che effettuava durante l'intervallo per il pranzo, invece i sacchetti erano pieni di spiccioli che le servivano per comprare in modo spasmodico souvenir del King.
Giunge ora notizia che il Crown Prosecution Service, dopo aver effettivamente stabilito che la collezione della Wall ha un valore di circa 800.000 euro, ha deciso di vendere tutto all'asta. Gary Balch, direttore dell'unità di confisca, ha riferito che, tra i numerosissimi "memorabilia" di Presley ammassati dalla donna, figura anche un raro vinile giapponese di "Love me tender" che è stato valutato attorno alle 3000 sterline, circa 4400 euro. Ad organizzare l'asta, o forse due aste, sarà la Bamfords Auctioneers & Valuers del Derbyshire, che potrebbe "approfittare" del trentesimo anniversario della scomparsa del King, nel prossimo agosto, per mettere in piedi l'evento.

(13 gen 2007)

Juliemoon
14-01-2007, 18:50
All'asta quest'anno la collezione di Elvis avuta rubando 4 tonnellate di monete

Qualcuno forse ricorderà la curiosa notizia pubblicata da Rockol un anno fa. Lo scorso 12 gennaio si riportava che Julie Wall, una 46enne impiegata britannica ossessionata da Elvis Presley, era stata scoperta ed incriminata per aver illegalmente sottratto alle casse che doveva controllare, per conto di un ente pubblico, una somma pari a 879.000 euro. La cifra era stata rubata dalla Wall in forma bizzarra: la donna, che "prelevava" gli spiccioli per la sua insana mania dai depositi di otto parcheggi comunali a Sleaford, Lincolnshire, aveva fatto sparire nel corso degli anni ben 4 tonnellate di monete. L'impiegata, alla fine della giornata lavorativa, usciva sempre dall'ufficio con due sacchetti del supermarket rigonfi; i colleghi pensavano che fosse la spesa che effettuava durante l'intervallo per il pranzo, invece i sacchetti erano pieni di spiccioli che le servivano per comprare in modo spasmodico souvenir del King.
Giunge ora notizia che il Crown Prosecution Service, dopo aver effettivamente stabilito che la collezione della Wall ha un valore di circa 800.000 euro, ha deciso di vendere tutto all'asta. Gary Balch, direttore dell'unità di confisca, ha riferito che, tra i numerosissimi "memorabilia" di Presley ammassati dalla donna, figura anche un raro vinile giapponese di "Love me tender" che è stato valutato attorno alle 3000 sterline, circa 4400 euro. Ad organizzare l'asta, o forse due aste, sarà la Bamfords Auctioneers & Valuers del Derbyshire, che potrebbe "approfittare" del trentesimo anniversario della scomparsa del King, nel prossimo agosto, per mettere in piedi l'evento.
(13 gen 2007)



:-)
incredibbbbile..

Clint Reno
16-01-2007, 17:05
Un articolo degno di nota!!! :)


«VIA MUCCIOLI? MEGLIO VIA PRESLEY»

Tratto dal "Corriere della sera" del 15 gennaio 2007, p.21

di Francesco Battistini

«Quante vite ha salvato Elvis Presley?». Andrea Muccioli non se la ricorda Walk a mile in my shoes: cammina un miglio nelle mie scarpe, cantava The Pelvis, mettiti nei miei panni solo un'ora, prima di criticarmi o d'insultarmi. O d'ignorarmi: «Io non ho mica niente contro Elvis, eh? Però è un fatto che non c'è riminese nella storia di Rimini che abbia salvato più riminesi di mio padre. Obiettivamente: è più eroe lui o Elvis Presley?».


Camminando anche meno d'un miglio per il centro di Rimini, il figlio di Vincenzo Muccioli potrà presto incrociare i nuovi luoghi che la giunta del centrosinistra ha deciso d'intitolare: via Elvis Presley, parco Giovanni Paolo II, viale Musatti e poi una sfilza di felliniani largo Otto e Mezzo e vicolo Dolce Vita... Muccioli, niente. Ignorato. A undici anni dalla morte, nella sua città natale il fondatore di San Patrignano è un signor nessuno. Non bastano i ventimila ospitati in ventinove anni nella più grande comunità d'Europa, né il 72 per cento di tossici recuperati e restituiti a una vita, né le venti città che a «papà Sanpa» hanno già dedicato indirizzi e statue: da Milano a Bologna, da Roma a Verona, da Foggia a Sanremo, da Pescara a Catania, da Parma alla vicina Riccione...

Non conta che i vigneti e le scuderie siano diventati un modello imitato nel mondo e da dieci anni stiano nel libro delle consulenze Onu. A Rimini, una via Vincenzo Muccioli Filantropo fa rabbrividire chi non dimentica le polemiche sui metodi duri, il processo per l'omicidio del tossicodipendente napoletano Roberto Maranzano, le denunce per le violenze e i suicidi. C'è da sempre il niet della sinistra radicale. Il sindaco della Margherita, Alberto Ravaioli, capisce e s'adegua: «Nessun veto politico — è la sua spiegazione un po' vaga —. Il tema è dibattuto, sarà il tempo a risolverlo. Personalmente, non m'appassiona e spero che non crei fossati. Preferisco occuparmi di cose più concrete: i rapporti con la comunità sulle problematiche sanitarie, l'inserimento nelle attività lavorative...».


C'è sempre una strada che fa storia, a Rimini. Che sia quella di Zampanò o delle stragi del sabato sera o dei ragazzi che Muccioli ha strappato alla droga. Anche il nome San Patrignano nasce da una strada, era il primo indirizzo della comunità nella frazione di Coriano, ed è su una strada che torna a dividere. È partita una petizione online, più di 1.500 nomi raccolti, grandi e piccole firme a protestare contro l'amnesia di Rimini: il comico Paolo Cevoli, la ciellina Emilia Smurro, Mimmo Paladino, i registi Julian Schnabel e Luciano Mannuzzi, i milanisti Costacurta e Maldini con le mogli Martina Colombari e Adriana, il centauro Dovizioso, il tennista Volandri, il nuotatore Magnini, Ombretta Colli, l'ex delfino craxiano Luca Josi, Micol Sabbadini dei celebri rampolli di Milano Young... Sta anche per nascere un comitato internazionale, mobilitazione tipo quella che Montanelli scatenò al «processo delle catene», 1984, quando Muccioli fu assolto dall'accusa di torturare i tossici.

«Con quel che abbiamo passato — spiega Andrea —, l'ostinazione del sindaco farebbe sorridere mio padre. Ravaioli aveva già promesso la via Muccioli otto anni fa. Ma siccome non è un coraggioso, mi chiese di raccogliere mille firme a sostegno. Gliene raccolsi quindicimila! Adesso è ostaggio di Rifondazione, che non so perché ce l'ha con noi. E s'è rimangiato la parola». Tace e per opportunità non firma Letizia Moratti, sindaco di Milano e storica sponsor di Sanpa, ma c'è chi parla d'una telefonata solidale: «È una goccia che scava la roccia e qualcosa si muoverà», promette Muccioli junior. Che questa, almeno questa di Elvis dovrebbe saperla: to right the rightable wrong, riparare il riparabile errore


http://www.antiproibizionisti.it/notizia.asp?n=5762

françois
17-01-2007, 12:35
No so se è gia stato postato ma in questo articolo preso da InterneT riguarda anche Elvis, si tratta di un film di prossima uscita intitolato "Hound Dog".
Scandalosa DakotaPolemiche sull'interpretazione dell'attrice dodicenne in Hound Dog che debutterà al Sundance Festival, in cui è vittima di stupro e viene spesso ripresa in scene di nudo
Ha solo dodici anni ma Dakota Fanning è già un’attrice con un curriculum di tutto rispetto alle spalle. Il debutto a soli 7 anni, nel 2001 a fianco di Sean Penn in Mi chiamo Sam, grazie al quale è diventata la più giovane attrice nominata per lo Screen Actors Guild Award e si è aggiudicata il premio riservato a giovani attori dalla Broadcast Film Critics Association. Poi le esperienze accanto a Denzel Washingotn (Man of fire), Tom Cruise ( La guerra dei mondi) e Robert de Niro (Nascosto nel buio).
In questi giorni la baby attrice sta facendo parlare parecchio di sé. La sua interpretazione nel film Hound dog, scritto e diretto da Deborah Kampmeier, che debutterà il 22 gennaio al Sundance Film Festival, è infatti bersaglio delle polemiche dei cattolici estremisti perché affronta uno dei maggiori tabù hollywoodiani: la violenza su minori. Il suo personaggio nel film - storia dark di abusi e violenze nel sud rurale degli Stai Uniti - è infatti vittima di uno stupro e l’attrice compare in diverse scene nuda o con un solo paio di mutandine addosso.
La madre di Dakota, Joy, e la sua agente Cindy Osbrink, sono state accusate di sfruttamento. Eppure le sue donne sono convinte che proprio questa interpretazione così dura potrebbe far vincere alla giovane attrice il suo primo Oscar. «Non sono mai stata così orgogliosa di lei - dice la Osbrink - l’ho vista in alcuni spezzoni ed è sempre più brava».

