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America/ I giovani non studiano? Paghiamoli per presentarsi in classe. Ecco la proposta degli americani
Giovedí 18.09.2008 11:21
Negli Stati Uniti, lo saprete, l'insegnante lavora per il Comune, con il quale ha un contratto di solito biennale per una cifra concordata tra le due parti.
Ha senso se pensate che ci sono 50 Stati,oltre 300 milioni di abitanti e ogni Stato funziona indipendentemente dall'altro ma soprattutto da Washington.Quindi i problemi scolastici appartengono ai municipi. Bisogna dire che negli ultimi anni le scuole statunitensi sono scivolate in basso. Ci sono stati addirittura casi di studenti che hanno picchiato gli insegnanti con mazze da baseball.
A New York come nel Texas e in Arizona. I ragazzi (quasi tutti) oggi semplicemente non studiano, presi come sono dalle smorfie di Britney Spears,dall'alcool e dalla droga.
E' una caduta libera senza che il paracadute si apra.Tempo fa hanno chiesto agli studenti della quarta elementare di Denver:chi ha scoperto l'America? Le risposte,tutte sbagliate,hanno incluso Muhammad Ali,Elvis Presley e Madonna.
Così, una signora del gruppo attivista sull'istruzione, Paulette Wiley, nello Stato dell'Iowa,ha detto:basta,bisogna fare qualcosa. Allora ha convocato i genitori della scuola di Des Moines, nell'Iowa, e ha presentato loro un progetto:dare 25 dollari ai ragazzi che almeno si presentano in classe. "Dieci dollari non è dignitoso - ha pensato la Wiley -trenta sarebbero troppi.Venticinque dollari sembra la cifra più appropriata".
Durante il meeting, è successo di tutto, ma alla fine si sono visti molti occhi lucidi anche degli uomini presenti. Quasi tutti hanno ammesso che i loro figlioli non amano studiare, sono indolenti, bevono liquori con gli amici e usano droghe.
Nessuno ha suggerito di cercare di calmare un po' le cose magari mollando alcuni ceffoni ai giovani. Per gli americani i giovani non si puniscono con qualche sberla, bisogna invece parlargli e tentare di convincerli con le buone. Ma funziona? Comunque l'idea della Wiley e del suo gruppo non è malvagia.
Diciamo che si tratta di una idea proprio "americana". La donna ha pensato di avviare questo progetto in un grosso quartiere popolato di negri.
"I ragazzi di colore non amano studiare" ha dichiarato la signora Wiley.E' una generalizzazione tipica dei giorni d'oggi in questa nazione.Non tutti i ragazzi di colore non amano studiare,cosi' come non tutti i ragazzi bianchi sono geni a scuola. Il programma chiede ai genitori di firmare una lettera nella quale si conviene che saranno in classe almeno 4 volte in un anno scolastico; di frequentare conference genitori-insegnanti e infine di supervisionare i ragazzi mentre fanno i compiti a casa.
"Dobbiamo eliminare le carte da gioco dalle case - ha detto la Wiley -Abbassare il volume della radio mentre si studia;spegnere il televisore ed essere vicini ai figli mentre studiano".
Sempre che il padre non abbia il turno di lavoro notturno e la madre non debba lavare e stirare chili e chili di camicie e mutande di gente che la paga. Non tutti sono d'accordo che pagare gli studenti sia la soluzione del problema,perchè..."deprezza il processo di apprendimento".
Tuttavia il 60% degli alunni della quarta elementare di Des Moines non riescono a leggere dal libro assegnato a quella classe. Ma chi dà il denaro per portare avanti questo ambizioso progetto?
Ebbene,la provincia ha già stanziarto 20 mila dollari e ci saranno aiuti anche da parte degli industriali della zona. Ora esiste la possibilità che l'idea arrivi anche a New York,o a Chicago o a Los Angeles, le vere metropoli di questa nazione,con milioni e milioni di studenti. Se sara' cosi'ne vedrete delle belle.
Benny Manocchia
E se invece sono i giovani a rimborsare le spese scolastiche ai genitori??????????????????????
Triangoli e ostacoli d'amore nelle sale USA
Per il week-end del 19 settembre arrivano nelle sale USA La terrazza sul lago, Ghost Town, la rom-com My Best Friend's Girl e il film d'animazione Igor. In alcune aree debuttano invece Hounddog, La duchessa e il western Appaloosa.
notizia a cura di Fabio Fusco (http://www.movieplayer.it/redazione/600004/fabio-fusco/news/), scritta il 19.09.2008
http://images.movieplayer.it/2008/09/19/triangoli-e-ostacoli-d-amore-nelle-sale-usa-89180.jpg
Uno dei soggetti più comuni sui quali costruire una storia - in un film, un romanzo o altro - è la classica storia d'amore ostacolata da circostanze avverse, o da uno o più personaggi contrari alla stessa. Questa settimana, tra i nuovi film in uscita negli States, di ostacoli d'amore ce ne sono tanti, ognuno raccontato con toni e dinamiche diverse. Iniziamo con il dramma La terrazza sul lago (http://www.movieplayer.it/film/13381/lakeview-terrace/), diretto da Neil LaBute (http://www.movieplayer.it/personaggi/8007/neil-labute/) e interpretato da Samuel L. Jackson (http://www.movieplayer.it/personaggi/526/samuel-l-jackson/), Kerry Washington (http://www.movieplayer.it/personaggi/14164/kerry-washington/), Ashton Kutcher (http://www.movieplayer.it/personaggi/3908/ashton-kutcher/): è la storia di una coppia formata da un uomo bianco e una donna di colore che si è appena trasferita in California, nella casa dei loro sogni. La loro serenità però viene turbata da un vicino di casa, un poliziotto del dipartimento di polizia di Los Angeles che non tollera le relazioni interrazziali e farà di tutto per cacciare i due nuovi arrivati dal quartiere in cui vive.
Si cambia registro con My Best Friend's (http://www.movieplayer.it/ricerca/TXkgQmVzdCBGcmllbmQncw==/1/) di Howard Deutch (http://www.movieplayer.it/personaggi/4835/howard-deutch/) e Ghost Town (http://www.movieplayer.it/film/14313/ghost-town/) di David Koepp (http://www.movieplayer.it/personaggi/34/david-koepp/), che ha già ottenuto numerose recensioni positive da parte della critica: i protagonisti del film di Deutch sono Tank e Dustin, due ragazzi la cui amicizia viene messa a dura prova quando quest'ultimo chiede all'altro di uscire con la sua ex-fidanzata, dando per scontato che il loro appuntamento si rivelerà un disastro. L'obiettivo di Dustin è far capire alla bionda Alexis cosa si è persa mettendo la parola fine alla loro storia, e quanto era fortunata ad averlo come fidanzato. Ma le cose andranno diversamente da come si aspettava. Protagonisti di questo bizzarro triangolo amoroso sono Kate Hudson (http://www.movieplayer.it/personaggi/2330/kate-hudson/), Dane Cook (http://www.movieplayer.it/personaggi/40886/dane-cook/) e Jason Biggs (http://www.movieplayer.it/personaggi/3846/jason-biggs/).
http://images.movieplayer.it/2008/09/16/un-immagine-del-film-d-animazione-igor-88863_medium.jpg (http://www.movieplayer.it/gallery/88863/un-immagine-tratta-dal-film-d-animazione-igor/)
Gli ostacoli ad una storia d'amore possono arrivare anche dall'aldilà, però: accade nella commedia Ghost Town (http://www.movieplayer.it/film/14313/ghost-town/), interpretata da Greg Kinnear (http://www.movieplayer.it/personaggi/2315/greg-kinnear/), Ricky Gervais (http://www.movieplayer.it/personaggi/28661/ricky-gervais/) e Téa Leoni (http://www.movieplayer.it/personaggi/487/tea-leoni/). E' la storia di Bertram Pincus, un dentista che in seguito ad un'esperienza tragica scopre di aver acquisito la capacità di parlare con gli spiriti dei defunti, che ne approfittano per chiedergli qualsiasi cosa. Uno in particolare, Frank, si dimostra particolarmente assillante: il fantasma tormenta il povero Bertram perchè faccia di tutto per impedire le nozze imminenti di Gwen, la donna che era sposata con lui, con il suo nuovo compagno.
Ancora atmosfere fantastiche e disimpegno con Igor (http://www.movieplayer.it/film/19590/igor/), il film d'animazione diretto da Anthony Leondis e incentrato sul buffo assistente di uno scienziato pazzo che è intenzionato a superarare il suo maestro e vincere l'annuale fiera della Scienza Malvagia. Tra gli attori che prestano le loro voci ai protagonisti del film figurano John Cusack (http://www.movieplayer.it/personaggi/510/john-cusack/), Steve Buscemi (http://www.movieplayer.it/personaggi/766/steve-buscemi/), Eddie Izzard (http://www.movieplayer.it/personaggi/7216/eddie-izzard/), Jennifer Coolidge (http://www.movieplayer.it/personaggi/3765/jennifer-coolidge/), John Cleese (http://www.movieplayer.it/personaggi/1577/john-cleese/), Sean Hayes (http://www.movieplayer.it/personaggi/10090/sean-hayes/), Molly Shannon (http://www.movieplayer.it/personaggi/6224/molly-shannon/), Jay Leno (http://www.movieplayer.it/personaggi/38048/jay-leno/), Arsenio Hall (http://www.movieplayer.it/personaggi/32516/arsenio-hall/) e Christian Slater (http://www.movieplayer.it/personaggi/3501/christian-slater/).
http://images.movieplayer.it/2008/09/16/keira-knightley-in-un-immagine-de-la-duchessa-88686_medium.jpg (http://www.movieplayer.it/gallery/88686/keira-knightley-in-un-immagine-de-la-duchessa/)
Particolarmente interessanti anche le uscite limitate ad alcune aree degli USA: un tris di film che comprende La Duchessa (http://www.movieplayer.it/film/15124/la-duchessa/), il film di Saul Dibb (http://www.movieplayer.it/personaggi/93310/saul-dibb/) nel quale Keira Knightley (http://www.movieplayer.it/personaggi/661/keira-knightley/) interpreta Georgiana Spencer; quindi il western Appaloosa (http://www.movieplayer.it/film/15193/appaloosa/), diretto ed interpretato da Ed Harris (http://www.movieplayer.it/personaggi/136/ed-harris/), il quale è affiancato da un cast stellare formato da Viggo Mortensen (http://www.movieplayer.it/personaggi/3/viggo-mortensen/), Renée Zellweger (http://www.movieplayer.it/personaggi/1233/renee-zellweger/) e Jeremy Irons (http://www.movieplayer.it/personaggi/2959/jeremy-irons/) e infine il dramma Hounddog (http://www.movieplayer.it/film/21030/hounddog/), nel quale Dakota Fanning (http://www.movieplayer.it/personaggi/1567/dakota-fanning/) veste i panni di una ragazzina che nell'America del Sud trova rifugio dai suoi tormenti nella musica di Elvis Presley (http://www.movieplayer.it/personaggi/93920/elvis-presley/). Accanto alla giovane e talentuosa attrice americana figurano Isabelle Fuhrman (http://www.movieplayer.it/personaggi/172970/isabelle-fuhrman/), Cody Hanford (http://www.movieplayer.it/personaggi/172971/cody-hanford/), Piper Laurie (http://www.movieplayer.it/personaggi/1097/piper-laurie/) e David Morse (http://www.movieplayer.it/personaggi/260/david-morse/).
Nessuno ne parlava più...........credevo avessero rinunciato a farlo!!!!
Laura Trent: da oggi il nuovo singolo Birds Fly
Dal Mondo - 22 settembre 2008
Da oggi in rotazione televisiva su All Music e su altri canali italiani, arriva l'ultimo singolo dell'italo-americana Laura Trent.
Il singolo Birds fly è dunque apripista del progetto musicale pubblicato contemporaneamente anche negli USA sull'etichetta XTCRecords del Nevada.
Laura Trent nasce a Chicago Illinois da genitori italiani. A 3 anni incomincia a rovesciare pentole e a suonarle come una vera rockstar finché un giorno suo padre, con fare orgoglioso, le regala una chitarra da 1 dollaro, solo in quel momento Laura comprende cosa unisce tutte le lingue del mondo: la musica! Anima, emozioni, amore, conforto, gioia, rancore, perdono, confronto, rispetto, dolcezza e forza.
Nel 1989 esce il suo primo singolo A Kind of Feeling con il nome d'arte Carol Kelly. Partecipa a diverse trasmissioni televisive (in italia è stata ospite per due volte al Maurizio Costanzo Show; ancora: Trailer, Asiago Tenda ed altre).
Durante un suo viaggio a Cuba per partecipare al Festival di Varadero incontra Gino Paoli con cui torna in Italia e lavora nel tour Quattro Amici al Bar dove Laura continua a promuovere il suo album.
È ovviamente una vita piena di musica e di spettacolo quella di Laura. Il fratello è oggi uno dei più grandi tributi di Elvis Presley negli USA dove gira da anni tutti gli stati ottenendo successi personali e in varie occasioni Laura ha avuto modo di aprire gli show con il suo repertorio.
Oggi Laura è toccata da una voglia irrefrenabile di condividere con voi alcuni suoi brani tenuti nel cassetto, chissà forse è pronta a ripartire.. e rituffarsi in un nuovo viaggio tutto e solo Laura Trent.
http://www.fullsong.it/uploads/News/Laura%20Trent.jpg
============================
Questo è suo fratello Trent Carlini
6UWlXWs8kN8
Negli Usa arriva la musica su schede microSD
Le case discografiche si apprestano a lanciare negli Usa un nuovo assalto alla fortezza delle canzoni in digitale, presidiata da Apple: musica in formato microSD da usare su telefoni cellulari e trasferire su computer e su altri dispositivi mobili.
di Redazione ( 22-09-2008 )
Negli Stati Uniti arriva la musica su schede microSD. L'idea di provare a sostituire il vecchio CD con un nuovo formato denominato SlotMusic, basato su memorie flash, è delle quattro principali case discografiche in collaborazione son SanDisk (http://www.macitynet.it/macity/aA34364/negli_usa_arriva_la_musica_su_schede_microsd.shtml #), che opera ai vertici del mercato nel settore delle memorie allo stato solido.
Il nuovo formato si basa su un semplice concetto: la musica, codificata in formato MP3, priva qualunque DRM, viene precaricata sulle schede di memoria e da qui può essere ascoltata direttamente su un cellulare dotato di slot compatibile o trasferita su un computer. Assieme alle canzoni nella scheda (http://www.macitynet.it/macity/aA34364/negli_usa_arriva_la_musica_su_schede_microsd.shtml #) che avrà una capacità di 1 GB verranno collocati anche degli extra, che potrebbero essere testi, filmati, brani extra e altri contenuti relativi agli artisti. Al momento del lancio saranno 29 gli album disponibili, prevalentemente (dice il Wall Street Journal che anticipa l'annuncio che sarà dato oggi) frutto del lavoro di artisti contemporanei, tra questi: Rihanna, Ne-Yo, Robin Thicke, New Kids on the Block, Weezer, Usher, Chris Brown, Akon and Leona Lewis; unica eccezione la presenza di una figura come Elvis Presley.
La musica su scheda microSD verrà venduta nei grandi supermercati. Il costo degli album in questo formato sarà, sembra (il prezzo non è ancora stato ufficializzato) simile a quello di un CD, tra i 7 e i 10 $, anche se qualcuno parla anche di 15$. Le case discografiche probabilmente contano di attirare i consumatori grazie alla flessibilità del formato. Non solo sarà possibile ascoltare le canzoni su un telefono appena aperta la scatola, ma sarà anche possibile trasportare la musica su un lettore MP3 velocemente, senza ripparla da CD. Incluso nella confezione ci sarà anche un adattatore per collegare la scheda alla porta Usb del computer.
Le case discografiche sperano, grazie con SlotMusic di fermare il declino delle vendite dei CD, contrastando in un tempo il dominio del settore della musica digitale da parte di Apple aprendo un nuovo canale. SanDisk è interessata, oltre che al business delle schede di memoria, anche al fatto che queste sono compatibili con una parte dei suoi lettori MP3 che a questo punto potrebbero essere usati come una sorta di mangiadischi degli anni 2000 o gli eredi dei lettori di CD portatili con le memorie flash a fare la parte dei dischi in vinile o dei dischi veri e propri. SanDisk negli Usa è seconda (a grandissima distanza) nella classifica di vendita di lettori di musica digitale, alle spalle di Apple.
Laura Trent: da oggi il nuovo singolo Birds Fly
Dal Mondo - 22 settembre 2008
Da oggi in rotazione televisiva su All Music e su altri canali italiani, arriva l'ultimo singolo dell'italo-americana Laura Trent.
Il singolo Birds fly è dunque apripista del progetto musicale pubblicato contemporaneamente anche negli USA sull'etichetta XTCRecords del Nevada.
Laura Trent nasce a Chicago Illinois da genitori italiani. A 3 anni incomincia a rovesciare pentole e a suonarle come una vera rockstar finché un giorno suo padre, con fare orgoglioso, le regala una chitarra da 1 dollaro, solo in quel momento Laura comprende cosa unisce tutte le lingue del mondo: la musica! Anima, emozioni, amore, conforto, gioia, rancore, perdono, confronto, rispetto, dolcezza e forza.
Nel 1989 esce il suo primo singolo A Kind of Feeling con il nome d'arte Carol Kelly. Partecipa a diverse trasmissioni televisive (in italia è stata ospite per due volte al Maurizio Costanzo Show; ancora: Trailer, Asiago Tenda ed altre).
Durante un suo viaggio a Cuba per partecipare al Festival di Varadero incontra Gino Paoli con cui torna in Italia e lavora nel tour Quattro Amici al Bar dove Laura continua a promuovere il suo album.
È ovviamente una vita piena di musica e di spettacolo quella di Laura. Il fratello è oggi uno dei più grandi tributi di Elvis Presley negli USA dove gira da anni tutti gli stati ottenendo successi personali e in varie occasioni Laura ha avuto modo di aprire gli show con il suo repertorio.
Oggi Laura è toccata da una voglia irrefrenabile di condividere con voi alcuni suoi brani tenuti nel cassetto, chissà forse è pronta a ripartire.. e rituffarsi in un nuovo viaggio tutto e solo Laura Trent.
http://www.fullsong.it/uploads/News/Laura%20Trent.jpg
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Questo è suo fratello Trent Carlini
6UWlXWs8kN8
Per me può andare a zappare la terra, sarebbe più utile.:-D:-pib
Per me può andare a zappare la terra, sarebbe più utile.:-D:-pib
:-px:-px:-px La capacità di Askme di riassumere concetti è sbalorditiva!! :-px:-px
Scherzi a parte, domanda retorica: ma per fare un tributo ad Elvis c'è bisogno di arrivare a tanto??
LISA
guitarman
23-09-2008, 07:52
stpo trent è uno che veramente nn mi piace x come fa elvis,il suo non è un tributo ma un vero e proprio scopiazzo,nn ci gli assomiglia un pelo ne vocalmente ne fisicamente.vuoi ricordare elvis???fallo con la tua faccia!!!
Che dire ...............
RIDICOLO :diavolo::diavolo:
Da virgilio.it
Usa/ Collezione "Elvis e' vivo" in vendita su eBay. Foto, libri, schede Fbi, prelievi dna e souvenir di Presley
postato 11 ore fa da APCOM ARTICOLI A TEMA
http://notizie.alice.it/generated/images/apcom/213x145/213x145_20080923_070736_A86C7B7D.jpg
St. Louis (Usa), 23 set. (Ap) -
"Elvis is alive" (Elvis è vivo), una collezione di foto, libri, schede dell'Fbi, prelievi di Dna e altri souvenir del cantante, è di nuovo in vendita su eBay.
Andy Key, del Mississippi, proprietario della collezione destinata a provare che Elvis Presley non è morto, ha detto per giustificare la sua decisione di separarsene che impegni militari lo tratterrano nei prossimi cinque mesi. Key spera di realizzare un bel guadagno, avendo acquistata la collezione per 8.300 dollari (5.617 euro) l'anno scorso e mettendola all'asta su internet a 15.000 dollari (10.149 euro).
Elvis Presley è (ufficialmente) morto nel 1977 a casa sua, all'età di 42 anni, per abuso di droga e problemi cardiaci.
Da virgilio.it
Usa/ Collezione "Elvis e' vivo" in vendita su eBay. Foto, libri, schede Fbi, prelievi dna e souvenir di Presley
postato 11 ore fa da APCOM ARTICOLI A TEMA
http://notizie.alice.it/generated/images/apcom/213x145/213x145_20080923_070736_A86C7B7D.jpg
St. Louis (Usa), 23 set. (Ap) -
"Elvis is alive" (Elvis è vivo), una collezione di foto, libri, schede dell'Fbi, prelievi di Dna e altri souvenir del cantante, è di nuovo in vendita su eBay.
Andy Key, del Mississippi, proprietario della collezione destinata a provare che Elvis Presley non è morto, ha detto per giustificare la sua decisione di separarsene che impegni militari lo tratterrano nei prossimi cinque mesi. Key spera di realizzare un bel guadagno, avendo acquistata la collezione per 8.300 dollari (5.617 euro) l'anno scorso e mettendola all'asta su internet a 15.000 dollari (10.149 euro).
Elvis Presley è (ufficialmente) morto nel 1977 a casa sua, all'età di 42 anni, per abuso di droga e problemi cardiaci.
Ma che razza di scusa è questa????? siccome deve star via 5 mesi per impegni militari non può più tenerli .....forse ha paura che gli 007 incombano nella sua casa per rubargli il mistero?????? e per di più ....senza che ci abbia guadagnato niente .....poverino!!!!!:diavolo:
No Carmen, mi sa che la vende perchè si è reso conto di aver speso 8.300 dollari per una bufala colossale!!! :-)
Certo è che, come dici tu, poteva trovare una scusa più credibile!! Affidarla ad un amico o ad un parente...no eh?! :-px
LISA
CASINO' VENEZIA: COPPIA BRESCIANA VINCE 2, 8 MLN A SLOT 'ELVIS'
(AGI) - Venezia, 25 set. - Vincita milionaria al Casino' di Venezia. L'"ultimo respiro" della slot 'Elvis Presley', la piu' grande della casa da gioco veneziana, ha regalato 2 milioni 808 mila 356,34 euro ad una coppia bresciana che ieri sera ha fatto saltare il jackpot giocando 3 euro a colpo. Marito e moglie frequentano la sala di Ca' Noghera almeno una volta al mese e anche ieri sera alle 19 e 20, poco prima di andare a cena, hanno provato di nuovo a giocare. E' stata la volta buona: la scritta 'Elvis' e' apparsa sui tre rulli facendo cadere il jackpot che cresceva da cinque anni. La slot machine di vecchia generazione aspettava solo questa vincita per andare 'in pensione'. Da oggi infatti Elvis lascia spazio alle nuove slot.
Soddisfatto il presidente del Casino' di Venezia, Mauro Pizzigati. "La nostra si conferma come la Casa da gioco dove si vince di piu' - afferma Pizzigati -. Questa vincita e' la piu' grande che sia stata registrata al Casino' di Venezia. Positivo anche il fatto che da quando abbiamo aperto la nuova sala slot di Ca' Noghera il settore slot e' cresciuto dell'11,19 per cento". Positivo anche il delta degli incassi: nel confronto tra il 2005 e il 2008 si registra un aumento del 10,72 per cento pari a 14 milioni 397 mila euro, e 2,6 per cento in piu' di ingressi pari a 19 mila nuovi clienti. Nel giorno in cui il Casino' di Venezia riceve il certificato di qualita', la vincita record: "E' una grande soddisfazione aver ricevuto questo attestato dal Rina - conclude Pizzigati - si certificano non solo i sistemi di gioco ma anche la qualita' dei servizi al cliente che resta di prim'ordine". (AGI)
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A VENEZIA E A LUGANO LE SLOT PAGANO MILIONI DI EURO AI GIOCATORI
http://www.giocoegiochi.com/Amministrazione/GalleriaFotografica/GalleriaFotografica//slot_bank2.jpg
Sorprendenti vincite dalle slot machines in questi giorni al Casinò di Venezia e al Casinò di Lugano. La scheda Elvis Presley ha regalato 2 milioni 808 mila 356,34 euro ad una coppia del bresciano, clienti del Casinò di Venezia, che ieri sera hanno fatto saltare il jackpot giocando 3 euro a colpo. Marito e moglie frequentavano la sala di Ca' Noghera almeno una volta al mese e anche ieri sera alle 19 e 20, poco prima di andare a cena, hanno provato di nuovo a giocare. la scritta Elvis è apparsa sui tre rulli facendo cadere il jackpot che cresceva da cinque anni. Slot di vecchia generazione aspettava solo questa vincita per andare in ‘pensione'. Da oggi infatti la slot Elvis lascia spazio ai nuovi modelli regalando l'ultimo sogno.
"La nostra si conferma come la Casa da gioco dove si vince di più - commenta soddisfatto il presidente del Casinò di Venezia, Mauro Pizzigati - questa vincita è la più grande ch Casinò di Venezia. Positivo anche il fatto che da quando abbiamo aperto la nuova sala slot di Ca' Noghera il settore slot è cresciuto del 11.19 per cento". Tutto questo nel giorno in cui il Casinò di Venezia riceve un attestato di qualità nel servizio offerto.
Una tripletta di vincite, invece, al Casinò di Lugano. Il primo successo è per una signora della regione che si è aggiudicata circa 140mila euro. Poi è stata la volta di un giocatore italiano a portarsi a casa a rincasare con 66mila euro in tasca. Ma il grande colpo l'ha riportato una coppia di sposi che avevano scelto il Casinò di Lugano "per passare una serata divertente": la vincita riportata alle slot è di circa 159mila euro.
ca - 25/09/2008 - 13:46
Liam degli Oasis al ristorante 'Il gatto nero' sul lago di ComoLiam degli Oasis una volta festeggiava il proprio compleanno al suo pub preferito di Manchester. Il regalo: tanta di quella birra da non stare più in piedi. Ma gli anni passano e i gusti si affinano. Ecco così che il cantante, per celebrare il suo compleanno numero 36, si è regalato una cena in Italia. Liam e la moglie Nicole Appleton hanno infatti consumato una romantica cena a lume di candela presso il ristorante Il Gatto Nero a Cernobbio, sul lago di Como. Alla fine il personale ha portato alla coppia una torta con sopra scritto (in italiano) "auguri". Liam felicissimo, anche perché in dono ha ricevuto una copia di un raro vinile tedesco di Elvis Presley, un disco di Diana Ross che canta "Imagine" del suo beniamino John Lennon e, dulcis in fundo, una collana appartenuta a Jimi Hendrix.
da Rockol.com S.r.l. (25 Set 2008 )
gracemonic
25-09-2008, 20:52
Liam degli Oasis al ristorante 'Il gatto nero' sul lago di ComoLiam degli Oasis una volta festeggiava il proprio compleanno al suo pub preferito di Manchester. Il regalo: tanta di quella birra da non stare più in piedi. Ma gli anni passano e i gusti si affinano. Ecco così che il cantante, per celebrare il suo compleanno numero 36, si è regalato una cena in Italia. Liam e la moglie Nicole Appleton hanno infatti consumato una romantica cena a lume di candela presso il ristorante Il Gatto Nero a Cernobbio, sul lago di Como. Alla fine il personale ha portato alla coppia una torta con sopra scritto (in italiano) "auguri". Liam felicissimo, anche perché in dono ha ricevuto una copia di un raro vinile tedesco di Elvis Presley, un disco di Diana Ross che canta "Imagine" del suo beniamino John Lennon e, dulcis in fundo, una collana appartenuta a Jimi Hendrix.
da Rockol.com S.r.l. (25 Set 2008 )
Bel compleanno!!! :-+
Su Internet resuscita anche Elvis
A cura di Francesca Guido
Museo dedicato al re del rock in vendita su eBay
Alle stranezze in vendita sul web siamo ormai abituati, ma ogni volta la curiosità ci induce a parlarne lo stesso.
Come spesso accade per questi “bizzarri” oggetti, il sito scelto per la compravendita è eBay.
L’ultima idea importata sul web ha fatto resuscitare anche un personaggio come Elvis Presley.
Sul sito di aste online eBay, infatti, è stato messo in vendita un museo dedicato al noto cantante.
Nel pacchetto in vendita online il museo con tanto di bara con finto Elvis e la riproduzione della lapide.
Il museo dedicato al re del rock'n'roll scomparso nel 1977 in questo momento si trova a Hattiesburg (Mississippi).
L’asta è aperta e si chiuderà domani. Il prezzo di partenza fissato dal venditore è di 15 mila dollari.
Oltre alla bara e alla copia della lapide, l’offerta contiene anche lo stesso modello di automobile “Cadillac” appartenuto al cantante.
Non stupirà se le offerte supereranno le aspettative visto che ad anni dalla su morte il re del rock'n'roll ha ancora un numero considerevole di fan pronti a tutto per riuscire ad ottenere qualcosa inerente alla storia e alla vita di Elvis.
Su Internet resuscita anche Elvis
A cura di Francesca Guido
Museo dedicato al re del rock in vendita su eBay
Alle stranezze in vendita sul web siamo ormai abituati, ma ogni volta la curiosità ci induce a parlarne lo stesso.
Come spesso accade per questi “bizzarri” oggetti, il sito scelto per la compravendita è eBay.
L’ultima idea importata sul web ha fatto resuscitare anche un personaggio come Elvis Presley.
Sul sito di aste online eBay, infatti, è stato messo in vendita un museo dedicato al noto cantante.
Nel pacchetto in vendita online il museo con tanto di bara con finto Elvis e la riproduzione della lapide.
Il museo dedicato al re del rock'n'roll scomparso nel 1977 in questo momento si trova a Hattiesburg (Mississippi).
L’asta è aperta e si chiuderà domani. Il prezzo di partenza fissato dal venditore è di 15 mila dollari.
Oltre alla bara e alla copia della lapide, l’offerta contiene anche lo stesso modello di automobile “Cadillac” appartenuto al cantante.
Non stupirà se le offerte supereranno le aspettative visto che ad anni dalla su morte il re del rock'n'roll ha ancora un numero considerevole di fan pronti a tutto per riuscire ad ottenere qualcosa inerente alla storia e alla vita di Elvis.
oh! mio Dio!!! non c'è mai fine al cattivo gusto!!!!!!!:-D:-D:-D:)
Da www.rockol.it (http://www.rockol.it)-
Elvis Presley - THE COMPLETE '68 COMEBACK SPECIAL
http://www.rockol.it/img/cover/elvispresley08.jpg
Nel 1961, Elvis Presley abbandona tutte le esibizioni dal vivo in favore della carriera di attore cinematografico. In realtà in questo campo il musicista non riesce a sfondare come in ambito musicale e nel corso del tempo la sua voglia di tornare a suonare è sempre maggiore. Per questo nel dicembre del 1968 la NBC organizza uno special televisivo, la cui regia venne affidata al giovane Steve Binder, che doveva servire principalmente come evento musical-celebrativo dell’incombente Natale. In realtà, lo speciale fu poi chiamato "68 Comeback Special" poichè si rivelò essere una vera e propria consacrazione del ritorno di Elvis Presley alla musica.
In quell’occasione The Pelvis tenne diversi tipi di esibizione: lo Stand Up Show, in cui Elvis (in completa tenuta di pelle nera) eseguì i brani da solo, in piedi; il Sit-Down Show, in cui (stessa tenuta) si lascia andare ad una Jam con gli ex bandmates ed infine un insieme di numeri misti di varietà come era usuale per gli Show dell'epoca (compreso "il numero del bordello" che allora fu censurato perchè ritenuto troppo audace per la TV).
Per celebrare il 40esimo anniversario dell’evento, la Sony pubblica un cofanetto di 4 CD, contenente le sessioni di registrazioni complete tenute per la trasmissione.
Per la tracklist è possibile consultare il sito ufficiale di Elvis Presley .
Da www.rockol.it (http://www.rockol.it)-
Elvis Presley - THE COMPLETE '68 COMEBACK SPECIAL
http://www.rockol.it/img/cover/elvispresley08.jpg
Nel 1961, Elvis Presley abbandona tutte le esibizioni dal vivo in favore della carriera di attore cinematografico. In realtà in questo campo il musicista non riesce a sfondare come in ambito musicale e nel corso del tempo la sua voglia di tornare a suonare è sempre maggiore. Per questo nel dicembre del 1968 la NBC organizza uno special televisivo, la cui regia venne affidata al giovane Steve Binder, che doveva servire principalmente come evento musical-celebrativo dell’incombente Natale. In realtà, lo speciale fu poi chiamato "68 Comeback Special" poichè si rivelò essere una vera e propria consacrazione del ritorno di Elvis Presley alla musica.
In quell’occasione The Pelvis tenne diversi tipi di esibizione: lo Stand Up Show, in cui Elvis (in completa tenuta di pelle nera) eseguì i brani da solo, in piedi; il Sit-Down Show, in cui (stessa tenuta) si lascia andare ad una Jam con gli ex bandmates ed infine un insieme di numeri misti di varietà come era usuale per gli Show dell'epoca (compreso "il numero del bordello" che allora fu censurato perchè ritenuto troppo audace per la TV).
Per celebrare il 40esimo anniversario dell’evento, la Sony pubblica un cofanetto di 4 CD, contenente le sessioni di registrazioni complete tenute per la trasmissione.
Per la tracklist è possibile consultare il sito ufficiale di Elvis Presley .
Per chi fosse interessato: il box cd è già da un po' di temo a vostra disposizione su www.ShopElvis.it (http://www.shopelvis.it/) :):):)
LISA
Musica, 50 anni di rock scendono in piazza Duomo
Chitarre, giornali, foto, oggetti dalla collezione di Red Ronnie, la più vasta d'Europa, saranno esposti dal 18 ottobre al 15 marzo 2009
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http://ilgiorno.ilsole24ore.com/milano/2008/10/07/123593/images/47854-piazzaduomo.jpg
Milano, 7 ottobre 2008 - Chitarre, giornali, foto, oggetti, testi autografi dalla preziosa collezione di Red Ronnie, la più vasta d'Europa, saranno esposti in piazza Duomo dal 18 ottobre prossimo, fino al 15 marzo 2009. Rock'n'Music Planet, la mostra interamente dedicata al rock'n'roll, presentata oggi a Milano dal sindaco Letizia Moratti insieme allo storico conduttore del Roxy bar e all'assessore Giovanni Terzi, stazionerà "per cinque mesi al centro di Milano per poi spostarsi per cinque anni in giro per il mondo, prima di stabilirsi definitivanente in quella che sarà la sua casa permanente: la Fabbrica del Vapore, a Milano".