E Robin Wright Penn, interprete e produttroce della pellicola, aggiunge: «Il soggetto e il tema trattati sono molto forti. Ma io sono rimasta affascinata dalla sceneggiatura perchè, stupro a parte, è una storia sui rapporti e la comprensione umana e su una giovane ragazza che pur non avendo avuto fortuna nella vita, trova la propria salvezza nella musica di Elvis Presley e riesce a sopravvivere».
Queste polemiche ricordano un po’ quelle che accompagnarono le interpretazioni di Brooke Shield e Jodie Foster, baby prostitute rispettivamente in Pretty baby (a 13 anni nel 1978) e Taxi Driver ( a 14 anni nel 1976). Ma evidentemente, considerata la carriera di successo di entrambe le attrici e la loro “longevità” nello star system hollywoodiano, la mamma di Dakota e la sua agente ci hanno visto lungo. (Libero News)

Che ne dite? Si addice con la canzone di Elvis. Un argomento un pò forte Quello delo stupro.

hurt
17-01-2007, 13:05
No so se è gia stato postato ma in questo articolo preso da InterneT riguarda anche Elvis, si tratta di un film di prossima uscita intitolato "Hound Dog".
Scandalosa DakotaPolemiche sull'interpretazione dell'attrice dodicenne in Hound Dog che debutterà al Sundance Festival, in cui è vittima di stupro e viene spesso ripresa in scene di nudo
Ha solo dodici anni ma Dakota Fanning è già un’attrice con un curriculum di tutto rispetto alle spalle. Il debutto a soli 7 anni, nel 2001 a fianco di Sean Penn in Mi chiamo Sam, grazie al quale è diventata la più giovane attrice nominata per lo Screen Actors Guild Award e si è aggiudicata il premio riservato a giovani attori dalla Broadcast Film Critics Association. Poi le esperienze accanto a Denzel Washingotn (Man of fire), Tom Cruise ( La guerra dei mondi) e Robert de Niro (Nascosto nel buio).
In questi giorni la baby attrice sta facendo parlare parecchio di sé. La sua interpretazione nel film Hound dog, scritto e diretto da Deborah Kampmeier, che debutterà il 22 gennaio al Sundance Film Festival, è infatti bersaglio delle polemiche dei cattolici estremisti perché affronta uno dei maggiori tabù hollywoodiani: la violenza su minori. Il suo personaggio nel film - storia dark di abusi e violenze nel sud rurale degli Stai Uniti - è infatti vittima di uno stupro e l’attrice compare in diverse scene nuda o con un solo paio di mutandine addosso.
La madre di Dakota, Joy, e la sua agente Cindy Osbrink, sono state accusate di sfruttamento. Eppure le sue donne sono convinte che proprio questa interpretazione così dura potrebbe far vincere alla giovane attrice il suo primo Oscar. «Non sono mai stata così orgogliosa di lei - dice la Osbrink - l’ho vista in alcuni spezzoni ed è sempre più brava».

E Robin Wright Penn, interprete e produttroce della pellicola, aggiunge: «Il soggetto e il tema trattati sono molto forti. Ma io sono rimasta affascinata dalla sceneggiatura perchè, stupro a parte, è una storia sui rapporti e la comprensione umana e su una giovane ragazza che pur non avendo avuto fortuna nella vita, trova la propria salvezza nella musica di Elvis Presley e riesce a sopravvivere».
Queste polemiche ricordano un po’ quelle che accompagnarono le interpretazioni di Brooke Shield e Jodie Foster, baby prostitute rispettivamente in Pretty baby (a 13 anni nel 1978) e Taxi Driver ( a 14 anni nel 1976). Ma evidentemente, considerata la carriera di successo di entrambe le attrici e la loro “longevità” nello star system hollywoodiano, la mamma di Dakota e la sua agente ci hanno visto lungo. (Libero News)

Che ne dite? Si addice con la canzone di Elvis. Un argomento un pò forte Quello delo stupro.

Mi risultava che avessero sospeso le riprese, per mancanza di fondi :?:?

françois
17-01-2007, 13:14
Come dico io l'ho visto adesso su LIbero in data 15/11/2007 per cui luned&#236;.Non so se adesso in questi giorni abbiano deciso di sospenderlo. Ho trovato anche che non volevano pi&#249; farlo vedere per le scene un p&#242; troppo forti.

hurt
17-01-2007, 16:31
Avevo letto della sospensione già a metà del 2006...... poi non so come è finita:?:?:?

hurt
25-01-2007, 07:15
Pink disperata, è morto Elvis (il suo cane)

Uno dei grandi amici di Pink, Elvis, è morto: la cantante è scoppiata in lacrime quando ha visto il corpo senza vita del suo amato cane. Pink era andata s sbrigare alcune commissioni ed aveva lasciato Elvis, un bulldog, nel giardino sul retro della sua villa di Los Angeles. Era accaduto numerose altre volte, ed il cane non aveva mai manifestato problemi. Ma, al ritorno a casa, Pink ha visto con orrore che il cane era annegato in piscina. L’artista ed il marito Carey Hart erano molto affezionati ad Elvis anche perché il cane era stato loro regalato da Lisa Marie Presley, figlia di Elvis Presley.
(24 gen 2007)

Clint Reno
25-01-2007, 09:49
Pink disperata, &#232; morto Elvis (il suo cane)

Uno dei grandi amici di Pink, Elvis, &#232; morto: la cantante &#232; scoppiata in lacrime quando ha visto il corpo senza vita del suo amato cane. Pink era andata s sbrigare alcune commissioni ed aveva lasciato Elvis, un bulldog, nel giardino sul retro della sua villa di Los Angeles. Era accaduto numerose altre volte, ed il cane non aveva mai manifestato problemi. Ma, al ritorno a casa, Pink ha visto con orrore che il cane era annegato in piscina. L’artista ed il marito Carey Hart erano molto affezionati ad Elvis anche perch&#233; il cane era stato loro regalato da Lisa Marie Presley, figlia di Elvis Presley.
(24 gen 2007)

Mi dispiace tanto!!! Poveretto... :-(

Puccy1
25-01-2007, 11:39
Mi dispiace immensamente....!! Che dolore lo so....!!

Chissa' come ha fatto??? Che roba.....i cani nuotano per istinto...mi pare....

gabby
25-01-2007, 18:04
E' vero i cani sanno nuotare meglio di noi,mah probabile un infarto magari mentre faceva la sua nuotatina,i bulldog sono molto delicati....anche il mio morì all'improvviso!:-(

Puccy1
26-01-2007, 10:09
Si ecco magari e' successo questo...vero.....povero.....che dispiacere.....

Mi dispiace tanto tanto anche per te Faby......:? sai ti capisco....
E' un dolore davvero garnde e se poi improvviso...ancora peggio.........

Si sono molto delicati...anche quello della mia collega e' andato cosi all'improvviso....

e ho anche vissuto io queste esperienze......mamma mia...:?

gabby
26-01-2007, 18:03
Renata ti dirò se dovessi acquistare un'altro bulldog non lo farei mai,sono cani meravigliosi ma x quanto puoi curarli con la dieta,stare attenta su tutto all'improvviso muoiono senza un motivo apparente! E' troppo triste,anche se io ho uno zoo in pratica ed ho subito la perdita di animaletti spesso...è triste xchè anche se sono solo cani o gatti soffri molto x l'infinita tenerezza che ti trasmettono,loro nn posso dirci quando stanno male purtroppo:-( :-( :-(

Clint Reno
26-01-2007, 18:20
Infatti, perdere un animale a cui si è affezionati è qualcosa di veramente orribile...

hurt
06-02-2007, 12:08
Apro questo topic con l'idea di inserire aggiornamenti vari con riferimenti ad Elvis e non prettamente dedicati a lui, essendoci già il topic Articoli.

Se siete d'accordo postiamo qui quelle segnalazioni che ci arrivano dagli aggiornamenti internet.

Ecco alcuni che mi sono arrivati oggi:


Il 3 aprile esce la colonna sonora del documentario dedicato a Joe Strummer
"The Future is Unwritten", la colonna sonora dell'omonimo documentario su Joe Strummer diretto da Julien Temple, uscirà il 3 aprile attraverso la Legacy Recordings. Nel disco è presente una versione live inedita di I'm So Bored With The U.S.A. insieme a brani cantati da MC 5, Elvis Presley, Nina Simone, U-Roy, Bob Dylan e Woody Guthrie. Fresco di debutto al Sundance Film Festival, il film uscirà questa estate nei cinema e sarà disponibile su DVD dal prossimo autunno.

Fabrizio Biffi

================================================== ==

YOKOHAMA (GIAPPONE): GALA' PER I 100 ANNI DI KAZUO OHNO, OSPITE CARLA FRACCI
di redazione Viaroma100.net (redazione@viaroma100.net)

YOKOHAMA (GIAPPONE) - Il 27 e 28 gennaio si è tenuto un importante evento in Giappone a Yokohama.

Sono stati festeggiati i 100 anni del grande ballerino di “butoh” Yazuo Ohno.
Come fotografa ufficiale di Carla Fracci, che è stata una delle più importanti ospiti occidentali dell’evento, ho raccontato in immagini la celebrazione che ha visto in scena i più importanti ballerini di danza giapponese tradizionale e contemporaneea come: Hideo Kanze, Akira Kasai, Akaji Maro, Kim Maeja, e alcuni dei più rappresentativi ballerini occidentali della danza classica e contemporanea, tra cui Ismael Ivo, Carla Fracci, Pina Baush.
Un evento davvero memorabile e soprattutto molto emozionante per la presenza sul palcoscenico di Yazuo Ohno, che accompagnato dal figlio Yoshito ha interpretato un brano di Elvis Presley da lui adorato.
Sono felice e commossa per essere stata testimone di un evento così rappresentativo per la danza internazionale. Lucia Baldini

wildrose
15-02-2007, 16:05
SONO INCIAMPATA PER CASO IN QUESTO SITO...E SONO RIMASTA A BOCCAPAERTA! B-o
Ma e' veramente una compagnia aerea...o e' un qualcosa di virtuale?
Illuminatemi!

http://www.elvisairlines.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1

Juliemoon
15-02-2007, 17:07
ehm... sono andata a vedere..
ma è un simulatore?
leggete qui

Welcome to Elvis Airlines Flights List

EVS258 (http://www.elvisairlines.it/FSP/FsPlistflight.php?action=va&listflight=11)2006-08-08Elvis AirlinesRoberto AntonettiESSAUUEE110MEJ01:53:45Poor
EVS688 (http://www.elvisairlines.it/FSP/FsPlistflight.php?action=va&listflight=10)2006-08-05Elvis AirlinesRoberto AntonettiEKSBESSA105MEJ01:26:23Perfect
EVS1157 (http://www.elvisairlines.it/FSP/FsPlistflight.php?action=va&listflight=9)2006-07-27Elvis AirlinesRoberto AntonettiKDENKSFO284MEJ02:08:42Very Bad
EVS143 (http://www.elvisairlines.it/FSP/FsPlistflight.php?action=va&listflight=8)2006-07-25Elvis AirlinesRoberto AntonettiLKKVEPSC78MEJ00:52:45Horrible
EVS350 (http://www.elvisairlines.it/FSP/FsPlistflight.php?action=va&listflight=7)2006-05-13Elvis AirlinesRoberto AntonettiLICJLIEO104MEJ01:05:44Crash

Total Flight made: 5
total flight time: 07:27:19
Total passengers carried: 681
Total Cargo: 75809 kg

---------------------------------------------

Guardate i risultati :icon_eek: :???:
c'è anche il forum.. per ora zero post, magari mi registro..
vi saprò dire :? :)

hurt
16-02-2007, 00:46
E poi ci chiediamo perché in Italia non si parla di Elvis?????? Perchè questo è il modo in cui viene presentato agli italiani:-D :-D :-D

Elvis Presley Aloha From Hawaii Via Satellite (reissue 1998) 1973 BMG

Francesco Donadio Extra Music Magazine


E’ strano come il passaggio del tempo cambi la percezione delle cose, nonché l’importanza delle stesse. Nel 1973, quando il music biz andava pazzo per le varie signore dei canyon e per i dinosauri del prog, tifare per Elvis Presley corrispondeva ad essere considerati dei paria, “out” e nostalgici, né più né meno come i fan di Liberace. All’alba del nuovo millennio, la situazione è totalmente cambiata: l’hippie sound ci appare come un brutto sogno, qualcosa di irrimediabilmente polveroso, e il prog è universalmente disprezzato, almeno fino al prossimo revival. Elvis, al contrario, e in particolare l’Elvis di cui si tratta qua (quello grasso di Las Vegas, per intenderci) oggi è totalmente al passo con il più moderno zeitgeist. Kitsch, stravagante e pomposo come un film di Almodovar, l’Elvis che nel gennaio del 1973 andò ad Honolulu a recitare nell’ultimo grande atto della sua carriera (un concerto trasmesso live via satellite in tutto il mondo) era un uomo a pezzi: separato dalla moglie Priscilla, imbolsito anzichenò e prossimo a quell’annichilimento da pillole che lo avrebbe portato al Creatore di lì a 4 anni. “Aloha from Hawaii” è decadenza pura, la perfetta esemplificazione di quel grande esperimento di crossover di tutti i generi musicali USA che Presley volle tentare, con risultati alterni, fin dai giorni del suo “comeback show” del 1968 alla NBC. Un antesignano, in questo. Nel corso della lunga esibizione Elvis sembra sempre perfettamente in controllo della sua vasta audience. Fin troppo in controllo, distaccato. Anzi: pare proprio che non gliene possa importare di meno. Eppure la sequenza iniziale è travolgente: a partire dal rombo di “Also Sprach Zarathustra”, a cui segue una vivace “CC Rider” e quello che era il singolo del momento, la rockeggiante “Burning Love” (tra parentesi, uno dei migliori episodi dell’Elvis anni ’70). Sono presenti, purtroppo, i momenti strappalacrime di cui “quell’” Elvis era innamorato, come “You Gave Me A Mountain” o “What Now My Love” (di Gilbert Becaud, nientemeno). Elvis prova perfino ad intepretare due cavalli da battaglia di Frank Sinatra, “My Way” e “Something”, e fallisce miseramente nel confronto. E’ un bel fallimento, però, davvero da “beautiful loser”: quell’Elvis, come detto, era un uomo sull’orlo di una crisi di nervi. C’è spazio per un medley in onore dei vecchi tempi del rock’n’roll, per una “Fever” a cui l’artista di Memphis riesce a conferire un tocco d’ironia. C’è una grande, eroica “Suspicious Minds” (un racconto breve sul fallimento del suo matrimonio) e una finale, hawaiana “Can’t Help Falling In Love” da accendini alzati. In questa ristampa sono presenti altri 5 brani che Elvis incise al termine del concerto di Honolulu unicamente per il pubblico USA, tutti tratti dal suo vecchio film “Blue Hawaii” del ’61 tranne l’ultimo, una ottima versione dell’hit folk “Early Morning Rain”, scritta da Gordon Lightfoot e portata al successo da Peter Paul & Mary nel 1965. Also Sprach Elvis…

Marzia1969
16-02-2007, 08:14
MA QUESTO L'HAI MAI VISTO L'ALOHA???? ELVIS GRASSO E A PEZZI???? :evil: MA HA VISTO UN INCONTRO DI SUMO PER CASO???? E POI QUESTA GENTE VIENE PURE PAGATA PER SCRIVERE CERTE SCHIFEZZE:evil:" "L'Elvis grasso di Las Vegas". Ma l'ha mai visto "The Lost PERFORMANCES"? Era magrissimo nella registrazione del 1970. E poi cos'&#232; tutto questo colpevolizzare le persone grasse? C'&#232; una cosa che non vi ho mai detto. Io sono sempre stata non dico anoressica, ma quasi, non per scelta, semplicemente potevo svuotare il frigo in un millesimo di secondo e non ingrassare. Purtroppo soffro quotidinamente di cefalea a grappolo, cos&#236;', due anni fa, ho iniziato una cura. Ora sto bene....ma guardate cosa sono ora... La cura &#232; a base anche di cortisone. Nel prossimo topic mi vedrete in una foto scattata due mesi fa. Non potr&#242; pi&#249; tornare ad essere 38 Kg., perch&#232; se smetto le pastiglie, ricomincia il mal di testa. Allora, secondo "giornalisti" come quello, cosa dovrei fare, SPARARMI??? :evil:
SCUSATE LO SFOGO! :evil::evil:
Marzia.

Marzia1969
16-02-2007, 08:16
http://outdoors.webshots.com/photo/2688424710051094985zVkWvy
...ecco cosa sono diventata...
Marzia.

hurt
16-02-2007, 09:18
Marzia, la cosa più importante è che tu possa aver trovato il modo per vivere meglio, a prescindere dall'ingrassare o meno.:-\:-\

Per me questi non sono giornalisti, sono gentaglia, della peggior specie.:-D:-D perchè, oltre che considerarsi intelligenti, scrivono questi articoli solo per fare sensazionalismo o per non scostarsi dalla massa e magari inneggiano ad un Marylin Manson, solo perchè così fa audience.