La mostra, come ha spiegato il sindaco, sarà divisa in varie sezioni, da Elvis Presley a Jimi Hendrix, da Jim Morrison ai Beatles, dai Rolling Stones a Bill Haley, da Miles Davis a David Bowie, da Woodstock al Live Aid, dai Sex Pistols a Madonna. E soprattutto, non dimentica anche i grandi appuntamenti a scopo benefico e i personaggi che ne hanno fatto parte, da Bob Geldof a Pavarotti.
"E questa - ha sottolineato Moratti - è la parte che direttamente si collega al progetto Expo". Non a caso, tra i cimeli c'è un piatto autografato da Lennon nel '78 con la scritta 'Food to the people' (un esempio, di come il problema della povertà e dell'alimentazione fosse molto sentito anche a quei tempi) e la chiatarra a forma del continente africano autografata da grandi musicisti.
L'esposizione racconta la storia del rock dal 1954 a oggi, e mette in mostra pezzi unici come le chitarre di Jimi Hendrix, George Harrison e Kurt Cobain, i testi di Jim Morrison, gli scritti di John Lennon, la batteria degli Animals o l'armonica di Bob Dylan. Tutti cimeli raccolti da Red Ronnie nell'arco degli ultimi 40 anni e che ha deciso di metterli in mostra a Milano perchè, come ha spiegato considera questa città come "la città più rivoluzionaria d'Italia". Un viaggio in nove tappe che si snoda anche attraverso le opere luminose di Marco Lodola, artista neofuturista contemporaneo che ha interpretato la storia del rock con il suo stile.
"Nel campo della musica - commenta l'assessore Giovanni Terzi - Milano è conosciuta in tutto il mondo per il Teatro alla Scala. Ma una città come la nostra, capitale a tutti gli effetti nel panorama internazionale, sa guardare al futuro e in vista dell'Expo 2015 ha ideato questa mostra-evento, per rendere omaggio al genere musicale del rock".
L'iniziativa rientra infatti tra i progetti funzionali alla valorizzazione e alla promozione di Expo 2015, verrà realizzata all'interno di una struttura in acciaio e vetro che avrà un'area di circa 730 metri quadrati. Il biglietto d'ingresso costerà 5 euro, ridotto avrà un prezzo di 3 euro. Ciò fa parte della finalità del progetto, improntato alla diffusione della storia del rock tra tutte le fasce d'età: per questo motivo verranno coinvolte anche le scuole medie e superiori, che tutte le mattine, gratuitamente, avranno l'occasione di visitare la mostra e ascoltare una 'lezione' privata.
Come ha ricordato l'assessore Terzi 1 euro del prezzo del biglietto sarà devoluto alla Veneranda Fabbrica del Duomo per i lavori di conservazione e restauro della Cattedrale. Rock'n'Music Planet sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 22. L'area comprenderà anche una zona a ingresso libero che includerà un Planet Store - in cui sarà possibile acquistare libri, cd, poster, biglietti per i concerti - e una riedizione del Roxy Bar, che darà la possibilità di ascoltare musica dal vivo e consumare cibi e bevande ricercate.
SABATO Joan Baez si esibisce al Teatro Ventaglio Smeraldo
Rock'n Music Planet: il rock si mette in mostra in Piazza Duomo
Un progetto molto ambizioso. Nientepopodimeno che in Piazza Duomo. Un museo del rock. Ne parla anche Rock In Road.
Il conduttore/deejay Red Ronnie (che ci aveva parlato di qusto progetto all'inaugurazione della mostra di Sergio Pappalettera) ha messo a disposizione la sua enorme collezione di cimeli: da Elvis Presley a Jimi Hendrix, da Jim Morrison ai Beatles, dai Rolling Stones a Bill Haley, da Miles Davis a David Bowie, da Woodstock al Live Aid, dai Sex Pistols a Madonna.
Questa mostra è la prima in assoluto in Italia e si potrà visitare da sabato 18 ottobre 2008 a domenica 15 marzo 2009, con un biglietto d'ingresso a soli 5 euro.
Spesi benissimo per ammirare una collezione che vuole raccontare la storia del rock dal 1954 a oggi tra strumenti musicali, locandine, autografi, poster, oggetti, foto, riviste d'epoca, interviste video, vestiti, scritti, poesie e pensieri di personaggi che sono diventati leggenda. Giusto per fare qualche nome si potranno trovare oggetti di Jimi Hendrix, George Harrison, Kurt Cobain, Jim Morrison, John Lennon e Bob Dylan.
Tra i cimeli è stata mostrata anche la chitarra a forma di Africa, il simbolo della mostra (momento di ilarità quando Red nel tirarla fuori ha rischiato di colpire il sindaco con la sua custodia).
http://milano.blogosfere.it/images/red1-thumb.jpg (http://milano.blogosfere.it/images/red1.jpg) http://milano.blogosfere.it/images/red2-thumb.jpg (http://milano.blogosfere.it/images/red2.jpg) http://milano.blogosfere.it/images/red3-thumb.jpg (http://milano.blogosfere.it/images/red3.jpg) http://milano.blogosfere.it/images/red4-thumb.jpg (http://milano.blogosfere.it/images/red4.jpg)
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Siamo stati alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo Marino.
C'è da dire che sentire il sindaco Letizia Moratti parlare di Rolling Stone, ma soprattutto, di Sex Pistols, fa un certo effetto.
Red Ronnie ha raccontato alcuni aneddoti sulla nascita del progetto e ha risposto a un giornalista che chiedeva se fosse stato considerato anche l'aspetto "negativo" del rock (morti per overdose, arresti...).
Ha spiegato Red che ha iniziato a collezionare oggetti del rock perchè sono oggetti che portano con sè un'emozione e mentre fino a qualche anno fa gli davano del matto, oggi alcuni broker propongono come investimento i memorabilia del rock. In una sua nota si legge che
"Fin da piccolo ho avuto la sensazione che per guardare e andare lontano si dovessero avere le radici ben piantate nei ricordi e nelle esperienze vissute. Quando nacque la mia passione per la musica, iniziai a circondarmi di dischi in vinile, ne avevo sparsi per tutta la camera. Era il mio modo di comunicare con gli altri [...] Nel corso degli anni ho intervistato le più grandi star e sono diventato amico di molti dei miei miti, ma ho sempre avuto un rammarico: quello di non aver mai conosciuto Jimi Hendrix [...] È stato il mio più grande idolo musicale"
Red aveva anche acquistato una sua chitarra, quella che Jimi suonò a Woodstock
"Di recente ho scovato una foto che mi ritrae da ragazzo in quella camera mentre strimpello la chitarra guardando un poster di Hendrix che suona la sua bianca Fender al Festival di Woodstock... il film Woodstock uscì poco dopo la morte di Jimi. Quando lo vidi rimasi folgorato. Hendrix attaccava con l’inno americano, Star Spangled Banner, poi dalla sua Fender Stratocaster bianca cominciavano a uscire suoni lancinanti che sembravano di esplosioni e mitragliatrici. Stava usando quella chitarra per graffiare, urlare. In quel momento Jimi impersonificava la rabbia di un’intera generazione che vedeva il proprio sogno calpestato da una guerra assurda in Vietnam. E Woodstock finiva con l’immagine di quella chitarra sovrapposta a ciò che restava del sogno di un’intera generazione in quei tre giorni di pace, amore e musica: solo dei rifiuti. Mi misi a piangere. Inconsciamente l’esibizione di Hendrix a Woodstock ha accompagnato sempre ogni mia azione o decisione istintiva: da un lato la dolce ingenuità del sogno e l’energia della ribellione, dall’altro il realismo di quei rifiuti sparsi"
Insomma, la musica fa parte indissolubilmente della nostra cultura.
***********
Tania vai a vedere questo museo?
A me piacerebbe parlare con Red Ronnie, l'ho sempre ammirato :-brav
Milano ospita Rock'n'Music Planet
Data: Giovedi, 16 di Ottobre del 2008 (12:45:13)
Argomento: jugo on-line
Da sabato 18 ottobre 2008 a domenica 15 marzo 2009, Piazza Del Duomo di Milano ospita ''Rock'n'Music Planet - La storia del rock'n'roll in mostra a Milano''. Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 22 e divisa in nove sezioni tematiche, l'esposizione rappresenta una vera e propria chicca per gli appassionati di questo genere musicale.
Attraverso la ricchissima collezione privata di Red Ronnie, sarà infatti possibile ripercorrere la storia del rock dal 1954 a oggi. Protagonisti assoluti sono strumenti musicali, locandine, autografi, poster, riviste d'epoca, interviste video, vestiti ma anche scritti, poesie, pensieri degli artisti: da Elvis Presley a Jimi Hendrix, da Jim Morrison ai Beatles, dai Rolling Stones a Bill Haley, da Miles Davis a David Bowie, da Woodstock al Live Aid, dai Sex Pistols a Madonna.
Tantissime le iniziative legate all'evento realizzato in collaborazione con Alfa Romeo e TIM, così come degno di nota è il fatto che l'area espositiva sarà completata da un Planet Store - per l'acquisto di libri, cd, poster, biglietti per i concerti - e una riedizione del Roxy Bar dove ascoltare musica dal vivo e consumare cibi e bevande ricercate. Al termine dell'esposizione milanese, la mostra inizierà un tour mondiale che durerà fino alle celebrazioni di Expo 2015.
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L'ho postata perchè ho pensato fosse più approfondita, cita anche Elvis :-brav
Rock'n Music Planet: il rock si mette in mostra in Piazza Duomo
Un progetto molto ambizioso. Nientepopodimeno che in Piazza Duomo. Un museo del rock. Ne parla anche Rock In Road.
Il conduttore/deejay Red Ronnie (che ci aveva parlato di qusto progetto all'inaugurazione della mostra di Sergio Pappalettera) ha messo a disposizione la sua enorme collezione di cimeli: da Elvis Presley a Jimi Hendrix, da Jim Morrison ai Beatles, dai Rolling Stones a Bill Haley, da Miles Davis a David Bowie, da Woodstock al Live Aid, dai Sex Pistols a Madonna.
Questa mostra è la prima in assoluto in Italia e si potrà visitare da sabato 18 ottobre 2008 a domenica 15 marzo 2009, con un biglietto d'ingresso a soli 5 euro.
Spesi benissimo per ammirare una collezione che vuole raccontare la storia del rock dal 1954 a oggi tra strumenti musicali, locandine, autografi, poster, oggetti, foto, riviste d'epoca, interviste video, vestiti, scritti, poesie e pensieri di personaggi che sono diventati leggenda. Giusto per fare qualche nome si potranno trovare oggetti di Jimi Hendrix, George Harrison, Kurt Cobain, Jim Morrison, John Lennon e Bob Dylan.
Tra i cimeli è stata mostrata anche la chitarra a forma di Africa, il simbolo della mostra (momento di ilarità quando Red nel tirarla fuori ha rischiato di colpire il sindaco con la sua custodia).
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Siamo stati alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo Marino.
C'è da dire che sentire il sindaco Letizia Moratti parlare di Rolling Stone, ma soprattutto, di Sex Pistols, fa un certo effetto.
Red Ronnie ha raccontato alcuni aneddoti sulla nascita del progetto e ha risposto a un giornalista che chiedeva se fosse stato considerato anche l'aspetto "negativo" del rock (morti per overdose, arresti...).
Ha spiegato Red che ha iniziato a collezionare oggetti del rock perchè sono oggetti che portano con sè un'emozione e mentre fino a qualche anno fa gli davano del matto, oggi alcuni broker propongono come investimento i memorabilia del rock. In una sua nota si legge che
"Fin da piccolo ho avuto la sensazione che per guardare e andare lontano si dovessero avere le radici ben piantate nei ricordi e nelle esperienze vissute. Quando nacque la mia passione per la musica, iniziai a circondarmi di dischi in vinile, ne avevo sparsi per tutta la camera. Era il mio modo di comunicare con gli altri [...] Nel corso degli anni ho intervistato le più grandi star e sono diventato amico di molti dei miei miti, ma ho sempre avuto un rammarico: quello di non aver mai conosciuto Jimi Hendrix [...] È stato il mio più grande idolo musicale"
Red aveva anche acquistato una sua chitarra, quella che Jimi suonò a Woodstock
"Di recente ho scovato una foto che mi ritrae da ragazzo in quella camera mentre strimpello la chitarra guardando un poster di Hendrix che suona la sua bianca Fender al Festival di Woodstock... il film Woodstock uscì poco dopo la morte di Jimi. Quando lo vidi rimasi folgorato. Hendrix attaccava con l’inno americano, Star Spangled Banner, poi dalla sua Fender Stratocaster bianca cominciavano a uscire suoni lancinanti che sembravano di esplosioni e mitragliatrici. Stava usando quella chitarra per graffiare, urlare. In quel momento Jimi impersonificava la rabbia di un’intera generazione che vedeva il proprio sogno calpestato da una guerra assurda in Vietnam. E Woodstock finiva con l’immagine di quella chitarra sovrapposta a ciò che restava del sogno di un’intera generazione in quei tre giorni di pace, amore e musica: solo dei rifiuti. Mi misi a piangere. Inconsciamente l’esibizione di Hendrix a Woodstock ha accompagnato sempre ogni mia azione o decisione istintiva: da un lato la dolce ingenuità del sogno e l’energia della ribellione, dall’altro il realismo di quei rifiuti sparsi"
Insomma, la musica fa parte indissolubilmente della nostra cultura.
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Tania vai a vedere questo museo?
A me piacerebbe parlare con Red Ronnie, l'ho sempre ammirato :-brav
prendi un treno e vieni ...cosi andremo insieme!!!!!!!!:-brav:-brav
prendi un treno e vieni ...cosi andremo insieme!!!!!!!!:-brav:-brav
Ho già comprato il biglietto del treno.:-prr:-prr
Ho già comprato il biglietto del treno.:-prr:-prr
ti aspetto...prendi la linea gialla..... e poi ci vediamo!!:-prr:-)
Inaugurata la nuova mostra in Duomo alla presenza della Moratti
Milano è rock’n’roll
con Elvis e i Beatles
NOVITA' 18/10/2008 -
Il manoscritto originale di John Lennon con la sua frase “Non voglio più leggere dei Beatles come se fossero ancora vivi”. La chitarra di Jimi Hendrix. La maglietta della prima edizione del “Pavarotti & Friends” firmata della Principessa Diana. Il testo di “L.A. Woman” dei Doors scritto a mano da Jim Morrison.
Sono alcune memorabilia in mostra a “Rock’n’Music Planet”, inaugurata ieri sera da Letizia Moratti sulle note di “Imagine” di John Lennon, scelta personalmente dal sindaco. «I Beatles sono stati sempre la mia passione», ha detto la Moratti, «ma questa canzone rappresenta il sogno per un mondo migliore che io vorrei realizzare».
L’assessore al Tempo libero Giovanni Terzi ha spiegato la scelta di piazza Duomo come sede della mostra, che poi girerà il mondo e ritornerà a Milano nel 2014 per diventare un museo permanente del rock alla Fabbrica del Vapore. «Piazza Duomo è il luogo sacro e laico della nostra città, dove vogliamo organizzare eventi culturali di qualità come questa mostra, che rende omaggio a 50 anni di storia del rock».
Aperta fino al 15 marzo 2009, dalle 10 alle 22, “Rock’n’Music Planet” è la collezione privata di Red Ronnie: alcuni dei 5000 pezzi in vetrina hanno un valore inestimabile, infatti l’intera esposizione è stata assicurata per svariati milioni di euro. «I tre a cui sono più sono più affezionato», ha spiegato Red Ronnie, «sono la lettera di Lennon sulla fine dei Beatles, un disegno psichedelico realizzato da Jimi Hendrix e le ghiande della pace che nel ‘69 Lennon e Yoko Ono inviarono a diversi capi di stato con la preghiera di piantarle in giardino per far crescere due querce per la pace nel mondo. L’invito fu ignorato e molti pacchetti furono distrutti senza aprirli per paura di attentati sovversivi. Si ha conoscenza di due soli esemplari sopravvissuti: quelli esposti qui a Milano».
Red Ronnie ha mostrato il percorso della mostra al sindaco Moratti e alcuni artisti ospiti fra cui Paola e Chiara, Cesare Cremonini, Claudio Cecchetto e Beppe Carletti dei Nomadi: appena entrati c’è il contrabbasso suonato nel ’51 da Bill Haley durante la registrazione di “Rock Around The Clock” e subito ci si immerge nel mito di Elvis Presley con il suo orologio personale e tanto merchandising. Rolling Stones e Beatles hanno due grandi sezioni ricche di memorabilia: dalla chitarra Telecaster autografata dagli Stones alla foto della famiglia di Paul McCartney che ha ispirato la copertina del disco “Sgt. Peppers…”. John Lennon ha anche uno spazio personale, nel quale c’è la locandina del film “Come ho vinto la guerra”: è paradossale che la sua unica prova come attore sia stata in una pellicola di guerra.
Altre sezioni riguardano Hendrix, Woodstock, i concerti di beneficenza dal Live Aid al Pavarotti & Friends, fino a cimeli più recenti come le scarpe di Madonna. Il catalogo della mostra è un libro di Red Ronnie ricco di aneddoti: «Nello spazio jazz c’è la lettera in cui la moglie di Charlie Parker racconta al marito una premonizione sulla sua morte come artista. Quella lettera è tornata al mittente, perché quella stessa notte Parker è morto. Realmente».
Nella mostra “Rock’n’Music Planet” (ingresso a 5 euro e visite gratis per le scuole) ci sono anche 30 sculture luminose di Marco Lodola, raffiguranti altrettanti miti del rock, e svariati flipper e jukebox d’epoca, fra cui un Wurlitzer con teatrino meccanico del valore di 50 mila euro.
Luca Benedetti
Stasera al tg2 hanno fatto un servizio su questa mostra, ed hanno parlato anche di Elvis :-brav:-brav:-brav
Chi ci andrà ci faccia sapere com'è e se ne vale la pena :):):)
Inaugurata la nuova mostra in Duomo alla presenza della Moratti
Milano è rock’n’roll
con Elvis e i Beatles
NOVITA' 18/10/2008 -
Il manoscritto originale di John Lennon con la sua frase “Non voglio più leggere dei Beatles come se fossero ancora vivi”. La chitarra di Jimi Hendrix. La maglietta della prima edizione del “Pavarotti & Friends” firmata della Principessa Diana. Il testo di “L.A. Woman” dei Doors scritto a mano da Jim Morrison.
Sono alcune memorabilia in mostra a “Rock’n’Music Planet”, inaugurata ieri sera da Letizia Moratti sulle note di “Imagine” di John Lennon, scelta personalmente dal sindaco. «I Beatles sono stati sempre la mia passione», ha detto la Moratti, «ma questa canzone rappresenta il sogno per un mondo migliore che io vorrei realizzare».
L’assessore al Tempo libero Giovanni Terzi ha spiegato la scelta di piazza Duomo come sede della mostra, che poi girerà il mondo e ritornerà a Milano nel 2014 per diventare un museo permanente del rock alla Fabbrica del Vapore. «Piazza Duomo è il luogo sacro e laico della nostra città, dove vogliamo organizzare eventi culturali di qualità come questa mostra, che rende omaggio a 50 anni di storia del rock».
Aperta fino al 15 marzo 2009, dalle 10 alle 22, “Rock’n’Music Planet” è la collezione privata di Red Ronnie: alcuni dei 5000 pezzi in vetrina hanno un valore inestimabile, infatti l’intera esposizione è stata assicurata per svariati milioni di euro. «I tre a cui sono più sono più affezionato», ha spiegato Red Ronnie, «sono la lettera di Lennon sulla fine dei Beatles, un disegno psichedelico realizzato da Jimi Hendrix e le ghiande della pace che nel ‘69 Lennon e Yoko Ono inviarono a diversi capi di stato con la preghiera di piantarle in giardino per far crescere due querce per la pace nel mondo. L’invito fu ignorato e molti pacchetti furono distrutti senza aprirli per paura di attentati sovversivi. Si ha conoscenza di due soli esemplari sopravvissuti: quelli esposti qui a Milano».
Red Ronnie ha mostrato il percorso della mostra al sindaco Moratti e alcuni artisti ospiti fra cui Paola e Chiara, Cesare Cremonini, Claudio Cecchetto e Beppe Carletti dei Nomadi: appena entrati c’è il contrabbasso suonato nel ’51 da Bill Haley durante la registrazione di “Rock Around The Clock” e subito ci si immerge nel mito di Elvis Presley con il suo orologio personale e tanto merchandising. Rolling Stones e Beatles hanno due grandi sezioni ricche di memorabilia: dalla chitarra Telecaster autografata dagli Stones alla foto della famiglia di Paul McCartney che ha ispirato la copertina del disco “Sgt. Peppers…”. John Lennon ha anche uno spazio personale, nel quale c’è la locandina del film “Come ho vinto la guerra”: è paradossale che la sua unica prova come attore sia stata in una pellicola di guerra.
Altre sezioni riguardano Hendrix, Woodstock, i concerti di beneficenza dal Live Aid al Pavarotti & Friends, fino a cimeli più recenti come le scarpe di Madonna. Il catalogo della mostra è un libro di Red Ronnie ricco di aneddoti: «Nello spazio jazz c’è la lettera in cui la moglie di Charlie Parker racconta al marito una premonizione sulla sua morte come artista. Quella lettera è tornata al mittente, perché quella stessa notte Parker è morto. Realmente».
Nella mostra “Rock’n’Music Planet” (ingresso a 5 euro e visite gratis per le scuole) ci sono anche 30 sculture luminose di Marco Lodola, raffiguranti altrettanti miti del rock, e svariati flipper e jukebox d’epoca, fra cui un Wurlitzer con teatrino meccanico del valore di 50 mila euro.
Luca Benedetti
Corriere della Sera >
<LI class=root>Scienze (http://www.corriere.it/scienze/index.shtml) > <LI class=root>Facebookmania fra i 30-40enni<LI class=root>SESSO, AMICIZIA E INSODDISFAZIONE, L'IDENTIKIT DI CHI È SEMPRE ONLINE
Facebookmania fra i 30-40enni
Esplodono le iscrizioni anche in Italia. Ma gli psicologi avvertono: «Attenzione a illudersi»
Faceboook. Scoppia la mania in Italia, ma per gli psicologi è un colossale illusione (vignetta di Carlo Lenotti da Risodegliangeli (http://risodegliangeli.corriere.it/2008/10/facebook-mania-dipendenza-social-network-221008.html))
ROMA - Un clic e si diventa amici, si ritrovano ex compagni di scuola, oppure antiche fiamme. E sui comincia a condividere pezzi di vita, foto e video. Per senitrsi meno soli. E' la Facebookmania, una passione in rapido aumento anche in Italia: gli ultimi dati parlano di 1 milione 369 mila utenti italiani (su 132 milioni nel mondo), con un incremento di visitatori del 961% in un anno ( del +135% degli iscritti). «E' una febbre che contagiato in particolare la fascia tra i 30 e i 40 anni, e non a caso: questo mondo virtuale è infatti vissuto come un antidoto al senso di vuoto e alla solitudine, che in questa fase della vita, fitta di bilanci, contagia anche i cosiddetti vincenti» commenta Paola Vinciguerra, presidente di Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico) e direttore dell'Uiap (Unità operativa attacchi di panico) alla Clinica Paideia di Roma.
IL RADUNO ITALIANO - Se infatti il sito è nato richiamandosi - anche nel nome - agli album fotografici che le università americane pubblicano a inizio anno accademico per ritrovare amici perduti, oggi i nostalgici a caccia degli ex compagni di classe sono solo uno dei tanti profili dei facebook-maniaci: ci sono i «troppo soli», gli insoddisfatti, quelli con l'alter ego, quelli che lo fanno per farsi pubblicità, i cuori infranti e, naturalmente, i latin lover virtuali. A testimoniare la passione per questo colorato mondo online c'è anche un incontro organizzato per mercoledì 22 a Milano, alla discoteca Limelight, per riunire la Facebook community lombarda. Ma stando agli esperti, il crescente scambio di messaggi, foto e contatti possono essere anche la cartina di tornasole di un disagio sempre più diffuso. «L'enorme sviluppo di Facebook è anche spia di un grosso problema di solitudine - diagnostica la Vinciguerra , analizzando il fenomeno con l'Adnkronos salute - Abbiamo costruito la nostra vita su un'immagine capace, vincente, superorganizzata. Ma a 30-40 anni, che gli obiettivi che c'eravamo posti siano stati raggiunti o meno, si fa strada un senso di vuoto, perchè più che l'essere abbiamo curato l'apparire».
«COLOSSALE ILLUSIONE» - Così finiamo per ricercare quelli che sono sentiti come «rapporti veri: i compagni di scuola, gli amici di tante estati al mare, i ragazzi del cortile. Quelli a cui davamo e ricevevamo sostegno e comprensione sinceri. Oggi nel mondo reale recitiamo un po' tutti - avverte la Vinciguerra - ma in passato non era così». «Facebook permette a tante persone di pensare di essere importanti, solo perchè hanno decine e decine di amici virtualì, ma purtroppo si tratta spesso solo di una colossale illusione», sostiene Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente di psichiatria dell'Università Gregoriana di Roma, e fra i primi a occuparsi del problema delle tecno-dipendenze in Italia. «Occhio però, perchè dimenticano che resterà per sempre traccia sul web del cumulo di menzogne o banalità narcisistiche che si immette nella rete», avverte Cantelmi. E spesso le menzogne vengono al pettine, come è già accaduto nel caso di coppie in cui uno dei due si presenta single sul sito, e l'altro lo scopre. «Si è disperatamente in cerca di una realtà diversa, anche sentimentalmente, così si altera la verità», dice la Vinciguerra.
GLI IDENTIKIT DEI «FACEBOOKMANIACI» - Ecco, secondo gli esperti, l'identikit dei popolo di Internet contagiato dalla Facebookmania.
1) I nostalgici: Si emozionano alla vista delle foto dei compagni di classe delle medie o del liceo. Cercano gli amici del passato per vedere come sono invecchiati, e commentano i bei tempi andati. Una nostalgia per i vecchi tempi che, di fatto, è un rimpianto per i rapporti veri e perduti, per un'infanzia e un'adolescenza ormai lontana e mitizzata.
2) I latin lover virtuali : Dichiaratamente a caccia di nuovi potenziali partner, ma anche di ex piacenti e disponibili. Spesso celano una relazione (se l'hanno) e rimpinzano il proprio profilo e gli album con foto sexy o interessanti, a volte ritoccate. In genere accumulano decine e decine di amici dell'altro sesso, con i quali fanno i misteriosi. «Ma alla fine si tratta di persone sole o profondamente infelici con il partner, che ricorrono a cumuli di banalità narcisistiche per rendersi interessanti», spiega Cantelmi.
3) I cuori infranti: Prostrati dall'ultima relazione, in corso o finita, sono a caccia degli antichi amori, mitizzano i ricordi. Hanno l'impressione di essersi persi per strada qualcosa di vero. «In questo caso l'insoddisfazione e la solitudine vanno a braccetto - spiega la Vinciguerra - e si cerca di darsi un'altra chance» grazie alla rete.
4)Gli insoddisfatti: Infelici anche se hanno una famiglia e dei figli, spesso sono donne. Non trovano spazio per il sogno, il romanticismo e quel pizzico di avventura, che finiscono per cercare su Facebook.
5) Quelli della pubblicità: Sono più o meno famosi, politici, campioni dello sport, attori. Ricorrono a Facebook in modo strumentale, per farsi mega-spot gratuiti.
6) Quelli con l'ater ego: Dai 400 burloni che si sono presentati nei panni del calciatore Francesco Totti, ai tanti Giulio Cesare o Maria Antonietta, a quelli che pubblicano foto diverse o ritoccano la descrizione vantando titoli ed esperienze di fantasia. Soli e in cerca di contatti, si mettono una maschera per ottenere attenzioni e credibilità nel mondo virtuale.
22 ottobre 2008
Ho letto questa notizia e sono rimasta un pò traumatizzata .....spero di non far parte di questa categoria di matti !!!!!.....lascio a voi ogni commento relativamente all'articolo sopra riportato....grazie!!!!
:-ge
Carmen, puoi risponderti da sola chiedendoti se sei registrata oppure no a Facebook :) e ti riconosci in uno dei "sintomi" descritti.
Avevo sentito parlare di questo sito alla TV pochi giorni fa, ma non l'ho mai visitato, quindi per commentare mi posso solamente basare su ciò che hanno riportato gli esperti in questo articolo. Se gli psicologi/psichiatri fanno questa "diagnosi", probabilmente la fanno a ragion veduta.
L'unica cosa che mi viene da dire è che tutto questo è sconfortante: tutto questo è lo specchio di una società che ha perso praticamente tutto, fatta di persone che cercano e rincorrono l'impossibile, cercando di essere ciò che non sono e vivendo, quindi, in un circolo vizioso di "vorrei ma non posso, ma mi illudo di potere", che penso crei non poca frustrazione, come infatti dicono anche gli esperti.
L'invenzione di internet per alcuni versi è una gran bella cosa e molto utile se usata nel modo corretto.
Nel nostro caso, ad esempio, mentre in passato erano i media a farla da padroni, propagando le loro opinioni e notizie su Elvis su scala nazionale/mondiale e a noi non rimaneva che farci venire il nervoso :-D, ora con internet possiamo finalmente avere una voce tanto potente quanto la loro, e contrastare con le nostre opinioni le "falsità" che i media propinano, facendo qualcosa di giusto per una "causa" in cui crediamo.
Dall'altra parte, però, internet può essere anche molto deleterio e creare situazioni come quelle descritte nell'articolo.
Come in tutte le cose, il troppo stroppia...E' come quando si gioca....E' bello giocare...l'importante è non farsi prendere "dal vizio" del gioco.
Mi ritrovo spesso a pensare che, per certi versi e davanti ad alcune situazioni, stavano meglio i nostri nonni, quando si svagavano con molto meno, ma in modo decisamente più salutare.
Spero di essere riuscita a spiegarmi :-+
LISA
Si Lisa sei stata chiarissima!!!! e devo dire che mi sono tranquillizzata leggendo quanto hai scritto perchè lo ritengo giusto ....con valutazioni obiettive e non solo di parte.....effettivamente come dici tu ....ogni cosa deve essere fatta con equilibrio!!!!! grazie Lisa!:-bac
Io sono su Facebook ma non mi trovo molto, anzi per niente, preferisco di gran lunga myspace, che mi ha permesso di allacciare rapporti con persone che non vedevo da una vita, e che senza internet non riuscirei a incontrare perchè fisicamente distanti...un po' come trovarsi qui alla fine. C'e' veramente il dilagare di queste cose, ma tutto dipende dall'intenzione con cui lo si usa....
SHEL SHAPIRO e la bella società
http://www.teatro.org/utili/thumbnail.aspx?w=200&fn=l&img=/public/news_15578.jpg
Torna a grande richiesta al Teatro Ciak, Fabbrica del Vapore fino al 2 novembre, Sarà una bella società, uno spettacolo musicato da Shel Shapiro, l’indimenticabile spilungone dei Rokes, band londinese che negli anni ’60 aveva elettrizzato giovani e giovanissimi dell’epoca. Lo ha scritto Edmondo Berseli, politologo e autore di Storie, sogni e rock’n’roll. Con una curatissima regia diretta da Ruggero Cara, Shel appare sul palco con la sua bella presenza, alto e aitante, capelli ancora lunghi e folti benché grigi, un po’ di pancetta rispetto al fisico magrissimo della sua gioventù ma ancora carismatico.
Racconta con grande pathos gran parte della sua vita partendo dai tempi in cui, da ragazzino, Londra soffocava per la nebbia, umida e lattiginosa, che rendeva spettrali interi quartieri e attutiva suoni e voci. I ragazzi come lui che amavano la musica scoprivano il primo swing dei Platters e poi l’esplosione del rythm’n’blues e del rock’n’roll, passando dalla voce di Elvis Presley. Shel ricorda il folk di Bob Dylan che avrebbe suggestionato tutta una generazione di ribelli, fino ai tempi dei Pink Floyd e intanto ci fa ascoltare, con lo spettacolo che sembra un film vivente, il meglio dei brani più celebri e il sound che tutti sembrano aver interiorizzato nel proprio dna. Si parla di trasformazione culturale e sociale, di innocenza e di come, a suo avviso, tutto abbia cominciato a perdere senso con un certo cambiamento di mentalità. Nel 1970 i Rokes si sciolgono e Shel Shapiro, che vive da anni in Italia e si è formato una famiglia, preferisce lasciare le luci della ribalta ma continua a scrivere musica e testi, solo che lo fa per altri, che spesso produce. Da Cocciante a Mia Martina, da Rino Gaetano a Gianni Morandi da Mina a Patty Pravo, fino a oggi, di nuovo in scena con una band straordinaria, da citare: Alessandro Giulini alle tastiere, Daniele Ivaldi alle chitarre, Mario Belluscio al basso, Luigi Mitola a chitarre, dobro e mandolino, Ramon Rossi a batteria e percussioni. Anche dopo tanti anni in Italia, parla sempre con accento inglese. Delizioso.
Come mai i sogni dei giovani degli anni ’60 sono scomparsi?
E’ colpa nostra, in qualche modo è colpa nostra. Tentiamo di essere realistici: tra gli individui della mia generazione ci sono diversità. Chi aveva la mia età era molto più speranzoso, ma chi aveva solo dieci anni di meno è diventato più cinico, perché ha visto questo ’68 non riuscire. E sono andati molto più speditamente a una visione molto meno ideologica e sognatrice della vita.
Questa non è una regola ma ognuno aveva i suoi gusti personali, che non sono necessariamente condivisibili con tutto il mondo. Alla fine la generazione è quella di chi si è innamorato di alcuni ideali, mentre per altri forse erano meno importanti.
E’ per questo che i Rokes chiusero il capitolo della musica?
Subito dopo l’esperienza dei Rokes, io ho fatto un singolo da solista mentre il batterista aveva fatto un altro gruppo, forse più metallaro. Io stavo scrivendo molte canzoni, entravo più nell’anima del cantautore. Poi ho cominciato a produrre altri cantanti, come Mina, Patti Pravo, Riccardo Cocciante. Ho passato molto tempo dietro le quinte e avrò venduto solo come autore una ventina di milioni di dischi, da Rumore della Carrà alle canzoni dell’Eurofestival, a brani per Ornella Vanoni. Non abbiamo lasciato la musica, solo quel gruppo.
Credi sia utile lanciare messaggi con le canzoni?
Assolutamente no. Non ha alcun senso lanciare messaggi verso il passato, siamo del 2008 e se c’è una persona non nostalgica, quella sono io. Il mio non è uno spettacolo per piangere, è un’analisi di chi eravamo e anche delle cose fasulle che abbiamo vissuto, magari in buona fede.
Come cosa?