Io, di tutto cuore, gli auguro di diventare un barcone che non riesce nemmeno a muoversi..... poi lo vado a trovare e insieme guardiamo l'ALOHA FROM HAWAII, magari scopre che anche gli piace!!!!:-?:-?

Peccato che questa gentaglia è quella che con il titolo nobiliare di critico musicale, continua a portare avanti l'immagine di Elvis in questo modo:-D:-D:-D:-D:-D:-D:-D:-D:-D:-D

tania
16-02-2007, 09:54
ma ditegli di andare aff......
(scusa lisa lo so che le parolacce non vanno scritte ma........)
da andiamo a beccarlo che gli sputo!!!

Clint Reno
19-02-2007, 08:37
Aloha From Hawaii decadenza pura. Con questa le ho sentite veramente tutte... o forse no...!

Clint Reno
19-02-2007, 08:40
Leggete la trama di questo film... E' basato su eventi realmente accaduti, anche la parte riguardante il filmato di Elvis a Cleveland...

http://www.zabriskiepoint.net/node/2837

http://www.zabriskiepoint.net/files/DVD_Foto_ALIEN&#37;20AUTOPSY%20cover%20piccola.jpg

Una delle pi&#249; grandi truffe mediatiche viene portata sullo schermo: l'esistenza di un documentario sui famosi alieni di Roswell. Ci&#242; accadeva nel 1995 ad opera di due ragazzetti inglesi. Una truffa che ancora oggi divide gli esperti sull'autenticit&#224; del filmato (girato in casa, o almeno ci vogliono far credere, dai due con dei loro amici). Filmato che si basa su un documento originale che, sempre i due dicono di aver visto. Quindi grandissima e gigantesca balla o verit&#224;? Di certo uno dei casi pi&#249; controversi e buffi che sia mai accaduto e che il regista Jonny Campbell, tra ironia e grottesco, ci racconta in questa storia che segue fedelmente i racconti dei due, Ray Santilli e Gary Shoefield, che tra verit&#224;, mezze verit&#224; e fantasia, ci mostra sia la verit&#224; sul famoso filmato di Roswell ma anche quello che potrebbe accadere se il filmato esistesse per davvero. Ed infatti il film si ferma su questa ultima ipotesi. Esiste o non esiste questo famoso filmato?
Il regista sfrutta il mezzo del documentario per raccontare questa storia di immagini in immagini (di cinema in cinema), di parallelo come le immagini possano ingannare molto pi&#249; delle parole. Delle abili immagini costruite ad hoc per ingannare chiunque, o comunque chi vuole essere ingannato. Chi crede negli alieni, gli ufologi che vogliono assolutamente trovare qualche prova dell'esistenza di "altri" nell'universo. Campbell usa uno sguardo disincantato e brillante, tra humour ed ironia, un mix perfetto per narrare questa storia al limite con una dissezione dei due protagonisti per mostrare ogni loro sfaccettatura. Taglio che gli serve per dare una in/credibilit&#224; alla storia per poter coinvolgere e divertire e lasciare, al tempo stesso, con l'idea che tutto possa essere vero nella finzione pi&#249; totale. Ma allora cosa manca al film per essere un "filmone"? Forse quella giusta tensione, forse quella sfacciataggine di andare oltre alla "verit&#224;" dei due per rendere ancora pi&#249; in/credibile il racconto... Forse, ma di una cosa siamo certi Alien Autopsy manca di tensione grottesca per fare entrare anima e corpo nella storia, rimanendo un buon film ma senza arrivare a vette pi&#249; alte per farlo assurgere a capolavoro. I prodomi c'erano tutti, ma &#232; mancato il coraggio, o la forza, o la decisione di creare qualcosa di totalmente fuori di testa...
Aprile 1995. Londra. Due amici molto legati ma molto diversi tra loro, Ray e Gary. Il primo vive di piccoli espedienti e il secondo lavora in uno studio legale. Dopo che a Ray viene sequestrato tutto il materiale che contrabbanda, cassette di film pirata, si rivolge all'amico per poter dissequestrare il suo materiale.
Ma le cose non vanno come dovrebbero andare e Ray convince Gary ad andare negli States per acquistare altro materiale, ma questa volta del materiale legale, ovvero delle cose su Elvis Presley e del concerto che fece a Cleveland. Cos&#236; trovano un documentario del concerto di Presley, ma senza audio, un documentario che sperano faccia la loro fortuna. Ma il venditore, Harvey, di questa merce gli propone un altro affare... Acquistare un documentario girato nel 1947 a Roswell dove si vede l'autopsia di un alieno! M ai due non hanno i soldi necessari per l'acquisto e si rivolgono ad un mezzo delinquente inglese per aver i 30.000 dollari che chiede Harvey. Una volta portato il film a Londra lo proiettano tra amici ma non si vede nulla. Aver aperto dopo 50 anni la confezione di metallo ha innescato un processo chimico per il quale la pellicola si sta distruggendo &#232; cos&#236; che i due amici pensano di rigirare il documentario cos&#236; com'era creando un falso artigianale: il regista operatore &#232; il loro amico che gestisce un fast food, l'addetto agli effetti speciali &#232; il loro macellaio, il corpo dell'alieno viene fatto dall'anziano compagno della nonna di Gary, e quest'ultimo e Ray fanno i due medici addetti all'autopsia. Una volta realizzato lo fanno vedere al loro finanziatore... Che si commuove "non siamo soli... mi hai reso felice...".
Quindi 114 reti televisive li contattano per avere il filmato. E i due, e i loro amici, cominciano a vedere assegni con diversi zero. Ma ora le cose si fanno pi&#249; complicate: tutti vogliono vedere la pellicola originale che loro non hanno... loro hanno in mano solo della pellicola moderna che non possono far vedere...

Puccy1
19-02-2007, 09:28
Mia cara Marzia l'importante e' star bene e migliararsi sempre......e non diamo retta a questa gente di stato mentale assai ....ridotto....e non dico altro ......e non esagerare....te lo dico io sei a posto...meglio che non mi guardi a me allora....e ....lascia stare che non sa nemmeno stare al mondo e solo estistere per fama e soldi ...si sa che questo mondo c'e' l'orribile e schifoso basta far cronaca....ma vorrei che capitasse al loro di essere messi in pubblico in una certa maniera....vedrai che non si divertono...

Marzia1969
19-02-2007, 09:49
Grazie Puccy, 6 un'amica, davvero!!! Clint!!!! Adesso ci mischiano pure il King con fatti successi(????) a Roswell nel '47? Ma quando non sanno a chi gettare fango, Elvis ci deve sembre essere di mezzo??? Scusa, ma poi la storia come continua? I 2 amici, dovo aver visto gli assegni con parecchi zero, come fanno con il filmato?:confused:?
Marzia1969:lol::lol:

DANKE GRANDE SCHUMI!

Clint Reno
23-02-2007, 06:57
I grandi personaggi della scienza, della musica e della politica alle grandi tragedie come la guerra
Dall'Europa all'America i nuovi "narratori" affidano il loro racconto alle immagini per le strade

Graffiti, la Storia sui muri del mondo
l'enciclopedia universale è spray art

di GIANNI VALENTINO
Una volta c'erano i diari. Poi le enciclopedie. Quindi le foto, i filmati tv e i link a internet. Ma quella che resiste al passare del tempo, in ogni angolo del pianeta, è l'arte povera. Realizzata con una vernice, pochi colori e molta inventiva: la spray-art. Per essere precisi, i graffiti, o gli stencil (i cartoncini sagomati usati per disegnare sui muri e sulle saracinesche spruzzando con le bombolette colorate, come fossero formine per giocare sulla sabbia). Ognuno lascia per strada il tributo che vuole, per celebrare un regista, un leader politico, una rockstar, uno scienziato, un genio della pittura o una maschera del cinema.

Per esempio a Tijuana, la città al confine tra Mexico e Usa trovi le icone degli scienziati Albert Einstein e LouisPasteur. Sui muri di Varsavia, il viso del signore del reggae Bob Marley. Altrove, Papa Giovanni Paolo II che fuma una canna, Charlie Chaplin con una divisa da carcerato, la Venere di Botticelli in atteggiamento sadomaso. Basta una vernice, una forma pre-stampata, e la creazione è pronta per essere moltiplicata a uso e consumo delle nuove generazioni.

Cinema. Memorabile l'espressione di Robert De Niro in "Taxi Driver" di Martin Scorsese: la storia del tassista-giustiziere non cede al tempo e ancora adesso si tramanda sui muri delle metropoli. Così come quelle di Marlon Brando e Al Pacino, rispettivamente ne "Il padrino" (nella galleria una foto scattata a Glasgow) e in "Scarface" di Brian De Palma (qui un'immagine da New York City, con tanto di avviso: "Il mondo è nostro"). Non sono da meno il Jack Nicholson di "Qualcuno volò sul nido del cuculo", Audrey Tautou, interprete de "Il favoloso mondo di Amélie", un classico horror come "L'esorcista" (foto scattata in Germania), la sensuale e terribile Uma Thurman di "Kill Bill", il maghetto "Harry Potter" e gli occhiali a cuoricino e il lecca-lecca di "Lolita".