Woodstock era una strumentalizzazione di un fatto davvero commerciale, ma i giovani non se ne accorgevano perché non c’era nessuna reale analisi di quello che stava succedendo.
Ma i giovani che vi parteciparono erano convinti di essere i creatori di un movimento di pace, amore e musica, non ricordi?
Non c’è dubbio, ma a distanza di anni si riesce un po’ più facilmente a prendere distanza dalle cose e dire ‘Si, puo’ darsi che sia successo così. Noi eravamo innocenti. L’innocenza è un segnale di purezza e se qualcuno ti dice qualcosa, ti arriva solo dopo molto tempo la verità, cioè che si era stati manipolati.
Il fatto che oggi i giovani siano più cinici ti sembra un bene o no?
Io credo che la mancanza di innocenza sia il problema più importante. E’ difficile trovare qualcosa che ti emoziona, non per i ragazzi perché loro hanno ricostruito nuove mode e non hanno il nostro vissuto. Quando vedono cose nuove dicono “Cazzo che bello”, ma per noi è più complicato. Siamo più disincantati, tutti noi, specialmente chi ha una certa età e chi in qualche modo cerca di fare i conti col proprio passato e la voglia di procedere o tornare indietro.
Beh, io ti faccio i complimenti per il magnifico concerto che hai realizzato, anche senza messaggi… A me è piaciuto enormemente!
Questo non è un concerto ma un’opera teatrale con musica e ha un significato. Poi la musica prende il sopravvento, forse più di quello che noi stessi ci siamo mai resi conto, io credo.
Da LA STAMPA - SILVIA DEL MONTE
Elvis Presley re dell'aldilàhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
La leggenda del rock'n roll quest'anno ha fatturato 52 milioni di dollari.
Terzo posto per Heath Ledger nella lista stilata da Forbes.com con le celebrità che continuano ad incassare da morte, Pavarotti non comparehttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=69&ID_file=847
E’ ancora una volta Elvis Presley il re dell'aldilà. Per il secondo anno consecutivo la leggenda del rock'n roll si è insediato al primo posto nella lista delle celebrità che dopo la loro dipartita dal mondo terreno continuano a incassare denaro. Una ricerca effettuata da Forbes.com rivela che Presley nell'ultimo anno ha fatturato ben 52 milioni di dollari grazie all'aumento dei visitatori nella sua Graceland per commemorare il 30esimo anniversario della sua morte e alla creazione di nuove iniziative come l'Elvis Sirius Satellite Show.
Oltre a questo occorre inoltre considerare gli incassi derivanti dallo sfruttamento delle raccolte canore, dei Dvd commemorativi e delle licenze per sfruttare il nome. Presley tra ottobre 2007 e ottobre 2008 ha guadagnato più di grandi pop star ancora vive come Justin Timberlake (44 milioni di dollari) e Madonna (40 milioni di dollari).
Al secondo posto troviamo il fumettista Charles Schulz, deceduto nel 2000, con 33 milioni di dollari, mentre l’attore australiano Heath Ledger, il Joker di Batman scomparso il 22 gennaio scorso, s’insedia sul terzo gradino del podio con 20 milioni di dollari.
Lo scorso anno Elvis guidava la medesima classifica con 49 milioni di dollari, mentre nel 2006 il dominatore era l'ex leader dei Nirvana Kurt Cobain.
Quarta posizione per il fisico tedesco Albert Einstein con entrate pari a 18 milioni di dollari, grazie soprattutto a Baby Einstein, video Disney e giochi per bambini, mentre il produttore televisivo Aaron Spelling – i cui show comprendono "Beverly Hills 90210" e "Charlie’s Angels" - si è classificato quinto con 15 milioni raccolti. Tra i 13 big compaiono inoltre John Lennon, settimo, seguito da Andy Warhol e Marilyn Monroe. Undicesimo Paul Newman, mentre James Dean è dodicesimo. Nella lista non compare il tenore italiano Luciano Pavarotti nonostante la grande onda emotiva provocata dalla sua morte.
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Da STYLE.IT
http://www.style.it/cont/people-show/spy/0810/2900/img_ring/elvis_ro_12.jpg
Elvis Presley la celeb defunta più ricca
Elvis Presley, scomparso nel 1977 all’età di 42 anni, vanta un introito annuale di ben 52 milioni di dollari, più di quanto guadagna la viva e vegeta Madonna (che si dice guadagni attorno ai 40 milioni di dollari all’anno). Al secondo posto della classifica stilata dalla rivista Forbes compare Charles Schultz, l’autore dei l’autore dei fumetti Peanuts, con 33 milioni di dollari, mentre il terzo posto è dell’attore Heath Ledger con 20 milioni di dollari.
Dalla stampa.it
Chi ha influito di più sulla storia dell'Occidente e del mondo?
http://www.lastampa.it/common/images/maschera.gif (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=87&IDalbum=13309&tipo=VIDEO)
http://www.lastampa.it/multimedia/biografie/13309_album/presley.jpg
VIDEO (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=87&IDalbum=13309&tipo=VIDEO)
Biografie: Elvis Presley (http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=87&IDalbum=13309&tipo=VIDEO)
Ogni selezione di persone o eventi come rappresentativi di un fenomeno o di un'epoca è sempre, in qualche modo, pretestuosa e fallace. Tuttavia questa lista delle personalità che più hanno influenzato la storia dell'Occidente e del mondo (dopo aver visionato i video qui in pagina, votate l'instant poll (http://www.lastampa.it/sondaggi/cmsvota.asp?IDsondaggio=1156)) è stata facilitata da scelte obbligate, secondo l'autore e curatore (http://www.sucediohoy.com/)
(www.sucediohoy.com (http://www.sucediohoy.com/), già curatore della rubrica di videoclip storici "Accadde Oggi (http://www.lastampa.it/accaddeoggi)").
Sarebbe difficile negare che senza Gesù di Nazareth, Isacco Newton o Adolf Hitler, per esempio, la storia dell'Occidente e dell'umanità sarebbe stata probabilmente diversa. Si è voluto indicare personalità che hanno iniziato un cammino e lo hanno marcato di sè probabilmente per sempre; il campione dei grandi viaggiatori nell'ignoto è, e sarà ancora, Cristoforo Colombo più ancora degli uomini che per primi camminarono sulla luna; e quello del tempo dei miti e degli eroi, Alessandro il Macedone.
E' probabile che i cambi che questi uomini hanno determinato, in quasi tutti i casi veri progressi, si sarebbero comunque senza di loro verificati. Ma ciò sarebbe accaduto in modo diverso e comunque in tempi più lunghi.
Senza Albert Einstein oggi non avremmo Stephen Hawking e non lo avremmo ora. E Pablo Picasso avrebbe disegnato così bene il corpo umano se Leonardo non fosse stato immenso pittore e grande anatomista?
Mentre è universalmente accettato che Amadeus Mozart è stato il più grande musicista di tutti i tempi, può apparire meno ovvio che alla musica popolare venga dedicata una biografia: quella di Elvis Presley. Ma l'ipotesi è che nessuno abbia influito sullo 'stile' del rock - senza dubbio la musica più ascoltata nel pianeta ogni giorno - quanto Presley.
Due biografie sono dedicate non solo ai personaggi ma anche al periodo storico di cui furono protagonisti: il Rinascimento, fondamentale per il nostro senso del 'bello' e del 'nobile', con Lorenzo De Medici; e la riforma protestante con Martin Lutero per aver creato due concezioni dell'uomo e della società all'interno della stessa civiltà cristiana e dato vita a diversi modelli di sviluppo.
Una biografia, infine, è stata dedicata all'uomo qualunque, perchè è innnazi tutto per non essere uomini qualunque che questi uomini celebri hanno pensato e creato.
Allvanity
07-11-2008, 13:25
Torna “Disco Raro” musica
e collezionismo
07 novembre 2008
IL 78 GIRI acetato di Elvis Presley dal titolo That’s when your hearth begin e datato 1953, che ha raggiunto all’asta la somma di 200 mila euro. Oppure il primo disco dei Quarry Man gruppo inglese che poco dopo cambiò nome per chiamarsi The Beatles: il titolo è That’ll be the day, è del 1958 ed è stato venduto per 170 mila euro (pare che ne esiste un’unica copia). Sono questi i dischi che farebbero la gioia di qualsiasi collezionista, i due più rari e ricercati. E sono soltanto esempi del collezionismo presente a “DiscoRaro” il tradizionale appuntamento con il vinile (e non solo) che si terrà domenica prossima a Ronco Scrivia. Giunta alla diciannovesima edizione, la rassegna ospitata nei locali della biblioteca comunale di Ronco Scrivia e nella stazione ferroviaria, è a ingresso libero, l’orario va dalle 10 alle 18.30, con servizio bar ed ampio parcheggio (per informazioni: 010/935684 e 010/935288).
http://adv.ilsole24ore.it/5/ilsecoloxix.ilsole24ore.com/08/ros/478107046/VideoBox_180x150/OasDefault/default/empty.gif/34663065376437303438656339396430 (http://adv.ilsole24ore.it/5c/ilsecoloxix.ilsole24ore.com/08/ros/478107046/VideoBox_180x150/OasDefault/default/empty.gif/34663065376437303438656339396430)
La mostra-mercato “DiscoRaro” espone dischi, cd, spartiti di tutti i generi . L’appuntamento è diventato un punto di riferimento per i collezionisti e appassionati del Nord Italia. Sarà possibile scambiare, comprare ed anche solo curiosare, i dischi storici italiani: da Celentano a Mina, da De André a Tenco, a Fred Buscaglione fino ai vinili dei roccheggianti anni Cinquanta e le rarità straniere da Johnny Hallyday a Little Richard, dai Rolling Stones a Elvis Presley ai Beatles. A organizzare l’evento è il circolo culturale Il Ponte.
Il collezionismo di dischi in vinile in Italia è in questi ultimi tempi ha avuto una netta impennata e, come succede in tutti i tipo di collezionismo, non esiste un prezziario definito ma il valore dei dischi viene stabilito dalla disponibilità dei pezzi sul mercato e dall’offerta dei collezionisti. Così non è cosa rara avere un colpo di fortuna e scovare sulle bancarelle pezzi unici o essenziali per arricchire la propria collezione. Se poi si ha molta fortuna si può riuscire anche a trovare un disco che, portato a casa per pochi euro, consente di rivenderlo all’asta anche a 1.000 euro. Uno dei luoghi più frequentati, per queste operazioni, è Internet che ospita siti con aste per collezionisti di tutto il mondo. Per i neofiti l’unico consiglio che si può dare è di verificare la qualità dei dischi sotto l’aspetto estetico: devono essere esenti da rigature e scheggiature e la copertina deve essere originale e in buono stato di conservazione.
tigerman90
09-11-2008, 20:07
Omaggio di Elvis Presley al nuovo Presidente degli Stati Uniti D´America (http://caffenews.wordpress.com/2008/11/07/omaggio-di-elvis-presley-al-nuovo-presidente-degli-stati-uniti-d%c2%b4america/)
Novembre 7, 2008 at 4:15 pm | In Attualità (http://it.wordpress.com/tag/attualita/), Canzone del Giorno (http://it.wordpress.com/tag/canzone-del-giorno/), Editoriali & Commenti (http://it.wordpress.com/tag/editoriali-commenti/), Musica (http://it.wordpress.com/tag/musica/), Politica (http://it.wordpress.com/tag/politica/), Spettacoli (http://it.wordpress.com/tag/spettacoli/) |
Di Antonio Sidari
Il 20 gennaio 2009, dopo il giuramento, il 44° Presidente degli Stati Uniti
D´America Barack Obama si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca
accollandosi così le speranze di tutti gli Americani per una rinascita di
tutta la nazione.
La conoscenza del suo padre nero assente derivò principalmente dalle storie
della famiglia e dalle fotografie. Della sua infanzia, Obama scrive: “Che
mio padre non sembrava per nulla come le persone a fianco a me - che era
nero come la pece, mentre mia madre bianca come il latte - non ci feci
neppure caso.” Da giovane, lottò per riconciliare le percezioni sociali
sulla sua eredità multiculturale. Obama scrive sul suo utilizzo di
marijuana e cocaina durante la sua adolescenza per “togliermi dalla testa
la domanda su chi fossi.”
Solo a vent´anni capì “il potere della tradizione religiosa afro-americana
nello spronare cambiamenti sociali”. Disse: « Fu a causa di queste nuove
comprensioni, cioè che l’impegno religioso non richiedeva di sospendere il
pensiero critico, di smettere di lottare per la giustizia economica o
sociale, o di ritirarmi da quel mondo che conoscevo e amavo, che fui
finalmente capace di camminare nella navata della Trinity United Church of
Christ ed essere battezzato. Fu una scelta consapevole, non una
rivelazione; le domande che mi ponevo non sparirono di colpo. Ma
inginocchiandomi sotto la croce nel South Side di Chicago, sentii lo
spirito di Dio che mi attraeva. Mi piegai alla Sua volontà, e mi dedicai a
scoprire la Sua verità. »
Elvis Presley il più famoso cantante bianco dalla voce nera americano
crebbe in mezzo ai neri e grazie anche a loro scaturì in lui sin da piccolo
la passione per la musica gospel e la sua idea che tutti gli uomini sono
uguali davanti a Dio indipendentemente dal colore della pelle. Elvis ebbe
tanti amici neri nella sua lunga carriera e non molti sanno che non poche
volte aiutò per quanto gli fosse possibile artisti e amici neri caduti in
disgrazia e povertà.
Elvis Presley e Barack Obama hanno molte cose in comune e sono sicuro che
se Elvis fosse ancora vivo gli avrebbe dedicato “If I Can Dream” una
canzone che Elvis cantò nel 1968 contraddicendo alle imposizioni del suo
manager che voleva impedirgli di cavalcare l´onda della ribellione e del
cambiamento sociale di quegli anni.
Obama nel suo discorso di qualche giorno fa, dopo la vittoria su McCain, ha
raccontato di una donna nera di 106 anni che nella sua lunga vita ha visto
di tutto depressione, guerra, razzismo e in un epoca come la sua dove la
voce delle donne era ignorata lei si è alzata in piedi ed ha chiesto di
votare esclamando la frase: “Yes, we can!”
Io non so con certezza se questo nuovo e giovane presidente riuscirà
nell´intento di ridare dignità e sicurezza al popolo americano, in
particolare agli strati sociali più degradati, togliendo ricchezza a chi ne
ha in abbondanza, ma di sicuro è un uomo come tanti che si è fatto da solo
e che crede nello sviluppo umano a tutti i livelli ed è per questo che
tramite Elvis Presley gli dedico questa canzone:
If I Can Dream (Se posso sognare)
Da qualche parte devono esserci luci ardenti più luminose
Destinate ad essere uccelli che volano più in alto in un cielo più blu
Se posso sognare un mondo migliore
Dove tutti i miei fratelli camminano mano nella mano
Dimmi perché, oh perché, oh perché il mio sogno non si può avverare, oh
perchè
Ci potrà essere pace e comprensione un giorno
Forti venti di speranza che soffieranno via
Ogni dubbio e timore
Se posso sognare un sole più caldo
Dove la speranza continua a splendere su ognuno
Dimmi perché, oh perché, oh perché questo sole non appare
Siamo smarriti in una nuvola
Colma di pioggia
Siamo intrappolati in un mondo
Agitato dal dolore
Ma finchè un uomo
Avrà la forza di sognare
Potrà redimere la sua anima e volare
Nel profondo del mio cuore c´è un fremente dubbio
Eppure sono sicuro che in qualche modo la risposta arriverà
Là fuori nel buio c´è una candela che mi chiama
Finchè potrò pensare, finchè potrò parlare
Finchè potrò stare in piedi, finchè potrò camminare
Finchè potrò sognare, per favore lascia che il mio sogno
Si avveri, adesso
Lascia che si avveri adesso
Oh sì
Pubblicato da Paolo Esposito
Ansa - da 3 ore 4 minuti
2008-11-12 17:07
ARETHA FRANKLIN MIGLIOR CANTANTE ROCK DELLA STORIA
ROMA - Era già considerata la Regina del Soul, ma da oggi Aretha Franklin è stata scelta anche come la migliore cantante Rock della storia. A rivelarlo è un sondaggio della rivista Rolling Stone - a cui hanno partecipato musicisti, produttori, gli stessi editori della rivista e molti esperti del settore - che sarà pubblicato nel numero in uscita negli Usa venerdì prossimo.
La Franklin ha preceduto in classifica altri 'mostri sacri' della musica: al numero due della classifica del magazine si è piazzato Ray Charles, seguito da Elvis Presley, Sam Cooke e John Lennon, giunto quinto.
Insieme alla Franklin, le uniche star presenti nel sondaggio e ancora in vita sono Bob Dylan, che è arrivato settimo, e Stevie Wonder, nono. Restano invece fuori dalle prime dieci posizioni Paul Mc Cartney, undicesimo, Mick Jagger, sedicesimo, e Michael Jackson, venticinquesimo della lista.
gracemonic
12-11-2008, 18:21
Ansa - da 3 ore 4 minuti
2008-11-12 17:07
ARETHA FRANKLIN MIGLIOR CANTANTE ROCK DELLA STORIA
ROMA - Era già considerata la Regina del Soul, ma da oggi Aretha Franklin è stata scelta anche come la migliore cantante Rock della storia. A rivelarlo è un sondaggio della rivista Rolling Stone - a cui hanno partecipato musicisti, produttori, gli stessi editori della rivista e molti esperti del settore - che sarà pubblicato nel numero in uscita negli Usa venerdì prossimo.
La Franklin ha preceduto in classifica altri 'mostri sacri' della musica: al numero due della classifica del magazine si è piazzato Ray Charles, seguito da Elvis Presley, Sam Cooke e John Lennon, giunto quinto.
Insieme alla Franklin, le uniche star presenti nel sondaggio e ancora in vita sono Bob Dylan, che è arrivato settimo, e Stevie Wonder, nono. Restano invece fuori dalle prime dieci posizioni Paul Mc Cartney, undicesimo, Mick Jagger, sedicesimo, e Michael Jackson, venticinquesimo della lista.
Honey Aretha Franklin
-0t6uD9I7Ks&feature
Grazie Carmen , spero che ti piaccia questo video per illustrare il tuo articolo:-+
:-bac
Ansa - da 3 ore 4 minuti
2008-11-12 17:07
ARETHA FRANKLIN MIGLIOR CANTANTE ROCK DELLA STORIA
ROMA - Era già considerata la Regina del Soul, ma da oggi Aretha Franklin è stata scelta anche come la migliore cantante Rock della storia. A rivelarlo è un sondaggio della rivista Rolling Stone - a cui hanno partecipato musicisti, produttori, gli stessi editori della rivista e molti esperti del settore - che sarà pubblicato nel numero in uscita negli Usa venerdì prossimo.
La Franklin ha preceduto in classifica altri 'mostri sacri' della musica: al numero due della classifica del magazine si è piazzato Ray Charles, seguito da Elvis Presley, Sam Cooke e John Lennon, giunto quinto.
Insieme alla Franklin, le uniche star presenti nel sondaggio e ancora in vita sono Bob Dylan, che è arrivato settimo, e Stevie Wonder, nono. Restano invece fuori dalle prime dieci posizioni Paul Mc Cartney, undicesimo, Mick Jagger, sedicesimo, e Michael Jackson, venticinquesimo della lista.
Perdonate la mia ignoranza, probabilmente qualcuno si scandalizzerà della mia domanda :-+........ ma cosa c'entra Aretha Franklin con il rock???
A me risulta che sia sempre stata la regina del soul, del gospel e del R&B!
Sarà che sono rimasta legata a certi schemi musicali (non conosco quelli "moderni") ma io identifico con il termine "rock" un certo tipo di musica e personalmente non inserisco Aretha Franklin, che peraltro considero fantastica!!
C'è qualcuno a cui va di spiegarmi questa cosa??? Grazie :-brav
guitarman
13-11-2008, 07:29
siamo alla frutta.
lei è bravissima ma c'è un mare davanti nel dire ke è la regina del rock.
qui c'è ignoranza pura xkè la franklin col rock nn centra una mazza di niente.
sto sondaggio è stato fatto proprio con i piedi.
Ansa - da 3 ore 4 minuti
2008-11-12 17:07
ARETHA FRANKLIN MIGLIOR CANTANTE ROCK DELLA STORIA
ROMA - Era già considerata la Regina del Soul, ma da oggi Aretha Franklin è stata scelta anche come la migliore cantante Rock della storia. A rivelarlo è un sondaggio della rivista Rolling Stone - a cui hanno partecipato musicisti, produttori, gli stessi editori della rivista e molti esperti del settore - che sarà pubblicato nel numero in uscita negli Usa venerdì prossimo.
La Franklin ha preceduto in classifica altri 'mostri sacri' della musica: al numero due della classifica del magazine si è piazzato Ray Charles, seguito da Elvis Presley, Sam Cooke e John Lennon, giunto quinto.
Insieme alla Franklin, le uniche star presenti nel sondaggio e ancora in vita sono Bob Dylan, che è arrivato settimo, e Stevie Wonder, nono. Restano invece fuori dalle prime dieci posizioni Paul Mc Cartney, undicesimo, Mick Jagger, sedicesimo, e Michael Jackson, venticinquesimo della lista.
Forse bisognerebbe girare la domanda agli esperti del settore......secondo me ......noi possiamo solamente illazionare!!!!:):):):)
siamo alla frutta.
lei è bravissima ma c'è un mare davanti nel dire ke è la regina del rock.
qui c'è ignoranza pura xkè la franklin col rock nn centra una mazza di niente.
sto sondaggio è stato fatto proprio con i piedi.
Allora la mia domanda non era così inopportuna e ignorante????
Forse bisognerebbe girare la domanda agli esperti del settore......secondo me ......noi possiamo solamente illazionare!!!!:):):):)
Visto che, in questo caso, ci sono le basi per un'argomentazione, non è illazionare:):):), ma semplicemente chiedere a chi ne sa più di me, per uno scambio di opinioni. :-rock:-rock
guitarman
13-11-2008, 08:58
è come dire che mino reitano (scusa il paragone aretha ) visto ke aprì il concerto in italia dei beatles è il re della musica beat...
Visto che, in questo caso, ci sono le basi per un'argomentazione, non è illazionare:):):), ma semplicemente chiedere a chi ne sa più di me, per uno scambio di opinioni. :-rock:-rock
Hurt, non voglio fare nessuna polemica a riguardo.....voglio semplicemente dire che poichè gli esperti non hanno ancora espresso le motivazioni del loro giudizio, è inutile adesso dare dei giudizi nostri gratuti.......io aspetterò l'uscita della rivista Rolling Stones per leggerlo e capire poi darò un mio parere su questo articolo.........spero di essere letta in maniera assolutamente pacifica.....!!!!!!!!:-rock
Beyonce, omaggio ad Etta James nella colonna sonora di Cadillac Records
http://www.fullsong.it/uploads/News/beyoncesmall.jpg
Dal Mondo - 12 novembre 2008
La popstar statunitense presente nel film e nel suo accompagnamento musicale.
Farà il suo debutto nei cinema d'oltreoceano il prossimo 5 Dicembre la pellicola, biografia in movimento della Chess Records, etichetta discografica di Chicago che negli anni '50 e '60 conobbe un florido periodo di successi grazie agli artisti arruolati nelle proprie file: il musicista blues Muddy Waters, il chitarrista e cantautore Chuck Berry e la star del soul Etta James.
E' proprio il ruolo di quest'ultima leggenda mondiale ad essere stato affidato a Beyonce, ex Destiny's Child e attualmente famosa cantante solista (tra gli hit singles sfornati dalla cantante vi sono Crazy in love, Baby Boy, Irrepleaceable e Beatiful liar).
"Ho capito che Etta era una donna talmente dinamica, verace e forte da poter risultare un rischio indossare i suoi panni sul grande schermo", ha confessato la 27enne star, aggiungendo orgogliosamente che "questa esperienza mi ha rafforzato, dandomi più sicurezza e voglia di esplorare di più i miei orizzonti musicali".
In seguito all'importanza della parte recitata dalla Knowles nel film, la canzone che trainerà la colonna sonora - nelle radio e nelle classifiche - sarà il remaxe da lei registrato del celebre brano dell'icona americana, At last, il quale verrà incluso nel relativo cd dedicato alle canzoni inserite nella pellicola e in pubblicazione per il prossimo 2 Dicembre.
Il progetto giungerà nei negozi in due versioni: quella standard conterrà un solo disco, mentre un packaging speciale avrà al suo interno ben 2 cd.
In totale sono 5 i pezzi incisi da Beyonce per questa soundtrack, in aggiunta ad altre tracce cantante dagli altri protagonisti di Cadillac Records, tra cui Columbus Short nella parte di Little Water e Mos Def in quella di Chuck Berry.
Nella tracklist del doppio album figurano anche canzoni di altri artisti come Raphael Saadiq, Mary Mary, Elvis Presley e Solange Knowles, sorella minore della popstar attrice del film.
Una piacevole sorpresa dovrebbe riservare la performance cinematografica di Beyonce Knowles, stando all'entuasiastico commento di Andrew Lack, presidente della Sony Bmg Music Entertaiment, nonchè produttore del progetto in collaborazione con Sophia Sondervan, boss esecutivo della Sony Bmg Films: "La gente rimarrà stupita dal fatto che un personaggio glamour come Beyonce abbia accettato di calarsi nei panni di una persona che ha passato tragici momenti di vita, come ad esempio l'uso di eroina", restando convinto del fatto che "questa è una Beyonce che - credo - nessuno ha mai visto prima d'ora".
La popolarità e la versatilità di questa giovane, ma già ben quotata, popstar assicureranno un buon successo al botteghino nei prossimi mesi.
Fonte: Billboard
Perdonate la mia ignoranza, probabilmente qualcuno si scandalizzerà della mia domanda :-+........ ma cosa c'entra Aretha Franklin con il rock???
A me risulta che sia sempre stata la regina del soul, del gospel e del R&B!
Sarà che sono rimasta legata a certi schemi musicali (non conosco quelli "moderni") ma io identifico con il termine "rock" un certo tipo di musica e personalmente non inserisco Aretha Franklin, che peraltro considero fantastica!!
C'è qualcuno a cui va di spiegarmi questa cosa??? Grazie :-brav
Hurt, pure io ieri quando ho letto l'articolo ho avuto dubbi...ma non ho chiesto perchè, non ascoltando Aretha Frankling e quindi non conoscendone l'intero repertorio, ho pensato che fosse una mia lacuna in materia.
Mi sembra invece di capire che i miei dubbi erano giustificati....
E meno male che sono stati gli esperti a decretarla al 1° posto :-fis :)...
Come dice Enzo, siamo alla frutta...anzi, all'amaro, al caffè e stiamo pure uscendo dal ristorante!!! :-px
LISA
dalla rivista Rolling stone:
Chi è il miglior cantante di sempre?
RS USA stila la lista dei 100 migliori vocalist di tutti i tempi
12.11.2008
Sappiamo che le classifiche vi piacciono tanto e ogni volta che ne pubblichiamo una si scatenano una ridda di vostri commenti sul blog che noi amiamo tanto leggere. Quindi non potevamo lasciarci sfuggire l'occasione di proporvi l'ultima (in ordine di tempo) classifica speciale stilata dai nostri cugini americani. Stavolta Rolling Stone USA ha voluto decretare i 100 migliori cantanti di tutti i tempi. Qui sotto potete leggere la top ten, mentre qui (http://www.rollingstone.com/news/coverstory/24161972/page/1) trovate la lista completa.
1 Aretha Franklin
2 Ray Charles
3 Elvis Presley
4 Sam Cooke
5 John Lennon
6 Marvin Gaye
7 Bob Dylan
8 Otis Redding
9 Stevie Wonder
10 James Brown
N.B.: per ognuno dei cantanti in top ten RS ha fatto scrivere la rispettiva scheda a una star della musica. Per esempio, il profilo di Aretha Franklin è stato scritto da Mary J Blige, quello di Elvis Presley da Robert Plant, quello di Bob Dylan da Bono, quello di James Brown da Iggy Pop e così via. E ora scatenatevi e diteci chi secondo voi manca in questa classifica!
1 | Aretha Franklin
by Mary J. Blige
Photo: Goodwin/Redferns/Retna
Born
March 25th, 1942
Key Tracks
"(You Make Me Feel Like) A Natural Woman," "Respect," "I Never Loved a Man (The Way I Love You)," "Think," "Chain of Fools"
Influenced
Whitney Houston, Alicia Keys, Aaron Neville, Annie Lennox
You know a force from heaven. You know something that God made. And Aretha is a gift from God. When it comes to expressing yourself through song, there is no one who can touch her. She is the reason why women want to sing.
Aretha has everything — the power, the technique. She is honest with everything she says. Everything she's thinking or dealing with is all in the music, from "Chain of Fools" to "Respect" to her live performances. And she has total confidence; she does not waver at all. I think her gospel base brings that confidence, because in gospel they do not play around — they're all about chops, who has the vocal runs. This is no game to her.
As a child, I used to listen to Aretha's music because my mom played "Do Right Woman" and "Ain't No Way" every single day. I would see my mother cry when she listened to those songs, and I'd cry too. Then I discovered her on my own with the Sparkle soundtrack. I must have played "Giving Him Something He Can Feel" 30 times in a row; eventually, I connected the dots to that voice my mom was listening to.
Even the way she pronounces words is amazing: In "Giving Him Something He Can Feel," when she sings, "Many say that I'm too young" — the way she says "I'm," you can almost see her saying it, like she's all in your face, but you're still right with her. You can really visualize her hands when she sings, "You're tying both of my hands," on "Ain't No Way" — it's the powerful way she hits the word "both."
When you watch her work, you can see why Aretha is who she is. When we did the song "Don't Waste Your Time" on my album Mary, she just went in there and ate that record like Pac-Man. She could be doing a church vocal run, and it would turn into some jazz-space thing, something I never encountered before. You'd say, "Where did that come from? Where did she find that note?"
It's beautiful to see, because it helps people with a lack of confidence in their ability, like myself. I look at her and think, "I need a piece of that. Whatever that is."
3 | Elvis Presley
by Robert Plant
Photo: Time & Life Pictures/Getty
Born
January 8th, 1935 (died August 16th, 1977)
Key Tracks
"Mystery Train," "Hound Dog," "Suspicious Minds"
Influenced
Bono, Bruce Springsteen
There is a difference between people who sing and those who take that voice to another, otherworldly place, who create a euphoria within themselves. It's transfiguration. I know about that. And having met Elvis, I know he was a transformer.
The first Elvis song I heard was "Hound Dog." I wasn't equipped with any of the knowledge I have now, about the Big Mama Thornton version or where all that swing was coming from. I just heard this voice, and it was absolutely, totally in its own place. The voice was confident, insinuating and taking no prisoners. He had those great whoops and diving moments, those sustains that swoop down to the note like a bird of prey. I took all that in. You can hear that all over Led Zeppelin.
When I met Elvis with Zeppelin, after one of his concerts in the early Seventies, I sized him up. He wasn't quite as tall as me. But he had a singer's build. He had a good chest — that resonator. And he was driven. "Anyway You Want Me" is one of the most moving vocal performances I've ever heard. There is no touching "Jailhouse Rock" and the stuff recorded at the King Creole sessions. I can study the Sun sessions as a middle-aged guy looking back at a bloke's career and go, "Wow, what a great way to start." But I liked the modernity of the RCA stuff. "I Need Your Love Tonight" and "A Big Hunk o' Love" were so powerful — those sessions sounded like the greatest place to be on the planet.
At that meeting, Jimmy Page joked with Elvis that we never soundchecked — but if we did, all I wanted to do was sing Elvis songs. Elvis thought that was funny and asked me, "Which songs do you sing?" I told him I liked the ones with all the moods, like that great country song "Love Me" — "Treat me like a fool/Treat me mean and cruel/But love me." So when we were leaving, after a most illuminating and funny 90 minutes with the guy, I was walking down the corridor. He swung 'round the door frame, looking quite pleased with himself, and started singing that song: "Treat me like a fool. . . ." I turned around and did Elvis right back at him. We stood there, singing to each other.
By then, because of the forces around him, it was difficult for him to stretch out with more contemporary songwriters. When he died, he was 42. I'm 18 years older than that now. But he didn't have many fresh liaisons to draw on — his old pals weren't going to bring him the new gospel. I know he wanted to express more. But what he did was he made it possible for me, as a singer, to become otherworldly
guitarman
17-11-2008, 09:33
bèh,che robert plant scrivi di elvis nn può che far piacere a tutti!!! sono contento abbia scritto lui x elvis!
per me Elvis Presley è e rimarrà sempre il numero uno.....:-ge
Aretha Franklin è la piu' grande voce di tutti i tempi per Rolling Stone
di Paolo Ansali (paoloansali@yahoo.it)
Secondo la classifica stilata dalla rivista Rolling Stone e' Aretha Franklin la piu' grande cantante e voce di tutti i tempi. Al secondo posto Ray Charles e al terzo Elvis Presley.
http://www.musicalnews.com/img_art/17112008122442.jpgSecondo la classifica stilata dalla rivista Rolling Stone è Aretha Franklin la piu' grande cantante e voce di tutti i tempi. Al secondo posto Ray Charles e al terzo Elvis Presley. La prestigiosa giuria includeva nomi che andavano da Bruce Springsteen a Alicia Keyes.
Secondo la classifica stilata dalla rivista Rolling Stone e' Aretha Franklin la piu' grande cantante di tutti i tempi. La 66enne regina del soul, nata il 25 aprile del '42 a Memphis, la cui splendida voce è legata a indimenticabili classici da "Think" a "I Say a little prayer" e "Chain of fools", ha stravinto la classifica, superando anche Ray Charles e Elvis Presley che la precedono. L'estate scorsa la prestigiosa rivista americana ha interpellato per questo moltissimi artisti, da Bruce Springsteen a Alicia Keyes, ed ora pubblica l'elenco dei cento migliori. Tra i primi dieci ci sono grandi soul singer come Marvin Gaye e Otis Redding, un solo artista inglese, John Lennon.
I primi dieci sono: 1 Aretha Franklin; 2 Ray Charles; 3 Elvis Presley; 4 Sam Cooke; 5 John Lennon; 6 Marvin Gaye; 7 Bob Dylan; 8 Otis Redding; 9 Stevie Wonder e 10 James Brown.
Ho letto l'articolo ieri ho preferito non postarlo,le preferenze erano del tipo: "Ho votato per la Franklin in quanto donna, e volevo che fosse una donna a vincere".
Come ho sempre sostenuto, i giornalisti quando non sanno cosa fare dovrebbero lavorare sul serio.
Anche perchè, ho pensato oggi, come si può fare il confronto fra voci maschili e quelle femminili?