Politica e storia. Gli street-artist non dimenticano. La politica estera di George W. Bush è continuamente oggetto di satira. Capita così di ammirare un bacio sulle labbra tra il presidente degli States e l'ex dittatoreiracheno Saddam Hussein O di trovare sui muri del centro un faccione di Bin Laden accanto all'antica scritta dal sapore western "Wanted".

A zig zag nella Storia, invece, si recuperano il paficista Gandhi su un esterno di periferia, un insolito subcomandante Marcos a riposo, Che Guevara con gli occhiali stilizzati sul simbolo del dollaro o in serie di serigrafie alla Warhol. Mentre sorprende il primo piano, decisamente irriverente, di Papa Giovanni Paolo II, che fuma una canna.

Pittura. I geni della tavolozza. Dagli italiani Botticelli e Leonardo Da Vinci - strepitose le trasformazioni in chiave sadomaso della "Venere" e post-hippie della "Gioconda" - agli spagnoli Pablo Picasso e Salvador Dalì. In loro compagnia finisce "L'urlo" di Edward Munch. Dicevamo dei geni della pittura: è lecito includere nel gruppo il calciatore Diego Armando Maradona? Forse sì, se pensiamo che i suoi goal non erano comuni gesti atletici ma invenzioni di forme e movimento muscolare.

Musica. John Lennon che nel 1969 scrive "Give Peace a Chance", e i graffitisti rendono ultrasecolare il suo auspicio. Ray Charles sistemato su una cassetta per le lettere, Bob "rasta" Marley che si gode la sua ganja in Polonia, i Beatles finiti sotto una grondaia qualunque. Il sorriso abbagliante di James Brown che chiede sex and love al mondo intero. David Bowie - non importa se nei panni di Ziggy Stardust o in quelli del Duca Bianco - che ribadisce per l'ennesima volta di sentirsi un "rebel". Jimi Hendrix che impugna con la mano sinistra la sua inseparabile Fender Stratocaster ed Elvis, Elvis Presley, accanto al quale si materializza il dilemma infinito: "Uccidere i nostri miti" o portarli nel tempo dentro di noi?

(21 febbraio 2007)


http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/esteri/mondo-graffiti/mondo-graffiti/mondo-graffiti.html

hurt
25-02-2007, 09:01
La più sexy di tutti i tempi? Angelina Jolie

Secondo l'inchiesta condotta dal britannico Channel 4 il suo compagno Brad Pitt si è piazzato quinto e davanti a George Clooney, giunto solo settimo
http://www.adnkronos.com/Assets/Imgs/J/jolie_pitt_inf--200x200.jpgLondra, 24 feb. (Adnkronos/Ign) - L'attrice statunitense Angelina Jolie, 31 anni, è la persona più sexy di tutti i tempi. Lo afferma un'inchiesta condotta dal canale britannico Channel 4 sulle persone più affascinanti di sempre. Jolie, madre di tre bambini, supera persino Marilyn Monroe, piazzatasi al terzo posto, e il suo compagno e attore Brad Pitt che occupa la quinta posizione.

Mentre George Clooney, che l'anno scorso People aveva incoronato ancora una volta l'uomo più sexy dell'anno, è 'solo' al settimo posto. Una rivalsa per l'interprete di 'Fight Club' che era stato ''geloso'', aveva malignato allora Clooney, del successo dell'amico.

Seconda posizione invece per Elvis Presley. Fra i primi dieci compare inoltre la cantante pop australiana Kylie Minogue, all'ottavo posto.

hurt
25-02-2007, 09:01
http://www.swisspolitics.org/it/news/pics_titel/kurznachricht_it.gifhttp://www.swisspolitics.org/it/pics_ecken/ecke_8_w_it.gifEmi: salta intesa su vendita musica online senza protezione

24.02.2007 - 18:22
NEW YORK - Niente accordo tra la casa discografica britannica Emi e i distributori di musica online, come Microsoft e Apple, per offrire file musicali senza protezione antipirateria. I colloqui tra la storica casa discografica dei Beatles, Frank Sinatra ed Elvis Presley - che peraltro naviga in pessime acque proprio per il crollo delle vendite dovuto in buona parte alla pirateria via Internet - e il gruppo capitanato da Microsoft, Apple, Yahoo e Amazon.com si sono arenati sui termini economici.

Emi infatti ha chiesto un pagamento anticipato per compensare il rischio di distribuire musica senza un software che protegga dalla duplicazione illimitata dei brani musicali. Ma la somma offerta sarebbe stata rifiutata da Emi perché troppo bassa, secondo quanto scrive l'agenzia Bloomberg che cita fonti vicine alla vicenda le quali, però, non hanno voluto rivelare l'entità della cifra.

Torna così in alto mare la spinosa questione della tutela del copyright nell'era internet, quando invece solo due settimane fa sembrava ormai cosa fatta l'accordo che avrebbe fatto di Emi la prima major a distribuire brani musicali senza restrizioni. Una mossa che avrebbe spaccato il fronte del no costituito da Universal, Sony-BMG e Warner Music, costrette peraltro ad allinearsi al nuovo corso.

hurt
04-03-2007, 08:17
Per i genovesi e dintorni:| :|

XXII MOSTRA MERCATO del DISCO, CD e DVD USATO E DA COLLEZIONE

GENOVA. 3 MAR. Organizzata dall’associazione culturale Kolosseo, sabato 3 e domenica 4 marzo, si rinnova a Genova l’appuntamento con la “Mostra mercato del disco, del cd e del dvd usato e da collezione”. La manifestazione che si svolgerà alla Fiera Internazionale, sarà aperta al pubblico dalle 10 alle 19 e vedrà la partecipazione di circa 100 espositori italiani e stranieri. Alla mostra mercato sarà possibile trovarvi dischi e cd in ogni formato, d’ogni genere musicale: dalla musica italiana al rock, passando attraverso punk, funky e jazz. Chiunque potrà esporre, scambiare, acquistare, vendere o semplicemente farsi valutare dischi, cd e materiale musicale di vario genere. Fra le tante curiosità, un vinile rosso firmato Led Zeppelin. Si tratta di “Reunion in N. Y. C.” del 1988 con Jason Bonham, il figlio del batterista scomparso (disco stampato in cento copie). Accanto ai Led Zeppelin, c’è pure Bob Dylan con Jerry Garcia, già leader dei Grateful Dead, in un’edizione americana del 1980. Tra le mille voci collezionate non può mancare Bruce Springsteen: la registrazione del concerto di Barcellona del tour di “Tunnel of Love” del 1988. Un disco che vale da 50 a 100 €. Novità e pezzi rari attendono i visitatori allo stand della milanese On Sale Music a partire dal primo laser disc di musica italiana, pezzo da collezione veramente raro, datato 1990 (edizione limitata di 2.000 copie) con Fabrizio De André, Paolo Conte, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Francesco Guccini e Pino Daniele. Ancora più interessante la “lacca” (provino) del 1960 per il Festival di Sanremo in versione voce e pianoforte: “Un uomo vivo” di Gino Paoli, “Benzina e cerini” di Giorgio Gaber, “Lei” di Sergio Endrigo e l’inedita “La macchina dei sogni” di Enzo Jannacci. C’e anche il libro “Elvis. Tutta la produzione italiana di Elvis Presley”, 275 pagine a colori di Maurizio Maiotti e Augusto Morini, distribuito dalla On Sale Music, sia il cd “Omaggio a Lucio Battisti” del maestro Giuseppe Mazzoleni, contenete brani soft classic eseguiti con pianoforte e violino, edito da On Sale Music e City Record. Nel corso della mostra mercato sarà possibile trovare anche videocassette di gruppi, dvd, magliette, manifesti, fanzine e gadgets di diverso tipo, tutti inerenti il mondo musicale.

Clint Reno
06-03-2007, 06:25
Celentano: l'Elvis Presley italiano

http://img.villagephotos.com/p/2003-5/207085/adrianocelentano.jpg

Nasce il 6 gennaio 1938 al 14 della mitica via Gluck da genitori pugliesi.

Sul finire degli anni '50, quando dall'America, sull'onda del boogie-woogie, arriva un nuovo tipo di musica Celentano s'innamora del rock seguendo gli spettacoli di Ghigo Agosti .

Nel 1957 esordisce accompagnato dai Rock Boys (tra cui, Giorgio Gaber alla chitarra, Enzo Jannacci al pianoforte e Luigi Tenco al sax).

Seguono canzoni come Il tuo bacio è come un rock, Ciao ti dirò, Il ribelle o Nessuno crederà.