Ho letto l'articolo ieri ho preferito non postarlo,le preferenze erano del tipo: "Ho votato per la Franklin in quanto donna, e volevo che fosse una donna a vincere".
Come ho sempre sostenuto, i giornalisti quando non sanno cosa fare dovrebbero lavorare sul serio.
http://www.ilmessaggero.it/img/logo_msgr_testata.gif (http://www.ilmessaggero.it/home_page.php)
di Marco Molendini
ROMA (16 novembre) - Non sono molti i dubbi sul fatto che Aretha Franklin sia stata la più straordinaria voce apparsa sulla scena del rock e del soul: per qualità naturali, per capacità tecniche oltre che emotive. Un fenomeno assoluto.
Ora, a sanzionare questa supremazia, c’è un ampio e qualificato sondaggio messo in piedi da una delle più prestigiose riviste musicali, l’edizione americana di Rolling Stone che ha messo in piedi un articolato sondaggio che mette in fila i primi cento cantanti a giudizio di un gruppo qualificatissimo di esperti che va da alcune grandi star della musica come Bruce Springsteen, Rod Stewart, Justin Timberlake, George Michael, Keith Richards, Carlos Santana, B.B.King, Lenny Kravitz, Billy Joel, Ringo Star e via dicendo a dirigenti discografici, produttori, giornalisti (in tutto 176 votanti). Insomma un sondaggio qualificato, pertanto attendibile e, per una volta, condivisibile in buona parte.
Di sondaggi di questo genere ne sono stati fatti spesso, a volte strampalati, altre dettati da meri interessi promozionali, altri ancora caratterizzati da insipienza. Stavolta la lista è lunga ed è anche attendibile. Unico neo l’aver voluto catalogare il tutto come una sorta di rock parade, quando molti dei prescelti sono cantanti soul, blues o rhythm ’n’ blues (dodici black star nei primi venti posti) e, a questo punto, visto che le pareti fra i vari generi musicali oggi sono praticamente crollate stona l’assenza di artisti della world music o l’aver ignorato il patrimonio del jazz. Altra magagna l’assoluto, anzi il totale, disinteresse per tutto ciò che non appartiene alla cultura anglosassone. Peccato.
Sulla vittoria di Aretha c’è poco da discutere, comunque: straordinaria interprete di successi come Respect, A natural woman, Think, la cui fama è stata solo arrestata dalla sua invincibile fobia per l’aereo che ne ha limitato fortemente l’attività live (qualche tempo fa ci fu un impresario che la convinse a seguire dei corsi per vincere quella paura: evidentemente l’esperimento è fallito).
Al secondo posto c’è un altro fuoriclasse indiscutibile come Ray Charles (e bastano la sua Georgia o il suo sibilo in I got a woman per giudicare la sua potente maestria). The King Elvis è solo terzo, ma come biasimare la scelta di fronte a tali fuoriclasse? I primi sei sono tutti personaggi scomparsi da tempo (quarto è Sam Cooke, quinto è John Lennon e sesto Marvin Gaye).
Il primo vivo è Bob Dylan che, al settimo posto, precede un altro artista ancora in attività come Stevie Wonder (fra di loro c’è il magico Otis Redding di (Sittin’ on) The dock of the bay. E decimo è un altro re, quello del soul: James Brown. L’altro Beatle Paul McCartney è undicesimo. Mick Jagger è solamente sedicesimo, davanti a Tina Turner, a Freddy Mercury e a Bob Marley, il re del reagge.
Non c’è dubbio che nelle scelte pesi in qualche caso non solo il fatto puramente vocale, ma anche la suggestione del personaggio, vale questo a spiegare la posizione di John Lennon o di Bob Dylan, strepitosi artisti ma che vocalmente certo non avrebbero potuto competere con la potenza di un Freddy Mercury (ma Bono, spiegando nella rivista, cosa rappresenta per lui Dylan spiega: «Ha cambiato il modo di cantare la musica popolare, senza di lui sarebbe difficile immaginare Tom Waits, Bruce Springsteen, Eddie Vedder, Kurt Cobain»). E la vocina di Michael Jackson? È al venticinquesimo posto e precede di tre posizioni una celebrata regina come Janis Joplin.
Prince è trentesimo e Bono trentaduesimo (forse avrebbe meritato una valutazione superiore). Whitney Houston, la prima Whitney aveva una voce strepitosa, paga il peso delle sue sconsideratezze e il conseguente stop alla sua carriera (è numero 34). Comunque precede Bruce Springsteen (36mo). Scendendo nella classifica ecco Kurt Cobain al 45, Jim Morrison al 47, Brian Wilson dei Beach Boys al 52, Eric Burdon degli Animals al 57, Rod Stewart al 59, Maria Carey al 79, Tom Waits all’82, Annie Lennox al 93, Joe Cocker al 97 e Mary J.Blige al 100 che si rifà cantando le lodi di Aretha «la mia maestra».
La top ten delle cospirazioni
http://www.lastampa.it/redazione/cmssezioni/esteri/200811images/diana01g.jpg
Lady Diana
http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
Da Elvis a Diana le teorie più bizzarre
LONDRA
L’omicidio di Kennedy, l’11settembre, la morte di Diana: sul web si moltiplicano le teorie su possibili complotti organizzati da governi e associazioni. La domanda a cui bisogna dare una risposta è una sola: si tratta di disastri, catastrofi naturali o cospirazioni? Per i “complottisti”, così vengono chiamati gli amanti delle tesi più bizzarre, i settori in cui si può applicare la “teoria del complotto” sono i più svariati.
Secondo gli psicologi queste tesi interessano l’immaginazione collettiva , cercando di chiarire, ma solo in apparenza, episodi difficili da spiegare. Il Telegraph ha stilato la top 30 delle teorie più gettonate, dalle più credibili a quelle più inverosimili. Nella lista compaiono diverse morti illustri. L’incidente d’auto in cui ha perso la vita Lady D. è ancora oggetto di lunghe discussioni. Secondo le indagini non si tratta di un complotto, ma di una fatalità. Il padre di Dodi Al Fayed però non si è mai arreso, per lui suo figlio e Diana sono stati uccisi. Per la monarchia inglese era impensabile che la madre del futuro re d’Inghilterra sposasse un mussulmano, da cui pare, sempre secondo il magnate di Harrods, aspettasse anche un figlio.
Tra i personaggi vip menzionati spiccano i nomi di Paul McCartney e Elvis Presley. Il re del rock, infatti, sarebbe ancora vivo. Dopo una serie di prove e controprove ancora oggi non è chiaro se il cantante si goda la vecchiaia su un’isola tropicale o meno. Invece, secondo un'altra leggenda metropolitana, Paul McCartney avrebbe perso la vita in un incidente stradale del 1966. L'attuale "Paul" sarebbe dunque un sosia. Non bisogna poi dimenticare le teorie "scientifiche". Il virus dell'Hiv sarebbe stato creato in laboratorio e l'Haarp sarebbe un'arma segreta in grado di abbattere aerei e missili o addirittura causare terremoti.
Dopo avere parlato per anni del controverso sbarco sulla Luna, negli ultimi tempi tra i complottisti non si discute d'altro che dell'11 settembre. Molto dura la tesi secondo cui sarebbe stato lo stesso governo americano a provocare la strage sulle Torri Gemelle.
Da LASTAMPA.it
Ciclicamente escono queste notizie,probabilmente hanno una scadenza come gli alimenti.
http://www.allaradio.org/utili/thumbnail.aspx?w=200&fn=l&img=/public/foto/news_6107.jpg
La stella di Elvis Presley, una delle figure più influenti della musica e della cultura pop, torna oggi a brillare grazie ad una nuova pietra miliare nella sua fortunatissima carriera discografica.
A trentun’anni dalla sua prematura scomparsa, sarà finalmente pubblicato “Re:Versions”, il primo e attesissimo LP di remix di Elvis Presley. L’album, pubblicato con l’approvazione e il supporto della Elvis Presley Estate e recante i marchi esclusivi “Official Elvis Presley’s Signature Product” e “Graceland”, contiene 11 hit remixate dal DJ e produttore Spankox che di recente ha riportato Elvis al vertice di molte classifiche europee grazie al suo remix di “Baby Let’s Play House”, brano che apre questo nuovo album.
Dopo il successo planetario riscosso dai singoli “A Little Less Conversation” (2002) firmata Elvis vs JXL e da “Rubberneckin’” (2003) di Elvis vs Oakenfold, finalmente un nuovo album con la straordinaria voce di Elvis. “Re:Versions” di Elvis Presley vs Spankox, già pubblicato da Sony-BMG nel Regno Unito, è in uscita per edel in Italia e per Warner Music in Germania, Austria e Svizzera il prossimo 5 dicembre 2008 mentre è prevista per gennaio la pubblicazione in tutti gli altri Paesi, compresi gli Stati Uniti. La tracklist include fra gli altri classici come “Don’t Be Cruel”, “Jailhouse Rock”, “That’s All Right” e il secondo singolo estratto “Blue Moon of Kentucky”.
Il progetto va oltre il semplice re-missaggio dei brani: tutti i pezzi sono stati riarrangiati e lavorati con la tecnologia più avanzata ma nel rispetto delle sonorità e dei groove originali della musica di Elvis. Il risultato è una rilettura senza precedenti delle grandi hit del Re del rock ‘n’ roll: “Elvis come non l’avete mai sentito”.
Mike Stoller, uno dei più importanti produttori della musica pop degli anni Cinquanta e Sessanta e co-autore di Jailhouse Rock e tante altre hit del rocker di Memphis ha dichiarato: “All’inizio pensavo fosse una specie di scherzo, ma quando ho ascoltato l’album ho scoperto che “Re:Versions” è un disco eccellente; un tributo ultra-contemporaneo ad Elvis Presley da parte di Elvis in persona! Adoro la “Re:Version” di “Jailhouse Rock”, la canzone che io e Jerry Leiber abbiamo scritto e prodotto per Elvis nel 1957. Questo album è veramente eccezionale”.
“Ogni volta che le registrazioni originali di Elvis vengono maneggiate ci assicuriamo che la nuova ‘veste’ dei brani sia quella giusta. Elvis è stato un pioniere che ha abbattuto schemi e barriere con la sua musica: questo album di remix fa la stessa cosa attraverso un approccio innovativo alla sua musica” ha dichiarato Jack Soden, CEO di Elvis Presley Enterprises.
“Elvis ha da sempre ispirato creatività in altri musicisti e artisti; questo progetto di remix è un grande esempio dell’influenza di Elvis sulla musica di oggi. Ascoltando queste nuove versioni, l’essenza delle registrazioni originali è intatta ma il valore apportato dalla produzione ‘contemporanea’ conferisce ai brani un sound nuovo” ha commentato Tony Yoken, Format Manager e DJ di SIRIUS Elvis Radio.
Conosciuto per le sue mosse provocatorie sul palco, Elvis dichiarò in un’intervista: “Alcune persone tengono il ritmo battendo il piede, altri fanno schioccare le dita, altri ancora oscillano avanti e indietro. Io più o meno faccio tutto ciò contemporaneamente”. Lo stesso spirito eclettico che animava Elvis è presente in “Re:Versions” al quale non è possibile resistere senza ballare sul nuovo beat del Re del Rock ‘n’ Roll.
L’album contiene 11 brani e una traccia bonus con il videoclip del brano “Baby Let’s Play House – (Spankox Re:Version)” e si presenta in un’elegante edizione digipack-cartonato con 24 pagine contenenti una raccolta di fotografie rare della leggenda del rock. “Re:Versions” permetterà ai fan di vecchia data di riscoprire la musica di Elvis in una nuova veste e allo stesso tempo regalerà ad una nuova generazione di fan il mito intramontabile nel modo più inaspettato, fascinoso e irresistibile.
Spankox (il cui vero nome è Agostino Carollo) è un dj/produttore/compositore di musica elettronica progressive di Trento che ha recentemente composto e prodotto il classico “To The Club” e vanta eccellenti esperienze nel campo del remix per artisti come Roxette, Snap! e Vasco Rossi fra gli altri. L’uscita di questa rilettura della musica di Elvis Presley, realizzata con la collaborazione del fidato Highpass, segna un importante traguardo essendo il primo album nella storia dell’artista americano ad essere stato remixato da un dj/artista contemporaneo e ad essere lanciato sul mercato discografico mondiale.
Spankox ha costruito la propria reputazione nel mondo come eccellente compositore, dj e produttore grazie a numerose hit firmate con diversi pseudonimi. Tra queste vi sono “Love Song”, come X-Treme, al numero 1 delle classifiche europee nel 1999 (nota anche nella versione cover di Right Said Fred - Top 20 in Germania nel 2002), “Open Up Your Mind” e “Fly Away (Bye Bye)” come Eyes Cream, arrivate al n°1 della classifica Billboard USA Club Chart nel 2000, “Put On Your Red Shoes” (Top 20 in Germania, Italia e Svezia nel 2002) e “Tell Me Where You Are” come Ago. “To The Club” è stato qualche anno fa un inno per le discoteche e i club di tutto il mondo e ha introdotto il sound e il nome di Spankox sulla scena internazionale. Oggi il dj/produttore/compositore di Trento è ospite fisso alle console dei migliori club del mondo. Di recente è stato invitato a prendere parte alla tappa milanese dell’Elvis Tour 2008 per uno show che prevedeva, oltre al suo dj set, l’esibizione dei musicisti storicamente al fianco di Elvis Presley come TCB Band, The Imperials, The Sweet Inspirations e Joe Guercio & His Orchestra.
“Remissare Elvis è un sogno divenuto realtà – ha detto Spankox – poichè la sua musica ha costituito la mia più grande ispirazione. Produrre questo album è stato come essere in studio con lui. Volevo anche far sì che suonasse bene anche ai suoi fan, perchè so che la sua musica per loro è sacra, proprio come lo è per me.”
Fra gli eventi che hanno anticipato questa importante uscita, quest’estate Spankox è stato invitato a Memphis dalla Elvis Estate fra gli ospiti principali della Elvis Week, durante la quale ha presentato l’album di fronte a migliaia di fan della rockstar. Spankox è stato anche ospite della conferenza Elvis Insiders al Cannon Center e ha firmato autografi per il pubblico al fianco dei leggendari Mike Stoller, DJ Fontana (il batterista di Elvis) e The Imperials. Ha concluso la sua partecipazione alle celebrazioni con un dj set su Elvis Radio in diretta dalla Graceland Plaza su Sirius.
ELVIS PRESLEY VS SPANKOX “RE:VERSIONS”
TRACKLISTING:
1. Baby Let's Play House (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
2. Don't Be Cruel (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
3. (Let Me Be Your) Teddy Bear (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
4. Jailhouse Rock (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
5. All Shook Up (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
6. Blue Moon Of Kentucky (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
7. Heartbreak Hotel (Spankox Re:Version - Ago Radio Edit)
8. Too Much (Spankox Re:Version - Highpass Album Cut)
9. Just Because (Spankox Re:Version - Eyes Cream 3AM Short Mix)
10. You're A Heartbreaker (Spankox Re:Version - Highpass Radio Edit)
11. That's All Right - (Spankox Re:Version - X-Treme Edit)
BONUS VIDEOCLIP (PC/MAC/iPod)
12. Baby Let’s Play House (Spankox Re:Version)
http://www.allaradio.org/rubriche/news/elvis_presley_reversions_il_primo_remix_ufficiale_ 6107
La storia del Rock a fumetti
Raccontare l'evoluzione del rock attraverso il fumetto è la nuova sfida di Herve' Bourhis autore de "Il piccolo libro rock". Si tratta di un'enciclopedia tascabile, in formato 45 giri con anche il buco nel mezzo, provvista di tavole con illustrazioni colorate in cui oltre a riportare la storia dei grandi miti del rock si rivelano tante curiosità e anedotti che in cinquat'anni di musica hanno colorato la scena insieme a Elvis Presley, Bruce Springsteen, Madonna, Clash, Sex Pistols, Rolling Stones, Prince e Alice Cooper, solo per citarne alcuni. Un libro interessante e assolutamente accattivante che racconta nascita ed evoluzione di un genere musicale nato negli Stati Uniti negli anni cinquanta e in seguito diffusosi rapidamente in tutto il mondo: “Il Piccolo Libro Rock” edito da Cooper, in vendita a 18 euro, sarà un percorso divertente per tutti e soprattutto una buona idea per un regalo a Natale.
"Il piccolo libro rock". La musica rock raccontata a fumetti
I fumetti sono sicuramente evocativi e coinvolgenti, se non altro per quella sottile patina di surreale con cui riescono a descrivere i contorni della realtà. Il connubio tra rock e fumetti non è certo nuovo. Due mondi che in fatto di surreale hanno molto da dirsi e che adesso entrano nuovamente in contatto grazie a ‘Il piccolo libro rock’. Hervé Bourhis, autore della pubblicazione, racconta nelle pagine del suo libro la storia di un genere musicale che ha appena compiuto mezzo secolo di età.
Il rock invecchia senza mai invecchiare. La sua capacità di rigenerarsi è assolutamente unica. Questa nuova iniziativa editoriale promette da dare nuovo sfogo alle energie del rock, fornendo a tutti i musicista operanti in questo genere nuove possibilità di ispirazione ed a tutti i comuni lettori uno strumento per una lettura più approfondita del loro genere musicale preferito. L’uso del fumetto come artificio letterario rende la lettura snella, informale e rapida.
Tutto ha inizio nel 1951, quando il dj Alan Freed lanciò la sua trasmissione “Moondog Rock and Roll Party” all’interno della quale Ike Turner cantò “Rocket 88”, definito il primo pezzo rock della storia. Il libro ha il formato di un 45 giri. Tante le curiosità affrontate nelle pagine del libro: dalla duckwalk (passo dell'anatra) di Chuck Berry agli occhiali manifestamente da miope di Buddy Holly. Un percorso non riassumibile fra i grandi miti del rock da Elvis a Madonna, da Bruce Springsteen ai Rolling Stones, passando per i Clash, i Sex Pistols, Alice Cooper e Prince.
http://pittsburghdish.typepad.com/photos/uncategorized/cartoon_1.jpg (http://www.rockblog.vascofanclubsl.com/2008/12/01/enciclopedia-rock-a-fumetti/)
Herve’ Bourhis e’ l’autore de ‘Il piccolo libro rock‘ in cui racconta la storia di un genere musicale che ha appena compiuto mezzo secolo.Un’enciclopedia a fumetti con tante curiosita’ dalla duckwalk (passo dell’anatra) di Chuck Berry agli occhiali manifestamente da miope di Buddy Holly. Un percorso non riassumibile fra i grandi miti del rock da Elvis a Madonna, da Bruce Springsteen ai Rolling Stones, passando per i Clash, i Sex Pistols, Alice Cooper e Prince
da Comunità Montana Esino Frasassi
http://www.viveresenigallia.it/upload/2008_12/18864_Mughiniarcevia_thumb.jpg
“Da allora la società divenne più aperta e libera”. Per dirla con le parole di Giampiero Mughini il ’68 fu ‘Sex Revolution’. Una svolta di costume epocale che l’istrionico giornalista e scrittore ha ripercorso nell’omonimo volume, presentato ad Arcevia nel corso dell’ultimo incontro della riuscitissima rassegna ‘Nel cuore del libro…parole d’autore’, ideata dal Sistema Bibliotecario Locale della Comunità Montana Esino-Frasassi.
La sua ironia e le sue provocazioni, la sua mimica inconfondibile e le sue pose inimitabili hanno deliziato la folta platea quanto le sue riflessioni: “La rivoluzione della società venne dalla pillola contraccettiva ma anche dalla ‘500, che ridusse le distanze fra gl’italiani. Come accadde pure nelle Marche, che per la sua gente, il suo cibo e la sua natura sono solito definire l’Eldorado d’Italia”. Brillantemente introdotto da Cecchetelli, direttrice dell’ente promotore dell’evento, dal sindaco Purgatori e dal moderatore Girolimini, Mughini ha rimarcato l’importanza della musica: “La sex rivolution partì dal rock’n’roll di Elvis Presley. La sua figura fu più incisiva di un intellettuale, i suoi ritmi scatenati restituirono dignità ed orgoglio alla fisicità,sino ad allora umiliata, soprattutto nelle donne”.
Sul rapporto tra il ’68 ed il divertimento il suo giudizio è stato critico e netto: “Non fu una passeggiata per Piperno, per chi ‘scoprì’ la prigione o,peggio ancora,perse la vita. Lo è stato semmai per le nuove sensibilità estetiche e culturali, per la libertà sessuale e l’idea rivoluzionaria di un confronto paritario fra i due sessi. I nostalgici, che sostengono tesi opposte, mentono”. Inevitabile il parallelo fra il nostro ’68 ed il maggio francese, che, per motivi di studio, Mughini visse in presa diretta: “Per 3 settimane il paese si fermò. E se , a suo modo, fu un divertimento, il merito fu della polizia francese, composta da specialisti che affrontarono la protesta con lucidità, a differenza di quanto accadde in Italia. Poi, una volta terminata la colazione, come ebbe a dire De Gaulle, il paese tornò alla routine quotidiana con senso di responsabilità”.
Lo stesso principio che, se fosse stato genitore, Mughini avrebbe raccomandato a sua figlia nell’uso del corpo. Che oggi è “così esibito da pin up in bikini o dalle reduci dall’Isola delle nullità per diventare star”. Ma qui, come ha affermato l’ospite-mattatore, si aprirebbe un altro discorso con premesse opposte e riflessioni contraddittorie: furono pregiudizi soltanto quelli verso la fisicità presessantottina oppure sono tornati, sotto mentite spoglie, nei confronti delle “sciacquette” che hanno piena consapevolezza della loro ostentazione corporea ?
2008-12-02 18:57
NINNA NANNA ADDIO
http://www.ansa.it/webimages/upload/medium/18/1228240626006_neonati.jpg
LONDRA - Ninne nanne addio: anziché mettere i bambini a dormire sulle note di canzoni tradizionali, i genitori britannici scelgono di cantare ai loro piccoli ballate pop di Robbie Williams o addirittura pezzi rock dei Guns n' Roses.
Secondo il sondaggio, condotto dal sito Baby Website, il 13% delle 2.000 mamme intervistate considera antiquate e fuori moda vecchie ninne nanne come 'Stella stellina' e nel più dei casi non se ne ricorda le parole.
Per i due terzi di loro, i brani pop e rock che sentono alla radio sono altrettanto efficaci nel far addormentare il loro bambino. In base alle risposte ottenute dalle mamme interpellate, il sito ha pubblicato la sua top ten delle ninne nanne pop. Ed è così che si scopre che il brano più cantato ai bimbi inglesi quando è ora di dormire è 'Patience' dei Take That, seguito da 'Angels' di Robbie Williams al secondo posto e da 'I Kissed a Girl' di Katy Perry, al terzo.
Al quarto posto si trova invece la ballata romantica di James Blunt 'You're Beautiful', seguita da 'Love Me Tender' di Elvis Presley, da 'Beautiful' di Christina Aguilera e da 'Warwick Avenue' di Duffy. Chiudono la classifica 'Sweet Child O'Mine' dei Guns n' Roses all'ottavo posto, 'Wonderwall' degli Oasis al nono e 'Girls' delle Sugarbabes, al decimo.
"Ci ha stupito molto scoprire che le mamme preferiscono le canzoni pop alle ninne nanne tradizionali. Immagino che molte mamme ascoltino la radio quando sono a casa con i bambini e che quando è ora di metterli a dormire togliersi quelle canzoni dalla testa sia difficile", ha commentato Kathryn Crawford del Baby Website. Poco soddisfatto del risultato del sondaggio è Richard Jenkinson di Lullaby-babies, un'etichetta che distribuisce le ninne nanne tradizionali.
"Le ninne nanne sono ripetitive, hanno un ritmo medio e parole appropriate, in modo da avere un effetto calmante sul bambino. I bambini sono più sensibili alle tonalità e strumenti come il violino li possono disturbare", ha affermato Jenkinson che ha sottolineato poi come, a differenza delle canzoni pop che passano di moda, le ninne nanne siano state, almeno fino ad ora, tramandate con successo di generazione in generazione. "Sarebbe un peccato che i bambini di oggi crescessero senza conoscere brani classici e bellissimi da cantare a loro volta ai loro figli", ha detto.
Canzoniere, libro tra i più venduti
Trionfo per “Il Canzoniere Mitico” (Edizioni Volonté & Co) che è risultato, secondo la nota dell'agenzia giornalistica Ansa, quello più ricercato tra i libri di musica. L'ultima edizione del canzoniere si definisce una superselezione di testi ed accordi e riunisce ben 246 canzoni (successi italiani e mondiali) che hanno fatto la storia della musica. A riprova del fatto che sia aggiornatissimo troviamo tra gli autori le ultime rivelazioni nel panorama discografico: Giusy Ferreri con il brano "Non ti scordar di me" e Marco Carta con "Per sempre per sempre". Tiziano Ferro, Vasco Rossi, Amy Winehouse, Antonello Venditti, Biagio Antonacci, Bryan Adams, Celine Dion, Claudio Baglioni, Deep Purple, Domenico Modugno, Elvis Presley, Frank Sinatra, Freddy Mercury, Gene Kelly, Gianna Nannini, Joe Cocker sono solo alcuni degli autori (oltre 100) che compaiono nelle pagine de “Il Canzoniere Mitico” per la gioia di tutti, grandi e piccoli, cantanti e musicisti, comunque amanti della musica senza distinzione di genere.
2008-12-02 18:57
NINNA NANNA ADDIO
http://www.ansa.it/webimages/upload/medium/18/1228240626006_neonati.jpg
"Le ninne nanne sono ripetitive, hanno un ritmo medio e parole appropriate, in modo da avere un effetto calmante sul bambino. I bambini sono più sensibili alle tonalità e strumenti come il violino li possono disturbare", ha affermato Jenkinson che ha sottolineato poi come, a differenza delle canzoni pop che passano di moda, le ninne nanne siano state, almeno fino ad ora, tramandate con successo di generazione in generazione. "Sarebbe un peccato che i bambini di oggi crescessero senza conoscere brani classici e bellissimi da cantare a loro volta ai loro figli", ha detto.
A volte non capisco le persone forse sono rimasto indietro con i tempi.
Una volta cresciuti non avranno tempo per ascoltare le canzoni?
Forse sono le madri che preferiscono ascoltare certe canzoni e non vogliono adeguarsi ai figli,insegnando loro ninne nanne tradizionali?
Molti genitori peccano di sano egoismo!!!
A volte non capisco le persone forse sono rimasto indietro con i tempi.
Una volta cresciuti non avranno tempo per ascoltare le canzoni?
Forse sono le madri che preferiscono ascoltare certe canzoni e non vogliono adeguarsi ai figli,insegnando loro ninne nanne tradizionali?
Molti genitori peccano di sano egoismo!!!
Le ninne nanne tradizionali si sono perse nel tempo, tanto che anche io ad esempio non me ne ricordo nemmeno una!
Per questo, non me la sento di dire che "Molti genitori peccano di sano egoismo"!
La ninna nanna è legata alle canzoni a cui si affezionati e quali ci si ricorda! Infatti ricordo che a mio nipote cantavo le stesse che cantavo a mie figlie :xmas_icon_wink:
Comunque credo per noi sia bello sapere che Love Me Tender si trovi al 4° posto della classica......... in fondo sta durando da 50 anni e trovo che, per Elvis Presley, sia più che lusinghiero :-brav:-brav
Le ninne nanne tradizionali si sono perse nel tempo, tanto che anche io ad esempio non me ne ricordo nemmeno una!
Per questo, non me la sento di dire che "Molti genitori peccano di sano egoismo"!
La ninna nanna è legata alle canzoni a cui si affezionati e quali ci si ricorda! Infatti ricordo che a mio nipote cantavo le stesse che cantavo a mie figlie :xmas_icon_wink:
Le ninne nanne io invece le ricordo con assoluto piacere,nostalgia forse.
E' lo stesso pensiero che rivolgo, agli amici che non ci sono più.
Dicembre. Ultime dal web
Saturday 06 December 2008
Si chiama Xmas Radio, si ascolta all'indirizzo internet unitedradio.it, su Iphone 3G e su Windows Live Messenger ed è il regalo che, per il quarto anno consecutivo, le Emittenti del Gruppo Finelco fanno ai propri ascoltatori. Xmas Radio rimane on-line un mese circa (fino al 6 gennaio) e propone, 24 ore su 24, canzoni di Natale intervallate dagli auguri di tutti gli artisti italiani e internazionali che durante l'anno sono passati negli studi delle radio, da Tom Jones a Tiziano Ferro, da Anastacia ad Annie Lennox. Qualche esempio? Si passa dalla tradizionale "Bianco Natale" cantata da Irene Grandi al mitico album "Christmas Duets" di Elvis Presley appena ristampato. Ci sono anche tutti i brani immortali della grande tradizione americana dedicata a Santa Claus e interpretati dalle voci più illustri del jazz, del blues, del gospel, del soul, insieme a inediti natalizi portati al successo negli ultimi anni dai protagonisti delle classifiche rock, pop e r&b.
Scritto da Stefania Belletti
NATALE: CON BENNET, ZUCCHERO E PRESLEY E' CD-SHOPPING
http://www.ansa.it/webimages/mida/medium/18/11aab3a17079a7f8a13bb69aca8ffdda.jpg
ROMA - Dal classico dei classici, Tony Bennet, al re del rock Elvis Presley alla regina del r'n'b Beyoncé, passando per il rock degli AC/DC e il menestrello Bob Dylan. E poi Giorgia, Zucchero e Celentano: nell'era della musica digitale e dei file mp3, il cd musicale gioca ancora le sue carte in vista del Natale. Ed è ampia la scelta tra i molti titoli appena usciti sul mercato. Da sempre il cd musicale è uno dei doni più gettonati: nel 2007 a dicembre sono stati venduti più di 5 milioni tra cd e dvd musicali, oltre il 20% del fatturato annuale dell'industria discografica.
D'altra parte la recessione spinge il consumatore italiano a stare attento ad acquistare regali utili, ma soprattutto con un buon rapporto qualità-prezzo. Un trend che sembra essere confermato anche quest'anno: da recenti indagini risulta che il 16% degli italiani desidera ricevere sotto l'albero un prodotto musicale: le offerte non mancano, molte sono infatti le novità in uscita adatte a tutte le esigenze con prezzi accessibili per tutte le tasche.
In perfetto tema natalizio è A Swingin' Christmas di Tony Bennet, raccolta di classici natalizi prodotta da Phil Ramone e realizzata con la leggendaria formazione di Count Basie; come anche The Priests, raccolta di brani d'ispirazione spirituale accanto ad arie classiche e motivi della tradizione irlandese, che contiene inoltre O Holy Night.
Da non perdere anche Canzoni per Natale di Irene Grandi, che interpreta brani che vanno da Happy Christmas a Silent Night, fino a Buon Natale a tutto il mondo di Domenico Modugno, Canzone per Natale di Morgan, 'O e' Natale tutti i giornì di Jovanotti. In questi giorni è uscita la riedizione di 'And so this is Christmas' dei Neri Per Caso che contiene anche la versione di 'Give peace a chance' di John Lennon. Per gli appassionati delle grandi voci femminili italiane, ecco Spirito Libero di Giorgia, 3 cd e un dvd con tutto il meglio dell'artista romana in 44 canzoni, tra le quali inediti, live, duetti e rarità. Oppure i due album di inediti di Fiorella Mannoia, Il movimento del dare, e di Laura Pausini, Primavera in anticipo.
Tra le strenne natalizie non possono mancare Elvis Presley, Adriano Celentano e Renato Zero: uscito a 31 anni dalla scomparsa del re del rock, Re:Versions è il primo remix di Presley, che contiene 11 hit remixate dal dj e produttore Spankox. L'animale è il doppio cd con 28 brani che compongono il best del Molleggiato (con due inediti, La Cura e Sognando Chernobyl). Zero Infinito è invece il triplo cd di Renato Zero, con il meglio della sua produzione negli anni 70 più alcune rarità. Molti gli artisti, da Ivano Fossati a Jovanotti, presenti in '17x60', una compilation realizzata da Cni Music e da Amnesty International in occasione del 60 anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. Ma si può anche regalare il cofanetto di Giovanni Allevi, tre cd e un dvd che raccontano la straordinaria carriera del giovane pianista marchigiano, oppure i nostalgici del Quartetto Cetra possono scegliere il box-antologia con le canzoni, gli sketch e le parodie in dvd e libro.
Sul versante internazionale ecco il nuovo cd di Beyoncé, I Am...Sasha Fierce, doppio album (in versione standard e de luxe). Celine Dion propone My Love, la nuovissima raccolta della grande artista canadese. Box in metallo a tiratura limitata per l'album degli AC/DC, che contiene anche un dvd con il making of e il video del singolo Rock'n'roll Train, un set con 5 stickers, un grande flag degli AC/DC e un plettro con il logo della band da una parte e quello Gibson dall'altra. Cofanetto deluxe in edizione limitata con triplo cd per Bob Dylan: Tell Tale Signs contiene anche un esclusivo bonus disc con 12 brani aggiuntivi, autentiche rarità mai pubblicate prima d'ora, e un libro in edizione rilegata che illustra i progetti grafici dei singoli di Mr. Zimmermann. Gli amati del vinile, sempre più numerosi, potranno godere della versione del disco in 4 lp, in edizione limitata. Un cofanetto perfetto per i nostalgici della musica anni '70 e '80 è 'Motown 50 - Yesterday, Today, Forever', tre cd con oltre 60 successi di artisti storici della mitica etichetta americana. I fan del sound britannico possono scegliere Dig Out Your Soul degli Oasis, disponibile in varie edizioni: un cofanetto con cd standard, Bonus cd con inediti, dvd e 4 vinili; doppio vinile e Special Edition con cd + dvd.
Inaugurato a Los Angeles il New Grammy Museum
pubblicato: giovedì 11 dicembre 2008 da carmine in: Guide California Los Angeles
http://static.blogo.it/travelblog/Grammy_Museum.jpg (http://www.grammymuseum.org/)
Apre a Los Angeles, in questi giorni, il New Grammy Museum, destinazione semplicemente imperdibile per gli appassionati di musica che si trovino nella metropoli californiana.
Il museo, il cui ingresso costa 15 $, si articola su tre piani strapieni non solo di oggetti, ma anche di video, tutorial e tutto quello che potete immaginare riguardi la creazione, la realizzazione, e l’ascolto della musica, oltre che a miriadi di informazioni e curiosità sulle star del panorama musicale mondiale.
Il primo piano è dedicato alla storia dei Grammy Awards, ai concerti, e alla storia della musica degli ultimi 200 anni. Non manca un teatro con 200 posti a sedere dove si terranno conferenze e concerti.
Il secondo piano è invece dedicato alla creazione della musica in studio: dalla composizione alla registrazione,
Infine, al terzo piano troviamo memorabilia di ogni tipo, dai poster ai film agli strumenti.
Tra tanti oggetti “cult” custoditi all’interno del museo, eccone qualcuno di assoluta rilevanza per gli appassionati: un poster del 1943 di Frank Sinatra, in occasione della sua apparizione all’ Hollywood Bowl, con tanto di costo del biglietto (75 centesimi!), una chitarra appartenuta a Elvis Presley, la tromba di Miles Davis, l’armonica di Stevie Wonder, e il testo, scritto a mano, di “Stan”, famosa canzone di Eminem.
Che dire, ce n’è abbastanza, per gli appassionati, per giustificare da solo un viaggio a Los Angeles!
A Venezia, il caffé si berrà Hard (Rock)
http://www.ilreporter.com/wp-content/uploads/2008/12/imgp8752-670x382.jpg
16.12.2008
Nella città da milioni e milioni di turisti l’anno, del Carnevale e dei palazzi dogali, sta per sbarcare il rock. Non un sound. Ma un marchio che ha fatto la storia. Un locale che è simbolo indiscusso di passione e leggende metropolitane. Che unisce il mondo nel nome di un brivido sonoro.
Si aprono le porte dell’ Hard Rock Cafè a Venezia. E già ad immaginarlo, vien voglia che sia subito primavera. E ascoltare le melodie di Whisky bar di Jim Morrison con la tiepida brezza marina, o la distorsione di Neil Young mentre si dedica una frase a qualcuno. O godersi il tramonto della vicina piazza San Marco, sotto l’epico effetto dell’assolo di Wind of change, degli Scorpions.
Gli Hard rock Cafè non sono semplici locali in cui bersi un drink o ascoltare un certo tipo di musica. Raccontano una storia. E dietro ogni storia c’è ben più di una semplice dimensione umana. Il primo locale della catena venne fondato nel 1971, a Londra, in Park Lane. Successivamente, ne sono stati creati altri 122.
Dopo l’apertura dell’HRC a Roma (l’unico fin’ora in Italia) dieci anni fa, adesso è arrivato il momento della città lagunare. L’apertura, rinviata a causa delle continue (e notevoli) acque alte delle ultime settimane, avverrà domenica 21 dicembre mentre in data 13 gennaio si terrà una festa per l’inaugurazione ufficiale, con personaggi del mondo dello spettacolo.
La location non poteva che essere a pochi passi da quella piazza (San Marco) dove, negli ultimi anni, si sono esibiti alcuni dei “mostri sacri” del rock: David Gilmour (ex-Pink Floyd), Peter Gabriel (ex-Genesis) e Joan Baez, incantando e deliziando gli spettatori nella cornice di una città che non teme confronti né rivali.
La caratteristica più distintiva di questo locale sono senza dubbio i circa 85mila memorabilia appartenuti a grandi personalità del mondo musicale, che ogni singolo Cafè ospita in parte, e che ruotano da locale a locale. Da continente a continente. Tra i più illustri oggetti esposti, ci sono le chitarre di Eric Clapton, John Lennon, Elvis Presley, Jimi Hendrix, Johnny Cash, i pantaloni di Jim Morrison e Freddie Mercury, etc.
Come in tutte le altre realtà in cui ha creato un locale, anche fra calli e campielli, Hard Rock International si sta già organizzando per sostenere progetti a sfondo sociale sul territorio. Un atteggiamento che anche a livello internazionale si esprime attraverso iniziative filantropiche come le campagne di prevenzione e informazione sul cancro al seno.
Alla presentazione veneziana c’era anche lei. La signora, “Lovely Rita”, la prima cameriera assunta all’Hard Rock Cafè di Londra, e tutt’ora dipendente del HRI. Nelle sue medaglie (simboli dei vari locali sparsi nel mondo), ma soprattutto nei suoi occhi sinceri e disponibili, si potrebbe attaccare un proiettore e vedere per ore e ore, le storie più curiose della musica di oltre trent’anni. La storia del tempo che cambia, inesorabile.
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Ho sempre desiderato entrare in Hard Rock Cafè e adesso che ne aprono uno a Venezia, non mancherò di andarci :-brav:-brav
25 dicembre 2008
L’anima soul di Obama
Il successo di Barack non è arrivato per caso. Era scritto in una canzone di Sam Cooke di quarantaquattro anni fa
La sera del 4 novembre, a Chicago, Barack Obama ha ringraziato i suoi elettori con uno dei suoi consueti e formidabili discorsi, pronunciati con la cadenza, il ritmo e la circolarità tipica di un sermone domenicale, come nella migliore tradizione oratoria del reverendo Martin Luther King, come in una canzone di James Brown. Una frase di quel discorso, in particolare, l’indomani è stata ripresa da tutti i giornali ed è comparsa sulle copertine dei settimanali: “It’s been a long time coming, but tonight, change has come to America”, c’è voluto molto tempo, ma stasera, in America è arrivato il cambiamento.
Un passo indietro. La straordinaria avventura di Obama è cominciata undici mesi prima, la notte del caucus dell’Iowa, con una vittoria clamorosa su Hillary Clinton e John Edwards al primo appuntamento della lunga corsa alla nomination presidenziale del Partito democratico. In quell’occasione, a Des Moines, Obama ha centrato il discorso della vittoria su un punto: “Our time for change has come”, è arrivato il nostro momento per il cambiamento. Ancora una volta lo stesso stile gospel, con l’interazione tra il predicatore e i suoi fedeli, con Obama in piedi su un palco-pulpito, circondato da ragazzi che sottolineavano con “yeah” di commozione le frasi più ispirate del discorso. Di nuovo la stessa frase sul “change” che sarebbe arrivato dopo un lungo e faticoso cammino. Il 20 gennaio è il giorno in cui Obama diventerà il quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti e, sul palco della cerimonia, a festeggiarlo ci sarà la cantante soul Aretha Franklin.
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Da IL FOGLIO.IT
Il meglio del 2008 su iTunes
Come di consueto, con il finire dell'anno è tempo di classifiche. iTunes dedica uno spazio al meglio del 2008 inserendo i migliori, e i più venduti Album, video e podcast dell'anno appena trascorso.
di Redazione Digital Life
Come di consueto, con il finire dell'anno è tempo di classifiche. Anche iTunes non si sottrae alla regola dedicando uno spazio al meglio del 2008 inserendo i migliori, e i più venduti, Album, video e podcast dell'anno appena trascorso.
Non è una sorpresa vedere "Safari" di Jovanotti contendere all'album "Viva la Vida" dei Coldplay il premio di miglior album dell'anno, o trovare Giusy Ferreri, vincitrice del fortunato xFactor, che con il suo "Non ti scordar di me" è ai primi posti dei brani più scaricati, subito davanti a un sorprendente Elvis Presley con "Baby Let's play house".Tra le colonne sonore al primo posto troviamo "Mamma Mia!" mentre nella sezione Rock è Ligabue in cima alle prefetrenze degli utenti dello store di iTunes.
02/01/2009 13:00
Little Caroline
06-01-2009, 13:22
Hurt fantastica notizia ma l'incredibile mi risulta da questo articolo:
http://magazine.ciaopeople.com/Music_Channel-3/Classifiche-74/Top_Digital_Download_2008:_il_ritorno_di_Elvis-6838
dove viene specificato quanto segue:
[... La classifica siglata da iTunes riguarda solo l’Italia ed è densa di curiosi ritorni e di grandi liriche che resteranno nella storia.
Vince lo scettro di brano più scaricato nel Bel Paese nel 2008 la canzone d’amore per eccellenza contenuta nell’album ‘Safari’. Quella ballata dolce e soffusa di Lorenzo Jovanotti dal titolo ‘A te’. Seconda posizione, invece, per l’immancabile Giusy Ferreri ed il suo primo tormentone ‘Non ti scordar mai di me’.
Terzo gradino per ‘Baby let’s play house’ di Elvis Presley. Vecchio brano che arriva dalla fine degli anni ’50 tornato in classifica per essere stato remixato dal Dj Spankox. ...]
Incredibile!!! Scaricato in Italia!!!!!!!!:-brav:-brav:-brav
Little Caroline
06-01-2009, 13:25
Muore inventore camicie hawaiane
Usa,Shaheen portò suo marchio nel mondo
[...A indossare le sue creazioni ci fu anche Elvis Presley che, nel 1961, si fece immortalare con una camicia di Shaheen sulla copertina del suo album "Blue Hawaii"...]
Fonte: TGCOM
Bye Bye Birdie per Adam Shankman
Il regista Adam Shankman svilupperà e produrrà una nuova versione del celebre musical Ciao ciao Birdie.
http://images.movieplayer.it/2009/01/07/adam-shankman-100891.jpg
Il regista di Racconti incantati e Hairspray, Adam Shankman, produrrà il remake di Ciao ciao Birdie, in preparazione presso la Columbia Pictures.
Ciao ciao Birdie, piéce di successo tratta da un romanzo di Michael Stewart, vede protagonista Conrad Birdie, popolare cantante il cui personaggio è ispirato a Elvis Presley.
Il giovane sta per essere inviato nell'esercito quando, in seguito a un evento promozionale, accetta di incontrare un fan prima di partire per la guerra.
Il musical che ha esordito nel 1958 ha visto numerosi adattamenti cinematografici, incluso quello con Ann-Margret e Dick Van Dyke del 1963 e un film tv del 1995 con Jason Alexander.
Il sito Newmusic scrive che, secondo un sondaggio di OnePoll, condotto su quattromila persone, il cantante dei Queen Freddie Mercury è stato eletto Ultimate Rock God (ultimo Dio del rock).
Il cantante è considerato un idolo senza tempo, un icona dei nostri tempi. Mercury è morto, stroncato dall´AIDS, nel novembre del 1991.
Una top ten ricca di nomi noti: Jimi Hendrix, Mick Jagger, Ozzy Osbourne...
Dietro al leader dei Queen Elvis Presley, davanti a Jon Bon Jovi e David Bowie (quarto), che proprio ieri 8 gennaio ha compiuto 62 anni.
SYDNEY, 9 gennaio (Reuters )
I capelli. I vestiti aderenti e pieni di strass. Centinaia di sosia di Elvis Presley hanno si sono riuniti oggi sull"Elvis Express" per partecipare a uno dei più grandi tributi dell'Australia al Re del Rock.
http://row.bc.yahoo.com/b?P=wl_dLFf4cOlSoh4pSVvN4QFAXZHydElnwPkABUuG&T=140srh2gj%2fX%3d1231536377%2fE%3d2022271911%2fR% 3ditnews%2fK%3d5%2fV%3d2.1%2fW%3dHR%2fY%3dIT%2fF%3 d1930784604%2fQ%3d-1%2fS%3d1%2fJ%3d2ABEEE4D&U=13o4f1og4%2fN%3d6fRPU9mSuyA-%2fC%3d200092572.201792530.203028175.200436539%2fD %3dLREC%2fB%3d200727337%2fV%3d1
Circa 370 devoti, molti dei quali con grandi ciuffi, occhiali da aviatore, chitarre e quel famigerato abbigliamento, prenderanno parte al Countrylink Elvis Festival che durerà una settimana e si terrà a Parkes, una città dell'entroterra australiano.
L'evento coincide con quello che sarebbe stato il 74esimo compleanno di Presley, l'8 di gennaio.
"C'erano tantissimi personaggi alla stazione dei treni stamattina, un mix di persone, giovani, ma anche famiglie", ha detto a Reuters Metodi Jovanovski, portavoce di Countrylink.
Durante il viaggio in treno di sei ore attraverso le montagne, i fan di Elvis e di sua moglie Priscilla Presley, attrice, si faranno compagnia, e si sfideranno per aggiudicarsi il premio per il 'miglior travestimento a bordo'.
Si stima che l'Elvis Festival, alla sua sesta edizione, attirerà circa 8.000 persone nella città di Parkes, a 357 km da Sydney, quasi raddoppiando la sua normale popolazione per tutta la durata dell'evento.
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I fans australiani di Elvis Presley al raduno di Parkes, vicino Sydney
http://www.musicalnews.com/img_art/9012009161450.jpg
Migliaia di appassionati sono presenti alla sesta edizione dell'Elvis Festival, nella cittadina rurale di Parkes, 360 km ad ovest di Sydney.
L'evento per celebrare il compleanno di Elvis, l'8 gennaio.
Migliaia di appassionati sono presenti anche quest'anno alla sesta edizione dell'Elvis Festival, nella cittadina rurale di Parkes, 360 km ad ovest di Sydney. L'evento in cinque giornate, si tiene ogni anno per celebrare il compleanno della leggenda del rock, nato l'8 gennaio del '35 a Tupelo. (Elvis oggi avrebbe compiuto 74 anni)
Oltre quattrocento imitatori del Re Del rock, vestiti come il loro beniamino assoluto, e sosia della moglie Priscilla, hanno affollato la stazione centrale di Sydney, e molti hanno ingannato l'attesa del treno per Parkes, esibendosi nei loro classici preferiti. Vedendo le immagini sul sito del Parkes Elvis Festival si puo capire che la leggenda di Elvis è sempre ben viva, in tutto il mondo.
SYDNEY, 9 gennaio (Reuters )
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http://www.musicalnews.com/img_art/9012009161450.jpg
Che bel gruppo di dementi.
iocanto2004
13-01-2009, 21:32
ciao a tutti
Askme loro ci credono che male c'è??? non hanno ancora capito che non ci sarà nessun altro re all' infuori diiiiiiiii ELVIS
Little Caroline
14-01-2009, 10:26
Un bell'articolo sull'America e la Musica in cui si parla di Elvis una volta tanto dicendo le cose come stanno.
TITOLO ARITICOLO:
AMERICA, STORIE A FIL DI MUSICA.
FONTE: Il sito de IL GIORNALE articolo del 14 genaio 2008 della Redazione.
LINK:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=320852
In particolare mi ha colpito questa frase.
[... Non è sola, l’America, a Graceland. C’è un mondo che l’accompagna in quella cerimonia profana che incontra il sacro fra le note del rock. C’è il mondo. Perché Elvis è un bene senza confini, non di Tupelo, borgata del povero Mississippi dove nacque, non di Graceland poco più a nord, dove chiuse gli occhi...]
Little Caroline
23-01-2009, 10:49
TITOLO: Accadde il 23 gennanio del...
[... 23 gennaio 1986 – Nasce in America la Rock and Roll Hall of Fame, il museo dedicato agli artisti. I primi ammessi sono i musicisti Chuck Berry, James Brown, Ray Charles, Fats Domino, Everly Brothers, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis e Elvis Presley...]
FONTE: 055 News.
LINK: http://www.055news.it/notizia.asp?idn=23026
DATA: 23 gennanio 2009
SPETTACOLI & CULTURA da Repubblica.it
Il neopresidente scopre una collezione di duemila dischi in vinile
Era nata con Nixon, poi Reagan l'aveva nascosta nei sotterranei
C'è un tesoro di musica rock
nella cantina della Casa Bianca
di ERNESTO ASSANTE
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/spettacoli_e_cultura/obama-rock/obama-rock/dire_14922298_13410.jpg
ROMA - Molte case hanno una cantina e anche la Casa Bianca ne ha una. E come in ogni cantina che si rispetti sono conservate cose che i padroni di casa non vogliono buttare via, che preferiscono conservare, perché possono sempre tornare utili, un giorno o l'altro. Il presidente Obama, appena entrato nella sua nuova abitazione di Washington ha scoperto, come scrive il quindicinale americano "Rolling Stone", che oltre ad avere a disposizione cinque chef e una sala privata per il bowling, la Casa Bianca ha anche una collezione di dischi, una selezione particolare di oltre 2000 dischi in vinile, ognuno dei quali marchiato con il sigillo presidenziale, conservata nel "basement" della Casa, nella "White House Record Library".
La discoteca presidenziale era nata sotto l'amministrazione Nixon, quando l'associazione dell'industria discografica americana, la RIAA, suggerì al presidente che la Casa Bianca dovesse avere non solo una biblioteca ma anche una collezione di dischi. Nel 1973 l'associazione fece una donazione di 2000 long playing, una selezione non particolarmente brillante, ricca di pop di consumo, di musica tradizionale, di country, da Pat Boone ai Carpenters, dalla musica di Nashville a quella di New Orleans, molto Elvis, qualche Beatles.
Dopo il sostanziale disinteresse del presidente Ford, non particolarmente appassionato di musica, fu l'amministrazione Carter a rinnovare, nel 1979, l'elenco dei dischi che avrebbero meritato il marchio presidenziale, e l'incarico di coordinare la selezione fu dato a un leggendario produttore discografico, John Hammond, lo scopritore di Bob Dylan. Lui, assieme al critico musicale Bob Blumenthal scelsero 200 ulteriori album che, nelle loro intenzioni, dovevano "testimoniare la ricchezza e la diversità della musica popolare dell'epoca". Per essere certi che le scelte fossero gradite a Carter i due proposero un album di Randy Newman, "Good old boys". La risposta fu positiva e i due andarono avanti, arricchendo la collezione con moltissime novità, dal rock ultraveloce dei Ramones al punk dei Sex Pistols, dal rock classico di "Let it bleed" dei Rolling Stones all'hard rock di "Led Zeppelin IV".
Carter usò spesso la discoteca, ma quando nel 1981 Reagan lo sostituì, la moglie Nancy decise che quegli ingombranti vinili che facevano bella mostra in un corridoio del terzo piano, vicino alla "listening room" della grande magione di Washington dovesse essere messa in cantina. Così fu, i dischi furono dimenticati e nemmeno un appassionato di musica come Bill Clinton ci mise mai le mani sopra. Ora è il turno di Obama, che ha già scoperto che nella selezione presidenziale ci sono alcuni dei suoi dischi preferiti, come "Blood on the tracks" di Bob Dylan e "Born to run" di Bruce Springsteen. Ma ancora non si sa quale sarà il futuro della "White House Record Library", se verrà aggiornata nuovamente, magari con dei cd, o se, visto che Obama ha il suo iPod (come Bush Jr.) i vinili resteranno a prendere polvere in cantina.
(29 gennaio 2009)
ciao a tutti
Askme loro ci credono che male c'è??? non hanno ancora capito che non ci sarà nessun altro re all' infuori diiiiiiiii ELVIS
Loro possono credere quello che più gli fa comodo,non mi interessa.
Il problema è che a causa di "questi" estimatori, Elvis viene paragonato ad un pagliaccio,e francamente seguendolo da qualche anno non mi sembra sia mai stato, e la cosa mi irrita molto.:-ix
Al Museum Of Art di Portland, Maine c'è un'esposizione dal titolo "Backstage pass-Rock & roll photography" che durerà fino al prossimo 22 marzo dove sono esposte più di 300 foto originali di tutti i più grandi del rock, da Elvis Presley a Jimi Hendrix passando per Madonna, Who, Beatles e U2. I lavori sono opera di 50 fotografi tra i quali Lee Friedlander, Kate Simon, Laura Levine, Baron Wolman, Bob Gruen, Jim Marshall e Lynn Goldsmith. Il museo si trova in Seven Congress Square, ingresso 10 dollari. Tra i 18.000 oggetti d'arte custoditi nelle sue sale, la struttura annovera opere di Degas, Magritte, Monet e Picasso.
Little Caroline
07-02-2009, 10:49
Morto i batterista dei Buffalo Springfield, Dewey Martin.
[...Agli inizi degli anni '70 forma i Medicine Balls, registra per la RCA cinque pezzi con Elvis Presley...]
Ecco i dettagli della notizia.
LINK: http://www.xtm.it/DettaglioUltimissime.aspx?IDUltimissima=3985
FONTE: http://www.xtm.it/
DATA: ---
AUTORE: Emanuele Tamagnini
Little Caroline
20-02-2009, 10:41
Arriva la seconda edizione del VAM-Fest Vercelli Art Movie Festival
[...
La seconda edizione del VAM Fest – Vercelli Art Movie Festival - si svolgerà a Vercelli dal 26 febbraio al’1 marzo...]
[...un tributo d’epoca: all’affermazione dell’action painting, dell’espressionismo astratto statunitense tra gli anni ’40 e ’60, della beat generation, del jazz e del rock and roll, dell’Off-Broadway, dell’underground e dell’Actor Studio, anche Hollywood risponde esprimendo irrequietezza artistica, furore giovanile, ribellione, con una nuova generazione di interpreti (Marlon Brando, James Dean, persino Elvis Presley) che portano su grande schermo, proprio come la pittura informale sulla tela, l’inquietudine di personaggi autentici, di figure fisiche pronte a liberare l’energia creativa nella corporeità della recitazione. Il selvaggio (1954) di Laszlo Benedek con Marlon Brando, Gioventù bruciata (1955) di Elia Kazan con James Dean, Il delinquente del rock and roll (1956) di Richard Thorpe con Elvis Presley restano lungometraggi fondamentali per capire l’America ‘informale’ degli anni ‘50...]
Se vi interessa l'articolo per intero lo potete trovare a questo link:
http://www.alphabetcity.it/index.php?com=articolo&id=2742
FONTE: Il sito ALPHABECITY (http://www.alphabetcity.it).
Little Caroline
09-03-2009, 09:31
Ben Bostrom - su Yamaha - vince la 68° 200 miglia di Daytona
Fin qui niente di particolare... solo che il motociclista indossava un casco con frasi o simboli ispirati ai suoi idoli tra i quali il "TCB" Taking Care of Business di Elvis Presley.
FONTE: www.motocorse.com
ARTICOLO DI: Omar Fumagalli
DEL: 8 marzo 2009
LINK: http://www.motocorse.com/news/ama/22844_Ben_Bostrom_-_su_Yamaha_-__vince_la_68_200_miglia_di_Daytona.php
Da un recente sondaggio indetto dal WWF a scopo benefico a favore di Earth Hour, che sta cercando di convincere un miliardo di persone a spengere la luce sabato 28 marzo dalle 20.30 per almeno un'ora, Johnny Deep sarebbe l'accompagnatore ideale per un appuntamento romantico, seguito da George Clooney .
Delle circa 4000 persone che hanno dato le loro preferenze per una cena a lume di candela con celebrità scomparse, Elvis Presley si è posizionato al primo posto, al secondo Freddy Mercury e al terzo Marilyn Monroe.
http://www.gossipnews.it/news/johnny_depp_luomo_ideale_per_una_cena_a_lume_di_ca ndela_news.html?ID=1238051260
Fantasticoooooo :-9:-2xDa un recente sondaggio indetto dal WWF a scopo benefico a favore di Earth Hour, che sta cercando di convincere un miliardo di persone a spengere la luce sabato 28 marzo dalle 20.30 per almeno un'ora, Johnny Deep sarebbe l'accompagnatore ideale per un appuntamento romantico, seguito da George Clooney .
Delle circa 4000 persone che hanno dato le loro preferenze per una cena a lume di candela con celebrità scomparse, Elvis Presley si è posizionato al primo posto, al secondo Freddy Mercury e al terzo Marilyn Monroe.
http://www.gossipnews.it/news/johnny_depp_luomo_ideale_per_una_cena_a_lume_di_ca ndela_news.html?ID=1238051260
I dieci ragazzi della casa del Grande Fratello 9 dovranno studiare attentamente la vita di alcuni personaggi storici o di famosissime icone pop, da Giovanna D'Arco a Poppea, da Marylin Monroe a Penelope, da Elvis Presley a Giulio Cesare,da Leonardo a Napoleone, da Dante alla Regina Elisabetta.
Lunedì durante la puntata di prime time su Canale 5, nel minor tempo possibile, i concorrenti dovranno indossare i panni di questi personaggi, entrare nella Stanza delle Sorprese, posizionarsi all'interno di grandi cornici come fossero 'quadri viventi', e rispondere nel minor tempo possibile alle domande che verranno loro proposte sui contenuti studiati.
http://www.adnkronos.com/IGN/Spettacolo/?id=3.0.3150736840
E' un'idiozia di programma (praticamente come il 90% della TV) ma sono curiosa di vedere cosa hanno dato da "studiare" su Elvis :-xx:-xx
Lunedì scorso, facendo zapping, ho notato che uno dei ragazzi indossava una bellissima Tshirt bianca con 6 primi piani di Elvis, nonchè la sua firma in color oro :-1:-1 .................
C'è qualcosa di buono anche in mezzo a tanta scempiaggine!!!:-9:-9
Lunedì scorso, facendo zapping, ho notato che uno dei ragazzi indossava una bellissima Tshirt bianca con 6 primi piani di Elvis, nonchè la sua firma in color oro :-1:-1 .................
C'è qualcosa di buono anche in mezzo a tanta scempiaggine!!!:-9:-9
Ho trovato un video dove si vede la Tshirt..................
fermo immagine al minuto 4.29
uIhKkj-L1mw
Ecco il punto in cui si vede la maglietta :-9:-2x:-2x:-2x!
Credo che le cose che dovranno studiare siano sulla musica, speriamo che non se ne escano con le solite cose negative :-3
http://i383.photobucket.com/albums/oo274/gabbys81/GF3.jpg
Tendenze capelli inverno 2010: ciuffo rock
http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/john_richmond_capelli-ciuffo.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/)
Foto "Ciuffo rock"
Le tendenze dell’autunno inverno 2009- 2010 lanciano il ciuffo rock come una delle mode irrinunciabili della prossima stagione, anche se sinceramente credo che ci rinunceremo in tante! Eccentrico aggressivo e molto retrò, il ciuffo rock torna a far parlare di sé.
E a pensare che da bambine siamo cresciuto con il mito di Mirko, il fidanzato rockettaro di Licia, con tanto di ciuffo bicolore e chitarre elettriche.
Sembrava essere definitivamente archiviata quell’era, ed invece ecco ritornare ciuffi e chitarre a battezzare questo trionfo degli anni Ottanta, ma perché no, anche prima degli Ottanta, con una pettinatura alla John Travolta.
Come avrete visto nelle immagini, la moda in fatto di acconciature ci propone dei ciuffi esagerati, super cotonati, su capigliature legate a banana.
La tendenza è talmente diffusa, almeno tra le star, che a New York, alla première del film Coco avant Chanel di Anne Fontaine, di cui vi abbiamo già parlato, Audrey Tautou esibiva un look in perfetta tendenza Anni Cinquanta.
La sua acconciatura è stata realizzata dall’hairstylist della maison Chanel, che cura la sua immagine, e ha deciso di raccoglierle i capelli a banana in puro stile rockabilly.
Sulle passerelle autunno inverno 2009- 2010 non è andata, e da Jean Paul Gaultier a Marc Jacobs, Elie Saab e Luella, le modelle hanno sfilato con tanto di ciuffo cotonatissimo e una nuvola di lacca, ad evocare lo spirito dell’intramontabile Elvis Presley.
Foto:
www.elle.it (http://www.elle.it)
http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_miniaudrey_tautou_capelli.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_miniciuffo-inverno-2010.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/2/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_miniciuffo-rock.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/3/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_minielie_saab_capelli.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/4/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_minijean_paul_gaultier_acconciatura.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/5/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_minijohn_richmond_capelli-ciuffo.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/6/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_minikrizia_ciuffo.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/7/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_miniluella_ciuffo-anni-80.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/8/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_minimarc_jacobs_ciuffo.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/9/) http://www.pourfemme.it/wp-galleryo/ciuffo-rock/_minimoschino_ciuffo.jpg (http://www.pourfemme.it/foto/ciuffo-rock/10/)
A quando il modello Kojak?
Askme... :-6x:-6x Non ho parole... Sempre il solito!! :-6x
LISA
marianna
07-10-2009, 19:54
http://www.ondarock.it/speciali/presley_bianchi.htm cliccate,leggete e poi dite....:-3
nattydread
08-10-2009, 10:04
Leggendo l' articolo ho trovato due spunti interessanti:
"ho l'impressione che oggi la figura di Elvis Presley esprima un paradosso singolare: è talmente conosciuto, che finisce per essere "sconosciuto" e sottovalutato proprio perché ritenuto fin troppo ovvio e scontato"
E' vero: l' errore più frequente (quando non si tratta di vera e propria mistificazione delle realtà) è dovuto a questo vizio all' origine. si parla di Elvis per pregiudizi fondati su opinioni comuni stratificatesi su basi false.
"in che misura l'assenza di "autorialità"deve condizionare il giudizio di un brano musicale"
Questo, a mio modesto avviso, è un falso problema: perché ad Elvis deve essere imputato questo "peccato originale" e non anche, per esempio ad altri "mostri sacri" i quali, pur non avendo mai scritto una nota e non avendo mai imbracciato uno strumento, sono considerati intoccabili? Si rientra, probabilmente nel caso di cui sopra, ossia si parla di Elvis in base a pregiudizi elevati a (false) verità col passare del tempo.
direcesololui
08-10-2009, 11:08
io dico che sicomme di queste stupide opinioni sono stanco di dire la mia anche perchè molti mi potrebbero dire che parlo in certi toni perchè di parte mi limito soltanto a dire che sono PUNTI DI VISTA per quanto mi riguarda o scrittore o semplice interprete Elvis rimane per sempre il più grande e l'unico e incontrastato RE del Rock and Roll e poi se ancora oggi a 32 anni dalla sua scomparsa abbia cosi tanti fan un motivo ci deve pur essere e dunque tutti indistintamente si devono rassegnare ad ammettere l'enorme superiorità che ha avuto su tutti gli altri cantanti contemporanei a lui e su quelli che si sono susseguiti e oltre
io dico che sicomme di queste stupide opinioni sono stanco di dire la mia anche perchè molti mi potrebbero dire che parlo in certi toni perchè di parte mi limito soltanto a dire che sono PUNTI DI VISTA per quanto mi riguarda o scrittore o semplice interprete Elvis rimane per sempre il più grande e l'unico e incontrastato RE del Rock and Roll e poi se ancora oggi a 32 anni dalla sua scomparsa abbia cosi tanti fan un motivo ci deve pur essere e dunque tutti indistintamente si devono rassegnare ad ammettere l'enorme superiorità che ha avuto su tutti gli altri cantanti contemporanei a lui e su quelli che si sono susseguiti e oltre
Direcesololui sei proprio un fan di Elvis :-9x......per te come pure per noi che non ci poniamo su un piedistallo per giudicare........ Elvis ci piace così com'è senza aggiungere altro!!!!!!!!:-7x
direcesololui
08-10-2009, 11:26
Direcesololui sei proprio un fan di Elvis :-9x......per te come pure per noi che non ci poniamo su un piedistallo per giudicare........ Elvis ci piace così com'è senza aggiungere altro!!!!!!!!:-7x
ben detto Carmen,ma soprattutto mi infastidisce tanto la gente che specula sulle spalle altrui in particolarmodo di una persona che è morta l'unica anzi le uniche persone che capisco sono Lisa Mary e Priscilla in qunto le uniche ereditiere di Elvis
ben detto Carmen,ma soprattutto mi infastidisce tanto la gente che specula sulle spalle altrui in particolarmodo di una persona che è morta l'unica anzi le uniche persone che capisco sono Lisa Mary e Priscilla in qunto le uniche ereditiere di Elvis
Perchè ti infastidisce se adesso va di moda il ciuffo? ..... per me non significa che stanno speculando su una persona morta ma che invece come tutte le mode c'è a chi piace e le acquisisce e a chi non piace passa oltre e guarda avanti !!!!!!:-pp
p.s. che rimanga tra di noi ......ma mi hai fatto sorridere quando hai scritto che capisci lisa marie e priscilla in quanto sono le uniche ereditiere.......ahahhahaha .....scusa ma in che senso le capisci???? perchè sono loro che ci perdono in questa speculazione??? o perchè sono loro a speculare ???? non mi è chiaro ......scusami se ti faccio arrabbiare e per farmi perdonare ti mando un bacio.......toh :-4x
Leggendo l' articolo ho trovato due spunti interessanti:
"ho l'impressione che oggi la figura di Elvis Presley esprima un paradosso singolare: è talmente conosciuto, che finisce per essere "sconosciuto" e sottovalutato proprio perché ritenuto fin troppo ovvio e scontato"
E' vero: l' errore più frequente (quando non si tratta di vera e propria mistificazione delle realtà) è dovuto a questo vizio all' origine. si parla di Elvis per pregiudizi fondati su opinioni comuni stratificatesi su basi false.
"in che misura l'assenza di "autorialità"deve condizionare il giudizio di un brano musicale"
Questo, a mio modesto avviso, è un falso problema: perché ad Elvis deve essere imputato questo "peccato originale" e non anche, per esempio ad altri "mostri sacri" i quali, pur non avendo mai scritto una nota e non avendo mai imbracciato uno strumento, sono considerati intoccabili? Si rientra, probabilmente nel caso di cui sopra, ossia si parla di Elvis in base a pregiudizi elevati a (false) verità col passare del tempo.
:-1:-1:-1:-1:-1
Concordo su ogni parola che hai scritto!!!
Infatti nessuno rimprovera Frank Sinatra per essere stato solo un interprete.
direcesololui
08-10-2009, 20:37
Perchè ti infastidisce se adesso va di moda il ciuffo? ..... per me non significa che stanno speculando su una persona morta ma che invece come tutte le mode c'è a chi piace e le acquisisce e a chi non piace passa oltre e guarda avanti !!!!!!:-pp
p.s. che rimanga tra di noi ......ma mi hai fatto sorridere quando hai scritto che capisci lisa marie e priscilla in quanto sono le uniche ereditiere.......ahahhahaha .....scusa ma in che senso le capisci???? perchè sono loro che ci perdono in questa speculazione??? o perchè sono loro a speculare ???? non mi è chiaro ......scusami se ti faccio arrabbiare e per farmi perdonare ti mando un bacio.......toh :-4x
tu non mi fai arrabiare li capisco perchè io non permetterei ad altri di speculare su un mio caro defunto se mai dovrei essre soltanto io a ricavare qualcosa dalla sua immaggine ricambio il bacio:-3x
direcesololui
08-10-2009, 20:45
comunque Carmen io ho sbagliato perchè la mia risposta la dovevo scrivere nel topic dove si parla dei capelli messi all'asta mi sono confuso ancora un bacio:-4x:-4x:-4x
comunque Carmen io ho sbagliato perchè la mia risposta la dovevo scrivere nel topic dove si parla dei capelli messi all'asta mi sono confuso ancora un bacio:-4x:-4x:-4x
non ti preoccupare che non hai sbagliato topic perchè se vai alla pag. precedente a questa troverai l'articolo di hurt proprio sulla moda del ciuffo.......se invece volevi parlare del taglio dei capelli di Elvis al militare beh si era su un altro topic......comunque adesso ci siamo chiariti.
un bacio :-3x
trovo che in quest'ultimo articolo il giornalista e quantomeno bene informato infatti le domande sono ben costruite con particolari che in genere non si trovano...mi lasciano mooolto perplessa le risposte...ma siamo sicuri che il tizio che risponde fa il critico musicale e non il postino??
nattydread
09-10-2009, 09:48
:-1:-1:-1:-1:-1
Concordo su ogni parola che hai scritto!!!