Nel '61 Celentano arriva secondo a Sanremo, scandalizzando il pubblico voltandogli le spalle, ma la sua Ventiquattromila baci è un pieno di vendite.

Nel ‘62 trionfa al Cantagiro e con Stai lontana da me da vita al Clan: una comune artistica in cui Celentano riunisce parenti e vecchi amici (Ricky Gianco , Don Backy , i Ribelli , Detto Mariano , Pilade , Gino Santercole , Natale Massara, ecc.).


I successi continuano inarrestabili: Ciao ragazzi, Pregherò, Grazie prego scusi, Tre passi avanti, Mondo in mi 7a, Il ragazzo della via Gluck, La coppia più bella del mondo, Azzurro di Paolo Conte, Chi era lui, Torno sui miei passi, fino a

Chi non lavora non fa l'amore con la quale vince Sanremo in coppia con Claudia Mori .

http://www.star-channel.de/images/groups/adriano-celentano.jpg

Parallelamente inizia l'attività cinematografica con varie apparizioni e con la prima vera parte da protagonista in Serafino di Pietro Germi del '68.

Nel '74 dirige, scrive, sceneggia, interpreta e produce Yuppi Du.

Gli anni '70 lo vedono quasi costantemente in classifica con brani che hanno fatto la storia della canzone italiana: Una carezza in un pugno, Sotto le lenzuola, Storia d'amore, Prisencolinensinainciusol, Un albero di trenta piani e Svalutation.

Alla fine del decennio decide di chiudere con i concerti dopo che, nel 1979, raduna nelle piazze e negli stadi oltre 950.000 persone.

Continua ad incidere regolarmente ma fino alla fine degli anni '90, i suoi dischi La pubblica ottusità, Il re degli ignoranti, Quel punto non saranno mai baciati da grande successo.

Le sue discusse apparizioni televisive lasciano sempre il segno: Fantastico 8, che tra una frecciata e una pausa spazza via tutti i record di audience.

Poi Svalutation e ancora Francamente me ne infischio, che grazie a una formula originale conquista 14 milioni di persone.

Nel 1998 incide un album con Mina; i due vendono ben 1.600.000.


Il '99 è l'anno di Io non so parlar d'amore, scritto con Mogol e Gianni Bella che raggiunge i 2 milioni di copie vendute.


Nel 2000 Esco di rado e parlo ancora meno vende 1.800.000 copie ed entra trionfante nel nuovo millennio.

In Tv è l'ora di 125 milioni di caz..te che scatena una marea di polemiche per il titolo e per i monologhi...ma come sempre, gli ascolti sono altissimi.

Il 2002 è l'anno di Per Sempre.

Il 2004 è la volta di C'è Sempre Un Motivo, album molto elaborato dove
è presente un inedito di Fabrizio De André e un duetto in creolo con la grande Cesaria Evora.


Il 20 ottobre 2005 inizia il contestatissimo show televisivo Rockpolitik. Una lotta coi dirigenti Rai per ottenere completa libertà editoriale: e il risultato è un enorme successo e ascolti record.

Una sola pecca: non aver mai citato e invitato nessuno dei rockers che lo precedettero e che lo misero sul trampolino di lancio in quella memorabile seconda metà degli anni '50.

Ma come si dice, nessuno è perfetto.

Il 10 novembre 2006 esce in tutta Italia Unicamente Celentano una mega raccolta (cofanetto in tre cd) che raccoglie 42 canzoni di Adriano dal 1957 a oggi. C'è anche un inedito duetto con Paul Anka in Diana che diventa ora Oh Diana.

Secondo Musica & Dischi a metà gennaio aveva venduto già 350.000 copie.

In 50 anni di carriera ha venduto qualcosa come più di 70 milioni di dischi nel mondo. Altro che crisi del mercato...


http://rockinroad.blogosfere.it/2007/03/celentano-lelvis-presley-italiano.html

guitarman
06-03-2007, 07:23
x me &#232; l'unico vero mito italiano...

Clint Reno
06-03-2007, 14:46
x me è l'unico vero mito italiano...

Per me uno dei pochissimi...

hurt
06-03-2007, 15:45
Anche se lo sappiamo già, ecco come lo racconta il TGCOM del 5/03/2007

Elvis, l'ugola migliore di sempre

Sondaggio Gb: Aretha Franklin seconda

Non accenna ad appassire la leggenda di "The king". A ben mezzo secolo dal suo debutto discografico e trent'anni dopo la sua scomparsa, è sempre Elvis il migliore: "la più grande voce di tutti i tempi" è la sua. Lo ha decretato la rivista britannica "Q", stilando la classifica delle migliori ugole della storia del pop-rock. Alle spalle di Presley, gli esperti del magazine indicano Aretha Franklin e Frank Sinatra.
Significativo che soltanto tre cantanti della top 10 sono ancora in vita: si tratta, oltre che della Franklin, di Robert Plant e Mick Jagger piazzatisi rispettivamente all'ottavo e nono posto. In classifica, alle spalle del terzetto Presley-Franklin-Sinatra, compaiono Otis Redding e John Lennon, quindi Marvin Gaye e Kurt Cobain. Decimo posto per Jeff
Buckley. Del tutto ignorati, come prevedibile, gli artisti italiani, anche se un posticino per Bocelli o Modugno potevamo forse spuntarlo, vista la notorietà planetaria di entrambi...

La rivista britannica ha anche selezionato per uno speciale "muro della vergogna" i cantanti che a dispetto della fama raggiunta sarebbero i peggiori di tutti i tempi. Alla gogna sono stati messi senza molti complimenti Ozzy Osbourne, Mariah Carrey, Celine Dion e Yoko Ono.

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Marzia1969
07-03-2007, 10:30
Anche se lo sappiamo già, ecco come lo racconta il TGCOM del 5/03/2007

Elvis, l'ugola migliore di sempre

Sondaggio Gb: Aretha Franklin seconda

Non accenna ad appassire la leggenda di "The king". A ben mezzo secolo dal suo debutto discografico e trent'anni dopo la sua scomparsa, è sempre Elvis il migliore: "la più grande voce di tutti i tempi" è la sua. Lo ha decretato la rivista britannica "Q", stilando la classifica delle migliori ugole della storia del pop-rock. Alle spalle di Presley, gli esperti del magazine indicano Aretha Franklin e Frank Sinatra.
Significativo che soltanto tre cantanti della top 10 sono ancora in vita: si tratta, oltre che della Franklin, di Robert Plant e Mick Jagger piazzatisi rispettivamente all'ottavo e nono posto. In classifica, alle spalle del terzetto Presley-Franklin-Sinatra, compaiono Otis Redding e John Lennon, quindi Marvin Gaye e Kurt Cobain. Decimo posto per Jeff
Buckley. Del tutto ignorati, come prevedibile, gli artisti italiani, anche se un posticino per Bocelli o Modugno potevamo forse spuntarlo, vista la notorietà planetaria di entrambi...

La rivista britannica ha anche selezionato per uno speciale "muro della vergogna" i cantanti che a dispetto della fama raggiunta sarebbero i peggiori di tutti i tempi. Alla gogna sono stati messi senza molti complimenti Ozzy Osbourne, Mariah Carrey, Celine Dion e Yoko Ono.

document.write( "" );Siti Sponsorizzati


Grazie hURT. Un articolo da urloo!!
Marzia1969:lol::lol:

DANKE GRANDE SCHUMI!

bobvee
07-03-2007, 20:42
...ecco cosa sono diventata...

Ti abbraccio con amore fraterno.
Roby

hurt
08-03-2007, 19:37
Questa notizia è di 2 anni fa e davvero non la sapevo !!!!

Elvis uno davvero "toast"



http://www.striscialanotizia.mediaset.it/bin/76.$plit/C_3_news_486_listatakes_itemTake_0_foto.jpg
Un pane in cassetta con l'immagine di Elvis Presley. E' l'ultima trovata che il panificio inglese Kingsmill propone ai fans del 're del rock'n'roll' per celebrare il suo 70esimo compleanno che cadra' l'8 gennaio prossimo. A partire da quel giorno saranno infatti sugli scaffali dei supermercati inglesi migliaia di fette di pane bianco, in edizione limitata, che riproducono il profilo del cantante, con tanto di 'ciuffo' e il naso aquilino. Ogni confezione sar` accompagnata dallo slogan 'By appointment to the King', 'fornitori del re'. Anche se Elvis e' scomparso da 27 anni, Kingsmill ritiene che questa sia un'opportunita' per i fans di 'toastare' letteralmente il loro King. Il panificio ha dovuto lottare a lungo per convincere gli impresari di Elvis ad usarne l'immagine per i suoi spot pubblicitari da 7 milioni di dollari. Basato sull'unica visita del cantante in Gran Bretagna, lo spot e' una sorta di finto documentario in cui Elvis compare nei panni insoliti del fornaio, e confessa la propria passione per il pane Kingsmill. (Ansa,15 dicembre).

gabby
08-03-2007, 19:51
Carina questa trovata....anche io vorrei tostare Elvis....xchè a noi mai nulla?????:-? :-? :-?

Clint Reno
08-03-2007, 20:09
Elvis uno davvero "toast"



http://www.striscialanotizia.mediaset.it/bin/76.$plit/C_3_news_486_listatakes_itemTake_0_foto.jpg
Un pane in cassetta con l'immagine di Elvis Presley. E' l'ultima trovata che il panificio inglese Kingsmill propone ai fans del 're del rock'n'roll' per celebrare il suo 70esimo compleanno che cadra' l'8 gennaio prossimo. A partire da quel giorno saranno infatti sugli scaffali dei supermercati inglesi migliaia di fette di pane bianco, in edizione limitata, che riproducono il profilo del cantante, con tanto di 'ciuffo' e il naso aquilino. Ogni confezione sar` accompagnata dallo slogan 'By appointment to the King', 'fornitori del re'. Anche se Elvis e' scomparso da 27 anni, Kingsmill ritiene che questa sia un'opportunita' per i fans di 'toastare' letteralmente il loro King. Il panificio ha dovuto lottare a lungo per convincere gli impresari di Elvis ad usarne l'immagine per i suoi spot pubblicitari da 7 milioni di dollari. Basato sull'unica visita del cantante in Gran Bretagna, lo spot e' una sorta di finto documentario in cui Elvis compare nei panni insoliti del fornaio, e confessa la propria passione per il pane Kingsmill. (Ansa,15 dicembre).

Ahah, si, mi ricordo di questa trovata...! :)

MISSCLAWDY
08-03-2007, 20:36
Si, lo ricordo anche io, ho anche visto il pane in questione...!

Lisa
08-03-2007, 20:41
Eccolo qui il pane da toast con il profilo di Elvis!! :)

http://www.grazielvis.it/img_or/elvis_up/Elvis_Bread.jpg

LISA

polomb
09-03-2007, 21:11
Si l'ho visto anche io su un libricino che mi ha regaleto un mio amico che fa il pasticcere

hurt
14-03-2007, 06:35
In questo articolo viene citato anche questo sito:-P :-+

E brava la nostra Lisa, il grazielvis ormai è famoso su scala nazionale ed è visitato anche dai giornalisti italiani !!!!!!!!!!!!
Spettacolo



http://www.adnkronos.com/IGN/Assets/Imgs/E/elvis_presley--200x150.jpg
Previsto per il 16 agosto il film di Adam Muskiewicz 'The Truth About Elvis'
1977-2007, continua la 'caccia' a Elvis Presley


Avvistamenti, ipotesi fantasiose e persino una taglia. A trent'anni dalla scomparsa, il mistero che avvolge la morte del Re tiene banco tra i bit della rete

document.write(""); http://www.adnkronos.com/IGN/img/ascolta.gifascolta la notizia document.write(" (http://www.adnkronos.com/IGN/Spettacolo/?id=1.0.786241307)");
Roma - 13 mar. (Ign) - Elvis nascosto su un'isola lontana, Elvis agente segreto dell'Fbi, Elvis in Alaska, Elvis ormai settantenne che si aggira nel parco della Graceland Mansion (Memphis), la villa in cui visse per 20 anni e nel cui bagno fu trovato senza vita. Ma a trent'anni di distanza la morte di Elvis Presley per alcuni è ancora un mistero. E come ogni anno la ricorrenza della sua scomparsa, il 16 agosto 1977, riapre la caccia alla verità.

Sull'argomento sono stati scritti libri, pagine di quotidiani e periodici, sono stati fatti servizi e programmi televisivi. Ma è internet a fare la parte del leone. Il sito www.elvislives.net (http://www.elvislives.net/), ad esempio, elenca 10 teorie per cui il Re del rock'n roll è vivo. La prima sostiene che sia stato messo nel programma protezione testimoni con una nuova identità dopo il famoso incontro con Richard Nixon. C'è poi la storia del nome scritto sbagliato sulla lapide (Elvis Aaron Presley anziché Elvis Aron Presley), le fotografie del corpo nella bara che lo fanno sembrare una statua di cera, le contraddizioni riguardo alle circostanze del decesso. Lascia poi interdetti la notizia che nel 2002 una etichetta indipendente ha pubblicato un album, 'Kingtinued', dove si sente la voce di Presley che canta almeno 14 canzoni mai esistite prima del 1977.

Ma c'è di più. Adam Muskiewicz, scrittore, attore e produttore cinematografico, attraverso il sito www.elviswanted.com (http://www.elviswanted.com/) lo scorso anno ha annunciato una ricompensa di 3 milioni di dollari a chi proverà che Elvis è vivo e vegeto. Intervistando teorici, esperti, autori e amici intimi del Re, Muskiewicz ha deciso di produrre anche un documentario, il cui trailler è disponibile sul sito www.truthaboutelvis.com (http://www.truthaboutelvis.com/), che dovrebbe uscire proprio in occasione del trentesimo anniversario della (presunta) morte. Nella pellicola, dal titolo 'The Truth About Elvis (http://www.truthaboutelvis.com/about_film.htm)', verranno analizzati fatti e persone, il rapporto dell'autopsia, la villa di Graceland, la Memphis Mafia e la questione del nome sulla sua lapide. Si prenderanno inoltre in considerazione i motivi per i quali Presley puo' aver simulato la sua morte e chi puo' averlo aiutato in tutto questo. Interessanti alcune testimonianze che riportano: "Nessuno sa perché due settimane prima di morire abbia detto che doveva andare via, e che non avrebbe avuto più la possibilità di vedere le persone care. Perché ha detto una cosa del genere?". Oppure: "Gente che lavorava all'ospedale, ancora adesso sostiene che il corpo che fu portato in ospedale non era quello di Elvis Presley". Linda Thompson racconta: "Mia madre era al funerale, e qualche giorno dopo disse: 'Sì, oggi fanno delle cose miracolose con le statue di cera; molte persone pensano che lui sia alle Bahamas'''. "Mi ricordo una persona che guardò al corpo nella bara e mi disse, no, non è Elvis", dice una donna, mentre un'altra afferma: "Elvis Presley è venuto nel nostro ristorante e ha ordinato un wopper cheeseburger, senza cipolle e patatine".

Molte poi le teorie bizzarre che si susseguono nella rete e negli anni la leggenda per chi non si rassegna o per chi vuole continuare la 'caccia' a Elvis ha avuto molte versioni. Il forum del sito www.grazielvis.it (http://www.grazielvis.it/), ad esempio, riporta un articolo nel quale si afferma che una donna in visita a Graceland, dopo essere entrata in una zona proibita al pubblico, si è trovata davanti un uomo su una sedia a rotelle a cui ha scattato una foto prima che i guardiani la portassero via. La foto è stata quindi consegnata a un detective che si occupa di identikit di persone scomparse, il quale ha dichiarato che, secondo lui, l'uomo sulla sedia a rotelle era Elvis Presley. In particolare, la donna ha detto che quando le guardie l'hanno portata via, continuava a ripetere loro di aver visto Elvis Presley. E la cosa che l'ha stupita più di tutto è stato che queste non abbiano negato e nemmeno si siano comportate come se lei fosse stata una visionaria.

C'è poi la teoria esposta da Massimo Polidoro che nel suo libro 'Elvis è vivo' vuole The King celato sotto lo pseudonimo John Carpenter, le cui iniziali J.C. stanno per Gesù Cristo, mentre lavora come agente speciale dell’FBI, reparto antidroga.

Tutte queste teorie si basano su un concetto spiegato da Polidoro, che si richiama alla 'verità delle emozioni', come la chiama lo scrittore. E cioè che non si può accettare l’idea che qualcuno fuori dal comune sia morto per una casualità, e quindi nulla diventa più credibile dell’incredibile.

hurt
17-03-2007, 07:42
Poichè lo trovo volgarmente irriverente, preferisco postare il link, così lo legge solo chi ne ha veramente voglia.

http://www.carmillaonline.com/archives/2003/05/000274.html

guitarman
17-03-2007, 08:10
abbastanza volgare come recensione....ma no comment,nn ho visto il film,diciamo così....

hurt
19-03-2007, 06:31
Londra Con un concerto al Madison Square Garden di New York per amici, vip, parenti e fan sir Elton John festeggerà, il prossimo 25 marzo, il suo sessantesimo compleanno . Per loccasione la pop star batterà anche un record: arriverà, primo artista nella storia, alla sua esibizione numero 60 presso la prestigiosa sala della Grande Mela. I biglietti sono già in prevendita e costano dai 70 ai 256 dollari. Reginald Kenneth Dwight, in arte Elton John, è nato il 25 marzo 1947 a Pinner, un sobborgo di Londra. Appassionato di musica e pianoforte inizia a suonare alletà di tre anni, vincendo a undici una borsa di studio alla Royal Academy of Music di Londra. Il padre, pilota della Royal Air Force e trombettista per hobby, cerca di impedire al figlio di ascoltare i dischi di Elvis Presley e Buddy Holly che la moglie Sheila acquista ogni settimana. Ma visto che il signor Dwight è per lo più lontano da casa, il piccolo Reginald ha comunque lopportunità di passare le sue giornate tra i vinili.