Infatti nessuno rimprovera Frank Sinatra per essere stato solo un interprete.
Cara Hurt, mi hai letto nel pensiero: mi riferivo proprio a F. Sinatra che non amo particolarmente, ma che non ho nominato per evitare di essere spiacevole, magari innescando una polemica con i suoi fans :-pw
Se si vuole promuovere una Gibson, qual'è la miglior connessione pubblicitaria ????? .............Elvis Presley naturalmente :-1
Il canto dell'Elvis elettrico – Il Re, la Gibson Super 400 CES e il Comeback Special
Paolo Bassotti (http://www.gibson.com/en-us/lifestyle/bios/28) | 10.21.2009
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_Elvis68-1.jpg
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_68comeback.jpg
“...dal caos possono nascere la vera comprensione e l'armonia e, comunque vada a finire, è stato Elvis a far partire questa valanga, praticamente da solo. […] Posso garantirvi una cosa: non saremo mai più concordi su una cosa tanto quanto lo siamo stati su Elvis.” (Lester Bangs)
Quando si fa la storia del rock, facile che ci sia una Gibson dei paraggi. Il Re non fa eccezione. Molti dei suoi grandi successi sono legati al leggendario marchio nato a Kalamazoo.
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_ElvisRevival.jpg
Una delle serate più esaltanti del percorso artistico di Elvis Presley ha a che fare con un volontario e inaspettato scambio di chitarre, avvenuto tra lui e il suo storico chitarrista, Scotty Moore. Due chitarre firmate Gibson!
L'evento di cui si parla è Singer Presents ELVIS, lo show natalizio registrato nel Giugno del 1968 e trasmesso dalla NBC il 3 Dicembre dello stesso anno, uno spettacolo comunemente conosciuto come il '68 Comeback Special. Comeback perché per Elvis fu un vero e proprio ritorno dopo anni opachi: una mossa fondamentale, capace di rilanciare la sua carriera, di ristabilire la sua rilevanza. Il servizio militare, i troppi film di scarso livello (con le relative colonne sonore, sempre assemblate in malo modo) e soprattutto la British Invasion, con l'avvento di giovani star quali Beatles e Rolling Stones, avevano infatti indebolito il più grande divo degli anni d'oro del rock and roll, confinandolo nella posizione comoda, ma poco desiderabile, di vecchia reliquia. Un mito affascinante, incapace però di poter emozionare ancora con la propria musica. L'occasione di rinascere arrivò per Elvis da un progetto che, se fosse andato come originariamente previsto, avrebbe potuto consegnarlo definitivamente al mondo dell'intrattenimento per adulti. Sarebbe stata la negazione dello spirito sovversivo che aveva scandalizzato l'America più di dieci anni prima, quando si cercava in tutti i modi un sistema per frenare la sua sensualità sfacciata (quando lo si inquadrava dall'ombelico in su, per censurare il bacino dello scandalo, oppure lo si costringeva a cantare Hound Dog a un cagnolino, per coprire il peccato di ridicolo: tutto inutile, non si ferma una slavina costruendo un pupazzo di neve). Il colonnello Parker voleva infatti uno special natalizio nel senso più conservatore del termine. Una messa in scena alla Bing Crosby, con alberi di Natale, pacchetti regalo, il calore dell'intimità domestica, e naturalmente canzoni per la festa più zuccherose della glassa del mandorlato. Per una volta, il colonnello non venne accontentato. Merito del producer Steve Binder, che preferì eliminare quasi totalmente l'aspetto natalizio dello special, e merito di Elvis, che si affidò a Binder senza alcuna paura. Già la complessa messa in scena delle canzoni di Elvis, culminante in un nuovo brano, la pacifista If I Can Dream, sarebbe bastata a fornire un grande show. Binder, colpito dall'energia che si avvertiva quando Elvis provava in scioltezza i suoi brani, ebbe l'idea rivoluzionaria di registrare un ulteriore set, nel quale il Re avrebbe cantato dal vivo (per la prima volta dal '61!) in un'atmosfera intima e informale, accompagnato dai suoi amici e dai suoi musicisti storici, in presenza di un pubblico di sole 200 persone. Una sorta di visionario antecedente della moda Unplugged degli anni '90.
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_elviscomb.jpg
Il 27 Giugno del '68 fu il giorno del grande ritorno al live, che avvenne nel corso di quattro concerti di un'ora l'uno. Elvis, vestito con un morbido completo di pelle nera, praticamente non poteva nemmeno alzarsi in piedi sul minuto palcoscenico a sua disposizione, da condividere con gli amici Alan Fortas, Lance LeGault, il chitarrista Charlie Hodge, e con i due membri superstiti del gruppo col quale aveva iniziato a scrivere la propria leggenda ai tempi della Sun: il batterista D.J. Fontana (al quale per l'occasione non era stata nemmeno data una batteria, ma solo una custodia di chitarra da percuotere con le bacchette) e il grande Scotty Moore. Il nome di Scotty Moore è da sempre legato alle chitarre Gibson. Per quasi tutte le incisioni alla Sun Records usò una ES 295 del '53, sostituendola dal '55 al '56 con una L5, fino a ottenere l'endorsment dalla Gibson nel 1957, anno nel quale cominciò a suonare la 56 Super 400 CESN, un meraviglioso modello di elettrica archtop. Il colonnello Parker non accettò mai un endorsment ufficiale per Elvis, ma il Re approfittò comunque della collaborazione di Scotty con la Gibson per potere avere la propria acustica Gibson J-200N. La sera del 27 Giugno 1968, Elvis e Scotty si presentarono rispettivamente con una J-200N e con una 63 Super 400 CES (che Scotty aveva iniziato a usare nel 1963, al posto della 56 Super 400 CESN). Quel che sorprese tutti, in una serata già stupefacente, fu il fatto che per alcuni brani si scambiarono le chitarre. Elvis si trovo così per la prima volta a condurre in pubblico la propria band con una chitarra elettrica. Fu una scelta cruciale nella riuscita artistica dell'evento. Altro che buoni sentimenti natalizi: Elvis, tra una battuta e un sorriso, sostenuto dalle risate degli amici e dall'incoraggiamento del pubblico, suonò e cantò blues sporco, crudo, appassionato come non mai, ritrovando l'umanità e la carnalità che pareva aver perduto da tempo. “Molto probabilmente il più grande esempio di rock'n'roll mai registrato,” scriverà il critico Greil Marcus di queste performance, aggiungendo: “i brani della Sun ti lasciano soddisfatto; questi ti lasciano in uno stato di incredulità, di soddisfazione e di nervoso.” L'immagine che rimane del grande ritorno di Elvis è pertanto quella di lui con la Gibson 63 Super 400 CES, mentre, canzone dopo canzone, riscopre la propria verità, con naturalezza e coraggio. Il concerto del Comeback Special fu l'ultima volta che si incontrò con Scotty. Elvis presto sarebbe entrato definitivamente nell'escalation di eccessi della sua “fase Las Vegas,” dimostrando di non aver colto il senso profondo di un trionfo nato dalla perfetta armonia tra musica e mito.
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_Hpim1840.jpg
http://www.gibson.com/it-it/Stile-di-Vita/Notizie-Rilevanti/Il-canto-dell-Elvis-121/
johnny99
22-10-2009, 19:52
Se si vuole promuovere una Gibson, qual'è la miglior connessione pubblicitaria ????? .............Elvis Presley naturalmente :-1
Il canto dell'Elvis elettrico – Il Re, la Gibson Super 400 CES e il Comeback Special
Paolo Bassotti (http://www.gibson.com/en-us/lifestyle/bios/28) | 10.21.2009
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_Elvis68-1.jpg
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_68comeback.jpg
“...dal caos possono nascere la vera comprensione e l'armonia e, comunque vada a finire, è stato Elvis a far partire questa valanga, praticamente da solo. […] Posso garantirvi una cosa: non saremo mai più concordi su una cosa tanto quanto lo siamo stati su Elvis.” (Lester Bangs)
Quando si fa la storia del rock, facile che ci sia una Gibson dei paraggi. Il Re non fa eccezione. Molti dei suoi grandi successi sono legati al leggendario marchio nato a Kalamazoo.
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_ElvisRevival.jpg
Una delle serate più esaltanti del percorso artistico di Elvis Presley ha a che fare con un volontario e inaspettato scambio di chitarre, avvenuto tra lui e il suo storico chitarrista, Scotty Moore. Due chitarre firmate Gibson!
L'evento di cui si parla è Singer Presents ELVIS, lo show natalizio registrato nel Giugno del 1968 e trasmesso dalla NBC il 3 Dicembre dello stesso anno, uno spettacolo comunemente conosciuto come il '68 Comeback Special. Comeback perché per Elvis fu un vero e proprio ritorno dopo anni opachi: una mossa fondamentale, capace di rilanciare la sua carriera, di ristabilire la sua rilevanza. Il servizio militare, i troppi film di scarso livello (con le relative colonne sonore, sempre assemblate in malo modo) e soprattutto la British Invasion, con l'avvento di giovani star quali Beatles e Rolling Stones, avevano infatti indebolito il più grande divo degli anni d'oro del rock and roll, confinandolo nella posizione comoda, ma poco desiderabile, di vecchia reliquia. Un mito affascinante, incapace però di poter emozionare ancora con la propria musica. L'occasione di rinascere arrivò per Elvis da un progetto che, se fosse andato come originariamente previsto, avrebbe potuto consegnarlo definitivamente al mondo dell'intrattenimento per adulti. Sarebbe stata la negazione dello spirito sovversivo che aveva scandalizzato l'America più di dieci anni prima, quando si cercava in tutti i modi un sistema per frenare la sua sensualità sfacciata (quando lo si inquadrava dall'ombelico in su, per censurare il bacino dello scandalo, oppure lo si costringeva a cantare Hound Dog a un cagnolino, per coprire il peccato di ridicolo: tutto inutile, non si ferma una slavina costruendo un pupazzo di neve). Il colonnello Parker voleva infatti uno special natalizio nel senso più conservatore del termine. Una messa in scena alla Bing Crosby, con alberi di Natale, pacchetti regalo, il calore dell'intimità domestica, e naturalmente canzoni per la festa più zuccherose della glassa del mandorlato. Per una volta, il colonnello non venne accontentato. Merito del producer Steve Binder, che preferì eliminare quasi totalmente l'aspetto natalizio dello special, e merito di Elvis, che si affidò a Binder senza alcuna paura. Già la complessa messa in scena delle canzoni di Elvis, culminante in un nuovo brano, la pacifista If I Can Dream, sarebbe bastata a fornire un grande show. Binder, colpito dall'energia che si avvertiva quando Elvis provava in scioltezza i suoi brani, ebbe l'idea rivoluzionaria di registrare un ulteriore set, nel quale il Re avrebbe cantato dal vivo (per la prima volta dal '61!) in un'atmosfera intima e informale, accompagnato dai suoi amici e dai suoi musicisti storici, in presenza di un pubblico di sole 200 persone. Una sorta di visionario antecedente della moda Unplugged degli anni '90.
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_elviscomb.jpg
Il 27 Giugno del '68 fu il giorno del grande ritorno al live, che avvenne nel corso di quattro concerti di un'ora l'uno. Elvis, vestito con un morbido completo di pelle nera, praticamente non poteva nemmeno alzarsi in piedi sul minuto palcoscenico a sua disposizione, da condividere con gli amici Alan Fortas, Lance LeGault, il chitarrista Charlie Hodge, e con i due membri superstiti del gruppo col quale aveva iniziato a scrivere la propria leggenda ai tempi della Sun: il batterista D.J. Fontana (al quale per l'occasione non era stata nemmeno data una batteria, ma solo una custodia di chitarra da percuotere con le bacchette) e il grande Scotty Moore. Il nome di Scotty Moore è da sempre legato alle chitarre Gibson. Per quasi tutte le incisioni alla Sun Records usò una ES 295 del '53, sostituendola dal '55 al '56 con una L5, fino a ottenere l'endorsment dalla Gibson nel 1957, anno nel quale cominciò a suonare la 56 Super 400 CESN, un meraviglioso modello di elettrica archtop. Il colonnello Parker non accettò mai un endorsment ufficiale per Elvis, ma il Re approfittò comunque della collaborazione di Scotty con la Gibson per potere avere la propria acustica Gibson J-200N. La sera del 27 Giugno 1968, Elvis e Scotty si presentarono rispettivamente con una J-200N e con una 63 Super 400 CES (che Scotty aveva iniziato a usare nel 1963, al posto della 56 Super 400 CESN). Quel che sorprese tutti, in una serata già stupefacente, fu il fatto che per alcuni brani si scambiarono le chitarre. Elvis si trovo così per la prima volta a condurre in pubblico la propria band con una chitarra elettrica. Fu una scelta cruciale nella riuscita artistica dell'evento. Altro che buoni sentimenti natalizi: Elvis, tra una battuta e un sorriso, sostenuto dalle risate degli amici e dall'incoraggiamento del pubblico, suonò e cantò blues sporco, crudo, appassionato come non mai, ritrovando l'umanità e la carnalità che pareva aver perduto da tempo. “Molto probabilmente il più grande esempio di rock'n'roll mai registrato,” scriverà il critico Greil Marcus di queste performance, aggiungendo: “i brani della Sun ti lasciano soddisfatto; questi ti lasciano in uno stato di incredulità, di soddisfazione e di nervoso.” L'immagine che rimane del grande ritorno di Elvis è pertanto quella di lui con la Gibson 63 Super 400 CES, mentre, canzone dopo canzone, riscopre la propria verità, con naturalezza e coraggio. Il concerto del Comeback Special fu l'ultima volta che si incontrò con Scotty. Elvis presto sarebbe entrato definitivamente nell'escalation di eccessi della sua “fase Las Vegas,” dimostrando di non aver colto il senso profondo di un trionfo nato dalla perfetta armonia tra musica e mito.
http://www.gibson.com/Files/AllAccess/2009/Feature-Images/Language/elvis_Hpim1840.jpg
http://www.gibson.com/it-it/Stile-di-Vita/Notizie-Rilevanti/Il-canto-dell-Elvis-121/
Beh,che dire,un resoconto preciso e sincero:-9xUn bravo al signor Bassotti:-1
http://www.musiclink.it/dettaglio_v2.php?id=11578
I preparativi per i 75 anni di Elvis
Da Memphis a Las Vegas, si celebra il Re del Rock’n’Roll
2009-11-18 - Se Elvis Presley fosse vivo, il prossimo 8 gennaio compirebbe 75 anni. Un anniversario che non passa inosservato, dato che a Memphis sono già in corso i preparativi per celebrare la ricorrenza. Edizioni speciali dei cd, concerti a Graceland e un tributo del Cirque du Soleil sono alcuni degli eventi in programma per l’Elvis Presley Birthday Celebration 2010, dal 7 al 10 gennaio nella residenza del Re del Rock’n’Roll e in altri luoghi della città del Tennessee.
La Sony Legacy pubblicherà un cofanetto di 4 cd intitolato “Elvis 75-Good Rockin' Tonight” l’8 dicembre: 100 canzoni del suo repertorio di vari generi dal rhythm and blues al rock, country, pop e gospel. La raccolta retrospettiva comprende anche un booklet con fotografie rare e un saggio sulla figura di Elvis. Circa un mese dopo sarà pubblicata anche un’antologia in versione singola. Il Cirque du Soleil presenterà la prima del suo spettacolo “Viva Elvis” a dicembre a Las Vegas: si tratta di una “biografia astratta” di Presley ideata dal coreografo Vincent Paterson.
http://www.musiclink.it/dettaglio_v2.php?id=11578
I preparativi per i 75 anni di Elvis
Da Memphis a Las Vegas, si celebra il Re del Rock’n’Roll
2009-11-18 - Se Elvis Presley fosse vivo, il prossimo 8 gennaio compirebbe 75 anni. Un anniversario che non passa inosservato, dato che a Memphis sono già in corso i preparativi per celebrare la ricorrenza. Edizioni speciali dei cd, concerti a Graceland e un tributo del Cirque du Soleil sono alcuni degli eventi in programma per l’Elvis Presley Birthday Celebration 2010, dal 7 al 10 gennaio nella residenza del Re del Rock’n’Roll e in altri luoghi della città del Tennessee.
La Sony Legacy pubblicherà un cofanetto di 4 cd intitolato “Elvis 75-Good Rockin' Tonight” l’8 dicembre: 100 canzoni del suo repertorio di vari generi dal rhythm and blues al rock, country, pop e gospel. La raccolta retrospettiva comprende anche un booklet con fotografie rare e un saggio sulla figura di Elvis. Circa un mese dopo sarà pubblicata anche un’antologia in versione singola. Il Cirque du Soleil presenterà la prima del suo spettacolo “Viva Elvis” a dicembre a Las Vegas: si tratta di una “biografia astratta” di Presley ideata dal coreografo Vincent Paterson.
E NOI CI SAREMO!!!!!!!!!!!!!!!:-6x:-1:-1:-9x:-4x:-4x:-9x:-9x
E NOI CI SAREMO!!!!!!!!!!!!!!!:-6x:-1:-1:-9x:-4x:-4x:-9x:-9x
Però potremmo fare una puntatina a L.V. per vedere il Cirque du Soleil........ dai..........:-6x:-6x:tf:tf:tf
Però potremmo fare una puntatina a L.V. per vedere il Cirque du Soleil........ dai..........:-6x:-6x:tf:tf:tf
ok, organizza!!!!:tf:tf:tf:-3x
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Vedremo quando saremo nel Tennessee, farlo da qui sarebbe sbagliato :tf:tf:tf
foto inedite
http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/elvis-foto/1.html
Domani i 75 anni dalla nascita di Elvis Presley
giovedì 7 gennaio 2010 11:52
http://it.reuters.com/resources/r/?m=02&d=20100107&t=2&i=42145262&w=155&r=2010-01-07T120358Z_01_AMIE6060XIP00_RTROPTP_0_OITLR-ELVIS-BIRTHDAY (http://javascript<b></b>:launchArticleSlideshow();)
SYDNEY (Reuters) - Elvis Presley è morto Quasi 33 anni fa, ma una raffica di libri e iniziative per segnare quello che sarebbe stato il suo 75esimo compleanno garantisce che il Re è sempre vivo, come i guadagni legati al suo nome.
Presley, morto nell'agosto del 1977 a 42 anni, è una delle celebrità scomparse che assicura i più alti incassi, come dimostrano i 55 milioni di dollari del 2009 secondo Forbes.com, e la sua immagine e i suoi prodotti vengono commercializzati dalla Elvis Presley Enterprises rivitalizzata nel 2005 da Robert Sillerman.
Il suo anniversario di nascita, che cade l'8 gennaio, sarà contrassegnato dal taglio di una torta nella sua casa di Graceland, una nuova mostra dei suoi costumi, maratone cinematografiche, un'applicazione Facebook, una crociera nei prossimi mesi, e una nuova Barbie Jailhouse Rock.
Nel mondo domani si terranno altri eventi commemorativi, come una riunione a Parkes, la cittadina australiana dove gli imitatori del King parteciperanno all'annuale Elvis Festival, nonostante il caldo (40 gradi).
Tre nuovi libri sul cantante, già al centro di altre 50 biografie, alimenteranno il marketing, che vuole Elvis eternamente giovane, nonostante negli ultimi anni della sua vita l'artista combattesse con problemi di salute e obesità.
http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE60608820100107
SPE - Elvis Presley, il “re” del rock nasceva 75 anni fa
http://www.ilvelino.it/archivio/canali/thumbnail_42002.jpg
Roma, 8 gen (Velino) - Oggi di 75 anni fa. Nasce a East Tupelo, nello stato di Mississippi, Elvis Aaron Presley. Colui che doveva diventare l’idolo di frotte di ragazzine da Oriente a Occidente, l’icona musicale giovanile degli anni Cinquanta e di buona parte dei Sessanta, modello inconfessato dopo Chuck Berry per coevi e seguaci tra i vari Bobby Darin, Bill Haley, Buddy Holly, Jerry Lee Lewis, financo ai primi Beatles o ai nostrani Little Tony e Bobby Solo, grazie ai sensuali contorsionismi di bacino su palco sarà presto per questo “The Pelvis” oltre che “The King”. Blandito a dodici anni con una chitarra dalla religiosa e amorevole mamma Gladys che non gli poteva comprare la bicicletta, Elvis Presley lancerà internazionalmente il rock and roll dopo “Heartbreak Hotel” del 1956, assieme a una saggia, lungimirante fusione di country bianco e rhythm and blues nero. La voce da crooner corona l’impiego espressivo del corpo e un aspetto dandy col ciuffo imprestato al Casanova del rock. Si rammenteranno i primi strepiti, gli svenimenti, i gridolini, solo perché al nostro veniva impiegato il famoso taglio di capelli nel Fort Chaffee, in Arkansas, prima che questi partisse per la leva.
Il figurino più cotonato che in gel lo aiuterà nei 33 film interpretati come primo, brillante attore sexy della canzone statunitense. La vera rivoluzione segue solo grazie alla sua musica e a quel miliardo di copie di dischi venduti in tutto il mondo. Titoli di sempre come “Jailhouse Rock”, “Don’t Be Cruel”, “Love me Tender”, “All Shook Up”, “Are You Lonesome Tonight?” e “Suspicious Minds” alimentano il mito di Nashville e Memphis ma non dicono perché il più volte censurato Elvis lungo tutta la sua carriera avesse fatto solo cinque concerti fuori dagli Usa. A parte quelle cinque date in Canada, qualche residuo Ed Sullivan Show, i numerosi Grammy Award e gli anni del Madison Square Garden e dell’Honolulu International Center Arena, Presley amerà in definitiva recludersi nella sua fiabesca tenuta di Graceland. Il paradosso arriva a suonare spesso come il mistero fra i misteri. Un documentario, “Elvis on Tour” del ‘72, proverà a immortalarlo quando Presley è ancora in vita ma già imbolsito, sudaticcio e basettone.
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1034051
LA STAMPA - Marinella Venegoni
Elvis Presley avrebbe 75 anni oggi - Nello 08 ha guadagnato 52 milionihttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifUna mostra fotografica itinerante si apre a Los Angeles http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gifhttp://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif
http://c.getbackimages.com/uri/w514_h800_cfalse/elvis-presley-in-blue-hawaii/image/2/9/9/2/2992930.jpg
Oggi 8 gennaio Elvis Presley compirebbe 75 anni. A Los Angeles, per celebrarlo, si apre "Elvis at 21", una mostra fotografica poi itinerante di Alfred Wertheimer, le cui immagini di "The Pelvis" nei suoi vent'anni contribuirono non poco alla costruzione del mito.
Secondo una indagine condotta negli Stati Uniti, quel mito resiste all'usura del tempo: ancora il 46 per cento degli abitanti ha un qualche ricordo legato alla sua figura, e anche se non è più frequentata come un tempo, la sua casa di Graceland resta uno dei santuari meta dei pellegrinaggi yankee più tradizionali.
Si dice che quando stava per morire, gonfio per i farmaci che assumeva, paranoico, fosse pure prossimo alla bancarotta. Ma nel 2008, l'Elvis Presley Trust ha guadagnato 52 milioni di dollari : più ricco da morto che non da vivo, dunque.
L"Elvis" di Andy Warhol datato 1963 è stato venduto a un privato per 150 milioni di dollari.
Nella sua vita artistica, Elvis ha anticipato molte tendenze, si è rivelato precursore di fenomeni che vanno per la maggiore nei nostri tempi: poco prima di lasciare questo mondo, avrebbe per esempio commissionato al proprio tecnico delle luci uno di quei costumi bianchi che usava in scena, da riprodurre al laser come sfondo dei concerti, durante i quali contava di illuminare il pubblico con il laser stesso.
La sua figura ancora suscita apprensione presso alcune società, tanto che nell'islamica Somalia viene chiesto ai suoi impersonificatori di portare la barba.
Elvis era un tipo un po' speciale, anzi strano. Gli piaceva visitare l'obitorio di Memphis, da ragazzo, e ci andava spesso; era cintura nera di karate, che aveva imparato durante il servizio militare in Germania.
Non era uno che sponsorizzasse i colleghi: Durante una visita a Nixon, gli parlò della sua antipatia per i Beatles, che parlavano apertamente di droghe ed erano contro la guerra del Vietnam. In compenso, come si sa, anche lui gradiva essere chimico, e una sua fidanzata ne rivelò l'impotenza legata all'uso di sostanze.
Possedeva quaranta armi da fuoco, fra le quali un fucile M16 e una mitragliatrice.
Auguri lassù Elvis (ma io sono pacifista).
http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=20&ID_articolo=1057&ID_sezione=12&sezione=
Elvis Presley avrebbe compiuto oggi 75 anni: la sua leggenda vive ancora
Se un cocktail mortale di farmaci non gli avesse provocato un arresto cardiaco il 16 agosto di 33 anni fa, Elvis Aaron Presley avrebbe compiuto oggi 75 anni. "The King", il primo e il più leggendario mito della musica contemporanea, non sembra però essersene mai andato perché, ancora oggi, milioni di fans festeggiano, in qualsiasi angolo della Terra, il suo compleanno.
Il suo anniversario di nascita, che cade l'8 gennaio, sarà contrassegnato dal taglio di una torta nella sua casa di Graceland, una nuova mostra dei suoi costumi, maratone cinematografiche, un'applicazione Facebook, una crociera nei prossimi mesi, e una nuova Barbie Jailhouse Rock.
Negli States si apriranno mostre in tutta l'intera nazione per ricordarlo: da Washington a Los Angeles. Moltissimi fans si sono dati appuntamento a Las Vegas per festeggiare il loro idolo. Nella cittadina australiana di Parkes ci sarà anche la sfida dei suoi sosia che, nonostante il caldo (40 gradi), cercheranno in ogni modo a colpi di bacino e di musica, di assomigliare il più possibile a “The King” durante l'annuale Elvis Festival.
Stroncato a soli 42 anni nel bagno di Graceland, la sua residenza-mausoleo di Memphis ora diventata meta obbligata di pellegrinaggi, Elvis continua a rimanere nel cuore di tutti gli appassionati di rock ‘n’ roll e non ha mai smesso d'essere un vero e proprio business: solo nel 2009, secondo Forbes.com, il suo marchio ha fruttato oltre 55 mln di dollari.
Tre nuovi libri sul cantante, già al centro di altre 50 biografie, alimenteranno il marketing, che vuole Elvis eternamente giovane, nonostante negli ultimi anni della sua vita l'artista combattesse con problemi di salute e obesità. In Italia, arriva la "Elvis Presley: 75th The Legend Anniversary" con i quotidiani della Poligrafici Editoriale che contiene 20 successi del re del Rock'n Roll. Si tratta di una raccolta-tributo con 20 tra le più grandi Hit per celebrare i 75 anni di Presley. Da Heartbreak Hotel a Blue Suede Shoes, passando per Hound Dog e ancora per l'intramontabile Mystery Train. Il cd sarà in edicola da domani con "Il Giorno", il "Resto del Carlino" e "La Nazione" a 6,90 euro oltre il prezzo del quotidiano.
Il mondo celebra Elvis con una raffica di libri e iniziative per segnare quello che sarebbe stato il suo 75esimo compleanno garantendo così che il Re è - e sarà - sempre vivo, così come i guadagni legati al suo nome. Auguri allora all'unica leggenda della musica che non morirà mai!
http://www.loccidentale.it/articolo/musica.+elvis+presley+compie+75+anni:+la+sua+legge nda+%C3%A8+pi%C3%B9+viva+che+mai.0084282
A Memphis week end di festa per i 75 anni di Elvis
di Chiara Zamin
9 gennaio 2010
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/ARCH_Immagini/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/01/elvis-presley-quadro-324.jpg?uuid=f6b22a42-fd1b-11de-8c90-4a248985d8b2http://adv.ilsole24ore.it/5/www.ilsole24ore.it/05/sole4/tempolibero_cultura/1394470694/VideoBox_180x150/OasDefault/Teamsystem_SAG_sq_100118/Teamsystem_SAG_sq_100118.html/35643931663836373462333864383730?_RM_EMPTY_
Non essere pazzi per lui a Memphis non è consentito. "If you are not an Elvis fan no explanation is possible" (se non sei un fan di Elvis, non ci sono spiegazioni) dice un cartello lungo la strada a pochi passi da Graceland, la celebre dimora diventata monumento nazionale. Comprata da Elvis nel 1957 a soli 22 anni per 100 mila dollari, risulta essere la seconda residenza americana piu' visitata dopo la Casa Bianca. E' proprio qui che ieri, 8 gennaio, in occasione del 75esimo compleanno di Elvis Presley, si è tenuta la festa organizzata dalla moglie Priscilla e la figlia Lisa Marie, con tanto di taglio della torta, come se il re del rock&roll stesse per tornare. Nella sua villa tutto e' diposto come ai vecchi tempi, il suo aereo privato chiamato con il nome della figlia "Lisa Marie" parcheggiato dall'altra parte della strada, sembra pronto per decollare.
La bibliografia sul personagio Elvis e' densa di riflessioni e ricordi. Se Carl Perkins avesse avuto il bell'aspetto di Elvis e non avesse perso i capelli a soli 23 anni, probabilmente sarebbe diventato lui il re del rock&roll. Lo sostiene lo scrittore Steve Turner, commentando la scena country rock di Memphis, nel suo libro "The man called Cash", L'uomo chiamato Cash (Johnny Cash).
Del resto e' di Perkins la storica "Blue Suede Shoes" (Tutti i frutti) scritta sotto la spinta e l'ispirazione di Johnny Cash. Blue Suede Shoes fu la prima canzone nella storia a guadagnarsi il primo posto contemporaneamente in tutte le classifiche di musica pop, country e R&B. Proprio nel bel mezzo del successo, un incidente stradale tenne a letto Perkins per 6 mesi. Fu proprio dal suo letto, dodici giorni dopo l'incidente, che il noto musicista vide Elvis annunciare dal Milton Berle Show il suo nuovo single: appunto "Blue Suede Shoes". "Le ragazze andavano pazze per lui, non solo per la musica... le stupiva con vestiti luccicanti e basette, era single, io invece ero gia' padre di famiglia. Non c'era modo che Elvis non divenisse il re del Rock&Roll" confesso' Perkins ad un giornalista nel 1968.
A Graceland i festeggiamenti proseguono per tutto il weekend. Concerti gospel, tavole rotonde, e feste a downtown Memphis lungo la famosa Beale Street renderanno omaggio al re del rock&roll.
A New York venerdi' pomeriggio, al ristorante Ossobuco si e' tenuto uno spettacolo a cui hanno preso parte dei disabili mentali accompagnati dalla National Foundation for Human Potential, una no profit che fornisce assistenza completa a persone con problemi di autismo o disabilita' mentale.
Nel gruppo pronto a esibirsi davanti alle telecamere e ai giornalisti locali, tra toast farciti di burro di noccioline e banana (come quelli che piacevano tanto a Elvis) c'e' Barbara, corista di 41 anni di Long Island. Adora Elvis e dice di allenarsi con il canto quasi tutti i giorni. Tra i vari sosia di Elvis che si esibiscono, Steven, 47 anni. E' emozionato, per lui questa e' la prima volta sul palcoscenico. "Qual'e' la tua canzone di Elvis preferita?" "Direi...See see rider". La febbre da Elvis contagia ancora.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2010/01/elvis-presley-anniversario.shtml?uuid=194f08a8-fd04-11de-8c90-4a248985d8b2&DocRulesView=Libero
E...pensare che aveva paura che ci si dimenticasse di lui,impossibile.
johnny99
02-02-2010, 17:58
A volte,anche nei grandi gruppi,quelli con la G maiuscola,quelli che hanno scritto un'importante pagina della musica rock,ci sono delle "pecore nere"!!!Aihmè......l'ovino l'ho trovato nei grandissimi Rolling Stones!!!Charlie Watts,il batterista.Leggete un pò!!!
http://www.rockol.it/news-105506/Charlie-Watts--'Non-mi-importa-se-i-Rolling-Stones-smettono'
Marzia1969
03-02-2010, 11:18
L'opinione di quello lì conta quanto niente! Si tenga pure il suo odio per Elvis...
A volte,anche nei grandi gruppi,quelli con la G maiuscola,quelli che hanno scritto un'importante pagina della musica rock,ci sono delle "pecore nere"!!!Aihmè......l'ovino l'ho trovato nei grandissimi Rolling Stones!!!Charlie Watts,il batterista.Leggete un pò!!!
http://www.rockol.it/news-105506/Charlie-Watts--'Non-mi-importa-se-i-Rolling-Stones-smettono'
I rolling stones non mi sono mai piaciuti nè come gruppo nè come singoli personaggi del gruppo......:-6x
pertanto non tengo neanche minimamente in considerazione quello che ha detto stò poco famoso batterista!!!!!!!:-pw
forse è solo invindia la sua!!!!!!!!:-3
poveretto!!!!:-2x
Che dire..? Ma c'è qualcosa che piace a questo uomo?? :-3
Forse è un narcisista, che si contempla davanti allo specchio dalla mattina alla sera... e magari nemmeno nello specchio ha trovato qualcosa che gli piace...(basta guardarlo!! :-pw):-6x
LISA
brava lisa!!!! elvis non si tocca. è sopra a tutti e a tutto. w il RE!!!!!!:-9x
http://spettacoli.tiscali.it/media/10/02/malikaarticolo.jpg_415368877.jpg
Malika Ayane
Malika Ayane: "La mia canzone insolita per dare emozioni a Sanremo"
di Cristiano Sanna
Raffinato, elegante, il brano Ricomincio da qui che Malika Ayane (http://www.malikaayane.com/) presenta al 60° Festival di Sanremo spicca tra le proposte della sezione Artisti in gara. La prima serata del Festival (http://spettacoli.tiscali.it/articoli/musica/10/02/17/sanremo-prima-serata-eliminato-emanuele-filiberto.html)si è difesa dall'incombere della partita di Champione League come pure dalla programmazione alternativa su satellite, facendo segnare a suo favore l'ascolto di 11 milioni di telespettatori. La seconda serata vedrà trornare sul palco dell'Ariston i dodici artisti che hanno passato il turno di martedì. Andranno avanti dieci di loro, mentre debutteranno dal vivo i primi quattro giovani della Nuova Generazione. Ci sarà anche Malika, sul palco, a ricantare il brano la cui musica è stata scritta da Ferdinando Arnò, mentre le parole sono firmate da Pacifico. Ne abbiamo parlato con la cantante italo-marocchina su cui la Sugar di Caterina Caselli punta moltissimo.
Malika, dall'anno scorso, quando da sconosciuta lasciò il segno a Sanremo con Come foglie, sono successe parecchie cose e per lei tutte positive.
"Sì, è stato un anno ricchissimo. Io non credo molto nelle categorie positivo e negativo, preferisco godermi la ricchezza delle cose che, grazie al fatto di fare musica, posso vivere giorno dopo giorno. Sanremo è fra queste. Mi fa piacere che venga apprezzato il mio brano, visto che ha una struttura un po' diversa dalla solita canzone da Festival".
Video - "Ricomincio da qui" (http://spettacoli.tiscali.it/articoli/video/10/02/ayane.html)
Il nuovo album Grovigli esce il 19 febbraio. Avrà ancora quel suono pop soul, con venature jazz, del precedente suo disco omonimo?
"In parte sì, in particolare Ricomincio da qui nella versione live per Sanremo ha l'arrangiamento d'archi curato da Vince Mendoza, grande direttore d'orchestra dal gusto jazz".
Il suo look si è fatto più sofisticato, forse con un rimando alla moda anni Ottanta che sta tornando in auge.
"Se quel rimando c'è è inconsapevole, dunque lo vivo con divertimento. In realtà il mio ciuffo ribelle viene dal desiderio di averlo uguale a quello di Elvis Presley, che in questo periodo ascolto continuamente".
Da molti lei è considerata la nuova stella di casa Sugar. Sente la grande aspettativa del pubblico nei suoi confronti?
"La sento ma senza subirla come uno stress. Sanremo è una parte del mio percorso artistico, per me il successo è presentare la mia musica a quanta più gente possibile e riuscire ad emozionare gli ascoltatori. Sanremo sa amplificare le emozioni, in questo è un evento davvero potente".
Domanda che facciamo a tutti gli artisti in gara: ci sono canzoni dei suoi "rivali" che l'hanno colpita?
"A me le altre canzoni piacciono quasi tutte, si avverte un grande lavoro artistico e mi sembra che questa edizione segnerà una svolta nel gusto pop italiano. Ci sono artisti molto più contemporanei, meno figli della tradizione sanremese. In apprezzo molto i brani di Arisa, Simone Cristicchi e Irene Grandi.
17 febbraio 2010
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http://spettacoli.tiscali.it/media/10/02/malikaarticolo.jpg_415368877.jpg
Malika Ayane
In realtà il mio ciuffo ribelle viene dal desiderio di averlo uguale a quello di Elvis Presley, che in questo periodo ascolto continuamente".
371_FnVIml4
Sono piacevolmente sorpresa dal fatto che questa cantante apprezzi così tanto il nostro Elvis da ascoltarlo spesso......anche se il ciuffo non è riuscito alla perfezione!!!!!!
Il brano di Alika mi piace molto e devo dire che ascoltandola mi ricorda la Ornella Vanoni!!!!!!
Chi ascoltasse tale programma di Lucarelli, sappia che dalla sua bocca usciranno una marea di CAVOLATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ha già dimostrato che della vita di Elvis non conosce niente di niente!!!
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Deejay Tv Lucarelli lancia «Almost true»
Si chiama «Almost true - l’altra storia del rock» ed è un mokumentary firmato da Carlo Lucarelli. Andrà in onda per almeno sette puntate ogni domenica su Deejay Tv. Lucarelli, si sa, è un esperto di gialli e di trame ricche di retroscena. Stavolta si è scatenato sulle vicende musicali che sono entrate nella leggenda come quelle legate a Elvis Presley, a Jim Morrison dei Doors oppure a Bob Dylan, Led Zeppelin e David Bowie. «Non ci occuperemo di personaggi italiani» ha spiegato ieri Lucarelli di fianco a Linus nella sede di Radio Deejay a Milano. Quando hanno mostrato un breve estratto della prima puntata, l’atmosfera è sembrata subito evidente. Un tono serioso - non serio: serioso - per affrontare una leggenda metropolitana che avvolge la vita di Elvis Presley, accusato da qualcuno di aver addirittura sparato a John Fitzgerald Kennedy. In ogni caso, la struttura è quella del documentario, ricco di documenti interessanti, curiosità e piccoli retroscena dimenticati o sottovalutati nel tempo. In pieno stile Lucarelli, «Almost True» sarà un gioiello per chiunque sia appassionato di musica.
johnny99
15-03-2010, 11:53
PRESLEY, INCUBO
LA TESTIMONIANZA. Esce oggi il libro/cd che documenta il servizio di leva che il re del rock'n'roll passò in Germania
L'effetto fu deleterio sull'uomo e sul musicista: iniziò ad assumere anfetamine e rimase lontano dal mondo dello spettacolo IN GRIGIOVERDE
http://media.athesiseditrice.it/media/2010/03/08_56_are_f1_1290_medium.jpg (http://www.grazielvis.it/galleries/Fotogallery/fotodelgiorno/154758/)Elvis Presley, soldato della 3ª Divisione Tank a Friedberg al volante di una jeep
«Sarà tutto finito. Se e quando tornerò dal servizio militare, di me non si ricorderà più nessuno». Con questi timori Elvis Presley salpava da New York per la Germania nel settembre del 1958 sulla nave militare General G. M. Randall per compiere la seconda parte del servizio militare dopo il periodo di esercitazione a Fort Hood.
Quel periodo della vita del «Pelvis» è ancora avvolto nelle incertezze delle cronache dell'epoca, tra esaltazione dell'impegno per la patria e stupore per le pressioni dei fan, qualcosa di inedito per l'Europa (la Beatlesmania dovevano infatti ancora arrivare).
A far luce sui due anni di leva del componente più famoso dell'United States Army arriva oggi il libro/cd «Off duty with private Elvis» (in libera uscita con il soldato Elvis), un centinaio di pagine e un compact disc, divisi tra foto inedite, registrazioni ufficiale e casalinghe, note approfondite e copie di documenti. A pubblicarlo è l'etichetta Memphis Recording Service che, a prezzo contenuto, sta offrendo ai maniaci del re del Rock tutta una serie di documenti fino ad ora a disposizione di collezionisti e musei; come il concerto di Tupelo del '56, il ritorno a casa dell'ex ragazzo povero.
Si dice che John Lennon, alla notizia della scomparsa di Presley nel 1975, abbia affermato: «Elvis è morto quando è partito per il militare, nel '58», a sottolineare, con un sarcasmo molto «lennonesco», come quei due anni tra carri armati, jeep ed esercitazioni avessero segnato per sempre la vita del King.
In «Off duty…», oltre ai singoli pubblicati sul mercato come «A big hunk of love», «I need your love tonight», «A fool such as I» e «I got stung», registrati a Nashville nell'estate prima di salpare per la Germania, si possono ascoltare le prime parole che Presley dice a Friedberg, appena sbarcato. «Sono stupito dalla reazione dei fan tedeschi; non mi aspettavo qualcosa di così imponente. Mi è dispiaciuto non avere il tempo per poter restare con loro di più. Ma un giorno, forse, quando questo mio "tour con l'esercito" sarà finito, tornerò da intrattenitore e allora avrò la possibilità di stare con loro e sentirmi a casa». Poi, dopo aver risposto in maniera educata al ringraziamento dei presenti, li saluta con un «Arrivederci!», scusandosi: «Ah, già, questo è italiano…».
Ma la naja fu deleteria per Elvis non solo perché lo tenne lontano dal mondo dello spettacolo, proprio nell'anno che l'aveva visto inanellare l'11° singolo da primo posto in classifica, ma perché l'estate del '58 coincise con la morte dell'amatissima madre Gladys. Quando l'avvisano che è in ospedale, parte subito per Memphis ma le può stare accanto solo negli ultimi due giorni di vita. Devastato per la scomparsa della donna che più aveva creduto in lui e che l'aveva sempre difeso e amato senza riserve, Elvis arriva sconsolato alla Terza Divisione di Friedberg, dove, nel gelido inverno tedesco, incontra per la prima volta l'anfetamina. I suoi commilitoni parlano di come la droga venisse assunta per sopportare la fatica («Voglio essere trattato - disse lui - come tutti gli altri soldati, senza privilegi»), per stare svegli durante le ore di guardia e, nel caso di una star come Presley, anche per saltare i pasti, perdere peso e mantenere la linea. Seppure i suoi produttori Steve Sholes e Freddy Bienstock avessero pianificato le uscite discografiche in modo da non far sentire ai fan la mancanza di Elvis, nessuno poteva immaginare che proprio a militare Presley entrasse in contatto con le anfetamine, un vizio da cui non si liberò più. Ma a Friedberg Elvis conobbe anche la 14enne Priscilla Beaulieu che neppure 8 anni dopo diventerà sua moglie. Ma questa, come quella del ritorno nel 1960, è un'altra storia.
Giulio Brusati
PRESLEY, INCUBO
LA TESTIMONIANZA. Esce oggi il libro/cd che documenta il servizio di leva che il re del rock'n'roll passò in Germania
L'effetto fu deleterio sull'uomo e sul musicista: iniziò ad assumere anfetamine e rimase lontano dal mondo dello spettacolo IN GRIGIOVERDE
http://media.athesiseditrice.it/media/2010/03/08_56_are_f1_1290_medium.jpg (http://www.grazielvis.it/galleries/Fotogallery/fotodelgiorno/154758/)Elvis Presley, soldato della 3ª Divisione Tank a Friedberg al volante di una jeep
«Sarà tutto finito. Se e quando tornerò dal servizio militare, di me non si ricorderà più nessuno». Con questi timori Elvis Presley salpava da New York per la Germania nel settembre del 1958 sulla nave militare General G. M. Randall per compiere la seconda parte del servizio militare dopo il periodo di esercitazione a Fort Hood.
Quel periodo della vita del «Pelvis» è ancora avvolto nelle incertezze delle cronache dell'epoca, tra esaltazione dell'impegno per la patria e stupore per le pressioni dei fan, qualcosa di inedito per l'Europa (la Beatlesmania dovevano infatti ancora arrivare).
A far luce sui due anni di leva del componente più famoso dell'United States Army arriva oggi il libro/cd «Off duty with private Elvis» (in libera uscita con il soldato Elvis), un centinaio di pagine e un compact disc, divisi tra foto inedite, registrazioni ufficiale e casalinghe, note approfondite e copie di documenti. A pubblicarlo è l'etichetta Memphis Recording Service che, a prezzo contenuto, sta offrendo ai maniaci del re del Rock tutta una serie di documenti fino ad ora a disposizione di collezionisti e musei; come il concerto di Tupelo del '56, il ritorno a casa dell'ex ragazzo povero.
Si dice che John Lennon, alla notizia della scomparsa di Presley nel 1975, abbia affermato: «Elvis è morto quando è partito per il militare, nel '58», a sottolineare, con un sarcasmo molto «lennonesco», come quei due anni tra carri armati, jeep ed esercitazioni avessero segnato per sempre la vita del King.
In «Off duty…», oltre ai singoli pubblicati sul mercato come «A big hunk of love», «I need your love tonight», «A fool such as I» e «I got stung», registrati a Nashville nell'estate prima di salpare per la Germania, si possono ascoltare le prime parole che Presley dice a Friedberg, appena sbarcato. «Sono stupito dalla reazione dei fan tedeschi; non mi aspettavo qualcosa di così imponente. Mi è dispiaciuto non avere il tempo per poter restare con loro di più. Ma un giorno, forse, quando questo mio "tour con l'esercito" sarà finito, tornerò da intrattenitore e allora avrò la possibilità di stare con loro e sentirmi a casa». Poi, dopo aver risposto in maniera educata al ringraziamento dei presenti, li saluta con un «Arrivederci!», scusandosi: «Ah, già, questo è italiano…».
Ma la naja fu deleteria per Elvis non solo perché lo tenne lontano dal mondo dello spettacolo, proprio nell'anno che l'aveva visto inanellare l'11° singolo da primo posto in classifica, ma perché l'estate del '58 coincise con la morte dell'amatissima madre Gladys. Quando l'avvisano che è in ospedale, parte subito per Memphis ma le può stare accanto solo negli ultimi due giorni di vita. Devastato per la scomparsa della donna che più aveva creduto in lui e che l'aveva sempre difeso e amato senza riserve, Elvis arriva sconsolato alla Terza Divisione di Friedberg, dove, nel gelido inverno tedesco, incontra per la prima volta l'anfetamina. I suoi commilitoni parlano di come la droga venisse assunta per sopportare la fatica («Voglio essere trattato - disse lui - come tutti gli altri soldati, senza privilegi»), per stare svegli durante le ore di guardia e, nel caso di una star come Presley, anche per saltare i pasti, perdere peso e mantenere la linea. Seppure i suoi produttori Steve Sholes e Freddy Bienstock avessero pianificato le uscite discografiche in modo da non far sentire ai fan la mancanza di Elvis, nessuno poteva immaginare che proprio a militare Presley entrasse in contatto con le anfetamine, un vizio da cui non si liberò più. Ma a Friedberg Elvis conobbe anche la 14enne Priscilla Beaulieu che neppure 8 anni dopo diventerà sua moglie. Ma questa, come quella del ritorno nel 1960, è un'altra storia.
Giulio Brusati
sono curiosa di sapere chi gli ha insegnato a salutare in italiano.....:-pp
inoltre con il tipico accento americano ..........semplicemente adorabile!!!!:-3x
Per chi abita a Milano e dintorni............... fateci una foto!!!
http://milano.repubblica.it/images/2010/06/03/163923168-0fe87ea7-2734-41f3-96d4-a40154d1245f.jpg (http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/06/03/foto/ron_english_il_doppio_elvis_alle_colonne_di_san_lo renzo-4547700/2/)
Sul muro di arte e design pubblico Absolut Wallpaper alle Colonne di San Lorenzo, nel cuore della movida milanese, arriva un Elvis Presley sdoppiato. A realizzare l'immagine che dominerà la zona fino al prossimo ottobre è stato Ron English. L'opera dell'artista, celebre per aver trasformato il presidente statunitense Barack Obama in Abramo Lincoln, dopo le sale del Whithey Museum di New York e il Muro di Berlino approda nel capoluogo lombardo. Mentre a Roma ha scelto di realizzare in diretta una sorta di radiografia a uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso con X-Ray Guernica, a Milano regala una reinterpretazione del lavoro di Andy Warhol: un Elvis Presley sdoppiato che guarda la città con i suoi tre occhi
Tania facci sapere!!!:-4x:-4x
Per chi abita a Milano e dintorni............... fateci una foto!!!
http://milano.repubblica.it/images/2010/06/03/163923168-0fe87ea7-2734-41f3-96d4-a40154d1245f.jpg (http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/06/03/foto/ron_english_il_doppio_elvis_alle_colonne_di_san_lo renzo-4547700/2/)
Sul muro di arte e design pubblico Absolut Wallpaper alle Colonne di San Lorenzo, nel cuore della movida milanese, arriva un Elvis Presley sdoppiato. A realizzare l'immagine che dominerà la zona fino al prossimo ottobre è stato Ron English. L'opera dell'artista, celebre per aver trasformato il presidente statunitense Barack Obama in Abramo Lincoln, dopo le sale del Whithey Museum di New York e il Muro di Berlino approda nel capoluogo lombardo. Mentre a Roma ha scelto di realizzare in diretta una sorta di radiografia a uno dei più celebri dipinti di Pablo Picasso con X-Ray Guernica, a Milano regala una reinterpretazione del lavoro di Andy Warhol: un Elvis Presley sdoppiato che guarda la città con i suoi tre occhi
Tania facci sapere!!!:-4x:-4x
se ci riesco passo sabato o domenica!!!
Ah Tania, eccoti! Pensavo fossi piazzata sotto all'immagine gigante di Elvis, fermando tutto il traffico di Milano... :-6x
LISA
nattydread
04-06-2010, 15:35
Che spettacolo!!!
Come detto in altro topic, ho delle lenzuola col dipinto di A. Warhol, regalo di mia moglie...
A Roma ce tocca Picasso... Ahò... :-3
Museo di Elvis Presley @ Lubiana (http://www.lubiana.org/2010/06/07/lubiana/museo-di-elvis-presley-lubiana/)
7 giugno, 2010
http://www.lubiana.org/wp-content/images/elvis-249x300.jpg (http://www.lubiana.org/wp-content/images/elvis.jpg)
Dall’8 al 13 giugno sarà possibile visitare a Lubiana la mostra degli oggetti personali del mitico Elvis Presley. Alla mostra sono esposti circa cento oggetti che narrano la storia del re del rock’n’ roll, la vita vissuta davanti alle telecamere e attraverso la stampa.
La collezione, del valore di alcuni milioni di dollari, comprende oggetti personali della stella della musica sin dagli inizi presso la casa editrice Sun Records, per poi proseguire attraverso i momenti cruciali della sua carriera, dall’entrata nelle forze armate americane fino alle prime lezioni di karate. Gli oggetti esposti, tra cui automobili prestigiose, gioielli, oro, oggetti dal famoso podere di Graceland e altri rispecchiano il brillante e lussuoso stile di vita di Elvis.
Nell’ambito della mostra si possono tralaltro ammirare:
* un microfono dello studio Sun Records del 1954, quando fu incisa la prima canzone di Elvis
* un disco dello studio Sun Records, Mistery Train del 1955
* il distintivo da poliziotto con 32 diamanti e rubini del valore di più di 50.000 dollari
* l’automobile di lusso Cadillac con la chiave d’oro a 14 carati
* la famosa chitarra dalla Comeback Tour ‘68
* la famosa chitarra Fender Stratocaster del film Viva Las Vegas
* la famosa divisa militare
* il famoso kimono di karate
* la presentazione fotografica del suo podere Graceland
Quando: dall’8 al 13 giugno 2010. Dalle 10.00 alle 19.00.
Dove: Gospodarsko razstavišče – Fiera, Dunajska cesta 18.
Prezzo: 20 €
********************
A parte la foto ORRENDA, è una bella iniziativa che mai mi sarei aspettata a Lubjana
Mercoledì sera vi racconto tutto e posto anche le foto!!!:-9:-1x:-1x
heisnotdied
08-06-2010, 08:47
ma scusate ma perchè fare una mostra su Elvis e la locandina non ritrae Elvis.....?
mi è sfuggito qualcosa?:-3
comunque bella iniziativa:-1
Strepitoso tributo a Senigallia ad Elvis Presley nel 75° anno dalla nascita
Al Summer Jamboree il re della Telecaster James Burton, chitarrista di Elvis dagli anni '60
http://www.60019.it/articoli/image/2010/04-06/20100615-burton-sj.jpg
“Elvis 75th B-day”! Buon 75° compleanno Elvis”! Sabato 31 luglio, la XI edizione del Summer Jamboree si apre con un formidabile tributo a Elvis Presley nel 75° anno dalla nascita. Sul palco del Foro Annonario di Senigallia le luci si accendono per accogliere il mitico James Burton (USA) in esclusiva per la “hottest rockin holiday on earth”. Ingresso libero.
Chitarrista di Elvis dagli anni Sessanta, Burton è definito il “re della Telecaster”, membro della Rock and Roll Hall of Fame dal 2001 (con un discorso di presentazione affidato a un emozionato fan come Keith Richards). La serata proporrà il repertorio anni ’50 di Elvis, coerentemente con l’anima del Festival internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50, con qualche citazione dal periodo successivo caratterizzato dalle corde di Burton.
La voce ospite è quella di Luca Olivieri (ITA), apprezzato interprete veronese accreditato a livello internazionale. Nessuna imitazione di Elvis ma l’omaggio a un grande indimenticabile personaggio e alle sue canzoni. Si tratta del primo esplicito tributo a re del rock and roll Elvis Presley da parte del Summer Jamboree.
“Elvis è la punta dell’iceberg – ha spiegato il direttore artistico del festival Angelo Di Liberto – e nelle nostre intenzioni il Festival è un’occasione per far scoprire anche tutto ciò che sta intorno e sta sotto, tutte le straordinarie e varie sfaccettature del rock and roll, ma quest’anno l’omaggio esplicito è doveroso”. Quale miglior omaggio che quello affidato a James Burton? Grande chitarrista sin dai tempi d’oro del rock & roll, è considerato il re della Telecaster e “uno dei migliori chitarristi ad aver mai toccato un manico”, ha scritto la critica per il suo modo di suonare e maneggiare i tasti.
Dagli anni Cinquanta, Burton ha accompagnato diversi artisti di spicco della scena musicale statunitense, tra i quali oltre a Elvis anche Ricky Nelson, Gene Vincent, Bob Luman, Johnny Cash, ma anche John Denver, Elvis Costello, Gram Parsons, Emmylou Harris. Ha lavorato con Frank Sinatra, Nat King Cole, Dean Martin, Ray Charles, Tom Jones, Joni Mitchell e molti molti altri. In suo onore si tiene un festival annuale chiamato James Burton Guitar Festival e esiste una fondazione a suo nome, la James Burton Foundation, che si occupa di insegnare la musica ai giovani, ed esegue opere benefiche come la distribuzione gratuita di chitarre ai bambini ospedalizzati.
La voce a cui è affidato questo formidabile tributo con cui inizia il Summer Jamboree 2010 è quella di Luca Olivieri, cantante dalla voce calda e emozionante simile a quella di Elvis, al quale non a caso ha dedicato alcune incisioni tra cui “Elvis Greatest Hits”, “Elvis Love Songs”. Nel 2007 si è esibito in uno spettacolo con Burton e la famosa T.C. Band, il quartetto che accompagnò Elvis Presley negli anni 70, e poi al James Burton Festival a Shreveport (Louisiana) nello stesso auditorium dove Elvis, Johnny Cash e molti altri grandi artisti fecero il loro debutto. Nato a Verona, Luca Olivieri scopre presto la passione per il rock and roll e per Elvis Presley. Chitarristi come Duck Baker e Stefan Grossman lo motivano al "finger picking". Nel 1997, viene invitato al Soave Guitar Festival e ha l’occasione di suonare con grandissimi chitarristi come Albert Lee, John Jorgenson, Tommy Emmanuel, Johnny Hiland, Jerry Donahue e lo stesso James Burton. Attualmente suona con una band di diversi elementi sia in Italia che negli Stati Uniti e si esibisce da molti anni con il popolare Bobby Solo e il violinista Anchise Bolchi.
Quale miglior inizio per il “Summer Jamboree”, la baldoria estiva attesa da decine di migliaia di fan in tutto il mondo? Nove giorni di concerti live e dj set, lo straordinario contesto del sogno anni Cinquanta offerto a centinaia di migliaia di appassionati e curiosi dal Festival è completato dal Rockin Village con il più grande Mercatino Vintage d’Europa di modernariato e memorabilia, parrucchiere in stile e Cajun & Tex Mex Diner con i sapori dell’America multietnica, sfilate di auto e moto d’epoca, park per ammirare auto pre ’65 e quest’anno anche un secondo park per auto e moto dal 1965 al 1979, dj set in spiaggia, Dance Camp, corsi di ballo gratuiti e torna il “Travel Ink Tatooes”, lo studio mobile di Greg Gregory per tatuaggi dentro un magnifico Airstream d’epoca in perfetto stile Fifties, presente per tutta la durata del Festival. Il Summer Jamboree nasce quasi per scommessa e oggi è uno dei principali appuntamenti dell’agenda estiva italiana, sicuramente il più grande e importante festival del genere in Europa, nonché tra i primi tre al mondo.
Infoline: 392.239.28.38 – www.summerjamboree.com (http://www.summerjamboree.com)
source: http://www.60019.it/index.mv?rss=Strepitoso+tributo+a+Senigallia+ad+El vis+Presley+nel+75%B0+anno+dalla+nascita%7C60019ru briche_leggi%7C6%7C1276621117
Musica: a Mike Stoller il premio Ischia-Walton nel mito di Elvis
Ischia, 19 giu. - (Adnkronos) - E' stato assegnato all'americano Mike Stoller, compositore e mentore di Elvis Presley, ed autore del celebre brano 'Stand by Me', il 'William Walton Music Legend Award'. L'ambito premio alle eccellenze della musica mondiale che l'Accademia Internazionale Arte Ischia presieduta da Tony Renis, attribuisce annualmente in occasione del Global Film & Music Fest. Un riconoscimento che in passato ha onorato Burt Bacharach, Harry Belafonte, Natalie Cole, Sheryl Crow, David Foster, Gustavo Santaolalla, Pino Daniele e, l'anno scorso, Sting. La consegna avverra' domenica 11 luglio al Regina Isabella nell'ambito del gala inaugurale del festival che festeggera' anche lo stesso Pino Daniele, di rientro da un tour negli Usa con Eric Clapton.
''Se Elvis Presley era il re del Rock & roll, allora Mike Stoller ed il suo collega Jerry Lieber sono stati due reggenti fondamentali di quel trono'', dichiara Tony Renis ricordando i successi scritti dai due autori per il 're di Memphis': 'Hound Dog', 'Love Me', 'Loving You', 'Jailhouse Rock', 'Treat Me Nice', 'Don't', '(You're So Square) Baby, I Don't Care', 'Bossa Nova Baby', 'Santa Claus Is Back In Town' e 'Trouble'.
I Mondiali per immagini. Crederci o non crederci
http://www.daringtodo.com/wp-content/themes/daring/thumb.php?src=http://www.daringtodo.com/wp-content/uploads/2010/06/graceland_t.jpg&h=100&w=100&zc=1&q=80 (http://www.daringtodo.com/wp-content/uploads/2010/06/graceland_t.jpg)
Ci hanno creduto gli USA, ci ha creduto Bill Clinton che per andare allo stadio ha posticipato impegni in altre parti d’Africa, e ci hanno creduto anche a Memphis dove, per sostenere l’avventura della squadra americana ai Mondiali di calcio hanno perfino illuminato coi colori nazionali il luogo simbolo della città, Graceland, la tenuta di Elvis Presley al 3734 del boulevard che, neanche a dirlo, porta il nome del mito del rock’n roll. Dopo la sconfitta subita dal Ghana (2 -1 ai tempi supplementari) l’illuminazione tornerà buona per la festa nazionale del 4 luglio.
http://www.daringtodo.com/wp-content/uploads/2010/06/graceland.jpg (http://www.daringtodo.com/wp-content/uploads/2010/06/graceland.jpg)
Graceland, Memphis - illuminata coi colori della bandiera
http://www.daringtodo.com/wp-content/uploads/2010/06/graceland1.jpg (http://www.daringtodo.com/wp-content/uploads/2010/06/graceland1.jpg)
Rossella, sexy "Cassandra" a teatro
La showgirl diretta dal suo compagno
Dopo la "Carmen" è la volta di "Cassandra". Rossella Brescia sarà l'eroina femminista al Teatro Smeraldo di Milano (dal 16 al 20 febbraio 2011) sulle note di Elvis Presley. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro di Christa Wolf e sviluppa il tema dell’indipendenza della donna attraverso il mito greco trapiantato in Sicilia. Rossella non rinuncia all'amore per la danza, ma a settembre tornerà in tv al timone di "Colorado Cafè".
http://www.tgcom.mediaset.it/bin/29.$plit/C_0_articolo_485120_listatakes_itemTake_0_immagine take.jpg (http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo485120.shtml#)
In questa edizione vedremo per la prima volta nel ruolo della protagonista, Rossella Brescia, la star televisiva che ha già emozionato il pubblico nella scorsa stagione con lo spettacolo "Carmen".
La coreografia e la direzione artistica sono del suo compagno, Luciano Cannito.
"E' una persona straordinaria, ci divertiamo e siamo in perfetta sintonia", ha detto a "Tu Style" la ballerina e showgirl.
Per questo, al suo fianco, si sente sicura. Anche quando deve affrontare ruoli non proprio facili, come "Cassandra".
Lo spettacolo, infatti, è la trasposizione in chiave moderna della guerra di Troia ambientata nella Sicilia degli anni Cinquanta: Priamo, padre di Cassandra, è il sindaco di un paese dell’entroterra siculo; Paride è il fratello emigrato in cerca di fortuna che torna dall’America con la moglie strappata a un miliardario.
Centrale è il ruolo della critica alla civiltà dei mass-media: il televisore come cavallo di Troia e strumento di controllo dei popoli.
http://www.tgcom.mediaset.it/televisione/articoli/articolo485120.shtml
Asta per il kit dell'autopsia di Elvis
Di Elvis Presley ormai è stato venduto quasi tutto ma alle manie dei fan non c'è mai fine e così, con una vena di gusto noir, arriva sul banco della casa d'aste Lelis Hindman Auctioneers il kit utilizzato per l'autopsia del celebre cantante. L'asta si terrà il prossimo 12 agosto, pochi giorni del 33esimo anniversario della morte di Presley. Tra gli oggetti in vendita ci sono guanti di gomma, pinzette, eyeliner e altri prodotti utilizzati per la preparazione del corpo. Presente anche la fattura della bara e il gancio utilizzato durante il funerale. Gli oggetti, che saranno venduti in due set uno a 6mila dollari e l'altro a 8mila, sono stati salvati dal personale dell'impresa funebre Memphis funeral home che ha preparato il corpo di Presley dopo la morte avvenuta nella casa di Graceland per abuso di farmaci.
Per vedere la foto, cliccate nel link qui sotto
http://www.repubblica.it/persone/2010/07/21/foto/asta_per_il_kit_dell_autopsia_di_elvis-5732030/1/?ref=HRESS-1
:-2:-2:-2 :-7:-7:-7
LISA
Che siano veri o falsi non cambia!! Ciò che è vergognoso è il concetto!!!:-sm:-sm:-sm:-7:-7:-7:-7:-7:-7
Asta per il kit dell'autopsia di Elvis
Di Elvis Presley ormai è stato venduto quasi tutto ma alle manie dei fan non c'è mai fine e così, con una vena di gusto noir, arriva sul banco della casa d'aste Lelis Hindman Auctioneers il kit utilizzato per l'autopsia del celebre cantante. L'asta si terrà il prossimo 12 agosto, pochi giorni del 33esimo anniversario della morte di Presley. Tra gli oggetti in vendita ci sono guanti di gomma, pinzette, eyeliner e altri prodotti utilizzati per la preparazione del corpo. Presente anche la fattura della bara e il gancio utilizzato durante il funerale. Gli oggetti, che saranno venduti in due set uno a 6mila dollari e l'altro a 8mila, sono stati salvati dal personale dell'impresa funebre Memphis funeral home che ha preparato il corpo di Presley dopo la morte avvenuta nella casa di Graceland per abuso di farmaci.
Per vedere la foto, cliccate nel link qui sotto
http://www.repubblica.it/persone/2010/07/21/foto/asta_per_il_kit_dell_autopsia_di_elvis-5732030/1/?ref=HRESS-1
:-2:-2:-2 :-7:-7:-7
LISA
Il presidente delle pompe funebri E.C.Daves hai dichiarato che gli strumenti sono stati presi da un imbalsamatore, che li ha conservati per oltre 30 anni, prima di metterli in vendita attraverso la Leslie Hindman Auctioneers di Chicago.
L'asta è prevista per il 12 Agosto 2010 e gli strumenti saranno divisi in 2 lotti, per un valore stimato di $8.000 e $6.000.
Daves ha detto che l'autenticità degli strumenti è ancora dubbia: afferma, infatti, che negli anni 80 l'imbalsamatore dichiarò di averli presi dopo l'imbalsamazione di Elvis Presley, avvenuta il 16 Agosto 1977; allo stesso tempo, però, un'altra persona gli ha riferito che questi strumenti sono stati poi sterilizzati e nuovamente adoperati.
Ha testualmente affermato: "Non c'è modo per stabilire se sono autentici".
L'imbalsamatore e suo figlio, che si sta occupando della negoziazione con la casa d'asta, si è reso disponibile a ritirare gli oggetti.
Il proprietario della casa d'asta Leslie Hindman ha dichiarato che è tutto ancora da discutere.
Daves ha inoltre dichiarato che si sta aspettando un'opionione dalla Elvis Presley Enterprises: gli strumenti potrebbero essere donati ad un museo di Houston o potrebbero anche venire distrutti.
Nessuno ha intenzione di muoversi in un senso o nell'altro finchè la EPE non si pronuncerà.
Un portavoce di Graceland ha, per il momento, declinato ogni commento.
LISA
Sembra che gli strumenti siano stati ritirati dall'asta....
LISA
C'è un 'nuovo album di Elvis Presley'
I puristi rimarranno forse inorriditi, ma chi apprezza Elvis Presley (http://www.rockol.it/artista/Elvis-Presley) senza troppi problemi sarà sicuramente incuriosito dalla notizia: è in preparazione un album del King in cui le canzoni avranno il sound che il cantante avrebbe oggigiorno se fosse ancora vivo. "Viva Elvis", questo il titolo del lavoro che sarà pubblicato nel prossimo novembre, è basato sull'omonimo musical che ha debuttato a Las Vegas qualche mese fa. Il produttore, Erich van Tourneau, ha riferito che lo scopo del disco è quello di "costruire un ponte tra la sua musica e future generazioni di fan". Tra le canzoni che sono state trasformate con un approccio contemporaneo sono da annoverare "Burning love", "Suspicious minds", "Blue suede shoes" e "It's now or never". Il cantante, morto nel 1977, oggi avrebbe 75 anni.
http://www.rockol.it/news-146097/C'%C3%A8-un-'nuovo-album-di-Elvis-Presley'
Ma è lo stesso Viva Elvis, di cui Lisa parla qui??? https://forum.grazielvis.it//showthread.php?t=7010
Sì Hurt, è questo!
LISA
Non avevo inteso che, come dice l'articolo "le canzoni avranno il sound che il cantante avrebbe oggigiorno se fosse ancora vivo"
Devo ammettere che è una cosa che mi incuriosisce molto!!:-rock
Nemmeno io, sinceramente, avevo capito fino in fondo quale sarebbe stata l'innovazione in questo cd.
Pensavo fosse solamente la colonna sonora dello spettacolo del Cirque Du Soleil, ma con le canzoni originali di Elvis :-pp
Evidentemente per lo spettacolo le hanno modificate e ora propongono questa nuova versione nel cd. :-3
LISA
martedì 27 luglio 2010
intervista a Chuck Berry su Repubblica
da Repubblica del 19 luglio 2010 pagina 35 - sezione: SPETTACOLI E TV
E Chuck Berry arriva in Italia
http://4.bp.blogspot.com/_0sK13jebnKI/S_9pwm2I6GI/AAAAAAAAVpQ/rVRoiSJYjkQ/s200/berry_sj2010.jpg (http://4.bp.blogspot.com/_0sK13jebnKI/S_9pwm2I6GI/AAAAAAAAVpQ/rVRoiSJYjkQ/s1600/berry_sj2010.jpg)
Potessimo avere una foto del momento esatto in cui nel 1955 a Chicago Chuck Berry consegnò la sua "Maybellene" al discografico Leonard Chess, sarebbe come avere tra le mani un'istantanea del big bang dell'universo rock.