Nel 1960, a tredici anni non ancora compiuti, forma il primo gruppo, i Corvettes (dal nome di una popolare schiuma da barba). Sette anni dopo incontra grazie a un annuncio il compositore di testi Bernie Taupin. E a quel punto che il cantante decide di farsi chiamare Elton Hercules John prendendo a prestito i nomi di due amici musicisti, Elton Dean e John Baldry. Il primo album del duo, Empty Sky, esce nel 1969 e non ottiene unaccoglienza molto positiva.

Ma le cose cambiano quando la giovane star pubblica l'album che porta il suo nome Elton John (1970), che grazie allhit Your song lo catapulta subito in classifica facendogli guadagnare, sulla stampa statunitense, lappellativo di 'nuovo messia del rock'. A metà anni 70, Elton è una vera e propria star: recita nel film Tommy ricavato dallomonima opera rock degli Who, il suo nome appare nella 'Walk of Fame' di Hollywood e John Lennon lo raggiunge sul palco del Madison Square Garden di New York per un grande concerto.

La sua notorietà inizia tuttavia a declinare dopo la separazione professionale da Taupin, avvenuta nel 1976 in seguito alluscita del doppio album Blue Moves. Nel 1979, dopo uninterruzione durata due anni, Elton torna in tour diventando la prima rockstar europea a suonare in Unione Sovietica. Nel frattempo, Taupin torna a collaborare con lui per lalbum 21 at 33.

Dopo unoperazione alla gola per un tumore benigno nel 1987, Elton, ancora non totalmente riabilitato, decide comunque di intraprendere un tour che lo porterà a suonare in Australia con la Melbourne Symphony Orchestra. Nel 1988 si disfa del suo guardaroba e di tutti gli oggetti accumulati in anni di sfrenato shopping, ripulendo la sua immagine. Poi, superato un difficile periodo legato alleccesso di droghe, Elton ritorna con Reg strikes back, un album che lo riporta nelle posizioni alte delle classifiche. Inizia un lungo tour e si impegna a raccogliere fondi per la lotta al virus dellHiv, costituendo la Elton John Aids Foundation. Ritornato al lavoro a pieno ritmo, nel 1994 compone in collaborazione con Tim Rice la colonna sonora del film Disney Il Re Leone. Lanno successivo pubblica il suo miglior disco degli anni 90, Made in England, in bilico tra orchestrazioni e pezzi rock. Nel 1997 canta e incide in memoria dellamica Lady Diana un vecchio classico rivisto e corretto per l'occasione, Candle in the wind, lanno successivo è nominato Sir. Tra pochi giorni, fra le soprese che Sir Elton ha voluto fare ai suoi fans in occasione del suo 60esimo compleanno, ci sarà anche la pubblicazione di un cd/dvd dal titolo Rocket man - The definite hits.

stany
19-03-2007, 21:18
PAZZI:

http://www.xtm.it/DettaglioUltimissime.aspx?IDUltimissima=2516

guitarman
19-03-2007, 22:54
mi fossi trovato io la band avrebbe fatto la fine del busto in porcellana.

Juliemoon
20-03-2007, 11:59
"..il cantante della band britannica, a tre quarti dello show ha scaraventato a terra un busto in porcellana di Elvis Presley.."

Certo che alle volte non puoi proprio evitare di pensare che la stupidità umana è sconfinata.

gabby
20-03-2007, 12:03
Questa è quella che chiamerei "INVIDIA" il tizio sa che non arriverà mai al livello di Elvis....se rompere un suo busto gli da soddisfazione allora ben venga....sarà l'unica della sua vita....neanche lo conosco questo gruppo!!!:-? :-? :-?

guitarman
28-03-2007, 16:13
anche se è un articolo vecchi almeno qualcuno scrve qlcs di carino su elvis e la sua musica...





A 25 ANNI DALLA MORTE UNA GRANDE RACCOLTA DI SUCCESSI: ELV1S #1 CHARTS HITS

Giusto nel caso ci fosse ancora qualche dubbio, una persona che ascoltasse questo album dovrebbe archiviare per sempre la questione del significato musicale, dell'impatto culturale, e del compimento artistico di Elvis. Da Heartbreak Hotel a Suspicious Minds", da Hound Dog a Crying in the Chapel, l'album Elvis #1 charts hits rivela una moltitudine di inclinazioni, una varietà di stili, e una portata emotiva che rende inutile ogni tentativo di catalogazione musicale.http://www.fbesta.it/oblo/mixer/images/elvis.gif
"A chi assomigli musicalmente?" venne chiesto ad Elvis quando per la prima volta mise piede nei famosi studi della "Sun recording" all'età di 18 anni. "Non assomiglio a nessuno" replicò. E la risposta all'inevitabile domanda che seguì: "Quale tipo di musica suoni?" fu semplicemente: "Suono tutti i generi". E proprio questo fece la sua fortuna. Come tanti grandi attori e cantanti, Elvis possedeva inconsciamente la capacità di imitare chiunque ammirasse: cantanti country & western come Hank Snow, artisti rhythm and blues come Jackie Wilson, performers di quartetti gospel come Jake Hess. Ma alla fine è risultata un'impronta musicale differente da tutte le altre, sia cantasse una ballata 'tremolante' come Love Me Tender o un rock energico come Hard Headed Woman. E un grande complimento gli venne rivolto direttamente da Jake Hess, leader del gruppo gospel 'The Statesman', il preferito di Elvis: "Ha il dono di diventare un tutt'uno con la canzone, sembra viva ogni parola di essa"
Ai non più giovani alcune di queste canzoni potrebbero suonare familiari, ma risulterebbe difficile richiamare alla mente l'immediatezza del loro primo impatto; parte del piacere che provano nell'ascoltarle deriva di sicuro dalla memoria, ma penso che, se potessero accantonare per un momento il contesto in cui queste furono apprezzate per la prima volta, considerandole nella loro essenzialità (come accade per me), la freschezza, la vera emotività, il semplice divertimento di queste proromperebbe senza dubbio. Elvis Presley incoraggiò l'inizio di una rivoluzione; credeva fermamente nel sogno democratico, e noi dobbiamo continuare ad essere coinvolti nel medesimo impegno, sforzandoci incessantemente di raggiungere ciò che lui ha sempre rincorso ed in un certo senso anche rappresentato, questa convinzione nella libertà e nelle infinite possibilità che la sua musica simboleggia.

Federico Andreoletti e Costanza Capraio, Liceo Scientifico SEVERI, Milano

Juliemoon
28-03-2007, 16:48
Ai non più giovani alcune di queste canzoni potrebbero suonare familiari, ma risulterebbe difficile richiamare alla mente l'immediatezza del loro primo impatto; parte del piacere che provano nell'ascoltarle deriva di sicuro dalla memoria, ma penso che, se potessero accantonare per un momento il contesto in cui queste furono apprezzate per la prima volta, considerandole nella loro essenzialità (come accade per me), la freschezza, la vera emotività, il semplice divertimento di queste proromperebbe senza dubbio.

Bellino quest'articolo, soprattutto trovo molto bella e molto vera questa frase :-+

tigerman90
28-03-2007, 16:49
molto bello questo articolo

ciaoooooooooooooooo a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!:-) :-) :-)

Clint Reno
28-03-2007, 18:16
molto bello questo articolo

ciaoooooooooooooooo a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!:-) :-) :-)

Vero, bell'articolo!!!
Ciao Filippoooooo! Chi si rilegge!!! Fatti vivo più spesso sul forum! :-\

hurt
28-03-2007, 19:08
Elvis Presley incoraggiò l'inizio di una rivoluzione; credeva fermamente nel sogno democratico, e noi dobbiamo continuare ad essere coinvolti nel medesimo impegno, sforzandoci incessantemente di raggiungere ciò che lui ha sempre rincorso ed in un certo senso anche rappresentato, questa convinzione nella libertà e nelle infinite possibilità che la sua musica simboleggia.


Federico Andreoletti e Costanza Capraio, Liceo Scientifico SEVERI, Milano



Bellissima la chiusura dell'articolo:-+ :-+ :-+

Non importa se ha 5 anni, fa sempre piacere leggere recensioni di questo tipo.

Chissà se Federico Andreoletti a Costanza Capraio sono leggono questo forum:-\ :-\ :-\

Sarebbe bello, se facessero parte della comunità GE:-P :-P :-P , vero????