Berry fu quella scintilla: prima di lui c'era il blues e il country, dopo di lui si cominciò a parlare di rock'n'roll. I Beatles e i Rolling Stones hanno iniziato risuonando le sue canzoni, e quando John Lennon e Keith Richards si sono ritrovati su un palco con lui si sono fatti piccoli piccoli, rispettosi come ragazzini di fronte al genio della lampada.
A 83 anni Berry torna a suonare in Italia, il 6 agosto al festival Summer Jamboree di Senigallia.
Signor Berry, quando cominciò a suonare lei era consapevole di essere l'iniziatore di una rivoluzione musicale?
«Cominciai a suonare solo per compiacere me stesso. Allora, come del resto anche oggi, amavo il blues e la musica country, e mischiandole nella mia testa ho creato il mio suono»
Come si sente quando qualcuno dice che senza di lei non ci sarebbero stati i Beatles, i Rolling Stones o Bob Dylan?
«È vero, molti dicono che non ci sarebbero stati né Beatles, né Stones, né Dylan se non fosse stato per me. Ma non è del tutto vero. La musica è in continua evoluzione e ogni musicista suona ciò che gli frulla per la testa, è proprio quello il modo in cui ognuno raggiunge il suo suono. Ovviamente, ciò che ogni nuovo musicista realizza ha il suo fondamento nella musica che egli ha ascoltato e che ascolta intorno a lui, alla radio o nei club e negli altri luoghi in cui si suona musica dal vivo. Tutto questo contribuisce a disegnare il suo percorso musicale. Dunque in questo senso è vero, tutti questi artisti nei loro primi album realizzarono cover delle mie canzoni, sono andati avanti nel loro percorso partendo proprio dalla musica che avevano ascoltato nei miei dischi. Del resto anch'io ascoltavo la musica di Louie Jourdan, di Hank Williams Sr. e di Muddy Waters: è quello il background del mio suono»
Ci sono fattori o elementi specifici che hanno determinato il passaggio dal blues al rock'n'roll?
«La verità è che la gente continua a fare musica. Ogni persona, specialmente ogni innovatore, rielabora la musica che ascolta e il suono che produce è ciò per cui viene ricordato»
Ha mai provato un vero sentimento di rivalità nei confronti di Elvis Presley?
«Elvis era Elvis, un musicista unico nel suo genere. Chuck Berry è Chuck Berry. La mia unica competizione è quella che vivo con me stesso per realizzare bei concerti e per migliorare sempre la mia musica»
Cosa significa oggi per lei ritrovarsi su un palco a suonare la sua musica?
«Amo suonare. E mi diverto ancora a fare i miei show. Ho 83 anni e mi aspetto di poter suonare fino a quando ne avrò 100: il mio agente mi ha detto che fino ad allora lui continuerà ad organizzare serate per me»
Ascolta la musica di oggi? E ci sono artisti nuovi che preferisce?
«Ascolto le nuove band e amo il loro entusiasmo. È una grande cosa vedere questi ragazzini darsi da fare, ma nel mio cuore mi piacciono ancora BB King, Michael Jackson, Aretha Franklin e Hank Williams Senior»
CARLO MORETTI
************************
Peccato che anche quest'anno me lo perderò, così come perderò Wanda Jackson ........... uffa!!!!:-sm:-sm:-sm
martedì 27 luglio 2010
intervista a Chuck Berry su Repubblica
da Repubblica del 19 luglio 2010 pagina 35 - sezione: SPETTACOLI E TV
E Chuck Berry arriva in Italia
http://4.bp.blogspot.com/_0sK13jebnKI/S_9pwm2I6GI/AAAAAAAAVpQ/rVRoiSJYjkQ/s200/berry_sj2010.jpg (http://4.bp.blogspot.com/_0sK13jebnKI/S_9pwm2I6GI/AAAAAAAAVpQ/rVRoiSJYjkQ/s1600/berry_sj2010.jpg)
Potessimo avere una foto del momento esatto in cui nel 1955 a Chicago Chuck Berry consegnò la sua "Maybellene" al discografico Leonard Chess, sarebbe come avere tra le mani un'istantanea del big bang dell'universo rock.
Berry fu quella scintilla: prima di lui c'era il blues e il country, dopo di lui si cominciò a parlare di rock'n'roll. I Beatles e i Rolling Stones hanno iniziato risuonando le sue canzoni, e quando John Lennon e Keith Richards si sono ritrovati su un palco con lui si sono fatti piccoli piccoli, rispettosi come ragazzini di fronte al genio della lampada.
A 83 anni Berry torna a suonare in Italia, il 6 agosto al festival Summer Jamboree di Senigallia.
Signor Berry, quando cominciò a suonare lei era consapevole di essere l'iniziatore di una rivoluzione musicale?
«Cominciai a suonare solo per compiacere me stesso. Allora, come del resto anche oggi, amavo il blues e la musica country, e mischiandole nella mia testa ho creato il mio suono»
Come si sente quando qualcuno dice che senza di lei non ci sarebbero stati i Beatles, i Rolling Stones o Bob Dylan?
«È vero, molti dicono che non ci sarebbero stati né Beatles, né Stones, né Dylan se non fosse stato per me. Ma non è del tutto vero. La musica è in continua evoluzione e ogni musicista suona ciò che gli frulla per la testa, è proprio quello il modo in cui ognuno raggiunge il suo suono. Ovviamente, ciò che ogni nuovo musicista realizza ha il suo fondamento nella musica che egli ha ascoltato e che ascolta intorno a lui, alla radio o nei club e negli altri luoghi in cui si suona musica dal vivo. Tutto questo contribuisce a disegnare il suo percorso musicale. Dunque in questo senso è vero, tutti questi artisti nei loro primi album realizzarono cover delle mie canzoni, sono andati avanti nel loro percorso partendo proprio dalla musica che avevano ascoltato nei miei dischi. Del resto anch'io ascoltavo la musica di Louie Jourdan, di Hank Williams Sr. e di Muddy Waters: è quello il background del mio suono»
Ci sono fattori o elementi specifici che hanno determinato il passaggio dal blues al rock'n'roll?
«La verità è che la gente continua a fare musica. Ogni persona, specialmente ogni innovatore, rielabora la musica che ascolta e il suono che produce è ciò per cui viene ricordato»
Ha mai provato un vero sentimento di rivalità nei confronti di Elvis Presley?
«Elvis era Elvis, un musicista unico nel suo genere. Chuck Berry è Chuck Berry. La mia unica competizione è quella che vivo con me stesso per realizzare bei concerti e per migliorare sempre la mia musica»
Cosa significa oggi per lei ritrovarsi su un palco a suonare la sua musica?
«Amo suonare. E mi diverto ancora a fare i miei show. Ho 83 anni e mi aspetto di poter suonare fino a quando ne avrò 100: il mio agente mi ha detto che fino ad allora lui continuerà ad organizzare serate per me»
Ascolta la musica di oggi? E ci sono artisti nuovi che preferisce?
«Ascolto le nuove band e amo il loro entusiasmo. È una grande cosa vedere questi ragazzini darsi da fare, ma nel mio cuore mi piacciono ancora BB King, Michael Jackson, Aretha Franklin e Hank Williams Senior»
CARLO MORETTI
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Peccato che anche quest'anno me lo perderò, così come perderò Wanda Jackson ........... uffa!!!!:-sm:-sm:-sm
che peccato!!!:-2:-2
http://viaggi.repubblica.it/articolo...usica/221841/1 (http://viaggi.repubblica.it/articolo...usica/221841/1)
Tennessee, vacanze a ritmo di musica
di Giulia Belardelli
Da Memphis, regno del blues e culla del rock ‘n' roll, a Nashville, capitale del country, ecco le tappe da non perdere per i fan di Elvis, B.B. King, Johnny Cash e Patsy Cline
http://kpm.data.kataweb.it/kpmimages/kpm2/misc/2010/07/30/112803.jpeg (http://kpm.data.kataweb.it/kpmimages/kpm2/misc/2010/07/30/112803.jpeg)
Che sia in un museo, su un autobus o in mezzo a una strada, il Tennessee è innanzitutto voce, musica, suono. Un viaggio qui non si fa con gli occhi, ma si vive con le orecchie ogni volta che parte una canzone. Non importa quale: da queste parti c'è solo l'imbarazzo della scelta. E' in questo pezzo di terra, compreso tra le rive del Mississippi e quelle del fiume Cumberland, che dall'incontro di tradizioni ed esperienze diverse sono nate sonorità nuove e inaspettate, destinate a cambiare per sempre la storia della musica. Da Memphis, regno del blues e culla del rock ‘ n' roll, a Nashville, capitale indiscussa della country music, sono tantissime le tappe da non perdere per i viaggiatori in cerca di musica.
Memphis, sulle tracce di Elvis. Il legame indissolubile tra Elvis Presley, il Re del rock ‘n' roll, e la città di Memphis è ben riassunto in un cartello che troneggia poco lontano da Graceland, la lussuosa residenza in cui la star visse fino alla sua morte, nel 1977: "If you are not an Elvis fan, no explanation is possible" ("Se non sei un fan di Elvis, non c'è spiegazione possibile"). La città, nata con la musica nel sangue, ha trovato nel giovane dal ciuffo ribelle la sua icona immortale. E il fantasma di Elvis, in effetti, sembra far capolino da ogni angolo: nella periferia un po' abbandonata dove scintillano le sue Cadillac, tra le insegne al neon di Beale Street, nei negozi di souvenir e persino a bordo dei bus di linea, la cui destinazione, emblematica, è "E. Presley".
Graceland: nel tempio del Re. Ogni anno più di 700.000 visitatori varcano il cancello bianco e verde che segna l'ingresso a Graceland. Nel 1957, all'età di 22 anni, Elvis spese la bellezza di 100.000 dollari per acquistare questa proprietà e i 5,5 ettari di terreno circostanti, dove adesso sorgono un museo di cimeli, una collezione di automobili e una di velivoli. Il pezzo forte della visita è rappresentato dalla casa: nel 1974 fu lui stesso a ristrutturarla, trasformandola in un monumento dello stile anni Settanta. La famosa "jungle room", con tanto di animali, cascate e moquette verde prato, è unica nel suo genere: qui Elvis registrò gran parte dei suoi ultimi due album, "From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee" e "Moody Blue". Altri spazi aperti al pubblico sono la cucina (a quanto pare la sua stanza preferita), la sala da biliardo con le pareti coperte da tappeti e il salotto giallo in cui Elvis era solito guardare non uno, ma tre televisori contemporaneamente. Fuori, accanto alla piscina, si trovano i Memorial Gardens e la tomba, con fiori e peluche dedicati alla leggenda del rock.
http://oas.repubblica.it/0/default/empty.gif (http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/viaggi/interna/1133700259/Middle/default/empty.gif/585a4c454a457857394a594143635451)
A spasso per Beale Street. E' la strada più famosa di Memphis, il punto in cui negli anni Venti la comunità nera incentrò la sua rinascita, insieme a quella della città intera. Da "Why I sing the blues" di B.B. King a un classico del folk come "Cocaine Blues", Beale Street compare da protagonista in una lista interminabile di canzoni. In una manciata di isolati, lungo il tratto che va da 2nd Street a 4th Street, la via pullula di locali e ristoranti che la rendono molto simile a una maratona di concerti. Dentro ogni sala, infatti, c'è musica dal vivo, e persino dove è il karaoke a farla da padrone ci si rende subito conto che da queste parti con la voce non si scherza. La Walk of Fame ha marciapiedi incastonati con note musicali e reca i nomi dei grandi musicisti del passato. Tra le insegne su cui soffermarsi ci sono quelle dei teatri che hanno fatto grande questo posto, come l'Orpheum Theater, il New Daisy e l'Old Daisy Theater. Nelle vicinanze sorge anche il Memphis Rock 'n' Soul Museum: la migliore lezione possibile sulle radici country e blues del rock, e sulla combinazione culturale, sociale e razziale che ha dato origine alla musica del delta del Mississippi.
Sun Studio (http://www.sunstudio.com/ (http://www.sunstudio.com/)). Oltre ad essere un museo, i Sun Studio sono ancora oggi uno studio di registrazione a tutti gli effetti, frequentato giornalmente da una folta schiera di artisti (ci hanno registrato anche Ringo Starr, gli U2 e Paul Simon). Si tratta della leggendaria sala che lanciò le carriere, tra gli altri, di Elvis, B.B. King, Johnny Cash, Jerry Lee Lewis e Roy Orbison. All'inizio degli anni Cinquanta il suo fondatore, Sam Phillips, trasformò Memphis nella "culla del blues" incidendo brani di artisti come Howlin'Wolf, B.B. King e Ike Turner, per poi sfondare con il rockabilly. La leggenda di un Elvis camionista, appena diciottenne, che un bel giorno entrò nell'edificio di mattoni rossi per incidere una canzone da regalare alla mamma è una delle pietre miliari della storia del rock. Da quell'incontro fortuito scaturì poco dopo "That's all right", il primo singolo che lanciò Elvis alla ribalta della scena musicale e televisiva americana. Oltre a vedere il microfono e la sala in cui tutto ciò avvenne, la visita comprende l'ascolto delle incisioni originali: il fruscio di sottofondo, insieme alle luci soffuse, ricrea una perfetta atmosfera anni Cinquanta.
Nashville, e country sia. Dalle honky-tonk del District agli studios della Music Row, Nashville è sinonimo di immersione a 360 gradi nella musica country. A partire dagli anni Venti la città ha attirato ondate di musicisti che hanno rinnovato il genere, dando vita a diverse correnti. Il destino è segnato dal 1925, quando la radio WSM lanciò per la prima volta il programma radiofonico "Barn Dance" ("Ballo nel fienile"), due anni dopo rinominato "Grand Ole Opry". Con il tempo la sua popolarità divenne tale che la città si proclamò "capitale mondiale della musica country". Dopo più di ottant'anni il programma esiste ancora, e il venerdì e il sabato sera è possibile assistere ai concerti live dei cantanti più famosi. Nel mese di giugno migliaia di appassionati arrivano a Nashville per celebrare il CMA Music Festival, un evento organizzato dalla Country Music Association.
Seguendo il suono di una chitarra. Il pellegrinaggio a Nashville non può fare a meno di due tappe fondamentali: la Country Music Hall of Fame e il Ryman Auditorium. Quest'ultimo, noto come Mother Church of Country Music, è ancora un palcoscenico d'eccezione per le esibizioni dal vivo: è qui che hanno suonato, tanto per fare qualche nome, Bob Dylan, le Indigo Girls, B.B. King, le Dixie Chicks e Martha Graham. La Country Music Hall of Fame, la cui missione dichiarata è "diffondere il vangelo del country", celebra i protagonisti più importanti che hanno fatto la storia del genere, e raccoglie centinaia di cimeli musicali. I pezzi più pregiati sono la chitarra di Johnny Cash, la Cadillac dorata di Elvis, l'abito da cocktail di Patsy Cline, testi di canzoni scritti su tovaglioli da bar e un'interminabile collezione di abiti, cravattini, chitarre e stivali da cowboy. Nella Music Row convivono fianco a fianco numerose case discografiche, da giganti come Sony e RCA a piccoli studi a conduzione familiare. Percorrendo 16 chilometri in direzione nord-est si arriva invece nella Music Valley, dove oltre al Grand Ole Opry Museum è possibile visitare la Gibson Bluegrass Showcase. Per gli appassionati delle mitiche Gibson, una sosta da queste parti rappresenta un'occasione unica per assistere dal vivo alla creazione di chitarre, mandolini e banjo.
A parte qualche errore, comprensibile per chi non segue Elvis come fan, mi sembra un buon articolo nella parte inerente ad Elvis ed anche nel complesso :-pp
Mi fa piacere leggere articoli come questo, dove si invoglia le persone a conoscere Elvis e i suoi luoghi! Peccato siano rare recensioni simili..Ce ne vorrebbero molte di più, specialmente nel nostro Paese!
LISA
Nel pomeriggio di trentatré anni fa, milioni di suoi fan piansero a dirotto. Quando muore un re, c’è incredulità, sgomento, rabbia. Il 16 agosto del 1977, nella stanza da bagno della sua residenza, Elvis Presley, incontrastato re del rock per decenni, lasciava questo mondo per entrare nella leggenda. Oggi, in tutto il globo, anche nei luoghi più improbabili, migliaia di suoi fan organizzeranno veglie e manifestazione per ricordare l’inimitabile icona della musica nel secondo novecento. E’ difficile ,se non impossibile, sintetizzare cos’è e soprattutto cosa è stato il fenomeno Elvis.
Il mito che sopravvive. Una considerazione su tutte: nessuno o quasi, tra cantanti, attori o personaggi dello spettacolo, ha raccolto intorno a se un entusiasmo anche tra coloro che sono nati molti anni dopo la sua dipartita. Perché ciò che fa riflettere e stupire è che, i fan di Elvis Presley, in Giappone, Usa o Europa non sono soltanto nostalgici e variopinti cinquantenni con ciuffi e abbigliamento a tema. Ci sono giovanissimi, venticinquenni, ventenni. La riprova che il mito è sopravvissuto all’uomo. Tanto da far parlare qualche sociologo addirittura di una religione: una fede più che l’amore per un cantante.
Elvis Presley nell’era d’internet. Basta fare una ricerca su Google per rendersene conto.
Fan club virtuali, portali dedicati, forum, negozi on line monotematici. La Elvis- mania in realtà non è mai passata di moda, come le sue canzoni, alcune delle quali scritte oltre mezzo secolo addietro e continuamente suonate e cantate.
Un museo alla memoria. Graceland, la sua abitazione, poi trasformata in un museo alla sua memoria, non a caso è stata dichiarata monumento nazionale negli Stati Uniti d’America. Il secondo più visitato dopo la Casa Bianca: vorrà pur dire qualcosa. Il suo carisma e la sua voce attraversano l’America per almeno cinque generazioni, dagli anni cinquanta sino alla sua morte. Alla sua attività di cantante, si accompagna anche una parallela carriera a Hollywood con numerosi film musicali a fortissimo impatto commerciale
Il sogno americano che si concretizza. Nato da una famiglia poverissima, Presley iniziò la sua scalata verso la gloria quando, ad appena otto anni, prese in mano la sua prima chitarra. Per il ragazzo di Tupelo era il sogno americano che diveniva realtà. Dal nulla a vedere intorno a se gli uomini più importanti del globo,capi di stato e presidenti di nazioni potenti smaniosi di farsi fotografare insieme a lui. Qualche fan commentava sarcastico: “Così avranno qualcosa da raccontare ai nipotini”
http://notiziefresche.info/elvis-moriva-33-anni-fa-il-mito-sopravvive_post-28275/
LISA
Little Caroline
17-08-2010, 15:12
Nel pomeriggio di trentatré anni fa, milioni di suoi fan piansero a dirotto. Quando muore un re, c’è incredulità, sgomento, rabbia. Il 16 agosto del 1977, nella stanza da bagno della sua residenza, Elvis Presley, incontrastato re del rock per decenni, lasciava questo mondo per entrare nella leggenda. Oggi, in tutto il globo, anche nei luoghi più improbabili, migliaia di suoi fan organizzeranno veglie e manifestazione per ricordare l’inimitabile icona della musica nel secondo novecento. E’ difficile ,se non impossibile, sintetizzare cos’è e soprattutto cosa è stato il fenomeno Elvis.
Il mito che sopravvive. Una considerazione su tutte: nessuno o quasi, tra cantanti, attori o personaggi dello spettacolo, ha raccolto intorno a se un entusiasmo anche tra coloro che sono nati molti anni dopo la sua dipartita. Perché ciò che fa riflettere e stupire è che, i fan di Elvis Presley, in Giappone, Usa o Europa non sono soltanto nostalgici e variopinti cinquantenni con ciuffi e abbigliamento a tema. Ci sono giovanissimi, venticinquenni, ventenni. La riprova che il mito è sopravvissuto all’uomo. Tanto da far parlare qualche sociologo addirittura di una religione: una fede più che l’amore per un cantante.
Elvis Presley nell’era d’internet. Basta fare una ricerca su Google per rendersene conto.
Fan club virtuali, portali dedicati, forum, negozi on line monotematici. La Elvis- mania in realtà non è mai passata di moda, come le sue canzoni, alcune delle quali scritte oltre mezzo secolo addietro e continuamente suonate e cantate.
Un museo alla memoria. Graceland, la sua abitazione, poi trasformata in un museo alla sua memoria, non a caso è stata dichiarata monumento nazionale negli Stati Uniti d’America. Il secondo più visitato dopo la Casa Bianca: vorrà pur dire qualcosa. Il suo carisma e la sua voce attraversano l’America per almeno cinque generazioni, dagli anni cinquanta sino alla sua morte. Alla sua attività di cantante, si accompagna anche una parallela carriera a Hollywood con numerosi film musicali a fortissimo impatto commerciale
Il sogno americano che si concretizza. Nato da una famiglia poverissima, Presley iniziò la sua scalata verso la gloria quando, ad appena otto anni, prese in mano la sua prima chitarra. Per il ragazzo di Tupelo era il sogno americano che diveniva realtà. Dal nulla a vedere intorno a se gli uomini più importanti del globo,capi di stato e presidenti di nazioni potenti smaniosi di farsi fotografare insieme a lui. Qualche fan commentava sarcastico: “Così avranno qualcosa da raccontare ai nipotini”
http://notiziefresche.info/elvis-moriva-33-anni-fa-il-mito-sopravvive_post-28275/
LISA
Qualcuno si è accorto che Elvis "is live" nel cuore dei suoi fans e non è una religione semplicemente è condividere la stessa passione per un uomo, un cantante e la sua musica.
Già Caroline..meglio tardi che mai!!!!
LISA
johnny99
22-08-2010, 14:43
Perchè mettere all'asta il pianoforte???Nooo....speriamo non riescano a venderlo,fa parte di quella casa,sai quante dolci melodie sono fuoriuscite da quei tasti???
http://www.rockol.it/img/foto/ElvisPresley01.jpg (http://www.rockol.it/artista/Elvis-Presley)
Sul mercato del collezionismo e degli investimenti, i "memorabilia" di Elvis Presley e quelli dei Beatles praticamente si equivalgono e muovono (quasi) sempre buone cifre. L'ennesima asta di cimeli del King, tenutasi con discutibile tempistica proprio durante l'anniversario della sua scomparsa, non ha deluso le aspettative e ha fatto raccogliere alla casa d'aste circa mezzo milione di euro. Il pezzo forte, ma anche più caro, non è stato aggiudicato: il pianoforte bianco a coda che soggiornava a Graceland è rimasto in deposito in quanto tutti hanno ritenuto il prezzo, circa 1.200.000 euro, troppo elevato. Tutto il resto però è andato via come il pane, dai capelli raccolti dal suo parrucchiere (12.900 euro) agli occhiali dorati anni Settanta (16.600) e passando per la pistola che teneva in casa per ogni evenienza (una calibro 22 aggiudicata a 9280 euro). Tolto il piano, la ciliegina sulla torta è stata il contratto col quale Elvis acquistò Graceland. Il documento per la casa di Memphis, firmato "Elvis Aron Presley" e controfirmato dai suoi genitori, è stato comprato per 30.100 euro.
Giorni fa era stata data la notizia che l'asta al Peabody Hotel, almeno nella sua prima giornata, era stata un flop proprio per i prezzi troppo altri...
Evidentemente, leggendo questo articolo, sembra che poi le cose siano andate diversamente.
Certo che...ancora a vendere i capelli di Elvis!!?!?! :-3:-pw E c'è anche chi li compra, spendendo migliaia di dollari!!!! :-6x:-6x
Non ho parole...E' pazzesco!
LISA
marianna
02-10-2010, 22:15
La morte simulata per sottrarlo alla vendetta della mafia italo-americana
Elvis Presley è vivo
Il re del rock sotto copertura dal 1977 all’Avana protetto da Castro
L'Avana, 1 apr - Elvis Presley, “il re del rock”, creduto morto nel 1977 in seguito ad un attacco cardiaco, si nasconde a l’Avana da 30 anni. La scoperta è stata fatta da Matt Frost, un fotoreporter statunitense, che è riuscito ad entrare nell’ospedale della capitale cubana, dov’è ricoverato Castro, travestito da infermiere. Frost cercava di scattare delle foto al convalescente líder máximo, quando è entrato per errore nella stanza dell’ospedale Gregorio Maranon dov’è ricoverato Elvis. A far credere al fotogiornalista che in quella stanza ci fosse Castro, è stata la presenza di due militari dei servizi segreti cubani, appostati nelle vicinanze. Quando Frost ha aperto la porta, si è trovato di fronte un uomo di circa 70 anni, di corporatura massiccia. Credendo di essere stato scoperto, l’uomo ha esclamato, in perfetto ingelse: “Yes, it’s me, Elvis”. A quel punto, Frost, che nel frattempo si era avvicinato alla porta della stanza per uscirne, è tornato al capezzale del malato, e lo ha osservato attentamente. Nelle due ore che sono seguite, Presley ha riassunto al reporter statunitense gli ultimi 30 anni della sua vita segreta, ed i motivi che lo hanno costretto alla clandestinità.
L’intervista esclusiva e le foto di Elvis, che sono state acquistate dai giornali di tutto il mondo per la cifra record di 50 milioni di dollari (certificata dal Guinness), verranno pubblicate domani in anteprima dal quotidiano statunitense “Memphis Globe”, che uscirà con un’edizione speciale a colori ad un prezzo doppio rispetto al solito (2 dollari e mezzo anzichè 1).
Sebbene Elvis Presley non fosse personalmente il soggetto di una investigazione dell’FBI, il Federal Bureau of Investigation teneva documenti registrati sotto il suo nome comprendenti oltre 600 pagine, riportanti anche il fatto che “The King” era il bersaglio di un progetto di omicidio orchestrato dalla mafia italo-americana. Elvis era entrato nel mirino della malavita organizzata a causa del suo appoggio al presidente Nixon – poi travolto e costretto alle dimissioni dallo scandalo Watergate - e del suo rifiuto ad esibirsi esclusivamente per i casinò di Las Vegas, controllati dalla mafia sin dalla fondazione, nel 1946 del celebre Flamingo di Bugsy Siegel.
Nel dicembre del ’46, alcuni dei soci in affari di Siegel, erano volati all’Avana per una riunione con Lucky Luciano. Uno dei principali argomenti all’ordine del giorno del meeting della cupola americana in trasferta, era proprio l’omicidio di Siegel, che era stato tenuto all’oscuro dell’incontro. Lucky Luciano, confidando nel fatto che Siegel avrebbe potuto far fare un sacco di soldi alla mafia a Las Vegas, convinse i colleghi a rinunciare ad assassinarlo. Siegel inaugurò il Flamingo la notte del 26 dicembre, ma non potè contare sulla presenza di molte star di Hollywood come si augurava, ed il casinò chiuse solo due settimane dopo, per riaprire a marzo. In primavera, i gangster americani che avevano investito nell’avvenura nel deserto del Nevada, si riunirono ancora all’Avana, e decisero di “liquidare” Siegel, che però fù risparmiato per la seconda volta grazie ai primi profitti. I mesi successivi rivelarono tuttavia il fiasco del Flamingo, e il 20 giugno 1947 Bugsy venne ucciso con un proiettile in mezzo agli occhi.
Il fallimento di Las Vegas, convinse così la mafia che, per poter avere successo, era necessario avere delle star che si esibissero in esclusiva per i loro casinò. Negli anni successivi, la malavita potè contare sull’appoggio di Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop, il famoso "Rat Pack" ("branco di topi"), come lo definì l’attrice Lauren Bacall, a cui, saltuariamente, si univa anche Shirley MacLaine.
Negli anni ’70 Cosa nostra contattò numerose altre “star”, tra cui Elvis, chiedendo loro di esibirsi in esclusiva per i loro casinò a Las Vegas. Nonostante le pressioni esercitate anche sul manager di Presley, il colonnello Parker, proprio il rifiuto del re del rock convinse la mafia a decidere di pianificare il suo assassinio, temendo che suo il dieniego avrebbe potuto spingere altri cantanti ed attori famosi a respingere le “offerte” della cupola statunitense. Elvis infatti era molto stimato da molte altre personalità dello star system del suo tempo, da Marilyn Monroe ai Beatles (John Lennon, quando lo incontrò per la prima volta gli disse: “Elvis, prima di te non c’era niente).
Il funerale che si celebrò il 19 agosto 1977 a Memphis, tre giorni dopo la simulazione della sua morte, fù solo una messinscena orchestrata dall’Fbi e dalla Nsa, la National Security Agency, per proteggerlo dalla vendetta delle cosche americane. Elvis, infatti, era terrorizzato dall’idea di morire, e sicuro che, una volta entrato nel mirino della mafia, sarebbe sicuramente stato ucciso. L’assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963, aveva infatti convinto Presley che non sarebbe riuscito a salvarsi dalla furia dei killer.
Il decesso di Elvis, a 42 anni, fù ufficialmente attribuito ad «aritmia cardiaca» causata da «motivi indeterminati». I familiari ed il clan di Elvis si sono sempre opposti alla pubblicazione dei risultati dell'autopsia.
Caduto nel ‘59 il regime del dittatore Fulgencio Batista, rovesciato dalla rivuluzione castrista, Cuba divenne un’isola sicura, e la mafia non potè più organizzarvi le proprie riunioni, e le proprietà nelle quali la malavita statunitense avevano investito, furono confiscate dal governo comunista. In seguito allo sbarco della Baia dei Porci, il tentativo di invasione di Cuba effettuato il 16 aprile 1961 a sud dell’Avana da 1.500 anti-castristi emigrati negli Stati Uniti e oppositori del governo di Fidel Castro per rovesciare governo dell’isola. Lo sbarco nella Baia dei porci fu l’inizio del tentativo di invasione; ideata durante la presidenza di Dwight Eisenhower, l’operazione fu autorizzata dal suo successore John Fitzgerald Kennedy, il presidente assassinato a Dallas.
A seguito dell’invasione, anche se ufficialmente i rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Cuba erano stati interrotti, alcuni agenti segreti americani continuarono ad operare sull’isola centroamericana, mantenendo i contatti con esponenti del governo castrista. Proprio questa rete segreta negoziò l’accordo per trasportare Elvis all’Avana, e per garantirgli l’anonimato ed una nuova identità. L’ormai ex re del rock venne sottoposto ad un delicato intevento maxillo-facciale, ed i chirurghi cubani – che in questo campo sono tra i migliori al mondo – diedero un nuovo volto a Prelsey. Al resto pensò il governo castrista, che gli regalò, oltre ad una nuova vita, ed una casa vicino alla spiaggia di Varadero, una nuova identità. Per 30 anni, “The King” è stato solamente Josè Rey, uno degli 11 milioni di cittadini cubani. E’ stato lo stesso Elvis che ha scelto il suo nuovo cognome (Rey, in spagnolo, significa appunto “Re”).
La pianificazione della “morte” di Elvis era stata accuratamente preparata già nella primavera del 1973. Nell’ottobre di quell’anno, infatti, il re viene ricoverato in ospedale per una polmonite, una pleurite, problemi intestinali ed epatite. Alla fine del ’75 venne finì nuovamente in ospedale, e nel corso degli ultimi anni venne ricoverato più volte. Il suo peso era aumentato notevolmente, e l'immagine che venne trasmessa dall’ultimo special del giugno del ’77 è scioccante: il suo sguardo è spento, la fatica del suo corpo mentre si esibisce è evidente, e anche moralmente si percepisce tanta stanchezza in lui, Una perfetta messinscena degna del “re del rock”.
E anche “il ritorno del re” sembrerebbe essere parte di una sapiente regia: il 16 agosto, infatti, uscirà “The Truth About Elvis”, il film di Adam Muskiewicz sulla caccia alla verità sulla scomparsa di Prelsey. Nel corso degli anni, infatti, sull'argomento sono stati scritti libri, pagine di quotidiani e periodici, sono stati fatti servizi e programmi televisivi, e sono sorte le teorie più disparate: Elvis nascosto su un'isola lontana, Elvis agente segreto dell'Fbi, Elvis in Alaska, Elvis ormai settantenne che si aggira nel parco della sua villa a Memphis. C'è anche la teoria esposta da Massimo Polidoro, che nel suo libro “Elvis è vivo” vuole The King celato sotto lo pseudonimo del regista John Carpenter, le cui iniziali J.C. stanno per Gesu' Cristo, mentre lavorerebbe come agente speciale dell’FBI, reparto antidroga. Tutte teorie ora decadute.
Muskiewicz, attraverso il sito www.elviswanted.com (http://www.elviswanted.com/) lo scorso anno ha annunciato una ricompensa di 3 milioni di dollari a chi avrebbe provarato che Elvis è vivo e vegeto. Matt Frost si è aggiudicato anche questo premio, oltre ai lauti proventi derivanti dalla vendita dello scoop planetario.
Nessun commento è stato rilasciato dalla ex moglie Priscilla, dalla quale si era separato nel ’72, e dalla figlia Lisa Marie, moglie di Michel Jackson. Entrambe sono volate all’Avana con un jet privato, il cui volo è stato autorizzato dal presidente Bush (del 1962 vige l’embargo nei confronti dell’isola), con il consenso delle autorità cubane. Sicuramente l’ex moglie era all’oscuro del piano organizzato dai servizi segreti Usa, con la complicità del governo cubano, visto che nel suo testamento Presley nominò il padre suo esecutore e fiduciario, escludendo Priscilla.
Ci si chiede se continuerà il pellegrinaggio delle 35-40.000 persone che ogni anno si recano in pellegrinaggio a Graceland, sulla tomba costruita nel parco della residenza di Elvis.
John Kamut
Mary, leggi qui:
https://forum.grazielvis.it//showthread.php?t=3014&highlight=castro
LISA
beh l'articolo è fatto bene ma a metà cominciava già a puzzare di fregatura....:-3
andremo tutti a cuba a controllare......:tf
marianna
03-10-2010, 16:01
ops...mi scuso..non mi ero accorta che era stato già postato! :-xx
heisnotdied
04-10-2010, 09:06
ma a me la cosa che terrorizza di più è questo fantomatico intevento maxillo-facciale su quel meraviglioso viso.
se fosse mai vero mi auguro che Elvis abbia mantenuto un viso altrettanto interessante!
Ma...a dire il vero io ho postato il link per farvi leggere che, a suo tempo, questa notizia è stata un pesce d'aprile....:-6x :-3
Non avete letto il link?? :-pw
LISA
heisnotdied
04-10-2010, 10:13
ecco come al solito casco sempre con i pesce d'aprile....solo che siamo ad ottobre:tf
devo cominciare a preoccuparmi?:-2
Anche i nostri giornali hanno dedicato qualche articolo per la pubblicazione del cd "Viva Elvis":
Ecco un esempio:
http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo495364.shtml
LISA